Studio territorio della Strada vini D.O.C.-Lison Pramaggione. Azione 1
Studio territorio della Strada vini D.O.C.-Lison Pramaggione. Azione 1
Studio territorio della Strada vini D.O.C.-Lison Pramaggione. Azione 1
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studio associato marcon pavanetto niero<br />
PROGRAMMA<br />
SVILUPPO<br />
LOCALE<br />
ITINERARI, PAESAGGI E PRODOTTI DELLA TERRA<br />
Il presidente<br />
Arch. Carlo Miollo<br />
STRADA VINI D.O.C. - LiSON PRAMAGGIONE<br />
documento<br />
RPR STUDIO Arch. Roberto Pescarollo .............................................................<br />
<strong>Studio</strong> Dott. Agr. Paolo Ziliotto ...........................................................................<br />
MIARC - studio di architettura associato architetti M.Manetti e C. Martini .........<br />
<strong>Studio</strong> Associato Architetti Costa & Maitan .......................................................<br />
<strong>Studio</strong> Associato Marcon Pavanetto Niero ........................................................<br />
Tonero Progetti - Arch. Filippo Tonero ..............................................................<br />
<strong>Studio</strong> Arch. Flavio Boccato ..............................................................................<br />
ANNONE VENETO - PRAMAGGIORE<br />
ott 2010
FEASR<br />
REGIONE DEL<br />
VENETO<br />
Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l’Europa investe nelle zone rurali<br />
Titolo dello studio:<br />
Tutela e riqualificazione del paesaggio e dell’architettura rurale del contesto centrale<br />
dell’area D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore.<br />
Territorio <strong>della</strong> <strong>Strada</strong> dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> – Pramaggiore (Comuni di Annone Veneto<br />
e Pramaggiore)<br />
PSR 2007/13 – Asse 4 – LEADER Misura 323/a <strong>Azione</strong> 1<br />
“Tutela e riqualificazione del patrimonio – Patrimonio rurale”<br />
Reg. CE 1698/05 art. 52 lettera b) punto III)<br />
Oggetto: “Realizzazione di studi e censimenti” nell’ambito del Piano di Sviluppo<br />
Locale (PSL) “Itinerari, paesaggi e prodotti <strong>della</strong> terra”, PSR 2007/13 – Asse 4 –<br />
LEADER Misura 323/A, <strong>Azione</strong> 1 “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale –<br />
Patrimonio rurale”<br />
- 1 -
RELAZIONE<br />
Introduzione generale<br />
Il presente <strong>Studio</strong> si inserisce all’interno del Programma di Sviluppo Locale (PSL) “Itinerari,<br />
paesaggi e prodotti <strong>della</strong> terra” approvato e finanziato dalla Regione del Veneto con<br />
Deliberazione n. 545 del 10 marzo 2009 e coordinato dal Gruppo di <strong>Azione</strong> Locale (GAL)<br />
VeGAL di Portogruaro.<br />
Il tema centrale del Programma di Sviluppo Locale è volto alla creazione di itinerari integrati<br />
tra la costa e l’entroterra che connettano in modo innovativo le risorse dell’area (ambientali,<br />
agro/enoturistiche, storico-culturali), realizzando iniziative di studio e progettazione,<br />
infrastrutturazione, comunicazione, promozione e commercializzazione ed intervenendo<br />
mediante cinque linee strategiche d’intervento: qualità <strong>della</strong> vita; diversificazione; paesaggioambiente;<br />
filiere corte e prodotti; governance.<br />
Centrale per la definizione delle attività che saranno oggetto dell’attenzione del PSL<br />
“Itinerari, paesaggi e prodotti <strong>della</strong> terra” risulta, in particolare per le attività afferenti al<br />
miglioramento <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita nell’area, l’<strong>Azione</strong> n.1 “Realizzazione di studi e<br />
censimenti”, che prevede la realizzazione di studi atti a monitorare e documentare i caratteri<br />
storici, architettonici e culturali degli elementi che caratterizzano il paesaggio e l’architettura<br />
rurale dell’area.<br />
- 2 -
Tale azione proposta da VeGAL risulta in particolare inserita nell’<strong>Azione</strong> 1 “Realizzazione di<br />
studi e censimenti” <strong>della</strong> misura 323/A “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale –<br />
Patrimonio rurale” del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Veneto, valevole per il periodo<br />
2007/2013, volta in generale a migliorare le condizioni di vita e l’economia delle zone rurali, a<br />
contribuire al mantenimento <strong>della</strong> popolazione rurale valorizzando le risorse endogene e ad<br />
aumentare l’attrattività degli ambiti rurali valorizzandone le componenti culturali,<br />
architettoniche e paesaggistiche.<br />
La misura 323/A del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto si articola in quattro azioni<br />
(<strong>Azione</strong> 1 - Realizzazione di studi e censimenti; <strong>Azione</strong> 2 – Recupero, riqualificazione e<br />
valorizzazione del patrimonio storico architettonico; <strong>Azione</strong> 3 – Valorizzazione e<br />
qualificazione del paesaggio rurale; <strong>Azione</strong> 4 – Interventi per la valorizzazione culturale delle<br />
aree rurali) e si rivolge in particolare ad imprenditori agricoli (ai sensi dell’art. 2135 del<br />
Codice Civile), altri soggetti privati (persone fisiche e persone giuridiche), Enti pubblici ed<br />
Onlus (ai sensi del D.lgs n. 460/1997) che dimostrino il possesso/proprietà di beni da<br />
destinare ad una prioritaria fruizione pubblica nell’area d’intervento del PSL.<br />
Scopo generale <strong>della</strong> misura 323/A del PSR Veneto è di rispondere all’esigenza delle aree<br />
rurali di dover contribuire con strumenti anche diversificati ad invertire la tendenza al declino<br />
socio economico e allo spopolamento ed abbandono <strong>della</strong> campagna, anche attraverso<br />
iniziative finalizzate alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio culturale, paesaggistico e<br />
architettonico. La conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-culturale, al fine<br />
prioritario <strong>della</strong> sua pubblica fruizione, può rappresentare infatti una leva fondamentale per<br />
migliorare la qualità <strong>della</strong> vita delle popolazioni locali e accrescere, nel contempo, l’attrattività<br />
dei territori e delle aree rurali, con forti ricadute in termini di sviluppo economico sostenibile.<br />
Tra le diverse dimensioni del contesto rurale, gli aspetti connessi con il paesaggio e<br />
l’architettura rurale tradizionale costituiscono una rilevante e singolare ricchezza culturale e<br />
storica, quale testimonianza diretta <strong>della</strong> relazione tra l’attività dell’uomo e l’ambiente<br />
naturale e fonte effettiva di attrattività del <strong>territorio</strong> e dei sistemi locali.<br />
Per una più completa analisi dell’area d’intervento del PSL di VeGAL, il <strong>territorio</strong> è stato<br />
suddiviso in sei distinti ambiti territoriali:<br />
<strong>territorio</strong> del fiume Tagliamento (Comuni di San Michele al Tagliamento e Fossalta di<br />
Portogruaro);<br />
<strong>territorio</strong> del fiume Lemene (Comuni di Concordia Sagittaria e Portogruaro);<br />
<strong>territorio</strong> del fiume Livenza (Comuni di Santo Stino di Livenza, Torre di Mosto e Ceggia);<br />
<strong>territorio</strong> <strong>della</strong> Litoranea veneta (Comuni di Cavallino Treporti, Jesolo, Eraclea e Caorle);<br />
<strong>territorio</strong> <strong>della</strong> <strong>Strada</strong> <strong>vini</strong> D.O.C.-<strong>Lison</strong> Pramaggiore (Comuni di Annone Veneto e<br />
Pramaggiore);<br />
- 3 -
<strong>territorio</strong> ambito del costituendo Parco Lemene-Reghena (Comuni di Cinto Caomaggiore,<br />
Gruaro e Teglio Veneto).<br />
Per ciascuno ambito territoriale è stato prodotto uno <strong>Studio</strong> contenente un’analisi specifica<br />
degli aspetti storico-architettonici e paesaggistici, sulle tipologie costruttive e sui materiali e<br />
sulle caratteristiche storico-culturali che caratterizzano l’architettura rurale e il paesaggio.<br />
Scopo finale dello <strong>Studio</strong> è quello di fornire un’indagine approfondita riguardante ciascun<br />
ambito territoriale, finalizzato a monitorare, valutare ed elaborare le informazioni ed i dati<br />
capaci di migliorare le conoscenze sugli elementi essenziali che caratterizzano i beni<br />
dell’architettura rurale e del paesaggio, ai fini dei possibili, successivi interventi di recupero,<br />
riqualificazione e valorizzazione previsti, in particolare, dalle Azioni 2, 3 e 4 <strong>della</strong> Misura<br />
323/A.<br />
Gli interventi che potranno essere realizzati nel periodo 2011-2014 sull’area d’intervento<br />
del PSL mediante le Azioni 2, 3 e 4 <strong>della</strong> Misura 323/A dovranno infatti essere in linea e<br />
comunque coerenti con gli Studi realizzati ai sensi dell’<strong>Azione</strong> 1 <strong>della</strong> medesima Misura<br />
323/A.<br />
Entrando nel merito dei contenuti dello <strong>Studio</strong>, esso comprende innanzitutto un’analisi<br />
preliminare <strong>della</strong> componente storica, architettonica, culturale e paesaggistica (cap. n. 1 e 2)<br />
che caratterizza ciascun ambito territoriale.<br />
Successivamente lo <strong>Studio</strong> riporta (cap. n. 3) una ricognizione e la descrizione degli<br />
studi/ricerche già esistenti e disponibili, per ciascun <strong>territorio</strong> interessato, redatti nell’ambito<br />
<strong>della</strong> predisposizione di strumenti di governo del <strong>territorio</strong> di scala vasta (PTRC, PTCP, ecc.)<br />
e di livello comunale (PRG, PAT, ecc.) o di altri analoghi documenti e dei relativi risultati ed<br />
esiti.<br />
Nel cap. n. 4, vengono quindi evidenziati i fattori e le argomentazioni che motivano lo <strong>Studio</strong><br />
e la classificazione dei principali elementi e beni del patrimonio rurale.<br />
Tali beni, con riferimento alle componenti storico-culturali, paesaggistiche, artistiche,<br />
architettoniche del <strong>territorio</strong> interessato dallo <strong>Studio</strong> (quale ad esempio il legame/relazione<br />
con un evento storico o con un preciso elemento paesaggistico caratterizzante l’ambito<br />
oggetto di intervento) nel capitolo n. 5 vengono classificati in “categorie” (edifici, manufatti,<br />
paesaggi, siti archeologici, …….) e, per ciascuna categoria, classificati in “tipologie”, il tutto<br />
distintamente per l’analisi riguardante il paesaggio da quella inerente fabbricati e strutture.<br />
- 4 -
Sempre nel capitolo 5 vengono riportate le considerazioni e le motivazioni per le quali i beni,<br />
nelle singole categorie di individuazione, possono essere o meno considerati testimonianza<br />
dell’economia rurale tradizionale e motivo di attrattività, ovvero motivo di sostegno <strong>della</strong><br />
coesione sociale e delle identità culturali <strong>della</strong> popolazione locale.<br />
Nel paragrafo n. 5.1 sono state riportate le considerazioni esplicative dei parametri introdotti<br />
nelle schede che pur riportando dei valori sintetici sono il risultato di più ampie riflessioni e<br />
conoscenze ; metodologia attuata per rispondere alla necessità di avere dati facilmente<br />
paragonabili tra loro, senza arrivare a fare una “graduatoria” ma dare comunque ai beni<br />
schedati una valutazione.<br />
I beni rilevati sono (paragrafo n. 5.2.1 e 5.3.1) stati individuati cartograficamente sulla Carta<br />
tecnica regionale, per ogni comune di studio, mediante supporto ed utilizzo di strumenti di<br />
georeferenziazione che permettono di associare i dati rilevati, in formato digitale, alle relative<br />
coordinate sulla superficie terrestre.<br />
Per ciascun bene rilevato cartograficamente è riportata (paragrafo n. 5.2.2 e 5.3.2) una<br />
scheda sintetica (richiamata da un apposito codice che individua Comune e numero del<br />
bene) contenente le seguenti informazioni: nome, epoca di costruzione, categoria e tipologia,<br />
sintesi delle caratteristiche architettoniche principali, proprietà,interesse turistico e stato del<br />
degrado. Scopo principale di queste schede sintetiche è di fornire una descrizione ed una<br />
valutazione in merito alla fattibilità degli interventi di conservazione dei beni oggetto di studio,<br />
anche in merito alla possibilità di una loro conseguente effettiva gestione e/o pubblica<br />
fruizione, in particolare relativamente alla successiva fase di realizzazione degli interventi di<br />
cui alle azioni 2, 3 e 4 <strong>della</strong> misura 323/A.<br />
Il cap. n. 6 prende quindi in esame la rispondenza degli interventi di conservazione, gestione<br />
e/o pubblica fruizione degli elementi oggetto di studio, con le principali politiche regionali<br />
direttamente interessate, con particolare riferimento ai settori ambiente, <strong>territorio</strong> e beni<br />
culturali.<br />
Il cap. 7 affronta come gli interventi proposti siano coerenti agli obiettivi e alle strategie<br />
complessive del Programma di Sviluppo Locale di VeGAL e fornisce alcune tipologie di criteri<br />
per la selezione degli interventi di cui alle azioni 2, 3 e 4 <strong>della</strong> misura 323/A e per<br />
l’individuazione di indicatori che consentano di monitorare e valutare l’impatto relativamente<br />
a posti di lavoro creati, impatto sul turismo rurale e valore aggiunto apportato alle aziende<br />
agricole coinvolte negli itinerari.<br />
- 5 -
Il cap. 8 evidenzia infine gli opportuni itinerari di valorizzazione delle risorse censite,<br />
definendo nel paragrafo 8.1 cosa si è inteso per itinerario secondario, nel 8.2 per itinerario<br />
principale dandone anche un’ individuazione e nel 8.3 , distinguendoli per comune, quali<br />
sono stati gli itinerari secondari rilevati e a quali risorse censite si riferiscono.<br />
Il capitolo 9 contiene una mappa del <strong>territorio</strong> oggetto dello studio (formato A0)<br />
Lo <strong>Studio</strong> è stato realizzato da STUDIO ASSOCIATO MARCON PAVANETTO NIERO su<br />
incarico affidato da VeGAL. Lo <strong>Studio</strong>, presentato in bozza ad ottobre 2010 ai Comuni del<br />
relativo ambito territoriale, è stato concordato nella struttura generale e nella presentazione<br />
grafica con gli altri professionisti incaricati per i vari ambiti territoriali del <strong>territorio</strong> del PSL di<br />
VeGAL, attraverso una serie di incontri di coordinamento tenutisi nel periodo agosto-ottobre<br />
2010.<br />
I dati riportati nello <strong>Studio</strong> sono aggiornati al 30 ottobre 2010.<br />
Premessa<br />
L’ambito territoriale oggetto <strong>della</strong> presente analisi è compreso essenzialmente, ma non solo,<br />
tra i confini di due comuni sul limite del veneto orientale, Annone Veneto e Pramaggiore, con<br />
storie complesse e infinite stratificazioni di sedimenti riferiti alla memoria e alla naturale e<br />
consolidata vocazione degli ambiti interessati che non a caso sono stati inseriti in un preciso<br />
contesto legalmente riconosciuto di<br />
<strong>Strada</strong> del Vino DOC <strong>Lison</strong> Pramaggiore<br />
Sede: C/O: Consorzio Vini DOC <strong>Lison</strong> Pramaggiore<br />
Via Cav. Di Vittorio Veneto - 30020 Pramaggiore<br />
Venezia<br />
VENETO<br />
tel. 0421 200731 - fax. 0421 200731<br />
www.strada<strong>vini</strong>lisonpramaggiore.it<br />
info@strada<strong>vini</strong>.it<br />
Riconoscimento: D.G.R. n 2953 del 29/10/2002<br />
L’inquadramento <strong>della</strong> <strong>Strada</strong> del Vino DOC <strong>Lison</strong> Pramaggiore in breve corrisponde<br />
all’area D.O.C. <strong>Lison</strong>-Pramaggiore che comprende i territori di gran parte dei comuni del<br />
- 6 -
Veneto Orientale estendendosi da quelli vicino al mare, Caorle e Bibione, fino ai confini con<br />
le provincie di Treviso e Pordenone essendo compresa tra i fiumi Tagliamento e Livenza.<br />
Essa prende il nome dal borgo di <strong>Lison</strong> e dal paese di Pramaggiore, aree di origine (insieme<br />
a Belfiore) <strong>della</strong> produzione enologica locale già viva all’epoca dei romani e sviluppatesi<br />
particolarmente ai tempi <strong>della</strong> Repubblica Veneziana.<br />
La strada dei <strong>vini</strong> D.O.C. <strong>Lison</strong> Pramaggiore è attiva già dal 1986, con lo scopo di<br />
promuovere e propagandare l’immagine e la diffusione dei prodotti enologici ed<br />
agroalimentari <strong>della</strong> zona, anche se trova le sue origini nella prima mostra campionaria del<br />
vino tenutasi nel 1947 a Pramaggiore, ove per altro alla fine degli anni ‘50 ci si attivava per la<br />
costruzione di una vera e propria scuola viti<strong>vini</strong>cola.<br />
Ad oggi il Consorzio “<strong>Lison</strong> – Pramaggiore” tutela specifiche tipologie di vino secondo il<br />
Disciplinare approvato con D.M. Politiche Agricole e Forestali del 2002.<br />
Questa premessa a sottolineare l’importanza storica dei luoghi e la necessità di individuare<br />
una serie di interventi di recupero infrastrutturale che faccia emergere le caratteristiche<br />
peculiari del sistema insediativo rurale e del contesto centrale dell’area DOC di <strong>Lison</strong><br />
Pramaggiore, attraverso uno studio mirato e propositivo sulle caratteristiche storico-culturali,<br />
sugli aspetti architettonici e paesaggistici che caratterizzano il <strong>territorio</strong> <strong>della</strong> <strong>Strada</strong> dei Vini.<br />
La Denominazione d’Origine Controllata viene attribuita oggi a 14 vitigni prodotti nell’area,<br />
che il Consorzio Vini D.O.C. <strong>Lison</strong>-Pramaggiore promuove e tutela, ovvero il Tocai Italico o<br />
<strong>Lison</strong> Classico D.O.C., Pinot Bianco D.O.C., Pinot Grigio D.O.C., Verduzzo D.O.C.,<br />
Chardonnay D.O.C., Sauvignon D.O.C., Riesling D.O.C. e Riesling Italico D.O.C., Merlot<br />
D.O.C., Cabernet Franc D.O.C., Cabernet Sauvignon D.O.C., Refosco dal peduncolo<br />
rosso D.O.C., Malbech D.O.C., Verduzzo dolce D.O.C. Oggi la maggior concentrazione di<br />
cantine si trova nelle “città del Vino” di Annone, Pramaggiore, S.Stino di Livenza e<br />
Portogruaro, in cui il terreno è particolarmente ricco di calcio e argilla calcarea.<br />
La <strong>Strada</strong> dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong>-Pramaggiore si snoda attraverso 3 itinerari: due di questi<br />
conducono dalle principali spiagge – Caorle e Bibione – fino alla Zona Classica, e il terzo<br />
invece collega le Città del Vino, Annone Veneto, Portogruaro, San Stino di Livenza e<br />
Pramaggiore.<br />
Le tre suddivisioni sono di seguito elencate come da protocollo di identificazione e<br />
comprendono:<br />
"La zona classica": Loncon, Belfiore, Pradipozzo, Summaga, <strong>Lison</strong>, Mazzolada, Levada,<br />
Portogruaro, Concordia Sagittaria;<br />
"La zona del Livenza": Caorle, San Stino di Livenza, Annone Veneto, Motta di Livenza,<br />
Blessaglia, Pramaggiore, Pravisdomini, Chions, Cinto Caomaggiore,<br />
- 7 -
"La zona del Tagliamento": Concordia, Bibione, S. Michele al Tagliamento, Latisana, San<br />
Giorgio, Alvisopoli, Teglio, Cordovado, Fossalta di Portogruaro, Vado, Giussago, Villanova,<br />
Santa Margherita, Lugugnana<br />
La presente relazione interessa i comuni di Annone Veneto e Pramaggiore ricadenti<br />
all'interno delle cosiddette " Zona del Livenza " e “Zona Classica”; in queste due Città del<br />
Vino si distinguono oltre ai percorsi principali sopra descritti, degli itinerari eno-gastronomici<br />
più circoscritti dei precedenti, che per alcuni tratti coincicono con i primi, tra questi citiamo il<br />
percorso DIVINO di Pramaggiore, quello di Annone Veneto e quello di San Stino di Livenza.<br />
Per comodità di lettura si preferisce riportare distintamente per ogni singolo comune le<br />
analisi preliminari delle componenti storiche, architettoniche e culturali illustrando nel punto 1<br />
il Comune di Annone Veneto e nel punto 2 il Comune di Pramaggiore.<br />
1.a Localizzazione del Comune di Annone Vento<br />
Annone Veneto (Anón in veneto, Danón in friulano) è un comune <strong>della</strong> provincia di Venezia<br />
di 3.843 abitanti, situato vicino alla riva sinistra del fiume Livenza e alla confluenza dei confini<br />
delle province di Venezia, Treviso e Pordenone. Il comune si trova nel <strong>territorio</strong> storico del<br />
Friuli Concordiese, amministrativamente diviso tra le province di Pordenone e Venezia, e in<br />
particolare nella sua area più occidentale.<br />
- 8 -
I comuni limitrofi sono Meduna di Livenza, Motta di Livenza, Santo Stino di Livenza,<br />
Portogruaro, Pramaggiore, Pravisdomini.<br />
Le principali direttrici che attraversano il <strong>territorio</strong> comunale sono l’Autostrada A4, la ferrovia<br />
Portogruaro-Mestre, quella Treviso-Portogruaro, la <strong>Strada</strong> Statale 14 e la <strong>Strada</strong> Statale 53<br />
Postumia.<br />
La morfologia di questo comune ha la particolarità di avere un’ ampia superficie a nord-ovest<br />
nel quale si trovano il capoluogo e le frazioni di Spadacenta e di Giai, mentre una superficie<br />
altrettanto ampia, ma di forma allungata, si estende a sud-est con la frazione di Loncon,<br />
proprio questa parte è delimitata nel confine comunale dal corso del fiume Loncon.<br />
Le frazioni/località sono Spadacenta, Giai e Loncon.<br />
1.a.1<br />
Analisi <strong>della</strong> componente storica<br />
Annone, cui dopo l'unità d'Italia è stato aggiunto il termine 'Veneto' per distinguerlo da altri<br />
comuni omonimi, porta nel nome la storia <strong>della</strong> sua origine: 'ad nonum lapidem', presso la<br />
nona pietra miliare sulla via Postumia, strada consolare romana, costruita nel 148 a.C. per<br />
congiungere Genova con Aquileia, con l'attraversamento <strong>della</strong> pianura padano-veneta.<br />
Annone sorge, appunto, a nove miglia romane da Oderzo, uno dei grandi centri antichi<br />
toccati dalla Postumia. Un'altra importante strada romana tagliava a sud il <strong>territorio</strong><br />
comunale, la via Annia, che, correndo parallela alla costa, congiungeva Adria ad Aquileia,<br />
per Padova, Altino e Concordia, coincidendo nell'ultimo tratto con la Postumia. Con la<br />
fondazione nel 42 a.C. di Iulia Concordia, il <strong>territorio</strong> tra Livenza e Tagliamento (agro<br />
concordiese) venne centuriato, cioè suddiviso in lotti e assegnato ai legionari. Di questo<br />
periodo rimangono in superficie modesti reperti archeologici di tre probabili ville rustiche.<br />
Il primo documento scritto in cui si parlerebbe di Annone risale all'Alto Medioevo: si tratta<br />
dell'atto di donazione del 762 di beni da parte di nobili longobardi per la fondazione<br />
dell'Abbazia di Sesto al Reghena. Ma la fonte è una copia tarda, di cui non è certa la<br />
corrispondenza all'originale. È certo, invece, che il luogo, attraverso il legame con la pieve di<br />
Lorenzaga, dipendeva dall'Abbazia benedettina sestense e quindi dal patriarca di Aquileia,<br />
nel contesto di complessi legami feudali e religiosi. Nella prima metà del XIII secolo, superati<br />
gli sconvolgimenti determinati da eventi naturali e da invasioni, riorganizzata la vita civile, il<br />
luogo doveva aver raggiunto una consistente struttura, se per ben tre volte il patriarca<br />
Bertoldo lo scelse come sede di incontri nell'ambito <strong>della</strong> sua attività giurisdizionale.<br />
Nel 1420 il feudo ecclesiastico patriarcale cessa di esistere e il <strong>territorio</strong> passa alla<br />
Repubblica di Venezia, per restarci fino alla cessazione <strong>della</strong> stessa (1797). In questo<br />
periodo la comunità cresce tanto da cercare di separarsi dalla chiesa di Lorenzaga, con la<br />
quale tiene in piedi un lungo contenzioso; si dota di una chiesa (che sarà ricostruita nel XVIII<br />
- 9 -
secolo), affiancata da una torre campanaria, ornata poi di un bell'altare rinascimentale.<br />
Intorno al 1622 la battaglia per l'autonomia religiosa è conclusa con il riconoscimento <strong>della</strong><br />
parrocchia di San Vitale martire.<br />
Nel periodo veneziano il paese dipendeva dalla gastaldia di Meduna. L'economia si reggeva<br />
sull'agricoltura, esercitata sui terreni che ai locali era concesso di strappare al bosco, risorsa<br />
strategica per Venezia e da essa rigidamente vincolato. Gli abitanti si destreggiavano tra le<br />
severissime norme fissate dalla Serenissima Dominante e il conseguente continuo controllo<br />
sul <strong>territorio</strong>. Nei passaggi politici successivi (Napoleone, Impero d'Austria, Regno d'Italia) la<br />
situazione non cambiò di molto fino all'inizio del XX secolo, in cui venne costruito il Municipio<br />
e cominciarono a sparire i 'casoni' (gli ultimi saranno demoliti negli anni Cinquanta), mentre<br />
un consistente numero di Annonesi, anche intere famiglie, emigrava in Europa e nelle<br />
Americhe. Dopo la prima guerra mondiale venne bonificata la zona di Loncon, con<br />
l'abbattimento dei boschi e la messa a coltura di un vasto <strong>territorio</strong>.<br />
Nei difficili anni successivi alla seconda guerra mondiale riprese il fenomeno migratorio, che<br />
avviò molti Annonesi alle mete precedenti e all'Australia. La perdita di abitanti terminò negli<br />
anni Settanta, con lo sviluppo industriale del vicino Pordenonese e localmente con la nascita<br />
di numerose attività artigianali. Si sviluppò in maniera poderosa l'agricoltura specializzata,<br />
basata sulla coltura <strong>della</strong> vite, la produzione e la commercializzazione dei pregiati <strong>vini</strong> DOC<br />
<strong>Lison</strong>-Pramaggiore, e con la prospettiva di inserire il <strong>territorio</strong> in itinerari turistico-ambientali<br />
ed enogastronomici 1 .<br />
La maggior parte dei suoi abitanti si concentrano nel capoluogo, all'estremo nord-ovest, e<br />
nelle frazioni di Spadacenta, Giai e Loncon, nei piccoli agglomerati ed edifici disseminati<br />
nella campagna. Il suo paesaggio agricolo è sempre più curato, gli agricoltori hanno<br />
privilegiato la viticultura rispetto ad altre produzioni, hanno rinnovato gli impianti dotandosi di<br />
moderne tecnologie, anche nel campo <strong>della</strong> comunicazione e nella promozione, per far<br />
conoscere un prodotto eccezionale. Un prodotto cui attualmente sono destinati 800 ettari, il<br />
che pone il Comune al primo posto in Provincia di Venezia nel rapporto superficie<br />
coltivata/superficie vitata. Una fittissima rete di aziende piccole e grandi lo ricopre di filari<br />
ordinati e di edifici rustici.<br />
1.a.2<br />
Analisi delle componenti architettoniche<br />
Il Centro storico di Annone Veneto si struttura in due distinti agglomerati, caratterizzati dalla<br />
presenza di due chiese in un ambito spaziale abbastanza ristretto e identificato dalla<br />
separazione dei due insediamenti tagliati proprio dalla strada Postumia. A nord il borgo<br />
1 Estratto dalla “Un po' di storia” e “Comune di Annone Veneto” Sul sito Web del Comune<br />
- 10 -
cosiddetto storico, con la chiesa parrocchiale di San Vitale e a sud il borgo di nuova<br />
costituzione anche se alcuni edifici possono essere ricondotti alla fine dell’800 e dove trova<br />
collocazione la sede municipale e la chiesa parrocchiale di recente costruzione e di uso<br />
continuativo, mentre la vecchia chiesa parrocchiale viene utilizzata solo in occasione di<br />
particolari funzioni e soprattutto in caso di funerali in quanto addossata al cimitero comunale.<br />
Il vecchio borgo adiacente alla chiesa parrocchiale conserva i tratti originari e mantiene le<br />
caratteristiche degli insediamenti ante 800, con presenza di pregevoli testimonianze di una<br />
edilizia semplice frammista ad esempi di edilizia padronale soprattutto terriera, gran parte di<br />
questo patrimonio edilizio è stato recuperato e offre una testimonianza insediativa rurale. La<br />
parte a sud originariamente addossata lungo la via principale presenta una conformazione<br />
con alcune residenze di pregio risalenti all’inizio 900, la sede municipale e alcune costruzioni<br />
di stile rinascimentale a testimonianza del fatto che non vi era proprio una netta separazione<br />
tra le due realtà topografiche, ma una prevalenza dell’uno (parte nord) sull’altro. Attualmente<br />
lo stato d’uso dei luoghi è pienamente utilizzato, con parecchi esempi di recupero edilizio sia<br />
sulla parte nord che sul borgo municipale; non si rilevano particolari situazioni di degrado tali<br />
da pregiudicare funzionalmente parti d’area sia dal punto di vista <strong>della</strong> utilizzazione sia dal<br />
punto di vista <strong>della</strong> fruizione visiva e quindi <strong>della</strong> percezione di una situazione urbanistica<br />
precaria e/o maldefinita.<br />
La vecchia chiesa parrocchiale di San Vitale ha origini quattrocentesche, ma fu ricostruita nel<br />
XVIII secolo e poi ristrutturata nel 1946. Testimone del passato rimane la torre campanaria<br />
cinquecentesca, sorta molto probabilmente su una precedente torre castrense. La mole<br />
quadrata è interrotta da rare feritoie, quasi alla sommità da bifore sui quattro lati. Nel<br />
restauro del 1763 le fu aggiunta una cuspide ottagonale, sormontata da pinnacolo. All'interno<br />
è conservato un monumentale altar maggiore, a struttura architravata con soffitto a<br />
cassettoni, timpano e nicchie laterali, opera del lapicida Rinaldo da Portogruaro (1544). Nel<br />
paliotto sono rappresentati a bassorilievo Cristo passo entro calice eucaristico e due Angeli<br />
in movimento simmetrico. Sopra la mensa, sui dadi delle colonne sono scolpiti cesti ricolmi di<br />
frutta e uccelli, e sulla fascia di zoccolatura girali vegetali con esseri fitomorfi del tipo a<br />
grottesca. Sulle nicchie laterali compaiono ancora due angeli e sull'architrave un fregio in cui<br />
gli elementi vegetali si raccordano a un essere fitomorfo centrale. L'altare conteneva la pala<br />
di San Vitale, probabilmente copia sostituita all'originale; per alcuni era opera ottocentesca<br />
baroccheggiante, per altri opera di artista seguace del Veronese. Nella sacrestia si<br />
conservano un lavabo in pietra con testine e bassorilievi a motivi vegetali del XV secolo e un<br />
affresco raffigurante Cristo crocifisso datato 1537, con un ampio fondale paesaggistico di<br />
gusto veneto.<br />
La Nuova chiesa di San Vitale che si trova nel borgo a sud è stata costruita negli anni ‘60,<br />
mentre le chiese delle frazioni di Spadacenta e Giai sono state costruite nel 1946 ed erano<br />
- 11 -
parte o un primo stralcio di progetti molto più ampi di chiese a tre navate che poi per motivi<br />
economici sono state realizzate a unica navata ed anche di dimensioni contenute.<br />
Diversamente la chiesa di Loncon è stata eretta e consacrata nel 1960 dopo la demolizione<br />
<strong>della</strong> primitiva chiesa che era stata fatta edificare intorno al 1687 su un terreno alquanto<br />
sopraelevato, tenuto conto che in queste aree oltre alla chiesa si estendeva la palude.<br />
In via Oltrefossa, nel portico di casa Gianotto (già ca' Cassiani) si trova un affresco<br />
raffigurante la Madonna col Bambino in trono tra San Rocco e un altro santo, <strong>della</strong> fine del<br />
secolo XV, comunemente denominato Madonna <strong>della</strong> pera, dal frutto che Maria porge al<br />
Figlio. L'opera è stata recentemente attribuita a Gianfrancesco da Tolmezzo, per i tratti<br />
stilistici presenti soprattutto nel gruppo <strong>della</strong> Vergine e del Bambino, raffrontati dagli studiosi<br />
con opere di analogo soggetto del pittore friulano. Di questo affresco è stato recentemente<br />
avviato il recupero-restauro. 2<br />
1.a.3<br />
Analisi delle componenti culturali<br />
Il Comune presenta una estrema vivacità nella organizzazione di eventi culturali,<br />
enogastronomici e di associazionismo a dimostrazione <strong>della</strong> estrema partecipazione <strong>della</strong><br />
gente ad eventi che legano una comunità e che essi stessi diventano veicolo di legami<br />
operativi interconnessi alla formazione anche di una rilevante componente giovanile, oltre<br />
che di volontariato, ambito nel quale eccelle quasi tutto il <strong>territorio</strong>. Gli eventi sono perlopiù<br />
