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4 - Società Chimica Italiana

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Rosarina Carpignano, Giuseppina Cerrato, Daniela Lanfranco<br />

Obiettivo 2.<br />

2.1-un ambiente di apprendimento aperto (proseguire l’apprendimento anche per i gruppi di età più avanzata; orientare<br />

ulteriormente l’istruzione verso i bambini in tenera età; creare sistemi più democratici e più aperti nei confronti dei<br />

discenti, personalizzare i percorsi di apprendimento, sistemi flessibili di orientamento e informazione…);<br />

2. 2- rendere l’apprendimento più attraente (incentivi per incoraggiare i giovani a proseguire gli studi; favorire il<br />

passaggio dal mercato del lavoro alla formazione);<br />

2-3- sostenere la cittadinanza attiva, le pari opportunità e la coesione sociale (ridurre gli insuccessi scolastici,<br />

combattere razzismo, intolleranza e le discriminazioni per qualsiasi motivi, incoraggiare la partecipazione di vari attori).<br />

Obiettivo 3.<br />

3.1- Rafforzare i legami con il mondo del lavoro e della ricerca e con la società;<br />

3.2- sviluppare lo spirito di impresa;<br />

3.3- migliorare l’apprendimento delle lingue straniere;<br />

3.4- aumentare la mobilità e gli scambi;<br />

3.5-rafforzare la cooperazione a livello europeo.<br />

Alla Relazione viene dato seguito con la preparazione e l’adozione di un dettagliato programma di lavoro (2002) 14 in cui<br />

vengono individuati per ogni obiettivo alcuni temi chiavi da affrontare e un elenco orientativo di indicatori per<br />

misurarne l’attuazione.<br />

Ci sembra importante riportare integralmente le seguenti affermazioni che, estratte da vari documenti UE, sottolineano<br />

l’importanza dell’istruzione e della formazione, specie in campo scientifico e tecnologico:<br />

- “Le finalità generali che la società europea attribuisce all’istruzione e alla formazione vanno al di là della semplice<br />

preparazione alla vita professionale specialmente per quanto riguarda la crescita individuale, per una vita migliore e<br />

una cittadinanza attiva nelle società democratiche che rispettano la diversità culturale e linguistica.”<br />

- “L’UE potrà divenire la principale economia della conoscenza al mondo soltanto grazie al contributo essenziale<br />

dell’istruzione e della formazione come fattori di crescita economica, innovazione, occupazione sostenibile e coesione<br />

sociale.”<br />

- “Le conoscenze nella scienza e tecnologia sono sempre più indispensabili per contribuire al dibattito pubblico e al<br />

processo decisionale e legislativo; occorre dare ai cittadini una comprensione di base della matematica e delle scienze<br />

in modo che capiscano i problemi e operino scelte consapevoli, anche se non a livello tecnico.”<br />

Ma non ci si limita alla conoscenza in termini generali: si introduce il riferimento forte alla competenza come traguardo<br />

dell’intero sistema formativo moderno, che richiede una profonda revisione dei sistemi formativi e infatti, a questo<br />

riguardo, si dice testualmente:<br />

- “Garantire e controllare l’acquisizione delle competenze chiave da parte di tutta la popolazione richiede un’adeguata<br />

ristrutturazione dei programmi di insegnamento scolastico, nonché la messa a disposizione e l’utilizzo effettivo di<br />

opportunità di formazione lungo tutto l’arco della vita per gli adulti, con particolare attenzione ai gruppi svantaggiati.<br />

Occorre provvedere alla convalida nelle competenze chiave mediante appropriati strumenti.”<br />

E si parla esplicitamente di qualità dell’insegnamento non come principio vago o giudizio generico quanto come<br />

strumento funzionale alla promozione e allo sviluppo di competenze chiave da parte dello studente:<br />

- “La qualità dell’insegnamento è un criterio essenziale per l’acquisizione delle competenze chiave.”<br />

Il movimento di rinnovamento pedagogico-didattico di cui abbiamo fatto cenno e che coinvolge praticamente tutti gli<br />

Stati dell’Unione non ha dunque motivazioni ideologiche, ma strategiche e culturali, funzionali allo sviluppo scientifico<br />

e tecnologico dell’Unione:<br />

-“Lo sviluppo scientifico e tecnologico è fondamentale per una società della conoscenza competitiva. Conoscenze<br />

generali e specializzate in campo scientifico o tecnologico sono sempre più necessarie nella vita professionale e di tutti<br />

i giorni, nei dibattiti pubblici, nel processo decisionale e legislativo. Tutti i cittadini devono disporre di conoscenze di<br />

base in matematica, scienza e tecnologia. Se l’Europa vuole mantenere, se non migliorare, la sua posizione a livello<br />

mondiale e realizzare gli obiettivi di Lisbona, deve fare di più per incoraggiare i bambini e i giovani a manifestare<br />

maggiore interesse per la scienza e la matematica e garantire che coloro che hanno già intrapreso una carriera nel<br />

settore scientifico o della ricerca trovino la loro carriera, le loro prospettive e la loro retribuzioni soddisfacenti per non<br />

cambiare settore.”<br />

Maggio 2003<br />

La UE individua 5 aree prioritarie di intervento, definendone anche i livelli di riferimento da raggiungere entro il 2010:<br />

● diminuzione degli abbandoni precoci (non superiore al 10%);<br />

● aumento dei laureati in matematica, scienze e tecnologia (almeno del 15% e diminuzione dello squilibrio tra i sessi);<br />

______________________________<br />

14. Gazz.uff.delle Comunità Europee del 14.6.2002<br />

Ottobre – Dicembre 2009 CnS – La <strong>Chimica</strong> nella Scuola<br />

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