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FADIS, l'alternativa canadese: pratiche di collaborazione Dr ... - IFLA

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<strong>Dr</strong>. Harriet Sonne de Torrens<br />

University of Toronto Mississauga<br />

Mississauga, Canada<br />

Abstract<br />

<strong>FADIS</strong>, <strong>l'alternativa</strong> <strong>canadese</strong>:<br />

<strong>pratiche</strong> <strong>di</strong> <strong>collaborazione</strong><br />

Nel 2002 <strong>FADIS</strong>, un repository <strong>di</strong> immagini creato per il Fine Arts Department dell'Università <strong>di</strong><br />

Toronto nel 2001, è stato integrato nel sistema bibliotecario dell'Università <strong>di</strong> Toronto, per essere<br />

consultato dalla comunità dei docenti e degli studenti della facoltà. Oggi, questo repository<br />

multime<strong>di</strong>ale ospita più <strong>di</strong> 100.000 immagini, video e webcast, grazie alla <strong>collaborazione</strong> <strong>di</strong> varie<br />

istituzioni canadesi. Questo contributo vuole analizzare come si è sviluppato <strong>FADIS</strong> e come si è<br />

evoluto in un modello collaborativo fra istituzioni <strong>di</strong> tutto il Canada. Basato su una filosofia<br />

“popolare” che riconosce la necessità per le istituzioni universitarie <strong>di</strong> collaborare nel mettere a<br />

<strong>di</strong>sposizione un pur limitato ventaglio <strong>di</strong> risorse, <strong>FADIS</strong> è <strong>di</strong>ventato ben presto la risorsa preferita<br />

per accedere ai contenuti <strong>di</strong>gitali nelle università.<br />

Introduzione<br />

Fino a poco tempo fa, il proiettore, mobile e onnipresente, era per i docenti <strong>di</strong> arti visive<br />

l'equivalente del binomio lavagna e gesso dei colleghi che insegnavano in modo tra<strong>di</strong>zionale. Oggi<br />

invece i docenti universitari si portano in tasca un ipod, un telecomando (o un puntatore) e una<br />

penna USB, piuttosto che un carrello o un polveroso pezzo <strong>di</strong> gesso, visto che i campus, in tutto il<br />

continente, hanno implementato nuove e complesse tecnologie comunicative per l'insegnamento<br />

nelle aule.<br />

Oggi gli utilizzatori possono scegliere fra molte soluzioni proprietarie. Tuttavia, il problema <strong>di</strong><br />

queste opzioni è che, oltre a comportare costi piuttosto ingenti, molte università già <strong>di</strong>spongono <strong>di</strong><br />

proprie comunità nelle quali ospitano le raccolte specializzate <strong>di</strong> cui hanno bisogno. Queste<br />

collezioni sono state attentamente selezionate, sfrondate e rinfoltite lungo un periodo <strong>di</strong> molti anni,<br />

per adeguarsi alle esigenze <strong>di</strong> insegnamento <strong>di</strong> corsi specifici e <strong>di</strong>rettive sui programmi. I gran<strong>di</strong><br />

sistemi proprietari non possono facilmente prendere il posto <strong>di</strong> queste collezioni specializzate, per<br />

cui le istituzioni hanno cercato soluzioni alternative per rispondere alle esigenze pedagogiche,<br />

spesso creando il proprio deposito <strong>di</strong>gitale istituzionale. All'Università <strong>di</strong> Toronto si convenne che<br />

replicare gli sforzi in tutti e tre i campus e nelle istituzioni su scala nazionale non serviva a nessuno.<br />