focalizzati a partire dalla primavera inoltrata, da maggio per finire a Dicembre con le festività<br />
natalizie e di fine anno.. Una sintesi delle principali manifestazioni ed eventi possono essere<br />
riassunti brevemente in:<br />
Gennaio, FESTA DELLA MERLA<br />
Maggio, tra le tante iniziative spicca SALOTTO D'ARGENTO: FESTA DELLA MAMMA;<br />
Giugno, FESTA DELLO SPORT, FESTA DEL RUGBY, SAGRA DEL POASTREL.<br />
Luglio, FESTA GIOVANI ANNONE ON THE ROCK, TEATRO IN PIAZZA, CINEMA ALL'<br />
APERTO, FESTEGGIAMENTI S.OSVALDO.<br />
Agosto, CALICI DI STELLE, TEATRO IN CANTINA, FIERA DEI OSEI.<br />
Settembre, PORTE APERTE.<br />
Ottobre, SAPORI D'AUTUNNO, FESTA DEI NONNI, PALIO DELLE BOTTI.<br />
Dicembre, MERCATINO DELL' AVVENTO, SALOTTO D'ARGENTO: AUGURI DI<br />
NATALE, PRESEPE VIVENTE.<br />
1.b Localizzazione del Comune di Pramaggiore<br />
2 Estratto dalla “Un po' di storia”. Sul sito Web del Comune<br />
- 12 -
Pramaggiore la cui origine del nome deriva dal prato più grande di altri luoghi vicini, è un<br />
comune di 4.670 abitanti <strong>della</strong> provincia di Venezia. I comuni limitrofi sono Annone Veneto,<br />
Cinto Caomaggiore, Portogruaro, Chions, Pravisdomini<br />
La viabilità si sviluppa su due importanti direttrici, la strada Statale 53 Postumia e dalla<br />
<strong>Strada</strong> Provinciale 64 che lo attraversa dividendolo quasi a metà nella direttrice est- ovest,<br />
mentre nella direttrice nord-sud è idealmente diviso a metà dal corso del fiume Loncon che lo<br />
attraversa per tutta l’ estensione comunale .<br />
Il suo <strong>territorio</strong> è formato dal Capoluogo a nord- est, dalla frazione di Blessaglia a ovest e<br />
quella di Belfiore a sud rispetto ai confini comunali.<br />
Del comune di Pramaggiore fanno parte anche le località di Salvarolo a nord-ovest, Prabedoi<br />
ad ovest, Bisciola ad ovest di Blessaglia e Comugne ad est tra Blessaglia e Belfiore, insieme<br />
ai borghi di Boschetto, Cedrugno, De Vecchi, Fratter, Liut, Madonna <strong>della</strong> Salute,<br />
Mazzalogo, Stazione, Strafatta.<br />
1.b.1 Analisi <strong>della</strong> componente storica<br />
Il toponimo del paese ‘ Pratus maior ‘ sta a indicare quello che la località era in origine: un<br />
prato di proporzioni più notevoli degli altri due contermini: quello che godeva dei benefici di<br />
un pozzo (pra-di-pozzo) e quello che apparteneva al vice-domino <strong>della</strong> chiesa aquileiense<br />
(pratum vicedomini: Pravisdomini). Il <strong>territorio</strong> di Pramaggiore fu attraversato dalla via<br />
Postumia (148 a.C.) e custodisce le tracce <strong>della</strong> grandiosa opera di centuriazione eseguita<br />
dai Romani, in particolare nella strada provinciale 64, l’attuale via Roma, che staccandosi<br />
dalla Postumia stessa perpetua un decumano dell’ antica divisione agraria ed è<br />
perfettamente perpendicolare alle vecchie vie che ancor oggi vi si affacciano, che non sono<br />
altro che i cardi del vecchio impianto topografico. Questa strada fu ulteriormente rettificata<br />
nei primi decenni dell’ 800, risulta alberata anche nel catasto austriaco dove è denominata<br />
<strong>Strada</strong> Regia Postale, detta <strong>della</strong> Calalta; lungo questa dorsale si trovano numerose<br />
costruzioni. Tracce di grossi complessi abitativi risalenti al I sec. d.C. sono state ritrovate in<br />
località Prabedoi e in particolare nelle vicinanze del Limidòt, corso d’ acqua che per 4 km<br />
segna il confine con il Friuli. La località, secondo il parere degli storici, sarebbe stata<br />
occupata al tempo delle invasioni barbariche (dal 400 al 600), quando gli abitanti dei villaggi<br />
posti nelle vicinanze delle vie romane cercarono scampo nel <strong>territorio</strong> fuori mano e protetto<br />
indirettamente dalla gran selva in cui si sarebbe insediata nel sec. VIII l'abbazia sestense. Un<br />
prato in mezzo a una fitta boscaglia dev' essere sembrato a quegli antichi profughi una<br />
specie di fortilizio in cui sarebbe stato possibile vivere, almeno provvisoriamente. Con lavori<br />
di disboscamento e di bonifica la permanenza poté diventare stabile. Nel 1255, come ricorda<br />
- 13 -
il Thesaurus Ecclesiae AquiIeiensis, il patriarca Gregorio di Montelongo investiva il suo<br />
vicedomino (vicario) Alberto da Collice, futuro vescovo di Concordia, di un appezzamento di<br />
terreno (due masi) sito in Pramaggiore: e questo atto farebbe comparire per la prima volta la<br />
località di questo nome. Sappiamo poi che Pramaggiore apparteneva al castello patriarcale<br />
di Meduna, insieme con altri 36 villaggi (18 nell'epoca patriarchina, secc. XIII-XV; 23<br />
nell'epoca veneziana, dal 1420; 37 dal 1775 al crollo <strong>della</strong> repubblica) (Rocco). Una nota<br />
citata dal Degani ci ricorda che il 2 aprile 1350 il patriarca beato Bertrando investì di due<br />
masi in <strong>territorio</strong> di Pramaggiore i fratelli Nicolò e Bernardino Vendrami di Sacile.<br />
Ecclesiasticamente S. Marco di Pramaggiore era soggetta alla pieve di S. Biagio di Cinto e<br />
poichè Cinto fu annesso all'abbazia di Summaga, Pramaggiore ne seguì la sorte, sino a<br />
quando la matrice non riottenne la indipendenza. Come cappellania ma del tutto soggetta a<br />
Cinto la villa venne riconosciuta il 14 agosto 1338; curazia nel 1801. La parrocchia venne<br />
eretta solo nel 1824; un dato che non si può non menzionare: il parroco don Vincenzo<br />
Guerra da Vito d'Asio, il quale fece solenne ingresso il 21 novembre 1859, ne tenne il<br />
governo per ben 59 anni. Nel documento di costituzione <strong>della</strong> cappellania, siglato dal<br />
vescovo Guido II de Guisis (1335-1347), si afferma il diritto dei capifamiglia di eleggersi<br />
«unum sacerdotem idoneum et discretum ad diversa officia celebranda»: tale diritto venne<br />
mantenuto anche quando la cappellania venne promossa a curazia e quindi a parrocchia e<br />
ad esso i capifamiglia rinunciarono in data 18 settembre 1938, ciò che valse alla chiesa il<br />
titolo di arcipretale. 3<br />
1.b.2<br />
Analisi delle componenti architettoniche<br />
Tra le evidenze architettoniche di Pramaggiore vanno segnalate la severa villa Altan <strong>della</strong><br />
seconda metà del XV secolo, poi residenza <strong>della</strong> nobile famiglia veneziana dei Capello ( ora<br />
proprietà Armellin) che organizza attorno a sé in modo regolare le costruzioni. Ad est sulla<br />
strada l’ oratorio patrizio che dal catasto austriaco risulterebbe in qualche modo collegato da<br />
un “tunnel” al palazzo che aveva ai lati lungi vasti annessi rustici, ora parzialmente esistenti ,<br />
ad ovest una prima casa senza annessi oltre ad altre costruzioni in linea delle abitazioni dei<br />
contadini.<br />
Non meno importante il complesso edilizio <strong>della</strong> Braida Muschietti chiamata anche villa<br />
Belvedere (proprietà Collo<strong>vini</strong>), eretta in Blessaglia alla fine del XVIII secolo con villa<br />
padronale, chiesuola,abitazioni , annessi rustici e case coloniche, accorpate senza soluzione<br />
di continuità in una corte chiusa su tre lati e attualmente verso la strada chiusa da un muro di<br />
cinta notevole.<br />
3 Da Note storiche <strong>della</strong> Diocesi di Concordia-Pordenone<br />
- 14 -
Si presenta sempre con una specie di corte chiusa anche la borgata di Belfiore che oltre al<br />
mulino, alla casa padronale e ai vari annessi attorno conferisce all’ abitato una sistemazione<br />
chiusa quasi di difesa. La villa padronale, oggi denominata Dalla Pasqua, è stata ampliata<br />
e ripristinata, mentre mantiene dei caratteri pregevoli il fabbricato costruito vicino all’ ingresso<br />
carraio, che non si vede dalla strada principale, di pianta poligonale e con una cornice di<br />
sottogronda in mattoni che è testimonianza di uno stile medioevaleggiante; è stato<br />
recentemente restaurato all’ Amministrazione Comunale.<br />
Va Ricordato l’antichissimo castello di Salvarolo edificato alla fine del X sec. su una motta,<br />
circondato da mura e da un fossato a ridosso del quale vi erano altri edifici, oltre al mulino e<br />
alla chiesa. I suoi originari nobili proprietari occupavano il ventunesimo posto nel parlamento<br />
<strong>della</strong> Patria del Friuli e Salvarolo nel 1327 contribuiva con tre elmi alla difesa dello stato,<br />
quanto Lorenzaga, Fontanabona, Sbroiavacca, Maniago ed altri. Un Federico II di Salvarolo<br />
fu abate di Sesto. Distrutto dai signori di Lorenzaga, il castello passò successivamente<br />
(1469) alla ricchissima famiglia Altan di San Vito, nel 1470 insignita del titolo comitale la<br />
quale eseguì non solo opere di riatto ma anche nuove costruzioni, ma già alla fine del ‘500 il<br />
castello risulta in cattivo stato a causa delle ridotte capacità finanziarie <strong>della</strong> famiglia Altan e<br />
all’ inizio dell’ 800 da un rilievo catastale risulta già distrutto. Anche la famiglia Altan si è<br />
estinta, e ora non si sa più indicare con esattezza dove il maniero sorgesse.<br />
Di questo antico feudo rimane la pregevole Chiesa di San Giacomo con impianto originario<br />
del 1016, ristrutturata/ricostruita nel XVI sec. proprio dai conti Altan L'edificio è a pianta<br />
rettangolare, su unica navata con abside estradossato e torre campanaria incorporata con<br />
piccole feritoie medioevali. Realizzata in mattoni faccia vista di impronta romanica ha<br />
mantenuto la sua semplicità originaria. All’ interno tracce di affreschi nella zona presbiteriale,<br />
rappresentanti i simboli dei quattro evangelisti ed un plastico crocifisso ligneo de XVIII sec.<br />
Oggetto di recente restauro e funzionante solo nei giorni festivi e in qualche festa locale.<br />
Elegante nelle linee rinascimentali è la Chiesa di San Marco , costruita nel capoluogo nel<br />
XIV secolo esempio di architettura romanica matura, come numerose altre <strong>della</strong> zona,<br />
edificate nella stessa epoca. Il sacro edificio, originariamente ad unica navata e di dimensioni<br />
più contenute, ha subito delle modifiche: un prolungamento nel 1890 e l’ aggiunta d'una<br />
seconda navata sul lato nord, del retrocoro e <strong>della</strong> sagrestia nel 1927. La conformazione<br />
muraria in mattoni faccia vista, percorsa da doppie arcatelle cieche, mostra un pregevole<br />
motivo decorativo di archi a tutto sesto sorretti da peducci. Originario anche il campanile con<br />
accesso esterno attraverso la gradinata che conduce alla pusterla. Pregevole il notevole<br />
affresco venuto alla luce nel 1925 rimuovendo l'altare di S. Valentino: rappresenta la Vergine<br />
in maestà con il Bambino Gesù in braccio e ai lati i Santi Sebastiano e Rocco, ed è attribuito<br />
alla scuola del Bellunello o di Cima da/Conegliano.<br />
- 15 -
Estremamente armoniosa è la Chiesa di Santa Maria Assunta di Blessaglia, consacrata nel<br />
1537, anche se non è da escludere l’ esistenza di una chiesa primitiva esistendo qui una<br />
comunità stabile già in precedenza. L’ impianto è in stile romanico e presenta il motivo<br />
decorativo di facciata delle doppie arcatelle cieche già presente in altri edifici religiosi del<br />
comune. Anche la torre campanaria, dove l’ accesso avviene attraverso una pusterla posta<br />
a 5 m di altezza, essendo la scala stata aggiunta in epoca successiva, lascia pensare all’<br />
origine difensiva di Blessaglia. All’ interno sono visibili affreschi cinquecenteschi.<br />
Suggestiva la Chiesa di Santa Susanna (XVII sec.)a Belfiore, ad un'unica navata. L’arte è<br />
rappresentata con superfici murarie esterne scandite da piccole arcate cieche interrotte da<br />
vetrate laterali. Sulla destra si trova un dipinto di autore ignoto raffigurante Sant'Antonio da<br />
Padova (sec.XVIII), ai lati due statue lignee del sec. XVII: San Sebastiano e San Rocco,<br />
mentre l'affresco dietro l'altare maggiore simula l’impostazione prospettica di un altro altare<br />
tipicamente barocco ('600). In fondo alla chiesa, un quadro raffigurante Santa Susanna (sec.<br />
XVIII), sempre di autore ignoto...<br />
Il restauro <strong>della</strong> Villa <strong>della</strong> Pasqua e dell'annesso molino ha dato una grande evidenza visiva<br />
alla tecnologia molitoria degli ultimi tre secoli. Ora il molino è stato trasformato in Museo<br />
Etnografico.<br />
Il Museo Etnografico di Belfiore in Comune di Pramaggiore è stato inaugurato nel 2003 e<br />
sorge nella suggestiva cornice di un antico mulino già attivo nel XV secolo.<br />
L'edificio, annesso alla ottocentesca Villa Dalla Pasqua, si trova al centro di un rigoglioso<br />
parco caratterizzato dalla presenza di antichi ed alti alberi, tra i quali si distinguono querce e<br />
frassini che, unitamente alle limpide e correnti acque del fiume Loncon, conferiscono al luogo<br />
un particolare fascino.<br />
Aver restaurato questo edificio portandone la testimonianza fino ai giorni nostri è ancor più<br />
importante considerando il fatto che nell’ attuale <strong>territorio</strong> di Pramaggiore vi erano ben 6<br />
mulini, a Gerosa, a Prabedoi, a Salvarolo , a Blessaglia, a Mulin di Mezzo e appunto a<br />
Belfiore posti tutti sulle rive del fiume Loncon, che pur non essendo navigabile era quello con<br />
la maggior portata di acqua.<br />
L'allestimento, disposto su due piani, è monografico e consente di approfondire in modo<br />
specifico il lavoro molitorio e le attività connesse alla coltivazione dei cereali.<br />
Una serie di pannelli esplicativi avvicinano il visitatore alla storia dell'opificio idraulico e<br />
attraverso il piano terra lo accompagnano alla scoperta del lavoro del mugnaio, entrando nel<br />
vero e proprio cuore <strong>della</strong> sala macina, dove si possono ancora vedere i meccanismi e gli<br />
ingranaggi in uso fino al secolo scorso.<br />
Belfiore si colloca proprio al centro dell’area DOC <strong>Lison</strong> Pramaggiore, tra Pramaggiore, San<br />
Stino di Livenza, <strong>Lison</strong> e Portogruaro. Belfiore non è solo vino, infatti è anche storia, arte,<br />
natura e tradizione. La storia è testimoniata dal Museo Etnografico “Villa dalla Pasqua”<br />
- 16 -
dedicato al pane e al vino. Il museo è stato ricavato da un antico mulino ad acqua restaurato<br />
e testimonia come anche in passato Belfiore fosse un centro di rilievo vista l’importanza <strong>della</strong><br />
macinatura oggetto di severi regolamenti già dal ‘300. La natura è rappresentata dal bosco<br />
che un tempo faceva parte <strong>della</strong> selva che raggiungeva <strong>Lison</strong> e Concordia e dall’attenzione<br />
delle Aziende viti<strong>vini</strong>cole locali per l’agricoltura biologica con “fenomeni di ritorno” di specie<br />
animali scomparse da tempo, inoltre il complesso edilizio, denominato "Villa dalla Pasqua",<br />
comprende, oltre alla villa padronale e al già citato mulino, un parco composto da numerose<br />
piante secolari e diviso in due dal fiume Loncon. Il parco si caratterizza per la specifica<br />
presenza di importanti esemplari di poche specie, distribuiti prevalentemente lungo il<br />
perimetro o a gruppi. 4<br />
1.b.3 Analisi delle componenti culturali<br />
Il Comune presenta un’ estrema vivacità nella organizzazione di eventi culturali,<br />
enogastronomici e di associazionismo nel solco <strong>della</strong> tradizione e <strong>della</strong> tipicità del luogo che<br />
ha dato origine al toponimo <strong>della</strong> strada del Vino. La tradizione è infatti garantita da una<br />
vivace comunità che organizza in luglio la “Sagra <strong>della</strong> Sopressa” con la tradizionale<br />
“Fiera dei Osei” ed in novembre la “Sagra Madonna <strong>della</strong> Salute”. Nel periodo tra il 25<br />
Luglio e il 27 Agosto a Pramaggiore e nelle varie frazioni di Comugne, Belfiore e<br />
Blessaglia, si svolge la tradizionale manifestazione culturale "Pramaggiore in Piazza" con il<br />
Palio San Marco .<br />
Una sintesi delle principali manifestazioni ed eventi possono essere riassunti brevemente in:<br />
Aprile, Mostra Naz.le Campionaria dei Vini e il tradizionale Palio di S. Marco con le<br />
Contrade Partecipanti: Puccini – Pordenone – Belvedere – Comune – Boschetto –Verdi -<br />
Belfiore-Salvarolo-Roma - Loredan - Pacinotti - Martignon-Mazzalogo<br />
Maggio, Cantine aperte<br />
Agosto, CALICI DI STELLE, TEATRO IN CANTINA, FIERA DEI OSEI.<br />
2 Analisi <strong>della</strong> componente paesaggistica<br />
Si ritiene opportuno individuare, ai sensi <strong>della</strong> Convenzione Europea del Paesaggio, i<br />
paesaggi esistenti nei territori di Annone Veneto e Pramaggiore, inseriti nel percorso<br />
denominato " Zona del Livenza", anche se detto fiume non ha interessamenti diretti con il<br />
<strong>territorio</strong> fisico dei due comuni, ma insiste in un ambito più generale dominato dalla<br />
4 Estratto da “la <strong>Strada</strong><strong>vini</strong>.it”<br />
- 17 -
maestosa flessuosità del fiume e dalla sua relativa vicinanza ai confini sud del comune di<br />
Annone Veneto.<br />
Per facilità descrittiva si raggruppano in:<br />
Sintesi del Paesaggio Fluviale<br />
Sintesi del Paesaggio Viti<strong>vini</strong>colo<br />
Sintesi del Paesaggio di Bonifica<br />
Sintesi del Paesaggio dei Boschi Planiziali<br />
2.a Sintesi del Paesaggio Fluviale – Il fiume Loncon e Fosson<br />
Il Paesaggio fluviale, che caratterizza i comuni di Annone Veneto e Pramaggiore, è<br />
principalmente composto dal corridoio naturalistico del fiume Loncon che a sua volta sbocca<br />
sul Lemene a circa 10 km dal mare Adriatico, e dal canale Fosson che a sua volta sbocca<br />
sulla Livenza.<br />
Il Fiume Loncon, da origini di risorgiva, è stato fondamentale nella economia del paese di<br />
Pramaggiore in quanto connesso al funzionamento di ben sei mulini, dei quali quello di<br />
Belfiore è l’unico sopravvissuto a testimonianza <strong>della</strong> importanza non solo di regimentazione<br />
delle acque ma vero e proprio corridoio economico di lavoro e sviluppo.<br />
E’ interessante soprattutto la storia <strong>della</strong> proprietà degli stessi a dimostrazione dello stato di<br />
governo del <strong>territorio</strong> in epoca anche recente e che possono essere riassunti in:<br />
Mulino di Stagnibecco o Belfiore di proprietà dei Nobili Antonio Grimani fu Pietro;<br />
Mulin di Mezzo: proprietà dei Conti Francesco e Paolo <strong>della</strong> Fratina;<br />
Mulino di Prabedoi: di proprietà del Conte Girolamo Altan;<br />
Mulino di Salvarolo: di proprietà del Conte Andrea Altan;<br />
Mulino di Gerosa: di proprietà dei Padri del Santuario <strong>della</strong> Santissima di Cordovado e<br />
Comune di Villotta, oltre al Mulino di Blessaglia di proprietà Frattina .<br />
Ambedue i canali svolgono importanti funzioni di bonifica, regimando e raccogliendo tutte le<br />
acque di risulta del <strong>territorio</strong> che attraverso opportune opere di bonifica a presidio, come le<br />
idrovore , vengono incanalate nello scolo attraverso la rete di canali esistente sia sul Lemene<br />
sia sulla Livenza, fiume che alla fine raccoglie tutte le acque sopra riportate prima dello<br />
sbocco a mare.<br />
Il sistema dei canali tra i bacini del Lemene e del Livenza hanno di fatto consentito lo<br />
svilupparsi, storicamente, di un sistema di sfruttamento delle acque correnti al fine di<br />
consentire la edificazione lungo i vari tratti dei vari corsi d'acqua di importanti mulini, alcuni<br />
dei quali riportati alla luce e restaurati ed inseriti in un vero e proprio sistema turistico, altri<br />
invece abbandonati ed infine distrutti .<br />
- 18 -
2.b Sintesi del Paesaggio Viti<strong>vini</strong>colo<br />
Il paesaggio viti<strong>vini</strong>colo che caratterizza il <strong>territorio</strong> di Pramaggiore e Annone Veneto pur se<br />
ampiamente antropizzato ed estremamente parcellizzato nelle proprietà, è costituito da<br />
infiniti filari di vigna allevata a contro spalliera in diverse forme che negli ultimi anni hanno<br />
subito un forte rinnovamento con la sostituzione delle vecchie vigne con nuovi cloni e nuovi<br />
impianti caratterizzati da un infittimento del numero di piante.<br />
Il paesaggio che si ammira è stato distinto ed è caratteristico <strong>della</strong> Sinistra Livenza.<br />
La coltura tipica <strong>della</strong> vigna ha modificato il paesaggio alternando la regolarità vegetale dei<br />
filari molto curati e controllati con l’irregolarità del sistema di siepi e boschetti diffusi ai confini<br />
dei poderi, quale residuo del sistema dei campi chiusi tipici del <strong>territorio</strong> a nord <strong>della</strong> S.S.14.<br />
Questo accostamento vegetale così diverso rende speciale il sistema paesaggio viticolo<br />
regalando forti emozioni visive e olfattive in particolari periodi quali la primavera e l’autunno<br />
con la maturazione dell’uva unita alla varietà cromatica dei vigneti che varia dal verde-giallorosso-bruno.<br />
E’ proprio in funzione di tale vocazione quasi monoculturale che i due comuni<br />
oggetto di studio, oltre che per dono naturale derivante dalla particolare natura del terreno<br />
sono stati inseriti, a ragione, nell’area D.O.C. <strong>Lison</strong>-Pramaggiore.<br />
I Comuni di Annone Veneto e Pramaggiore sono inclusi nella zona D.O.C. <strong>Lison</strong>-<br />
Pramaggiore attraversata dagli itinerari delle strade del Vino, dove l’amore per la viticoltura e<br />
il culto del vino durano da epoche immemorabili.<br />
Per la congiunta volontà del Consorzio Vini D.O.C. “<strong>Lison</strong>-Pramaggiore” e <strong>della</strong> Camera di<br />
Commercio di Venezia, unitamente alla Regione Veneto, all’Amministrazione Provinciale di<br />
Venezia ed all’Associazione commercianti nel <strong>territorio</strong> del Mandamento di Portogruaro, col<br />
sostegno di altri Enti operanti nel <strong>territorio</strong>, nasce, sul finire dell’estate 1986, la STRADA DEI<br />
VINI D.O.C. “LISON - PRAMAGGIORE”.<br />
L’area D.O.C. <strong>Lison</strong>-Pramaggiore, istituita a partire dal 1971, si trova nella parte più orientale<br />
del Veneto, tra i fiumi Livenza e Tagliamento, e comprende i territori di gran parte dei comuni<br />
del Veneto Orientale. Questa zona prende il nome dal borgo di <strong>Lison</strong> e Pramaggiore, aree di<br />
origine e le più vocate rispettivamente per il vino Tocai (oggi denominato <strong>Lison</strong>) e del<br />
Cabernet-Carmenere, <strong>vini</strong> di punta <strong>della</strong> produzione enologica locale.<br />
La pratica enologica era già viva all’epoca dei romani e si sviluppò particolarmente sotto la<br />
dominazione delle Repubblica Veneta fino ad essere produttrice di <strong>vini</strong> già apprezzati dai<br />
Dogi.<br />
Oggi il comprensorio viti<strong>vini</strong>colo è puntellato di cantine, maggiormente concentrate nei<br />
comuni delle Città di Vino, tra cui ricordiamo: Annone Veneto, Pramaggiore, San Stino di<br />
- 19 -
Livenza e Portogruaro. Questo <strong>territorio</strong>, così ricco di riferimenti turistici, storici ed ambientali,<br />
è in grado di offrire al visitatore la possibilità di conoscere e degustare una delle sue grandi<br />
ricchezze: i <strong>vini</strong> e i prodotti tipici <strong>della</strong> D.O.C. <strong>Lison</strong>-Pramaggiore. La coltivazione <strong>della</strong> vite fu<br />
incrementata verso il 735 quando fu eretto il monastero di Santa Maria in Silvis a Sesto al<br />
Reghena, ma ancora di più durante la Repubblica di Venezia. Durante la Repubblica <strong>della</strong><br />
Serenissima si distinguevano i 'vina navigata' (importati dall'estero e di buona qualità dai<br />
'vinelli' destinati alle classi meno abbienti. Solo alcune ville patrizie avevano coltivazioni di<br />
vigneti di buona qualità. Purtroppo nel 1709 una straordinaria gelata distrusse gran parte<br />
<strong>della</strong> viticoltura. All'inizio dell'800, dopo la caduta <strong>della</strong> Serenissima, il sistema viti<strong>vini</strong>colo<br />
attraversava un periodo di grande crisi. Con l'avvento degli Asburgo cominciò a maturare<br />
l'idea di catalogare le varietà di <strong>vini</strong> e fu una vera iniziativa quella dell'Istituto Regio <strong>della</strong><br />
Corte di Vienna di istituire nel 1823 un 'Catalogo delle Varietà di viti del Regno Veneto'.<br />
Le varietà catalogate furono alcune centinaia, con altrettante osservazioni indirizzate ad una<br />
selezione delle uve. Alla fine del 1800 gli sforzi erano protesi a selezionare le migliori qualità<br />
autoctone di uve, provare varietà provenienti da altre zone e migliorare le tecniche di<br />
coltivazione e di <strong>vini</strong>ficazione. Dopo un lungo percorso di prove e studi si arrivò verso il 1950<br />
a definire le varietà consigliate nelle zone adiacenti all’Adriatico che sono quelle coltivate tutt'<br />
oggi: MERLOT, CABERNET FRANC, TOCAI FRIULANO, SAUVIGNON, PINOT GRIGIO,<br />
REFOSCO, VERDUZZO, MALVASIA ISTRIANA, TERRANO, RIBOLLA E FRANCONIA.<br />
La zona ebbe particolare sviluppo in questo periodo. Dal XV° secolo furono i Veneziani ad<br />
estendere il loro dominio su queste terre. Le cittadine si arricchirono di chiese e palazzi.<br />
Sorgono le numerose ville, come quelle cittadine di Portogruaro o quelle di stampo più<br />
rurale. Pramaggiore allora con il borgo di Belfiore fu considerata il Vigneto <strong>della</strong><br />
Serenissima. Passati poi dagli Austriaci all'Italia, i territori si trovarono coinvolti negli eventi<br />
bellici <strong>della</strong> Prima Guerra Mondiale, periodo in cui furono distrutti molti dei boschi presenti,<br />
boschi che oggi si cerca di recuperare. Negli anni Trenta la zona fu interessata da una vasta<br />
azione di bonifica e di modernizzazione <strong>della</strong> produzione agricola e anche <strong>vini</strong>cola. Oggi,<br />
tracce <strong>della</strong> vita dei vecchi tempi si trovano al Museo <strong>della</strong> Civiltà Contadina presso il Mulino<br />
di Belfiore. Metodi moderni e intensivi furono adottati a partire dagli anni '50, in cui però iniziò<br />
anche l'industrializzazione e lo sviluppo dell'ospitalità sulle spiagge.<br />
5<br />
2.c Sintesi del Paesaggio di Bonifica<br />
Il Paesaggio di Bonifica dei territori attorno alla Livenza e nella parte meridionale del<br />
portogruarese è parte integrante dell’opera di riappropriazione dei terreni, iniziata già nel<br />
5 da “strada<strong>vini</strong>.it/storia-cultura.html”<br />
- 20 -
‘500 dalla Repubblica Veneta, ripresa nel ‘800 e concretamente conclusa nei primi decenni<br />
del ‘900.<br />
La storia <strong>della</strong> Bonifica del <strong>territorio</strong> è ampia, ricca e ben documentata nel Museo <strong>della</strong><br />
Bonifica di San Donà di Piave.<br />
Una prima traccia documentata di opere idrauliche di bonifica nel portogruarese è<br />
rappresentata dalle realizzazioni di canalizzazioni nel 1620 nella zona di Lugugnana.<br />
Una svolta per tutto il <strong>territorio</strong> avvenne nel 1885 quando l’area venne classificata in prima<br />
categoria perché iniziassero le opere di bonifica e vennero fondati i vari Consorzi di Bonifica.<br />
Ulteriori opere di bonifica iniziarono soprattutto con la forza scaturita dalla legge n.1367 del<br />
1920 che intervenne sulla regimazione <strong>della</strong> Livenza con le attuali deviazioni (Malgher,<br />
Brian, etc.) e che contribuì ad avviare la bonifica delle campagne circostanti avvenute quindi<br />
in forma organica e concreta tra il 1920 e il 1930.<br />
Le opere di regimazione avevano lo scopo di eliminare le acque stagnanti e paludose per<br />
rendere coltivabili le terre anche con la possibilità di irrigarle in caso di necessità, in linea con<br />
gli obiettivi di aumento delle superfici coltivabili.<br />
Il paesaggio di conseguenza venne radicalmente mutato e caratterizzato da appezzamenti di<br />
terreno coltivabile regolari, di forma rettangolare, circondati da fossi di raccolta delle acque in<br />
eccesso (“scoline”) che come una rete si collegano con canali più ampi di raccordo e quindi<br />
con altri canali in un reticolato idrografico più ampio che, mediante gli impianti di<br />
sollevamento idraulico di varie dimensioni, lo collega direttamente al mare attraverso il corso<br />
dei fiumi, canali di taglio o delle lagune.<br />
I terreni di bonifica sono e sono stati in maggior parte coltivati a seminativi, progressivamente<br />
sono stati eliminati tutti i filari di alberi e arbusti al fine di aumentare la superficie coltivata e<br />
per non ostacolare le macchine agricole sempre più grandi ottenendo un paesaggio piatto, di<br />
ampi orizzonti senza ostacoli naturali e ricco di canalizzazioni perpendicolari tra loro che<br />
“tagliano” i terreni in porzioni regolari. I colori sono quelli delle colture praticate in estate<br />
mentre in inverno il colore dominante è il bruno intervallato dal verde dei cereali vernini e<br />
dalle sinuosità delle arginature dei fiumi principali. E’ un paesaggio dove trionfano le linee<br />
rette e regolari intersecate con una geometria variabile degli appezzamenti coltivati<br />
intervallati dagli edifici rurali tipici, formati da una parte residenziale unita alla stalla-fienile,<br />
caratterizzati da colori vivi e intensi (giallo,rosso, bianco). Le forme vegetali naturali come i<br />
filari di alberature o boschetti sono rari, anche se in tempi recenti si sono rivalutati e<br />
incentivati e conferiscono al paesaggio elementi di collegamento tra le diverse forme regolari<br />
presenti. Un ulteriore elemento tipico è rappresentato dalle idrovore, edifici di varie<br />
dimensioni e fattura che si stagliano lungo arginature e canali che ormai sono un esempio di<br />
architettura industriale-rurale, testimoni di un’ epopea di lotta per strappare la terra all’acqua.<br />
2.d Sintesi Paesaggio dei Boschi planiziali<br />
- 21 -
Tra gli elementi paesaggistici significativi del Veneto Orientale vanno citate le superfici dei<br />
boschi planiziali caratterizzati generalmente da querce, carpini, olmi, aceri, frassini, che un<br />
tempo occupavano gran parte di questo <strong>territorio</strong>, ma di cui oggi restano solo piccolissimi<br />
lembi fortemente modificati dall’azione antropica. Particolarmente suggestivo è il Bosco di<br />
Bandiziol e Pressacon presso il Comune di San Stino di Livenza e a confine con il Comune<br />
di Annone Veneto toccando la frazione Loncon. Si tratta di un’area anticamente ricoperta da<br />
boschi che la Repubblica di Venezia controllava direttamente come proprietà demaniale (i<br />
“Boschi di San Marco”), attraverso appositi magistrati, considerandoli una risorsa strategica<br />
indispensabile per le costruzioni navali <strong>della</strong> Serenissima.<br />
Nel corso <strong>della</strong> prima metà del Novecento, alla deforestazione completa seguì l’utilizzo di<br />
terreni per colture agrarie.<br />
Rimangono residui di boschi planiziale anche sul <strong>territorio</strong> di Annone Veneto come il bosco in<br />
località Belfiore a ridosso <strong>della</strong> ferrovia Portogruaro-Treviso, quello di via Stangada a ridosso<br />
del Canale Melonetto, oggetto un recente rimboscamento. Sono lembi di bosco planiziale<br />
inseriti in un contesto strettamente agrario, ormai solo testimonianza di come questi comuni<br />
erano ricoperti di selve. C’ è una prevalenza di querce in quanto la formazione forestale è<br />
quella del querco-carpinetum. Altro piccolo relitto è Il boschetto limitrofo al Fiume Fosson che<br />
è stato ricostruito secondo il modello del quercocarpineto. Al suo interno c’ è un’ area umida,<br />
un piccolo laghetto alimentato da un pozzo artesiano. INTERVENTO LEADER II DEL 2000-<br />
2001 PREVEDEVA LA RICOSTRUZIONE (1 ETTARO) E L’ AMPLIAMENTO. All’ interno<br />
dell’ ambito di studio vi è un’area SIC/ZPC (codice IT3250022) di residuo di bosco planiziale,<br />
denominato “Bosco Zacchi” nella località Martignon in comune di Pramaggiore e a confine<br />
con Cinto Caomaggiore .<br />
3 Ricognizione e descrizione degli studi/ricerche già esistenti e disponibili<br />
Ricognizione sugli studi -redatti quali strumenti di governo del <strong>territorio</strong>- quale parte<br />
conoscitiva integrante alla relazione , suddivisi in:<br />
