BRUNO MUNARI, FUTURISMO E OLTRE …. - MunArt

BRUNO MUNARI, FUTURISMO E OLTRE …. - MunArt BRUNO MUNARI, FUTURISMO E OLTRE …. - MunArt

29.01.2015 Views

Mostra d'arte futurista del Gruppo Radiofuturista Lombardo 33 nelle Sale della Civica Biblioteca di Varese F. T. MARINETTI, fondando nel 1909 il Movimento futurista, definiva il Futurismo: «...religione di orgoglio italiano, velocità, originalità, eroismo, amore del pericolo, ottimismo artificiale, sport e forza muscolare, guerra, pugno-argomento, arte-vita, splendore geometrico, estetica della macchina, parole in libertà, dinamismo plastico, architettura pura, teatro sintetico simultaneo, vita simultanea, tattilismo, arte dei rumori. Il Futurismo, minoranza di artisti creatori, esige qualità non quantità, pochi ma originali. Ogni città contiene ingegni audaci. Bisogna riunirli in gruppo, e rispettando la loro indipendenza, costringerli ad un minimo di solidarietà novatrice. Essenziale, la passione per l'Italia e per il nuovo. Il Futurismo, movimento ideologico artistico letterario scientifico, interviene nella politica soltanto quando la Patria pericola. I Futuristi, uniti da questa vigilanza e pronti a tutto, appoggiano ciò che è originale eccentrico e colorano le città col loro temperamento italiano acceso». Concezione e non esecuzione, è la formula necessaria alla soluzione di una continuità indispensabile all'esistenza futura dell'arte. Non si riconosce valentia ed arte in un pittore ritrattista, d'una fedeltà fotografica. Concezione audace violenta astratta, ma di una originalità creativa del tutto pura. Nessuna influenza dei «grandi» che stanno annientandosi nell'eternità ultraterrena e che sulla terra nessuno deve imitare: per rispetto alle loro opere, per non insudiciare lo spirito dei giovani artisti con le muffe dei loro lavori. Vita, velocità, aria, gioia ottimista dell'esistenza, soddisfazione di sentirsi giovani, intelligenti, creativi animano i nostri «radiopittori» che espongono le loro opere non per esibizionismo personale ma per sfatare i preconcetti balordi della critica del secolo scorso, che esigeva quale principale dote di un artista l'esperienza della vita, aritmeticamente vissuta. La pittura, è stato dedotto da acuti osservatori, è di molto in arretrato di fronte al progresso della civiltà. È un grande anacronismo infatti in un salotto moderno, un sensibile potente radioapparato accanto ad una pittura del più levigato ottocento fotografico. Spunti magnifici e di impareggiabile bellezza offre alla sensibilità raffinata dei nostri pittori, la vita moderna, da noi tutti vissuta. È incomprensibile la lentezza con la quale l'uomo si evolve artisticamente. È vituperevole inoltre la caparbietà che alcuni ostentano per restare lontani dalle esaltazioni che l'arte concede alle più moderne manifestazioni della nostra civiltà. L'annullamento delle distanze (simultaneità), il dinamismo e le visioni aeree, il cromatismo originalissimo e splendidamente italiano, devono essere i principii pittorici dell'artista della nuova meccanica era. E dei cinque pittori che in questa Mostra presentiamo, alcuni sono già noti al pubblico per aver partecipato ad altre Esposizioni italiane e straniere, mentre altri vengono lanciati con la raccomandazione delle loro stesse opere sigillate dall'autografo dei medesimi autori che fra breve saranno noti in tutti gli ambienti artistici internazionali. Questo indipendentemente dalle ovazioni più o meno benigne e sincere della stampa, gran parte della quale è in modo osceno satura di qualità da noi inclassificabili. MERLI-MUNARI Galera, olio su cartone; pubblicato in catalogo “Il Novecento a Palazzo Isimbardi nella collezione della Provincia di Milano”, pag. 115, Fabbri Editore, Milano, 1988 33 Tratto dal catalogo della mostra ora in “Nuovi archivi del Futurismo” diretti da Enrico Crispolti, pagg. 318-319; op. cit.

