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francesco perniciaro - Il Giornale Italiano

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SPECIALE ELEZIONI<br />

Francesco Perniciaro<br />

Presidente Società Italiana Beneficenza<br />

Dieci buoni motivi per essere<br />

soci della S.I.B.<br />

I giovani e il volontariato sono per<br />

noi importantissimi<br />

70/2013 | GIORNALE ITALIANO DE ESPAÑA - GRATUITO | WWW.ILGIORNALEITALIANO.NET | D.L.: MA-884-2008


FRANCESCO PERNICIARO PRESIDENTE S.I.B.<br />

garantirci quel contributo su cui per<br />

tanto tempo abbiamo potuto contare.<br />

Quindi, facendo anche di necessità<br />

virtù, siamo passati ad una formula<br />

di autofinanziamento, dove la<br />

parte più rilevante è quella dell’organizzazione<br />

di eventi con finalità<br />

di fund raising. Momenti che ci<br />

permettono di avvicinare e coinvolgere<br />

tutta la cittadinanza locale, indipendentemente<br />

dalla propria nazionalità.<br />

La nostra filosofia, in ogni<br />

caso, non è cambiata: ogni euro che<br />

entra nelle casse della Società deve<br />

essere destinato a risolvere un problema.<br />

Naturalmente si tratta di un<br />

impegno notevole, ma crediamo sia<br />

necessario continuare ad assumerlo.<br />

intervista di Paola Pacifici<br />

Presidente, presentaci<br />

la SIB. La SIB è un’associazione<br />

nata qui a Madrid 120 anni fa<br />

con l’obiettivo di fornire assistenza<br />

ai cittadini italiani che si trovino,<br />

temporaneamente o meno, in territorio<br />

spagnolo. La parola “società”<br />

non deve trarre in inganno: si tratta<br />

di una attività esclusivamente di<br />

beneficenza e fondata sulla libera<br />

partecipazione di tante persone. È<br />

probabile che oggi l’avremmo chiamata<br />

associazione, ma al tempo in<br />

cui venne fondata, la seconda metà<br />

dell’800, era quello il termine che<br />

veniva utilizzato; allora lo stato sociale<br />

non esisteva e le “società di<br />

mutuo soccorso” erano forme di associazionismo<br />

destinate ad aiutare i<br />

lavoratori a darsi un primo strumento<br />

di difesa e di protezione sociale.<br />

Nacque spontaneamente sullo spirito<br />

della solidarietà e della coesione<br />

sociale degli italiani residenti in<br />

Spagna nei confronti dei compatrioti<br />

più sfortunati. Un’esigenza sentita<br />

in maniera molto forte ed universale,<br />

già che in altre nazioni dove<br />

l’emigrazione del popolo italiano è<br />

stata importante, soprattutto in Sud<br />

America, le Società di beneficenza<br />

e mutuo soccorso vennero costituite<br />

anche su proposta ed iniziativa dei<br />

monarchi di allora.<br />

Quale tipologia diversa<br />

di italiani e di necessità<br />

oggi Oggi la nostra attività è rivolta<br />

alla soluzione di tanti tipi di<br />

problemi correnti che possano essere<br />

risolti attraverso interventi anche<br />

piccoli, ma concreti: per dare<br />

un’idea, ci occupiamo di pagare<br />

una bolletta arretrata come di contribuire<br />

alla retta scolastica o della<br />

mensa per un bambino; possiamo<br />

aiutare nella soluzione di problemi<br />

sanitari, da un intervento chirurgico<br />

al reperimento di apparecchi ortodontici<br />

e acustici, oppure sedie a<br />

rotelle. Insomma, non ci occupiamo<br />

di elargire denaro, ma affrontiamo<br />

problemi concreti e quotidiani che<br />

possano incidere sulla vita di una<br />

persona, creando le condizioni affinché<br />

questa possa riprendere il<br />

suo corso naturale, emancipandosi<br />

dalla necessità di assistenza. La tipologia<br />

dell’assistito, ovviamente, è<br />

cambiata nel corso degli anni. Non<br />

soltanto rispetto all’800, ma anche<br />

pensando a quella che era la situazione<br />

sociale in Spagna una decina<br />

di anni fa, ben prima che scoppiasse<br />

la crisi economica. Oggi le richieste<br />

di aiuto giungono anche da tanti<br />

italiani di passaporto, ma sudamericani<br />

di nascita, arrivati negli anni<br />

del boom e ora in difficoltà per la<br />

precarietà o l’assenza del lavoro.<br />

La crisi ha portato ad una<br />

riduzione di aiuti da parte<br />

del governo e quindi<br />

voi in che situazione vi<br />

trovate È chiaro che la crisi<br />

ha conseguenze dirette anche sul<br />

nostro modo di operare. Siamo costretti<br />

a valutare nel dettaglio e con<br />

attenzione ogni situazione e ogni<br />

intervento, perché non possiamo<br />

permetterci di usare male le risorse<br />

di cui disponiamo. Che sono limitate,<br />

e si sono ridotte negli ultimi anni<br />

per la difficoltà dello Stato italiano<br />

e del Ministero degli Affari esteri a<br />

Bilancio economico e di<br />

aiuti: da dove vengono le<br />

vostre risorse economiche<br />

Sfortunatamente non abbiamo<br />

una base associativa estesa che<br />

possa finanziare in toto le nostre<br />

attività con una quota annuale. L'attuale<br />

è sicuramente insufficiente a<br />

coprire la totalità delle richieste che<br />

ci arrivano e siamo costretti a selezionare<br />

in un momento in cui adottare<br />

criteri discernenti non è così<br />

facile. Per questo motivo facciamo<br />

molto affidamento su eventi specifici<br />

e sulle donazioni volontarie,<br />

grandi o piccole, individuali e da<br />

parte di società che si riconoscano<br />

nel concetto di responsabilità sociale<br />

delle imprese. Vorrei ricordare<br />

che qualsiasi cifra, in molte delle<br />

situazioni di difficoltà che affrontiamo,<br />

può risultare decisiva: i nostri<br />

sono interventi puntuali, finalizzati<br />

alla soluzione di problemi concreti<br />

e quotidiani, di fronte ai quali è necessario<br />

fare appello alla coscienza<br />

<strong>Il</strong> Presidente con l’Ambasciatore Visconti di Modrone durante il mercatino<br />

benefico della SIB che si svolge ogni anno nei saloni del Consolato<br />

Generale di Madrid<br />

Pag. 2 70/2013


<strong>Il</strong> Presidente riceve dall’Ambasciatore Visconti di Modrone la “Targa alla<br />