- Strumenti territoriali di “scala vasta”:<br />
a) Piano Territoriale Regionale di Coordinamento Regione Veneto (PTRC adottato);<br />
b) Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Venezia (PTCP adottato);<br />
c) Piano Territoriale <strong>della</strong> mobilità ciclistica L.R.39/91 D.G.R. N.3640 del 30/11/2009<br />
Risultati <strong>della</strong> ricognizione Si è preso anche atto che, nel marzo 2010 con specifica Delibera<br />
di Giunta Regionale, veniva formalmente dato avvio al “Progetto Strategico” -di cui all’ art.5<br />
dello stesso PTRC adottato- denominato “Greenways:Boschi e Fiumi <strong>della</strong> Repubblica di<br />
- 22 -
Venezia” dove di fatto viene metodologicamente proposta la realizzazione di un “sistema<br />
<strong>della</strong> mobilità lenta” interessante i territori attraversati dai fiumi Piave, Livenza, Monticano e<br />
Lemene, con l’ obiettivo di sviluppare nuove potenzialità turistiche anche nei territori rurali<br />
oggetto del presente studio.<br />
Dal Piano Territoriale <strong>della</strong> mobilità ciclistica, sono state analizzate le principali indicazioni<br />
progettuali strategiche, al fine di compararle con gli itinerari ciclo-pedonali esistenti e di<br />
progetto individuati con le Amministrazioni Comunali.<br />
- Strumenti di “livello comunale”:<br />
Comune di Pramaggiore. PRG vigente e NTA<br />
Comune di Annone Veneto PRG Vigente e NTA.<br />
Comune di Annone Veneto. Legge 24 art. 4 Fabbricati non più funzionali al fondo;<br />
Comune di Annone Veneto: Legge 24 art. 10 Fabbricati con grado di protezione.<br />
3.1 Elenco delle pubblicazioni<br />
Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione;<br />
Progetto di Piano Stralcio per l’assetto idrogeologico del bacino idrografico del fiume Livenza<br />
G.L. Bertolini; Portogruaro: la città del Lemene; Milano; 1928<br />
E. Degani; La diocesi di Concordia; Brescia, 1977<br />
F. Dell’Agnese, P. Goi; Itinerari del rinascimento nel Friuli Occidentale; Campanotto Editore;<br />
Udine; 2000<br />
E. Fantin (a cura di); Alla scoperta di un <strong>territorio</strong>, fra storia, arte e natura. Itinerari <strong>della</strong><br />
Destra Tagliamento fra Veneto e Friuli; Edizioni La Bassa; 2007<br />
L. Fassetta; La bonifica del Basso Piave; Venezia; 1977<br />
R. Guerra; M. Mattozzi; L. Uvai (a cura di); Il Fiume Livenza. Contributo alla salvaguardia del<br />
suo <strong>territorio</strong><br />
R. Guerra (a cura di); Il Fiume Livenza e i suoi principali affluenti<br />
R. Guerra; Liquentia. Un fiume nella X Regio augustea Venetia et Histria<br />
A. Lorenzon (a cura di); RivaGranda. Raccolta delle pubblicazioni di RivaGranda da Giugno<br />
1995 a Dicembre 2000<br />
G. Marson; Il Fiume Livenza; Editore Canova; Treviso; 1997<br />
G. Marson; San Stino. Ricerche storiche; Edizioni Canova; Treviso; 1993<br />
M. Pandolfi, G. Rallo; Le zone umide del Veneto; Padova; 1988<br />
L. Pavan (a cura di); Terre <strong>della</strong> Venezia Orientale. Guida turistica e culturale; Ediciclo<br />
Editore; Portogruaro (Ve)<br />
- 23 -
A. Pressini, A. Scalon; Le terre <strong>della</strong> gastaldia di “Tor da Mosto”; Editore GMV Libri<br />
Provincia di Venezia, Assessorato alle Attività Produttive, Agricoltura e Alimentazione (a cura<br />
di); <strong>Strada</strong> dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> – Pramaggiore; Videolab; Padova<br />
Provincia di Venezia; La Via Annia. Memoria e presente; Arsenale Editrice; Venezia; 1984<br />
R. Sandron; Portogruaro; Associazione Pro Loco Portogruaro<br />
F. Vallerani (a cura di); Dalle praterie vallive alla bonifica. Cartografia storica ed evoluzione<br />
del paesaggio nel Veneto Orientale dal ‘500 ad oggi; Portogruaro (Ve); 2008<br />
F. Vallerani; La scoperta dell’entroterra. Nuovi turismi tra Veneto Orientale e pordenonese;<br />
Ediciclo Editore; Portogruaro (Ve); 1994<br />
Iginio Frisoni "la bassa" Collana 25; Pramaggiore, Le origini, la storia, le tradizioni, la cultura.<br />
Comune di Pramaggiore. Marzo 1995<br />
Luigi Zanin; Il Fiume Loncon, un itinerario attraverso ambiente, storia e <strong>territorio</strong>. Edizioni<br />
Comune di Pramaggiore<br />
Maria Sacilotto. Annone Veneto. Proloco Annone Veneto. 1994<br />
3.2 Elenco degli studi realizzati dal GAL Venezia Orientale di Portogruaro<br />
GAL Venezia Orientale, “Interreg-Leader. Lo sviluppo rurale nelle aree di confine.<br />
Portogruaro 2003-2004”<br />
GAL Venezia Orientale, “Ricerche di fisiografia antica e moderna nel comprensorio del<br />
Veneto Orientale” .Fozzati, Soprintendenza Archeologica del Veneto, San Stino di Livenza,<br />
2001<br />
GAL Venezia Orientale, “<strong>Studio</strong> di fattibilità per l’attuazione ed il rilancio <strong>della</strong> strada dei Vini<br />
DOC <strong>Lison</strong> – Pramaggiore” Associazione <strong>Strada</strong> dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> – Pramaggiore,2002<br />
GAL Venezia Orientale” Cent’anni di storia a Portogruaro. Dalle bonifiche alla raffineria nel<br />
Regno di Gaetano Marzotto”, Istituto Veneziano per la storia <strong>della</strong> Resistenza e <strong>della</strong><br />
società contemporanea, Venezia 2001<br />
GAL Venezia Orientale, “Fiume vivo”, ASAP ora Venezia Opportunità, Venezia, 2000<br />
GAL Venezia Orientale,” Indagine idrogeologica”, Consorzio di Bonifica Pianura Veneta tra<br />
Livenza e Tagliamento, Portogruaro, 2001<br />
GAL Venezia Orientale,” Scenari per il Veneto Orientale nei prossimi dieci anni. Evoluzione<br />
in corso ed esiti possibili” , COSES – Consorzio per la Ricerca e la Formazione di Venezia,<br />
Venezia,2007<br />
GAL Venezia Orientale “Giralivenza – la Greenway sul fiume Livenza”, Comune di Torre di<br />
Mosto, Pesca- rollo, Ziliotto, Torre di Mosto, 2008<br />
GAL Venezia Orientale “Giralivenza “La progettazione strategica nel <strong>territorio</strong>: il progetto<br />
integrato dei percorsi ciclopedonali nella Venezia Orientale”, Conferenza dei Sindaci del<br />
Veneto Orientale, Portogruaro, 2007<br />
- 24 -
GAL Venezia Orientale “Acque Antiche. Il percorso <strong>della</strong> Litoranea Veneta” Provincia di<br />
Venezia, Venezia 2001<br />
GAL Venezia Orientale “Affacci sul Canale Malgher” Comune di S. Stinno di Livenza,<br />
4 Conseguente illustrazione dei fattori/argomentazioni/considerazioni che<br />
motivano il nuovo studio/ricerca e degli obiettivi specifici del medesimo<br />
Il recupero delle peculiarità storiche dei due comuni, ambito di studio, e l’interconnessione tra<br />
edificato, ambiente, produzione ed eventi, può e deve generare un volano di interesse<br />
economico/culturale indispensabile per lo sviluppo compiuto di un lembo di <strong>territorio</strong><br />
importantissimo e di rilevante interesse economico, viste le risorse che genera e visti anche i<br />
notevoli investimenti che operatori del settore agricolo, cogliendo l’opportunità di tramutare<br />
l’oro <strong>della</strong> terra in vino, hanno saputo con intelligenza valorizzare ed indirizzare verso una<br />
platea internazionale, riconosciuta nel mondo, un patrimonio di conoscenze, sperimentazioni<br />
e innovazioni che hanno fatto del settore uno dei distretti italiani più importanti.<br />
La frammentazione agricola preesistente ha condizionato per anni lo sviluppo, pur vocato,<br />
<strong>della</strong> zona, e gradualmente mediante acquisizioni ed accorpamenti si è giunti ad una<br />
struttura, che pur nel rispetto <strong>della</strong> natura dei suoli e nella originaria conformazione a<br />
centuriazione, ha consentito operazioni di sviluppo e accrescimento delle conoscenze<br />
sperimentali tali da poter ragionevolmente affermare di essere in presenza di un distretto<br />
<strong>vini</strong>colo di estrema importanza. Difatti non si sono visti, e non si vedranno, tutte quelle<br />
operazioni di carattere intensivo con eliminazione delle vecchie suddivisioni, la creazione di<br />
aree a seminativo esteso con l’adozione <strong>della</strong> tecnica del drenaggio forzato che hanno<br />
snaturato la maggior parte delle aree di bonifica anche limitrofe, alterando la percezione del<br />
paesaggio agricolo fatto di assi alberati e scoline erborate, la cui alternanza di verde<br />
intensivo e aree coltivate creava un ambiente che è tutt’ora ancora percepito nelle aree di<br />
confine specie con il Friuli.<br />
Le amministrazioni sono impegnate a pianificare un <strong>territorio</strong>, che, dopo la parentesi degli<br />
anni settanta con tentativi di industrializzazione forzata parzialmente andati a segno su<br />
territori vergini, acquisti il valore aggiunto del rispetto naturale quale ricongiunzione tra<br />
qualità del vivere e aspettativa economica (aspetto imprescindibile per una pianificazione<br />
intelligente, visto che la risorsa principale si presta a tale soluzione).<br />
E' quindi necessario rivedere in termini aggiuntivi i caratteri formativi di questi itinerari<br />
trasformando una muta e povera segnaletica in una occasione di rivitalizzazione e<br />
dinamismo volta a sfruttare sia in termini economici che culturali un notevolissimo<br />
background di patrimoni di conoscenza, di specializzazione, di ricerca, di creatività, di<br />
- 25 -
qualità, ora lasciati più alla intraprendenza dei singoli operatori che ad un sistema<br />
organizzato.<br />
5 Individuazione, classificazione e descrizione dei principali elementi/beni del<br />
patrimonio rurale presenti sul <strong>territorio</strong> con riferimento a una o più componenti<br />
storico, culturali, paesaggistiche, artistiche, architettoniche, in merito alla fattibilità<br />
degli interventi di conservazione dei beni<br />
L’elenco dei beni/siti è stato verificato con le Amministrazioni comunali ambito dello studio<br />
con le seguenti modalità:<br />
- VeGAL ha comunicato alle Amministrazioni comunali l’avvio degli studi con nota prot.<br />
23001/P del 7/7/2010 e richiesto “informazione e segnalazioni sui principali beni (siti, ambiti,<br />
manufatti, edifici, fabbricati, ecc.) che presentino un particolare interesse storico, artistico,<br />
paesaggistico, architettonico, culturale, archeologico, etnoantropologico o che siano<br />
comunque espressione <strong>della</strong> storia, dell’arte e <strong>della</strong> cultura locale”;<br />
- si sono tenuti in data 11 e 12 ottobre 2010 una serie di incontri, per ogni ambito<br />
territoriale di ciascuno studio, convocati da VeGAL con note Prot. 23244/P del 4.10.2010<br />
(ambito Tagliamento), Prot. 23245/P del 4.10.2010 (ambito <strong>Lison</strong>-Pramaggiore), Prot.<br />
23246/P del 4.10.2010 (ambito Livenza), Prot. 23247/P del 4.10.2010 (ambito Litoranea<br />
Veneta), Prot. 23248/P del 4.10.2010 (ambito Parco Lemene-Reghena e delle Cave di Cinto)<br />
e Prot. 23249/P del 4.10.2010 (ambito Lemene).<br />
- in data 19.1.2011 l’elenco dei beni/siti individuati per ciascuno studio è stato<br />
distribuito ai Comuni e successivamente inviato da VeGAL ad ogni Comune con nota prot.<br />
23771/P del 20.1.2011 e fornito il termine del28.1.2011 per ricevere eventuali osservazioni<br />
ed integrazioni dei beni.<br />
Ai fini dell’azione 2 <strong>della</strong> misura 323/A sono stati esclusi i beni appartenenti ai centri storici di<br />
Portogruaro, Caorle e Concordia Sagittaria.<br />
Ai fini dell’azione 2 <strong>della</strong> misura 323/A sono stati inseriti negli studi beni con caratteristiche di<br />
fruibilità visiva dagli itinerari secondari ipotizzati per ciascuno studio e dagli itinerari principali<br />
(ai sensi <strong>della</strong> R.E.V.).<br />
Nel <strong>territorio</strong> di Pramaggiore e Annone Veneto, è possibile distinguere diverse tipologie di<br />
beni e di paesaggi, derivate da una prima classificazione distinta nelle seguenti 9 categorie :<br />
1 Edifici<br />
2 Edifici Religiosi<br />
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3 Edifici Militari<br />
4 Manufatti Religiosi<br />
5 Manufatti vita collettiva<br />
6 Manufatti idraulici<br />
7 Paeasaggi<br />
8 Siti archeologici<br />
9 Immobili per servizi pubblici<br />
a. EDIFICI<br />
In questa categoria di beni vengono catalogati gli edifici tra i quali gli edificio adibiti a servizi,<br />
stazione ferroviaria, il faro e:<br />
Edificio rurale<br />
La maggior parte degli edifici rurali risalgono alla fine dell’ Ottocento, quando tutto il <strong>territorio</strong><br />
venne interessato da massicci interventi di bonifica. La tipologia <strong>della</strong> casa rurale è<br />
caratterizzata da un corpo principale, solitamente con portico e granaio e/o stalla. In<br />
adiacenza o staccato, usualmente è presente un edificio per le attrezzature agricole.<br />
(Schede presenti : 21 )<br />
Complesso agricolo<br />
Si compongono da gruppi di edifici rurali inseriti generalmente in grandi estensioni agricole<br />
di bonifica. Sono formati da edifici che hanno caratteristiche funzionali diverse tra le quali<br />
granai, stalle, depositi macchinari etc, mentre il corpo principale è riservato prevalentemente<br />
alla funzione abitativa.<br />
Borgo rurale<br />
Insieme di edifici rurali, uniti a case/palazzi e chiesa, generalmente inseriti in aree rurali o<br />
periurbane anche in prossimità di aree fluviali e di collegamenti stradali importanti.<br />
Generalmente è proprio la chiesa l’edificio centrale <strong>della</strong> “composizione urbana di un borgo”,<br />
assumendo - maggiormente nel passato – anche il ruolo di luogo di aggregazione sociale.<br />
Villa<br />
La maggior parte delle ville presenti nel <strong>territorio</strong> di studio sono state costruite nei secoli<br />
XVII , XVIII e XIX. Per la loro tipologia architettonica - di derivazione dall’ architettura<br />
veneziana - (si pensi ad esempio alla capostipite “Villa Zeno” di Andrea Palladio in prossimità<br />
di Ceggia), rappresentano “lo stato di terra <strong>della</strong> nobiltà veneziana” che per secoli ha<br />
abitato ed ancora, in parte possiede, proprio questi prestigiosi immobili generalmente legati<br />
a grandi estensioni terriere.<br />
(Schede presenti : 8)<br />
Castello<br />
Trattasi di immobili che, per la maggior parte dei casi, hanno subito molteplici trasformazioni<br />
- 27 -
edilizie alla loro originaria struttura, ma che sono testimonianza storica di questa<br />
importante tipologia edilizia. Un esempio è il Castelllo di Santo Stino di Livenza, fulcro<br />
abitativo originario dello stesso aggregato urbano, che nel corso dei secoli si è modificato<br />
sino all’attuale destinazione a residenza privata.<br />
Casa padronale<br />
Tipologia edilizia generalmente diversa dall’ edificio rurale, anche se per alcune<br />
caratteristiche funzionali è ad esso molte volte simile. Generalmente è con tipologia quadrata<br />
o rettangolare, impostata su finiture di facciata più ricercate rispetto allo stesso edificio rurale<br />
E’ solitamente rappresentazione di uno status sociale più agiato, che si evidenzia nella scelta<br />
degli elementi architettonici del corpo di fabbrica padronale, rispetto agli altri annessi rustici,<br />
sempre funzionali alla conduzione del fondo, che generalmente sono ubicati distaccati dalla<br />
casa.<br />
(Schede presenti : 2 )<br />
Palazzo padronale<br />
Si identificano come tali quelle costruzioni generalmente di fine ‘800 inizio ‘900, spesso<br />
abitazioni signorili, di pianta rettangolare sviluppata su tre o più livelli con elementi decorativi<br />
di facciata seppur semplici ma di distinzione, anche sociale, rispetto alle altre costruzioni<br />
propriamente dette rurali. In alcuni casi riguardano un’ edificazione tra più strutture esistenti,<br />
a costituire la cortina edilizia <strong>della</strong> piazza comunale o del borgo.<br />
(Schede presenti: 4 )<br />
Mulino / Fornace/ Segheria<br />
A partire dal XV secolo, sfruttando l’energia dell’acqua, furono costruiti diversi mulini lungo<br />
il corso ad esempio dei fiumi Lemene e Reghena. Caratteristiche principali: fabbricati<br />
di medie dimensioni, dotati all’esterno di ruote dentate in legno atte all’impiego dell’energia<br />
idraulica e collegate con il sistema di macinazione e/o segheria posto generalmente<br />
al suo interno. Un altro esempio di edifici schedato è rappresentato dalla fornace per<br />
la produzione di mattoni di argilla a <strong>Lison</strong>, da tempo non più in uso, la cui struttura si staglia<br />
dal paesaggio viti<strong>vini</strong>colo.<br />
b. EDIFICI RELIGIOSI<br />
La categoria si riferisce ad organismi edilizi dedicati alle funzioni generali di tipo liturgico<br />
ed aventi caratteristiche collettive importanti, in quanto espressione del potere ecclesiastico<br />
e talvolta anche motivo di vanto delle varie comunità. Alcuni edifici hanno anche assunto<br />
caratteri di storicità importanti e per questo opportunamente salvaguardati come patrimonio<br />
culturale. Tra gli edifici religiosi si annoverano anche le tipologie di Sacello, Tomba di<br />
famiglia, Battistero.<br />
Cattedrale / Chiesa / Chiesetta<br />
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Questa tipologia dalla storia millenaria, riscontra innumerevoli esempi anche in questa area.<br />
Generalmente nello studio la tipologia chiesa viene considerata in un edificio,<br />
morfologicamente caratterizzato da un preciso disegno d’impianto planimetrico, e<br />
specificatamente dedicato al culto religioso cristiano.<br />
(Schede presenti : 10 )<br />
Oratorio<br />
Storicamente, luogo consacrato, solitamente di piccole dimensioni, destinato alla preghiera<br />
e al culto privato di famiglie o comunità; nel significato moderno, inteso come edificio <strong>della</strong><br />
comunità cristiana di aggregazione giovanile. Si riferisce generalmente a piccoli edifici<br />
realizzati all’interno del complesso più ampio <strong>della</strong> villa padronale di una certa consistenza<br />
ed importanza, nella quale avveniva un uso quasi esclusivo per i proprietari e nel quale si<br />
esercitavano le funzioni religiose e dove comunque in particolari periodi venivano aperti<br />
anche ai contadini dell’ area vicina. Infatti hanno spesso due ingressi, una dall’ area <strong>della</strong><br />
villa e uno dalla strada sulla quale si affacciano.<br />
(Schede presenti : 3 )<br />
c. EDIFICI MILITARI<br />
Tra gli edifici militari si annoverano anche le tipologie di torri telemetriche , bunker, batterie,<br />
forti.<br />
Torre telemetrica<br />
Punto centrale del sistema difensivo lagunare, le torri telemetriche sono state realizzate negli<br />
anni immediatamente precedenti la prima guerra mondiale quale apparato di avvistamento<br />
comunicante con le batterie di tiro dislocate lungo il litorale di Cavallino-Treporti. Ben presto,<br />
con la prosecuzione del conflitto bellico e la rapida evoluzione delle forze navali, queste<br />
architetture di “archeologia bellica” divennero del tutto inadeguate per la loro altezza ridotta,<br />
tanto che per buona parte furono modificate elevandole di alcuni piani. Volutamente simili a<br />
edifici civili per mimetizzarne la verticalità in un paesaggio orizzontale sono caratterizzati da<br />
una pianta quadrangolare o circolare e presentano come elemento connotante la finestra a<br />
nastro posta all’ultimo piano.<br />
Batteria<br />
Fortificazioni militari costiere che facevano parte di un complesso sistema difensivo<br />
ottocentesco/novecentesco che avevano lo scopo di proteggere Venezia dalle corazzate<br />
austro-ungariche che in poche ore di navigazione potevano minacciare il più importante<br />
porto in Alto Adriatico <strong>della</strong> Regia Marina italiana.<br />
Forte<br />
Simbolo delle fortificazioni militari del litorale di Cavallino, i forti sono stati costruiti nell’ambito<br />
di una lunga catena di interventi volti a presidiare le bocche di porto del Lido del <strong>territorio</strong><br />
- 29 -
lagunare.<br />
d. MANUFATTI RELIGIOSI<br />
In questa categoria di beni vengono catalogati i manufatti religiosi tra i quali l’ edicola,<br />
l’oratorio campestre e:<br />
Capitello votivo / Cappella votiva<br />
Sono elementi che “punteggiano” tutto il <strong>territorio</strong> di studio e sono presenti soprattutto nelle<br />
contrade rurali. Si tratta di piccoli tabernacolio cappelle votive comunemente chiamati, in<br />
dialetto veneto “cisiol”, che rappresentano la devozione religiosa delle famiglie rurali o dei<br />
piccoli borghi. Purtroppo molti di questi capitelli sono andati in rovina e spesso sono stati<br />
restaurati o edificati a nuovo con scarso valore architettonico. Sono manufatti che comunque<br />
rappresentano un luogo di aggregazione e di forte significato per le piccole collettività rurali.<br />
(Schede presenti : 1)<br />
e. MANUFATTI DI VITA COLLETTIVA<br />
Tra i manufatti <strong>della</strong> vita collettiva si annoverano anche le tipologie di: pozzo, stele, piazza e:<br />
Ponte<br />
Strutture utilizzate per superare un ostacolo naturale o artificiale, che si antepone alla<br />
continuità di una via di comunicazione. Particolarmente interessanti nell’ area studio sono<br />
i ponti fluviali, apribili o girevoli, risalenti alla prima metà del Novecento.<br />
Bilancia<br />
Grandi reti a bilancera che vengono manovrate dall’interno di piccole capanne da pesca.<br />
Le bilance rappresentano un elemento tipico dell’ attività <strong>della</strong> pesca lungo i fiumi dell’ area<br />
studio e la loro esistenza è simbolo di un forte legame tra il fiume e le popolazioni locali.<br />
Fontana / Fontanella / Fontanella con abbeveratoio / Lavatoio<br />
Nelle strade di campagna, sono presenti tipici elementi di vita collettiva come le fontane ed i<br />
lavatoi che, pur non presentando caratteristiche di costruzioni di pregio sono importanti<br />
luoghi proprio perchè questi manufatti testimoniano momenti di vita collettiva e punti di<br />
socializzazione per la popolazione di una volta e in misura minore di oggi. Essi hanno svolto<br />
per lunghissimo tempo funzioni non solo legate all’uso stretto <strong>della</strong> risorsa acqua, quando<br />
questa era possibile canalizzarla e organizzarla in punti specifici, ma ha consentito anche<br />
una intensa vita di relazione. La loro salvaguardia è quindi un motivo di importanza culturale<br />
sotto l’aspetto <strong>della</strong> tradizione.<br />
(Schede presenti : 2)<br />
Monumento alla memoria<br />
Si riferisce a organismi di valore religioso o storico-testimoniale, talvolta di modesto valore<br />
artistico, distribuiti sul <strong>territorio</strong> e che storicamente rappresentano un motivo di coesione<br />
- 30 -
sociale.<br />
(Schede presenti : 1)<br />
Alaggio<br />
Gli alaggi sono una sorta di “scivoli” utilizzati per lo più per la messa in acqua o in secco di<br />
una imbarcazione.<br />
Altana<br />
Le altane sono strutture aperte, generalmente di tipo ligneo, che assumono il ruolo di<br />
belvedere in forma di torretta di avvistamento.<br />
Attracco<br />
Pontile galleggiante in legno utilizzato per l’ormeggio delle imbarcazioni al fine di permettere<br />
la salita e discesa dei passeggeri.<br />
Percorso ciclabile<br />
Molteplici le piste ciclabili realizzate nei 16 Comuni oggetto del presente studio, che sono<br />
state schedate in certi casi, in rapporto alla realizzazione di ipotizzati itinerari naturalistici,<br />
eventualmente cofinanziabili con la Misura 313 <strong>Azione</strong> 1.<br />
f. MANUFATTI IDRAULICI<br />
Tra i manufatti idraulici si annoverano anche le tipologie di: centrale idroelettrica, salto<br />
idraulico e:<br />
Idrovora<br />
Rappresenta un particolare tipo di pompa utilizzato per assorbire ed asportare grandi masse<br />
d’acqua per opere di bonifica o in casi di alluvione. Sono edifici caratterizzanti il <strong>territorio</strong> di<br />
bonifica in quanto ospitano i macchinari che negli anni del primo ‘900 sono stati installati per<br />
realizzare e mantenere a tutt’oggi la fitta rete di canali di bonifica. Possono essere<br />
considerati edifici ormai “storici” sia per la loro bellezza, che per la testimonianza di un’epoca<br />
che ha tracciato le nuove linee del <strong>territorio</strong> e messo a coltura migliaia di ettari sanificando<br />
dalla malaria intere popolazioni.<br />
(Schede presenti : 1)<br />
Conca di navigazione<br />
Le conche di navigazione permettono alle imbarcazioni di superare il dislivello esistente fra<br />
un canale a livello più o meno costante e la laguna a livello più variabile, rendendo così<br />
possibile la navigazione entro i dislivelli di marea. Le conche consistono in due paratoie che<br />
delimitano alle estremità una vasca; venendo aperte alternativamente, in base al principio<br />
dei vasi comunicanti, consentono di variare il livello dell’acqua nella vasca stessa,<br />
permettendo alle imbarcazioni il superamento dei dislivelli di marea che altrimenti<br />
genererebbero forti correnti.<br />
Chiusa<br />
- 31 -
La chiusa è costituita da una paratoia che, in caso di maree di particolare intensità o di piene<br />
che potrebbero provocare allagamenti, interclude il passaggio di acqua. In questo <strong>territorio</strong><br />
numerosi sono gli interventi idraulici realizzati dall’uomo per adeguare l’ambiente alle proprie<br />
esigenze, tenendo conto degli equilibri e delle leggi fisiche che lo regolano. Si tratta di opere<br />
basate sul principio delle “porte vinciane”. Così chiamate perché ideate da Leonardo da<br />
Vinci, le porte costituiscono un sistema di chiuse incardinate verticalmente su pilastri che si<br />
aprono sfruttando la sola forza dell’acqua quando essa, da un punto di maggiore livello,<br />
durante la bassa marea scende verso il mare; l’apertura delle porte ne consente il deflusso<br />
riequilibrando i livelli. In caso di alta marea, la forza dell’acqua che sale fa sì che le porte si<br />
richiudano e impediscano così all’acqua marina di risalire il corso dei canali interni.<br />
g. PAESAGGI<br />
In questa categoria di beni vengono catalogati gli elementi puntuali quali la strada<br />
campestre, la risorgiva, il canale, il prato e:<br />
Bosco<br />
Nell’ ambito dello studio sono stati rilevati alcuni relitti di bosco planiziale, a memoria del fatto<br />
che queste aree erano ricoperte di selve, con una prevalenza di querce in quanto la<br />
formazione forestale è quella del quercocarpinetum. Ma di tali boschi planiziali, caratterizzati<br />
da querce, carpini, olmi, aceri, frassini, che un tempo occupavano gran parte di questo<br />
<strong>territorio</strong>, oggi restano solo piccolissimi lembi fortemente modificati dall’azione antropica.<br />
Si evidenziano presenze di specie di rilevante interesse faunistico, ormai quasi scomparse.<br />
(Schede presenti : 5)<br />
Bonifica<br />
Uno dei principali paesaggi che contraddistinguono il <strong>territorio</strong> di studio è il paesaggio di<br />
bonifica, caratterizzato da ampie distese di appezzamenti agricoli, intervallati da filari, viali<br />
alberati, vigneti ed orti e dai lineari canali irrigui.<br />
Fiume<br />
Nell’ ambito dei 6 ambiti territoriali riversano una particolare importanza naturalisticoambientale<br />
i “corridoi naturalistici” del Piave, Livenza, Lemene, Tagliamento tutti intersecanti<br />
il “sistema costiero” <strong>della</strong> Litoranea Veneta, riconosciuto percorso principale, ciclabile e<br />
navigabile, dalla stessa Regione Veneto nella Rete Escursionistica Veneta (REV).<br />
(Schede presenti : 1)<br />
Zona umida<br />
Numerose sono le zone umide nell’ area studio,alcune protette e delimitate anche dalla<br />
vigente legislazione urbanistica altre ancora da normare. Nello studio ad esempio si segnala<br />
la “vasca di lagunaggio”, nel complesso industriale dell’ ex-zuccherificio Eridania di Ceggia,<br />
che rappresenta un luogo naturalistico dalle alte potenzialità trasformative anche ai fini di<br />
uno sviluppo sostenibile del <strong>territorio</strong> per un turismo didattico-naturalistico.<br />
- 32 -
Alberatura/Filare /Albero monumentale<br />
Filari e viali alberati frammentano le ampie distese di terreni agricoli di bonifica, destinati a far<br />
da barriera al vento (frangivento) a beneficio delle colture, ma anche quali elementi di pregio.<br />
(Schede presenti : 4 )<br />
Campo chiuso<br />
Peculiarità del <strong>territorio</strong> agricolo, molto visibile in alcune delle foto aeree dei territori di studio<br />
quali ad esempio nel Comune di Gruaro. Facilmente riconoscibile nel contesto, in quanto si<br />
caratterizza dalla presenza di siepi o filari alberati, per la delimitazione di singoli campi o di<br />
appezzamenti di più campi generalmente coltivati a seminativo.<br />
Lago artificiale<br />
Nel <strong>territorio</strong> sono presenti grandi cave, attualmente dismesse ma un tempo impiegate per il<br />
prelievo di ghiaia, che hanno subito un processo di rinaturalizzazione diventando laghi<br />
artificiali votati anche alla pratica <strong>della</strong> pesca sportiva.<br />
Laguna<br />
Rappresentano un bacino costiero separato dal mare da un cordone litoraneo (sia esso<br />
tombolo o lido) e caratterizzato da acqua salmastra e maree. Il nome deriva dal latino<br />
“lacuna”, che significa spazio vuoto. Le lagune tendono a formarsi in territori pianeggianti<br />
e solitamente interessati da foci a delta dei fiumi e vengono classificate in lagune vive e<br />
lagune morte. Le prime presentano uno o più collegamenti o sbocchi con il mare aperto, le<br />
seconde, al contrario, sono completamente circondate da terraferma.<br />
Parco / Parco e laghi / Parco naturalistico<br />
Molteplici sono i parchi in tutta l’ area di studio. Un esempio di “parco e laghi” è nell’ ambito<br />
specifico denominato Lemene-Reghena e dei laghi di Cinto considerata tra le aree più<br />
integre e significative, dal punto di vista naturalistico, <strong>della</strong> Provincia di Venezia. E’ un’area<br />
ricca di caratteristici elementi ambientali quali prati, boschi planiziali, siepi ripariali, nonché di<br />
una numerosa e varia fauna ittica e aviaria.<br />
Valle<br />
Il nome deriva dal latino “vallum” che significa argine o protezione. Si tratta di un’area<br />
lagunare separata dalla laguna aperta da una recinzione fissa costituita oggi da pali o argini<br />
nella quale si pratica la vallicoltura, una pratica di itticoltura estensiva. All’interno <strong>della</strong> valle<br />
veniva praticato l’allevamento del pesce e la caccia, ed entrambe queste attività costituivano<br />
per la Serenissima una grande riserva di cibo che permettevano agli abitanti una certa<br />
autosufficienza alimentare in caso di necessità. Il fatto di essere separate dalla laguna da<br />
recinzioni fisse le esclude dal flusso e riflusso <strong>della</strong> marea: l’introduzione delle chiusure fisse<br />
nelle valli è stata dettata dall’esigenza di sottrarre l’ambiente vallivo dalla variabilità<br />
dell’ambiente lagunare, soprattutto per quanto riguarda l’inquinamento causato dalle zone<br />
industriali e dai concimi chimici usati nelle campagne. La valle da pesca è un’area<br />
- 33 -
artificializzata, creata a scopi produttivi, ma che mantiene elevati livelli di naturalità,<br />
contribuendo alla protezione dell’ambiente lagunare. Inoltre costituisce un luogo importante<br />
per la nidificazione di molti uccelli.<br />
h. SITI ARCHEOLOGICI<br />
Uno dei principali nell’area studio è il sito dell’antica Julia Concordia (42 a.C.).<br />
Importantissimi, i reperti dell’antica città romana con le terme, il teatro e i resti delle domus,<br />
sono stati recentemente oggetto di lavori di restauro e di un nuovo spazio espositivo al<br />
fine di una migliore fruizione turistica.<br />
Ponte Romano<br />
La Via Annia è una delle più importanti viabilità storiche, di origine romana, che attraversa<br />
il <strong>territorio</strong> oggetto di studio. Costruita nel 131 a.C. dal console Annio Rufo, come<br />
completamento di via Flaminia, al fine di collegare Roma ad Aquileia. l ponte romano di<br />
Ceggia, è testimonianza puntuale di un tratto <strong>della</strong> Via Annia e rappresenta un luogo<br />
archeologico con potenzialità turistiche.<br />
i. IMMOBILI PER SERVIZI PUBBLICI<br />
Si includono i Centri civici, Biblioteche, Maneggi, Musei, Ostelli, Scuole, Teatro, Fiera. In<br />
