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Novembre 2010

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Rassegna stampa <strong>Novembre</strong> <strong>2010</strong> Comune di Poirino<br />

CORRIERE DI CHIERI<br />

Martedì 16 novembre <strong>2010</strong><br />

CHIERI E DINTORNI 5<br />

Denso, 300 in ’cassa’<br />

fra sparute polemiche<br />

PECETTO - Coltivazioni: incontro sui metodi<br />

Poirino, sindacato firma accordo<br />

CASTELNUOVO E BUTTIGLIERA<br />

Piazzole usate come discariche<br />

ma i volontari le stanno ripulendo<br />

POIRINO Si allunga ancora la cassa<br />

integrazione ordinaria alla<br />

Denso: due tornate dal 15 al 20 novembre<br />

e dal 29 novembre al 4 dicembre.<br />

Potranno essere coinvolti<br />

un massimo di 300 addetti su<br />

1.350, esclusi i colletti bianchi.<br />

L’accordo è stato firmato martedì<br />

e approvato in assemblea dei lavoratori<br />

giovedì. Ma qualche tuta<br />

blu contesta di nuovo il provvedimento<br />

e attacca i sindacati confederali,<br />

in particolare Fiom Cgil.<br />

La multinazionale giapponese,<br />

leader nella produzione di climatizzatori,<br />

aveva ripreso a lavorare<br />

a pieno ritmo da gennaio. Anzi,<br />

è di luglio un patto per assumere<br />

75 lavoratori: 15 a tempo indeterminato;<br />

15 a tempo determinato<br />

fino al 30 ottobre; 40 fino al 23 dicembre.<br />

Non solo: l’azienda<br />

chiedeva ai dipendenti lavoro<br />

straordinario il sabato e la domenica.<br />

Ma già a fine ottobre era scattata<br />

una settimana di cassa ordinaria:<br />

la produzione è frenata da<br />

un calo di commesse Fiat e Peugeot.<br />

«Non capisco perché si debba ricorrere<br />

alla cassa - lamenta l’operaio<br />

Antonello Serra - In teoria,<br />

durante un mese l’ammontare di<br />

lavoro straordinario può arrivare<br />

a 3.000 ore: perchè non si possono<br />

gestire in altro modo questi cali».<br />

Lui, appoggiato da altri lavoratori,<br />

ha inviato un esposto all’Inps<br />

per verificare se il ricorso al<br />

provvedimento è giustificato. E se<br />

è necessario rallentare, Serra suggerisce:<br />

«Potrebbero organizzare<br />

chiusure collettive, cioè chiudere lo<br />

stabilimento 1-2 giorni al mese per<br />

tutti».<br />

«Non è possibile - replica Antonio<br />

De Santis, sindacalista Uilm -<br />

Denso lavora per tanti clienti: certi<br />

lavori non devono essere<br />

bloccati».<br />

Serra sospetta che la cassa colpisca<br />

i più deboli: categorie protette<br />

e famiglie che vivono con un<br />

solo stipendio. Le difficoltà andrebbero<br />

ripartite tra tutti i dipendenti:<br />

«Chi si astiene dal lavoro percepisce<br />

700-800 euro - sottolinea l’operaio<br />

- è faticoso andare avanti così».<br />

Smentisce Barbara Tibaldi,<br />

portavoce Cgil: «L’accordo specifica<br />

di salvaguardare i casi con particolari<br />

criticità».<br />

Sebbene la legge non preveda<br />

per la cassa ordinaria la tutela dei<br />

lavoratori deboli, i rappresentati<br />

dei confederali assicurano di aver<br />

strappato all’azienda quanto possibile:<br />

«Il provvedimento sarà gestito<br />

un minimo a rotazione, nei reparti<br />

dove si può fare - riporta De<br />

Santis - Non ci saranno straordinari<br />

per i reparti produttivi, ma<br />

qualcuno potrebbe lavorare il sabato<br />

per curare la manutenzione<br />

delle macchine». E Tibaldi garantisce:<br />

«Tra le due settimane di cassa<br />

sarà convocato un incontro con<br />

l’azienda, per verificare la corretta<br />

applicazione del provvedimento».<br />