Solidarietà 2012” conferitagli dal ComItEs Madrid<br />

sociale, più che toccare il cuore delle<br />

persone. <strong>Il</strong> fatto è che il bilancio<br />

attuale non ci consente di fare fronte<br />

a tutte le situazioni che giungono<br />

a nostra conoscenza. È la cosa che<br />

più ci sta a cuore cambiare, ma per<br />

farlo abbiamo bisogno di un aiuto in<br />

più.<br />

Eventi e aziende. Ormai<br />

abbiamo maturato una certa esperienza<br />

nell’organizzazione di feste<br />

a tema ed eventi promozionali attraverso<br />

i quali raccogliere finanziamenti.<br />

Alcune feste sono diventate<br />

tradizionali: penso al Carnevale in<br />

maschera, a Flower Power e al Mercatino<br />

di Natale, per le quali dobbiamo<br />

ringraziare quelle Istituzioni<br />

che ci mettono a disposizione i propri<br />

spazi. Pensiamo solo all’Ambasciata<br />

italiana, probabilmente la<br />

più bella sede diplomatica straniera<br />

in città, alle cui struttura abbiamo<br />

potuto avere accesso, fra l’altro permettendo<br />

anche a tanti madrileni di<br />

visitarle per la prima volta. E tutto<br />

grazie all’idea di organizzare una<br />

festa per i bambini. Questi eventi,<br />

insomma, ci permettono di far passare<br />

un momento piacevole a tante<br />

persone e nello stesso tempo di farci<br />

conoscere e di ricavare buona parte<br />

delle nostre risorse. Sotto forma di<br />

donazione o, nel caso del Mercatino,<br />

di ricavo della vendita di prodotti<br />

italiani. In questo senso è per<br />

noi fondamentale la collaborazione<br />

con tante aziende italiane, perché se<br />

è vero che sono poche quelle che<br />

possono oggi permettersi di contribuire<br />

finanziariamente, è altrettanto<br />

vero che molte, come la Ferrero, ci<br />

danno una grande mano mettendoci<br />

a disposizione i loro prodotti in occasione<br />

degli eventi che organizziamo.<br />

Per la vendita, ma soprattutto<br />

per proporre ai partecipanti una festa<br />

di qualità. Vorrei sottolineare per<br />

70/2013<br />

esempio la disponibilità manifestata<br />

da tanti piccoli imprenditori italiani<br />

del settore al momento di organizzare<br />

il servizio di ristoro.<br />

I giovani e il volontariato<br />

Per la nostra struttura è fondamentale<br />

poter contare su volontari,<br />

persone che hanno scelto di impegnare<br />

una parte del proprio tempo<br />

per gestire e organizzare le attività<br />

ordinarie e particolari della Società.<br />

È chiaro che molti dei nostri volontari<br />

hanno un profilo preciso, vale a<br />

dire adulti, con entusiasmo e tempo<br />

a disposizione. Non è facile reclutare<br />

giovani leve, ma fortunatamente<br />

grazie agli eventi che organizziamo<br />

e allo spirito con cui riusciamo<br />

a portarli avanti capita che nuovi<br />

ragazzi si avvicinino alla nostra<br />

attività. In questo senso è molto<br />

importante la collaborazione che<br />

manteniamo con la Scuola Italiana<br />

di Madrid, i cui alunni rispondono<br />

sempre più spesso e numerosi alle<br />

nostre sollecitazioni, fornendo un<br />

prezioso aiuto quando c’è da rimboccarsi<br />

le maniche e colorando<br />

con la loro vitalità ogni occasione<br />

in cui sono chiamati a partecipare.<br />

I tuoi consiglieri chi sono<br />

Ovviamente la nostra struttura è<br />

organizzata in modo da essere funzionale,<br />

per cui c’è bisogno di chi<br />

si assuma un ruolo di decisione e<br />

orientamento. Presidente a parte,<br />

questo compito spetta al Consiglio<br />

Direttivo, che è composto da 13<br />

membri, persone che hanno contribuito<br />

negli anni e in modo costante<br />

al successo delle attività societarie.<br />

Alcune di esse ne fanno parte per<br />

diritto, essendo stati nel passato<br />

presidenti, altri si sono guadagnati<br />

i gradi sul campo, contribuendo volontariamente<br />

alle operazioni della<br />

SIB e venendo in seguito chiamati<br />

a ricoprire un ruolo dirigenziale al<br />

suo interno.<br />

I vostri collegamenti con<br />

le SIB internazionali. In<br />

questo momento non abbiamo molti<br />

contatti con chi, nel mondo, si occupa<br />

delle stesse attività. Sappiamo<br />

che esistono, specialmente in Sudamerica,<br />

associazioni che lavorano<br />

per l’assistenza agli italiani, e in<br />

qualche caso, come quello dell’Uruguay,<br />

ne condividiamo perfino<br />

il nome. Alcune di esse, poi, sono<br />

nate anche prima della SIB di Madrid.<br />

Ci piacerebbe però riuscire ad<br />

avere un rapporto con questi enti,<br />

per condividere esperienze che potrebbero<br />

essere reciprocamente preziose,<br />

e per questo motivo stiamo<br />

cominciando a ragionare su questa<br />

possibilità. Qualunque sia la strada<br />

che ci porti a una migliore efficacia<br />

nel rapporto con chi ha bisogno del<br />

nostro aiuto, è nostro dovere percorrerla.<br />

Le città o regioni della<br />

Spagna dove maggiormente<br />

viene richiesto il vostro<br />

aiuto State preparando<br />

degli avvenimenti benefici<br />

per avere fondi a Barcelona,<br />

Malaga, Marbella<br />

Palma, Las Palmas affinché<br />

tutti posano conoscere<br />

la SIB Naturalmente la maggioranza<br />

delle situazioni di cui ci<br />

occupiamo appartengono all’area di<br />

Madrid, sia per una ragione strettamente<br />

demografica, essendo la più<br />

popolosa del Paese e quella in cui<br />

sono presenti più italiani, sia perché<br />

è ovviamente più facile per noi<br />

venirne a conoscenza. È pur vero<br />

che molte richieste di appoggio ci<br />

giungono dall’Andalusia, dalle isole<br />

Canarie e soprattutto dalle due<br />

Castiglie, anche qui per ragioni geografiche.<br />

Cerchiamo di rispondere<br />

a tutte queste sollecitazioni senza<br />

indietreggiare di un passo, ma è<br />

chiaro che, se riuscissimo a farci<br />

conoscere in tutta la Spagna, forse<br />

le richieste di aiuto aumenterebbero,<br />

ma nello stesso tempo sarebbe<br />

più facile dotarsi delle risorse necessarie<br />

per farvi fronte. Per questo<br />

abbiamo in programmazione eventi<br />

fuori dalla regione, il primo dei quali<br />

sarà la partecipazione all’importante<br />

fiera Gastrotour di Granada. <strong>Il</strong><br />

tutto compatibilmente con il nostro<br />

budget e senza dimenticare quali siano<br />

le nostre priorità.<br />

Gli italiani che lavorano e<br />

vivono in Spagna devono<br />

sapere che la SIB è accanto<br />

a loro nei momenti di<br />

grandi e reali difficoltà.<br />

Quale messaggio vuoi<br />

dare, Presidente, in questi<br />

momenti così difficili<br />

Forse che “tutti siamo<br />

SIB” Certamente. A nessuno di<br />

noi è richiesto un sacrificio importante.<br />

<strong>Il</strong> messaggio che vorrei far<br />

passare è che un contributo minimo<br />

è alla portata di tanti e può davvero<br />

incidere significativamente su una<br />

situazione di difficoltà. Credo inoltre<br />

che sia importante mantenere<br />

vivo un sentimento di identità collettivo<br />

per tutti noi che ci troviamo a<br />

vivere in un Paese in cui siamo stati<br />

accolti, ma che non è la nostra sola<br />

patria. Collaborare con la SIB significa<br />

dare una mano concreta a chi<br />

magari non ha avuto la stessa fortuna<br />

e non può contare su quell’appoggio<br />

che in un altro contesto gli<br />

sarebbe venuto dallo Stato. In questo<br />

senso siamo pronti, come SIB, a<br />

farci carico della sua difficoltà. Ma<br />

per farlo, e con successo, occorrono<br />

tempo, impegno e soprattutto risorse.<br />

Specialmente adesso, con la crisi<br />

che morde e ogni piccolo contributo<br />

può fare la differenza.<br />

SIB - PERCHÉ ASSOCIARSI<br />

Dieci ragioni per diventare socio<br />

1. Una ragione semplice: aiutare<br />

chi è in difficoltà;<br />

2. Una piccola quota annuale può risolvere<br />

problemi molto concreti;<br />

3. <strong>Il</strong> tuo impegno può valere molto<br />

più di quanto credi, consentendoci<br />

di occuparci di tutti,<br />

senza dover escludere nessuno;<br />

4. Perché ogni euro che entra alla<br />

SIB viene investito per aiutare<br />

chi ne ha bisogno, nella massima<br />

trasparenza;<br />

5. I 180.000 italiani residenti in Spagna<br />

non possono rimanere insensibili<br />

alle necessità dei connazionali<br />

più sfortunati;<br />

6. Non lottiamo contro i grandi<br />

mali della società, ma contro<br />

piccoli ostacoli quotidiani: basta<br />

poco per superarli;<br />

7. Non possiamo non ascoltare la<br />

nostra coscienza sociale: chi chiama<br />

sono i nostri connazionali;<br />

8. Se sei un’azienda, afferma e comunica<br />

la tua responsabilità sociale ...<br />

9. ... e potrai detrarre il tuo apporto<br />

dalle tasse, vedendo gratificato<br />

il tuo impegno;<br />

10. E poi, parlandoci chiaro: perché<br />

no<br />

Pag. 3


FRANCESCO PERNICIARO E LA FRANIC21<br />

clienti possibili, quanto la fatica<br />

di vedere rispettati gli impegni<br />

finanziari e la stabilità dei pagamenti.<br />

Una delle chiavi per sopravvivere<br />

è quella di lavorare<br />

in settori minori o di nicchia, in<br />

cui la concorrenza è ridotta ed è<br />

più facile che la qualità del lavoro<br />

venga riconosciuta. Oggi,<br />

infatti, la tendenza dominante<br />

da parte delle imprese è chiaramente<br />

quella di ridurre il budget<br />

complessivo: molte imprese<br />

sono così costrette a lavorare di<br />

più e a un prezzo inferiore, pur<br />

di non perdere un solo cliente.<br />

E adesso iniziamo a parlare<br />

dell’imprenditore<br />

Francesco Perniciaro e<br />

della sua attività. La società<br />

che gestisco si chiama Franic21,<br />

ed è il frutto di tanti anni<br />

di lavoro e di esperienza nel settore<br />

della comunicazione e del<br />

marketing, cominciati in Italia e<br />

proseguiti in Spagna. La sede è<br />

a Madrid, anche se naturalmente<br />

lavoriamo molto con l’estero<br />

e soprattutto con l’Italia, specialmente<br />

ora che stiamo guardando<br />

con attenzione al settore<br />

del commercio internazionale.<br />

Si tratta di una società snella, in<br />

cui ognuno si dedica ai progetti<br />

secondo le proprie competenze,<br />

la cui somma, alla fine, ci permette<br />

di comporre un team di<br />

lavoro altamente professionale<br />

ed efficiente. Una composizione<br />

armonica di professionalità<br />

differenti.<br />

modo da avere ricadute effettive<br />

sul risultato operativo dell’impresa.<br />

Oggi poi ci dirigiamo con<br />

energia verso il mercato internazionale<br />

per occuparci dell’attività<br />

commerciale, che nel<br />

momento in cui le economie nazionali<br />

entrano in crisi è la via<br />

per cui davvero passa il lavoro.<br />

Quali sono oggi le difficoltà<br />

che hanno le<br />

aziende Diciamo che le<br />

maggiori difficoltà che le aziende<br />

si trovano a fronteggiare in<br />

questo momento sono quelle direttamente<br />

derivanti dalla crisi.<br />

Non tanto quindi una mancanza<br />

di lavoro, perché restano molti i<br />

I rapporti internazionali<br />

di Franci21. In questo<br />

momento guardare all’estero<br />

è la nostra strategia di<br />

sopravvivenza. Allargare il<br />

mercato internazionalizzando<br />

l’offerta è quello che tutte le<br />

imprese, in un modo o nell’altro,<br />

hanno bisogno di fare. Vogliamo<br />

provare ad aiutare chi ha<br />

voglia di vendere - o comprare<br />

- il proprio prodotto su un mercato<br />

straniero, fornendo il contributo<br />

strategico e logistico di<br />

cui l’esperienza e le capacità ci<br />

consentono di disporre. I nostri<br />

Di che cosa vi occupate<br />

esattamente <strong>Il</strong> nostro<br />

core-business è la comunicazione<br />

d’impresa. Possiamo pianificare,<br />

sviluppare e gestire<br />

la comunicazione corporativa,<br />

affiancandole attività di marketing<br />

tradizionale e strategico, in<br />

Francesco Perniciaro durante la presentazione a Mosca della Franic21<br />

Pag. 4 70/2013


mercati di riferimento sono naturalmente<br />

l’Italia e la Spagna,<br />

i cui rapporti commerciali reciproci<br />

sono da sempre intensi,<br />

ma ci stiamo anche occupando<br />

di intensificare i flussi commerciali<br />

fra questi due Paesi e<br />

l’estero in generale: Russia e<br />

Brasile, per esempio, sono due<br />

mercati in grande sviluppo, nei<br />

quali abbiamo potuto cominciare<br />

a operare con profitto.<br />

Mercati molto appetibili,<br />

ma forse difficili<br />

per la lontananza geografica.<br />

È vero, ma non è<br />

solo la lontananza geografica<br />

che crea barriere. Anche l’aspetto<br />

culturale é molto rilevante.<br />

Noi operiamo attraverso dei<br />

partner locali che ci garantiscono<br />

le conoscenze delle dinamiche<br />

del mercato di destinazione<br />

e dei gusti e tendenze del consumatore.<br />

Nei tempi moderni il<br />

networking, ossia la capacità di<br />

creare e generare relazioni con<br />

valore aggiunto è l’unica chiave<br />

di successo soprattutto per le<br />

<strong>Il</strong> mercato cosa vuole<br />

E i clienti <strong>Il</strong> mercato è<br />

sempre più esigente. Oggi l’innovazione<br />

è un requisito indispensabile<br />

da possedere perché<br />

il proprio prodotto possa godere<br />

di considerazione. E non soltanto<br />

all’estero. Ma per avere<br />

successo l’innovazione dev’essere<br />

anche a basso costo. La<br />

chiave sta perciò nel proporre<br />

prodotti - o servizi, nel caso di<br />

Franic21 - nuovi e che possano<br />

avere un impatto diretto sulle<br />

vendite. È inutile cercare di<br />

vendere un servizio tradizionale<br />

semplicemente abbassandone<br />

il costo. Occorre proporre al<br />

cliente servizi di ultima mano,<br />

specialmente in settori ad alta<br />

caratterizzazione tecnologica:<br />

le applicazioni per palmari, tablet<br />

e smartphone, per esempio,<br />

possono fornire un reale valore<br />

aggiunto per chi stia cercando<br />

di farsi conoscere sul mercato.<br />

Cosí come l’uso strategico delle<br />

reti sociali, che non é una moda,<br />

ma se ben fatto puó diventare<br />

una parte integrante e di successo<br />

della strategia commerciale.<br />

Ma anche in settori più tradizionali<br />

è possibile cercare nuove<br />

strade e creare opportunità<br />

di business: stiamo lavorando<br />

nel mercato dell’interior design<br />

FRANCESCO PERNICIARO<br />

44 anni, laurea in Scienze Politiche con specializzazione<br />

politico internazionale presso l’Università<br />

di Genova, diploma di specializzazione in Sociologia<br />

della Comunicazione di Impresa presso l’I-<br />

SFORP di Milano, master MMC in marketing e comunicazione<br />

d’impresa presso l’IEDE di Madrid<br />

(Spagna). Dopo alcune esperienze professionali in<br />

diversi settori, il cui trait-de-union é stata la proiezione<br />

internazionale e lo sviluppo delle attivitá<br />

su mercati esteri, è oggi a capo di WAYIN IBE-<br />

RIA, sede spagnola del gruppo italiano Wayin, che<br />

ha diretto dal momento della costituzione. É il responsabile<br />

dell’apertura del mercato spagnolo per<br />

il Gruppo e dell’affermazione di Wayin Iberia nel<br />

settore dei servizi per le aziende.<br />

Come International Developmente Manager ha seguito<br />

per circa 3 anni la penetrazione del Gruppo<br />

Wayin in mercati ad alto tasso di crescita, tra cui<br />

spiccano la Russia e il Brasile.<br />

Anche una passione tutta italiana per le moto<br />

PMI, che non dispongono delle<br />

risorse delle grandi multinazionali<br />

e, in molti casi, nemmeno<br />

di un brand universalmente riconosciuto.<br />

Ma sono prodotti<br />

con una qualitá altissima.<br />

70/2013<br />

e del building, (settori dove il<br />

Made in Italy ha un riconoscimento<br />

ancora molto forte): siamo<br />

andati a cercare un rapporto<br />

diretto con gli architetti e i designer,<br />

scoprendo che i margini<br />

per fare buoni affari esistono.<br />

Occorrono le idee, e la capacità<br />

di metterle in pratica. Anche<br />

nell’alimentare, la gastronomia<br />

italiana fa ancora scuola, nonostante<br />

il concetto di ristorante<br />

italiano nel mondo sia molto inflazionato.<br />

Da un paio di anni, come Business Deveolpment<br />

Manager, segue lo sviluppo di FRANIC21, startup<br />

nel settore del marketing e della comunicazione<br />

innovativa, di cui é anche socio fondatore.<br />

Da sempre si occupa di internazionalizzazione delle<br />

PMI, con un’amplia esperienza nel disegno strategico<br />

di piani di introduzione e lancio di servizi e<br />

prodotti in nuovi mercati. Specialista nell’organizzazione<br />

e costruzione di reti di vendita e nel lancio<br />

di canali di distribuzione alternativi ai tradizionali.<br />

Dal 2011 ricopre il ruolo di Presidente della Società<br />

Italiana di Beneficenza, società senza fini di<br />

lucro legata alla rete delle istituzioni italiane presenti<br />

sul territorio spagnolo.<br />

Pag. 5


arte | folklore | cultura | natura | spiritualità<br />

Venite a scoprire il meglio<br />

della cultura umbra<br />

www.tesoridellumbria.it


Elezioni 2013<br />

I responsabili de “<strong>Il</strong> Popolo della Libertà Spagna” (PDL-CDI) e del “Partito Nazionale Italiani<br />

Spagna” (PNIE), attraverso i loro Presidenti Almerino Furlan e Paola Pacifici, hanno concluso<br />

un accordo di collaborazione politica, ratificato dal Pdl Europa-Centro Destra <strong>Italiano</strong> e firmato<br />

dall’Onorevole Guglielmo Picchi e dal Senatore Raffaele Fantetti.<br />

Entrambi i Partiti ritengono necessario che la comunità italiana in Spagna possa portare le<br />

proprie istanze all’attenzione diretta delle massime istituzioni italiane - compreso il Governo -<br />

attraverso i qualificati rappresentanti del PDL-CDI Europa. “In questo momento di grande crisi<br />

è necessaria una maggiore attenzione verso i nostri connazionali - dichiara la presidente del<br />

Partito Nazionale Italiani Spagna. Troppo spesso gli italiani all’estero vengono dimenticati,<br />

anche nei discorsi ufficiali e perfino dalle più alte cariche dello Stato! Ci auguriamo invece che,<br />

grazie a questa nostra preziosa alleanza, si possa presto e finalmente dare agli italiani in Spagna<br />

quella visibilità che si aspettano e si meritano.<br />

Appoggiare i candidati Fantetti, Furlan e Picchi è un avvenimento che ci rende “utili” al nostro<br />

Paese ed “orgogliosi di essere Italiani”. Siamo certi che questo nostro appoggio sia l’inizio di<br />

una proficua e duratura collaborazione.<br />

“Gli Italiani in Spagna vogliono non essere più solo dei semplici votanti - conclude la Presidente<br />

