BRUNO MUNARI, FUTURISMO E OLTRE â¦. - MunArt
BRUNO MUNARI, FUTURISMO E OLTRE â¦. - MunArt BRUNO MUNARI, FUTURISMO E OLTRE â¦. - MunArt
sgabello con le su nominate zampe e tuttavia non ne sente affatto la mancanza, si può dire che non se ne accorge (o finge di non accorgersene). Abbiamo oggi in commercio delle sedie razionalissime, si sta seduti a meraviglia, perfettamente molleggiate, con un supporto per le sigarette, i cerini, il portacenere; dall'altra parte e sempre a portata di mano (legge del minimo sforzo) un sostegno per i libri e un facile congegno mobile per la luce. Il motto è «comodità». Si è arrivati a questo: un sedile deve essere di una data altezza in rapporto a chi si siede, né troppo alto né troppo basso, di modo che non si debba fare un eccessivo sforzo nell'alzarsi. Scopo: risparmio di energia. Con tutta l'energia risparmiata un individuo può fare alla fine dell'anno un salto in altezza di circa sette metri. Ma allora come deve essere il sedile perfetto Esiste una stragrande varietà di sedili: alti, bassi, con spalliera altissima e senza, molleggiati per le persone magre e di marmo per le persone con molleggiamento proprio, pieghevoli, smontabili, trasformabili in letto, in scrivania, in bar, in pasticceria; di legno, di tela, di ferro, di sasso, di porcellana, decorati e non, leggerissimi degli aeroplani, pesantissimi per palombari, sedili pubblici dei parchi, dei teatri, dei tranvai, nuvole per gli angeli e i santi, sedili delle altalene, sedili a pedali, sedili di vimini, sedili naturali. Senza contare che ciascuno, in fin dei fatti, può sedere dove gli piace. Nel mese di ottobre la rivista «La Lettura» 295 pubblica in copertina la composizione di Munari. Nel mese di novembre la rivista «Natura» 296 pubblica in copertina la composizione di Munari. 7 – 9 dicembre Al Circolo Barbera in via Sant'Andrea, Raffaello Giolli e Ciliberti organizzano la mostra “Oltre il Novecento”, che riunisce circa 70 artisti, fra cui astratti (Fontana, Reggini, Ghiringhelli, Licini, Magnelli, Rho, Radice, Veronesi, Soldati), aeropittori (Andreoni, Asinari, Crali, Munari, Mino Rosso, Prampolini) 297 […] Dopo il Novecento, mostra collettiva alla Galleria Sant'Andrea di via Sant'Andrea a Milano. Organizzata da Giolli e Ciliberti, è definita “prima visione panoramica della nuova arte”. Vi partecipano 59 pittori e 15 scultori. Andreoni nella “Cronologia” indica fra i partecipanti anche Asinari, Crali, Favalli, Lepore, Munari, Prampolini, Ricas e Scaini. 298 [...]Dalla seconda metà del decennio Trenta si verificano[...] interessanti “avvicinamenti” e collaborazioni fra singoli gruppi o artisti in precedenza distanti, in particolare fra gli ambienti astrattisti e futuristi, che si trovano affiancati in mostre, manifesti e gruppi.[...] Fra i principali artefici di questi contatti[...] fra i due gruppi sono certamente Raffaello Giolli e Franco Ciliberti.[...] nel 1938 i due avevano organizzato la mostra Dopo il Novecento, alla Galleria Dedalo, presenti 59 pittori e 19 scultori, con oltre 100 opere, che vedeva affiancati artisti di differenze tendenze. 299 Dopo il Novecento Con questo titolo, storico – secondo l'intenzione degli ordinatori – e non polemico, sono state raccolte a Milano alquante opere di pittura e scultura, a testimoniare, con sufficiente precisione, gl'indirizzi artistici più attuali e, spesso, più discussi. Vi hanno partecipato soprattutto artisti lombardi: tra questi un forte gruppo d'astratti, Soldati, 295In “La Lettura” n. 10, ottobre 1938, Alfieri & Lacroix, Milano 1938, supplemento del Corriere della Sera, Milano. 296In “Natura” n. 2, anno XI, febbraio 1938, n. 3, anno XI, marzo 1938; Alfieri & Lacroix, Milano 1938. 297Tratto da “Cronologia” a cura di Elena Pontiggia in catalogo: “Milano anni trenta” l'arte e la città, …. op. cit., pag. 319. 298In “Itinerario biografico, artistico e culturale” a cura di A. Pansera, A. Bassi, M. Chirico, “Cesare Andreoni artista, artigiano, protodesigner” op. cit., pag. 133, Edizioni Bolis, Bergamo, 1992 299In “Le mostre futuriste a Milano: 1919-1941”, “I “rapporti orizzontali”” di Alberto Bassi, in catalogo mostra “Cesare Andreoni e il Futurismo a Milano tra le due guerre”, pag. 63, op. cit..