Nonostante si debba tirare la<br />

cinghia, le cose non vanno poi così<br />

male: «Il settore ricerca e sviluppo<br />

sta lavorando: è un buon segno»,<br />

indica De Santis. Inoltre, il 22 novembre<br />

all’Unione Industriale<br />

verrà discusso il premio di produzione.<br />

Quando al cane scappa la pipì...<br />

Sisca chiede un’area attrezzata<br />

Poirino, Tamagnone: «Non è una priorità»<br />

POIRINO Dove si possono portare<br />

i cani a correre e a fare i<br />

propri bisogni «Bisognerebbe<br />

ricavare un’area attrezzata –<br />

propone Marco Sisca, consigliere<br />

di minoranza che ha<br />

proposto questo argomento di<br />

discussione al sindaco Tamagnone<br />

e all’Ufficio tecnico –<br />

Un’area all’interno del paese<br />

e che sia facilmente raggiungibile.<br />

Ad esempio sarebbe interessante<br />

come zona il nuovo<br />

terreno ceduto dal signor “Mister<br />

X” al Comune e che deve<br />

obbligatoriamente rimanere a<br />

parco».<br />

La proposta, inviata al municipio<br />

via lettera a metà ottobre<br />

non ha ancora ricevuto<br />

una risposta ufficiale. «Non<br />

ne abbiamo ancora parlato<br />

perché non è una priorità – è<br />

■ I volontari ecologici, i<br />

gruppi alpini e i membri<br />

delle pro loco di Castelnuovo<br />

e Buttigliera stanno ripulendo<br />

le piazzole lungo la<br />

tangenziale e la strada provinciale,<br />

dalla rotonda per<br />

Riva fino alla rotatoria per<br />

Castelnuovo e Colle don Bosco.<br />

Ad annunciarlo sono i<br />

sindaci Giorgio Musso e Roberto<br />

Bechis stufi di tanta<br />

inciviltà.<br />

«Quelle aree sono state<br />

scambiate per discariche a<br />

cielo aperto e sono zeppe di<br />

rifiuti d’ogni genere – denunciano<br />

i due sindaci - I<br />

cittadini incivili avranno u-<br />

na lezione di educazione da<br />

parte dei volontari del territorio».<br />

Musso e Bechis si augurano<br />

che le aree interessate,<br />

una volta ripulite, non<br />

vengano più deturpate in<br />

questa barbara maniera. Difatti,<br />

è risaputo che uno spazio<br />

già compromesso viene<br />

trattato con maggiore leggerezza<br />

rispetto a uno pulito.<br />

I volontari si sono trovati<br />

la prima volta martedì<br />

scorso lungo la tangenziale.<br />

«Hanno raccolto e differenziato<br />

i rifiuti abbandonati<br />

lungo la carreggiata e nelle<br />

aree di sosta, ma non hanno<br />

finito – chiudono Musso e<br />

Bechis - Le operazioni si ripeteranno<br />

fino alla metà di<br />

dicembre».<br />

chiaro il sindaco Tamagnone<br />

– Se i padroni vogliono portare<br />

in giro i cani, di erba a Poirino<br />

ne abbiamo tanta, non<br />

siamo in centro Torino. Sicuramente<br />

non si farà all’interno<br />

dell’area ceduta da “Mister<br />

X”: sarebbe un insulto per colui<br />

che ci ha donato quel posto.<br />

Comunque non sono contrario<br />

all’idea, se ne può parlare».<br />

Il sindaco lascia quindi una<br />

piccola porta aperta alla discussione,<br />

ma l’area attrezzata<br />

per i cani non fa parte dell’agenda<br />

politica del prossimo<br />

futuro.<br />

Il gruppo consigliare La<br />

Svolta, di cui fa parte Sisca,<br />

vorrebbe che se ne parlasse in<br />

commissione tecnica, ma anche<br />

su questo aspetto il sindaco<br />

Tamagnone frena.<br />

Tuttavia resta l’incertezza e di<br />

sicuro ci saranno altri colpi di cassa<br />

integrazione: «Sono in programma<br />

7 giorni di cassa alla Fiat – fa<br />

sapere Tibaldi – Pertanto, Denso<br />

si dovrebbe fermare di nuovo».<br />

Non c’è altra soluzione «La crisi<br />

