BRUNO MUNARI, FUTURISMO E OLTRE â¦. - MunArt
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Munari cura la copertina del numero di luglio-agosto della rivista «L’Ufficio moderno» 71 e nel novembre dello stesso anno la copertina della rivista «Lidel» 72 16 ottobre – novembre Mostra Futurista Arch. Sant'Elia e 22 pittori futuristi, alla Galleria Pesaro, Milano. Sono esposte 258 opere: Pittura: Alimandi, Andreoni, Andreossi, Bot, Brescia, Diulgheroff, Duse, Fattorello, Fillia, Gambini, Munari (espone 16 opere: Composizione, Composizione, Composizione, Buccia di Eva, Scomposizione pittorica di un nudo pubblicato in catalogo, Ritmo, Dramma, L'abbandonato, Autoritratto, Figura, Equivalenze plastiche, Ritmi, Ritratto, Composizione, Figura, Ritratto di Raffaele Carrieri), Oriani, Pizzo, Prampolini, Saladin, Vasquez, Zucco. Scultura: Munari (espone: Chiavistello umano), Pizzo, M. Rosso, Tullio D'Albisola. Bianco e Nero: Diulgheroff, Duse, Fillia, Oriani, Pozzo, Saladin, Vasquez, Zucco. Arti decorative - ceramiche futuriste: realizzate da Tullio D'Albisola su disegni suoi e dei migliori pittori futuristi; sezione personale di ceramiche create da Farfa; ceramiche di Pizzo. Arazzi, cuscini, bambole, metalli, oggetti futuristi realizzati da Munari, Andreoni, Tulio D'Albisola ecc. ecc. 73 I futuristi alla Galleria Pesaro, Milano 1930 (Munari è il sesto da sinistra); foto e didascalia pubblicati a pag. 8 sul catalogo della mostra antologica “Bruno Munari”, Palazzo Reale, Milano, dicembre 1986; Electa 1986. Per Munari si tratta di un lavoro di grande impegno svolto nei termini di una forte e inventiva complessa plasticità dinamica (come in Buccia di Eva, grande nudo disteso), risolta tuttavia anche in aeree compenetrazioni di “silhouettes” d'accenno di volti e figure (come in Scomposizione pittorica di un nudo), in un cromatismo consistente e acceso. Sembrerebbe anzi possibile cogliere quasi il passaggio in atto da una plasticità pur geometricamente modellata in qualche modo ancora rappresentativa ad una disposizione di sintesi più concettualizzata, attraverso meri accenni di sagome composte per piatte sovrapposizioni. Sono dipinti finora da considerare perduti.[...] L'impegno di Munari e Andreoni sembra comunque sovrastare decisamente il livello della presenza milanese fra i ventidue futuristi 74 . 71 “L’Ufficio moderno” anno V, n.7-8 luglio-agosto 1930; Milano 1930 72 “Lidel” anno XI, n. 11, 15 novembre 1930; Milano 1930 73 Tratto dal catalogo della mostra ora in “Nuovi archivi del Futurismo” diretti da Enrico Crispolti, pagg. 387-388; op. cit. 74 Tratto da “Cesare Andreoni e il futurismo milanese”- “Il Gruppo futurista milanese” di Enrico Crispolti in catalogo mostra
Parete riservata a Munari durante la “Mostra Futurista Arch. Sant'Elia e 22 pittori futuristi”, alla Galleria Pesaro, Milano. Assai interessante il commento su «Oggi e domani» 75 di Escodamé, fra gli organizzatori della mostra[...] perché particolarmente attento alla situazione di Milano. Dopo aver analizzato, oltre all'opera di Sant'Elia, i dipinti di Diulgheroff, Oriani, i “piemonteis” e più lungamente Prampolini e Fillia, presenta i milanesi 76 : [...]occupano trionfalmente la loro grande sala, Munari in testa. Sanissima pittura questo chiaro nudo di donna supina ch'egli chiama “Buccia di Eva”. Bello e audace! Meglio ancora “Scomposizione di nudo”, uno dei più forti quadri della mostra[...] Munari sta avviandosi al cuore dei problemi plastici, e ci fa molto piacere di vederlo abbandonare quell'umorismo che, se faceva divertenti i suoi primi saggi, lo rendeva disattento ai valori della vera pittura[...] Sulla rivista «Emporium» 77 , Vincenzo Costantini scrive: [...]Grandiosa, monumentale e su schemi volumetrici quasi neoclassici troviamo Buccia di Eva del Munari, il quale nella «scomposizione del nudo» ricorda i tentativi del Prampolini dell'anno scorso.