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il geometra bresciano - Collegio Geometri e Geometri Laureati della ...

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CULTURA<br />

Sopra: un secondo tema d’esame<br />

dell’architetto-ingegnere Rodolfo<br />

Vantini.<br />

Sotto: Rodolfo Vantini<br />

Nella pagina di destra:<br />

Splendido disegno di Rodolfo Vantini<br />

per la sua Tomba Bonomini,<br />

popolarmente detta Tomba del cane,<br />

sui Ronchi di Brescia.<br />

tenze debbonsi avere per e-<br />

vitare possib<strong>il</strong>mente gli errori<br />

che possono derivare<br />

dagli strumenti». Ci si riferiva<br />

agli strumenti topografici.<br />

L’architetto Vantini così<br />

rispondeva: «Tutti gli istromenti<br />

geodetici sono soggetti<br />

a deviazioni dipendenti<br />

e dalle alterazioni metalliche<br />

e dalle inevitab<strong>il</strong>i<br />

scosse che sono conseguenza<br />

del trasporto che occorre<br />

fare secondo <strong>il</strong> bisogno<br />

tratto tratto di essi:<br />

però apparterrà all’avveduto<br />

Ingegnero, prima di dar<br />

opera alla sua operazione di<br />

campagna, assoggettare a<br />

disamina gl’istromenti che<br />

lui occorrono e quando<br />

questi non sieno esatti rettificarli<br />

con somma accuratezza<br />

mentre da questi dipende<br />

in massima parte <strong>il</strong><br />

buon esito e l’esattezza dell’operato.<br />

Egli è vero però<br />

che ancora con certi istrumenti<br />

inesatti, conoscendone<br />

l’errore si può agire<br />

con esattezza, per esempio,<br />

se un livello non fosse rettificato<br />

si può livellare con<br />

precisione purché si prendano,<br />

per ambe le parti battute,<br />

di eguale distanza, tenendo<br />

cioè discosto dal livello<br />

tanto l’antecedente<br />

quanto <strong>il</strong> conseguente,<br />

perché allora l’errore si e-<br />

qu<strong>il</strong>ibrerà da ambe le parti.<br />

Così pure si potrà colla tavoletta<br />

pretoriana agire d<strong>il</strong>igentemente<br />

quando l’asse<br />

<strong>della</strong> dioptra segni sempre<br />

una linea parallela alla visuale».<br />

Anche qui, la risposta<br />

al quesito è molto<br />

povera e certamente un nostro<br />

studente che rispondesse in questo modo in un compito<br />

dell’esame di maturità sarebbe bocciato. Si ha un bel<br />

dire che la serietà degli<br />

studi era tanto maggiore nei<br />

tempi andati, e soprattutto<br />

in un ambiente di spirito a-<br />

sburgico-teutonico!<br />

Il Vantini è famoso soprattutto<br />

come architetto. Trascuriamo<br />

i quesiti idraulici o<br />

topografici e vediamo come<br />

rispose ad una domanda i-<br />

nerente alle tecniche architettoniche:<br />

«Di quante<br />

forme si costruiscono le<br />

volte». Risposta: «La lunga<br />

pratica nella costruzione<br />

delle volte consolidata dalla<br />

teoria <strong>della</strong> spinta che esse<br />

producono sopra i pulvini e<br />

contro i muri ai quali si appoggiano<br />

lasciò larghissimo<br />

campo agli architetti di immaginarsi<br />

in quante forme<br />

esse possano costruirsi per<br />

coniugare in esse l’eleganza,<br />

la solidità e <strong>il</strong> comodo.<br />

Infatti si costruiscono<br />

volte a schifo, volte a botte,<br />

volte a crociera, volte a lunette,<br />

a tutto sesto, a terzo a-<br />

cuto, a vela, le quali denominazioni<br />

tutte dipendono<br />

dalla varia configurazione di<br />

esse. In generale io concluderò<br />

che moltissime possono<br />

essere le forme delle<br />

volte (benché le più comuni<br />

sieno le da me accennate)<br />

purché l’architetto <strong>il</strong> quale<br />

le costruisce conosca la<br />

teoria dei poligoni inflessib<strong>il</strong>i<br />

e trovi che la risultante<br />

delle due spinte orizzontale<br />

e verticale di esse cada<br />

entro la base del pulvino sul<br />

quale la volta si appoggia.<br />

Non è però che per aver egli<br />

così ampio campo di variare<br />

la forma di esse debba farlo:<br />

poiché non lo costringono le<br />

locali circostanze egli non deve mai dipartirsi dalle forme,<br />

le quali a lui detta <strong>il</strong> buon gusto e la lunga pratica: prima re-<br />

90 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/5

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