è forte ovunque, intorno ci sono<br />

situazioni più gravi - considera De<br />

Santis - Alla Denso nel <strong>2010</strong> ci sono<br />

stati appena 20 giorni di cassa<br />

ordinaria ed è stato assunto del personale».<br />

Bisogna stringere i denti: «E’ un<br />

accordo unitario, firmato e condiviso<br />

dalle tre sigle - precisa Mario<br />

Bella, sindacalista della Fim -<br />

Qualcuno cerca di soffiare sul fuoco<br />

e seminare panico tra i lavoratori».<br />

Il riferimento è alle paure del<br />

gruppo di dipendenti, di cui Serra<br />

è portavoce: «Nessuna tuta blu<br />

si è ribellata - interviene Claudio<br />

Colombano, rappresentante sindacale<br />

della Fiom - Se qualcuno a-<br />

veva da contestare, doveva farlo in<br />

assemblea».<br />

Ma Serra non condivide neppure<br />

la rappresentatività della Fiom:<br />

«E’ stato nominato un delegato per<br />

sostituire un altro che se n’è andato<br />

- racconta - Il suo nome non è stato<br />

attinto dalla lista, dove sono indicati<br />

i più votati alle elezioni dell’estate<br />

2009». Lui, che era tra i papabili,<br />

è furioso: «Non sono state<br />

rispettate le regole poiché, secondo<br />

lo statuto Fiom, bisognerebbe seguire<br />

la graduatoria. Quindi spetterebbe<br />

a me».<br />

Per questo, insieme ad altri lavoratori,<br />

ha domandato l’intervento<br />

di Maurizio Landini, segretario<br />

nazionale di Fiom-Cgil, dei<br />

componenti della segreteria Laura<br />

Spezia, Giorgio Airaudo e Sergio<br />

Bellavita, di Giorgio Cremaschi,<br />

presidente del comitato centrale.<br />

«Abbiamo due persone da nominare<br />

– non si sbottona Tibaldi<br />

– Stiamo sentendo le disponibilità<br />

di chi potrebbe assumere<br />

l’incarico».<br />

Federica Costamagna<br />

«Non penso che se ne parlerà<br />

in commissione, ma in realtà<br />

non ce ne siamo ancora fatti<br />

un problema. E sicuramente<br />

non andremo a cercare un posto<br />

dove andare a fare quest’area<br />

attrezzata. Magari in futuro<br />

nella progettazione di un<br />

grossa area urbanistica come<br />

quella del Bric del Papa si potrebbe<br />

pensare a un’area delimitata<br />

per i cani. Ma bisognerebbe<br />

anche informarsi sulle<br />

caratteristiche che deve avere».<br />

Un problema lontano quindi<br />

per il sindaco Sergio Tamagnone,<br />

mentre Marco Sisca<br />

ha idee più concrete e semplici<br />

a riguardo. «Il bosco regalato<br />

al Comune sarebbe un posto<br />

molto carino. Bisognerebbe<br />

che i cantonieri o gli operatori<br />

sociali lo rendessero agibile<br />

e poi basterebbe posizionare<br />

una recinzione e qualche<br />

panchina. In questo modo i costi<br />

sarebbero pressochè a zero».<br />

Moreno Strazza<br />

La cura dei frutteti sarà l’argomento dell’incontro di giovedì<br />

Ciliegie e susine<br />

come “spremerle”<br />

PECETTO Un pomeriggio per<br />

cercare di capire come avere<br />

ciliegie e susine di elevata<br />

qualità non solo gustativa ma<br />

anche sanitaria e in grado di<br />

dare ai coltivatori dei redditi<br />

adeguati.<br />

E’ questo il succo dell’“Incontro<br />

tecnico su ciliegio e susino”<br />

che si svolgerà dopodomani,<br />

giovedì, a partire dalle<br />

14,30 nella Sala Incontri della<br />

biblioteca comunale in piazza<br />

Rimembranza 9 (ingresso libero).<br />

Ad organizzarlo è la<br />

Facolt (Frutticoltori Associati<br />

Collina Torinese)<br />

in collaborazione<br />

con l’assessorato all’agricoltura<br />

della Regione<br />

e il dipartimento colture<br />

arboree dell’Università<br />