Sarebbe stato costoso, inefficace e avrebbe avuto risultati limitati. Riconoscendo che gli insegnanti<br />

avevano bisogno <strong>di</strong> collezioni visive e multime<strong>di</strong>ali per insegnare, <strong>FADIS</strong> fu ideato per venire<br />

incontro a queste esigenze e ripartire i costi. Di conseguenza, <strong>FADIS</strong> è <strong>di</strong>ventato la soluzione<br />

preferita non solo <strong>di</strong> coloro che operano all'università <strong>di</strong> Toronto, ma anche nelle istituzioni<br />

consorziate.<br />

Che cos'è <strong>FADIS</strong><br />

L'acronimo <strong>FADIS</strong> sta per Federated Academic Digital Image Repository (un nome che è cambiato<br />

per riflettere il cambiamento dei contenuti, rispetto all'originale Fine Arts Digital Image System).<br />

<strong>FADIS</strong> è un archivio <strong>di</strong> immagini con oltre 100.000 immagini <strong>di</strong>gitali e 50.000 accessi nelle 24 ore


in perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> punta durante l'anno accademico. Comprende circa 500 video, lezioni e conferenze su<br />

webcast e file au<strong>di</strong>o. <strong>FADIS</strong> è compatibile con i formati JPEG, MP3, Flash, QuickTime e Mpeg4.<br />

<strong>FADIS</strong> è un sistema <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> immagini “dal basso” e una risorsa eduativa che si sta<br />

espandendo al <strong>di</strong> là dei tra<strong>di</strong>zionali limiti delle arti visive per comprendere molte altre <strong>di</strong>scipline.<br />

Originariamente ideato nel 2001, <strong>FADIS</strong> era stato pensato per venire incontro alle esigenze delle<br />

facoltà <strong>di</strong> arte e architettura del nuovo millennio. Nel 2002 <strong>FADIS</strong> <strong>di</strong>venne una risorsa centralizzata<br />

supportata dai Servizi Informativi delle biblioteche dell'ateneo <strong>di</strong> Toronto (Information Technology<br />

Services, University of Toronto Libraries). Oggi si sta conquistando nuovi spazi, al <strong>di</strong> là delle aree<br />

tra<strong>di</strong>zionali delle arti visive, offrendo supporto ad altre <strong>di</strong>scipline umanistiche e sociali.<br />

Una <strong>collaborazione</strong> basata sulle necessità<br />

Diverse istituzioni post-secondarie, come la Queens University, la University of Windsor, la<br />

McMaster University, la Ryerson University, la University of Guelph, la Brock University, la<br />

University of Ottawa, la Bishop University (Quebec), la University of Lethbridge, la Dalhousie<br />

University e altre, hanno aderito al consorzio <strong>FADIS</strong>. Fra la Biblioteca dell'università <strong>di</strong> Toronto e<br />

ognuna delle istituzioni partecipanti viene firmato un protocollo d'intesa che stabilisce i termini<br />

d'uso e illustra lo scopo <strong>di</strong> <strong>FADIS</strong>.<br />

Invece <strong>di</strong> pagare una quota, i participanti assicurano <strong>di</strong> contribuire al progetto con dei contenuti,<br />

accrescendo così la collezione con i propri materiali, il che significa che ogni istituzione<br />

partecipante deve avere un amministratore che inserisce materiali nella collezione <strong>FADIS</strong>. Tale<br />

approccio collaborativo, che utilizza contenuti derivati dagli utenti, permette alle istituzioni <strong>di</strong><br />

massimizzare l'uso <strong>di</strong> risorse limitate, e assicura alle facoltà <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> immagini e contenuti utili<br />

per l'insegnamento. Allo stesso tempo, questo approccio sostiene le collezioni specializzate che<br />

sono state inserite in <strong>FADIS</strong>.<br />

Perché <strong>FADIS</strong> è unico<br />

• <strong>FADIS</strong> è stato concepito come continuum <strong>di</strong>gitale <strong>di</strong> una pedagogia analogica, il che<br />

significa che per coloro che vivono la transizione dalle slides alle immagini <strong>di</strong>gitali è veloce e<br />

facile da utilizzare.<br />

• Non include più soltanto immagini <strong>di</strong>gitali - <strong>FADIS</strong> è in grado <strong>di</strong> lavorare con molti<br />

formati <strong>di</strong>gitali, au<strong>di</strong>o e video.<br />

• L'idea base <strong>di</strong> <strong>FADIS</strong> è quella <strong>di</strong> ideare una soluzione praticabile con la quale tutti possano<br />

beneficiare <strong>di</strong> risorse <strong>di</strong>sponibili e rispondere alle crescenti esigenze delle istituzioni postsecondarie<br />