Ghiringhelli, Reggiani, Licini, Magnelli, Rho, Radice, Veronesi; e futuristi, Prampolini, Andreoni, Mino Rosso ; ed altri che non vogliono definizioni, Birolli, Munari, Di Terlizzi, Pancheri, Mucchi, Pino Ponti, Borgese, Zocchi, Santomaso, Gambetti, Nivola, Spreafico, insomma molti. Tra gli scultori, Fontana, Wiegmann, Manzù, Tallone, Marini. Molti i giovani autentici. E venne una sera Marinetti a parlarvi dell'arte moderna: che è l'arte di tutti gli artisti vivi. 300 [...]da Reggiani a Ghiringhelli, da Saba a Ponti, da Pozzi a Zenari, da Nivola a Birolli, da Badodi a Sinópico, da Borgese a Gonzato ad Accardi a Macchi a Pancheri con due autentici futuristi: Andreoni e Prampolini[...]; fra gli scultori[...] Marini, Vaccarini, Pancera, Manzù, Gressani, Fontana, Rosso, Tallone e Murari [Munari][...] 301 Sulla rivista «Il Settebello» viene pubblicato il disegno umoristico “Apparecchio clandestino per vincere la malinconia”, questo tipo di disegni erano già apparsi sull'«Almanacco Bompiani 1933» e verranno ripresi nel libro edito da Einaudi nel 1942 “Le macchine di Munari”. Pagina tratta dall'“Almanacco Bompiani 1933” Pagina tratta dalla rivista “Il Settebello” del 1938 300Tratto dalla rubrica “Le esposizioni del mese” di R. G. in “Domus” n. 133, gennaio 1939, pag. 10, Milano. 301In “Dopo il Novecento”, Il Popolo d'Italia”, 14 dicembre 1938; ora in “Le mostre futuriste a Milano: 1919-1941”, “I “rapporti orizzontali”” di Alberto Bassi, in catalogo mostra “Cesare Andreoni e il Futurismo a Milano tra le due guerre”, pag. 63, op. cit..
