Cantieri del Mediterraneo - Porto & diporto
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Da sinistra: Luigi Salvatori Amministratore Delegato <strong>Cantieri</strong> <strong>del</strong> <strong>Mediterraneo</strong> e Francesco Izzo, Consigliere Delegato<br />
<strong>Cantieri</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Mediterraneo</strong><br />
completato<br />
l’ammodernamento<br />
<strong>del</strong> Bacino 3<br />
Con il completamento dei lavori al Bacino di carenaggio n.<br />
3 si è conclusa la quarta opera di ammodernamento <strong>del</strong>le<br />
infrastrutture <strong>del</strong>lo scalo partenopeo.<br />
La cerimonia di consegna <strong>del</strong>la struttura si è tenuta<br />
all’interno dei <strong>Cantieri</strong> <strong>del</strong> <strong>Mediterraneo</strong> e questa ristrutturazione<br />
si affianca alle realizzazioni già completate nel<br />
porto, l’allungamento <strong>del</strong> Molo Bausan, <strong>del</strong>l’Immacolatella<br />
Vecchia e recentemente <strong>del</strong> Flavio Gioia.<br />
Con il bacino in muratura ristrutturato la <strong>Cantieri</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Mediterraneo</strong> Spa si pone sul mercato <strong>del</strong>le riparazioni e<br />
trasformazioni come centro di eccellenza per posizione<br />
sei<br />
6<br />
MARZO
cantieristica | porto&<strong>diporto</strong><br />
“<br />
geografica e potenzialità strutturali: la realizzazione<br />
<strong>del</strong>l’opera, costata 13 milioni di euro, è durata tre anni<br />
ed ha visto interventi per il rifacimento degli impianti e<br />
<strong>del</strong>la pavimentazione, la creazione di una nuova vasca<br />
di alaggio per la riparazione di imbarcazioni di medie<br />
dimensioni e il potenziamento in larghezza, lunghezza<br />
e profondità <strong>del</strong> bacino stesso. Ora il bacino potrà<br />
ospitare navi fino a 300 metri di lunghezza e a 38<br />
La realizzazione<br />
<strong>del</strong>l’opera, costata 13<br />
milioni di euro,<br />
è durata 3 anni<br />
”<br />
metri di larghezza<br />
con una stazza<br />
fino a 80.000<br />
tonnellate.<br />
Privato e pubblico<br />
(Autorità Portuale)<br />
a Napoli hanno ritrovato una sintonia che mancava<br />
da tempo: con questa ristrutturazione il porto di Napoli<br />
riconquisterà quote di ricchezza che erano state<br />
dirottate su altri scali; Napoli, quindi, sempre più<br />
riscopre la sua maggiore peculiarità, quella di porto<br />
polifunzionale grazie alla convivenza di traffico commerciale,<br />
traffico containerizzato, rinfuse liquide, passeggeri,<br />
croceristi e polo industriale. “Un settore quest’ultimo – ha<br />
detto Francesco Nerli, presidente <strong>del</strong>l’Autorità Portuale di<br />
Napoli – dove il fatturato è cresciuto dal 2002 al 2003 <strong>del</strong><br />
12% (da 62 milioni di euro a 70,7 milioni di euro) e dal<br />
2003 al 2004 <strong>del</strong> 31%. Per il settore industriale prevediamo<br />
di investire altri 80 milioni di euro: questo comparto<br />
mette a disposizione <strong>del</strong>l’armamento ben quattro bacini<br />
galleggianti e tre in muratura mentre a breve seguirà la<br />
riorganizzazione <strong>del</strong>la cantieristica. Infatti oltre alla razionalizzazione<br />
<strong>del</strong>le aree destinate ai concessionari <strong>del</strong><br />
settore, prevediamo il rifacimento di alcune banchine da<br />
destinare alle riparazioni navali (Molo Vittorio Emanuele,<br />
Molo Carmine) nonché l’assegnazione ad un consorzio di<br />
riparatori navali <strong>del</strong> Bacino n. 5”.<br />
Fabio De Cesare<br />
Durante la cerimonia Luigi Salvatori, amministratore<br />
<strong>del</strong>egato <strong>del</strong>la <strong>Cantieri</strong> <strong>del</strong> <strong>Mediterraneo</strong>, ha messo<br />
in evidenza il continuo aumento <strong>del</strong>le commesse:<br />
erano poco più di 50 negli anni 2003 e 2004 mentre<br />
sono passate a 122 nel 2005 operando con solo tre bacini:<br />
“Gli investimenti effettuati nel periodo 2000/2004<br />
ammontano a 11,6 milioni di euro – ha affermato Luigi<br />
Salvatori – mentre quelli <strong>del</strong>lo scorso anno sono stati<br />
quasi 5 milioni. Nel periodo che andrà dal 2006<br />
al 2009 sono stati programmati altri 6,2 milioni di<br />
euro per una riqualificazione <strong>del</strong>la struttura che<br />
ci metterà in grado di cogliere l’opportunità <strong>del</strong>la<br />
crescita dei traffici dovuta alla globalizzazione: la<br />
domanda di nuove costruzioni di navi sarà satura<br />
per cui si ricorrerà sempre più alla riqualificazione<br />
<strong>del</strong>l’esistente”.<br />
sette<br />
7<br />
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