questi territori si trovano numerosi immobili adibiti a servizi pubblici, oltre ai municipi, si<br />
annoverano anche le biblioteche civiche e il consorzio dell’ agricoltura. In genere si tratta<br />
di edifici con impianto architettonico fortemente riconoscibile, sia per la mole dimensionale<br />
che per le finiture delle facciate. Le funzioni museali, unite a quelle civiche e religiose, se<br />
messe in “rete”, possono costituire un volano e motivo di attrattività turistica sia per turisti che<br />
per studiosi e cultori specifici.<br />
(Schede presenti : 10 )<br />
5.1 Considerazioni esplicative dei parametri in scheda<br />
Tutti i beni sono stati censiti mediante un codice alfanumerico, riportante il Comune in sigla<br />
ed un numero progressivo del bene censito. AN Annone Veneto, CA Caorle,CT Cavallino<br />
Treporti, CE Ceggia,CC Cinto Caomaggiore, CO Concordia Sagittaria, ER Eraclea, FP<br />
Fossalta di Portogruaro, GR Gruaro, JE Jesolo, PO Portogruaro, PR Pramaggiore, SM San<br />
Michele al Tagliamento, SS Santo Stino di Livenza, TE Teglio Veneto, TO Torre di Mosto. Le<br />
schede contengono le seguenti informazioni: nome del bene ,localizzazione immagine del<br />
bene/sito, epoca di costruzione, categoria del bene, tipologia del bene. A seguire si riportano<br />
i significati dei parametri utilizzati:<br />
Parametro:<br />
CARATTERISTICHE ARCHITETTONICHE PRINCIPALI<br />
- 34 -
Individua l’ impianto architettonico del bene, ne descrive le volumetrie ed i principali elementi<br />
architettonici che lo caratterizzano. Nel caso di paesaggi si descrivono le componenti naturali<br />
e le caratteristiche del contesto.<br />
Parametro:<br />
PROPRIETA’<br />
Individua il tipo di proprietà del bene/sito, distinguendola in pubblica, privata, ecclesiastica,<br />
demaniale.<br />
Parametro:<br />
INTERESSE TURISTICO<br />
Relazioni del bene/sito con le modalità turistiche locali ed il modo di rappresentare<br />
testimonianza di tipicità.<br />
Parametro:<br />
STATO DI CONSERVAZIONE<br />
Questo parametro indica, previa analisi sintetica visiva, lo stato di conservazione del<br />
edificio/manufatto/paesaggio che viene esplicitato mediante l’utilizzo di tre aggettivi:<br />
- Cattivo (quando si presenta in stato di rovina o di inagibilità)<br />
- Mediocre ( quando si presenta con condizioni statiche sufficienti e quindi agibile, ma<br />
nelle condizioni di richiedere una manutenzione straordinaria)<br />
- Buono ( quando si presenta in condizioni statiche ordinarie e contestualmente con<br />
un buon aspetto manutentivo e di decoro)<br />
Nei sopralluoghi eseguiti non si sono potute verificare puntualmente le condizioni statiche<br />
degli edifici , ma solo basandosi su un’ analisi visiva compiuta esternamente.<br />
Parametro:<br />
CONNESSIONE CON GLI ITINERARI ESISTENTI<br />
Si è tratto di indicare la localizzazione del bene rispetto agli itinerari principali esistenti (di cui<br />
si rimanda al capitolo 8) calcolando la facilità di visitazione da parte dei fruitori dell’ itinerario<br />
principale e contestualmente ipotizzare la connessione del bene con gli itinerari secondari<br />
proposti dal presente studio.<br />
Parametro:<br />
VISIBILITÀ PUBBLICA<br />
Questo parametro indica, previo sopralluogo , la possibilità di vedere il bene da un’area<br />
pubblica ( strada , piazza etc) e viene esplicitato mediante l’utilizzo di tre aggettivi:<br />
- Bassa (quando il bene non è visibile o difficilmente visibile)<br />
- 35 -
- Media (quando il bene è sufficientemente visibile per apprezzarne il valore)<br />
- Alta (quando il bene è facilmente visibile anche da più visuali)<br />
Oltre alla specificazione degli elementi di frapposizione tra l’ osservatore e il bene censito.<br />
Parametro:<br />
FRUIBILITÀ PUBBLICA<br />
Questo parametro indica, previo sopralluogo , la possibilità di accedere per visitare il bene<br />
anche internamente e viene esplicitata mediante l’utilizzo di tre aggettivi:<br />
- Bassa (quando il bene non è visitabile)<br />
- Media (quando il bene è visitabile, ma soggetto ad orari di visita)<br />
- Alta (quando il bene è aperto al pubblico e sempre fruibile)<br />
Specificando l’ eventuale causa, gli orari e i riferimenti telefonici.<br />
Parametro:<br />
CANTIERABILITÀ<br />
Questo parametro indica, previa indagine conoscitiva, la possibilità nel breve di rendere<br />
cantierabile i progetti di sistemazione del bene; le risposte indicate sono le seguenti:<br />
-sì ( quando esiste una progettualità di diverso grado)<br />
-no ( quando non è presente alcuna progettualità)<br />
-non rilevato ( quando non è stato possibile acquisire informazioni in merito)<br />
Parametro:<br />
RIFERIMENTO ALL’ AZIONE DELLA MISURA PREVISTA DAL PSL<br />
Dall’ analisi <strong>della</strong> categoria e tipologia del bene/ intervento sono state indicate le Misure e le<br />
azioni compatibili . La Misura e le azioni sono le seguenti: 323/A azione 2, 3, 4 .<br />
Parametro:<br />
COSTO IPOTETICO DELL’ INTERVENTO<br />
Dall’ Analisi visiva del bene e dal relativo stato di conservazione, considerati gli interventi<br />
ammissibili dalle Misure del PSL, si è indicato il costo ipotetico suddividendolo in :<br />
- < di 100.000 Euro<br />
- - > di 100.000 Euro<br />
Parametro:<br />
VALUTAZIONE SULL’ INCREMENTO DEL LE POTENZIALITA’ TURISTISCHE DEI<br />
LUOGHI, ATTRAVERSO IL RECUPERO DEL BENE/ SITO<br />
Descrive come le eventuali ipotesi di recupero del bene/sito possano incrementare le<br />
potenzialità turistiche dei luoghi.<br />
- 36 -
5.2.1 Individuazione cartografica su Carta Tecnica Regionale degli elementi<br />
rilevati.<br />
Il Comune di Annone Veneto (1:25.000)<br />
- 37 -
- 38 -<br />
COMUNE DI ANNONE VENETO
- 39 -<br />
COMUNE DI ANNONE VENETO
5.2.2 Schede delle categorie di beni e paesaggi del Comune di Annone Veneto<br />
- 40 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 01<br />
Nome del bene Chiesa di San Vitale Martire<br />
Localizzazione : via Sant’ Antonio<br />
Epoca di Costruzione XV sec. d.C.<br />
Categoria : Edifici Religiosi<br />
Tipologia : Chiesa<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Semplice oratorio già nel 1424,originariamente a unica navata<br />
con impronta fortemente romanica, riedificata nel 1763. L’<br />
aspetto attuale, con rosone di facciata e gli ampliamenti delle<br />
navatelle laterali, è il risultato del restauro del 1946. Meno<br />
manomesso il campanile cinquecentesco con arcatelle cieche.<br />
Internamente pregevole l’ altare maggiore di Rinaldo da<br />
Portogruaro (1544), la pala di San Vitale di scuola veneziana<br />
dei primi dell’ ‘800 di stile barocco. In sacrestia affresco di<br />
“Cristo in Croce” del 1537 e un lavabo in pietra con testine di<br />
cherubini e bassorilievi floreali del XV sec.<br />
Non più utilizzata salvo che per particolari funzioni tipo i funerali,<br />
dato che il camposanto è attaccato.<br />
Proprietà Ecclesiastica<br />
Interesse Turistico Edificio storico che permette una lettura<br />
filologica delle vicende che ne hanno determinato l’ aspetto<br />
attuale, pregevoli le opere artistiche che contiene Importante<br />
per il particolare contesto urbanistico relazionato con il borgo<br />
storico.<br />
Stato di conservazione In buono stato di conservazione<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posta all’ inizio di via Sant’ Antonio, dista dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />
D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza circa 500m., servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché ben visibile dalla viabilità su più lati<br />
Fruibilità pubblica: media in quanto apertura periodica con orari stabili dalla parrocchia e per i funerali.<br />
Cantierabilità: Si No X<br />
Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2 ;<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
inserendolo come meta di un percorso secondario lungo la via Cao de Sora, ove si trovano molti edifici storici,<br />
rivitalizzerebbe anche il borgo storico.<br />
- 41 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 02<br />
Nome del bene Oratorio Parrocchiale<br />
Localizzazione : via Sant’ Antonio, n. 10<br />
Epoca di Costruzione anni ‘60<br />
Categoria : Edifici Religiosi<br />
Tipologia : Oratorio<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Edificio a pianta rettangolare sviluppato su due piani, con<br />
accesso centrale. Facciata caratterizzata da finestre binate sui<br />
due livelli.<br />
Proprietà Ecclesiastica<br />
Interesse Turistico Edificio potenzialmente destinato ad un uso<br />
di supporto e scambio tra operatori giovanili impegnati nelle<br />
organizzazioni scoutistiche.<br />
Sato di conservazione mediocre avendo necessità di interventi<br />
di adeguamento normativo impiantistico e di accessibilità,<br />
nonché interventi atti al contenimento energetico.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto quasi all’inizio di via Sant’ Antonio e incrocio con S.P. 61, dista<br />
dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza circa 200m.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché è visibile dalla strada da più lati<br />
Fruibilità pubblica: media in quanto vi si accede negli orari di apertura quotidiani.<br />
Cantierabilità: Si No X<br />
Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 4<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Fare “sistema” con le altre strutture esistenti per la destinazione funzionale e strategica, utilizzando gli ampi spazi<br />
disponibili, diventerebbe un luogo di ritrovo e di riferimento soprattutto per i giovani.<br />
- 42 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 03<br />
Nome del bene Casa Padronale<br />
Localizzazione : via Sant’ Antonio, n. 3<br />
Epoca di Costruzione XVIII sec. d.C.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Casa Padronale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Inserita nel borgo storico, lungo la via Sant’ Antonio, di pianta<br />
rettangolare su tre piani. Tipico poggiolo retto da mensole sopra<br />
l’ accesso principale, facciata priva di ornamenti con partizioni<br />
regolari. Di impianto isolato, emerge nel contesto anche per l’<br />
ampia porzione di scoperto a parco che la circonda.<br />
Posta in posizione di testata rispetto al borgo storico, sottolinea<br />
armonicamente l’inizio del borgo stesso retrostante la cui<br />
percezione inizia attraverso gli ampi scorci del parco stesso.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico esempio di casa padronale ottocentesca<br />
inserita nel contesto del borgo storico.<br />
Sato di conservazione In mediocre stato di conservazione,<br />
oggetto di Piano di Recupero.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la via Sant’ Antonio , strada SP 61, è servita anche da<br />
percorsi ciclabili principali.<br />
Visibilità pubblica: alta essendo facilmente riconoscibile dalla strada e da più punti di vista.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto essendo di proprietà privata non è visitabile.<br />
X<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
L’ eventuale recupero <strong>della</strong> casa padronale e del suo prospiciente giardino, permetterebbe la valorizzazione di un<br />
“ambito architettonico” con i caratteri tipici delle abitazioni signorili, incrementando le potenzialità di visitazione del<br />
borgo storico.<br />
- 43 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 04<br />
Nome del bene Oratorio Biasotti<br />
Localizzazione : via Sant’ Antonio, n. 1<br />
Epoca di Costruzione 1927<br />
Categoria : Edifici Religiosi<br />
Tipologia : Oratorio<br />
Caratteristiche architettoniche principali originariamente<br />
nominato oratorio di Santa Maria <strong>della</strong> Salute a servizio <strong>della</strong><br />
Villa Biasotti, di dimensioni contenute aveva un perimetro di<br />
22m, fu demolita e poi ricostruita più a ovest e leggermente più<br />
grande con un perimetro di 28 m, con rosone e cornice in<br />
mattoni faccia vista sottogronda.<br />
Negli anni passati veniva utilizzata per messe e incontri di tipo<br />
sociale.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico esempio di oratorio patrizio attiguo alla villa<br />
principale.<br />
Stato di conservazione In mediocre stato di conservazione<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la via S. Antonio, strada che porta alla chiesa di San Vitale<br />
Martire facendo una piccola deviazione dalla via Postumia, dista dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> -<br />
Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza circa 60m.<br />
Visibilità pubblica: media poiché dalla strada si<br />
dimensioni, i lati sono occlusi dalle recinzioni che vi si addossano.<br />
vede solo la facciata principale e se ne intravedono le<br />
Fruibilità pubblica: media in quanto viene aperta al pubblico a maggio e ottobre per il rosario; nella funzione<br />
celebrata dal parroco ogni 21 novembre per la ricorrenza <strong>della</strong> Madonna <strong>della</strong> Salute e su richiesta alla proprietà<br />
Cantierabilità: Si No X<br />
Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
potrebbe valorizzare l’ intero impianto <strong>della</strong> villa Biasotti essendo anche posto lungo la strada con alta visibilità e<br />
aumentarne la fruizione pubblica, magari lasciandola aperta durante le ore diurne.<br />
- 44 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 05<br />
Nome del bene Casa Biasotti<br />
Localizzazione : via Postumia, n. 48<br />
Epoca di Costruzione XVIII sec.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Villa<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Costruita sulla Via Postumia in stile veneziano. Ai lati del<br />
poggiolo originariamente c’erano due leoni in marmo che<br />
adesso si trovano sulla facciata <strong>della</strong> casa ex farmacia<br />
Bruttomesso. Ampiamente restaurata nel 1928 con la<br />
caratteristica torre per osservazioni astronomiche. Mantiene da<br />
allora l’aspetto inalterato.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico esempio di dimora borghese di fine<br />
settecento.<br />
Stato di conservazione In buono stato di conservazione<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la storica Postumia, strada SP 53, e lungo il percorso<br />
<strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />
Visibilità pubblica: media poiché dalla strada si vede la facciata e se ne intravedono le dimensioni, i lati sono<br />
occlusi dalle recinzioni che vi si addossano.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata<br />
Cantierabilità: Si No X<br />
Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Valorizzandone il significativo impianto architettonico e sfruttando la posizione lungo la strada principale potrebbe<br />
fare “sistema” con le altre strutture esistenti per tipicità, divenendo il preludio al retrostante borgo storico.<br />
- 45 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 06<br />
Nome del bene Biblioteca Comunale<br />
Localizzazione : via Postumia, n. 50<br />
Epoca di Costruzione 1925 circa<br />
Categoria : Immobili per servizi pubblici<br />
Tipologia : Biblioteca<br />
Caratteristiche architettoniche principali Edificio sorto per<br />
accogliere la scuola elementare ha pianta rettangolare a due<br />
piani e due corpi ai lati più bassi. La facciata è caratterizzata<br />
dalla parte centrale rientrante e da un corrispondente<br />
coronamento in copertura. Esempio tipico di architettura del<br />
ventennio.<br />
Proprietà pubblica<br />
Interesse Turistico esempio di costruzione successiva alla<br />
prima guerra mondiale, dalle notevoli dimensioni date anche<br />
dalla funzionalità sociale per la quale è stato eretto; vi è<br />
conservato materiale archeologico rinvenuto nel <strong>territorio</strong><br />
comunale.<br />
Stato di conservazione In buono stato di conservazione, ha<br />
subito nel tempo degli adattamenti dati dalle funzioni che ospita.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la storica Postumia, strada SP 53, e lungo il percorso<br />
<strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché è visibile dalla strada in entrambi i sensi di marcia<br />
Fruibilità pubblica: media avendo orari di apertura : lun., merc. e ven. dalle 15.00 alle 19.00; tel. 0422769076<br />
Cantierabilità: Si X No Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 4<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
La riconversione degli ampi spazi disponibili permetterebbe il mantenimento e la conservazione dell’ elemento<br />
architettonico in sé, offrendo spazi di relazione e di informazione tematica sul comune stesso e su quelli limitrofi.<br />
- 46 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 07<br />
Nome del bene Consorzio Agrario di Padova e Venezia<br />
Localizzazione : via Postumia, n. 60<br />
Epoca di Costruzione 1920/1930<br />
Categoria : Immobili per servizi pubblici<br />
Tipologia : Edificio adibito a servizi<br />
Caratteristiche architettoniche principali L’ edificio a pianta<br />
rettangolare sviluppato su tre livelli ha la facciata caratterizzata<br />
da marcapiani e cornici sopra le finestre ripetute con regolarità,<br />
il piano terra anche nelle fonometrie rispecchia la destinazione a<br />
magazzino-deposito, mentre i piani superiori erano adibiti a<br />
deposito delle granaglie. Il fronte strada è in realtà il retro del<br />
fabbricato che ha il suo ingresso dal giardino interno anche area<br />
di carico-scarico. Questa disposizione dipende dal fatto che in<br />
origine questo edificio era una barchessa di un insediamento<br />
signorile più ampio e al piano terra ospitava le cantine.<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico esempio di costruzione successiva alla<br />
prima guerra mondiale, dalle notevoli dimensioni date anche<br />
dalla funzionalità sociale per la quale è stato eretto.<br />
Stato di conservazione In mediocre stato di conservazione, ha<br />
subito nel tempo degli adattamenti dati dalle funzioni che ospita<br />
ed i piani superiori non vengono utilizzati.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la storica Postumia, strada SP 53, e lungo il percorso<br />
<strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché è visibile dalla strada in entrambi i sensi di marcia<br />
Fruibilità pubblica: media avendo orari di apertura dal lun. al ven. e 14.30-18.30, il sabato mattina 8.30-12.30;<br />
tel. 0422769057<br />
Cantierabilità: Si No X<br />
Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 4<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
La riconversione degli ampi spazi disponibili permetterebbe il mantenimento e la conservazione dell’ elemento<br />
architettonico in sé, mantenendo il ruolo di servizio alle attività agricole.<br />
- 47 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 08<br />
Nome del bene Casa Artico<br />
Localizzazione : via Libertà , n.4<br />
Epoca di Costruzione anni ‘30<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Palazzo Padronale<br />
Caratteristiche architettoniche principali Edificio a pianta<br />
rettangolare si erige al posto di vecchie abitazioni ponendosi tra<br />
altre costruzioni e sviluppandosi in altezza. Al piano terra<br />
botteghe, due piani di abitazioni e un quarto livello con fori<br />
“tondeggianti”, elementi decorativi sui fori e sulla cornice di<br />
gronda. Negli anni ’60 aggiunto poggiolo su tutta la larghezza a<br />
protezione delle vetrine.<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico esempio di costruzioni successive alla<br />
prima guerra mondiale, inserita in una cortina edilizia motivo per<br />
cui si è sviluppato in altezza.<br />
Stato di conservazione In buono stato di conservazione,<br />
necessita di manutenzioni continue e un’opera di ricostruzione<br />
filologica al fine di eliminare le superfetazioni e restituire dignità<br />
alla facciata.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Libertà, che collega la piazza di fronte al municipio con<br />
la via Postumia, e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita<br />
anche da percorsi ciclabili principali.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambi i sensi di marcia<br />
Fruibilità pubblica: media al piano terra ove i negozi hanno gli orari di apertura esposti, bassa ai piani superiori<br />
in quanto proprietà privata.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Potrebbe valorizzare l’ impianto architettonico di facciata facendo “sistema” con le altre strutture esistenti per<br />
tipicità presenti nella stessa piazza del municipio, sottolineando il carattere proprio <strong>della</strong> piazza delimitata dalla<br />
cortina di edifici.<br />
- 48 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 09<br />
Nome del bene Casa Peruzza<br />
Localizzazione : via IV Novembre , n.5<br />
Epoca di Costruzione anni ‘20<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Palazzo Padronale<br />
Caratteristiche architettoniche principali Edificio a pianta<br />
rettangolare eretto al posto di vecchie abitazioni ponendosi tra<br />
altre costruzioni e sviluppandosi in altezza. Al piano terra<br />
botteghe, due piani di abitazioni. Frontone di facciata in<br />
copertura con elemento arcuato al centro, dove al piano primo<br />
troviamo sopra al portone di ingresso il piccolo poggiolo retto da<br />
mensole stile veneziano. Alla metà degli anni ’50 è stato<br />
aggiunto un ampio poggiolo su tutta la larghezza sorretto da<br />
colonne.<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico esempio di costruzione successiva alla<br />
prima guerra mondiale, inserita in una cortina edilizia motivo per<br />
cui si è sviluppato in altezza.<br />
Stato di conservazione In buono stato di conservazione,<br />
necessita di manutenzioni ed eliminazione delle superfetazioni<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto sulla piazza del municipio, e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />
D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambi i sensi di marcia<br />
Fruibilità pubblica: media al piano terra ove i negozi hanno gli orari di apertura esposti, bassa ai piani superiori<br />
in quanto proprietà privata.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Potrebbe valorizzare l’ impianto architettonico di facciata facendo “sistema” con le altre strutture esistenti per<br />
tipicità presenti nella stessa piazza del municipio, sottolineando il carattere proprio <strong>della</strong> piazza delimitata dalla<br />
cortina di edifici.<br />
- 49 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 10<br />
Nome del bene Municipio<br />
Localizzazione : Piazza Vittorio Veneto<br />
Epoca di Costruzione 1911<br />
Categoria : Immobili per servizi pubblici<br />
Tipologia : Municipio<br />
Caratteristiche architettoniche principali Edificio isolato a<br />
pianta quadrata si sviluppa su tre piani. Al piano terra è<br />
caratterizzato da un intonaco a fasce , mentre il fronte d’<br />
ingresso ha decorazioni di facciata sulle cornici delle finestre,<br />
sulle due colonne che reggono il poggiolo centrale del piano<br />
primo, ai piani superiori la tripartizione è data da lesene con<br />
capitelli corinzi. In copertura un frontone decorato con colonnine<br />
e pennacchi, oltre alla cornice di gronda con mensole .<br />
Proprietà pubblica<br />
Interesse Turistico esempio di costruzione dei primi ‘900 con<br />
la maestosità che questo luogo di rappresentanza doveva<br />
avere.<br />
Stato di conservazione In buono stato di conservazione,<br />
necessita di manutenzioni continue e di migliorare il<br />
contenimento energetico.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: dominante sulla piazza Vittorio Veneto, all’ intersezione tra via 4<br />
Novembre e viale Venezia e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del<br />
Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile in tutta la sua interezza , è possibile girargli attorno.<br />
Fruibilità pubblica: alta è aperto tutti i giorni lavorativi<br />
Cantierabilità: Si<br />
X<br />
No Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 4<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Valorizzando l’ impianto architettonico e quello decorativo delle facciate, mantenere la funzionalità dell’ edificio,<br />
quale sede municipale, migliorando anche il contenimento energetico, e facendo “sistema” con le altre strutture<br />
esistenti per tipicità nella stessa piazza.<br />
- 50 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 11<br />
Nome del bene Edificio<br />
Localizzazione : via IV Novembre, n.20<br />
Epoca di Costruzione fine XVIII sec. d.C.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Palazzo Padronale<br />
Caratteristiche architettoniche principali Edificio a pianta<br />
rettangolare si erige tra altre costruzioni e sviluppandosi in<br />
altezza. Al piano terra botteghe, un piano di abitazione e un<br />
secondo livello con fori di servizio per uso magazzino. Elementi<br />
decorativi sui fori e sul marcapiano Tipico il poggiolo-balconcino<br />
in stile veneziano retto da mensole.<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico residuato di impianto originario inserito in<br />
una cortina edilizia di recente costruzione.<br />
Stato di conservazione In mediocre stato di conservazione,<br />
necessita di manutenzioni continue e un’opera di ricostruzione<br />
filologica al fine di eliminare le superfetazioni e restituire dignità<br />
alla facciata.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via IV Novembre, che collega la piazza di fronte al<br />
municipio con la via Postumia, sul vecchio tracciato <strong>della</strong> stessa, e lungo il percorso “divino” di Annone Veneto,<br />
accessibile con una piccola deviazione dai percorsi ciclabili principali.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambi i sensi di marcia<br />
Fruibilità pubblica: media al piano terra ove i negozi hanno gli orari di apertura esposti, bassa ai piani superiori<br />
in quanto proprietà privata.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
valorizzerebbe un impianto architettonico insieme con gli annessi del retro, che facendo “sistema” con le altre<br />
strutture esistenti per tipicità nella stessa piazza del municipio, darebbe la testimonianza di edificazione storica<br />
lungo gli assi principali.<br />
- 51 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 12<br />
Nome del bene Deposito Conti Frattina<br />
Localizzazione : via Marconi<br />
Epoca di Costruzione fine XVII sec. - XVIII sec. d.C.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Impianto edilizio ad L dato dall’ intersezione di due rettangoli, il<br />
più antico posto perpendicolare rispetto alla cortina edilizia<br />
fronte strada, adibito a deposito dei conti Frattina, il secondo<br />
parallelo alla strada destinato a magazzino.<br />
Elementi decorativi sulle facciate di pregevole finitura in<br />
particolare nella cornice di gronda sagomata in mattoni faccia .<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico residuato di impianto originario a chiusura<br />
degli spazi esterni delle costruzioni adiacenti.<br />
Stato di conservazione In cattivo stato di conservazione,<br />
necessita di manutenzioni continue e un’opera di ricostruzione<br />
filologica al fine di eliminare le superfetazioni e restituire dignità<br />
alla facciata.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto sul retro di via IV Novembre, che collega la piazza di fronte al<br />
municipio con la via Postumia, sul vecchio tracciato <strong>della</strong> stessa, e lungo il percorso “divino” di Annone Veneto,<br />
accessibile con una piccola deviazione dai percorsi ciclabili principali.<br />
Visibilità pubblica: bassa poiché dalla strada si intravede solo il livello superiore e la facciata laterale del<br />
magazzino, essendo recentemente stato installato un cancello a pannelli ciechi, il deposito seicentesco.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Seppur edilizia “povera” di servizio ai fondi e alle attività connesse, il recupero darebbe testimonianza ed<br />
evidenza delle pregevoli finiture <strong>della</strong> facciata e delle buone regole del costruire in mattoni<br />
facciavista.<br />
- 52 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 13<br />
Nome del bene Casa Masotto<br />
Localizzazione : via IV Novembre<br />
Epoca di Costruzione dopo il 1920<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Palazzo Padronale<br />
Caratteristiche architettoniche principali Edificio a pianta<br />
rettangolare si sviluppa su tre livelli sottolineati dai marcapiani,<br />
con un coronamento di copertura alto, con elementi più alti in<br />
corrispondenza delle partizioni di facciata, in rilievo per<br />
sottolineare gli ingressi. Gli ingressi, secondo la tradizione<br />
veneziana, sono protetti da piccoli poggioli retti da mensole,<br />
dettaglio che nell’ angolo dell’ edificio, verso la piazza del<br />
municipio, tagliato in diagonale assume una notevole valenza in<br />
quanto si estende anche nei due lati ortogonali.<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico esempio di costruzione dei primi anni del<br />
‘900, abitazione signorile anche se plurifamiliare .<br />
Stato di conservazione In buono stato di conservazione,<br />
necessita di manutenzioni continue e di migliorare il<br />
contenimento energetico.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via 4 novembre, vecchio tracciato <strong>della</strong> Postumia, dista dal<br />
percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza circa 200m, non è servita anche da<br />
percorsi ciclabili .<br />
Visibilità pubblica: alta poiché dalla strada sono ben visibili la facciata principale e le due laterali.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Fare “sistema” con le altre strutture esistenti per tipicità potendola inserire all’ interno di un percorso tematico con<br />
titolo “La Rinascita dopo la I guerra mondiale” e nella mole del fabbricato testimoniare anche come una famiglia di<br />
spicco abbia voluto costruire sì fatta dimora lungo la via principale.<br />
- 53 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 14<br />
Nome del bene Boschetto del Fosson<br />
Localizzazione : via Oltrefossa<br />
Epoca di Costruzione -<br />
Categoria : Paesaggi<br />
Tipologia : Bosco<br />
Caratteristiche principali<br />
Il boschetto è limitrofo al Fiume Fosson ed è stata ricostruito<br />
secondo il modello del quercocarpineto. Al suo interno c’ è un’<br />
area umida, un piccolo laghetto alimentato da un pozzo<br />
artesiano. INTERVENTO LEADER II DEL 2000-2001<br />
PREVEDEVA LA RICOSTRUZIONE(1 ETTARO) E L’<br />
AMPLIAMENTO<br />
Proprietà pubblica<br />
Interesse Turistico spazio agevolmente fruibile per la presenza<br />
di percorsi e di attrezzature, oltre alla possibilità di usufruire di<br />
attrezzature sportive coperte e scoperte.<br />
Stato di conservazione In buono stato di conservazione,<br />
necessita di manutenzioni continue e di monitoraggi, oltre ad<br />
incrementare le essenze presenti.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la secondaria via Oltrefossa è servito anche da percorsi<br />
ciclabili principali e di futura realizzazione, oltre che collegata con una passerella ciclopedonale alle scuole e<br />
direttamente al centro del paese. Dista dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del<br />
Livenza circa 450m.<br />
Visibilità pubblica: alta, in quanto le emergenze arbustive facilmente si distinguono tra i paesaggi rurali<br />
caratterizzati da ampi orizzonti piani.<br />
Fruibilità pubblica: alta<br />
Cantierabilità: Si X No Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
La conservazione e il mantenimento dei luoghi nella parte vegetativa ma anche di arredo, potrebbe essere punto<br />
di partenza o di arrivo di un percorso tematico che metta in relazione questa emergenza ambientale, specie in un’<br />
ottica di fruibilità cicloturistica, con le altre esistenti nel comune.<br />
- 54 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 15<br />
Nome del bene Ex caseificio “Latteria”<br />
Localizzazione : Viale Venezia<br />
Epoca di Costruzione anni ‘50<br />
Categoria : Immobili per servizi pubblici<br />
Tipologia : Edificio adibito a servizi<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