<strong>di</strong> oggi, in modo da limitare la ridondanza e la ripetizione.<br />

• La filosofia <strong>di</strong> <strong>FADIS</strong> si fonda su principi <strong>di</strong> uguaglianza che tentano <strong>di</strong> unire tutte le parti<br />

interessate al fine <strong>di</strong> eliminare la ridondanza, la duplicazione <strong>di</strong> sforzi e, cosa ancor più<br />

importante, far avanzare l'insegnamento pedagogico.<br />

Che cosa offre <strong>FADIS</strong><br />

<strong>FADIS</strong> ha adottato una terminologia basandosi su collezioni analoghe e offre ai docenti un'agile<br />

tabella con la quale i risultati <strong>di</strong> ricerca possono essere or<strong>di</strong>nati, selezionati e salvati in carrelli<br />

virtuali. Questi carrelli virtuali sono collegati ad una pagina del corso creata dagli assistenti. Le<br />

istituzioni che non usano altri software destinati alla <strong>di</strong>dattica utilizzano queste caratteristiche in<br />

<strong>FADIS</strong> o le combinano con altre risorse. I carrelli <strong>di</strong> immagini <strong>di</strong>gitali per le lezioni possono essere<br />

scaricati imme<strong>di</strong>atamente in file PowerPoint (i docenti possono selezionare il colore <strong>di</strong> sfondo, con<br />

o senza dati e la grandezza del carattere) o utilizzare lo strumento <strong>di</strong> proiezione offerto da <strong>FADIS</strong><br />

per visualizzare il materiale in aula, scegliendo fra le modalità <strong>di</strong> proiezione singola o multipla delle


immagini. Il tempo che una volta serviva per creare il back-up dei file PowerPoint è stato eliminato.<br />

Le informazioni <strong>di</strong> base vengono inserite con ogni immagine in fase <strong>di</strong> catalogazione (nome<br />

dell'autore, titolo e anno) e scaricate con ogni immagine, ciascuna su una slide PowerPoint.<br />

La qualità e l'uso dei materiali in <strong>FADIS</strong> sono assicurate da <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> accesso. Per esempio,<br />

gli studenti non possono creare una pagina <strong>di</strong> corso, ma possono creare carrelli virtuali per le<br />

presentazioni in classe. Gli studenti non possono creare file PowerPoint – con ciò è assicurato il<br />

controllo su un utilizzo appropriato delle immagini – ma possono stampare copie a colori in formato<br />

PDF per motivi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

<strong>FADIS</strong> consente inoltre <strong>di</strong> creare Portfolio personali nei quali i docenti possono caricare i propri file<br />

<strong>di</strong>gitali, senza renderli <strong>di</strong>sponibili ad altri utenti. Questa caratteristica è interessante per chi deve<br />

osservare principi etici o <strong>di</strong> riservatezza nell'usare <strong>FADIS</strong>, ad esempio per immagini <strong>di</strong> esami<br />

clinici. I Portfolio forniscono ai docenti uno spazio ulteriore per l'archiviazione e, se necessario, la<br />

tutela sul copyright. Le immagini nel Portfolio non sono <strong>di</strong>sponibili alla comunità <strong>FADIS</strong>, ma solo<br />

al proprietario. I Portfolio personali e il social tagging sono due delle nuove caratteristiche aggiunte<br />

al progetto <strong>FADIS</strong>, sulla base del fatto che non tutti i docenti sono a loro agio nel rendere pubbliche<br />

le proprie collezioni.<br />

Gli amministratori che catalogano e caricano i materiali in <strong>FADIS</strong> possono anche applicare<br />

restrizioni d'uso alle istituzioni partecipanti. Per esempio, certe collezioni d'archivio possono essere<br />

visualizzate nel campus ma non con<strong>di</strong>vise fra istituzioni. <strong>FADIS</strong> offre la possibilità <strong>di</strong> accedere<br />

selettivamente ai materiali in base all'istituzione, sebbene ciò venga generalmente scoraggiato, in<br />

quanto è in contrad<strong>di</strong>zione con le con<strong>di</strong>zioni d'uso.<br />