Pacifici - ma, attraverso il PNIE, costruire per se stessi ed i propri figli, azioni e progetti ben<br />

visibili. Questo partito, unico perché fondato da Italiani per gli Italiani in Spagna, è e sarà<br />

sempre disponibile a collaborare con chi condivide gli stessi valori politico-economici di “liberaldemocrazia”,<br />

come da nostro statuto, e non potrà mai accettare le idee politiche dei partiti di<br />

sinistra, in Italia come in qualsiasi altro Paese”, ha dichiarato Paola Pacifici.<br />

Partito Nazionale Italiani<br />

Partido Nacional <strong>Italiano</strong>s<br />

ESPAÑA<br />

...Orgogliosi<br />

di essere italiani


IL CANDIDATO ALLA CAMERA ALMERINO FURLAN<br />

all’estero. Quali sono le grandi<br />

differenze e di che cosa oggi noi<br />

abbiamo bisogno a differenza di<br />

allora<br />

L’Italia 30 anni fa cominciava a fermarsi dopo<br />

la grande crescita del dopoguerra, quando<br />

la Spagna incominciava a progredire, entrò<br />

poco dopo nella UE e nella NATO. Questa<br />

grande sete di progresso politico, sociale,<br />

economico ha creato una storia avvincente.<br />

Sono una persona fortunata per aver potuto<br />

vivere due grandi periodi di grande fervore<br />

economico. Le persone che sono venute in<br />

Spagna negli ‘80 hanno portato capacità,<br />

conoscenza quasi sempre a livello di dirigente,<br />

quelli che vengono adesso sono alla<br />

ricerca di un posto di lavoro.<br />

In questo momento di crisi il politico deve<br />

adottare un linguaggio diretto, senza retorica.<br />

È arrivato il momento della serietà, della<br />

verità. Deve dire la diagnosi e qual’ è la medicina<br />

per curare il malato e poi farlo. L’unico<br />

consiglio che darei agli Italiani è quello di<br />

votare, votare e votare. <strong>Il</strong> voto è la partecipazione<br />

del cittadino, è la vittoria della democrazia<br />

e l’ indicativo definitivo al politico di<br />

che cosa deve fare.<br />

Quali argomenti interessano di<br />

più ai votanti<br />

Vuol sapere come si può garantire il suo futuro<br />

per mezzo di un posto di lavoro, pertanto<br />

le principali preoccupazioni sono lavoro,<br />

salute, pensioni e poi viene la corruzione, il<br />

corrotto deve essere espulso dalla politica e<br />

dall’ amministrazione.<br />

Presidente Almerino, perché<br />

questa tua scelta di candidarti<br />

per la Circoscrizione Europa<br />

Dopo 16 anni di servizio alla collettività, in<br />

un momento importante della storia contemporanea<br />

dell’ Italia che sta attraversando<br />

una crisi politica, economica e sociale<br />

è quando bisogna fare un passo avanti. Se<br />

sarò eletto chiederò al partito di realizzare i<br />

cambiamenti necessari per ristrutturare il bilancio<br />

statale.<br />

È la prima volta che un italiano<br />

che vive in Spagna si candida<br />

come deputato al Parlamento<br />

<strong>Italiano</strong> per rappresentare i<br />

nostri connazionali. Quale è il<br />

tuo programma elettorale<br />

L’ importante non è candidarsi l’ importante<br />

è partecipare alla rifondazione del Paese, del<br />

Partito e riavvicinare la cittadinanza alla politica.<br />

Gli obbiettivi principali del programma<br />

elettorale sono far cambiare la legge dei Comites<br />

e del CGIE, favorire l’ associazionismo<br />

per raggruppare la collettività, diffondere la<br />

cultura italiana attraverso gli Istituti Italiani<br />

di Cultura e le Scuole, rafforzare dei finanziamenti<br />

delle Ambasciate e delle Camere<br />

di Commercio per quanto riguarda l’ estero.<br />

Per quanto riguarda l’ Italia è l’ applicazione<br />

del modello economico-sociale-politico<br />

liberista che permetta la ripresa economica,<br />

garantendo i suoi diritti sociali.<br />

Parliamo anche della politica<br />

italiana Cosa proponi e cosa<br />

propone il PDL<br />

Non vorrei essere troppo duro, però penso<br />

che l’ Italia ha bisogno di una ricostruzione<br />

che parta da una filosofia liberale: meno<br />

statalismo vuol dire meno tasse e ciò non<br />

vuol dire meno servizi dello Stato, solo vuol<br />

spendere il necessario, senza sprechi. Meno<br />

tasse vuol dire un costo del lavoro inferiore,<br />

quindi un Paese più competitivo con più occupazione<br />

e per concludere più ricchezza.<br />

Un politico , secondo te,<br />

oggi come deve essere, che<br />

linguaggio deve adottare per<br />

arrivare ai suoi elettori<br />

I giovani la politica e l’Europa<br />

Per poter risolvere il problema dei giovani<br />

dobbiamo creare dei posti di lavoro e come<br />

ho già detto più volte è cambiare il modello<br />

economico, specializzare i giovani con un<br />

periodo di formazione pratica e incentivare<br />

l’ ingresso del giovane al lavoro. Quando un<br />

giovane va a lavorare all’ estero regaliamo<br />

un investimento al paese ospitante.<br />

Ai tuoi colleghi ho domandato<br />

che pur essendo sempre italiani<br />

in qualsiasi parte dell’Europa<br />

vivano, hanno però delle<br />

esigenze e problemi diversi<br />

secondo dove lavorano E quali<br />

sono<br />

La tipologia in Spagna è molto diversa in<br />

quanto c’ è l’ italiano residente da molti anni<br />

In queste elezioni abbiamo per la prima volta un candidato italiano, sì, ma che da 30 anni lavora e vive<br />

in Spagna: Almerino Furlan. La sua importante attività d’imprenditore rappresenta quell’Italia che all’estero<br />

ha costruito e costruisce facendo sentire orgogliosi noi che lavoriamo qua. Ma la sua vita ed i<br />

suoi successi non sono solo lavorativi, infatti è da diversi anni il Presidente del ComItEs di Madrid e<br />

dell’Intercomites Spagna che consegna Targhe all’Italianità (Foto cerimonia 2012). “Avere una persona<br />

che conosciamo, che conosce i nostri problemi e che è il Presidente di un grande partito politico italiano,<br />

PDL, in Spagna sarà un nostro valido rappresentante in Parlamento e con lui avremo sicuramente una effettiva<br />

collaborazione”, ha dichiarato la Presidente del Partito Nazionale Italiani in Spagna, Paola Pacifici.<br />

Tu sei un importante impresario<br />

che da 30 anni lavora e vive qua.<br />

Allora certamente non c’era<br />

nessuno politico che poteva<br />

tutelare da vicino il lavoro e<br />

la vita dei suoi connazionali<br />

Pag. 8 70/2013


che vive normalmente una vita agiata, poi c’<br />

è l’ italo-argentino in una situazione difficile<br />

e infine c’è il giovane che viene dall’ Italia in<br />

cerca di lavoro fornito di un diploma o una<br />

laurea e disposto a far qualsiasi cosa.<br />

Sicuramente la tua figura<br />

lavorativa e come presidente<br />

Comites ti fa sentire molto<br />

vicino alle migliaia di italiani che<br />

in questo momento soffrono<br />

la grande crisi in Spagna, tu<br />

li capisci. Mi piacerebbe che<br />

attraverso il mio giornale dessi<br />

loro un messaggio di “ forza e di<br />

non mollare”<br />

L’Uomo ha una grande capacità di reazione,<br />

ogni persona che va all’ estero in cerca<br />

di assicurarsi un futuro è una persona che<br />

non molla. Stimo moltissimo il cittadino con<br />

coraggio e sono sicuro che sa soffrire e sa<br />

aspettare il cambio del ciclo economico.<br />

Dall’alto di 40 anni di esperienza di lavoro<br />

mi rendo disponibile a qualsiasi <strong>Italiano</strong> che<br />

cerca di migliorare la sua posizione.<br />

Tu sai, perché ci vivi, che gli<br />

italiani che si sentono più italiani<br />

e che amano di più l’Italia siamo<br />

quelli che lavoriamo e viviamo<br />

all’estero. Ti prego porta in<br />

Parlamento per noi questo<br />

messaggio ONOREVOLE!<br />

Garantisco all’ <strong>Italiano</strong> che mi vota che porterò<br />

al Parlamento la sua voce e lo rappresenterò<br />

con onore.<br />

IL CANDIDATO ALMERINO FURLAN A LOSANNA<br />

<strong>Il</strong> ComItEs di Losanna ha organizzato un dibattito pre-elettorale di grande interesse, come<br />

ha dimostrato la partecipazione di ben 14 candidati, così distribuiti: 3 del Pdl, 2 del Pd, 1<br />

di Sel, 1 di Maie, 1 di Fare, 3 di M5s e 3 di RS (Ingroia): Dopo una tornata di presentazione<br />

per ogni candidato, la Presidentessa del ComItEs di Losanna, Grazia Tredanari ha dato<br />

la parola al pubblico. Quest’ultimo ha messo in evidenza l’allontanamento del cittadino<br />

dalla politica a causa della riduzione dei servizi, la paura di perdere la pensione, il pessimo<br />

trattamento dell’Inps e la stanchezza nel vedere le stesse facce da troppi anni. La<br />

gente chiede un cambiamento, ha esaurito la fiducia nei confronti di chi, da troppi anni,<br />

predica bene e “razzola male”, chiede la riduzione dello statalismo, perchè sa che il peso<br />

della Pubblica Amministrazione sta facendo colassare il sistema economico-sociale del Paese.<br />

Ciononostante ha paura del cambio brusco, vuole il cambio delle persone, però preferisce<br />

i grandi partiti. La Sinistra continua con la stessa musica: spendere, spendere…Ma<br />

non dice con che fondi, ponendo il discorso in un piano solamente retorico. <strong>Il</strong> Centro si è<br />

consegnato a Monti e la ricetta, per il momento, è l’aumento dell’imposizione fiscale. Rivoluzione<br />

Civica (Ingroia) e M5S criticano l’attuale sistema politico, senza portare proposte<br />

che risolvano i gravi problemi. Questa dovrebbe essere la grande opportunità per il Centro<br />

Destra. L’applicazione del modello liberista, tante volte proposto e mai portato avanti, è<br />

la salvezza dell’Italia. E’ vero che non si può passare di colpo da un estremo all’altro, però<br />

questo è il momento di ricominciare. Come candidato di Centro Destra chiedo alla direzione<br />

del partito di garantire la messa in atto del suo programma liberale e di sottoscriverlo<br />

davanti a un notaio come atto di fede. Dopo 16 anni di attività nel sociale, alla Camera di<br />

Commercio di Madrid, come Consigliere del Comites, Presidente dello stesso e, dal 2006,<br />

Presidente anche dell’InterComItEs per la Spagna, faccio un passo avanti per partecipare<br />

fattivamente alla ricostruzione dell’Italia. Dobbiamo muoverci senza indugi, con serietà nei<br />

confronti del Popolo <strong>Italiano</strong> e dell’U.E. che ha bisogno che l’Italia partecipi alla Creazione<br />

della Ricchezza, rafforzando il suo sistema produttivo. Garantisco agli Italiani di farmi<br />

portavoce al Parlamento dei loro interessi, così come l`ho fatto in questi anni, con onestà e<br />

dedizione, tanto nel privato, nei confronti della mia famiglia, degli amici, che nel Pubblico<br />

sia con le Istituzioni Italiane che quelle Spagnole, alle quali ho sempre garantito un’interlocuzione<br />

seria e dialogante, però incisiva, al fine di risolvere i problemi che di volta in<br />

volta si presentavano. Come conclusione al dibattito di Losanna ho chiesto ai presenti, e lo<br />

ribadisco ora a tutti gli italiani, di votare. <strong>Il</strong> voto è la massima espressione della democrazia<br />

e solo attraverso il suo sistema l’<strong>Italiano</strong> all’estero potrà contare con l’avere dei rappresentanti<br />

in Parlamento. <strong>Il</strong> compimento di questo diritto-dovere, permetterà di mantenere<br />

intatto questo forte legame che abbiamo con la nostra Patria che amiamo intensamente.<br />