L’ edifico è costituito da più costruzioni, una più alta , con piano<br />
terra rialzato ove c’ era il punto vendita di prodotti latteo-caseari,<br />
uno più basso adibito ad abitazione e sul retro un annesso ad<br />
uso produttivo e funzionale alle attività casearie che vi si<br />
svolgevano.<br />
Proprietà pubblica<br />
Interesse Turistico recentemente acquisito dall’<br />
Amministrazione con il progetto di farne un punto espositivo dei<br />
prodotti tipici, un punto informazioni .<br />
Stato di conservazione In cattivo stato di conservazione,<br />
necessita di un intervento di radicale recupero in funzione<br />
soprattutto <strong>della</strong> riconversione.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo viale Venezia rimane per un breve tratto sprovvisto di<br />
percorsi ciclopedonali e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambi i sensi di marcia<br />
Fruibilità pubblica: media al piano terra per il negozio che ha orari di apertura esposti mentre per i piani<br />
superiori e il magazzino sul retro attualmente è bassa.<br />
Cantierabilità: Si X No Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 4<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Diventando un punto di riferimento per il visitatore itinerante oltre che per i produttori del comune con spazi<br />
espositivi e di vendita dei prodotti tipici, potrebbe essere un “Punto Informazioni”.<br />
- 55 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 16<br />
Nome del bene Casa Gianotto già Cà Cassiani<br />
Localizzazione : via Oltrefossa, n. 9<br />
Epoca di Costruzione fine XV sec.d.C.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Edifico a pianta rettangolare, sviluppato su tre livelli, con<br />
annesso rustico a due piani rettangolare in linea, arretrato tanto<br />
da lasciare la possibilità di uscire dal porticato anche<br />
lateralmente. Al piano terra presenta il tipico portico delle<br />
abitazioni rurali nel quale si trova un affresco raffigurante la<br />
Madonna con Bambino tra San Rocco e Santo, detta “Madonna<br />
<strong>della</strong> Pera” attribuita a Gianfrancesco da Tolmezzo ( 1450-<br />
1511)<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico L’ edificio è un esempio delle case rurali<br />
venete con il tipico portico, di maggior valore artistico l’ affresco<br />
custodito all’ interno. In origine Probabile struttura di<br />
accoglimento per pellegrini erranti.<br />
Stato di conservazione mediocre la situazione dell’ edificio<br />
principale che è parzialmente abitato mentre gli annessi non più<br />
funzionali sono in cattivo stato; buono quello dell’ affresco<br />
recentemente restaurato.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Oltrefossa , nella medesima località, è prevista anche la<br />
realizzazione di percorsi ciclopedonali dista dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona<br />
del Livenza circa 700m.<br />
Visibilità pubblica: alta quella dell’ edificio che si vede dalla strada da più punti di vista, mentre bassa per l’<br />
affresco che rimane all’ interno e si intravvede solamente sotto il portico.<br />
Fruibilità pubblica: attualmente bassa , solo su richiesta, poiché all’ interno di una proprietà privata.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2 ;<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Pensando ad una sistemazione dell’ area antistante la casa e alla creazione di un percorso obbligato, che senza<br />
interferire con gli spazi privati dell’ abitazione, permetta di vedere l’ affresco all’ interno del portico, poiché dalla<br />
strada si intravvede solamente.<br />
- 56 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 17<br />
Nome del bene Monumento ai Caduti<br />
Localizzazione : via Oltrefossa<br />
Epoca di Costruzione dopo il 1945<br />
Categoria : Manufatti di Vita Collettiva<br />
Tipologia : Monumento alla memoria<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Il monumento è costituito da una base quadrata con ai vertici<br />
degli elementi in pietra reggi catena, e una semplice colonna<br />
con capitello in stile corinzio sopra alla quale si trova una<br />
struttura metallica atta a sorreggere la forma <strong>della</strong> fiamma Sull’<br />
elemento di appoggio una lapide commemorativa.<br />
Proprietà pubblica<br />
Interesse Turistico il monumento con il forte valore simbolico<br />
vuole trasmettere al visitatore come queste terre abbiano servito<br />
la patria in occasione <strong>della</strong> vicenda bellica.<br />
Stato di conservazione mediocre poiché il manufatto necessita<br />
di manutenzioni e meriterebbe la sistemazione dello spazio<br />
adiacente.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Oltrefossa , nella medesima località, è prevista anche la<br />
realizzazione di percorsi ciclopedonali dista dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona<br />
del Livenza circa 700m.<br />
Visibilità pubblica: alta<br />
Fruibilità pubblica: alta<br />
Cantierabilità : Si X No Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3 ;<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Pensando ad una sistemazione, con pavimentazione diversa dall’ asfalto dell’ area circostante, e a un<br />
miglioramento <strong>della</strong> base di appoggio e degli elementi dissuasori di protezione, sottolineare questa presenza<br />
quale testimonianza <strong>della</strong> partecipazione degli annonesi al conflitto mondiale, inserendo nella sistemazione anche<br />
la vicina fontana dando luogo ad uno spazio di sosta, in quanto di fronte alla Casa Gianotto.<br />
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TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 18<br />
Nome del bene Edificio<br />
Localizzazione : via Postumia<br />
Epoca di Costruzione inizio XX sec.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Edificio a pianta rettangolare inclinato rispetto all’ asse viario,<br />
sviluppato su tre livelli tutti abitativi, con annesso adiacente in<br />
linea anch’ esso a pianta rettangolare a due livelli. Tutto in<br />
mattoni faccia vista, compreso il camignolo con il “fogher” e le<br />
cornici sottogronda. I fori dell’ abitazione hanno forma ad arco<br />
ribassato con i mattoni messi di coltello. Particolare l’ annesso<br />
che al piano terra ha aperture ad arco e sopra le piccole finestre<br />
del granaio.<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico tipico esempio di casa rurale con dettagli<br />
costruttivi pregevoli, essendo un edificio legato al fondo un<br />
tempo di proprietà dei conti Frattina.<br />
Stato di conservazione L’ edificio è in un cattivo stato poichè<br />
necessita di un restauro radicale e di interventi di<br />
consolidamento oltre all’ eliminazione delle superfetazioni.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la storica via Postumia, S.P. 53, in località Faè, è<br />
raggiungibile anche dal percorso ciclopedonale in progetto. Si trova lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong><br />
- Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza.<br />
Visibilità pubblica: media poiché dalla strada si intravvede a causa dell’ incolta vegetazione, che ne nasconde la<br />
parte bassa; oltre alla presenza di cartelli pubblicitari sulle facciate.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
considerando anche l’ alta visibilità data dal tratto di strada nel quale si trova e dal fatto di essere di fronte ad una<br />
famosa e rinomata azienda <strong>vini</strong>cola, permetterebbe di valorizzare un elemento architettonico significativo per la<br />
storia del <strong>territorio</strong> Annonese, essendo un tipico edificio funzionale al fondo di proprietà <strong>della</strong> nobile famiglia<br />
Frattina.<br />
- 58 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 19<br />
Nome del bene Percorso Ambientale “Sorelle Amabile e<br />
Regina Carnelos”<br />
Localizzazione : via Oltrefossa<br />
Epoca di Costruzione Anni 80<br />
Categoria : Paesaggi<br />
Tipologia : Alberatura<br />
Caratteristiche principali<br />
Il percorso è stato realizzato sistemando la sede dei binari<br />
dismessi <strong>della</strong> vecchia ferrovia che collegava la linea<br />
Portogruaro - Treviso con S. Vito al Tagliamento. Sono state<br />
mantenute ed integrate le essenze arboree autoctone e<br />
mantenuto rialzato rispetto al piano campagna.<br />
Ha una notevole valenza ambientale perché mette in relazione<br />
tutta la parte ovest del Comune a partire dal Centro abitato.<br />
Proprietà pubblica<br />
Interesse Turistico il percorso è completamente avvolto da<br />
vegetazione, il fatto di essere rialzato permette di spaziare nella<br />
vista del paesaggio circostante .<br />
Stato di conservazione In buono stato, necessita di<br />
manutenzioni continue e di monitoraggi, oltre ad incrementare le<br />
essenze presenti, a e concluderne la sistemazione per il tratto<br />
mancante.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: ci si arriva continuando via IV Novembre per imboccare via Oltrefossa è<br />
accessibile dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza nel punto in cui il<br />
percorso rientra nel <strong>territorio</strong> comunale.<br />
Visibilità pubblica: alta, in quanto il fatto di essere rialzato rispetto al piano campagna e di avere una folta<br />
vegetazione lo pone in grande evidenza rispetto all’ intorno.<br />
Fruibilità pubblica: alta<br />
Cantierabilità: Si X No Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
il completamento <strong>della</strong> dismissione dei binari, ancora presenti in un piccolo tratto, e prolungando del percorso<br />
ciclopedonale, potrebbe definire un percorso tematico che mette in relazione questa emergenza ambientale con l’<br />
ambito agricolo di pregio che lo circonda oltre a essere un esempio di riutilizzo di queste infrastrutture dismesse.<br />
- 59 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 20<br />
Nome del bene Casa Tolfo<br />
Localizzazione : via Oltrefossa<br />
Epoca di Costruzione dopo il 1920<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Edificio a pianta rettangolare con annesso rustico adiacente di<br />
pianta quadrata a formare il tipico impianto ad “L”. L’ edifico<br />
principale è sviluppato su tre livelli, di cui il terzo ha il tipico foro<br />
rettangolare piccolo sotto il foro principale che serviva per l’<br />
aerazione dei granai. L’ annesso con un doppio arco verso la<br />
casa è ancora utilizzato per il ricovero dei mezzi agricoli e la<br />
parte interna a stalla.<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico esempio di edilizia rurale non solo nella<br />
tipologia architettonica ma anche per la posizione rispetto al<br />
fondo, a cui è funzionale e alla rotazione rispetto alla strada di<br />
accesso. E’ circondato da un ambiente rurale di pregio.<br />
Stato di conservazione Lo stato è mediocre poiché il<br />
manufatto necessita di manutenzioni straordinarie e<br />
meriterebbe anche la sistemazione delle pertinenze scoperte.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto su una strada secondaria di servizio alle sole abitazioni sparse<br />
<strong>della</strong> campagna, non è servita da piste ciclabili definite, anche se le strade, proprio per il limitato traffico, sono<br />
tranquillamente fattibili in bici.<br />
Visibilità pubblica: bassa poiché dalla strada si vede con molta difficoltà sia per la rotazione dell’ edificio, che<br />
verso la strada mostra il lato minore, sia per la presenza di grandi alberi e di cespugli lungo il confine, si riesce ad<br />
averne una visione complessiva mettendo insieme molteplici punti di vista.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2 ;<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
valorizzando l’ elemento architettonico nel suo complesso, considerando la bellezza e le qualità ambientali degli<br />
scenari dai quali è circondata, salvaguardare la testimonianza di un edificio rurale ove gli annessi, anche se<br />
parzialmente rimaneggiati, sono ancora funzionali al fondo.<br />
- 60 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 21<br />
Nome del bene Edificio<br />
Localizzazione : via Basso Faè<br />
Epoca di Costruzione 1962<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Edificio a pianta rettangolare con annesso rustico adiacente di<br />
pianta rettangolare a formare il tipico impianto ad “L”. Le finestre<br />
del secondo piano presentano l’ apertura bassa tipica dei<br />
granai. L’ annesso aveva un porticato ora tamponato.<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico Esempio di edilizia rurale con la<br />
particolarità <strong>della</strong> posizione centrale rispetto al fondo,<br />
rappresentando una delle varianti che tali insediamenti hanno.<br />
Stato di conservazione L’ edificio è in cattive condizioni,<br />
necessita di un intervento di recupero e di una verifica per il<br />
consolidamento in particolare delle coperture.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto su una strada secondaria, che viene percorsa solo per accedere<br />
alle abitazioni che vi si affacciano, non è servita da piste ciclabili, anche se le strade, proprio per il limitato traffico,<br />
sono tranquillamente fattibili in bici.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché dalla strada è possibile percepire l’ impianto dell’ edificio, nonostante la presenza<br />
di qualche cespuglio incolto e <strong>della</strong> vegetazione delle colture stesse.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
valorizzando e ripristinando i caratteri architettonici dell’ edificio ed inserendolo in un percorso secondario che ne<br />
esalti l’ originalità <strong>della</strong> posizione baricentrica rispetto al fondo, al fine ultimo di accrescere il grado di attrattività di<br />
tutto il <strong>territorio</strong> rurale.<br />
- 61 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 22<br />
Nome del bene Casa Camio<br />
Localizzazione : via Spadacenta n. 13-14<br />
Epoca di Costruzione tra il 1920 e il 1945<br />
Categoria : Immobili per servizi pubblici<br />
Tipologia : Edificio adibito a servizi<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Edificio a pianta rettangolare per la parte abitativa è adiacente a<br />
uno spazio più ampio di pianta quadrata nel quale venivano<br />
macinati i cereali e preparate le farine. All’ interno sono ancora<br />
presenti macchinari e disposizioni degli stessi come quando<br />
venivano utilizzati.<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico La tipicità <strong>della</strong> costruzione con abitazione<br />
attigua ai luoghi di lavoro e l’ originalità dei macchinari in esso<br />
contenuto potrebbero divenire uno spazio museale con spazi<br />
adibiti ai servizi sociali in senso ampio<br />
Stato di conservazione L’ edificio è in condizioni cattive,<br />
necessita di un intervento di recupero soprattutto in<br />
considerazione <strong>della</strong> riconversione d’ uso.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto su una strada attualmente secondaria, vi è comunque prevista<br />
una pista ciclabile.<br />
Visibilità pubblica: bassa poiché dalla strada è difficile da vedere in quanto nascosta da una folta vegetazione e<br />
dalla siepe sulla recinzione di confine .<br />
Fruibilità pubblica: attualmente bassa, ma in fase di riconversione potrà divenire media divenendo soggetto agli<br />
orari di apertura<br />
Cantierabilità: Si No X<br />
Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 4 ;<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Recuperando gli spazi e i macchinari interni e dandogli una valenza museale, potrebbe divenire un esempio delle<br />
attività mulinare in alternativa ai mulini d’ acqua presenti nei territori limitrofi.<br />
- 62 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 23<br />
Nome del bene Casa Ravenna – Casa di Spadacenta<br />
Epoca di Costruzione XVIII sec. d.C.<br />
Localizzazione : via Giai<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Villa<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Edificio a pianta rettangolare di cui viene snaturato l’ impianto a<br />
causa dell’ adiacenza su più lati di costruzioni accessorie.<br />
Si sviluppa su due piani più un secondo piano adibito a granaio<br />
con fonometrie piccole. Tipico dell’ architettura minore<br />
veneziana è il timpano con dentellature decorative, piccola<br />
cornice ad arco sopra il foro centrale dl piano primo.<br />
Ai lati e sul retro costruzioni adiacenti accessorie.<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico esempio di edificio signorile minore adibito<br />
ad abitazione di possidenti terrieri. Presenti in Annone dal 1743.<br />
Stato di conservazione L’ edificio è stato oggetto di un recente<br />
restauro ed è mantenuto in buone condizioni dai proprietari.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la S.P. 61 , di collegamento tra San Stino e Pramaggiore, è<br />
percorsa anche da piste ciclabili principali. Si trova lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore<br />
<strong>della</strong> zona del Livenza.<br />
Visibilità pubblica: media poiché è visibile dalla strada purché ci si fermi o si rallenti l’ andamento in quanto<br />
arretrata rispetto alla strada e per la presenza di cancellate e di vegetazione.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata<br />
Cantierabilità: Si No X<br />
Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Valorizzerebbe i caratteri architettonici tipici di queste costruzioni e nel completamento del recupero delle strutture<br />
adiacenti sul retro, diventerebbe un significativo esempio di abitazione accorpata alle strutture necessarie alle<br />
attività del fondo per una lettura <strong>della</strong> storia di questo comune e in generale dell’ architettura rurale.<br />
- 63 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 24<br />
Nome del bene Chiesa Amici di San Pietro<br />
Localizzazione : via Giai<br />
Epoca di Costruzione 1946<br />
Categoria : Edifici Religiosi<br />
Tipologia : Chiesa<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Edificio a navata unica con abside semicircolare estradossata<br />
,con lesene e finti archi a tutto sesto nei fronti laterali con 5<br />
finestre ad arco e due rosoni all’ altezza del presbiterio. Nella<br />
facciata principale un rosone centrale e un decoro sotto gronda<br />
da piccoli archetti che si ripete su tutto il perimetro. Monofora<br />
campanaria sul retro <strong>della</strong> copertura.<br />
Sacrestia aggiunta sul fianco sinistro.<br />
Proprietà Ecclesiastica<br />
Interesse Turistico esempio di luogo di culto con la tipicità<br />
delle chiese minori, a servizio dei nuclei rurali sparsi nella<br />
campagna, che venivano realizzati in mattoni facciavista a unica<br />
navata.<br />
Stato di conservazione l’ edificio esternamente è mantenuto in<br />
buone condizioni, lo spazio circostante è in condizioni mediocri<br />
e di semiabbandono<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto in località Spadacenta, lungo la S.P. 61 , di collegamento tra<br />
San Stino e Pramaggiore, è percorsa anche da piste ciclabili principali, è posta lungo la strada del Vino<br />
Visibilità pubblica: media poiché dalla strada è maggiormente visibile arrivando da San Stino, mentre rimane un<br />
po’ nascosta la facciata principale arrivando dal centro per la presenza di un grande abete.<br />
Fruibilità pubblica: media in quanto si celebra una messa infrasettimanale in orari stabiliti nei mesi di<br />
luglio,agosto e settembre, può essere aperta su richiesta al parroco. 0422769025<br />
Cantierabilità: Si No X<br />
Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
La sistemazione degli spazi esterni, l’ eliminazione di strutture accessorie e di elementi che ne occludono la vista,<br />
permetterebbe di valorizzare le potenzialità di visita creando un piacevole “slargo” lungo un percorso già<br />
consolidato.<br />
- 64 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 25<br />
Nome del bene Bosco località Belfiore<br />
Localizzazione : Viale Stazione<br />
Epoca di Costruzione --<br />
Categoria : Paesaggi<br />
Tipologia : Bosco<br />
Caratteristiche principali<br />
L’ area è un relitto di bosco planiziale, infatti questi comuni<br />
erano ricoperti di selve. C’ è una prevalenza di querce in quanto<br />
la formazione forestale è quella del querco-carpinetum.<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico esempio di relitto di bosco planiziale,<br />
permette di immaginarsi come potevano essere questi luoghi e<br />
creano un forte contrasto con il terreno agricolo.<br />
Stato di conservazione sono aree molto vulnerabili e<br />
necessiterebbero di studi ambientali e monitoraggi per poi<br />
intervenire con azioni di vivificazione non solo <strong>della</strong> flora, ma<br />
anche <strong>della</strong> fauna, in generale è in uno stato mediocre.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto su una strada secondaria che può essere raggiunta da due punti<br />
opposti uscendo dalla strada principale via Belfiore, S.P. 60 , anche da viale Stazione, dista dalla strada del vino<br />
zona classica circa 700m ed è servita da percorsi ciclabili di progetto.<br />
Visibilità pubblica: alta dalla strada<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Inserendolo come tappa di un percorso tematico nel quale si possano vedere a “sistema” anche altri esempi simili<br />
per tipicità, in quanto rappresenta un relitto di bosco planiziale, a memoria di come fossero questi luoghi prima<br />
<strong>della</strong> loro antropizzazione.<br />
- 65 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE<br />
SCHEDA AN 26<br />
Nome del bene Bosco di via Stangada<br />
Localizzazione : via Stangada<br />
Epoca di Costruzione --<br />
Categoria : Paesaggi<br />
Tipologia : Bosco<br />
Caratteristiche principali<br />
L’area boschiva è costituita da un relitto di bosco planiziale,<br />
interrotta da una fascia coltivata di diversa proprietà e da una<br />
fascia di recente rimboscamento . C’ è una prevalenza di<br />
querce in quanto la formazione forestale è quella del quercocarpinetum.<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico esempio di recente rimboscamento vicino<br />
ad un relitto di bosco planiziale .<br />
Stato di conservazione alcuni esempi sono ancora funzionati,<br />
ma necessitano di monitoraggi delle acque continui, in generale<br />
lo stato è mediocre.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto su una strada secondaria che può essere raggiunta da due punti<br />
opposti, da via Carline lungo il confine con il comune di Pramaggiore e da via Polvaro provenendo da<br />
Spadacenta; si trova lungo il percorso “divino” di San Stino di Livenza.<br />
Visibilità pubblica: alta dalla strada in entrambi i sensi di marcia<br />
Fruibilità pubblica: bassa poiché anche se non c’ è nessuna recinzione che ne ostacola l’ ingresso , la<br />
presenza di cespugli e vegetazione incolta non lo rendono accessibile in modo sicuro.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Inserendolo come tappa di un percorso tematico nel quale si possano vedere a “sistema” anche altri esempi simili<br />
per tipicità, in quanto rappresenta un relitto di bosco planiziale e un esempio di rimboscamento, a memoria di<br />
come fossero questi luoghi prima <strong>della</strong> loro antropizzazione.<br />
- 66 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 27<br />
Nome del bene Casa Minuz<br />
Localizzazione : via Giai, n.50<br />
Epoca di Costruzione inizio XX sec.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Edificio a pianta rettangolare, sviluppato su due livelli abitativi,<br />
presenta un portico continuo sul fronte principale. A pianta<br />
rettangolare, su due livelli, è sviluppato in linea l’ adiacente<br />
annesso, che risulta più alto dell’abitazione; conserva le<br />
aperture ad arco del fienile al piano superiore. Sono presenti il<br />
camignolo con il “fogher” tipici <strong>della</strong> tradizione rurale.<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico tipico esempio di abitazione con elementi<br />
formali propri dell’ architettura rurale quali il portico, e<br />
testimonianza di residenza <strong>della</strong> famiglia Minuz, un tempo<br />
proprietaria, dedita all’ agricoltura nei numerosi possedimenti<br />
ma anche con ruoli pubblici nel comune stesso.<br />
Stato di conservazione l’ edificio è stato oggetto di restauro ed<br />
è in uno stato mediocre di conservazione.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la via Giai, S.P. 61, a ridosso del sottopasso ferroviario, è<br />
raggiungibile attraverso l’ accesso obbligato al fondo e deviando dalla carreggiata principale. Si trova lungo il<br />
percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza.<br />
Visibilità pubblica: medio - bassa poiché dalla strada si intravvede a causa del cambio di quota del sottopasso<br />
ferroviario; si riesce a vederlo entrando nella strada di servizio al fondo.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
la valorizzazione dell’ elemento architettonico significativo per la storia del <strong>territorio</strong> Annonese salvaguarderebbe<br />
un tipico edificio funzionale al fondo un tempo di proprietà <strong>della</strong> storica famiglia Minuz.<br />
- 67 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 28<br />
Nome del bene Filare di via Polvaro<br />
Localizzazione : via Polvaro<br />
Epoca di Costruzione --<br />
Categoria : Paesaggi<br />
Tipologia : Alberatura<br />
Caratteristiche principali<br />
Doppio filare di pioppi cipressini tipicamente affiancati alla<br />
strada, uno proprio sul ciglio <strong>della</strong> carreggiata , l’ altro dopo una<br />
scolina per la raccolta dell’ acqua.<br />
Proprietà pubblica<br />
Interesse Turistico esempio di come venivano evidenziate le<br />
strade di accesso alle abitazioni isolate rispetto alla vasta e<br />
ampia campagna.<br />
Stato di conservazione necessità di monitoraggi per poi<br />
intervenire con azioni di eventuali eliminazioni e successive<br />
piantumazioni, in generale in stato mediocre.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto su una strada secondaria ed è servita da percorsi ciclabili<br />
principali, è un tratto del percorso “divino” di San Stino di Livenza.<br />
Visibilità pubblica: alta<br />
Fruibilità pubblica: alta<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
divenendo un percorso privilegiato e da scoprire, non solo come ambiente naturalistico, ma anche per la cantina<br />
agricola a cui si giunge; inoltre essendo testimonianza di come un tempo, quanto non c’erano i cartelli segnaletici,<br />
questo fosse un segnale riconoscibile, anche da lontano , <strong>della</strong> presenza di un accesso ad una dimora signorile.<br />
- 68 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE<br />
SCHEDA AN 29<br />
Nome del bene Chiesa di San Giuseppe Artigiano<br />
Localizzazione : via Fosson<br />
Epoca di Costruzione 1947<br />
Categoria : Edifici Religiosi<br />
Tipologia : Chiesa<br />
Caratteristiche principali<br />
Edificio a navata unica con transetto e una piccola sacrestia<br />
aggiunta successivamente. Lesene e finti archi a tutto sesto nei<br />
fronti laterali, mentre la facciata principale è rinforzata da lesene<br />
d’ angolo che terminano in un timpano caratterizzato da<br />
elementi decorativi in mattoni faccia vista. Monofora campanaria<br />
eretta sul muro di sinistra del transetto.<br />
Proprietà Ecclesiastica<br />
Interesse Turistico esempio di luogo di culto con la tipicità<br />
delle chiese minori, a servizio dei nuclei rurali sparsi nella<br />
campagna, che venivano realizzati in mattoni facciavista.<br />
Stato di conservazione L’ edificio esternamente è mantenuto<br />
in buone condizioni, lo spazio circostante è in condizioni<br />
mediocri anche se non c’è una delimitazione evidente tra<br />
sagrato e parcheggio adiacente.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto in località di Giai lungo la S.P. 61 , di collegamento tra San<br />
Stino e Pramaggiore, è percorsa anche da piste ciclabili principali, posta sulla <strong>Strada</strong> del Vino zona Livenza.<br />
Visibilità pubblica: alta essendo visibile dalla strada in entrambe le direzioni<br />
Fruibilità pubblica: media essendo aperta durante la funzione domenicale e su richiesta al parroco 0422769025<br />
Cantierabilità: Si No X<br />
Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Permetterebbe la valorizzazione di un edificio che testimonia la storia culturale e religiosa dei borghi minori e,<br />
avendo uno spazio attiguo notevole, potrebbe diventare un punto di sosta e di stallo per le macchine privilegiato<br />
dal quale intraprendere i percorsi ciclabili.<br />
- 69 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 30<br />
Nome del bene Tenuta Polvaro<br />
Localizzazione : via Polvaro<br />
Epoca di Costruzione XIX sec.d.C.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Villa<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Villa a pianta rettangolare su tre piani, con annesso rustico<br />
anch’ esso rettangolare in linea con forometrie ad arco sui due<br />
livelli. E’ un’ imitazione delle costruzioni veneziane del tardo<br />
‘600, come si può vedere anche dalle fonometrie <strong>della</strong> chiesetta<br />
attigua. Altri rustici per abitazione ed edifici adibiti un tempo a<br />
stalla insieme all’ fabbricato principale creano una specie di<br />
corte chiusa.<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico La tipicità <strong>della</strong> costruzione e l’ esempio di<br />
riconversione di tali edifici sempre funzionali alle attività<br />
agricole, ma al passo con i tempi, oltre alla piacevolezza del<br />
contesto ambientale, lo rende un luogo di pregio.<br />
Stato di conservazione l’ edificio è in condizioni cattivomediocri,<br />
necessita di un intervento di recupero conservativo,<br />
soprattutto per quelle parti che non vengono utilizzate.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto su una strada attualmente secondaria, è percorsa da una pista<br />
ciclabile primaria e vi insiste il percorso “divino” di Santo Stino di Livenza.<br />
Visibilità pubblica: bassa poiché dalla strada è difficile da vedere in quanto nascosta da una folta siepe sulla<br />
recinzione di confine, esternamente si vede il retro del complesso edilizio.<br />
Fruibilità pubblica: attualmente bassa in quanto proprietà privata, media solo per gli spazi esterni e qualche<br />
cantina, oltre ai punti vendita negli orari di apertura.<br />
Cantierabilità: Si X No Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
La valorizzazione di tutto il complesso edilizio architettonico e non meno importante dell’ impianto viti<strong>vini</strong>colo,<br />
salvaguarderebbe un tipico esempio di architetture rurali “autosufficienti” fornendo al visitatore l’ immagine di un’<br />
azienda che si è evoluta con i tempi.<br />
- 70 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 31<br />
Nome del bene Cà Bianca<br />
Localizzazione : via Baratta<br />
Epoca di Costruzione XIX sec. d. C.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Casa colonica a pianta rettangolare su tre piani, con porticato<br />
al piano terra, annesso rustico a pianta quadrata a formare il<br />
tipico impianto ad “L”. Il porticato dell’ annesso è stato<br />
tamponato.<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico L’ edificio è un esempio delle case rurali<br />
venete con il portico, posto sul lato nella casa vicino al portico<br />
dell’annesso a testimonianza di come tale spazio fosse<br />
utilizzato anche per le attività lavorative .<br />
Stato di conservazione l’ edificio è in condizioni cattive,<br />
necessita di un intervento di recupero integrale e di<br />
consolidamento.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto all’ incrocio tra via Giai di Pracurte e via Baratta, è raggiungibile<br />
anche in bici per la presenza di piste ciclabili principali e di progetto, si trova lungo il percorso “divino” di Santo<br />
Stino di Livenza.<br />
Visibilità pubblica: bassa da via Baratta si intravvede il retro a causa di arbusti e vegetazione incolta, da via Giai<br />
