TESI SIMONA MANDINI - Università degli Studi di Ferrara
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DISCUSSIONE<br />
Lo stu<strong>di</strong>o presentato, utilizza per la prima volta la tecnica NIRS in sede <strong>di</strong> outcome per identificare<br />
in maniera non invasiva le mo<strong>di</strong>ficazioni metaboliche periferiche associate a variazioni <strong>di</strong><br />
performance indotte da un programma <strong>di</strong> riabilitazione nel paziente con arteriopatia periferica<br />
negli sta<strong>di</strong> interme<strong>di</strong> <strong>di</strong> malattia. La necessità del paziente con AOP è <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare, durante il<br />
cammino, il fabbisogno energetico dei <strong>di</strong>stretti ipossici a causa delle lesioni vascolari a monte che<br />
riducono il flusso ematico (I76) . Per risolvere questo problema, vengono messi in atto interventi<br />
invasivi che mirano a ristabilire il flusso nel muscolo ischemico o ricercati e proposti agenti<br />
vasoattivi o metabolici come la carnitina.<br />
Un risultato più completo è però teoricamente ottenibile con l’esercizio, trattamento ritenuto<br />
efficace in AOP (77) , anche se le mo<strong>di</strong>ficazioni indotte dall’allenamento non sono state sempre<br />
adeguatamente documentate.<br />
Precedenti stu<strong>di</strong> effettuati con l’utilizzo della biopsia muscolare, hanno evidenziato un significativo<br />
incremento dei livelli <strong>di</strong> enzimi ossidativi, nei muscoli <strong>di</strong> pazienti con AOP, al termine <strong>di</strong> un<br />
programma <strong>di</strong> esercizio (67-69) . <strong>Stu<strong>di</strong></strong> successivi hanno poi specificato che i maggiori effetti sul<br />
metabolismo ossidativo, sono evidenziati a seguito <strong>di</strong> un allenamento in grado <strong>di</strong> causare una lieve<br />
con<strong>di</strong>zione ischemica a livello dei muscoli del polpaccio (50) . Inoltre, è stata sottolineata una<br />
maggiore attività dell’enzima ossidativo citocromo ossidasi, che riveste un ruolo fondamentale nei<br />
meccanismi <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> energia per via aerobica, nei pazienti avviati unicamente a<br />
riabilitazione rispetto sia ai soggetti sottoposti ad intervento chirurgico vascolare che in quelli in cui<br />
è stata abbinata la chirurgia all’esercizio (78) .<br />
L’esercizio nei soggetti AOP viene normalmente proposto in supervisione presso centri<br />
specializzati, sotto forma <strong>di</strong> ripetute sessioni <strong>di</strong> cammino ad un livello <strong>di</strong> dolore tale da aumentare la<br />
tolleranza all’esercizio e la sopportazione del dolore ottenendo sedute <strong>di</strong> cammino<br />
progressivamente più lunghe.<br />
A fronte <strong>di</strong> una efficacia sulla exercise capacity, lo stu<strong>di</strong>o delle mo<strong>di</strong>ficazioni istologiche successive<br />
ad un tale esercizio non ha però evidenziato nei pazienti lo sviluppo <strong>di</strong> enzimi aerobici ma anzi, un<br />
aumento <strong>degli</strong> enzimi anaerobici unitamente a segni <strong>di</strong> danno muscolare (50) .<br />
Nel paziente AOP, identificare con precisione l’intensità ed i tempi <strong>di</strong> allenamento ideali<br />
risulterebbe quin<strong>di</strong> un fattore molto rilevante.<br />
Il programma da noi proposto è stato sviluppato sulla base delle informazioni ricavate dalla<br />
fisiologia dell’esercizio e utilizzate nell’allenamento sportivo. Mo<strong>di</strong>ficazioni simili nella capacità<br />
respiratoria del muscolo sono principalmente ottenibili attraverso un training aerobico a particolari e<br />
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