ALMERINO FURLAN<br />

Nato a Eraclea (Ve) il 28/09/49, sposato<br />

con due figli.<br />

ESPERIENZE PROFESSIONALI<br />

La carriera professionale si è svolta in<br />

due tappe, la prima in Italia, cominciando<br />

a lavorare come tecnico alla<br />

Zanussi di Solaro (Mi), per poi passare<br />

dal ’72 al settore commerciale, lavorando<br />

per la AFL FALK Spa e per la<br />

Bekaert Spa. Questo periodo è durato,<br />

indicativamente, dal Settembre del ‘68<br />

al Dicembre del 1982. Da Gennaio ’83<br />

sono andato a lavorare a Madrid per la<br />

MANNESMANN-KIENZLE come responsabile<br />

commerciale; dal Settembre<br />

’86 ho intrapreso la mia carriera di imprenditore.<br />

Con altri professionisti ho<br />

fondato la DSD S.A. (Digital System<br />

Development), una societá con l’obiettivo<br />

di commercializzare prodotti<br />

e servizi informatici, assumendo la<br />

responsabilitá della Direzione Generale.<br />

Nel 11/’94 ho venduto la società al<br />

gruppo Paribas. Nel 10/’96 ho fondato<br />

la società FUTURE SPACE SA della<br />

quale sono il Presidente Esecutivo e il<br />

maggior azionista.<br />

ESPERIENZE ISTITUZIONALI<br />

Nel 1996 ho iniziato le mie esperienze<br />

istituzionali, come Segretario della<br />

Camera di Commercio Italiana di<br />

Madrid e come Consigliere della stessa,<br />

incarico che ricopro dal ’97. Nello<br />

stesso anno sono stato eletto Consigliere<br />

al COMITES di Madrid, per poi<br />

diventarne nel 2004 Presidente e nel<br />

2006 ampliare il ruolo con la nomina<br />

a Presidente dell’InterComites per la<br />

Spagna. <strong>Il</strong> Comites di Madrid è sempre<br />

stato attivo con la Collettivitá: nei<br />

periodi elettorali sono stati organizzati<br />

dibattiti con i candidati, oltre alle<br />

consuete attività con le Associazioni<br />

regionali (anche in questo caso dibattiti,<br />

conferenze, ed anche presentazioni<br />

culturali, sociali e sportive). Dal 2004<br />

ho istituito un riconoscimento per i cittadini<br />

italiani o spagnoli che si distinguono<br />

nel promuovere la marca Italia<br />

in Spagna. Questo riconoscimento è la<br />

“TARGA ALL’ITALIANITÀ” che viene<br />

consegnata alle seguenti categorie:<br />

Industria, PMI, Cultura, Sport, Solidarietà<br />

Sociale. Da nove anni a questa<br />

parte viene consegnata da S.E. l’Ambasciatore<br />

d’Italia in Spagna durante il<br />

Cocktail di natale, organizzato annualmente<br />

dal ComItEs di Madrid.<br />

70/2013<br />

Pag. 9


IL CANDIDATO ALLA CAMERA GUGLIELMO PICCHI<br />

Guglielmo, ti presenti<br />

per la terza volta per la<br />

Circoscrizione Europa del<br />

PDL , come sono state le<br />

precedenti esperienze come<br />

deputato rappresentando gli<br />

italiani che risiedono in Europa<br />

al Parlamento <strong>Italiano</strong><br />

E' stato per me un onore rappresentare<br />

gli Italiani all'estero da quando hanno<br />

ottenuto la possibilità di votare e certamente<br />

molto è cambiato da quello storico<br />

momento nell'aprile del 2006. L'entusiasmo<br />

in Italia per gli Italiani all'Estero è<br />

certamente diminuito, ma non lo è, anzi<br />

è cresciuto, il contributo che gli Italiani<br />

all'estero possono dare allo sviluppo e<br />

alla crescita del nostro paese. L'esperienza<br />

è quindi positiva ma dobbiamo far<br />

comprendere nelle aule parlamentari e in<br />

Italia l'importanza delle nostre comunità<br />

all'estero. Fino ad oggi ci siamo solo<br />

parzialmente riusciti e questa è la parte<br />

negativa dell'esperienza parlamentare.<br />

Per essere eletti bisogna<br />

fare campagna elettorale in<br />

41 paesi europei, gli italiani<br />

sono italiani in tutti i paesi<br />

ma il contesto del paese dove<br />

vivono cambia, dove è più<br />

netta la differenza e quali sono<br />

gli “usi” che gli italiani fanno<br />

“loro” più facilmente<br />

convivere emigrazioni diverse, sia per il<br />

momento storico in cui sono avvenute<br />

che per la loro provenienza geografica. I<br />

2,5 milioni di Italiani in Europa sono per<br />

lo più integrati nella vita Europea, ma in<br />

molte zone mantengono il proprio dialetto<br />

ed una vera vità di comunità come<br />

esisteva in Italia negli anni sessanta o<br />

settanta. L'italiano all'estero impara in<br />

fretta gli usi locali ed è generalmente apprezzato<br />

dalla comunità che lo ospite. E'<br />

veramente difficile trovare un'eccezione.<br />

Quali sono gli argomenti<br />

elettorali che più piacciono o<br />

che sono i più “sentiti”<br />

Ogni comunità Italiana ha i suoi temi preferiti,<br />

ma certamente oltre all'abolizione<br />

dell'IMU, la lingua e cultura italiana, e il<br />

made in Italy, il tema principale è quello<br />

di non sentirsi dimenticati dalla madre<br />

patria. Le nostre comunità sono orgogliose<br />

di essere italiane e vogliono mantenere<br />

il legame con la terra di origine.<br />

Oggi, la crisi economica in<br />

Europa rende sicuramente<br />

difficile la vita lavorativa dei<br />

nostri connazionali. Dove è<br />

più sentita oltre la Spagna<br />

che oramai ha raggiunto i sei<br />

milioni di disoccupati<br />

La crisi è presente ovunque in Europa, ma<br />

certamente i nostri connazionali in Grecia<br />

stanno soffrendo molto. Non dimentichiamoci<br />

però che le difficoltà in Italia spingono<br />

moltissimi nostri giovani preparati<br />

e competenti a cercare opportunità di<br />

lavoro e di vita all'estero. Negli ultimi sette<br />

anni oltre 115.000 persone ogni anno<br />

sono emigrate e nel solo 2012 si parla<br />

di 180.000. La maggior parte in Europa.<br />

Che cosa secondo te deve<br />

proporre oggi un politico per<br />

essere creduto<br />

Un politico oggi deve essere accessibile.<br />

Ciò significa che il contatto diretto<br />

con i propri elettori è irrinunciabile. Ma<br />

non basta è fondamentale anche la trasparenza<br />

e coerenza dei comportamenti<br />

politici e privati. Se un politico mette in<br />

pratica tutto ciò e risulta anche preparato<br />

e competente sui temi da affrontare<br />

nella posizione cui si candida allora<br />

la credibilità nei confronti degli elettori<br />

è una naturale conseguenza. I cittadini<br />

elettori hanno ormai molti strumenti ed<br />

informazioni a disposizione per verificare<br />

i propri politici e proprio per questo<br />

sono estremamente esigenti e selettivi.<br />

Quale è oggi il peso reale<br />

politicamente dei voti degli<br />

italiani all'estero<br />

Ad oggi è ancora scarso ma è il trend che<br />

è in crescita. Più noi eletti all'estero siamo<br />

coinvolti nelle attività parlamentari tanto<br />

più le nostre proposte sono considerate<br />

e i nostri punti di vista apprezzati. E' un<br />

lungo percorso che si completerà forse<br />

in questa legislatura se i colleghi eletti in<br />

ogni partito non saranno solo espressione<br />

dell'emigrazione che fu, ma rappresentano<br />

l'universo mondo degli Italiani<br />

all'estero in modo più bilanciato. Meno<br />

persone provenienti dall'emigrazione organizzate<br />

e più professionisti, impren-<br />

Ogni città ha una sua storia diversa di<br />

emigrazione ed in ogni città possono<br />

Guglielmo Picchi con il Sindaco di Londra Boris Johnson<br />

Pag. 10 70/2013


ditori e ricercatori, che sono poi coloro<br />

che illustrano il nostro paese all'estero.<br />

Molti pensano e dicono che il<br />

loro voto” non serve, perché<br />

tanto vivono all'estero” e per<br />

loro è più importante la vita<br />

politica locale, è vero<br />

Votare è un diritto, chi non vuole esercitare<br />

questo diritto è libero di farlo. Ma così si<br />

delega ad altri la scelta del governo. Ogni<br />

voto conta ovunque venga espresso. Capisco<br />

che il voto là dove uno vive ogni giorno<br />

sembra più importante, ma far parte di<br />

una grande comunità nel mondo significa<br />

anche far sentire la propria voce attraverso<br />

il voto anche quando siamo lontani<br />

e apparentemente meno interessati. Un<br />

giorno si può sempre dover tornare in Italia<br />

o potrebbero volerlo i nostri figli aver<br />

dato il proprio contributo al paese farà<br />

sì che ciò che si trova al rientro sia stato<br />

determinato anche dalla nostra scelta.<br />

<strong>Il</strong> tuo programma è ampio e<br />

adatto a noi italiani all'estero,<br />

ma secondo te quali fra questi<br />

è la cosa più necessaria<br />

ed importante in questa<br />

legislatura<br />

Dobbiamo verificare che le riforme che<br />

abbiamo fatto siano implementate correttamente<br />

e producano i risultati sperati.<br />

Oltre all'abolizione dell'IMU, la protezione<br />

del made in Italy e la riforma della diffusione<br />

della lingua e cultura italiana sono<br />

argomenti da affrontare con rapidità,<br />

considerato anche il grande lavoro preparatorio<br />

fatto nella scorsa legislatura.<br />

I giovani vanno sempre più<br />

70/2013<br />

spesso in vari paesi europei<br />

sia per studiare sia per<br />

lavorare. Quali sono i loro<br />

maggiori problemi e cosa<br />

secondo te il PDL può dare in<br />

aiuto<br />

L'esperienza all'estero è importante per<br />

una apertura mentale dei nostri giovani<br />

e per fare esperienza. Noi però puntiamo<br />

molto sui giovani perché vogliamo<br />

offrire loro merito e opportunità di<br />

sviluppo personale e professionale in<br />

Italia. La riforma del mercato del lavoro<br />

che tolga le barriere all'entrata e un forte<br />

abbattimento delle tasse sono priorità<br />

del nostro programma e che rispondono<br />

all'esigenza di lavoro e merito.<br />

<strong>Il</strong> PDL ha fatto un accordo di<br />

intesa con il Partito Nazionale<br />

Italiani in Spagna, fondato<br />

da italiani e per gli italiani<br />

in Spagna, per sostenere<br />

i candidati Circoscrizione<br />

Europa. Vi unisce quindi la<br />

stessa finalità politica<br />

Certo. Noi Italiani nell'Unione Europea<br />

abbiamo il diritto di voto alle elezioni amministrative.<br />

Far sentire la nostra voce<br />

proprio in queste elezioni è importante.<br />

L'alleanza quindi con il Partito Nazionale<br />

Italiani in Spagna è un utile passo nella capacità<br />

delle comunità italiane di incidere<br />

a tutti i livelli. <strong>Il</strong> bene comune delle nostre<br />

collettività sia nelle politiche dei paesi che<br />

ci ospitano che della madre patria sono<br />

elementi prioritari della nostra alleanza.<br />

Contare di più in Italia e far sentire meglio<br />

le nostre proposte e necessità in Spagna.<br />

BIOGRAFIA<br />

Guglielmo Picchi è stato eletto alla Camera<br />

dei Deputati nella Circoscrizione Estero<br />

- “Europa” alle elezioni politiche del 9-10<br />

Aprile 2006 con 5362 voti di preferenza.<br />

Dal 3 giugno fa parte della III Commissione<br />

Affari Esteri e Comunitari ed è membro del<br />

direttivo del gruppo parlamentare di Forza<br />

Italia. Guglielmo è nato a Firenze nel 1973,<br />

vive tra Londra, Roma e Berlino. Consegue<br />

la laurea a 22 anni con lode in Economia<br />

presso l’Università di Firenze, e frequenta<br />

1994 al 1995 nell’ambito del programma<br />

Erasmus studia presso l’Università di Birmingham<br />

in Gran Bretagna. Successivamente<br />