di Pracurte si vede il fronte in quanto eccetto qualche albero davanti alla casa c’ è un ampio spazio a verde; alta<br />
in quanto il punto di vista migliore è comunque dalla strada sterrata privata accessibile con un percorso ciclabile<br />
principale.<br />
Fruibilità pubblica: bassa<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Valorizzandone i tipici caratteri architettonici e l’ adiacente spazio esterno, diventerebbe una testimonianza delle<br />
costruzioni rurali e potrebbe fare “sistema” con altre strutture presenti per tipicità inserendosi inoltre in un<br />
ambiente viti<strong>vini</strong>colo e agreste di pregio.<br />
- 71 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 32<br />
Nome del bene Cà Baratta<br />
Localizzazione : via <strong>Strada</strong>tta<br />
Epoca di Costruzione XIX sec. d. C.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Casa colonica a pianta rettangolare sviluppata su due piani,<br />
originariamente era in una piccola parte adibita ad abitazione il<br />
resto a stalla e granaio. L’ adiacente annesso a pianta quadrata<br />
con porticato è più recente ed è stato spesso rimaneggiato.<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico L’ edificio è un esempio delle case rurali<br />
venete dove l’ abitazione serviva solo per dormire , mentre gli<br />
spazi maggiori venivano destinati alle attività rurali.<br />
Stato di conservazione l’ edificio è in condizioni cattive,<br />
necessita di un intervento di recupero integrale e di<br />
consolidamento.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: vi si accede, in bicicletta, da una strada privata sterrata.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché è visibile sia dalla strada che dai percorsi ciclabili principali ed alternativi<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata ed anche pericolante.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
rappresentando con le proprie caratteristiche architettoniche , che la differenziano dalle altre costruzioni vicine, un<br />
esempio originale di cara rurale, dove lo spazio abitativo è molto limitato, mentre quello necessario alle attività di<br />
supporto all’ agricoltura o all’ allevamento è predominante, a testimonianza <strong>della</strong> vita rurale in questi luoghi.<br />
- 72 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 33<br />
Nome del bene Casa Zuin<br />
Localizzazione : via <strong>Strada</strong>tta<br />
Epoca di Costruzione inizio XX sec. d. C.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Casa colonica a pianta rettangolare sviluppata su tre piani,<br />
annesso a pianta quadrata con porticato a costituire il tipico<br />
impianto ad “L”. l’ immobile principale ha al piano terra il tipico<br />
portico, mentre nell’ annesso e aperture del granaio sono ad<br />
arco.<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico L’ edificio è un esempio delle case rurali<br />
venete ,con elementi tipici facilmente riconoscibili.<br />
Stato di conservazione l’ edificio è in condizioni cattive,<br />
necessita di un intervento di recupero integrale e di<br />
consolidamento.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: vi si accede, in bicicletta, da una strada privata sterrata.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada e dai percorsi ciclabili alternativi<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Valorizzandone i tipici caratteri architettonici e l’ adiacente spazio esterno, diventerebbe una testimonianza delle<br />
costruzioni rurali e potrebbe fare “sistema” con altre strutture presenti per tipicità inserendosi inoltre in un<br />
ambiente viti<strong>vini</strong>colo e agreste di pregio.<br />
- 73 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />
SCHEDA AN 34<br />
Nome del bene FONTANE<br />
Localizzazione : via Monsignor Zovatto<br />
Epoca di Costruzione -<br />
Categoria : Manufatti di vita collettiva<br />
Tipologia : Fontana<br />
Caratteristiche principali<br />
La fontana è costituita da un semplice tubo metallico che lascia<br />
cadere l’ acqua all’ interno di un anello di cemento intorno al<br />
quale è stato realizzato un getto con cordolo di contenimento. L’<br />
acqua è di risorgiva e scorre abbondante; molti esempi, almeno<br />
dieci, con forme diversificate si trovano disseminati nel comune.<br />
Viene utilizzato attualmente solo ad uso agricolo, poiché le<br />
acque non vengono monitorate<br />
Proprietà pubblica<br />
Interesse Turistico esempio di quale fosse un tempo, anche<br />
dopo la seconda guerra, il sistema di approvvigionamento<br />
idrico, lo spazio intorno lascia pensare a come fossero anche<br />
luoghi di ritrovo.<br />
Stato di conservazione necessitano, in genere, di interventi<br />
conservativi e un piano di manutenzione, in alcuni casi del<br />
rifacimento dello spazio intorno e sicuramente di un<br />
monitoraggio delle acque; in generale in stato mediocre.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la S.P. 60, di collegamento tra la frazione di Loncon e la<br />
frazione di Belfiore a Pramaggiore, è visibile anche dalla pista ciclabile di progetto, così come lungo la strada del<br />
vino <strong>della</strong> zona classica.<br />
Visibilità pubblica: alta<br />
Fruibilità pubblica: alta<br />
Cantierabilità: Si No X<br />
Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
l’ eventuale monitoraggio delle acque di risorgiva, abbondantemente presenti, oltre alla sistemazione degli ambiti<br />
di pertinenza <strong>della</strong> fontana stessa, potrebbe ridare a questi manufatti la loro funzione di ritrovo e di<br />
approvvigionamento idrico, anche per il visitatore di passaggio, vista anche la quantità di manufatti disseminati<br />
nel <strong>territorio</strong> .<br />
- 74 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE<br />
SCHEDA AN 35<br />
Nome del bene Chiesa di San Osvaldo<br />
Localizzazioni : via Paludi<br />
Epoca di Costruzione 1950<br />
Categoria : Edifici Religiosi<br />
Tipologia : Chiesa<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Edificio a navata unica con abside estradossata. Sorta su<br />
precedente edificio del 1687 totalmente demolito. La facciata è<br />
caratterizzata da un’ apertura ad arco a tutt’ altezza. Torre<br />
campanaria separata<br />
Proprietà Ecclesiastica<br />
Interesse Turistico esempio di luogo di culto con la tipicità<br />
delle chiese realizzate negli anni ‘50, a servizio dei nuclei rurali<br />
sparsi nella campagna.<br />
Stato di conservazione l’ edificio esternamente è mantenuto in<br />
buone condizioni, lo spazio circostante è in condizioni mediocri .<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto nella località di Loncon lungo la S.P. 60 , di collegamento tra<br />
San Stino e Pramaggiore, è percorsa anche da piste ciclabili principali, posta sulla <strong>Strada</strong> del Vino zona<br />
Classica.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambe le direzioni<br />
Fruibilità pubblica: media in quanto è aperta durante la funzione domenicale e su richiesta al parroco.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
in quanto testimonianza <strong>della</strong> storia culturale e religiosa <strong>della</strong> frazione di Loncon, nella memoria storica per cui<br />
questi luoghi, oltre la chiesa originariamente edificata alla fine del ‘600, erano paludi liberate dalle acque tra il<br />
1920 e il 1940.<br />
- 75 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE<br />
SCHEDA AN 36<br />
Nome del bene Idrovora San Osvaldo<br />
Localizzazione : via Idrovora<br />
Epoca di Costruzione 1920 circa<br />
Categoria : Manufatti Idraulici<br />
Tipologia : Idrovora<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Edificio a pianta rettangolare con funzioni di pompaggio rete<br />
fluviale per deflussi controllati ed irrigazione,posto poco prima di<br />
dove il canale Melonetto confluisce nel canale Fosson.<br />
Edifico in pietra faccia vista con connotazioni funzionali all’<br />
esercizio del manufatto<br />
Proprietà Consorzio Bonifica<br />
Interesse Turistico esempio di manufatto ingegneristico a<br />
sevizio delle opere di bonifica<br />
Stato di conservazione l’ edificio esternamente è mantenuto in<br />
buone condizioni, lo spazio circostante è in condizioni mediocri .<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: accessibile dalle viabilità secondarie interpoderali.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada di accesso<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto non vi si accede.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
facendo “sistema” con altri esempi esistenti per tipicità in quanto testimonianza delle costruzioni ingegneristiche a<br />
servizio delle opere di bonifica, inserendoli come tappe lungo i percorsi realizzati o realizzabili lungo gli argini.<br />
- 76 -
5.3.1 Individuazione cartografica su Carta Tecnica Regionale degli elementi<br />
rilevati.<br />
Il Comune di Pramaggiore (1:25.000)<br />
- 77 -
- 78 -<br />
COMUNE DI PRAMAGGIORE
5.3.2 Schede delle categorie di beni e paesaggi del Comune di Pramaggiore<br />
- 79 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR01<br />
Nome del bene Casa Bellotto<br />
Localizzazione : via Salvarolo, n.20<br />
Epoca di Costruzione XIX sec. d.C.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
L'edificio è a pianta rettangolare, su tre piani, con annesso di<br />
pianta quadrata, accorpato all’ edificio principale formando un<br />
impianto a L, con copertura a spiovente a proseguimento <strong>della</strong><br />
pendenza del fabbricato principale.<br />
La facciata dell’ edificio residenziale presenta un piccolo<br />
balconcino sorretto da mensole sopra l’ ingresso principale.<br />
Particolarità delle fonometrie sulla facciata dell’ annesso, sia per<br />
la parte porticata al piano terra che per la parte del fienile.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico Edificio tipico rurale la cui architettura<br />
assume un aspetto significativo per la lettura <strong>della</strong> storia di<br />
questi luoghi, essendo parte a residenza e parte funzionale al<br />
fondo di pertinenza.<br />
Stato di conservazione Ristrutturata negli anni ’90 si presenta<br />
in uno stato mediocre.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la strada SP 64 è facilmente accessibile sia in auto che in<br />
bici in quanto sulla strada è prevista la creazione di una pista ciclabile, dista dal percorso “divino” di Pramaggiore<br />
circa 400m .<br />
Visibilità pubblica: bassa dall’ esterno limitatamente alle difficoltà di sosta di fronte alla facciata principale e alla<br />
presenza di arbusti, mentre è media lateralmente dal sagrato <strong>della</strong> chiesa di Salvarolo.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2 ;<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Valorizzando gli spazi di sosta lungo la strada sul quale si affaccia consentire una maggiore visibilità<br />
rappresentando un esempio di residenza rurale.<br />
- 80 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 02<br />
Nome del bene Casa Porcia<br />
Localizzazione : via Salvarolo<br />
Epoca di Costruzione inizio ‘900.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
L'edificio è a pianta rettangolare, su tre piani, con annesso<br />
rustico in linea accorpato all’ edificio principale e sviluppato su<br />
due livelli, totalmente in mattoni faccia vista .<br />
Rimaneggiato nel tempo per esigenze funzionali ed anche<br />
ampliato l’ annesso che nella parte originale ha le aperture del<br />
fienile tipicamente ad arco.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico Edificio tipico rurale inserito in un contesto<br />
agricolo di pregio, in posizione dominante rispetto al fondo<br />
rappresenta un esempio del sistema insediativo rurale.<br />
Stato di conservazione Non utilizzato necessita di radicale<br />
intervento di restauro globale, si presenta in un cattivo stato.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: edificio isolato accessibile dalla SP 64, anche in bici in quanto sulla<br />
strada è prevista la creazione di una pista ciclabile in un contesto naturalistico di pregio, sul retro del nucleo di<br />
Salvarolo.<br />
Visibilità pubblica: alta dalla strada sterrata<br />
campagna attigua, dai percorsi principali ed abituali è bassa.<br />
alla quale però si accede esclusivamente per andare nella<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata e attualmente pericolante<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2 ;<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
valorizzando i caratteri architettonici dell’ edificio e inserendolo in un percorso secondario si potrà cogliere il<br />
sistema insediativo rurale tipico considerando anche l’ impatto paesaggistico di pregio nel quale è inserito.<br />
- 81 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 03<br />
Nome del bene Chiesa di San Giacomo<br />
Localizzazione : via Salvarolo<br />
Epoca di Costruzione impianto originario XI sec.,<br />
ristrutturata/ricostruita nel XVI sec.<br />
Categoria : Edifici Religiosi<br />
Tipologia : Chiesa<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
L'edificio è a pianta rettangolare, su unica navata con abside<br />
estradossato e torre campanaria incorporata .<br />
Realizzata in mattoni faccia vista di impronta romanica.<br />
All’ interno tracce di affreschi nella zona presbiteriale,<br />
rappresentanti i simboli dei quattro Evenagelisti ed un plastico<br />
crocifisso ligneo del XVII sec.<br />
Proprietà Ecclesiastica<br />
Interesse Turistico Edificio medioevale di pregio è<br />
testimonianza <strong>della</strong> storia anche religiosa di questa frazione<br />
dalle antiche origini, e rimane l’ unico elemento ancora<br />
esistente.<br />
Stato di conservazione Recentemente oggetto di restauro<br />
nelle strutture e nelle opere interne si presenta in uno stato di<br />
conservazione buono.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: edificio in località Salvarolo prospiciente alla SP 64 in cui è prevista la<br />
creazione di una pista ciclabile, dista dal percorso “divino” di Pramaggiore circa 600m .<br />
Visibilità pubblica: alta dalla viabilità principale e dal sagrato poiché visibile nella sua totalità<br />
Fruibilità pubblica: media essendo aperta solo la domenica per la messa delle 9.30 e su richiesta al parroco<br />
0421799722<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2 ;<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Attraverso la sistemazione del sagrato, sia frontalmente che lungo la facciata laterale, fare “rete” con le altre<br />
strutture esistenti nel <strong>territorio</strong> per vicinanza, ad esempio con la chiesa <strong>della</strong> Madonna <strong>della</strong> Salute, a<br />
testimonianza <strong>della</strong> storia religiosa di questi borghi rurali nei quali, prima di altri “servizi”, sorgevano i luoghi di<br />
culto.<br />
- 82 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 04<br />
Nome del bene Fiume Loncon<br />
Localizzazione : via Salvarolo<br />
Epoca di Costruzione<br />
Categoria : Paesaggi<br />
Tipologia : Fiume<br />
Caratteristiche principali<br />
Fiume di risorgiva, ha la sua origine dal torrente Cosa in<br />
provincia di Pordenone, fino a confluire con il fiume Lemene a<br />
10 Km dall’ Adriatico. Lungo il suo corso si sono insediati molti<br />
poderi, il più antico a Salvarolo, per poi far funzionare 5 mulini in<br />
questo <strong>territorio</strong>. Le sponde sono a tratti ricoperte di siepi<br />
ripariali e da argini regolarmente sfalciati.<br />
Proprietà Demaniale<br />
Interesse Turistico Il tratto con siepi riparali ricorda l’ aspetto<br />
originale del fiume e nel punto specifico è testimonianza anche<br />
storica del Castello di Salvarolo ormai scomparso .<br />
Stato di conservazione Le sponde mantengono l’ aspetto<br />
naturale, necessitando delle opere di pulizia degli argini<br />
consone ai corsi d’acqua di questa zona; in generale mediocre.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: raggiungibile dalla SP 64 in cui è prevista la creazione di una pista<br />
ciclabile, dista dal percorso “divino” di Pramaggiore oltre 600m.<br />
Visibilità pubblica: alta<br />
Fruibilità pubblica: alta in generale nel <strong>territorio</strong> comunale, nello specifico di questo punto attraverso un<br />
percorso secondario.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3 ;<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Creando una segnaletica esplicativa relativa alla storia e ai manufatti che in questo particolare tratto del fiume<br />
Loncon esistevano, si potrebbe dare a tutta la località di Salvarolo una identificazione più forte e soprattutto una<br />
rivalutazione delle mutazioni storiche dei borghi una volta importanti e poi abbandonati; l’ esistenza nei secoli<br />
passati di un castello in queste terre non è neppure immaginabile.<br />
- 83 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 05<br />
Nome del bene Edificio<br />
Localizzazione : via Prabedoi<br />
Epoca di Costruzione tra il 1920/1945<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
L'edificio è a pianta rettangolare con il classico “fogher” atto a<br />
contenere il caminetto, da quale si innalza il fumaiolo. Tutto in<br />
mattoni faccia vista e dettagli di posa in corrispondenza dei fori<br />
tipici di queste costruzioni. Le dimensioni sono molto contenute<br />
ed è priva di stalla.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico Situato poco distante dalla Chiesa di<br />
Salvarolo è testimonianza delle abitazioni rurali povere.<br />
Stato di conservazione Cattivo tanto da richiedere un restauro<br />
radicale e un consolidamento strutturale.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la strada di collegamento tra Salvarolo e il nucleo abitato di<br />
Prabedoi, dista dal percorso “divino” di Pramaggiore un chilometro.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché è facilmente visibile provenendo da Salvarolo, un po’ ostruita la vista dalla<br />
presenza di arbusti provenendo in direzione contraria da Prabedoi.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata e attualmente pericolante.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2 ;<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
considerando la visibilità dell’ immobile permetterebbe la valorizzazione dell’ elemento architettonico come<br />
testimonianza <strong>della</strong> vita rurale ed esempio di abitazione povera, di braccianti, inserendolo lungo percorsi<br />
secondari alternativi.<br />
- 84 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 06<br />
Nome del bene Edificio<br />
Localizzazione : via Prabedoi, n.22<br />
Epoca di Costruzione prima metà del XIX sec. d.C.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
L'edificio è a pianta rettangolare con stalla attaccata al fianco in<br />
linea rientrante, sviluppato su due piani. Particolare l’ingresso<br />
arretrato con apertura ad arco. La parte interna, rivolta verso il<br />
fondo è quella maggiormente caratterizzata dalle attività<br />
agricole che si svolgevano nel fondo stesso. Appare fortemente<br />
rimaneggiato.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico Testimonianza del nucleo abitato originale,<br />
nella tipicità <strong>della</strong> posizione attestata sulla strada e di spalle al<br />
fondo.<br />
Stato di conservazione Restauro recente di una porzione del<br />
fabbricato, compromessa da problemi di umidità e di<br />
isolamento, l’altra parte necessita di restauro radicale,<br />
complessivamente cattivo.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la via Prabedoi, SP 64, delimita la sede stradale, è<br />
facilmente accessibile sia in auto che in bici, dista dal percorso “divino” di Pramaggiore un chilometro e cento<br />
metri.<br />
Visibilità pubblica: alta dalla strada proveniente da Salvarolo.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Fare “rete” con le altre strutture esistenti nel <strong>territorio</strong> per vicinanza, ad esempio con le preesistenze di Salvarolo<br />
e di Prabedoi come testimonianza <strong>della</strong> vita rurale, attraverso percorsi ciclabili alternativi, ripristinando i caratteri<br />
architettonici dell’ edificio e delle sue adiacenze si potrà valorizzare l’ intero impianto che nella sua unicità si<br />
sviluppa lungo una strada storicamente molto utilizzata.<br />
- 85 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 07<br />
Nome del bene Capitello di San’ Antonio<br />
Localizzazione : via Prabedoi – via Leopardi<br />
Epoca di Costruzione dopo il 1945<br />
Categoria : Manufatti Religiosi<br />
Tipologia : Capitello votivo<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Capitello a pianta triangolare, in mattoni faccia vista e copertura<br />
in coppi, aperture su ogni lato ad arco. E’ stato recentemente<br />
ricostruito in quanto la posizione originale era d’ ostacolo alla<br />
nuova sistemazione delle aiuole spartitraffico che sono state<br />
modificate per la messa in sicurezza dell’ incrocio. La pianta<br />
triangolare è la risposta migliore alla posizione centrale rispetto<br />
agli assi di percorrenza, poiché si mostra sempre di fronte, non<br />
ha retri.<br />
Proprietà pubblica<br />
Interesse Turistico Testimonianza <strong>della</strong> funzione di coesione<br />
collettiva nei momenti di preghiera e <strong>della</strong> storia religiosa del<br />
borgo di Prabedoi.<br />
Stato di conservazione Buone condizioni del manufatto che<br />
però rimane isolato e difficilmente raggiungibile dalla strada.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto all’ intersezione tra la via Prabedoi e una viabilità secondaria di<br />
raccordo con Salvarolo, trova la sua collocazione dentro ad un’ aiuola spartitraffico, dista dal percorso “divino” di<br />
Pramaggiore 800 metri.<br />
Visibilità pubblica: alta da tutte le direzioni vista la collocazione al centro dell’incrocio stradale.<br />
Fruibilità pubblica: alta<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3 ;<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
L’ eventuale sistemazione <strong>della</strong> parte che circonda il capitello e l’ individuazione di un chiaro punto d’ accesso,<br />
considerando che si trova in un’ aiuola spartitraffico, aumenterebbe la fruizione dello stesso anche per il visitatore<br />
di passaggio attraverso percorsi secondari.<br />
- 86 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 08<br />
Nome del bene Chiesa Madonna Della Salute<br />
Localizzazione : via Roma<br />
Epoca di Costruzione XVI sec. d.C.<br />
Categoria : Edifici Religiosi<br />
Tipologia : Chiesa<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Impianto a navata unica, la parte originaria corrisponde a quella<br />
del coro più bassa, mentre la parte con il portone di ingresso è<br />
più recente. Lineare e priva di decorazioni nelle facciate, se non<br />
per il rilevo dell’arco del portone principale e le cornici <strong>della</strong><br />
copertura, mantiene la sua semplicità anche all’ interno.<br />
Proprietà Ecclesiastica<br />
Interesse Turistico Testimonianza <strong>della</strong> funzione di coesione<br />
collettiva del nucleo abitato adiacente, che originariamente ha<br />
fatto edificare tale edificio per devozione alla Madonna dopo<br />
episodi di peste.<br />
Stato di conservazione Pessime condizioni del manufatto in<br />
particolare <strong>della</strong> copertura, che necessita anche di interventi<br />
strutturali .<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Roma, strada SP 64, e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />
D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile da tutte le direzioni<br />
Fruibilità pubblica: bassa – attualmente in agibile –<br />
Cantierabilità: Si No X<br />
Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Attraverso il recupero e la messa in sicurezza dell’edificio, nonché alla sistemazione dello spazio di intorno, fare<br />
“rete” con le altre strutture esistenti nel <strong>territorio</strong> per vicinanza, ad esempio con la chiesa di San Giacomo di<br />
Salvarolo, a testimonianza dell’importanza storica di queste emergenze architettoniche nella formazione e<br />
coesione sociale delle comunità locale.<br />
- 87 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 09<br />
Nome del bene Edificio<br />
Localizzazione : via Roma<br />
Epoca di Costruzione 1926<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Villa<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Edifico a pianta rettangolare, realizzato su tre piani in mattoni<br />
faccia vista, ha la particolarità <strong>della</strong> facciata principale dove la<br />
porzione centrale <strong>della</strong> copertura, corrispondente all’ ingresso,<br />
è più alta con due fori circolari. Questa porzione centrale <strong>della</strong><br />
facciata è leggermente sporgente con fori ad arco e un piccolo<br />
poggiolo sopra alla porta di ingresso.<br />
L’ annesso a due livelli rimane in linea con l’ edifico principale<br />
presenta le tipiche aperture al arco al livello superiore del fienile.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico Esempio di abitazione signorile.<br />
Stato di conservazione Recentemente restaurata e mantenuta<br />
in ottime condizioni.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Roma, strada SP 64, e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />
D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />
Visibilità pubblica: media, poiché vista la mole dell’ edifico è visibile da tutte le direzioni, ma è circondato da<br />
vegetazione che parzialmente ne occlude la vista .<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Offrendo un esempio di architettura alternativa alle altre strutture esistenti per originalità ed essendo una<br />
costruzione signorile di inizio secolo, con adiacente annesso rustico dai tipici caratteri architettonici rurali diventa<br />
testimonianza di come ad inizio secolo ci fosse la tendenza di distinguere notevolmente i caratteri <strong>della</strong> parte<br />
abitativa mantendo invece la tipicità nella parte degli annessi.<br />
- 88 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 10<br />
Nome del bene Oratorio di San Francesco<br />
Localizzazione : via Roma, n. 108<br />
Epoca di Costruzione XV sec. d.C.<br />
Categoria : Edifici Religiosi<br />
Tipologia : Oratorio<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Pianta rettangolare, con una parte sul retro più bassa.<br />
Le facciate sono molto semplici, si evidenziano il timpano<br />
principale con sottostante rosone e l’ architrave in rilievo del<br />
portone di ingresso.<br />
Sopra al timpano una piccola monofora campanaria.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico Tipico esempio oratorio patrizio annesso<br />
alla villa, testimonia storia religiosa delle famiglie patrizie e delle<br />
popolazioni rurali in genere.<br />
Stato di conservazione Recentemente restaurata e mantenuta<br />
in ottime condizioni.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Roma, strada SP 64, e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />
D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile da tutte le direzioni, anche dalla viabilità minore.<br />
Fruibilità pubblica: media in quanto aperta nei mesi di ottobre e maggio per i rosari mariani e su richiesta al<br />
parroco 0421799722<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
valorizzando l’ elemento architettonico si da testimonianza al visitatore di come questi impianti residenziali<br />
avessero all’ interno dell’ insediamento tutto quanto servisse alla vita quotidiana di questi luoghi, oltre alla<br />
pregevolezza architettonica degli edifici.<br />
- 89 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 11<br />
Nome del bene Villa Altan<br />
Localizzazione : via Roma, n. 106<br />
Epoca di Costruzione XV sec. d.C.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Villa<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Pianta rettangolare, caratterizzata dall’ ingresso principale a<br />
doppia altezza, con al piano terra la zona giorno, al primo la<br />
zona notte e al secondo, originariamente destinato a granaio, è<br />
tutto libero con due sole colonne.<br />
Le facciate hanno pochi decori se non i marcapiani in<br />
intonaco,la cornice di gronda dentellata in pietra d’ Istria.<br />
Caratteristici i due grandi camignoli.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico Tipico esempio di dimora signorile di<br />
campagna delle nobili famiglie veneziane è testimonianza <strong>della</strong><br />
necessità di avere in questi insediamenti rurali tutto quanto<br />
necessario allo svolgimento delle attività quotidiane.<br />
Stato di conservazione Recentemente restaurata e mantenuta<br />
in ottime condizioni.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Roma, strada SP 64, e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />
D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile da tutte le direzioni, anche dalla viabilità minore, eccetto occlusioni<br />
stagionali date dalla vegetazione.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata.<br />
Cantierabilità: Si No<br />
X<br />
Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Aver valorizzato l’ impianto architettonico <strong>della</strong> villa, dell’ oratorio, delle barchesse rimaste e del giardino,<br />
mantiene la memoria <strong>della</strong> dimora signorile legata alla vita rurale e testimonianza degli impianti insediativi<br />
utilizzati.<br />
- 90 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 12<br />
Nome del bene Edifico (Annesso Rustico)<br />
Localizzazione : via Roma, n. 4<br />
Epoca di Costruzione XVII sec. d.C.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Pianta rettangolare con copertura a due falde e interamente<br />
realizzato in mattoni faccia vista .<br />
Particolarità del portone di accesso sulla strada principale a<br />
dimostrazione del fatto che la struttura prevedeva fondi posti<br />
altrove. Pregevole la copertura in capriate lignee e alcuni<br />
dettagli <strong>della</strong> facciata laterale.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico Particolarità dell’ edificio<br />
Stato di conservazione in completo abbandono necessita di<br />
restauro complessivo oltre che di consolidamento, in stato<br />
cattivo.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Roma, strada SP 64, e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />
D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambe le direzioni<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata e inagibile.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
valorizzando l’ elemento architettonico, anche nel recupero dei materiali originari diventerebbe testimonianza di<br />
una tipica costruzione adibita a magazzini delle abitazioni signorili di campagna, mostrando la parte chiusa dell’<br />
edificio verso la villa principale, il lato aperto verso la campagna e al particolare portone che si apre sulla strada<br />
principale.<br />
- 91 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 13<br />
Nome del bene Biblioteca Comunale / Sede Associazioni<br />
Localizzazione : Piazza Libertà , n.48<br />
Epoca di Costruzione fine anni ‘50<br />
Categoria : Immobili per servizi pubblici<br />
Tipologia : Biblioteca<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Pianta rettangolare , su due piani , al piano terra occupato da<br />
associazioni al secondo occupato dalla biblioteca.<br />
Originariamente è stata costruita come prima scuola di<br />
viticultura .<br />
Proprietà Pubblica<br />
Interesse Turistico L’ edificio, per l’ originaria destinazione d’<br />
uso a scuola viti<strong>vini</strong>cola è testimonianza di quanto tale settore<br />
fosse rilevante nello sviluppo di questa area.<br />
Stato di conservazione Recentemente risistemata negli<br />
allestimenti interni.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Roma, strada SP 64 , e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />
D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali, crea insieme ad<br />
altri servizi pubblici adiacenti, quali in municipio e le poste il fulcro del paese.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile da tutte le direzioni.<br />