[...] La scultura, nelle plastiche del Munari, del Pozzo, del Rosso e di Tullo d'Albissola, nella scompaginazione formale, trova talora sintesi efficaci. Bruno Munari: Scomposizione di un nudo, pubblicato in catalogo. “Cesare Andreoni e il Futurismo a Milano tra le due guerre” .... op. cit. pag. 76. 75 Escodamé, “Sant'Elia e 22 pittori futuristi” in “Oggi e domani”, ottobre 1930, ora in “Le mostre futuriste a Milano: 1919-1941”- “Le mostre alla Galleria Pesaro” di Alberto Bassi in catalogo mostra “Cesare Andreoni e il Futurismo a Milano tra le due guerre”.... op. cit., pag. 59. 76 Tratto da “Le mostre futuriste a Milano: 1919-1941”- “Le mostre alla Galleria Pesaro” di Alberto Bassi in catalogo mostra “Cesare Andreoni e il Futurismo a Milano tra le due guerre”.... op. cit., pag. 59. 77 Tratto da “Cronache milanesi” di Vincenzo Costantini in “Emporium”, Bergamo,vol. LXXII n. 431, novembre 1930-IX, pag. 308.
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Mostra Futurista Arch. Sant'Elia e 22 pittori futuristi, alla Galleria<br />
Pesaro, Milano. Sono esposte 258 opere:<br />
Pittura: Alimandi, Andreoni, Andreossi, Bot, Brescia, Diulgheroff,<br />
Duse, Fattorello, Fillia, Gambini, Munari (espone 16 opere:<br />
Composizione, Composizione, Composizione, Buccia di Eva,<br />
Scomposizione pittorica di un nudo pubblicato in catalogo, Ritmo,<br />
Dramma, L'abbandonato, Autoritratto, Figura, Equivalenze plastiche,<br />
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Oriani, Pizzo, Prampolini, Saladin, Vasquez, Zucco.<br />
Scultura: Munari (espone: Chiavistello umano), Pizzo, M. Rosso, Tullio<br />
D'Albisola.<br />
Bianco e Nero: Diulgheroff, Duse, Fillia, Oriani, Pozzo, Saladin, Vasquez, Zucco.<br />
Arti decorative - ceramiche futuriste: realizzate da Tullio D'Albisola su disegni suoi e dei<br />
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Arazzi, cuscini, bambole, metalli, oggetti futuristi realizzati da Munari, Andreoni, Tulio<br />
D'Albisola ecc. ecc. 73<br />
I futuristi alla Galleria Pesaro, Milano 1930 (Munari è il sesto da sinistra); foto e didascalia pubblicati a pag. 8<br />
sul catalogo della mostra antologica “Bruno Munari”, Palazzo Reale, Milano, dicembre 1986; Electa 1986.<br />
Per Munari si tratta di un lavoro di grande impegno svolto nei termini di una forte e<br />
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(come in Scomposizione pittorica di un nudo), in un cromatismo consistente e acceso.<br />
Sembrerebbe anzi possibile cogliere quasi il passaggio in atto da una plasticità pur<br />
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Andreoni sembra comunque sovrastare decisamente il livello della presenza milanese fra i<br />
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71 “L’Ufficio moderno” anno V, n.7-8 luglio-agosto 1930; Milano 1930<br />
72 “Lidel” anno XI, n. 11, 15 novembre 1930; Milano 1930<br />
73 Tratto dal catalogo della mostra ora in “Nuovi archivi del Futurismo” diretti da Enrico Crispolti, pagg. 387-388; op. cit.<br />
74 Tratto da “Cesare Andreoni e il futurismo milanese”- “Il Gruppo futurista milanese” di Enrico Crispolti in catalogo mostra