al servizio militare svolto come Ufficiale<br />

di Complemento dell’Aeronautica Militare<br />

inizia a lavorare presso una multinazionale<br />

americana nel settore della finanza<br />

straordinaria. Nel 2001 consegue un Master<br />

in Business Administration MBA presso la<br />

Scuola di Direzione Aziendale dell’Università<br />

Bocconi. Nel 2002 inizia a lavorare a<br />

Londra presso una importante banca di investimento<br />

inglese occupandosi di Finanza<br />

Strutturata per il mercato italiano. In tale<br />

ambito ha lavorato alle più importanti operazioni<br />

sia di finanza pubblica che privata<br />

che si siano effettuate in Italia. L’esperienza<br />

politica inizia in Forza Italia a Firenze fondando<br />

con un gruppo di amici il Club Forza<br />

Italia Fortezza di cui è tuttora presidente.<br />

Dal 1995 al 1999 è stato eletto consigliere<br />

circoscrizionale del Comune di Firenze. Dal<br />

1999 al 2004 è stato membro della giunta<br />

cittadina di Forza Italia. Nel 2004 cessati<br />

gli impegni locali a Firenze intraprende<br />

l’attività politica a Londra, culminata con<br />

il gemellaggio tra il Partito Conservatore<br />

delle Cities of London and Westminster e<br />

Forza Italia Firenze. Questo gemellaggio è<br />

il primo passo di una serie di altre iniziative<br />

e gemellaggi volti alla volontà di costruire<br />

un tessuto politico transnazionale che si rifà<br />

agli ideali del Partito Popolare Europeo e<br />

dei Democratici Europei per costruire l’unità<br />

politica europea. La vera unità politica è<br />

possibile solo da un sentir comune politico<br />

dei cittadini europei non dalle imposizioni<br />

dei loro governi. Nell’aprile 2008 è stato ricandidato<br />

e rieletto alla Camera dei deputati<br />

nel collegio “Europa” della circoscrizione<br />

Estero con oltre 13.239 voti di preferenza.<br />

Dal 21 maggio 2008 è nuovamente componente<br />

della Commissione “Affari esteri<br />

e comunitari” della Camera dei Deputati.<br />

Dal 3 giugno è membro della Delegazione<br />

Italiana presso l’OSCE, l’Organizzazione<br />

per la Sicurezza e Cooperazione in Europa.<br />

Attualmente è membro del Coordinamento<br />

Regionale della Toscana del Popolo della<br />

Libertà. Una curiosità Guglielmo Picchi ha<br />

completato ben 12 maratone sulla distanza<br />

dei 42,195 metri tra cui quelle di Boston,<br />

New York, Londra, Berlino, Firenze<br />

e Milano con un miglior tempo di 2h58m.<br />

Pag. 11


IL CANDIDATO AL SENATO RAFFAELE FANTETTI<br />

Raffaele, ti presenti per<br />

la seconda volta per la<br />

Circoscrizione Europa del<br />

PDL, come sono state le<br />

precedenti esperienze come<br />

senatore rappresentando<br />

gli Italiani che risiedono<br />

in Europa al Parlamento<br />

<strong>Italiano</strong><br />

Per le note vicende dovute al mio infausto<br />

predecessore, sono subentrato<br />

nel seggio solo nel Marzo 2010,<br />

a metà legislatura. E’ stata un’esperienza<br />

molto formativa e responsabilizzante.<br />

Anche se sono un avvocato<br />

da venti anni infatti, c’è tutto un Know<br />

How legislativo da apprendere per poter<br />

incidere effettivamente nelle attività<br />

parlamentari. Ho capito di esserci<br />

riuscito quando, nel 2011, mi è stato<br />

affidato il ruolo di relatore in Commissione<br />

ed in Assemblea della legge<br />

di Bilancio dello Stato <strong>Italiano</strong> e della<br />

legge sul c.d. “Rientro dei Talenti”.<br />

Responsabilizzante perché ho avuto<br />

una fiducia intuito personale di oltre<br />

22.000 voti di preferenza e sono<br />

stato l’unico senatore del centro destra<br />

italiano a rappresentare un collegio<br />

di oltre due milioni di iscritti AIRE.<br />

e quali sono gli “usi” che<br />

gli Italiani fanno “loro” più<br />

facilmente<br />

La campagna elettorale in Europa è<br />

quanto più di simile abbiamo ad una<br />

presidenziale americana: enormi spazi<br />

da coprire e comunità molto diverse<br />

tra loro da raggiungere e coinvolgere.<br />

Se si vuole essere davvero presenti<br />

(non solo su Internet) le difficoltà<br />

logistico-finanziarie si accompagnano<br />

a quelle politiche e comunicative.<br />

Sulla base della mia esperienza, le<br />

comunità italiane in Francia e Spagna<br />

sono piuttosto ben integrate,<br />

mentre alcune di quelle in Germania<br />

soffrono ancora un ritardo.<br />

Spesso siamo proprio Noi Italiani ad affermare<br />

i nostri “usi” all’estero mentre<br />

direi che quello che facciamo nostro<br />

prima è un rispetto più attento delle<br />

cornici legali dei Paesi di accoglienza.<br />

Quali sono gli argomenti<br />

elettorali che più piacciono o<br />

che sono i più “sentiti”<br />

Le tasse sicuramente, dato il record<br />

assoluto d’imposizione che ci ha imposto<br />

il Governo Monti anche con vere e<br />

proprie scorrettezze di trattamento nei<br />

confronti degli iscritti AIRE! Poi i servizi<br />

consolari, la promozione e tutela<br />

del Made in Italy sia culturale che economico-produttivo.<br />

Tutti punti all’ordine<br />

del giorno del nostro programma.<br />

Oggi, la crisi economica in<br />

Europa rende sicuramente<br />

difficile la vita lavorativa dei<br />

nostri connazionali. Dove è<br />

più sentita, oltre la Spagna<br />

(che oramai ha raggiunto i<br />

sei milioni di disoccupati)<br />

E’ una realtà drammatica che conosciamo<br />

bene. Oggi come in passato<br />

si emigra per cercare il lavoro. Devo<br />

dire però che quando è stato il mio turno<br />

(dopo la laurea ed il servizio militare,<br />

nel 1992) non mi ero reso conto<br />

di essere la punta di un iceberg generazionale.<br />

La definimmo subito come<br />

“Nuova Emigrazione Professionale” e<br />

cercammo di rappresentarla con una<br />

specifica iniziativa editoriale e diversi<br />

eventi. In Italia, la c.d. “cura Monti”<br />

ha peggiorato la situazione e la pessima<br />

riforma del lavoro della Fornero e<br />

della CGIL ne è la terribile evidenza.<br />

Che cosa secondo te deve<br />

proporre oggi un politico per<br />

essere creduto<br />

Tutti straparlano ed è difficile capire<br />

le differenze. Si dovrebbe essere<br />

più seri e coerenti. Bisogna proporre<br />

competenza ed onestà. E soprattutto<br />

bisogna essere “accountable” (come<br />

dicono gli inglesi), cioè in grado di rispondere<br />

di quello che uno fa e dice.<br />

Quale è oggi il peso reale<br />

politicamente dei voti degli<br />

Italiani all’estero<br />

Eleggiamo diciotto parlamentari su<br />

circa 950. Se fossimo uniti potremmo<br />

pesare molto di più. Per questo<br />

continuo a proporre l’istituzione<br />

Per essere eletti bisogna<br />

fare campagna elettorale in<br />

41 paesi europei, gli Italiani<br />

sono italiani in tutti i paesi<br />

ma il contesto del paese<br />

dove vivono cambia, dove<br />

è più netta la differenza<br />

<strong>Il</strong> sen. Fantetti depone una corona di fiori a nome dell'Italia allo Yad Vashem<br />

Pag. 12 70/2013


di una nostra Commissione Bi-Camerale.<br />

Invece ci si perde tra differenze<br />

ideologiche e personalismi.<br />

Molti pensano e dicono che il<br />

loro voto” non serve, perchè<br />

tanto vivono all’estero” e per<br />

loro è più importante la vita<br />

politica locale, è vero<br />

70/2013<br />

RAFFAELE FANTETTI<br />

Nato a Roma il 13 Marzo 1966 - Stato Civile: Sposato, Due Figlie (11 – 13 anni). Membro di: Fondazione<br />

“Fare Futuro”; Rotary Club (London City & Shoreditch); “Business Club Italia”; Associazione<br />

dei Giuristi Italo-Britannici; “Club di Londra “; Unione Nazionale dei Giornalisti Britannici;<br />

Associazione Giornalisti italiani in Gran Bretagna; Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia<br />

(Tenente, Aeronautica Militare), Associazione Carabinieri; Fondazione Italia Russia; CdA Camera<br />

di Commercio Italia-Kazakhstan / Italia-Bielorussia / Associazione Giuristi e Consulenti Legali.<br />

ESPERIENZA PROFESSIONALE<br />

MINISTERO dello SVILUPPO ECONOMICO (ex Commercio Internazionale), Roma,<br />

Italia - Esperto ex Lg. 56/2005; INTERNATIONAL TRADE & FINANCE Srl., Roma e<br />

Londra, Italia-UK. - Partner (www.tiesseholding.it); UT PHOENIX FOUNDATION, Londra,<br />

U.K. (www.utphoenix.org) - Presidente; EUROPEAN PROCUREMENT SERVI-<br />

CES Ltd., Londra, U.K. (www.europroc.com) - Amministratore Delegato; FINMECCANI-<br />

CA SpA, Washington D.C., Stati Uniti d’America (www.finmeccanica.it) - Rappresentante a<br />

Washington, Procurement Advisor per i rapporti con le Banche di Sviluppo; Banca Europea<br />

per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) (www.ebrd.com) - Londra, U.K. Assistente Commerciale<br />

del Direttore Esecutivo per l’Italia; “TECHNIPETROL ENGINEERING” Spa,<br />

Roma, Italia (www.technip.com) - Funzionario del Dipartimento Legale; “STUDIO LEGA-<br />

LE Sinagra” e “STUDIO LEGALE Albisinni”, Roma, Italia - Praticante Procuratore Legale.<br />

FORMAZIONE e TITOLI PROFESSIONALI<br />

CONSIP SpA, Roma: “Commissario Esterno” per le procedure di gara (settori Finanza,<br />

Trasporti, Energia, ICT); Islamic Institute for Banking and Insurance, Londra, GB: Master<br />

in”Diritto e procedure finanziarie islamiche”; Centro di Formazione delle Nazioni Unite (<br />

I.L.O.), Torino,: Master in “International Trade Law”; Consiglio dell’Ordine degli Avvocati<br />

Americani , Chicago, IL, USA: Membro Associato; Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di<br />

Roma: Procuratore Legale; Guildhall University, Londra, G.B.: Corso post-laurea su “Stock<br />

Exchange Investments”; Centro Studi Commercio con l’Estero (CESTUD), Roma: Master in<br />

“Commercio con l’Estero e Finanza Internazionale” finanziato dall’I.C.E. Tesi di Laurea: “Le<br />

garanzie bancarie nel commercio internazionale”; Università “L.U.I.S.S.” Roma: Corso di<br />

preparazione al concorso diplomatico; Commissione dell’Unione Europea, Bruxelles, Belgio;<br />

“Stagiaire” presso la DG X; “Istituto Internazionale Studi Legislativi” (ISTUD), Roma: Corso<br />

post-laurea in “Diritto della Comunità Europea”; Università “La Sapienza”, Facoltà di Giurisprudenza,<br />

Roma: Laurea, (110/110) Tesi di Laurea “Emittenza Radiotelevisiva e Concorrenza”;<br />

“F. Vivona” Liceo Classico, Roma: Maturità Classica (60/60).<br />

PUBBLICAZIONI<br />

“<strong>Il</strong> Diritto Bancario Europeo”, Quaderni Comunitari, Roma, 1992; “<strong>Il</strong> Diritto Europeo dell’Ambiente<br />

“, Quaderni Comunitari, Roma, 1992; “Le Procedure d’appalto della BERS”, Sistema Italia,<br />

Roma, 1993; “Le attività di co-finanziamento della BERS”, Progetto Impresa, Roma, 1994; “Le<br />

Operazioni di Finanza di Progetto della BERS”: Progetto Impresa, Roma, 1995; “Bosnia-Erzegovina:<br />

priorità per la ricostruzione”: Finmeccanica Newsletter, Washington D.C.; “Le Banche Internazionali<br />

di Sviluppo”, Finmeccanica Newsletter, Washington D.C., 1996; “Pensiero Londinese”<br />

(Quadrimestrale pubblicato a Londra dal 1998) www.pensierolondinese.com: Editore e Direttore;<br />

“EBRD: the first ten years of a new-generation Bank” , (224 pages) Pensiero Londinese, Londra 2001;<br />

“A.L.E.P.H.” Semestrale in inglese ed arabo della “Ut Phoenix Foundation”: Editore e Presidente<br />