Fruibilità pubblica: media in quanto aperta nei seguenti orari merc. 9.00-12.30; mart., giov. E ven. 15.00-18.30<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 4<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
attraverso l’ acquisto di attrezzature per realizzare materiale informativo mettere in rete e consultare nella stessa<br />
biblioteca, diventerebbe un punto informativo per la scoperta di questi luoghi e per suggerire itinerari realizzabili.<br />
- 92 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 14<br />
Nome del bene Mostra Nazionale del Vino<br />
Localizzazione : via Vittorio Veneto, n. 131<br />
Epoca di Costruzione 1980 circa<br />
Categoria : Immobili per servizi pubblici<br />
Tipologia : Fiera<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
La Mostra Nazionale dei Vini realizza programmi di promozione<br />
dei <strong>vini</strong> a livello Nazionale, Regionale e locale. L’ edificio si<br />
presenta esternante con forme squadrate e regolari, mentre all’<br />
interno si articolano sale riunioni, uffici e spazi di relazione.<br />
Proprietà Pubblica<br />
Interesse Turistico Rappresenta il settore viti<strong>vini</strong>colo in tutte le<br />
sue sfaccettature, organizza concorsi enologici nazionali e<br />
enogastronomici internazionali, è enoteca regionale del veneto<br />
oltre a convegni tematici.<br />
Stato di conservazione In ottimo stato di conservazione e<br />
continuamente adattato alle esigenze organizzative delle attività<br />
che vi si svolgono.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto in via Cavalieri di Vittorio Veneto e lungo il percorso “divino” di<br />
Pramaggiore, servita anche da percorsi ciclabili di progetto, costituisce un punto di arrivo o di partenza per i<br />
visitatori.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada e con numerose segnaletiche stradali.<br />
Fruibilità pubblica: media avendo orari di apertura stabiliti dal 1 giugno al 31 ottobre tutti i giorni eccetto il lunedì<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 4<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Offrendo un servizio di informazione sui prodotti e di garanzia, oltre ad essere uno strumento di monitoraggio<br />
delle attività che vi fanno riferimento, da servizi anche alle aziende viti<strong>vini</strong>cole e agricole che nell’ insieme<br />
possono trovare la forza di rapportarsi anche con mercati non locali.<br />
E per il visitatore un punto di partenza dal quale scoprire questo <strong>territorio</strong> e i suoi prodotti.<br />
- 93 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 15<br />
Nome del bene Sede Municipale<br />
Localizzazione : Piazza Libertà<br />
Epoca di Costruzione 1929<br />
Categoria : Immobili per servizi pubblici<br />
Tipologia : Municipio<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
A pianta rettangolare si sviluppa su tre piani; nelle facciate si<br />
evidenziano i dettagli decorativi dei fori del piano intermedio,<br />
piano nobile, la balaustra sopra la copertura e il terrazzo sopra<br />
all’ avancorpo dell’ ingresso. E’ stato oggetto di un successivo<br />
ampliamento dettato dalle necessità di maggiori spazi.<br />
Proprietà Pubblica<br />
Interesse Turistico Particolarità dell’ edificio con denominatore<br />
comune al vicino esempio posto lungo via Roma , testimonia l’<br />
architettura di inizio secolo e l’ esigenza di avere edifici pubblici<br />
di rappresentanza .<br />
Stato di conservazione In ottimo stato di conservazione<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la strada SP 64 e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C.<br />
<strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali, crea con la Chiesa di<br />
San Marco e la biblioteca il centro del paese.<br />
Visibilità pubblica: alta dalla strada, vista anche la recente sistemazione <strong>della</strong> piazza antistante e alla posizione<br />
arretrata rispetto alla sede stradale.<br />
Fruibilità pubblica: media in quanto aperto in orari stabiliti<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 4<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
mantenendo l’ impianto architettonico e quello decorativo delle facciate , oltre alla funzionalità sociale ed<br />
amministrativa, promuovere attività di formazione e di supporto alla popolazione residente.<br />
- 94 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 16<br />
Nome del bene Chiesa di San Marco<br />
Localizzazione : Piazza Libertà<br />
Epoca di Costruzione XIV sec. d.C.<br />
Categoria : Edifici Religiosi<br />
Tipologia : Chiesa<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Parrocchia principale di Pramaggiore circondata da ampio<br />
sagrato. Originariamente a unica navata, di stile romanico, nel<br />
1890 è stata allungata e nel 1927 vi è stata aggiunta la piccola<br />
navata laterale, il retro coro e la sacrestia; sulla facciata laterale<br />
pregevoli doppie arcatelle cieche e motivo decorativo sulla linea<br />
di gronda.<br />
Originario anche il campanile ricco di decorazioni e con tetto<br />
conico. Internamente pregevole l’ affresco di primi decenni del<br />
XVI sec. raffigurante La Vergine col Bambino tra i santi Rocco e<br />
Sebastiano, attribuito ad Antonio da Firenze o alla scuola di<br />
Cima da Conegliano.<br />
Proprietà Ecclesiastica<br />
Interesse Turistico Particolarità dell’ edificio con denominatore<br />
comune ai vicini esempi di Blessaglia e Belfiore, testimonia la<br />
storia religiosa di questo <strong>territorio</strong>.<br />
Stato di conservazione In ottimo stato di conservazione<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la strada SP 64 e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C.<br />
<strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali, crea con il municipio e<br />
alla biblioteca il centro del paese.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada<br />
Fruibilità pubblica: media in quanto aperto solo negli orari stabiliti ed esposti.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
valorizzando l’ impianto architettonico e le opere custodite all’ interno offre la testimonianza di un tessuto<br />
medievale fitto e organizzato a riprova <strong>della</strong> relativa infrastrutturazione dei luoghi.<br />
- 95 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR17<br />
Nome del bene Via Blevedere – <strong>Strada</strong> Provinciale 64<br />
Localizzazione : via Belvedere<br />
Epoca di Costruzione -<br />
Categoria : Paesaggi<br />
Tipologia : Alberatura<br />
Caratteristiche principali<br />
Staccandosi dalla Postumia a Blessaglia perpetua un<br />
decumano dell’ antica divisione agraria fatta dai romani.<br />
All’ inizio del XIX sec. viene ulteriormente rettificato e risulta già<br />
alberato anche nel catasto napoleonico.<br />
Proprietà Pubblica<br />
Interesse Turistico Nella sua linearità testimonia la storicità del<br />
tracciato, mentre nelle alberature mantenute nel tempo come le<br />
stesse servissero a rendere più facile l’ individuazione del<br />
tracciato stesso a chi la percorreva.<br />
Stato di conservazione Le alberature vengono monitorate e le<br />
manutenzioni fatte periodicamente, in generale in mediocre<br />
stato.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: questa è l’ asse dorsale di tutto il comune e le vie secondarie vi si<br />
innestano, anche la <strong>Strada</strong> del Vino e i suoi percorsi tematici la riguardano. Tutta percorsa da pista ciclabile.<br />
Visibilità pubblica: alta<br />
Fruibilità pubblica: alta<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Mantenendo il ruolo di asse di collegamento principale si darà attraverso la forte riconoscibilità, punto di<br />
riferimento e orientamento distinguibile nelle “piatte” distese delle campagne circostanti, darà testimonianza <strong>della</strong><br />
storica viabilità di memoria romana.<br />
- 96 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 18<br />
Nome del bene Edificio<br />
Localizzazione : via Comugne , n.1<br />
Epoca di Costruzione tra il 1920/1945<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
L'edificio è a pianta rettangolare su tre piani, dove l’ ultimo era<br />
utilizzato come granaio. Pregevole la cornice ad arco dell’<br />
ingresso e gli architravi sopra i fori del piano primo, che<br />
mantengono comunque la semplicità tipica delle costruzioni<br />
rurali. Di ampie dimensioni la parte abitativa che si conclude con<br />
il classico annesso rustico adiacente di pianta quadrata a<br />
formare un impianto ad L.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico Situato lungo via Comugne, parallelo alla<br />
principale via, è testimonianza delle abitazioni rurali ove<br />
vivevano famiglie molto numerose.<br />
Stato di conservazione Recentemente restaurato, meriterebbe<br />
una ricostruzione filologica delle fonometrie al piano terra che<br />
ne hanno notevolmente stravolto la natura; in generale in stato<br />
mediocre.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: dista dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong><br />
zona del Livenza circa 80 metri.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché è visibile frontalmente dalla strada in quanto l’accesso è molto ampio e permette<br />
una visuale completa <strong>della</strong> facciata.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
valorizzando l’impianto architettonico si darà la testimonianza di edifico rurale a servizio del fondo posto sul retro<br />
<strong>della</strong> via principale e con gli annessi rivolti verso il fondo essendo funzionale alle attività agricole. Anche l’ ampio<br />
spazio libero lasciato tra la casa e la strada di accesso ripropongono i caratteri di questi spazi ove si svolgevano<br />
le attività agricole.<br />
- 97 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 19<br />
Nome del bene Edificio<br />
Localizzazione : via Verdi, n.46<br />
Epoca di Costruzione dopo il 1945<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Annesso rustico, di pianta pressoché quadrata e addossato ad<br />
un edificio principale rettangolare.<br />
Le facciate laterali hanno portoni al piano terra mentre la<br />
facciata principale ha colonne in mattoni faccia vista a tutt’<br />
altezza per facilitare la movimentazione dei prodotti e dei mezzi<br />
agricoli.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico Situato lungo viale G. Verdi, perpendicolare<br />
<strong>della</strong> principale via, è testimonianza di come questi annessi<br />
fossero fortemente caratterizzati negli elementi architettonici<br />
dalle attività agricole.<br />
Stato di conservazione cattivo, anche se ancora in uso,<br />
necessita di recupero complessivo .<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: dista dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong><br />
zona del Livenza circa 350 metri.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambe le direzioni di marcia , inoltre non ha recinzioni o<br />
siepi anteposte.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata e con mezzi agricoli all’ interno.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
valorizzando i caratteri architettonici dell’ annesso, completando il recupero <strong>della</strong> parte dell’ edificio adibito ad<br />
abitazione già realizzato, diventerebbe una testimonianza di costruzione rurale accessoria e completerebbe l’<br />
intervento di recupero già fatto nell’ abitazione. Potrebbe così essere un esempio di come questi edifici anche di<br />
ampie dimensioni possano essere riconvertiti sempre con destinazione abitativa ma plurifamiliare.<br />
- 98 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 20<br />
Nome del bene Chiesa di Santa Maria Assunta<br />
Localizzazione : via Belvedere<br />
Epoca di Costruzione XVI sec. d.C.<br />
Categoria : Edifici Religiosi<br />
Tipologia : Chiesa<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Impianto rettangolare ad unica navata, il presbiterio ha<br />
copertura a botte, l’ abside semicircolare estradossata, di stile<br />
romanico. Le pareti esterne presentano pregevoli doppie<br />
arcatelle cieche che si ripetono anche nel campanile. Originario<br />
anche il campanile almeno per la parte più bassa. Internamente<br />
pregevoli affreschi cinquecenteschi da attribuire ad allievi di<br />
Pomponio Amalteo .<br />
Proprietà Ecclesiastica<br />
Interesse Turistico Particolarità dell’ edificio con denominatore<br />
comune ai vicini esempi di Pramaggiore e Belfiore e<br />
testimonianza <strong>della</strong> storia religiosa di questo comune.<br />
Stato di conservazione In ottimo stato di conservazione e<br />
sagrato in fase di realizzazione.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto nella frazione Blessaglia lungo la storica via Postumia e lungo<br />
il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili<br />
principali.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada<br />
Fruibilità pubblica: media in quanto aperta solo negli orari stabiliti<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
l’ impianto architettonico e le opere custodite all’ interno sono testimonianza delle strette relazioni storiche e<br />
religiose con il <strong>territorio</strong> e potrebbe fare “sistema “ con le altre strutture esistenti nel <strong>territorio</strong> per tipicità<br />
invogliando il visitatore attraverso un percorso tematico a vedere anche le altre.<br />
- 99 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 21<br />
Nome del bene Villa Belvedere<br />
Localizzazione : via Belvedere<br />
Epoca di Costruzione XVIII sec. d.C.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Villa<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Complesso edilizio costituito dalla villa padronale, dalla<br />
chiesuola, dalle abitazioni e dai rustici.<br />
La facciata <strong>della</strong> villa è caratterizzato dal portone di ingresso e<br />
dalla bifora ad arco superiore, il piano secondo dalle tipiche<br />
finestre quadrate.<br />
Gli edifici nella loro disposizione planimetrica e il muro di<br />
recinzione fronte strada costituiscono una corte chiusa.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico Tipico esempio di dimora signorile di<br />
campagna, completo di tutti gli annessi che costituivano un<br />
complesso autosufficiente a quanto la vita rurale richiedesse .<br />
Stato di conservazione Recentemente restaurata è mantenuta<br />
in buone condizioni, necessarie manutenzioni continuative .<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la storica via Postumia e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />
D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />
Visibilità pubblica: media poiché è visibile da tutte le direzioni, eccetto occlusioni stagionali date dalla<br />
vegetazione e dalla cinta muraria di recinzione, dalla strada sicuramente si percepisce la presenza di un<br />
complesso importante ma per vederla nell’ interezza dei suoi elementi è auspicabile entrare nella corte.<br />
Fruibilità pubblica: media per accedere nella corte si può entrare di giorno mentre per i fabbricati bassa per<br />
quanto riguarda gli interni che sono proprietà privata.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Aver valorizzato l’ impianto architettonico <strong>della</strong> villa, dell’ oratorio, delle barchesse e degli edifici attigui, mantiene<br />
la memoria <strong>della</strong> dimora signorile legata alla vita rurale e testimonianza degli impianti insediativi utilizzati che nella<br />
corte chiusa cercavano di essere autosufficienti.<br />
- 100 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 22<br />
Nome del bene Oratorio di San Nicolò<br />
Localizzazione : via Belvedere<br />
Epoca di Costruzione XVIII sec. d.C.<br />
Categoria : Edifici Religiosi<br />
Tipologia : Oratorio<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Oratorio patrizio di impianto rettangolare con i due spigoli <strong>della</strong><br />
facciata principale tagliati in diagonale, ne danno un aspetto<br />
particolare. La facciata sulla strada oltre alla porta di ingresso<br />
ha un rosone e un timpano, al quale si aggiunge sopra alla<br />
copertura la classica monofora campanaria.<br />
La costruzione è attaccata agli edifici adiacenti alla villa<br />
padronale.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico Tipico esempio oratorio patrizio annesso<br />
alla villa, con la particolarità delle linee di facciata smussate in<br />
diagonale anche ai fini di interferenza stradale.<br />
Stato di conservazione Recentemente restaurata e mantenuta<br />
in buone condizioni, presenta problemi di risalita dell’ umidità<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la storica via Postumia e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />
D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />
Visibilità pubblica: alta dalla strada.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto ad uso esclusivo <strong>della</strong> proprietà privata<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
valorizzando l’ elemento architettonico si da testimonianza al visitatore di come questi impianti residenziali<br />
avessero all’ interno dell’ insediamento tutto quanto servisse alla vita quotidiana di questi luoghi, oltre alla<br />
pregevolezza architettonica degli edifici.<br />
- 101 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 23<br />
Nome del bene Edificio<br />
Localizzazione : via Belvedere<br />
Epoca di Costruzione tra il1901 e il 1945<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Villa<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Edificio a pianta rettangolare, si sviluppa su tre livelli, ai lati<br />
costruzioni più basse addossate al corpo principale con ampie<br />
aperture, comunque accessorie alla residenza .<br />
Poche decorazioni di facciata, se non il marcapiano in rilievo e il<br />
piccolo poggiolo sopra l’ accesso.<br />
L’ edificio con le costruzioni accessorie sottolinea una dimora<br />
gentilizia con destinazione a edificio rurale.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico Situato lungo la via principale è l’ esempio<br />
di edificio con la facciata principale verso la strada e il retro<br />
verso il fondo, testimonianza delle abitazioni signorili legate ai<br />
fondi agricoli.<br />
Stato di conservazione Necessità di restauro e di risanamento<br />
in quanto strutturalmente appare consolidato, in stato mediocre.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la via principale Blefiore e quindi lungo il percorso <strong>Strada</strong><br />
Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza è anche raggiungibile con i percorsi ciclopedonali<br />
principali.<br />
Visibilità pubblica: media poiché dalla strada è visibile in entrambe le direzioni di marcia, ha però grandi alberi<br />
sempreverdi che parzialmente ne occludono la vista, pertanto per vederlo nella sua complessità è necessario<br />
osservarlo dalla pista ciclabile da diverse angolazioni.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Attraverso una segnalazione adeguata ed esplicativa, fare “rete” con le altre strutture esistenti nel <strong>territorio</strong> per<br />
vicinanza essendo già prospiciente a percorsi ciclabili e viabilità principali, essendo un pregevole esempio di<br />
costruzione signorile fronte strada.<br />
- 102 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 24<br />
Nome del bene Filare di pioppi cipressini<br />
Localizzazione : via Belvedere<br />
Epoca di Costruzione tra il1920 e il 1945<br />
Categoria : Paesaggi<br />
Tipologia : Alberatura<br />
Caratteristiche principali<br />
Doppio filare di pioppi cipressini che delimitano il viale di<br />
accesso ad un edificio rurale recentemente restaurato, di fianco<br />
al quale c’ è un annesso in mattoni faccia vista da recuperare.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico Prende origine dalla via principale<br />
Belvedere ed è un esempio di come venivano evidenziati gli<br />
accessi agli edifici su uno scenario dove la campagna si<br />
perdeva a vista d’ occhio .<br />
Stato di conservazione Il viale sterrato è privo di<br />
manutenzioni la chiusura fronte strada è occasionale e priva<br />
di identità, in generale in cattivo stato.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la via principale Belvedere e quindi lungo il percorso <strong>Strada</strong><br />
Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza è anche raggiungibile dai percorsi ciclopedonali<br />
principali.<br />
Visibilità pubblica: alta dalla strada è visibile da entrambe le direzioni di marcia , inoltre come tradizionalmente<br />
voluto da questo tipo di impianto crea un cono ottico che focalizza lo sguardo sull’ edificio retrostante.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Attraverso una sistemazione dello sterrato e valorizzando il punto di inizio sulla strada principale, fare “rete” con le<br />
altre strutture esistenti nel <strong>territorio</strong> per originalità e testimonianza di un tipico impianto arbustivo rurale, che<br />
veniva utilizzato di fronte alle abitazioni per segnalare l’ accesso.<br />
- 103 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 25<br />
Nome del bene Edificio<br />
Localizzazione : via Bisciola<br />
Epoca di Costruzione Anni tra le due guerre<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Edificio a pianta rettangolare con annessi rustici che si<br />
sviluppano in linea in entrambi i lati dell’ edificio principale.<br />
Lo stato di abbandono ha dato luogo ad un crollo delle parti<br />
anche strutturali che riducono la costruzione a un rudere.<br />
Si inserisce in un contesto ambientale molto particolare in<br />
quanto completamente avvolto da un bosco di betulle e dove la<br />
vegetazione sembra avere preso il sopravvento.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico L’ ampiezza di questo impianto testimonia<br />
le esigenze <strong>della</strong> vita rurale originarie ma il fatto di non essere<br />
più funzionale al fondo lo fa diventare un esempio di degrado<br />
ove l’ aspetto naturalistico ha il sopravvento.<br />
Stato di conservazione Cattivo, pertanto necessita di restauro<br />
radicale e di consolidamento oltre che di ricostruzione di tutte le<br />
strutture lignee.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Bisciola, strada secondaria di collegamento tra la via<br />
principale Belvedere e la località Bisciola, facendo una breve deviazione anche delle piste ciclabili principali, dista<br />
dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza circa 140 metri.<br />
Visibilità pubblica: media essendo visibile dalla strada in entrambe le direzioni di marcia , limitatamente alla<br />
presenza dei tronchi di betulla e alla vegetazione incolta.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto pericolante<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Segnalandone la presenza come testimonianza di edificio rurale non più funzionale al fondo che cade in disuso<br />
se non si riconverte.<br />
- 104 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 26<br />
Nome del bene Edificio<br />
Localizzazione : via Barazzetto<br />
Epoca di Costruzione dopo il 1945<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Complesso edilizio costituito dallo viluppo in linea di edifici a<br />
pianta rettangolare. Due porzioni si sviluppano su tre livelli,<br />
quello centrale ha le caratteristiche dell’ annesso rustico. Si<br />
evidenziano di fronte all’ edificio, un pozzo e un abbeveratoio<br />
tipici manufatti rurali.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico Situato lungo via Barazzetto mantiene la<br />
sua caratteristica di legame con il fondo e essendo un esempio<br />
delle case rurali venete ,con elementi tipici facilmente<br />
riconoscibili.<br />
Stato di conservazione Stato manutentivo mediocre.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: dista dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong><br />
zona del Livenza circa 700 metri.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambe le direzioni di marcia in quanto non ha recinzioni,<br />
presenta solo un viale di accesso delimitato da siepi che parzialmente ne occludono la vista.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Valorizzandone i tipici caratteri architettonici e l’ adiacente spazio esterno, diventerebbe una testimonianza delle<br />
costruzioni rurali e potrebbe fare “sistema” con altre strutture presenti, attraverso percorsi secondari, per tipicità<br />
inserendosi inoltre in un ambiente viti<strong>vini</strong>colo e agreste di pregio.<br />
- 105 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 27<br />
Nome del bene Edificio<br />
Localizzazione : via Belfiore<br />
Epoca di Costruzione primi decenni del XX sec.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
L’ impianto originario è costituito da un edificio a pianta<br />
rettangolare sviluppato su tre livelli, al quale è stato addossato<br />
un successivo ampliamento su due livelli mantenendo un<br />
impostazione in linea. Tipiche le aperture dell’ ultimo piano<br />
destinato a granaio.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico testimonianza di tipico edificio rurale<br />
funzionale al fondo con annessi aggiunti successivamente per<br />
rispondere alle esigenze dettate dalle attività agricole.<br />
Stato di conservazione Alcuni rimaneggiamenti e<br />
superfetazioni alterano l’impianto originario. Problemi di<br />
isolamento e di umidità di risalita in generale in stato mediocre.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Belfiore è di fronte alla chiesa di Santa Susanna, dista<br />
dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza circa 800 metri.<br />
Visibilità pubblica: media poiché visibile dalla strada in entrambe le direzioni di marcia , la facciata principale è<br />
parzialmente nascosta da una recinzione cieca.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Valorizzandone i tipici caratteri architettonici e l’ adiacente spazio esterno, diventerebbe una testimonianza delle<br />
costruzioni rurali e potrebbe fare “sistema” con altre strutture presenti, attraverso percorsi secondari, per tipicità<br />
inserendosi inoltre in un ambiente viti<strong>vini</strong>colo e agreste di pregio, essendo esempio di diversa impostazione<br />
planimetrica rispetto alla viabilità.<br />
- 106 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 28<br />
Nome del bene Chiesa di Santa Susanna<br />
Localizzazione : via Belfiore<br />
Epoca di Costruzione XVI sec.d.C.<br />
Categoria : Edifici Religiosi<br />
Tipologia : Chiesa<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Impianto a pianta rettangolare di dimensioni contenute.<br />
Superficie muraria esterna scandita da arcatelle cieche, il fronte<br />
presenta un portale centrale con rosone simmetrico.<br />
Internamente nell’ abside un interessante affresco di<br />
impostazione barocca del XVIII sec. simula prospetticamente un<br />
altro altare.<br />
Proprietà Ecclesiastica<br />
Interesse Turistico rappresenta, nella tipicità delle murature e<br />
nelle modeste dimensioni, un’ immagine tipica dell’ architettura<br />
sacra delle piccole comunità <strong>della</strong> zona.<br />
Stato di conservazione Recentemente restaurata, anche nel<br />
sagrato e negli spazi attigui è conservata in buono stato.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto in frazione di Belfiore lungo via Belfiore, SP 60 e lungo il<br />
percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza. E’ raggiungibile anche con gli<br />
itinerari ciclabili principali.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambe le direzioni di marcia. L’ ampio sagrato e lo<br />
spazio intorno ne permettono di apprezzarla nella sua interezza.<br />
Fruibilità pubblica: alta in quanto aperta e visitabile tutti i giorni<br />
Cantierabilità: Si No<br />
X<br />
Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
mantenendo l’ impianto architettonico e gli spazi esterni, oltre alle opere murarie custodite all’ interno, farebbe<br />
“sistema” con altre testimonianze presenti nel <strong>territorio</strong> per originalità ed eccellenza, come la chiesa di Blessaglia,<br />
la chiesa maggiore di San Marco e la Chiesa di San Luigi in località Belfiore a testimonianza dell’ importanza<br />
degli insediamenti religiosi nei borghi medioevali sparsi.<br />
- 107 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 29<br />
Nome del bene Museo Etnografico “Villa Dalla Pasqua”<br />
Localizzazione : via Belfiore<br />
Epoca di Costruzione XV sec.d.C.<br />
Categoria : Immobili per servizi pubblici<br />
Tipologia : Museo<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Impianto ad “L” con una grande sala macine al piano terra e un<br />
corpo a tre livelli . Esternamente alla sala macine rimane una<br />
delle ruote del mulino, anche i fori di facciata lasciano pensare<br />
alla presenza di 3 o forse 5 ruote.<br />
Proprietà Pubblica<br />
Interesse Turistico oltre al valore architettonico <strong>della</strong><br />
costruzione all’ interno è stato allestito il museo del pane e del<br />
vino, con immagini e macchinari legati al lavoro molitorio, oltre a<br />
un’ aula didattica allestita all’ ultimo piano.<br />
Stato di conservazione Recentemente restaurato, è<br />
conservato in modo mediocre, ha notevoli problemi di<br />
isolamento e di umidità di risalita.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Belfiore, SP 60, si intravede dalla strada tra la fitta<br />
vegetazione, in quanto per accedervi bisogno uscire dalla direttrice principale. Si trova lungo il percorso <strong>Strada</strong><br />
Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza ed è raggiungibile anche con gli itinerari ciclabili<br />
principali.<br />
Visibilità pubblica: media dalla strada in entrambe le direzioni di marcia, un po’ occluso dalla vegetazione<br />
provenendo da Blessaglia in direzione Annone, viceversa da percorso pedonale e dal ponticello sul Loncon è<br />
alta.<br />
Fruibilità pubblica: madia in quanto ha orari di apertura prefissati mart. Giov. E ven. dalle 15.00 alle 18.30;<br />
merc. dalle 9.00 alle 12.30<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
mantenendo tale impianto architettonico ed ingegneristico quale testimonianza di insediamenti sviluppati lungo il<br />
corso del fiume a dimostrazione <strong>della</strong> fattiva economia <strong>della</strong> zona e residuo ancora in piedi di un sistema di<br />
costruzioni adibite ad attività di trasformazione che utilizzavano l’acqua come elemento di forza motrice,<br />
preserverebbe la memoria storica di queste particolari costruzioni, di cui è rimasto l’ unico esempio di quelli<br />
testimoniati lungo il Loncon.<br />
- 108 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 30<br />
Nome del bene Villa Dalla Pasqua<br />
Localizzazione : via Belfiore<br />
Epoca di Costruzione XVI sec.d.C.<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Villa<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Edificio a pianta rettangolare, si sviluppa su tre livelli,<br />
rimaneggiata all’ inizio del XX sec. insieme agli annessi attigui<br />
ha nel suo complesso una struttura a corte chiusa.<br />
Di particolare pregio la struttura più a ovest chiamata la<br />
“castellina” del XV sec., a pianta poligonale con cornice in<br />
mattoni sottogronda di pregevole fattezza, in fase di restauro.<br />
Proprietà Pubblica<br />
Interesse Turistico Complesso edilizio mantenuto nelle sue<br />
forme originarie e testimonianza pregevole di come il complesso<br />
chiuso in sé potesse essere un ambito autosufficente.<br />
Stato di conservazione Restaurato ma necessitante di<br />
manutenzioni continue il corpo di fabbrica principale, mentre gli<br />
annessi sono attualmente in fase di restauro si presenta in uno<br />
stato mediocre.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Belfiore, SP 60, in una posizione arretrata per accedervi<br />
bisogna uscire dalla direttrice principale. Si trova lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore<br />
<strong>della</strong> zona del Livenza ed è raggiungibile anche con gli itinerari ciclabili principali.<br />
Visibilità pubblica: media poiché visibile dalla strada principale e’ praticamente occluso dalla vegetazione del<br />
