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il geometra bresciano - Collegio Geometri e Geometri Laureati della ...

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CULTURA<br />

Il Centro Studi San Martino<br />

per la storia dell’agricoltura<br />

e l’ambiente<br />

Il Centro Studi San<br />

Martino è un organismo<br />

che studia la<br />

storia dell’agricoltura e le trasformazioni<br />

del territorio, del<br />

paesaggio e dell’ambiente<br />

legate allo sv<strong>il</strong>uppo industriale,<br />

demografico nell’ottica<br />

di una ragionata ecocompatib<strong>il</strong>ità<br />

e sostenib<strong>il</strong>ità.<br />

Grazie a un accordo siglato<br />

con la Fondazione del Castello<br />

di Padernello, <strong>il</strong><br />

Centro Studi San Martino dispone<br />

di una prestigiosa<br />

sede per la propria biblioteca,<br />

ove promuove la creazione<br />

di una emeroteca e di<br />

una mediateca specializzate,<br />

nonché pubblicazioni,<br />

organizzazione di convegni,<br />

di giornate di studio, dibattiti<br />

mediante l’apporto di<br />

studiosi, con lo scopo di inserire<br />

<strong>il</strong> processo di sv<strong>il</strong>uppo<br />

locale nel più generale<br />

quadro dell’evoluzione agricola<br />

e ambientale italiana.<br />

L’intento del Centro Studi<br />

San Martino è quello di ricostruire<br />

la storia dell’agricoltura<br />

e del paesaggio <strong>della</strong><br />

nostra bellissima provincia,<br />

partendo da coloro che<br />

questa storia l’hanno creata,<br />

plasmata con le scelte quotidiane,<br />

solo apparentemente<br />

secondarie, quella<br />

storia che prescinde dalle<br />

statistiche, dalle opinioni i-<br />

nevitab<strong>il</strong>mente parziali,<br />

dalle collocazioni aprioristiche<br />

all’interno di rigide<br />

strutture mentali, ma che<br />

guarda al dato concreto per<br />

trarne <strong>il</strong> significato più<br />

profondo, per capire perché<br />

delle scelte fatte dai nostri<br />

genitori e dai nostri nonni,<br />

scelte che ci hanno preceduto<br />

e che inevitabimente<br />

oggi ci condizionano.<br />

L’obiettivo viene perseguito<br />

attraverso la raccolta di documenti<br />

presso la biblioteca<br />

del Castello di Padernello,<br />

in modo tale da conservare<br />

la memoria storica, per evitare<br />

la distruzione ad opera<br />

dell’incuria del tempo o, più<br />

semplicemente, dalla distrazione.<br />

L’ambizioso progetto di fare<br />

di uno scrigno prezioso come<br />

<strong>il</strong> Castello di Padernello <strong>il</strong><br />

luogo <strong>della</strong> raccolta <strong>della</strong><br />

memoria storica delle famiglie<br />

bresciane necessita, inevitab<strong>il</strong>mente,<br />

<strong>della</strong> collaborazione<br />

di molti, in primis dei<br />

geometri bresciani.<br />

Non si tratta di una tradizionale<br />

biblioteca volta unicamente<br />

alla raccolta dei libri;<br />

bensì <strong>della</strong> prima biblioteca<br />

in itinere, in continua evoluzione,<br />

finalizzata alla costante<br />

raccolta <strong>della</strong> documentazione<br />

proveniente direttamente<br />

dalle famiglie<br />

dei bresciani.<br />

Mi riferisco a quei documenti<br />

che, spesso, sono in<br />

soffitta o in cantina e che racchiudono<br />

le vicende quotidiane<br />

di una famiglia, di alcuni<br />

suoi membri.<br />

Documentazione cartacea e<br />

fotografica che raccoglie in<br />

sé <strong>il</strong> più alto valore storico,<br />

una volta collocata all’interno<br />

<strong>della</strong> più ampia storia<br />

bresciana.<br />

Tanti documenti privati, se<br />

uniti, possono ridar vita ad<br />

un patrimonio di informazioni<br />

preziosissimo altrimenti<br />

irrecuperab<strong>il</strong>e, altrimenti<br />

destinato a scomparire<br />