Una cosa non esclude l’altra perchè<br />

Noi Italiani all’estero abbiamo quasi<br />

sempre la fortuna e responsabilità<br />

di poter esercitare i nostri diritti politici<br />

sia nella madrepatria che nel paese<br />

di residenza. Tantissimi di Noi<br />

inoltre mantengono in Italia forti interessi<br />

che dovrebbero ulteriormente<br />

sconsigliare di disinteressarsi completamente<br />

di chi e come ci governa.<br />

<strong>Il</strong> tuo programma è ampio<br />

e adatto a noi italiani<br />

all’estero, ma secondo te<br />

quali fra questi è la cosa più<br />

necessaria ed importante in<br />

questa legislatura<br />

L’enfasi dovrebbe essere sul lavoro e la<br />

ripresa. Bisogna fermare questa spirale<br />

di declino, de-industrializzazione e povertà<br />

causata dalla recessione indotta<br />

dalla finanziarizzazione dell’economia<br />

e dall’iper-tassazione. Superare la parentesi<br />

catastrofica dei tecnici e bloccare<br />

l’implementazione delle fallimentari<br />

politiche della Sinistra integralista. Noi<br />

Italiani all’estero possiamo contribuire<br />

molto, sia con il voto al Centro Destra<br />

<strong>Italiano</strong> che con la proposizione delle<br />

c.d. “Best Practices” applicate all’estero<br />

e da Noi ben conosciute. Siamo il<br />

valore aggiunto della collettività nazionale,<br />

purtroppo ancora non sfruttato.<br />

<strong>Il</strong> PDL ha siglato un’intesa<br />

con il Partito Nazionale<br />

Italiani in Spagna, fondato<br />

da Italiani per gli Italiani<br />

in Spagna, per sostenere<br />

alcuni candidati nella<br />

ripartizione Europa. Vi unisce<br />

quindi la stessa finalità<br />

politica<br />

E’ un ottimo accordo, di cui andiamo<br />

fieri: speriamo che porti al successo di<br />

Picchi e Furlan alla Camera dei Deputati<br />

e mio al Senato della Repubblica. E’<br />

un’intesa politica di lungo corso, basata<br />

sulla condivisione dei principi di democrazia<br />

liberale propri del moderno centro<br />

destra italiano, spagnolo ed europeo.<br />

Pag. 13


AMBASCIATA E CONSOLATI<br />

Ambasciata d’Italia - Calle Lagasca, n. 98 - 28006<br />

MADRID - Tel. +34.91.4233300 - Fax. +34.91.5757776<br />

- Centralino automatizzato consolare (dalla Spagna):<br />

902.050.141 - Web: www.ambmadrid.esteri.it -<br />

e-mail: archivio.ambmadrid@esteri.it - <strong>Il</strong> numero del<br />

cellulare di reperibilità del funzionario di turno, attivo<br />

per i soli casi d’emergenza durante le ore di chiusura è:<br />

0034.619243135.<br />

Cancelleria Consolare a Madrid - Calle Agustìn de<br />

Bethencourt, n. 3 - 28003 Madrid. Tel: +34.91.2106910<br />

- Fax: +34.91.5546669 - Centralino automatizzato<br />

consolare (dalla Spagna): 902.050.141 - Call Centre<br />

consolare (dalla Spagna, a pagamento): 807 505 883 -<br />

Web: www.consmadrid.esteri.it - e-mail: info.madrid@<br />

esteri.it - <strong>Il</strong> numero del cellulare di reperibilità del<br />

funzionario di turno, attivo per i soli casi d’emergenza<br />

durante i fine settimana (venerdi’ dalla chiusura del<br />

Consolato Generale sino alle 21; sabato e domenica dalle<br />

9 alle 21) è: 0034.629842287.<br />

Consolato Generale d’Italia - Barcellona - Calle Mallorca,<br />

n. 270 - 08037 Barcellona - Tel. +34.93.4677305 - Fax:<br />

+34.93.4870002 - Centralino automatizzato consolare<br />

(dalla Spagna): 902.050.141 - Call Centre consolare<br />

(dalla Spagna, a pagamento): 807 505 883 - Web: www.<br />

consbarcellona.esteri.it - e-mail: segreteria.barcellona@<br />

esteri.it - <strong>Il</strong> numero del cellulare di reperibilità del<br />

funzionario di turno, attivo per i soli casi d’emergenza<br />

durante i fine settimana (venerdi’ dalla chiusura del<br />

Consolato Generale sino alle 21; sabato e domenica dalle<br />

9 alle 21) è: 0034.659790266.<br />

Uffici onorari dipendenti<br />

dalla Cancelleria Consolare in Madrid<br />

Consolato Bilbao - Circoscrizione: Alava, Vizcaya -<br />

Indirizzo: Calle Ercilla, 14 - 48009 Bilbao - Telefono e Fax:<br />

944.230.772 - e-mail: consitalbilbao@terra.es<br />

Vice Consolato a Burgos - Circoscrizione: Burgos, León,<br />

Palencia, Soria, Valladolid, Zamora - Indirizzo: Avenida de la<br />

Paz, 10 - 1º B - 09004 Burgos - Telefono: 947.270.723 - Fax:<br />

947.268.634 - e-mail: consolatoitaliacburgos@gmail.com<br />

Consolato Ceuta - Circoscrizione: Ceuta, Melilla, Islas<br />

Chafarinas, Peñones de Alhucemas, Velez de la Gomera<br />

- Indirizzo: Calle Cervantes, 8 - 1ºC (Apartado n. 302) -<br />

51001 Ceuta - Telefono: 956.514.574 - Fax: 956.510.589<br />

- e-mail: consuladoitaliaceuta@gmail.com<br />

Vice Consolato Granada - Circoscrizione: Almería,<br />

Granada, Ceuta - Ap.do de Correos n. 314 -18080 Granada<br />

- Email: info@consgranada.com<br />

Vice Consolato La Coruña - Circoscrizione: la città di La<br />

Coruña - C/ Juan Flores 129 5 izda 15005 La Coruña -<br />

Telefono: 663787010 - 699990859 - Fax 981244533 -<br />

e-mail: milanirepcons@yahoo.es<br />

Consolato Las Palmas De Gran Canaria - Circoscrizione:<br />

Fuerteventura, Gran Canaria, Lanzarote - Indirizzo: calle<br />

Reyes Catolicos n. 44 35001 Las Palmas de Gran Canaria<br />

- Telefono: 928.241.911 - Fax: 928.244.786 - e-mail:<br />

italiacanarias@msn.com<br />

Vice Consolato Malaga - Avenida de las Americas, 3-5D -<br />

Tel. 952365593<br />

Vice Consolato Oviedo - Circoscrizione: <strong>Il</strong> Principato delle<br />

Asturie - Indirizzo: Calle Cervantes, 11 - 7º C - 33004<br />

Oviedo - Telefono: 985.965.974 - Fax: 985.238.845 -<br />

e-mail: bhi@telecable.es<br />

Consolato Pamplona - Circoscrizione: La Rioja,<br />

Navarra - Indirizzo: Calle Taconera, 2 - 31001 Pamplona<br />

(Navarra) - Telefono: 948.222.822 - Fax: 948.223.716 -<br />

e-mail: italcons@teleline.es<br />

Vice Consolato Santander - Circoscrizione: Cantabria<br />

- Indirizzo: Paseo de Pereda, 36 - 39004 Santander<br />

(Cantabria) - Telefono: 942.215.855 - Fax: 942.215.963 -<br />

e-mail: viceconsantander@hotmail.com<br />

Consolato Santa Cruz De Tenerife - Circoscrizione:<br />

Tenerife, Hierro, La Gomera, La Palma - Indirizzo: Calle<br />

Cruz Verde, 10 2ºA - 38003 Santa Cruz de Tenerife -<br />

Telefono: 922.299.768 - Fax: 922.241.040 - e-mail:<br />

consitatf@gmail.com<br />

Consolato Siviglia - Circoscrizione: Badajoz, Cáceres, Cádiz,<br />

Córdoba, Huelva, Sevilla - Indirizzo: Calle Fabiola, 10 -<br />

41004 Siviglia - Telefono: 954.228.576 - Fax: 954.228.549<br />

- e-mail: consolato@italconsiviglia.com<br />

Vice Consolato Vigo - C/ Urzaiz, 83 6 B-C 36204 Vigo -<br />

Telefono: call centre 807 505 883 - email: rodriguezgil@<br />

rgabogados.com<br />

Uffici onorari dipendenti<br />

dal Consolato Generale in Barcellona:<br />

Consolato Onorario a Valencia - Circoscrizione: la provincia<br />

di Valencia - Indirizzo: c/ Felix Pizcueta, 6, 1C – 46004<br />

Valencia - Tel. 0034 963217234 - Fax 0034 963217630 -<br />

e-mail: italconval@italconval.com<br />

Vice Consolato Onorario ad Alicante - Circoscrizione:<br />

la provincia di Alicante - Indirizzo: Av.da Benito Pérez<br />

Galdós, 9-11 1º d.cha - 03004 Alicante - Telefono: 0034<br />

965141133 - Fax: 0034 965141143 - e-mail: consalicante@<br />

consalicante.es<br />

Vice Consolato Onorario a Castellón de la Plana -<br />

Circoscrizione: provincia di Castellón - Indirizzo: c/<br />

Benarabe, 5 – bajos – 12005 Castellón - Telefono:<br />

0034 964237466 - Fax 0034 964261295 - e-mail:<br />

viceconsolatocs@orange.es<br />

Vice Consolato Onorario a Girona - Circoscrizione: la<br />

provincia di Girona - Indirizzo: Gran Via de Jaume I, 40,<br />

1º 2ªB - 17001 Girona - Tel. 0034 872 080973 - Fax 0034<br />

872 080973 - E-mail: consitaliagirona@gmail.com<br />

Vice Consolato Onorario a Ibiza - Circoscrizione: Isole di<br />

Ibiza e Formentera - Indirizzo: C/ Diputado Jose’ Ribas,<br />

s/n – 07800 Ibiza - Tel. 0034 971199915 - Fax 0034<br />

971191746 - e-mail: vcoibiza@molan2000.com<br />

Vice Consolato Onorario a Murcia - Circoscrizione: le<br />

provincie di Murcia e Cartagena - Indirizzo: Calle Traperìa,<br />

1 – 30001 Murcia - Telefono: 0034 868955196 - Fax: 0034<br />

968223256 - e-mail: marioivo@icamur.org<br />

Vice Consolato Onorario a Palma de Maiorca -<br />

Circoscrizione: Isole di Maiorca e Minorca - Indirizzo:<br />

Carrettera de Porto Pi, 8, 6D - 07015 Palma di Maiorca<br />

- Tel. 0034 971405668 - Fax: 0034 971405668 - e-mail:<br />

vconsolato@sennacheribbo.eu<br />

Vice Consolato Onorario a Saragozza - Circoscrizione: le<br />

province di Saragozza, Huesca e Teruel - Indirizzo: Calle San<br />

Miguel, 2 9-A - 50001 Saragozza - Tel. 0034 976228659<br />

- Fax 0034 976223294 - e-mail: vicecons.zaragoza@<br />

c2comunicacion.com<br />

Corrispondente Consolare a Formentera - Isola di<br />

Formentera - Tel: 0034 630655397 - e-mail: info@<br />

paolettilawfirm.com<br />

Corrispondente Consolare Menorca - C. Malbuger, 8 -<br />

Llumeçanes - Mahon - Telefono: 610215014 - 971365448<br />

- ornell@vodafone.es<br />

SI RICORDA CHE SUL SITO WEB DELLA CANCELLERIA CONSOLARE DELL’AMBASCIATA D’ITALIA DI MADRID<br />

WWW.CONSMADRID.ESTERI.IT<br />

SI POSSONO TROVARE TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE PER GESTIRE LE PRATICHE CONSOLARI<br />

LA CANCELLERIA CONSOLARE DI MADRID INFORMA<br />

che il Ministero degli Affari Esteri, in un recente messaggio,<br />

ha sottolineato l’importanza dell’acquisizione degli indirizzi<br />

di posta elettronica degli utenti in vista dell’attivazione della<br />

piattaforma digitale di servizi consolari a distanza (SE.CO.LI.)<br />

e del sistema di voto elettronico per le prossime elezioni<br />

Comites. Evidentemente, onde poter realizzare con successo<br />

la digitalizzazione dei servizi e delle attività consolari, è<br />

fondamentale poter disporre del maggior numero possibile di<br />

indirizzi di posta elettronica dei cittadini italiani residenti all’estero.<br />

“Nello spirito di innovazione e semplificazione delle<br />

procedure del Ministero degli Affari Esteri e per offrire ai<br />

cittadini all’estero servizi sempre più efficaci e tempestivi,<br />

si segnalano a tutti i connazionali provvisti di posta<br />

elettronica gli importanti vantaggi della comunicazione del<br />

proprio indirizzo e-mail all’Ufficio consolare di riferimento.<br />

In tal modo potranno ricevere per posta elettronica,<br />

all’indirizzo comunicato, informazioni di carattere generale<br />

relative ai servizi consolari ed alle innovazioni introdotte,<br />

e fruire, in prospettiva, di tutti i servizi che si renderanno<br />

prossimamente disponibili con l’avvio della piattaforma<br />

SE.CO.LI. (“Servizi Consolari On-Line”), anche in vista delle<br />

nuove modalitá informatiche di voto previste per le future<br />

elezioni Comites. Gli indirizzi di posta elettronica comunicati<br />

dai cittadini saranno utilizzati dagli Uffici diplomaticoconsolari<br />

nel rispetto della normativa sul trattamento<br />

dei dati personali, per fini esclusivamente d’ufficio.”<br />

Direttore: Giulio Rosi | Capo Redattore: Paola Pacifici | Grafica e impaginazione: Mauro Piergentili, Maria Giulia Nuti<br />

Direzione e redazione | +34 952469403 / 647952382 / 670030227 - redaccion@ilgiornaleitaliano.net - www.ilgiornaleitaliano.net<br />

Pubblicità: +34 952469403 / +34 603764950 - publicidad@ilgiornaleitaliano.net | Impreso por Corporación de Medios de Andalucia, S.A. • D.L.: MA-884-2008<br />

Pag. 14 70/2013


Mirko Tremaglia, padre del voto degli Italiani all’Estero<br />

Pierantonio Mirko Tremaglia nacque a Bergamo, il 17 novembre 1926. Fu una figura storica della Destra<br />

italiana ed è ricordato oggi soprattutto quale proponente della legge 459 del 27 dicembre 2001<br />

“per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all’estero”, nota come “Legge Tremaglia”,<br />

proposizione che avvenne durante il periodo nel quale fu eletto ministro per gli Italiani nel mondo.<br />

