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il geometra bresciano - Collegio Geometri e Geometri Laureati della ...

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CULTURA<br />

A sinistra: la domanda di Rodolfo<br />

Vantini, per l’ammissione all’esame<br />

di ab<strong>il</strong>itazione alla professione di<br />

ingegnere-architetto.<br />

In questa pagina: certificato <strong>della</strong><br />

polizia napoleonica che riconosce <strong>il</strong><br />

Vantini come esente da indagini e<br />

condanne.<br />

striaca. La tradizione tecnica del genio civ<strong>il</strong>e francese, maestro<br />

in Europa, aveva guidato la storia <strong>della</strong> preparazione<br />

scolastica e del riconoscimento del titolo già nel Settecento.<br />

Il d<strong>il</strong>agare napoleonico portò i criteri dell’organizzazione<br />

statale e tecnica francese in mezza Europa, fra cui l’Italia. Ma<br />

non era da meno la rigorosa visione dell’operare tecnico<br />

nell’impero austriaco,<br />

che, ricordo,<br />

fu l’inventrice<br />

del catasto<br />

moderno,<br />

applicato, per<br />

la prima volta,<br />

proprio nella<br />

settecentesca<br />

Lombardia. Fra<br />

la caduta <strong>della</strong><br />

Repubblica Veneta,<br />

nel 1797,<br />

e la caduta napoleonica,<br />

si<br />

ebbe in Brescia<br />

un prevalere<br />

francese, intarsiato,<br />

però da<br />

fugaci incursioni<br />

austriache,<br />

sino al definitivo<br />

prevalere,<br />

nel 1814,<br />

dei Viennesi.<br />

Nel 1805 si era<br />

nel cuore <strong>della</strong><br />

fase francese,<br />

laicista, razionalista,<br />

riformatrice.<br />

Nel marzo<br />

di quell’anno<br />

era stato costituito<br />

<strong>il</strong> Regno i-<br />

talico, che racchiudeva<br />

parte<br />

<strong>della</strong> Lombardia<br />

del Veneto,<br />

dell’Em<strong>il</strong>ia e delle Marche. Tra gli svariati provvedimenti legislativi<br />

che furono emanati in quegli anni, uno, del novembre<br />

del 1805, riguardò proprio l’iter di accesso alla professione<br />

di ingegnere, architetto e perito agrimensore. Si<br />

trattava del Decreto reale del 3 novembre, che prescriveva<br />

un dettagliato quadro di accesso e ammissione alla professione.<br />

Per l’ingresso nel mondo delle professioni tecniche<br />

erano previsti <strong>il</strong> titolo di studio, un apprendistato, svariati<br />

certificati di corretto comportamento, giudiziario e religioso<br />

e un esame di ammissione. Inoltre <strong>il</strong> decreto prescriveva<br />

che <strong>il</strong> candidato mettesse a disposizione <strong>della</strong> pubblica amministrazione<br />

una cauzione, a tutela degli interessi di clienti<br />

del futuro professionista, eventualmente danneggiati da<br />

suoi errori. La<br />

straordinaria e<br />

sorprendente<br />

misura, dà un’idea<br />

di quale<br />

fosse la concezione<br />

<strong>della</strong> responsab<strong>il</strong>ità<br />

personale di un<br />

professionista,<br />

nel 1805. Il provvedimento<br />

rimase<br />

in vigore<br />

anche per tutta<br />

la durata del<br />

successivo ordinamento<br />

statale,<br />

quello austriaco<br />

del Regno<br />

Lombardo-<br />

Veneto, e quindi<br />

si basava su<br />

una visione condivisa<br />

degli ordinamenti<br />

sociali<br />

all’interno<br />

degli stati moderni.<br />

Anche Rodolfo<br />

Vantini dovette<br />

seguire <strong>il</strong> prescritto<br />

procedimento<br />

per essere<br />

ammesso<br />

alla professione<br />

di “ingegnerearchitetto”,<br />

titolo<br />

che gli era<br />

stato r<strong>il</strong>asciato dall’Università di Pavia.<br />

I documenti che qui si presentano sono inediti e riguardano<br />

la pratica di ammissione del Vantini, datata 1813, quando<br />

l’architetto-ingegnere aveva 21 anni. Il Vantini, che si firmava<br />

“ingegnere praticante”, <strong>il</strong> l 5 marzo scriveva: «Quel<br />

genio, che guida per diverse vie gli uomini, che alla gloria si<br />

raccomandano, a me additò percorrere gli studi dell’Archi-<br />

IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/5 - 85

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