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Apclai - Festival del Cinema Latino Americano a Trieste

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Atahualpa Yupanqui: El Legado<br />

Argentina<br />

Paese Argentina<br />

Idea originale Roberto H. Chavero<br />

Fotografia Guillermo López<br />

Montaggio Analía Ferreri<br />

Suono Cristian Roque Allende<br />

Produttore Roberto H. Chavero<br />

Produzione Fundación Atahualpa Yupanqui, Kronos<br />

Producciones<br />

Anno di produzione 2004<br />

Durata 106 min.<br />

Questo documentario passa in rivista la figura <strong>del</strong> leggendario<br />

cantautore, chitarrista e scrittore argentino mediante un collage di<br />

materiale d’archivio ed interviste registrate con Atahualpa<br />

Yupanqui (pseudonimo di Héctor Roberto Chavero Aramburo,<br />

nato a Pergamino il 31 gennaio 1908 e morto a Parigi il 23<br />

maggio 1992) negli ultimi anni <strong>del</strong>la sua vita. Come sempre,<br />

l’artista indugia, fra canzone e canzone, sulla propria storia, sulla<br />

poesia, sulle radici, sulla vita in campagna e sulla sofferenza dei<br />

più poveri; sulla propria vita e gli uomini che conobbe (celebri o<br />

anonimi). Girata nel Cerro Colorado, si tratta di un’eccellente<br />

introduzione al mondo di questa figura fondamentale <strong>del</strong>la cultura<br />

ispanoamericana, l’uomo che commosse cantando la propria terra.<br />

Il lascito di Yupanqui è tutto racchiuso nella priorità data al cuore<br />

e ai sentimenti che devono guidare le nostre azioni, la nostra<br />

intelligenza, il nostro corpo.<br />

A causa <strong>del</strong>la sua appartenenza al comunismo, Yupanqui dovette<br />

patire il carcere, la tortura e l’esilio durante il regime di Juan<br />

Perón:<br />

“Ai tempi di Perón sono rimasto vari anni senza poter lavorare in<br />

Argentina... Mi accusavano di tutto, persino <strong>del</strong> crimine <strong>del</strong>la<br />

settimana entrante. Di quel periodo da dimenticare mi rimane<br />

l’indice <strong>del</strong>la mano destra fratturato. Misero sopra la mia mano<br />

una macchina da scrivere e ci si sedevano sopra, altri saltavano.<br />

Cercavano di rovinarmi la mano ma non si rendevano conto di un<br />

dettaglio: mi rovinarono la mano destra mentre io, per suonare la<br />

chitarra, sono mancino. Anche oggi, a vari anni da quegli<br />

avvenimenti, ci sono tonalità come il Si minore che fatico a fare. Li<br />

posso eseguire perché uso il mestiere, l’astuzia; però mi costano<br />

veramente.”<br />

Atahualpa Yupanqui

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