La celebrazione in versi di Roma e dell'Impero: Virgilio Dall'antichità ...

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© e ® 2005 2 , http://www.scanzo.altervista.org Ora è giunta l'ultima età della profezia cumana, riprende da capo il grande ciclo dei secoli; ora anche la Vergine torna, tornano i regni di Saturno, dall'alto cielo è fatta scendere ora una nuova progenie. Tu dunque proteggi, casta Lucina, il fanciullo che sta nascendo, per il quale per la prima volta avrà fine la generazione del ferro e sorgerà in tutto il mondo quella dell'oro; ora governa il tuo Apollo. E proprio sotto il tuo, il tuo consolato, Pollione, avrà inizio questa splendida età e i grandi mesi cominceranno a trascorrere; sotto la tua guida, le tracce rimaste della nostra scelleratez- za dissolte libereranno dall'eterna paura le terre. Il fanciullo assumerà la vita degli dei, e vedrà gli eroi insieme agli dei ed egli stesso sarà visto da loro, e reggerà il mondo pacificato con le virtù paterne. Ma per te, fanciullo, senza essere coltivata, la terra produrrà come primi piccoli regali edere erranti qua e là e bàccare e colocasia frammista a ridente acanto; come culla spontaneamente produrrà per te fiori delicati. Spontaneamente le caprette riporteranno a casa le poppe colme di latte, né più gli armenti avranno paura dei grandi leoni; e perirà il serpente, e perirà l'erba ingannatrice del veleno; nascerà dappertutto amomo assirio. Ma appena sarai in grado di leggere le gesta gloriose degli eroi e le imprese del padre e di conoscere quale sia la virtù, a poco a poco la campagna si farà bionda di morbide spighe e penderà da rovi incolti rosseggiante l'uva e le dure querce trasuderanno miele rugiadoso. Ma della antica malvagità resteranno celate poche tracce, che indurranno a solcare il mare con battelli, a cingere di mura le città, a incidere di solchi la terra. Vi sarà allora un altro Tifi e un'altra Argo che trasporti scelti eroi; vi saranno ancora altre guerre e di nuovo il grande Achille sarà inviato a Troia. Quindi, quando ormai l'età adulta ti avrà fatto uomo, anche il navigante lascerà il mare, e la nave di pino non scambierà più le merci, tutta la terra produrrà tutto: il suolo non subirà rastrelli, né la vigna il falcetto, anche il robusto aratore libererà ormai dal giogo i buoi. La lana non apprenderà a simulare i vari colori, ma da sé sui prati l'ariete cambierà il suo vello ora nel color della porpora piacevolmente rosso ora nel color giallo dello zafferano; spontaneamente il minio scarlatto vestirà al pascolo gli agnelli. Concordi per la ferma volontà dei fati dissero ai loro fusi le Parche: «Filate tali secoli». Orsù, avvicìnati (ormai è tempo) ai grandi onori, cara progenie degli dei, incremento grande di Giove ! Guarda il mondo ondeggiante nella sua massa ricurva, e le terre e gli spazi del mare e il cielo profondo; guarda come tutto si allieti per il secolo che sta giungendo! Oh, a me allora rimanga l'ultima parte di una lunga vita, e tanta ispirazione quanto basterà per cantare le tue imprese! Nei canti non mi vincerà il tracio Orfeo né Lino, per quanto all'uno dia aiuto la madre e all'altro il padre, a Orfeo Calliope, a Lino il bell'Apollo. Anche Pan se gareggiasse con me davanti al giudizio d'Arcadia, anche Pan si dichiarerebbe vinto davanti al giudizio d'Arcadia. Incomincia, bambino, a riconoscere nel sorriso la madre: lunga pena arrecarono i dieci mesi alla madre. Incomincia, bambino: colui al quale non sorrisero i genitori, né un dio lo degnò della sua mensa, né una dea del suo letto. h. i temi i. pastori e ambiente bucolico 1. realtà e fantasia; utopia 2. luoghi e azioni 3. la nostalgia del passato; il paesaggio della memoria ii. amore e gare 1. passione e devastazione fisica (Lucrezio) 2. omaggi poetici e metaletteratura iii. autobiografia; paesaggio della memoria 1. ideologia e politica; utopia 2. mito >>> storia contemporanea 3. poesia e potere C:\Documents and Settings\francesco\Desktop\testi_04_05\IV_L_latino\virgilio.doc Pagina 4 di 7