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sgabello con le su nominate zampe e tuttavia non ne sente affatto la mancanza, si può dire che non se ne accorge<br />
(o finge di non accorgersene).<br />
Abbiamo oggi in commercio delle sedie razionalissime, si sta seduti a meraviglia, perfettamente molleggiate, con<br />
un supporto per le sigarette, i cerini, il portacenere; dall'altra parte e sempre a portata di mano (legge del minimo<br />
sforzo) un sostegno per i libri e un facile congegno mobile per la luce. Il motto è «comodità». Si è arrivati a<br />
questo: un sedile deve essere di una data altezza in rapporto a chi si siede, né troppo alto né troppo basso, di modo<br />
che non si debba fare un eccessivo sforzo nell'alzarsi. Scopo: risparmio di energia. Con tutta l'energia risparmiata<br />
un individuo può fare alla fine dell'anno un salto in altezza di circa sette metri.<br />
Ma allora come deve essere il sedile perfetto Esiste una stragrande varietà di sedili: alti, bassi, con spalliera<br />
altissima e senza, molleggiati per le persone magre e di marmo per le persone con molleggiamento proprio,<br />
pieghevoli, smontabili, trasformabili in letto, in scrivania, in bar, in pasticceria; di legno, di tela, di ferro, di sasso,<br />
di porcellana, decorati e non, leggerissimi degli aeroplani, pesantissimi per palombari, sedili pubblici dei parchi,<br />
dei teatri, dei tranvai, nuvole per gli angeli e i santi, sedili delle altalene, sedili a pedali, sedili di vimini, sedili<br />
naturali. Senza contare che ciascuno, in fin dei fatti, può sedere dove gli piace.<br />
Nel mese di ottobre la rivista «La<br />
Lettura» 295 pubblica in copertina la<br />
composizione di Munari. Nel mese di<br />
novembre la rivista «Natura» 296<br />
pubblica in copertina la composizione di<br />
Munari.<br />
7 – 9 dicembre<br />
Al Circolo Barbera in via Sant'Andrea, Raffaello Giolli e Ciliberti organizzano la mostra “Oltre il<br />
Novecento”, che riunisce circa 70 artisti, fra cui astratti (Fontana, Reggini, Ghiringhelli, Licini,<br />
Magnelli, Rho, Radice, Veronesi, Soldati), aeropittori (Andreoni, Asinari, Crali, Munari, Mino<br />
Rosso, Prampolini) 297 […]<br />
Dopo il Novecento, mostra collettiva alla Galleria Sant'Andrea di via Sant'Andrea a Milano.<br />
Organizzata da Giolli e Ciliberti, è definita “prima visione panoramica della nuova arte”. Vi<br />
partecipano 59 pittori e 15 scultori. Andreoni nella “Cronologia” indica fra i partecipanti anche<br />
Asinari, Crali, Favalli, Lepore, Munari, Prampolini, Ricas e Scaini. 298<br />
[...]Dalla seconda metà del decennio Trenta si verificano[...] interessanti “avvicinamenti” e<br />
collaborazioni fra singoli gruppi o artisti in precedenza distanti, in particolare fra gli ambienti<br />
astrattisti e futuristi, che si trovano affiancati in mostre, manifesti e gruppi.[...] Fra i principali<br />
artefici di questi contatti[...] fra i due gruppi sono certamente Raffaello Giolli e Franco Ciliberti.[...]<br />
nel 1938 i due avevano organizzato la mostra Dopo il Novecento, alla Galleria Dedalo, presenti 59<br />
pittori e 19 scultori, con oltre 100 opere, che vedeva affiancati artisti di differenze tendenze. 299<br />
Dopo il Novecento<br />
Con questo titolo, storico – secondo l'intenzione degli ordinatori – e non polemico,<br />
sono state raccolte a Milano alquante opere di pittura e scultura, a testimoniare, con<br />
sufficiente precisione, gl'indirizzi artistici più attuali e, spesso, più discussi. Vi hanno<br />
partecipato soprattutto artisti lombardi: tra questi un forte gruppo d'astratti, Soldati,<br />
295In “La Lettura” n. 10, ottobre 1938, Alfieri & Lacroix, Milano 1938, supplemento del Corriere della Sera, Milano.<br />
296In “Natura” n. 2, anno XI, febbraio 1938, n. 3, anno XI, marzo 1938; Alfieri & Lacroix, Milano 1938.<br />
297Tratto da “Cronologia” a cura di Elena Pontiggia in catalogo: “Milano anni trenta” l'arte e la città, …. op. cit., pag. 319.<br />
298In “Itinerario biografico, artistico e culturale” a cura di A. Pansera, A. Bassi, M. Chirico, “Cesare Andreoni artista, artigiano,<br />
protodesigner” op. cit., pag. 133, Edizioni Bolis, Bergamo, 1992<br />
299In “Le mostre futuriste a Milano: 1919-1941”, “I “rapporti orizzontali”” di Alberto Bassi, in catalogo mostra “Cesare Andreoni e<br />
il Futurismo a Milano tra le due guerre”, pag. 63, op. cit..