bosco da cui è lambito, mentre entrando nel parco pubblico antistante o dall’ ingresso pedonale che attraversa il<br />
Loncon si può apprezzare da tutti i lati.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto gli alloggi che sono stati ricavati dall’ ATER sono abitati.<br />
X<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Aver valorizzato l’ impianto architettonico <strong>della</strong> villa, delle adiacenze rimaste, tra le quali la “castellina”<br />
recentemente restaurata e del giardino, mantiene la memoria <strong>della</strong> dimora signorile legata alla vita rurale e<br />
testimonianza degli impianti insediativi utilizzati.<br />
- 109 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 31<br />
Nome del bene Parco di Villa Dalla Pasqua<br />
Localizzazione : via Belfiore<br />
Epoca di Costruzione XVI sec.d.C.<br />
Categoria : Paesaggi<br />
Tipologia : Parco<br />
Caratteristiche principali<br />
Il parco è con figurato come parco di una villa padronale,<br />
costituito da antichi alberi di frassini e querce. Le piante sono<br />
distribuite lungo il perimetro e a gruppi nella parte centrale.<br />
Proprietà Pubblica<br />
Interesse Turistico è l’ unico esempio di parco padronale di<br />
questo comune e con gli edifici che lambisce e il corso d’ acqua<br />
una testimonianza unica.<br />
Stato di conservazione necessita di manutenzioni continue e<br />
di monitoraggi, in generale in mediocre stato di conservazione.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Belfiore, SP 60, si trova lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei<br />
Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza ed è accessibile anche dagli itinerari ciclabili principali.<br />
Visibilità pubblica: alta dalla strada principale<br />
Fruibilità pubblica: alta<br />
Cantierabilità: Si X No Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
conservando e mantenendo tale parco, in particolare nell’ impianto vegetativo e di “sottobosco”, si potrebbe<br />
continuare a dare una immagine complessiva dell’ intero impianto, dando testimonianza di come si tendesse ad<br />
avere una struttura autosufficiente.<br />
- 110 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 32<br />
Nome del bene Fontana e Lavatoio<br />
Localizzazione : via <strong>Lison</strong><br />
Epoca di Costruzione XVI sec.<br />
Categoria : Manufatti di vita collettiva<br />
Tipologia : Fontana e lavatoio<br />
Caratteristiche principali<br />
Fontana in pietra dalla graziosa forma arrotondata e da un<br />
dentello decorato su tutto il perimetro interrotto da due semplici<br />
elementi decorativi.<br />
A lato vi è un lavatoio in cemento probabilmente <strong>della</strong> fine degli<br />
anni ’40.<br />
Anche la presenza del salice piangente ne crea un ambito<br />
pregevole.<br />
Proprietà Pubblica<br />
Interesse Turistico è l’ unico esempio di fontana pubblica con<br />
queste particolari fattezze, affiancato dal lavatoio rimane una<br />
chiara testimonianza <strong>della</strong> vita rurale.<br />
Stato di conservazione Essendo in cattivo stato necessita di<br />
restauro radicale con sistemazione e mantenimento dell’ area<br />
circostante .<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto all’ incrocio tra la secondaria via <strong>Lison</strong> e via Boa , si trova<br />
comunque lungo il percorso “divino “ di Portogruaro ed è accessibile anche dagli itinerari ciclabili di progetto.<br />
Visibilità pubblica: alta<br />
Fruibilità pubblica: alta<br />
Cantierabilità: Si X No Non rilevata<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
valorizzando il manufatto in sé , ripristinando il flusso dell’ acqua e sistemando gli spazi circostanti, potrebbe<br />
diventare un punto di piacevole vista per ampliare lo scenario delle testimonianze <strong>della</strong> vita rurale.<br />
- 111 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 33<br />
Nome del bene Chiesa di San Luigi<br />
Localizzazione : via Belfiore<br />
Epoca di Costruzione 1943-1946<br />
Categoria : Edifici Religiosi<br />
Tipologia : Chiesa<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Impianto rettangolare ad unica navata con l’ abside<br />
semicircolare estradossata, di stile rinascimentale, di dimensioni<br />
contenute.<br />
Le pareti esterne in mattoni faccia vista sono ripartite da lesene<br />
e con fori ad arco.<br />
La facciata principale presenta un frontone a timpano rialzato<br />
rispetto alla copertura e sopra alla porta una lunetta cieca.<br />
Proprietà Ecclesiastica<br />
Interesse Turistico Chiesa minore, rispetto agli esempi di<br />
Pramaggiore, Blessaglia e Belfiore, ma comunque<br />
testimonianza <strong>della</strong> presenza di un nucleo abitativo che a<br />
questa si rivolgeva.<br />
Stato di conservazione In Buono stato di conservazione sia la<br />
chiesa nel suo complesso che il sagrato antistante.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto in località Comugna Larga lungo la via Blefiore, SP 60, e lungo<br />
il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona classica, può essere raggiunta in bicicletta<br />
anche se percorsi ciclabili sono di progetto.<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambi i sensi di marcia.<br />
Fruibilità pubblica: madia avendo orari di apertura solo per le celebrazioni<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />
Misura 323/a inseribile dell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
mantenendo l’ impianto architettonico e gli spazi esterni, farebbe “sistema” con altre testimonianze presenti nel<br />
<strong>territorio</strong> per originalità ed eccellenza a testimonianza dell’ importanza degli insediamenti religiosi nei borghi<br />
medioevali sparsi.<br />
- 112 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 34<br />
Nome del bene Edificio<br />
Localizzazione : via Belfiore<br />
Epoca di Costruzione dopo il 1920<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Casa Padronale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Tipica casa rurale a pianta rettangolare sviluppata su tre livelli<br />
con il tipico “sfondro”. La facciata è priva di decorazioni, lo<br />
sfondro termina con un fumaiolo recentemente rifatto.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico Esempio di edilizia rurale dove la parte<br />
abitativa è rimasta staccata dagli annessi più funzionali alle<br />
attività rurali,<br />
Stato di conservazione In mediocre stato di conservazione,<br />
evidenti i segni di un recente consolidamento, necessità di<br />
interventi conservativi.<br />
Legame/relazione con il contesto: L’ edificio originariamente era la dimora di chi lavorava il fondo sul quale<br />
mantiene una posizione di dominio.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Belfiore, SP 60, lungo la <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> -<br />
Pramaggiore <strong>della</strong> zona classica, è priva di pista ciclabile .<br />
Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambi i sensi di marcia<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Possibilità di cofinanziamento: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
valorizzando l’ elemento architettonico dell’ edificio con i suoi caratteri tipici delle costruzioni rurali diventerebbe<br />
testimonianza dell’ edilizia rurale con impianto originale isolato rispetto agli annessi rustici.<br />
- 113 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 35<br />
Nome del bene Edificio (annesso rustico)<br />
Localizzazione : via Belfiore<br />
Epoca di Costruzione dopo il 1945<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Annesso a pianta quadrata con porticato frontale, solaio<br />
intermedio e copertura in legno. Staccato dall’ abitazione.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico Esempio di annesso rustico staccato dall’<br />
edificio abitativo<br />
Stato di conservazione In cattivo stato di conservazione,<br />
necessità anche di interventi di consolidamento.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Belfiore, SP 60, lungo la <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> -<br />
Pramaggiore <strong>della</strong> zona classica, non servito da percorsi ciclabili .<br />
Visibilità pubblica: alta dalla strada provenendo da Annone , mentre arrivando dal Belfiore è necessario entrare<br />
nella viabilità di accesso.<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
valorizzando l’ elemento architettonico dell’ annesso rustico con i suoi caratteri tipici delle costruzioni rurali<br />
diventerebbe testimonianza dell’ edilizia rurale con impianto originale isolato rispetto all’ abitazione.<br />
- 114 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
SCHEDA PR 36<br />
Nome del bene Ca’ Carlini<br />
Localizzazione : via Carline<br />
Epoca di Costruzione dal 1901 al 1945<br />
Categoria : Edifici<br />
Tipologia : Edificio Rurale<br />
Caratteristiche architettoniche principali<br />
Tipica casa colonica, con pianta rettangolare sviluppata su tre<br />
livelli e in linea con annesso rustico a pianta quadrata. L’ edificio<br />
principale ha al piano terra tre arcate che ne ingentiliscono il<br />
fronte, lo stesso dicasi per le fonometrie dell’ annesso fienile e<br />
granaio.<br />
Proprietà Privata<br />
Interesse Turistico Presenta le caratteristiche dell’ edilizia<br />
rurale tipicamente veneta, date anche dalle notevoli dimensioni<br />
del manufatto.<br />
Stato di conservazione In pessimo stato di conservazione<br />
necessita di radicale restauro e consolidamento.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Carline, dista 1 chilometro dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />
D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona classica, in previsione la realizzazione di un tratto ciclopedonale.<br />
Visibilità pubblica: alta dalla strada<br />
Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata e pericolante.<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Inserito in questo contesto di aperta campagna potrebbe diventare un esempio di edilizia rurale con elementi<br />
architettonici diversi da quelli di altri esempi disseminati nel <strong>territorio</strong>, anche se legata al concetto comune di<br />
abitazione, stalla e magazzino agricolo tipici di queste costruzioni. Edifici industriali ante literam con l’aggiunta di<br />
essere anche contenitori di comunità talvolta anche numerose.<br />
- 115 -
TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />
ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />
Nome del bene Bosco Zacchi<br />
SCHEDA PR 37<br />
Localizzazione : località Martignon<br />
Epoca di Costruzione --<br />
Categoria : Paesaggi<br />
Tipologia : Bosco<br />
Caratteristiche principali<br />
L’ area di 0.75ha è un relitto di bosco planiziale, che si stendeva<br />
anche nel comune di Cinto Caomaggiore, con biotopo forestale<br />
mesofilo dalto fusto; è classificato come area SIC/ZPS (codice<br />
IT3250022’), oasi di protezione, sottoposto a vincolo di tipo<br />
forestale. La formazione forestale è tipicamente quella del<br />
querco-carpinetum; di rilevante interesse faunistico le specie<br />
presenti.<br />
Proprietà privata<br />
Interesse Turistico esempio di relitto di bosco planiziale<br />
fortemente isolato, mantiene specie tipiche altrove quasi<br />
scomparse.<br />
Stato di conservazione sono aree molto vulnerabili con territori<br />
agrari confinanti che alterano i lembi boschivi. Necessiterebbero<br />
di azioni di vivificazione non solo <strong>della</strong> flora, ma anche <strong>della</strong><br />
fauna; in generale è in uno stato mediocre ma con equilibrio<br />
precario.<br />
Connessioni con gli itinerari esistenti: inserito in un contesto strettamente agrario, è facilmente visibile dalle<br />
strade secondarie - interpoderali; altrimenti è raggiungibile da via Bandida in comune di Cinto Caomaggiore, dista<br />
dal Percorso Divino di Pramaggiore circa 900m .<br />
Visibilità pubblica: alta dalla strada<br />
Fruibilità pubblica: bassa poiché, anche se non c’ è nessuna recinzione che ne ostacola l’ ingresso , manca<br />
una sistemazione o dei sentieri che non lo rendono accessibile in modo sicuro<br />
Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />
X<br />
Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />
X<br />
Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3 ;<br />
In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />
Inserendolo come tappa di un percorso tematico nel quale si possano vedere a “sistema” anche altri esempi simili<br />
per tipicità, in quanto rappresenta un relitto di bosco planiziale, a memoria di come fossero questi luoghi prima<br />
<strong>della</strong> loro antropizzazione.<br />
- 116 -
6 Rispondenza degli interventi di conservazione, gestione e/o pubblica<br />
fruizione degli elementi oggetto di studio, alle principali politiche regionali<br />
Gli interventi di conservazione , gestione e/o pubblica fruizione oggetto del presente studio<br />
sono complessivamente schedati in n.36 localizzati nel Comune di Annone Veneto e 36 in<br />
quello di Pramaggiore, come indicato nelle precedenti schede.<br />
In tutti gli eventuali interventi prospettabili, sussiste il pieno rispetto alle principali politiche<br />
regionali previste dal PTRC <strong>della</strong> Regione Veneto e dallo strumento del PTCP <strong>della</strong><br />
Provincia di Venezia oltre che dal Piano di Sviluppo Locale del GAL Venezia Orientale.<br />
La rispondenza dei potenziali interventi, sottesi nelle schedature, può essere valutata dagli<br />
stessi strumenti di governo del <strong>territorio</strong>.<br />
Trattandosi di interventi di recupero ambientale e di restauro architettonico, tutti i potenziali<br />
interventi schedati, dovranno nella eventuale fase progettuale rispettare le indicazioni degli<br />
strumenti urbanistici comunali, sia di carattere generale che attuativi, nel rispetto anche di<br />
tutte le prescrizioni espresse dagli Enti Territoriali di competenza quali Genio Civile,<br />
Consorzio di Bonifica …<br />
Nel caso delle “ville venete”, specificatamente schedate nel presente studio, e nella fase di<br />
eventuale progettazione degli interventi di restauro/ ristrutturazione, sarà importante<br />
verificare anche le modalità di eventuali cofinanziamenti sul bene e/o sul paesaggio, come<br />
previsto dalla legislazione vigente in materia di ville venete.<br />
In ogni caso, come pure per i siti e gli ambiti paesaggistici, sarà importante preliminarmente<br />
valutare il contributo -anche metodologico- fornito dalla competente Soprintendenza di<br />
Venezia, sia per i singoli manufatti che per la tutela dei paesaggi individuati, come previsto<br />
dalla vigente normativa.<br />
Nel caso degli interventi nel museo di Belfiore-Pramaggiore, o nel centro di promozione<br />
locale di Annone Veneto e nella biblioteca beni questi con elevata fruibilità culturale pubblica,<br />
è importante contestualizzare gli eventuali interventi ammissibili previsti con la Misura 323/A<br />
azione 4, all’interno di “progetti culturali” dove le iniziative di “promozione culturale del<br />
<strong>territorio</strong>” siano relazionate e supportate con gli Enti preposti allo “sviluppo turistico<br />
territoriale, e dell’identità locale”, nello specifico la Provincia di Venezia e la Regione Veneto,<br />
che annualmente programmano iniziative, con il fine di realizzare una “rete di eventi per il<br />
<strong>territorio</strong>”,auspicabili di forte visibilità, quale motivo di attrattività turistica.<br />
- 117 -
7 Giustificazione e conferma <strong>della</strong> rispondenza degli interventi proposti<br />
rispetto agli obiettivi e alle strategie complessive del Programma di<br />
Sviluppo Locale di VeGAL<br />
La strategia prevista dal PSL Itinerari, paesaggi e prodotti <strong>della</strong> terra” prevede la<br />
connessione delle principali risorse dell’area in itinerari integrati costa-entroterra, rafforzare<br />
l’identità culturale dell’area e valorizzare il paesaggio. Il <strong>territorio</strong> dispone infatti di una serie<br />
di risorse non collegate, frutto di parziali interventi di recupero e valorizzazione.<br />
Un’opportuna azione di messa in rete e di realizzazione di iniziative pilota e di connessione,<br />
consentirà di rendere fruibili una rete di itinerari sul <strong>territorio</strong> ambito del PSL. Ne risulta quindi<br />
la piena rispondenza degli interventi proposta all’interno dello <strong>Studio</strong> con la strategia prevista<br />
dal PSL.<br />
Le proposte delineate nello <strong>Studio</strong> sono coerenti anche con il tema centrale del PSL, volto<br />
alla creazione di itinerari di turismo rurale integrati tra la costa e l’entroterra che connettano<br />
le risorse ambientali, agro/enoturistiche, storico-culturali dell’area. Lo <strong>Studio</strong> mette infatti in<br />
luce le principali componenti storico, culturali, paesaggistiche, artistiche, architettoniche del<br />
<strong>territorio</strong> di riferimento, componenti (costituite da beni e paesaggi) che rappresentano in vero<br />
valore aggiunto degli itinerari di fruizione.<br />
Infine, all’interno delle cinque linee strategiche d’intervento previste dal PSL (qualità <strong>della</strong><br />
vita; diversificazione; paesaggio-ambiente; filiere corte e prodotti; governance) lo <strong>Studio</strong>, che<br />
rientra nella linea strategica volta alla “qualità <strong>della</strong> vita”, è pienamente coerente con un<br />
approccio volto a favorire la riqualificazione e la valorizzazione delle caratteristiche storicoarchitettoniche<br />
e costruttive di fabbricati, immobili e manufatti che presentano un preciso<br />
interesse storico, artistico, paesaggistico o culturale, ai fini <strong>della</strong> relativa conservazione e<br />
pubblica fruizione.<br />
In sintesi lo <strong>Studio</strong> risulta di fondamentale importanza non solo per contribuire a tutelare e a<br />
tramandare la memoria storica dell’attività e <strong>della</strong> cultura rurale, ma anche per il contributo<br />
che fornisce al processo di riqualificazione del <strong>territorio</strong> rurale e alla strategia complessiva<br />
per il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni rurali.<br />
- 118 -
A conclusione dello studio eseguito, per il <strong>territorio</strong> <strong>della</strong> <strong>Strada</strong> dei <strong>vini</strong> DOC <strong>Lison</strong> –<br />
Pramaggiore, è emerso che l’ avvio di una serie di interventi di recupero infrastrutturale, nella<br />
quale si colloca anche la <strong>Strada</strong> dei Vini DOC <strong>Lison</strong> – Pramaggiore quale prima iniziativa di<br />
sviluppo di una serie di itinerari nell’ area, evidenzia la mancanza di un quadro organico<br />
sovracomunale di analisi delle principali componenti storico, architettonico, culturali e<br />
paesaggistiche che caratterizzano il <strong>territorio</strong>.<br />
Inoltre si evidenzia la mancanza di punti informativi atti a guidare il visitatore alla scoperta dei<br />
beni di questo <strong>territorio</strong>, in quanto la Mostra internazionale dei Vini, con la propria sede a<br />
Pramaggiore, ha un ruolo rilevante per far conoscere al visitatore e al turista in genere<br />
essenzialmente i prodotti e le aziende del luogo; tali punti informativi potrebbero anche<br />
trovare la loro sede all’ interno delle risorse già presenti nel territori quali le biblioteche<br />
comunali attraverso sezioni dedicate, che permettano una prima conoscenza storicogeografica<br />
dei comuni e suggeriscano gli itinerari da intraprendere per cogliere direttamente<br />
le testimonianze che questi luoghi conservano.<br />
La volontà di mettere in rete, attraverso percorsi secondari, elementi architettonici e<br />
paesaggistici, permetterà di apprezzare nella loro tipicità e per gli eventuali tratti originali<br />
tutte le testimonianze del patrimoni rurale.<br />
8 Individuazione, classificazione e descrizione degli opportuni itinerari di<br />
valorizzazione delle risorse censite<br />
Tenendo conto che nel <strong>territorio</strong> ci sono beni architettonici e paesaggistici che , nella loro<br />
potenzialità di risorsa per la valorizzazione di questi ambiti, non sono collegati tra loro e con<br />
i percorsi principali già codificati, diventa opportuno suggerire percorsi e itinerari atti a<br />
farcene scoprire l’ esistenza e darci la possibilità di godere di queste ricchezze intrinseche.<br />
Questi beni se recuperati testimonieranno oltre che la tradizione rurale che li ha costituiti<br />
anche la grande vitalità e capacità di rinnovamento che ha caratterizzato queste terre,<br />
risulterà appunto fondamentale la creazione di una rete che ne permetta la fruizione e la<br />
visibilità. In quest’ ottica si pone l’ applicazione <strong>della</strong> Misura 313 azione 1 con il bando<br />
ITINERARI per il cofinanziamento di eventuali percorsi secondari.<br />
- 119 -
8.1 Definizione di itinerario “secondario” atto alla valorizzazione delle risorse<br />
censite<br />
Sono da considerarsi percorsi secondari o “percorsi di collegamento” i tracciati, ed i relativi<br />
interventi, in grado di favorire, direttamente o indirettamente, il miglioramento complessivo<br />
<strong>della</strong> rete di interconnessione e collegamento tra i percorsi principali riconosciuti,quali la<br />
Litoranea Veneta, prevedendo un’ effettiva intersezione con uno di questi ultimi, oppure un<br />
aumento del numero dei territori ad essi collegati o , ancora il completamento, anche<br />
parziale, di tragitti destinati al collegamento tra i suddetti percorsi o che consentono<br />
comunque il consolidamento di collegamenti già finanziati da risorse pubbliche. ( tratto da<br />
obiettivi PSR 2007-2013 Misura 313 azione 1). Una riflessione va fatta sui potenziali percorsi<br />
ciclo-pedonali che si potrebbero realizzare lungo il corso del fiume Loncon, prendendo ad<br />
esempio la progettualità pilota già portata a realizzazione per gli itinerari “GiraLivenza” e<br />
“GiraLemene”, dando così a questi comuni oggetto di studio una variante, di carattere<br />
prettamente naturalistico,a quella <strong>della</strong> <strong>Strada</strong> dei Vini, a completamento di uno scenario che<br />
possa valorizzare il patrimonio rurale in tutte le sue sfaccettature.<br />
8.2 Definizione e individuazione nel <strong>territorio</strong> ambito di studio degli itinerari<br />
principali<br />
Il <strong>territorio</strong> di Annone Veneto e Pramaggiore presenta un sistema articolato di piste ciclabili<br />
esistenti e, dalla programmazione comunale, si evincono anche una serie di opere<br />
infrastrutturanti prioritarie, che definiscono una “rete” delle ciclabili di progetto. Opere dai<br />
costi di realizzazione anche elevati, che si realizzeranno in tempi medio–lunghi, vista l’<br />
attuale congiuntura economica, e la cui ricaduta nel <strong>territorio</strong> non è al momento<br />
quantificabile.<br />
L’itinerario storico-naturalistico è invece un percorso ciclo-pedonale, per lo più esistente che<br />
attraversa strade secondarie –quasi sempre pubbliche- sia in contesti storici che naturalistici<br />
di pregio ambientale. Lo scopo degli itinerari, espressi anche attraverso una rigorosa<br />
segnaletica,è quello di promuovere la visita dei luoghi e contestualmente sviluppare una<br />
“economia <strong>della</strong> mobilità lenta”, quale nuova risorsa per il <strong>territorio</strong>.<br />
Punto fondamentale per la realizzazione <strong>della</strong> “rete <strong>della</strong> mobilità lenta” è l’ intermodalità tra<br />
gli stessi sistemi di comunicazione: pedonale, ciclabile, fluviale, treno -con l’ eventuale<br />
servizio di “Bici al seguito” presso la Stazione Ferroviaria di Annone Veneto, autobus pubblici<br />
etc al fine di rendere visibile al turista l’ esistenza nel <strong>territorio</strong> di un itinerario sostenibile e<br />
vendibile turisticamente a fruitori italiani e stranieri.<br />
Nei due territori comunali oggetto di studio, sono stati sviluppati negli scorsi anni, percorsi sia<br />
nuovi che recuperati da relitti di strade campestri o tratti ferroviari abbandonati oppure dalla<br />
- 120 -
utilizzazione stessa di strade comunali a basso volume di traffico per un progetto che ha<br />
portato alla realizzazione di opere puntuali con il fine di realizzare un itinerario storiconaturalistico<br />
nonchè fluviale.<br />
Nei comuni di Annone Veneto e Pramaggiore, oggetto del presente studio, gli itinerari sono<br />
stati recepiti nella loro interezza , ed evidenziati nell’ allegata planimetria progettuale di<br />
sintesi di cui alla tavola allegata in formato A0.<br />
Itinerario principale del nostro ambito di studio è appunto la già citata <strong>Strada</strong> dei Vini, che<br />
però, a parte i cartelli segnaletici, si presenta come una semplice informazione di dove ci si<br />
trova ma non di dove si arriverà continuando questo tracciato, oltre al fatto che non ha un<br />
elemento di distinzione particolare rispetto agli altri tracciati.<br />
Mancano punti informativi o tabelle segnaletiche con l’itinerario complessivo, è sicuramente il<br />
paesaggio contrassegnato da distese di vitigni che ti fa capire inequivocabilmente di essere<br />
nella percorrenza <strong>della</strong> strada dei <strong>vini</strong>.<br />
8.3 Descrizione e individuazione degli Itinerari secondari<br />
Il presente studio ha definito nella cartografia l’itinerario principale <strong>della</strong> strada dei <strong>vini</strong> come<br />
sopra descritto e contestualmente ha georeferenziato nei territori interessati, i manufatti e gli<br />
elementi paesaggistici.<br />
Si è quindi individuata una potenziale “rete” di percorsi di collegamento integrativi proposti<br />
secondari strategici, di connessione dei manufatti/elementi del paesaggio, proprio all’<br />
itinerario principale <strong>della</strong> strada dei <strong>vini</strong> sopradescritta.<br />
L’ obiettivo è stato quello, una volta verificate nei luoghi le modalità di connessione ciclopedonale,<br />
di dare maggiore valenza turistica ad un potenziale itinerario secondario<br />
prevedendone un eventualmente accesso al bando di cofinanziamento previsto dalla Misura<br />
313 <strong>Azione</strong> 1 ITINERARI, al fine di una maggiore caratterizzazione e qualificazione del<br />
percorso in funzione dell’ itinerario principale.<br />
Le connessioni, attraverso itinerari secondari, individuati nello studio tra i principali<br />
manufatti/beni paesaggistici, sono così descrivibili:<br />
Nel Comune di Annone Veneto sono stati individuati i seguenti itinerari secondari :<br />
- percorso in sicurezza, rispetto a quello esistente sulla strada principale fortemente<br />
trafficata, che dalla Chiesa di San Vitale ( scheda 1) potrebbe percorrere la storica via Cao<br />
De Sora fino all’ oratorio parrocchiale ( scheda 2);<br />
- raccordo tra la via oltrefossa in corrispondenza del Bosco del Fosson ( scheda 14)<br />
passando di fronte alla casa Gianotto ( scheda 16 e 17) fino alla località bassa Faè (scheda<br />
- 121 -
19 – 20 ) per poi ritornare verso via oltrefossa o alternativamente verso la frazione di<br />
Spadacenta (scheda 22);<br />
- raccordo dalla frazione di Giai tra l’elemento paesaggistico del “filare alberato frangivento<br />
di Via Polvaro” (scheda n 30 e 28) per poi, dopo il tratto alberato, completare l’itinerario<br />
verso il limite comunale in via Stangada ( scheda 26) e continuando lungo il confine dopo un<br />
tratto nel comune di Pramaggiore arrivare a un altro ambito paesaggistico di rilievo ( scheda<br />
25);<br />
- dalla zona di pracurte ( scheda 31) dirigersi verso la frazione di Loncon ( scheda 34);<br />
- sempre dalla zona di pracurte, ma nella parte più a sud, proseguimento di una pista<br />
ciclabile già esistente (scheda 32 – 33) abbiamo evidenziato un percorso che potrebbe<br />
estendersi anche nel comune di Santo Stino di Livenza.<br />
Nel Comune di Pramaggiore sono stati individuati i seguenti itinerari secondari:<br />
- itinerario secondario, dal limite estremo nord del comune fino al nucleo di<br />
Salvarolo immersi in un ambito paesaggistico rurale di elevato pregio ( scheda 2 – 4 -3) per<br />
arrivare alla località di Prabedoi ( scheda 5 – 6 – 7 ) per poi poter ritornare a Salvarolo<br />
oppure verso il centro del comune;<br />
- itinerario secondario che dalla località di Prabedoi, lungo il Fiume Loncon<br />
potrebbe giungere alle spalle <strong>della</strong> chiesa di Blessaglia (scheda 20);<br />
- dalla storica Postumia, all’ interno del paesaggio agricolo ( scheda 26) procedere<br />
verso Belfiore ( scheda 29 – 30 -31)<br />
- sempre dal Belfiore procedendo verso <strong>Lison</strong> arrivare al confine sud-ovest del<br />
comune ( scheda 32)<br />
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INDICE<br />
Titolo dello studio: Territorio <strong>della</strong> <strong>Strada</strong> dei <strong>vini</strong> DOC <strong>Lison</strong>-Pramaggiore : Comuni di<br />
Annone Veneto e Pramaggiore. Tutela e riqualificazione del paesaggio e dell’architettura<br />
rurale del contesto centrale dell’ area DOC <strong>Lison</strong> Pramaggiore<br />
Introduzione generale agli studi 323/a<br />
Premessa<br />
1.a Localizzazione del Comune di Annone Veneto<br />
1.a.1 Analisi <strong>della</strong> componente storica<br />
1.a.2 Analisi delle componenti architettoniche<br />
1.a.3 Analisi delle componenti culturali<br />
1.b Localizzazione del Comune di Pramaggiore<br />
1.b.1 Analisi <strong>della</strong> componente storica<br />
1.b.2 Analisi delle componenti architettoniche<br />
1.b.2 Analisi delle componenti culturali<br />
2 Analisi <strong>della</strong> componente paesaggistica<br />
2.a Sintesi del Paesaggio Fluviale – Il fiume Loncon<br />
2.b Sintesi del Paesaggio Viti<strong>vini</strong>colo<br />
2.c Sintesi del Paesaggio di Bonifica<br />
3 Ricognizione e descrizione degli studi/ricerche già esistenti e disponibili, per il medesimo<br />
<strong>territorio</strong> interessato<br />
3.1 Elenco delle pubblicazioni<br />
3.2 Elenco degli studi realizzati dal GAL Venezia Orientale di Portogruaro<br />
4 Conseguente illustrazione dei fattori/argomentazioni/considerazioni che motivano il<br />
nuovo studio/ricerca e degli obiettivi specifici del medesimo<br />
5 Individuazione, classificazione e descrizione dei principali elementi/beni del patrimonio<br />
rurale presenti sul <strong>territorio</strong> con riferimento a una o più componenti storico, culturali,<br />
paesaggistiche, artistiche, architettoniche, in merito alla fattibilità degli interventi di<br />
conservazione dei beni<br />
5.1 Considerazioni esplicative dei parametri in scheda<br />
5.2.1 Individuazione cartografica su Carta Tecnica Regionale degli elementi rilevati.<br />
Il Comune di Annone Veneto (1:25.000)<br />
5.2.2 Schede delle categorie di beni e paesaggi del Comune di Annone Veneto<br />
5.3.1 Individuazione cartografica su Carta Tecnica Regionale degli elementi rilevati.<br />
Il Comune di Pramaggiore (1:25.000)<br />
5.3.2 Schede delle categorie di beni e paesaggi del Comune di Pramaggiore<br />
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6 Rispondenza degli interventi di conservazione, gestione e/o pubblica fruizione degli<br />
elementi oggetto di studio, alle principali politiche regionali<br />
7 Giustificazione e conferma <strong>della</strong> rispondenza degli interventi proposti rispetto agli<br />
obiettivi e alle strategie complessive del Programma di sviluppo locale del GAL Venezia<br />
Orientale<br />
8 Individuazione, classificazione e descrizione degli opportuni itinerari di valorizzazione<br />
delle risorse censite<br />
8.1 definizione di itinerario “secondario” atto alla valorizzazione delle risorse censite<br />
8.2 definizione ed individuazione nel <strong>territorio</strong> ambito di studio degli itinerari principali<br />
8.3 descrizione e individuazione degli itinerari secondari<br />
9 Mappa del <strong>territorio</strong> <strong>della</strong> <strong>Strada</strong> dei <strong>vini</strong> DOC <strong>Lison</strong>-Pramaggiore (Copia in formato A0)<br />
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