IL SETTORE TESSILE IN ITALIA: FIBRE NATURALI E ... - LaMMA-Test
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L'approccio al comfort termofisiologico nell'uomo e le sue applicazioni<br />
nel settore tessile.<br />
Per lo studio del comfort termico esistono fondamentalmente due<br />
grandi teorie, quella della scuola danese di Ole Fanger e quella della<br />
scuola americana di Gagge da cui derivano due indici che<br />
attualmente vengono essenzialmente utilizzati: il PMV (Predicted<br />
Mean Vote) e l’ET (Effective temperature), che sono oggetto<br />
rispettivamente la base della normativa ISO e di quella ASHRAE.<br />
Esistono anche modelli multinodali, dove il corpo umano è<br />
considerato per segmenti, e per calibrarli vengono utilizzate le prove<br />
con manichini riscaldati. Inoltre nella letteratura internazionale è<br />
sempre più enfatizzata l’importanza della valutazione soggettiva del<br />
comfort: essendo quest’ultimo legato ad una sensazione è<br />
indispensabile associare alle misure oggettive quelle soggettive che<br />
permettono di verificare la risposta delle persone effettivamente<br />
esposte all’ambiente in esame.<br />
Un concetto importante nelle valutazioni in questo campo è il<br />
luogo dove si svolgono le valutazioni ovvero la tipologia di ambiente<br />
termico. Per ambiente termico si intende l’insieme delle variabili<br />
ambientali che determinano la sensazione termoigrometrica<br />
dell’uomo. Nel caso degli ambienti confinati o indoor gli ambienti<br />
termici vengono distinti in moderati e severi, intendendo per moderati<br />
quelli nei quali l'obiettivo, in sede di progettazione e di gestione, è il<br />
raggiungimento del comfort termico e per severi, caldi e freddi, quelli<br />
nei quali, invece, bisogna occuparsi di salvaguardare la salute degli<br />
operatori. La valutazione degli ambienti termici viene effettuata<br />
utilizzando gli indici previsti dalla normativa di settore; in particolare,<br />
si fa riferimento per gli ambienti moderati alla norma UNI EN ISO<br />
7730 "Ambienti termici moderati - Determinazione degli indici PMV e<br />
PPD e specifica delle condizioni di benessere termico” (UNI, 1997),<br />
valida esclusivamente negli ambienti interni, per gli ambienti severi<br />
caldi alle norme UNI EN 27243 “Ambienti caldi - Valutazione dello<br />
stress termico per l'uomo negli ambienti di lavoro, basata sull'indice<br />
WBGT (temperatura a bulbo umido e del globotermometro)”, (UNI,<br />
1996a) e UNI EN ISO 7933 “Ergonomia dell'ambiente termico -<br />
Determinazione analitica ed interpretazione dello stress termico da<br />
calore mediante il calcolo della sollecitazione termica prevedibile”<br />
(UNI, 2005) per gli ambienti severi alla norma volontaria UNI ENV<br />
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