Mirko Tremaglia si è battuto per cambiare le<br />

modalità relative all’esercizio del diritto di<br />

voto degli italiani che vivono all’estero, ed<br />

ha ottenuto la modifica della Costituzione<br />

negli articoli 48 (istituzione della circoscrizione<br />

Estero), 56 e 57 (numero dei deputati<br />

e senatori eletti dai cittadini italiani all’estero).<br />

Questa opportunità si concretizzò a partire<br />

dalle elezioni politiche del 2006, quando<br />

entrò in vigore l’istituzione della “circoscrizione<br />

Estero”. La legge Tremaglia si applica<br />

anche ai referendum nazionali, ma non si<br />

applica alle elezioni amministrative e ai referendum<br />

regionali. All’appuntamento elettorale<br />

si recarono circa un milione di italiani<br />

residenti in altri Paesi del mondo: a loro<br />

erano stati riservati 12 seggi alla Camera dei<br />

deputati e 6 seggi al Senato della Repubblica.<br />

Precedentemente alla modifica costituzionale<br />

introdotta da Tremaglia, votava un numero<br />

molto inferiore di italiani residenti all’estero<br />

ed i loro voti erano conteggiati con quelli dei<br />

residenti in Italia. L’innovazione più incisiva<br />

introdotta dalla legge Tremaglia non è dipesa<br />

però dalla creazione della circoscrizione<br />

Estero, ma dalla procedura di voto nei paesi<br />

di residenza. Prima, infatti, i cittadini residenti<br />

all’estero potevano esercitare il diritto<br />

di voto nei collegi elettorali dei comuni in cui<br />

risultavano iscritti all’AIRE (Anagrafe degli<br />

italiani residenti all’estero), ma solo recandosi<br />

in questi comuni. La legge Tremaglia ha<br />

mantenuto questa possibilità come opzione<br />

per il cittadino che intenda avvalersene, ma<br />

ha istituito per tutti gli altri una procedura<br />

di voto postale tramite i consolati nei pae-<br />

si di residenza. La partecipazione al voto da<br />

parte degli italiani residenti all’estero è quindi<br />

considerevolmente aumentata. Secondo le<br />

più prudenti stime sul numero di italiani residenti<br />

all’estero, il rapporto numerico tra elettori<br />

residenti all’estero e seggi parlamentari<br />

della circoscrizione estero evidenzia che tali<br />

elettori sarebbero sottorappresentati rispetto<br />

a quelli residenti in Italia. Tuttavia, il tasso<br />

di astensione degli elettori residenti all’estero,<br />

molto superiore a quello dei residenti<br />

in Italia, alla fine fa sì che il numero di voti<br />

necessari per essere eletti nella circoscrizione<br />

estero sia inferiore a quello necessario in<br />

Italia. La Legge Tremaglia ha suscitato anche<br />

diverse controversie e opinioni contrarie,<br />

anche perché le separate norme sulla cittadinanza<br />

italiana erano considerate assai generose<br />

verso i discendenti di emigrati italiani, la<br />

maggior parte dei quali, per non dire la totalitá,<br />

non conoscono l’italiano. Queste norme<br />

avevano già favorito una “corsa al passaporto<br />

italiano” in particolare in Sudamerica, per<br />

ottenere la possibilità di lavorare nell’Unione<br />

Europea. Fino alla legge Tremaglia, questi<br />

nuovi connazionali non avevano influenzato<br />

la politica italiana, non avendo la possibilità<br />

esercitare il diritto di voto senza recarsi in<br />

Italia. Per una revisione della legge si sono<br />

espressi vari commentatori tra cui Sergio<br />

Romano, che la considera “troppo generosa”.<br />

Probabilmente, essendo passati dieci anni<br />

esatti dal varo, sarebbe opportuno e magari<br />

anche doveroso nei confronti di Tremaglia,<br />

procedere alla sua riforma per correggerne i<br />

difetti che finiscono per fornire argomenti ai<br />

detrattori del voto all’estero. Uno dei punti<br />

su cui è necessario intervenire con urgenza<br />

riguarda l’invio a domicilio dei plichi contenenti<br />

la scheda elettorale, che allo stato attuale<br />

possono essere facilmente intercettati<br />

da persone estranee, che in modo fraudolento<br />

votano al posto degli aventi diritto e rispediscono<br />

le schede ai consolati alterando<br />

gravemente il risultato delle consultazioni.<br />

LEGGE SUL VOTO ALL’ESTERO<br />

Due leggi di revisione costituzionale, volute da Mirko Tremaglia, hanno<br />

attribuito ai cittadini italiani residenti all’estero il diritto di eleggere, nell’ambito<br />

di una circoscrizione Estero, sei senatori e dodici deputati. Per eleggerli<br />

votano i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali dei cittadini italiani residenti<br />

all’estero predisposte sulla base dell’elenco dei cittadini italiani residenti<br />

all’estero che il Governo deve realizzare unificando i dati dell’anagrafe<br />

degli italiani residenti all’estero (AIRE, tenute dai comuni) e quelli degli<br />

schedari consolari (anch’essi contenenti i nominativi dei cittadini residenti<br />

all’estero). La legge consente che gli elettori residenti all’estero possano<br />

anche esercitare, in occasione di ogni consultazione per l’elezione della<br />

Camera e del Senato, l’opzione per il voto in Italia. In questo caso i cittadini<br />

devono recarsi personalmente nel comune presso il quale sono iscritti come<br />

cittadini italiani all’estero. I residenti all’estero sono iscritti in uno speciale<br />

elenco dell’anagrafe del comune presso il quale essi hanno avuto l’ultima<br />

residenza in Italia. Nel caso in cui tali cittadini non siano mai stati residenti in<br />

Italia, il comune che li registra come residenti all’estero è il comune di Roma.<br />

Anche i cittadini cancellati dalle liste elettorali per irreperibilità possono<br />

facendone richiesta all’ufficio elettorale del comune di origine. Essi possono<br />

presentarsi, entro l’11° giorno antecedente la data delle votazioni, all’ufficio<br />

consolare chiedendo di essere reiscritti nell’AIRE e di esercitare il voto per<br />

corrispondenza, oppure possono scegliere di votare in Italia purché presentino<br />

la relativa richiesta entro il 10° giorno antecedente la data delle votazioni.<br />

