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Introduzione al sonetto "A Zacinto". - Biagio Carrubba

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Sintesi e coerenza: inizio, sviluppo e conclusione della poesia.<br />

La poesia inizia con la convinzione del poeta che ormai non toccherà le coste della<br />

sua isola dove il suo corpo fanciullesco visse i primi anni di vita. La poesia poi<br />

prosegue senza soluzione di continuità in un crescendo di tensione che toglie il<br />

respiro fino <strong>al</strong>la penultima terzina. L'ultima terzina riprende e chiude il tema inizi<strong>al</strong>e.<br />

Tu, Zacinto mia, ti rifletti nelle onde del mar greco nel qu<strong>al</strong>e nacque la vergine<br />

Venere che ti fece isola fertile con il suo primo sorriso e il sublime poema di Omero<br />

non poté non parlare del tuo limpido cielo e della tua vegetazione e narrò le acque<br />

fat<strong>al</strong>i e il diverso esilio per il qu<strong>al</strong>e Ulisse, ricco di fama e di sventura, baciò la sua<br />

petrosa Itaca. Tu, invece, non avrai <strong>al</strong>tro che questa poesia da tuo figlio, o materna<br />

mia terra; il destino a noi esuli ha prescritto una tomba senza lacrime.<br />

Il messaggio della poesia.<br />

Il messaggio della poesia è la disperazione del poeta che si sente un esule e lancia il<br />

suo grido di dolore contro il fato avverso. Ma Foscolo sviluppa questo messaggio in<br />

un crescendo di confronti tra lui ed Omero e tra lui e Ulisse. Foscolo scrive le proprie<br />

sventure, mentre Omero celebrò i viaggi di Ulisse; Foscolo sa che Ulisse riuscì a<br />

ritornare a baciare la sua petrosa Itaca, mentre per sé sente che non riuscirà mai più a<br />

ritornare nella sua isola. Ma come la poesia di Omero ha reso immort<strong>al</strong>e Ulisse e<br />

Itaca, così la poesia di Foscolo renderà immort<strong>al</strong>e sé stesso e Zacinto. L'ultima<br />

terzina chiude il tema inizi<strong>al</strong>e del fato avverso che costringe il poeta a peregrinare<br />

continuamente e Foscolo sente che il fato ha stabilito per lui una tomba senza pianto<br />

lontano dai familiari.<br />

La tesi della poesia.<br />

Il <strong>sonetto</strong>, dopo aver trattato i temi cari a Foscolo - l'amore per la patria, il presagio<br />

della morte lontana, le bellezze di Zacinto, il mito di Venere, il viaggio di Ulisse<br />

narrato da Omero - si chiude ritornando <strong>al</strong> tema inizi<strong>al</strong>e e cioè <strong>al</strong> tema dell'esilio,<br />

determinando la circolarità della poesia e collegando l'inizio <strong>al</strong>la fine. La tesi fin<strong>al</strong>e<br />

della poesia è l'idea che il poeta dona il <strong>sonetto</strong> <strong>al</strong>la sua patria ed è il reg<strong>al</strong>o più bello<br />

che un figlio poeta possa dare <strong>al</strong>la madre-terra; cioè un canto che la renderà celebre<br />

ed immort<strong>al</strong>e. Come la poesia di Omero ha reso immort<strong>al</strong>e Ulisse e la sua Itaca, così<br />

il Foscolo rende immort<strong>al</strong>e sé stesso e la sua Zacinto, e questa tesi è così importante e<br />

affascinate che diventerà le tesi fin<strong>al</strong>e del carme "Dei Sepolcri".<br />

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