© e ® 2005 2 , http://www.scanzo.altervista.org 4. personaggi storici, temi sociali 5. pace (anelito, realtà); singolo, mondo 6. : “…la realtà del dolore penetra anche il mondo idillico e sereno dei pastori della nuova Arcadia” (I. Lana) 3. Georgiche (rura): la virtù redentrice del lavoro a. il genere letterario b. le fonti c. il titolo i. poema didascalico, esametri ii. (/gheorgòs/, “chi lavora i campi”) d. precedenti e fonti i. Esiodo, Arato, Nicandro, Senofonte ii. epica didascalica greca iii. precettistica latina: Catone, Varrone e. struttura opera i. rispondenze interne (I-III; II-IV) ii. coltivazione cereali, segni del tempo iii. alberi e vite iv. bestiame v. apicoltura; miele e usi vi. excursus vii. preannuncio dell’Eneide (III 40-42) viii. la censura di Gallo nel finale libro IV (favola Aristeo) f. temi i. ideologia e politica; propaganda ii. valore fondante della civiltà romana iii. bonus agricola; felix, fortunatus iv. Ottaviano, esaltazione politica augustea v. Stimmung di Virgilio vi. etica, elogio vita agreste vii. teodicea del lavoro; labor omnia vincit viii. paura della guerra ix. elementi tecnico-pratici x. amore, peste, malattia, furor xi. api e amore; mitologia e bugonìa xii. dolore dei campi xiii. visione della natura: idealizzazione e realtà xiv. paesaggio e civiltà 4. Eneide (duces): il poema dell’uomo che attraverso il dolore costruisce la realtà imperitura di Roma a. storia della composizione i. tibicines, 58 ii. Vario e Tucca iii. Livio e la recusatio b. forma i. Omero sintetizzato, corrispondenze ii. oralità ed evoluzione iii. enciclopedia e identità iv. esadi, numerologia in base 6 v. antecedenti e forme alessandrine c. trama Eolo istigato dall'iraconda Iuno suscita contro i troiani, che errano da sette anni, una tempesta che li getta sulle coste libiche, dove la regina Dido sta costruendo Carthago. La regina accoglie benevolmente i troiani e soprattutto Enea, che la madre Venere ha fatto comparire all'improvviso nella reggia. Dido invita Enea e i troiani a un banchetto. Al banchetto Enea racconta la fine di Troia, l'inganno del cavallo di legno, la morte di Laocoonte e di Priamo, la sua fuga con il figlio Iulus (detto anche Ascanius) e il vecchio padre Anchise, la morte della moglie Creusa. Imbarcatosi con i superstiti di cui ha preso il comando, giunge a Delo dove l'oracolo C:\Documents and Settings\francesco\Desktop\testi_04_05\IV_L_latino\virgilio.doc Pagina 5 di 7

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4. personaggi storici, temi sociali<br />

5. pace (anelito, realtà); s<strong>in</strong>golo, mondo<br />

6. : “…la realtà del dolore penetra anche il mondo i<strong>di</strong>llico e sereno dei pastori della nuova<br />

Arca<strong>di</strong>a” (I. <strong>La</strong>na)<br />

3. Georgiche (rura): la virtù redentrice del lavoro<br />

a. il genere letterario<br />

b. le fonti<br />

c. il titolo<br />

i. poema <strong>di</strong>dascalico, esametri<br />

ii. (/gheorgòs/, “chi lavora i campi”)<br />

d. precedenti e fonti<br />

i. Esiodo, Arato, Nicandro, Senofonte<br />

ii. epica <strong>di</strong>dascalica greca<br />

iii. precettistica lat<strong>in</strong>a: Catone, Varrone<br />

e. struttura opera<br />

i. rispondenze <strong>in</strong>terne (I-III; II-IV)<br />

ii. coltivazione cereali, segni del tempo<br />

iii. alberi e vite<br />

iv. bestiame<br />

v. apicoltura; miele e usi<br />

vi. excursus<br />

vii. preannuncio dell’Eneide (III 40-42)<br />

viii. la censura <strong>di</strong> Gallo nel f<strong>in</strong>ale libro IV (favola Aristeo)<br />

f. temi<br />

i. ideologia e politica; propaganda<br />

ii. valore fondante della civiltà romana<br />

iii. bonus agricola; felix, fortunatus<br />

iv. Ottaviano, esaltazione politica augustea<br />

v. Stimmung <strong>di</strong> <strong>Virgilio</strong><br />

vi. etica, elogio vita agreste<br />

vii. teo<strong>di</strong>cea del lavoro; labor omnia v<strong>in</strong>cit<br />

viii. paura della guerra<br />

ix. elementi tecnico-pratici<br />

x. amore, peste, malattia, furor<br />

xi. api e amore; mitologia e bugonìa<br />

xii. dolore dei campi<br />

xiii. visione della natura: idealizzazione e realtà<br />

xiv. paesaggio e civiltà<br />

4. Eneide (duces): il poema dell’uomo che attraverso il dolore costruisce la realtà imperitura <strong>di</strong> <strong>Roma</strong><br />

a. storia della composizione<br />

i. tibic<strong>in</strong>es, 58<br />

ii. Vario e Tucca<br />

iii. Livio e la recusatio<br />

b. forma<br />

i. Omero s<strong>in</strong>tetizzato, corrispondenze<br />

ii. oralità ed evoluzione<br />

iii. enciclope<strong>di</strong>a e identità<br />

iv. esa<strong>di</strong>, numerologia <strong>in</strong> base 6<br />

v. antecedenti e forme alessandr<strong>in</strong>e<br />

c. trama<br />

Eolo istigato dall'iraconda Iuno suscita contro i troiani, che errano da sette anni, una tempesta che li getta sulle coste libiche, dove la<br />

reg<strong>in</strong>a Dido sta costruendo Carthago. <strong>La</strong> reg<strong>in</strong>a accoglie benevolmente i troiani e soprattutto Enea, che la madre Venere ha fatto<br />

comparire all'improvviso nella reggia. Dido <strong>in</strong>vita Enea e i troiani a un banchetto. Al banchetto Enea racconta la f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> Troia,<br />

l'<strong>in</strong>ganno del cavallo <strong>di</strong> legno, la morte <strong>di</strong> <strong>La</strong>ocoonte e <strong>di</strong> Priamo, la sua fuga con il figlio Iulus (detto anche Ascanius) e il vecchio<br />

padre Anchise, la morte della moglie Creusa. Imbarcatosi con i superstiti <strong>di</strong> cui ha preso il comando, giunge a Delo dove l'oracolo<br />

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