IL SETTORE TESSILE IN ITALIA: FIBRE NATURALI E ... - LaMMA-Test
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Le fasi che caratterizzano il ciclo produttivo tessile caratteristico<br />
dell’industria pratese laniera sono essenzialmente 6. La prima fase<br />
riguarda il trattamento della fibra che consiste nella realizzazione di<br />
interventi necessari per il passaggio alle fasi di filatura e tessitura.<br />
Tali interventi variano a seconda del tipo di fibra utilizzata, di solito la<br />
differenza di trattamento è legata all’utilizzo di fibra vergine o<br />
rigenerata dagli stracci, quella vergine viene inizialmente sottoposta a<br />
un lavaggio per poi passare alle fasi di essiccatura e slappatura<br />
(eliminazione dei residui di terra o altro materiale presenti nella fibra).<br />
Mentre quella ottenuta dalla rigenerazione degli stracci deve essere<br />
riconvertita in fibra, tramite una serie di passaggi: cernita<br />
(classificazione della lana secondo il tipo e colore), carbonizzazione<br />
(eliminazione delle fibre cellulosiche), stracciatura – sfilacciatura<br />
(lavaggio e apertura degli stracci). Una volta che la fibra è stata così<br />
preparata viene sottoposta al processo di filatura che permette di<br />
ottenere dalla fibra grezza il filato tramite le operazioni di torsione e di<br />
stiro. Il filato così ottenuto viene, nella fase di tessitura, intrecciato<br />
con altri filati per l’ottenimento del tessuto finale. Poi si passa alla<br />
fase di preparazione del tessuto alla tintura, così da ottenere un<br />
colore diverso dall’originale. L’ultima fase consiste nel finissaggio che<br />
permette di conferire al tessuto particolari caratteristiche come<br />
maggiore resistenza, morbidezza, impermeabilità nonché migliori<br />
caratteristiche estetiche.<br />
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