Ciò nonostante, la possibilità <strong>di</strong> adattare i contenuti su misura fa sì che <strong>FADIS</strong> sia in linea con la<br />

ricerca in campo educativo ed è una delle sue migliori caratteristiche, specialmente per le istituzioni<br />

che mirano all'eccellenza e alla ricerca avanzata. <strong>FADIS</strong> ha continuamente bisogno <strong>di</strong> nuovi<br />

materiali.<br />

Chi può utilizzare <strong>FADIS</strong><br />

<strong>FADIS</strong> necessita <strong>di</strong> un'autenticazione tramite login; all'Università <strong>di</strong> Toronto gli studenti e i docenti<br />

usano il loro login (UTOR); per le istituzioni aderenti sono state create configurazioni simili.<br />

<strong>FADIS</strong> è una risorsa per la ricerca e l'insegnamento non <strong>di</strong>sponibile a tutti, né può essere utilizzata<br />

per scopi e<strong>di</strong>toriali o commerciali.<br />

Gli utenti accettano <strong>di</strong> seguire alcune norme sul copyright prima <strong>di</strong> avere accesso a <strong>FADIS</strong>. Ogni<br />

record registra in modo meticoloso chi detiene il copyright e la fonte dell'immagine. In un campo<br />

specifico sono evidenziati i termini d'uso sul copyright come è richiesto per le collezioni speciali.<br />

Siamo convinti che <strong>FADIS</strong> rispetti le leggi sul copyright in vigore in Canada relativamente<br />

all'insegnamento e alla ricerca, perché nessuno dei file <strong>di</strong>gitali o delle risorse offerte in <strong>FADIS</strong><br />

possono essere utilizzati a scopo commerciale o e<strong>di</strong>toriale e neppure per la riproduzione. La nostra<br />

visione è con<strong>di</strong>visa dall'aumento costante <strong>di</strong> aderenti che hanno sottoscritto il Protocollo d'intesa e<br />

dai loro consulenti legali che hanno preso visione delle con<strong>di</strong>zioni d'uso.<br />

Standard per le immagini<br />

La collezione <strong>di</strong> immagini <strong>di</strong>gitali in <strong>FADIS</strong> segue rigi<strong>di</strong> standard, perché crea file tiff <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensioni per la collezione d'archivio (con scansioni a 600 dpi) e poi crea copie jpeg (1800 x 1800<br />

pixel) per la proiezione <strong>di</strong>gitale in aula. Le <strong>di</strong>mensioni delle immagini utilizzate in aula per le<br />

proiezioni è troppo piccola per la pubblicazione o per l'uso commerciale.


La catalogazione viene effettuata sulla base degli standard stabiliti dalle linee guida VRA Core del<br />

Getty Institute, nello specifico ULAN (Union List of Artists Names), TGN (Thesaurus of<br />

Geographic Names) e AAT (Art & Architecture Thesaurus). Tuttavia, poiché è stato aggiunto<br />

materiale d'archivio, è stato necessario aggiungere dei campi per la catalogazione archivistica, ad<br />

esempio per le con<strong>di</strong>zioni, le <strong>di</strong>mensioni e le note ai titoli del documento.<br />