senza soluzione, altrimenti<br />

destinato a dimenticare<br />

se stesso.<br />

Informazioni che rappresentano<br />

briciole del trascorso<br />

individuale e fam<strong>il</strong>iare che,<br />

debitamente conservate<br />

possono rimanere nel<br />

tempo tramandando l’esperienza,<br />

l’acume, <strong>il</strong> coraggio e<br />

la fatica dei bresciani .<br />

L’oblio che – inut<strong>il</strong>e e devastante<br />

– può avv<strong>il</strong>uppare una<br />

famiglia e tutto ciò che essa<br />

ha fatto e creato, è <strong>il</strong> danno<br />

maggiore e insanab<strong>il</strong>e che<br />

può seguire ad un banale<br />

trasloco o, più semplicemente,<br />

al disinteresse dovuto<br />

alla concentrazione rivolta<br />

al presente o, ancor più<br />

realisticamente, o ad interessi<br />

legittimamente differenti.<br />

Tutto ciò può provocare un<br />

danno irreparab<strong>il</strong>e, cancellando<br />

i risultati di intere vite,<br />

vissute all’insegna del lavoro,<br />

del coraggio, delle difficoltà<br />

che ciclicamente investono<br />

tutti i settori produttivi.<br />

Sono i segmenti<br />

<strong>della</strong> storia individuale<br />

che, raccolti<br />

e catalogati, danno vita alla<br />

storia di tutti noi bresciani.<br />

Ciò che siamo è frutto di un<br />

tessuto di relazioni sociali<br />

che non muoiono e non si<br />

consumano nell’immediato,<br />

ma si srotolano dietro le nostre<br />

spalle spiegando atteggiamenti<br />

e pensieri collettivi<br />

condivisi.<br />

Ciò che siamo, come si e-<br />

volve la nostra società, e-<br />

merge dal confronto con ciò<br />

che alla nostra società non<br />

appartiene, ma che in essa,<br />

comunque, oggi vive.<br />

La nostra storia è lo strumento<br />

oggi più che mai indi-<br />

spensab<strong>il</strong>e per confrontarci<br />

con i fenomeni dell’immigrazione<br />

<strong>della</strong> moderna società,<br />

multietnica e multireligiosa<br />

e, forse per riuscire<br />

nell’auspicata integrazione.<br />

La pacifica convivenza di<br />

culture differenti non può e<br />

non deve significare l’annullamento<br />

delle istanze di un<br />

popolo, ma deve necessariamente<br />

passare attraverso<br />

<strong>il</strong> confronto.<br />

Solo dalla consapevolezza<br />

delle proprie radici, del percorso<br />

compiuto nel tempo,<br />

nasce <strong>il</strong> rispetto per se stessi<br />

e, di conseguenza, <strong>il</strong> rispetto<br />

per gli altri.<br />

Ricordare <strong>il</strong> passato è indispensab<strong>il</strong>e<br />

per capire <strong>il</strong> presente<br />

e consentire, eventualmente<br />

ove necessario,<br />

di intervenire al sostegno di<br />

uno sv<strong>il</strong>uppo agricolo e industriale<br />

che sia compatib<strong>il</strong>e<br />

col terrritorio: non bisogna<br />

fermare lo sv<strong>il</strong>uppo,<br />

bisogna orientarlo nel modo<br />

migliore fornendo opzioni<br />

alternative ad un mero consumo<br />

irrazionale.<br />

La raccolta dei documenti<br />

storici non è, quindi, fine a se<br />

stessa ma, attraverso <strong>il</strong> loro<br />

studio, è proiettata nel futuro<br />

poiché consente la riscoperta<br />

di informazioni, spesso preziose,<br />

di personalità bresciane<br />

di r<strong>il</strong>ievo nazionale e<br />

di lezioni di vita che possono<br />

consentire di evitare errori<br />

compiuti nel passato: anche<br />

quest’aspetto delle finalità<br />

del Centro Studi San Martino<br />

può essere interessante per i<br />

geometri, poiché questa categoria<br />

di tecnici è in possesso<br />

delle conoscenze necessarie<br />

per avvicinarsi nel<br />

modo migliore ai documenti<br />

92 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/5

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