01.02.2015 Views

CAP_15

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>15</strong><br />

Il Canzoniere Erano i capei d’oro...<br />

La Figura di Laura<br />

Il Canzoniere ruota intorno ad un'altra grande donna simbolo della letteratura italiana, Laura. Di lei abbiamo<br />

già letto qualcosa nella biografia di Petrarca. L'accostamento con Dante e Beatrice è automatico: Beatrice, la<br />

donna-angelo e guida morale del Sommo Poeta.<br />

La Laura di Petrarca è una donna diversa: più definita, sensuale, terrena. L'immagine che ci facciamo di Laura<br />

alla fine del Canzoniere è quella di una bella donna bionda sempre immersa in un idillico sfondo naturale. Compaiono<br />

spesso nell'opera versi riferiti alla sua bellezza fisica (i capei d'oro, il vago lume dei begli occhi, il dolce<br />

riso, le rose vermiglie delle labbra, la neve del viso, il collo ov'ogni latte perderia sua prova, il bel giovenil petto,<br />

le man nianche e sottili, l'angelico seno).<br />

Con l'aiuto della parafrasi leggiamo questo sonetto, uno dei più famosi della letteratura italiana, e proviamo ad<br />

analizzarlo.<br />

61


“Erano i capei d’oro a l’aura sparsi”<br />

Erano i capei d'oro a l'aura sparsi<br />

che 'n mille dolci nodi gli avolgea,<br />

e 'l vago lume oltra misura ardea<br />

di quei begli occhi ch'or ne son sì scarsi;<br />

e 'l viso di pietosi color farsi,<br />

non so se vero o falso, mi parea:<br />

i' che l'esca amorosa al petto avea,<br />

qual meraviglia se di subito arsi<br />

Non era l'andar suo cosa mortale<br />

ma d'angelica forma, e le parole<br />

sonavan altro che pur voce umana;<br />

uno spirto celeste, un vivo sole<br />

fu quel ch'i' vidi, e se non fosse or tale,<br />

piaga per allentar d'arco non sana.<br />

Erano i capelli biondi mossi al vento<br />

che li avvolgeva in mille dolci riccioli,<br />

e la luce ammaliante dei suoi occhi belli, che ora<br />

è diminuita col passar degli anni, splendeva in<br />

modo straordinario;<br />

e mi sembrava - non so se fosse realtà o illusione<br />

- che il suo viso esprimesse nei colori sentimenti<br />

di pietà:<br />

io che ero pronto all’amore, c'è da meravigliarsi<br />

se subito bruciai d’amore<br />

Il suo portamento non era cosa mortale, ma aspetto<br />

d'angelo, e le parole suonavano con tono<br />

diverso dall’umano;<br />

uno spirito celeste, un sole vivo fu quello che io<br />

vidi, e anche se ora non fosse piu bella come allora,<br />

una ferita (fatta da una freccia) non si rimargina<br />

solo perchè l’arco ha le corde meno tese.<br />

Cominciamo la nostra analisi con una piccola ricerca delle figure retoriche. Come ricorderai, le figure retoriche<br />

utilizzate dal poeta conferiscono al sonetto sfumature particolari.<br />

In questa poesia sono presenti: due metafore (una all'inizio e una alla fine) e un iperbato (prima quartina). A<br />

queste figure ne aggiungiamo ora altre due: la sinestesia e l'iperbole:<br />

SINESTESIA Figura retorica logica che consiste nell'associare insieme parole appartenenti a gruppi semantici<br />

e sensoriali differrenti. (per es.: un fresco profumo, le sue dolci parole, un silenzio glaciale, sorriso amaro, Paura<br />

nera, Colore caldo, un’esplosione di luce, una voce chiara, suono chiaro, parole oscure)<br />

IPERBOLE: Figura retorica logica che consiste nell'usare parole esagerate per esprimere un concetto oltre i limiti<br />

del verosimile. è molto usata anche nel linguaggio comune (per es: mangia come un uccellino; è un secolo<br />

che non ti vedo; ti amo da morire, sono in un mare di guai).<br />

<strong>15</strong>.1 Individua le figure retoriche nella poesia.<br />

verso Parola o frase Figura retorica<br />

Attività<br />

Metafora<br />

Sinestesia<br />

Iperbole<br />

Iperbato<br />

Metafora<br />

62


<strong>15</strong>.2 Sapresti spiegare, anche tematicamente, cosa vuole dire il poeta con l'ultima metafora<br />

• Ricordi cosa abbiamo detto della metrica Sai spiegare che tipo di struttura e di rima ha questa<br />

poesia<br />

• Anche l'uso dei tempi verbali in una poesia può essere importante. Petrarca usa l'imperfetto, il<br />

passato remoto e il presente. Come vengono utilizzati questi tempi Per prima cosa sottolineali<br />

con tre colori diversi, poi procedi con l'analisi.<br />

• Passiamo ora al significato vero e proprio: quali temi vengono espressi nelle prime due strofe<br />

<strong>15</strong>.3 Quale tema viene espresso (e come) nelle ultime due strofe<br />

<strong>15</strong>.4 Una riflessione particolare: quale significato simbolico dà il poeta al II verso dalla I quartina: “che‘n<br />

mille nodi gli avolgea”. (Se non ci riesci guarda la proposta).<br />

<strong>15</strong>.5 Prova a scrivere ora un commento personale sulla poesia (50-60 parole). Concentrati sul significato<br />

connotativo e prova ad esprimere le tue valutazioni, ma non limitarti a "mi piace" o "non mi piace".<br />

Dante e Petrarca. Confronto del ritratto di Beatrice con quello di Laura<br />

Tanto gentile e tanto onesta pare<br />

la donna mia quand’ella altrui saluta,<br />

ch’ogne lingua deven tremando muta,<br />

e li occhi no l’ardiscon di guardare.<br />

Ella si va, sentendosi laudare,<br />

benignamente d’umiltà vestuta;<br />

e par che sia una cosa venuta<br />

da cielo in terra a miracol mostrare.<br />

Mostrasi sì piacente a chi la mira,<br />

che dà per li occhi una dolcezza al core,<br />

che ’ntender no la può chi no la prova:<br />

e par che de la sua labbia si mova<br />

un spirito soave pien d’amore,<br />

che va dicendo a l’anima: Sospira.<br />

Erano i capei d'oro a l'aura sparsi<br />

che 'n mille dolci nodi gli avolgea,<br />

e 'l vago lume oltra misura ardea<br />

di quei begli occhi ch'or ne son sì scarsi;<br />

e 'l viso di pietosi color farsi,<br />

non so se vero o falso, mi parea:<br />

i' che l'esca amorosa al petto avea,<br />

qual meraviglia se di subito arsi<br />

Non era l'andar suo cosa mortale<br />

ma d'angelica forma, e le parole<br />

sonavan altro che pur voce umana;<br />

uno spirto celeste, un vivo sole<br />

fu quel ch'i' vidi, e se non fosse or tale,<br />

piaga per allentar d'arco non sana.<br />

<strong>15</strong>.6 Trova alcune differenze e analogie in questi due testi.<br />

63


<strong>15</strong>.7 Momento creativo<br />

Prova a scrivere tu stesso/a un sonetto d'amore, utilizzando il più possibile le tecniche che hai imparato<br />

e usato fino ad ora. Alla fine analizzalo metricamente, retoricamente e tematicamente.<br />

Attività<br />

QUARTINA<br />

FRONTE<br />

QUARTINA<br />

TERZINA<br />

SIRMA<br />

TERZINA<br />

64

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!