<strong>FADIS</strong> <strong>di</strong>etro le quinte<br />

L'architetto <strong>di</strong> <strong>FADIS</strong> è l'attuale programmatore, Gordon Belray, che gestisce la manutenzione<br />

quoti<strong>di</strong>ana e continua ad aggiungere le nuove caratteristiche e i cambiamenti richiesti dai docenti e<br />

dagli amministratori che lavorano ai siti istituzionali. Ogni sito aderente ha un proprio<br />

amministratore che ha accesso a due livelli in <strong>FADIS</strong> ed è responsabile <strong>di</strong> assicurare che la qualità<br />

del materiale caricato in <strong>FADIS</strong> sia in linea con le linee guida correnti espresse nel manuale <strong>di</strong><br />

catalogazione <strong>di</strong> <strong>FADIS</strong>. Gli amministratori effettuano controlli sulla qualità e <strong>di</strong>ffondono i record<br />

agli utenti dopo aver verificato i dati.<br />

Ogni immagine viene catalogata in <strong>FADIS</strong>. <strong>FADIS</strong> permette la duplicazione <strong>di</strong> record; pertanto, per<br />

un'ampia collezione <strong>di</strong> immagini può essere creato un solo record <strong>di</strong> lavoro, poi duplicato e<br />

mo<strong>di</strong>ficato per riflettere le caratteristiche <strong>di</strong> ogni immagine associata. Vengono creati record<br />

d'autorità per gli agenti (ad esempio, ULAN), nazione e località geografica (ad esempio, TGN), tipi<br />

<strong>di</strong> lavoro (ad esempio AAT), collezioni e archivi.<br />

Il gruppo <strong>di</strong> lavoro, che consiste degli amministratori <strong>di</strong> ogni sito partecipante, comunica<br />

quoti<strong>di</strong>anamente attraverso una lista <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione, mentre mensilmente si ha una riunione dei<br />

rappresentanti. In questi ambiti vengono si con<strong>di</strong>vidono le informazioni sullo sviluppo delle<br />

collezioni, si evidenziano le esigenze tecnologiche e si esaminano gli eventi giornalieri. I membri<br />

più lontani partecipano alle riunioni mensili via webcasting. Un manuale, preparato e aggiornato<br />

dagli stessi membri, serve da guida per gli amministratori nella catalogazione e nella preparazione<br />

dei contenuti <strong>di</strong>gitali.<br />

Una cosa molto importante è che l'ambiente <strong>di</strong>gitale nel quale <strong>FADIS</strong> opera ha creato uno spazio <strong>di</strong><br />

<strong>collaborazione</strong> nel quale i nostri amministratori si sentono autorizzati a contribuire, con<strong>di</strong>videre e<br />

supportare gli sforzi <strong>di</strong> ciascuno nel rendere <strong>FADIS</strong> un'opzione efficace a lungo termine per la<br />

<strong>di</strong>dattica nelle rispettive comunità. Impariamo gli uni dagli altri. Non c'è una gerarchia nel nostro<br />

gruppo, per cui ognuno viene incoraggiato a dare il proprio contributo nei compiti che ci stanno<br />

davanti. Quello che abbiamo è l'input costante <strong>di</strong> conoscenze tecniche dal programmatore e il<br />

beneficio della memoria storica <strong>di</strong> coloro che hanno fatto parte del progetto fin dal suo inizio nel<br />

2001. Se si combina tutto questo con il crescente numero <strong>di</strong> bibliotecari, catalogatori e specialisti <strong>di</strong><br />

risorse visive nelle varie <strong>di</strong>scipline, il risultato è un gruppo <strong>di</strong> lavoro preparato. L'aspetto che<br />

permette a questo gruppo <strong>di</strong> avere successo è il riconoscere continuamente che abbiamo bisogno <strong>di</strong><br />

essere flessibili, mo<strong>di</strong>ficando e adattando il lavoro alle esigenze pedagogiche in evoluzione.<br />

Le collezioni verso nuovi orizzonti <strong>di</strong> accesso<br />

<strong>FADIS</strong> viene sempre più arricchito <strong>di</strong> collezioni speciali e d'archivio. Ciò ha comportato una<br />

continua espansione e mo<strong>di</strong>fica dei record in <strong>FADIS</strong>. Lo schema base VRA non si adattava<br />

completamente alle collezioni d'archivio. Nuove aggiunte dalla collezione fotografica <strong>di</strong> architettura<br />

della Ryerson University (Toronto) nella Cana<strong>di</strong>an Architect Magazine Image Collection<br />