Ospedale delle macchine (forze soggettive) Notturno (visione dinamica) Solitudine plastica, pubblicato in catalogo mostra Cesare Andreoni e il futurismo a Milano tra le due guerre, pag. 98, op. cit. Il quotidiano «Cronaca Prealpina» segue gli svolgimenti della mostra e pubblica alcuni articoli: Una Mostra futurista alla Biblioteca Civica 34 Lunedì sera, alle ore 21, nel Salone della Biblioteca Civica, gentilmente concesso dal Podestà, cav. Avv. Castelletti, si inaugurerà una Mostra di pittura, architettura e scenografia futurista, organizzata sotto le direttive di F. T. Marinetti, dell'Accademia d'Italia. Parteciperà alla Mostra l'intero gruppo degli artisti futuristi lombardi (fra i quali Munari, Duse, Spilimbergo, Gambrini [Gambini], ecc.) con un complesso di 70 opere. Dirà il discorso inaugurale il giovane scrittore futurista Gian Franco Merli. La Mostra dei pittori futuristi alla Biblioteca Civica 35 Nel salone della Biblioteca Civica, gentilmente concesso dal nostro Podestà, cav. Avv. Domenico Castelletti, ha avuto luogo ieri sera, alle 21, l'inaugurazione della Mostra di Arte del Gruppo lombardo dei pittori radio-futuristi. Erano presenti il Vice Segretario Federale camerata Edoardo Mazzucchelli, l'avv. Jacono, capo gabinetto di S. E. il Prefetto, il geometra Vidoletti, il pittore Montanari, un folto gruppo di gentili signore e signorine e molti studenti. Dei pittori futuristi espositori erano presenti Munari, Strada, Gambini e Duse. Lo scrittore futurista Gian Franco Merli ha illustrato al pubblico i concetti dei quali si anima il movimento artistico radio-futurista. «Concezione e non esecuzione, - ha detto il giovanissimo oratore – è la formula necessaria alla soluzione di una continuità indispensabile all'esistenza futura dell'arte. Non si riconosce valentia ed arte in un pittore ritrattista, d'una fedeltà fotografica. Concezione audace, violenta, astratta, ma di un'originalità creativa del tutto pura. Nessuna influenza dei “grandi” che stanno annientandosi nell'eternità ultraterrena e che sulla terra nessuno deve imitare». L'oratore ha conchiuso esaltando l'originalità dei cinque pittori che hanno esposto le loro opere a Varese: e cioè di Munari, Strada, Gambini, Duse e Spilimbergo. La Mostra d'Arte Futurista, che comprende circa settanta opere, ha suscitato il più vivo interessamento tra le autorità e il pubblico. La Mostra, come annuncia un originale manifesto ideato dal pittore Munari, rimarrà aperta fino al 20 corrente, dalle ore 14 alle 23. 34 In “Cronaca Prealpina”, 8 giugno 1929, fonte Biblioteca Civica di Varese. 35 In “Cronaca Prealpina”, 11 giugno 1929, fonte Biblioteca Civica di Varese.

Ospedale delle macchine (forze<br />

soggettive)<br />

Notturno (visione dinamica)<br />

Solitudine plastica, pubblicato in<br />

catalogo mostra Cesare Andreoni e<br />

il futurismo a Milano tra le due<br />

guerre, pag. 98, op. cit.<br />

Il quotidiano «Cronaca Prealpina» segue gli svolgimenti della mostra e pubblica alcuni<br />

articoli:<br />

Una Mostra futurista alla Biblioteca Civica 34<br />

Lunedì sera, alle ore 21, nel Salone della Biblioteca Civica, gentilmente concesso dal<br />

Podestà, cav. Avv. Castelletti, si inaugurerà una Mostra di pittura, architettura e<br />

scenografia futurista, organizzata sotto le direttive di F. T. Marinetti, dell'Accademia<br />

d'Italia.<br />

Parteciperà alla Mostra l'intero gruppo degli artisti futuristi lombardi (fra i quali<br />

Munari, Duse, Spilimbergo, Gambrini [Gambini], ecc.) con un complesso di 70 opere.<br />

Dirà il discorso inaugurale il giovane scrittore futurista Gian Franco Merli.<br />

La Mostra dei pittori futuristi alla Biblioteca Civica 35<br />

Nel salone della Biblioteca Civica, gentilmente concesso dal nostro Podestà, cav. Avv.<br />

Domenico Castelletti, ha avuto luogo ieri sera, alle 21, l'inaugurazione della Mostra di<br />

Arte del Gruppo lombardo dei pittori radio-futuristi. Erano presenti il Vice Segretario<br />

Federale camerata Edoardo Mazzucchelli, l'avv. Jacono, capo gabinetto di S. E. il<br />

Prefetto, il geometra Vidoletti, il pittore Montanari, un folto gruppo di gentili signore e<br />

signorine e molti studenti. Dei pittori futuristi espositori erano presenti Munari, Strada,<br />

Gambini e Duse.<br />

Lo scrittore futurista Gian Franco Merli ha illustrato al pubblico i concetti dei quali si<br />

anima il movimento artistico radio-futurista.<br />

«Concezione e non esecuzione, - ha detto il giovanissimo oratore – è la formula<br />

necessaria alla soluzione di una continuità indispensabile all'esistenza futura dell'arte.<br />

Non si riconosce valentia ed arte in un pittore ritrattista, d'una fedeltà fotografica.<br />

Concezione audace, violenta, astratta, ma di un'originalità creativa del tutto pura.<br />

Nessuna influenza dei “grandi” che stanno annientandosi nell'eternità ultraterrena e che<br />

sulla terra nessuno deve imitare».<br />

L'oratore ha conchiuso esaltando l'originalità dei cinque pittori che hanno esposto le<br />

loro opere a Varese: e cioè di Munari, Strada, Gambini, Duse e Spilimbergo.<br />

La Mostra d'Arte Futurista, che comprende circa settanta opere, ha suscitato il più vivo<br />

interessamento tra le autorità e il pubblico.<br />

La Mostra, come annuncia un originale manifesto ideato dal pittore Munari, rimarrà<br />

aperta fino al 20 corrente, dalle ore 14 alle 23.<br />

34 In “Cronaca Prealpina”, 8 giugno 1929, fonte Biblioteca Civica di Varese.<br />

35 In “Cronaca Prealpina”, 11 giugno 1929, fonte Biblioteca Civica di Varese.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!