degli Studi di<br />

Torino. «In questo periodo<br />

gli agricoltori si preparano<br />

ad avviare i nuovi<br />

cicli produttivi - introduce<br />

il presidente della Facolt,<br />

Elio Miranti - Quindi fanno i<br />

calcoli se l’anno passato è stato<br />

buono dal punto di vista economico<br />

ma decidono anche se<br />

acquistare nuovi impianti, rinnovare<br />

le attrezzature ed eventualmente<br />

modificare le metodologie<br />

colturali per rispondere<br />

alle esigenze dei consumatori<br />

e garantire alla propria famiglia<br />

un reddito adeguati a<br />

compensare il lavoro e le risorse<br />

finanziarie impegnate».<br />

L’incontro tenterà di divulgare<br />

a tecnici, frutticoltori e<br />

anche studenti in materie a-<br />

grarie i risultati della ricerca<br />

sulle qualità salutistiche di<br />

vecchie e nuove varietà di ciliegie<br />

svolta dagli enti organizzatori<br />

e centri di ricerca a-<br />

naloghi distribuiti in tutta Italia<br />

coordinati dal Cra (Centro<br />

di ricerca per la frutticoltura<br />

del Ministero dell’agricoltura).<br />

Ad intervenire saranno l’assessore<br />

all’agricoltura di Pecetto<br />

Cecilia Savio (che introdurrà<br />

la frutta tipica della collina),<br />

il tecnico della Facolt<br />

Marco Bottazzi (che parlerà di<br />

difesa fitosanitaria per ottenere<br />

prodotti di qualità), Luca<br />

Elio Miranti<br />

Ricci dell’assessorato all’agricoltura<br />

della Regione Piemonte<br />

(che spiegherà quali sono i<br />

progetti di sviluppo promossi<br />

dall’ente sull’argomento tra<br />

innovazione e tradizione).<br />

Il professor Giovanni Giacalone<br />

del dipartimento colture<br />

arboree dell’Università di<br />

Torino (che tratterà i temi della<br />

qualità nelle antiche e nuove<br />

varietà di ciliegie e i problemi<br />

da affrontare prima di<br />

adottare portinnesti nanizzati),<br />

l’agronomo Stefano<br />

Filandrino (che racconterà<br />

come si stanno<br />

sviluppando le esperienze<br />

di cerasicoltura<br />

in pianura) e il tecnico<br />

Roberto Tabasso (che<br />

fornirà indicazioni per<br />

i nuovi impianti di ciliegio<br />

e susino).<br />

La fine degli interventi<br />

è prevista per le<br />

17,30, quindi verrà lasciato<br />

spazio alla discussione<br />

e alle domande da<br />

parte del pubblico. «Come si<br />

può notare dagli argomenti<br />

delle relazioni il tema principale<br />

che verrà affrontato sarà<br />

quello sanitario in modo da dare<br />

ai produttori gli strumenti<br />

più adatti per assolvere il loro<br />

impegno a fornire un prodotto<br />

non solo di elevata qualità gustativa<br />

ma anche sanitaria».<br />

Ma come mai si è deciso di<br />

puntare particolarmente su<br />

questo aspetto Ci sono stati<br />

dei problemi nella produzione<br />

del <strong>2010</strong> «Quest’anno la<br />

campagna cerasicola è stata<br />

particolarmente critica sotto<br />

l’aspetto sanitario per via delle<br />

continue piogge che si sono<br />

avute nel periodo della fioritura<br />

e in parte anche in quello<br />

della maturazione dei frutti.<br />

Per questo abbiamo ritenuto<br />

che l’argomento della qualità<br />

sanitaria del prodotto fosse<br />

quello più concreto da trattare,<br />

per i produttori ma anche<br />

per gli hobbisti, sia per il ciliegio<br />

che per il susino visto<br />

che quest’anno sono stati colpiti<br />

da malattie che prima si<br />

erano non si erano mai viste o<br />

quasi».<br />

Matteo Dalla Francesca<br />

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