(http://www.ryerson.ca/library/collections/special/ca/index.html) sono state possibili dopo<br />

l'introduzione <strong>di</strong> campi descrittivi solitamente utilizzati per le collezioni archivistiche (campo note<br />

del titolo, con<strong>di</strong>zioni originali del documento, <strong>di</strong>mensioni originali del documento), oltre alle


informazioni sull'oggetto o sul sito catalogato. La University of Toronto Malcove Collection dello<br />

University of Toronto Art Centre ha inoltre sollevato la questione dell'accesso pubblico, poiché<br />

questa collezione <strong>di</strong> opere e immagini sono <strong>di</strong> proprietà dell'Università <strong>di</strong> Toronto. Ciò ha<br />

comportato l'introduzione <strong>di</strong> una marcatura dei record catalogati destinati al pubblico accesso e una<br />

<strong>di</strong>scussione sulla pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> una versione pubblica <strong>di</strong> <strong>FADIS</strong>.<br />

I vantaggi <strong>di</strong> usare <strong>FADIS</strong><br />

Come risorsa con<strong>di</strong>visa, <strong>FADIS</strong> serve come vetrina delle collezioni istituzionali. Gli assistenti<br />

possono fare ricorso alle collezioni locali <strong>di</strong>gitalizzate in <strong>FADIS</strong> per le lezioni e poi invitare i loro<br />

studenti a visitare gli oggetti reali nelle loro comunità. Sotto tutti gli aspetti, questo approccio<br />

incoraggia l'esperienza <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento degli studenti e mostra le collezioni istituzionali ad altre<br />

comunità. Attraverso una piattaforma mobile, facile da usare, attraente ma nello stesso tempo<br />

centralizzata, <strong>FADIS</strong> viene apprezzata sia dai docenti che dagli studenti. Gli amministratori <strong>di</strong> ogni<br />

istituto si prendono la responsabilità <strong>di</strong> catalogare il materiale e preservare la collezione per la<br />

consultazione a lungo termine.<br />

L'aggiunta <strong>di</strong> un'ampia serie <strong>di</strong> collezioni in <strong>FADIS</strong> ha condotto alla rottura con la tra<strong>di</strong>zione<br />

dell'insegnamento delle arti visive e sta allargando lo scopo e l'utilizzo <strong>di</strong> <strong>FADIS</strong> all'interno della<br />

comunità. I docenti che usano <strong>FADIS</strong> non sono solo <strong>di</strong> facoltà umanistiche ma anche delle scienze<br />

sociali, e stiamo attualmente esplorando il suo possibile utilizzo per le facoltà scientifiche. Stiamo<br />

riconoscendo che <strong>FADIS</strong> può avere un ruolo molto più ampio nella comunità, se troveremo il modo<br />

<strong>di</strong> continuare ad aggiungere materiali da fonti <strong>di</strong>verse.<br />

Per ulteriori informazioni su <strong>FADIS</strong> potete contattare l'autore <strong>di</strong> questo articolo, Harriet Sonne de<br />

Torrens, Visual Resource Librarian all'University of Toronto Mississauga,<br />

harriet.sonne@utoronto.ca, +(+1) 905-569-4610 o Gordon Belray, gordon.belray@utoronto.ca,<br />

Information Architect, o i referenti locali come segnalati sulla homepage del progetto <strong>FADIS</strong>,<br />

http://fa<strong>di</strong>s.library.utoronto.ca.<br />

Translated from the English by Elena Corra<strong>di</strong>ni, MA/MSc IS, Biblioteca comunale <strong>di</strong> Ala (Trento),<br />

Italy.<br />

Traduzione dall'inglese <strong>di</strong> Elena Corra<strong>di</strong>ni, Biblioteca comunale <strong>di</strong> Ala (Trento), Italia.

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