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IL SETTORE TESSILE IN ITALIA: FIBRE NATURALI E ... - LaMMA-Test

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I principali problemi ambientali che derivano dalle attività dell’industria<br />

tessile riguardano: emissioni in acqua e aria, uso di acqua e di<br />

energia. Tra questi, l’acqua rappresenta la principale<br />

preoccupazione. L’industria tessile usa l’acqua come principale<br />

mezzo per rimuovere impurità, applicare i colori e gli agenti di<br />

finissaggio, e per generare vapore. Il principale problema è, quindi,<br />

rappresentato dalla quantità di acque scaricate e delle sostanze<br />

chimiche in esse presenti. Una descrizione di questi scarichi è<br />

riportata nella tabella 5, che riporta i dati estrapolati a livello europeo<br />

dai risultati di una ricerca condotta in Germania ed Austria. Dai dati<br />

riportati appare che una larga percentuale delle emissioni<br />

dell’industria tessile è attribuibile alle seguenti sostanze:<br />

• Agenti di imbozzimatura<br />

• Agenti di preparazione ed oli di filatura<br />

• Impurità nelle fibre naturali (metalli, minerali e pesticidi).<br />

I prodotti chimici e gli ausiliari aggiunti negli stabilimenti di<br />

nobilitazione possono essere superiori a 1 kg per kg di prodotto<br />

tessile lavorato. Il numero e la varietà di queste sostanze è molto<br />

ampio: l’ultima lista emessa da TEGEWA ( Industrial Association For<br />

Textile And Leather Aids, Tanning Materials, And Raw Materials For<br />

Detergents) riporta più di 7.000 ausiliari, anche se l’80% del loro<br />

consumo annuale è coperto da non più del 20% dei prodotti.<br />

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