Apclai - Festival del Cinema Latino Americano a Trieste
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ESMA, Memorias de la resistencia<br />
Argentina<br />
Paese Argentina<br />
Regia Claudio Remedi<br />
Soggetto Myriam Bregman<br />
Fotografia Lucas Martelli<br />
Montaggio Gabi Jaime<br />
Musica La Rocola de Jamelish<br />
Produttore Virginia Rom<br />
Produzione grupo de boedo films/tvpts<br />
Anno di produzione 2010<br />
Durata 60 min.<br />
Il film ha come protagonisti alcuni sopravvissuti <strong>del</strong>l’ESMA, l’ex<br />
campo di concentramento e sterminio, che ripercorrono la loro storia<br />
al tempo <strong>del</strong>le istallazioni <strong>del</strong>la Scuola di Meccanica <strong>del</strong>l’Armata.<br />
Nel loro racconto riferiscono le loro esperienze e le contraddizioni<br />
nelle condizioni di prigionia alle quali furono sottoposti: mentre<br />
l’istituzione continuava con l’attività didattica, si torturava e si<br />
inviava alla morte più di 5.000 persone prigioniere in quel luogo.<br />
I protagonisti di ESMA, Memorias de la resistencia rispondono<br />
anche ad un’altra domanda: perché ci sono stati dei superstiti E da<br />
ciò la storia assume un diverso significato: quello <strong>del</strong>la possibilità di<br />
resistere persino nelle peggiori condizioni di reclusione. Per questo<br />
raccontano le loro tattiche nel campo di concentramento e descrivono<br />
la rete di solidarietà clandestina. Inoltre, affrontano una caratteristica<br />
paradigmatica di questo luogo di reclusione: l’obbligo di<br />
realizzare lavoro coatto che costrinse i detenuti -come accadde durante<br />
il nazismo nella Germania <strong>del</strong>la seconda guerra mondiale- a<br />
falsificare documenti e passaporti. In questo modo il territorio <strong>del</strong>la<br />
ESMA si sovrappone alle immagini <strong>del</strong> paese alla fine degli anni ’70<br />
ed ottiene un differente significato. Un racconto che conduce inevitabilmente<br />
alla militanza: oltre a quella indotta dalla dittatura, anche<br />
quella che si sostiene durante il presidio e quella che si recupera a<br />
partire dal ritorno alla democrazia e che si mantiene ai giorni nostri.<br />
Quella resistenza trova riferimento nei processi che si sviluppano<br />
ora nella causa ESMA. Come dice un sopravvissuto, “Noi abbiamo<br />
potuto cambiare le nostre testimonianze, in accusa”.<br />
Claudio Remedi<br />
Nato il 23 Luglio 1965 a Buenos Aires, Argentina.<br />
È laureato in Didattica <strong>del</strong>le Arti Audiovisive<br />
(Universidad Nacional de San Martín-UNSAM). Nel<br />
2006 ha partecipato al Seminario Internazionale di<br />
Sceneggiatura (Documentario) impartito da Siobhan<br />
Flanagan. Nello stesso anno, ha partecipato al<br />
Laboratorio sul Documentario di Fernando Birri,<br />
Tristán Bauer e Fernando Solanas, organizzato dalla<br />
UNSAM. Nel 1995 realizza un seminario di docu-fiction<br />
con il maestro Fernando Birri presso la “Fundación<br />
Universidad <strong>del</strong> Cine”. Nel 1992, dopo quattro<br />
anni di studio, completa il corso di Laurea di Regia<br />
<strong>Cinema</strong>tografica <strong>del</strong>l’Istituto di Arte <strong>Cinema</strong>tografica di<br />
Avellaneda (IDAC). Ha studiato cinematografia presso<br />
il Centro <strong>Cinema</strong>tográfico Cooperativo (CECICO)<br />
nel 1987. Ha anche seguito corsi di formazione<br />
(recitazione) con il professore Germán Justo presso<br />
l’Università di Buenos Aires e di fotografia nel Fotoclub<br />
Buenos Aires (1986). Dal 1992 è membro fondatore<br />
<strong>del</strong>la casa di produzione indipendente “Grupo<br />
de Boedo films”, presso la quale svolge attività di<br />
produttore e regista. È stato direttore <strong>del</strong> canale di<br />
televisione alternativo “Suburbana Televisión” negli<br />
anni 1989-1990, e membro di ATECO (“Asociación<br />
de Televisoras Comunitarias”). Nel 1989 è stato<br />
coordinatore e proiezionista <strong>del</strong> cine club “El clavo<br />
en el ojo”. Membro fondatore <strong>del</strong> gruppo “Espacio<br />
Mirada Documental” (EMD, 1999), di ADOC/Argentina<br />
(2001) e <strong>del</strong>l’Associazione dei Documentaristi Argentini<br />
(DOCA, 2006). Segretario <strong>del</strong>la Commissione Direttiva<br />
di DOCA (2007), Presidente <strong>del</strong>la stessa (2008-09).<br />
Biofilmografia<br />
<strong>Cinema</strong> Fantasmas en la Patagonia (documentario,<br />
1996), Tiempo Indeterminado (fiction, 1988),<br />
Sarmiento 7 PM (documentario, 1987)<br />
Video La Historia Invisible (documentario, 2010),<br />
ESMA, memorias de la resistencia (documentario,<br />
2009), 4 Estaciones (documentario, 2009),<br />
Obreras sin patrón(documentario, 2003), La<br />
unidad (documentario, 2003), Control Obrero,<br />
los trabajadores de Brukman (documentario,<br />
2002), La fábrica es nuestra (documentario, 2002,<br />
Lavalan, Valentín Alsina (documentario, 2002),<br />
Agua de Fuego (documentario, 2001), Después de<br />
la siesta (documentario, 1994), No crucen el portón<br />
(documentario, 1992), Documentos (documentario,<br />
1991), Restos (documentario, 1991), Lobochenko, el<br />
proyecto negado (documentario, 1991),Esto es sólo el<br />
principio(fiction, 1990)<br />
Televisione Dimensión documental (2009), Tango que<br />
me hiciste mal (2003), Ultimas Imágenes (1992/93)