70/2013<br />

Pag. 15


NOI ITALIANI NEL MONDO<br />

Secondo i dati in possesso della Farnesina, più<br />

del 50 % vive in Europa. <strong>Il</strong> paese europeo con<br />

più immigrati italiani è la Germania, con più<br />

di 515 mila iscritti al Consolato. Stoccarda e<br />

Francoforte sono le città tedesche con più immigrati<br />

italiani. Segue la Svizzera, con quasi<br />

223 mila italiani, molti dei quali vivono a<br />

Basilea. In Francia vivono 135 mila italiani.<br />

Nella classifica dei Paesi europei con più immigrati<br />

italiani seguono Belgio e Regno Unito.<br />

Più di un milione e mezzo di nostri concittadini<br />

si trova in America. In Argentina vivono<br />

660 mila italiani, 200 mila si trovano negli Stati<br />

Uniti, Asia e Oceania radunano insieme non<br />

più del 5% dei nostri connazionali all’estero.<br />

In particolare, gli italiani residenti ufficialmente<br />

in Spagna sono oltre 300.000, ma poi ci<br />

sono quelli non ancora censiti. La Spagna è un<br />

caso di migrazione italiana molto particolare,<br />

in quanto, stando anche alle indicazioni dell’A-<br />

TA (Asociación de Trabajadores Autónomos),<br />

si tratta per il 95% di persone, imprenditori e<br />

professionisti, che vengono ad investire in termini<br />

economici e professionali. Pochi sono infatti<br />

gli italiani pensionati o i prestatori d’opera<br />

dipendenti. A questi, da alcuni anni, vanno<br />

ad aggiungersi i cosidetti “nuovi italiani”, cioé<br />

quelli naturalizzati con passaporto italiano<br />

provenienti in gran parte dall’America Latina.<br />

Dai documenti forniti dai Comitati degli Italiani<br />

all’estero, dai consolati e dalla Farnesina,<br />

si intuisce che gli italiani all’estero sono ben<br />

più di 4 milioni. Considerando infatti i figli degli<br />

emigrati e i discendenti (nipoti o pronipoti)<br />

interessati ad acquisire la cittadinanza italiana<br />

, il numero sale a 70 milioni di persone, la<br />

maggior parte delle quali si trova in America<br />

Latina de è formata dalle seconde e terze generazioni<br />

di italiani all’estero. Quelli che lasciano<br />

l’Italia oggi sono meno numerosi rispetto al<br />

passato e sono circa 40 mila l’anno, di solito<br />

hanno una preparazione culturale elevata de<br />

in generale la “italianità” viene ritenuta un fattore<br />

di grande appeal, anche grazie alla fatica<br />

e alla determinazione con cui molti dei nostri<br />

connazionali, cinquant’anni fa, hanno saputo<br />

riscattarsi da luoghi comuni ed epiteti razzisti.<br />

<strong>Il</strong> successo del “Made in Italy” ne è la conferma<br />

più evidente. Ma anche il nostro contributo<br />

enogastronomico in tutto il mondo. Nel 2008<br />

lo spumante italiano ha superato negli Stati<br />

Uniti il grande rivale, lo champagne francese.<br />

La musica italiana primeggia in America<br />

Latina, mentre “O sole mio” è la canzone più<br />

famosa al mondo, più di “Summertime” di George<br />

Gershwin. <strong>Il</strong> re della musica statunitense,<br />

Elvis Presley, ha omaggiato l’Italia cantando<br />

“O Sole mio” nella cover “It’s Now or never”<br />

pubblicata nel 1960. Sono moltissimi i laureati<br />

che cercano condizioni migliori in un altro<br />

Paese. Questo fenomeno rappresenta una enorme<br />

problema, se consideriamo che moltissime<br />

scoperte scientifiche e innumerevoli innovazioni<br />

tecniche nel mondo vengono realizzate<br />

da italiani. Spesso, gli italiani che segnano la<br />

storia delle scoperte scientifiche, svolgono il<br />

proprio lavoro quotidiano negli Stati Uniti o<br />

nell’Europa del Nord. Gli italiani sono conosciuti<br />

nel mondo anche per aver costruito strade,<br />

gallerie, ponti e ferrovie. Alcuni esempi<br />

straordinari: il ciclopico spostamento dei templi<br />

di Abu Simbel in Egitto e la diga Kariba<br />

sul fiume Zambesi sono opera del know how<br />

italiano. Completamente italiano anche uno<br />

dei restauri più importanti e impegnativi del<br />

mondo: le nostre imprese hanno recentemente<br />

salvato la “città proibita” di Pechino progettando<br />

e decorando tutti gli interni e hanno preparato<br />

la Cina alle olimpiadi del 2008. <strong>Il</strong> fatturato<br />

dei cantieri all’estero (attualmente 190)<br />

uguaglia quasi quello interno con 5,5 miliardi<br />

di euro. Nel 2007 gli studenti italiani iscritti<br />

all’estero erano circa 43 mila . La Germania è<br />

il primo Paese per numero di italiani, seguita<br />

da Austria e Gran Bretagna. Attraverso il programma<br />

Erasmus, i connazionali che studiano<br />

in Europa sono aumentati esponenzialmente<br />

negli ultimi dieci anni. In un Paese come il nostro,<br />

dove la ricchezza immensa di dialetti e<br />

tradizioni secolari è unica al mondo, chi emigra<br />

porta inevitabilmente con sé i segni della<br />

propria storia regionale e locale e i dati lo dimostrano:<br />

secondo l’indagine “<strong>Italiano</strong> 2000”<br />

il 50% degli emigrati parla ancora quotidianamente<br />

l’italiano. Le testimonianze della nostra<br />

lingua sono tenute vive oltre confine da una<br />

rete di quasi 500 radio, 300 televisioni e 470<br />

giornali in italiano. Esistono addirittura vere e<br />

proprie lingue nate dal melting pot tra cultura<br />

locale e italiano. <strong>Il</strong> Talian, ad esempio, lingua<br />

parlata dagli emigranti veneti in Brasile, viene<br />

ancora parlato da un milione di persone. <strong>Il</strong> Cocoliche<br />

era una commistione tra lo spagnolo<br />

e i vari dialetti italiani usato a Bueno Aires,<br />

dove il 40% degli abitanti è di origine italiana.<br />

La maggior parte (55%) proviene dalle regioni<br />

meridionali. Un milione e 400 mila dal Sud e<br />

quasi 800 mila dalle Isole. <strong>Il</strong> 30% proviene dal<br />

Nord e il 15% dalle regioni centrali. <strong>Il</strong> peso<br />

delle regioni del Sud è maggiore in Europa e<br />

Oceania. In Asia e in Africa, invece, la metà degli<br />

italiani proviene dalle regioni del Nord. La<br />

prima regione per numero di emigrati è la Sicilia,<br />

seguita da Campania, Lazio, Calabria e Puglia.<br />

Tutti gli 8101 comuni italiani, anche i più<br />

piccoli, hanno dei cittadini iscritti all’AIRE.<br />

GLI ITALIANI NEL MONDO<br />

Oggi i cosiddetti oriundi italiani, cioè<br />

quelle popolazioni di origine italiana<br />

che comprendono anche i discendenti,<br />

ammontano a circa 60-70 milioni. Le presenze<br />

più numerose si trovano in Argentina, con 24<br />

milioni che rappresentano oltre il cinquanta<br />

per cento della popolazione del paese, negli<br />

Stati Uniti con 16 milioni (il cinque per cento<br />

della popolazione), in Brasile, con 20 milioni<br />

(dieci per cento della popolazione). Seguiti<br />

dal Canada con 1,2 milioni, Australia, con<br />

760 mila, Uruguay con 680 mila. Si calcola<br />

che tra il 1876 e il 1976 il famoso secolo<br />

dell’emigrazione italiana, considerata il più<br />

grande esodo dell’età moderna, sono partiti<br />

quasi 26 milioni di persone mentre dal 1905<br />

al 1976 hanno fatto ritorno otto milioni e<br />

mezzo. Partivano soprattutto dal Veneto<br />

(3,2 milioni), dalla Sicilia e dalla Campania<br />

(2,9 milioni) e dalla Calabria (2 milioni).<br />

Dei 70 milioni tra emigranti e oriundi, al<br />

31 marzo 2000 risultavano iscritte all’Aire<br />

complessivamente circa 4 milioni di<br />

persone, cosí ripartite: Europa 2.178.593,<br />

Africa 346.440, Asia 68.470, America del<br />

Nord 309.869, America del Sud 1.120.308,<br />

Centro America 15.119, Oceania 153.045.<br />

Pag. 16 70/2013


CHI VOTA E COME SI VOTA PER CORRISPONDENZA<br />

Le elezioni del 24 febbraio sono aperte, come<br />

avviene dal 2001, anche ai connazionali che<br />

vivono all’estero. Gli italiani residenti da più di<br />

un anno al di fuori del nostro paese potranno<br />

votare per corrispondenza, inviando per posta la<br />

scheda elettorale che riceveranno dal consolato<br />

competente. Ma affinché ciò possa avvenire, gli<br />

italiani che risiedono fuori dai confini nazionali<br />

devono obbligatoriamente registrarsi all’Aire.<br />

L’anagrafe degli italiani all’estero. Nel 1988 venne<br />

istituita l’Aire, l’Anagrafe italiani residenti all’estero,<br />

che ha raggruppato gli italiani all’estero in varie<br />

circoscrizioni elettorali. Qualche cifra: nel 2010<br />

erano poco meno di 4.200.000 gli italiani residenti<br />

all’estero, di cui 2.260.000 in Europa, 300.000 negli<br />

Stati Uniti, 1.200.000 in Sud America e altri 200.000<br />

tra Oceania, Asia e Africa. L’iscrizione all’anagrafe<br />

è gratuita ed è un obbligo prescritto dalla legge se<br />

si i è residenti all’estero; oppure cittadini italiani<br />

nati all’estero e da sempre residenti al di fuori<br />

del territorio italiano; oppure se si acquisisce la<br />

cittadinanza italiana all’estero. I cittadini italiani<br />

che trasferiscono la residenza da un comune<br />

italiano all’estero devono farne dichiarazione al<br />

Consolato più vicino. Gli aventi diritto al voto<br />

dall’estero sono i cittadini italiani che godono dei<br />

medesimi diritti civili e politici dei connazionali in<br />

patria e possono esercitare la loro preferenza solo<br />

per corrispondenza. Ciò è consentito da quei paesi<br />

con i quali il Governo italiano ha concluso appositi<br />

accordi; dove tali intese non sono state concluse, gli<br />

elettori non potranno esercitare il voto dall’estero e<br />

dovranno tornare in Italia. I cittadini regolarmente<br />

iscritti all’Aire hanno il diritto di esercitare il<br />

voto per tutte le consultazioni elettorali (elezioni<br />

comunali, provinciali, regionali, parlamento italiano<br />

ed europeo e referendum) che si svolgono in Italia e<br />

sono regolarmente iscritti nelle liste elettorali tenute<br />

dai comuni italiani. Gli elettori residenti all’estero<br />

ricevono a domicilio, da parte dell’Ufficio consolare<br />

di riferimento, il plico elettorale contenente le schede<br />

e le istruzioni sulle modalità di voto. L’elettore che<br />

non abbia ricevuto il plico elettorale entro il 14°<br />

giorno antecedente la data delle votazioni in Italia<br />

(cioè il 10 febbraio 2013) potrà recarsi di persona<br />

all’Ufficio consolare di riferimento per verificare la<br />

propria posizione elettorale e richiedere il duplicato<br />

del plico. In caso di mancato ricevimento del plico,<br />

l’Ufficio consolare ha l’autorità di consentire il<br />

voto all’estero per corrispondenza a tutti coloro che<br />

siano stati per qualsiasi motivo esclusi dall’elenco<br />

elettori predisposto dal Ministero dell’Interno, se<br />

dimostrano di essere iscritti all’Aire o se la loro<br />

iscrizione sia stata chiesta dall’Ufficio consolare<br />

entro il 31 dicembre dell’anno precedente. La<br />

richiesta di ammissione al voto deve quindi<br />

giungere al consolato entro l’11° giorno precedente<br />

le votazioni in Italia (cioè il 13 febbraio), e viene<br />

rilasciata solo quando il comune di residenza in<br />

Italia del cittadino all’estero ha certificato che non<br />

esistano cause che impediscano l’esercizio del voto.<br />

Una volta votate le schede, l’elettore le rispedisce<br />

all’Ufficio consolare utilizzando l’apposita busta<br />

contenuta nel plico. Se un italiano iscritto nelle<br />

70/2013<br />

La circoscrizione Estero è suddivisa in quattro ripartizioni (Europa,<br />

compresi i territori asiatici della Federazione russa e della Turchia; America<br />

meridionale; America settentrionale e centrale; Africa, Asia, Oceania e<br />

Antartide) in ciascuna delle quali è eletto almeno un senatore e un deputato, mentre gli altri<br />

due seggi per il Senato e gli altri otto per la Camera sono distribuiti tra le stesse ripartizioni<br />

in proporzione al numero dei cittadini che vi risiedono. In particolare, gli Uffici consolari,<br />

spediscono al domicilio di tutti gli elettori, non oltre diciotto giorni prima della data stabilita<br />

per le votazioni in Italia, un plico contenente: il certificato elettorale; la scheda (se elettore della<br />

sola Camera o se il voto si esprime per un solo referendum) o le schede elettorali (se elettore<br />

della Camera e del Senato o se il voto si esprime per più referendum) e la relativa busta piccola,<br />

nonché una busta affrancata recante l’indirizzo dell’Ufficio consolare competente; le liste dei<br />

candidati nella ripartizione d’appartenenza; un foglio esplicativo delle modalità di voto.<br />

liste all’estero voleva votare in Italia, è fuori tempo<br />

massimo: bisognava comunicare questa intenzione<br />

entro i primi di gennaio. Quindi l’unica opzione per<br />

loro è il voto per corrispondenza con il plico che<br />

ricevono entro il 10 febbraio. Lo scrutinio. Concluse<br />

le operazioni, le schede votate dagli italiani residenti<br />

all’estero e giunte ai Consolati entro le ore 16,00<br />

del giovedì precedente la data delle votazioni in<br />

Italia (cioè il 21 febbraio) vengono trasmesse in<br />

Italia, dove ha luogo lo scrutinio a cura dell’Ufficio<br />

Centrale per la Circoscrizione Estero istituito presso<br />

la Corte di Appello di Roma.<br />

I PAESI DELLA CIRCOSCRIZIONE EUROPA<br />

Ai fini elettorali la Circoscrizione Europa è formata da 41 Paesi. Gli italiani residenti in<br />

questi Paesi possono votare per corrispondenza per l’elezione dei Deputati e Senatori per la<br />

Circoscrizione Europa. Va comunque tenuto presente che l’Unione europea e l’Europa sono due<br />

cose diverse: la prima è un’entità politica la seconda geografica. I paesi membri dell’unione<br />

sono: Lussemburgo, Irlanda, Danimarca, Austria, Finlandia, Belgio, Paesi Bassi, Regno Unito,<br />

Germania, Svezia, Francia, Spagna, Grecia, Slovenia, Cipro, Malta, Portogallo, Rep. Ceca,<br />

Estonia, Ungheria, Slovacchia, Lituania, Lettonia, Polonia, Bulgaria, Romania. Gli altri paesi<br />

europei sono: Croazia, Turchia, Macedonia, Bosnia, Albania, Serbia, Montenegro, Norvegia,<br />

Islanda, Svizzera, Russia, Bielorussia, Ucraina, Moldavia.<br />

Pag. 17


PARTITI E CANDIDATI CIRCOSCRIZIONE ESTERO POLITICHE 2013<br />

Partito Democratico PD – Camera<br />

Laura Garavini, Gianni Farina, Franco Narducci, Michela Baranelli,<br />

Andrea Biondi, Francesco Cerasani, Pino Maggio, Domenico Mesiano,<br />

Roberto Serra, Emilia Barbara Sina<br />

Partito Democratico PD – Senato<br />

Claudio Micheloni, Elio Carozza, Cristina Rizzotti, Massimiliano<br />

Vellini (SPAGNA)<br />

Con Monti Per l’Italia – Camera<br />

Franco Aufiero, Valentino Costabile, Arianna Salati, Luca Tagliaretti,<br />

Mario Caruso, Vincenzo Zaccarini, Ubaldo Vinci, Gianluca De Lucia,<br />

Antonio Argenti, Mario Zoratto<br />

Con Monti Per l’Italia – Senato<br />

Aldo Di Biagio, Luigi Billè, Maria Darè, Maria Alaimo<br />

M5S – Camera<br />

Burnelli Filippo, Attademo Francesco, Gambardella Massimiliano,<br />

D’Ambra Andrea, Salani Matteo, Baraggia Paolo, Abate Andrea,<br />

Tacconi Alessio, Tricarico Giuseppe, Paolucci Francesco<br />

M5S – Senato<br />

Sotiriou Nadia, Quinterno Loredana, Calissi Daniele, Ercole Folgieri<br />

Maie (Movimento associativo italiani all’estero) – Camera<br />

Enzo Alloggia, Pierluigi Bruno, Carlo Alberto Brusa, Alberto Collet, Gian<br />

Luigi Ferretti, Giordano Gardelli, Anna Mastrogiacomo, Angelo Mura,<br />

Vincenzo Oliveri, Donata Elisabetta Robiolio Bose<br />

PdL (Popolo della Libertà) Camera<br />

Guglielmo Picchi, Simone Billi, Almerino Furlan (SPAGNA), Maria<br />

Garcia, Valentina Lenza, Andrea Masciavè, Carmelo Pignataro,<br />

Massimo Romagnoli, Enrico Singer, Enrica Emma Danek Valentini<br />

PdL (Popolo Della Libertà) Senato<br />

Raffaele Fantetti, Vincenzo Catalano, Giuseppe Ceresa, Grazia<br />

Mirabelli<br />

SEL (Sinistra Ecologia e Libertà) Camera<br />

Anneliese Baldaccini (detta Anne), Marcello Belotti (SPAGNA),<br />

Chariclia Pinoiu, Guglielmo Bozzolini, Catia Aurelia Giuliana Porri,<br />

Rocco Falci, Cristina <strong>Il</strong>aria Tango, Michele Andrea Pisauro, Sara<br />

Prestianni, Angelo Saracini<br />

Rivoluzione Civile (Lista Ingroia) Camera<br />

Giovanni Albino, Silvia Alicandro Esch, Caterina Avanza, Angelo<br />

Berardini, Piero Angelo Carta, Maria Paola Lia, Manfredi Nulli,<br />

Mercede Maria Orizzonte, Mariano Porpiglia, Pasquale Vittorio<br />

Rivoluzione Civile (Lista Ingroia) Senato<br />

Bruno Cabrelli, Cataldo Calà (detto Dino), Salvatore Falcone,<br />

Alessandra Pedrazzoli.<br />

Come si vota<br />

Si vota per posta, con le modalità indicate dalla<br />

legge 27 dicembre 2001 n.459. In particolare:<br />

1. Gli Uffici consolari inviano per posta a ciascun<br />

elettore un plico contenente: – il certificato<br />

elettorale (cioè il documento che certifica<br />

il diritto di voto); – le schede di votazione<br />

di colore diverso per ciascuna votazione<br />

(una per la Camera e una per il Senato); –<br />

due buste di formato diverso; – le liste dei<br />

candidati della propria Ripartizione di residenza;<br />

– il testo della legge 459/2001 ed un<br />

foglio informativo.<br />

2. L’elettore che non ha compiuto il 25° anno di<br />

età alla data del 9 aprile riceve solo la scheda<br />

per la Camera dei Deputati<br />

3. L’elettore esprime il proprio voto tracciando<br />

un segno (ad es. una croce o una barra)<br />

sul simbolo corrispondente alla lista da lui<br />

prescelta o comunque sul rettangolo della<br />

scheda che lo contiene utilizzando ESCLU-<br />

SIVAMENTE una penna di colore nero o blu;<br />

4. Ciascun elettore può esprimere il voto di<br />

preferenza (massimo due preferenze) scrivendo<br />

il cognome del candidato nell’apposita<br />

riga posta accanto al contrassegno votato;<br />

il voto è personale, libero e segreto.<br />

5. La scheda o le schede vanno inserite nella<br />

busta completamente bianca che deve<br />

essere accuratamente chiusa e contenere<br />

solo ed esclusivamente le schede elettorali.<br />

6. Nella busta più grande già affrancata (riportante<br />

l’indirizzo dell’Ufficio consolare competente)<br />

l’elettore inserisce il tagliando del<br />

certificato elettorale (dopo averlo staccato<br />

dal certificato seguendo l’apposita linea<br />

tratteggiata) e la busta chiusa contenente le<br />

schede;<br />

7. La busta già affrancata così confezionata<br />

deve essere spedita per posta il più presto<br />

possibile in modo che arrivi all’Ufficio consolare<br />

entro – e non oltre – le ore16 (ora<br />

locale) del 21 FEBBRAIO.<br />

8. Le schede pervenute successivamente al<br />

termine indicato non potranno essere scrutinate<br />

e saranno incenerite. L’elettore che alla<br />

data del 10 FEBBRAIO non avesse ancora<br />

ricevuto il plico elettorale, potrà rivolgersi al<br />

proprio Consolato anche nelle mattine dei<br />

fine settimana per verificare la propria posizione<br />

elettorale e chiedere un duplicato.<br />

ATTENZIONE SULLE SCHEDE, SULLA BUSTA<br />

BIANCA E SUL TAGLIANDO NON DEVE APPA-<br />

RIRE ALCUN SEGNO DI RICONOSCIMENTO.<br />

SULLA BUSTA GIÀ AFFRANCATA NON DEVE<br />

ESSERE SCRITTO IL MITTENTE.<br />

LA BUSTA BIANCA E LE SCHEDE DEVONO<br />

ESSERE INTEGRE.<br />

IL VOTO È PERSONALE, LIBERO E SEGRE-<br />

TO. È FATTO DIVIETO DI VOTARE PIÙ VOL-<br />

TE. CHI VIOLA LE DISPOSIZIONI IN MATERIA<br />

SARÀ PUNITO A NORMA DI LEGGE.<br />

70/2013<br />

Pag. 19


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LA LUNGA E TORMENTATA STORIA DEL VOTO IN ITALIA<br />

Camillo Benso, Conte di Cavour<br />

<strong>Il</strong> percorso del suffragio in Italia parte<br />

cronologicamente da quando la nazione<br />

non era ancora uno stato unitario. Nel<br />

1848 si vara la Legge 680\1848 elettorale<br />

piemontese su criteri censitari. Fu riconosciuto<br />

potere di voto agli uomini maggiori<br />

di 25 anni che sapessero leggere e<br />

scrivere e pagassero almeno 40 lire di<br />

imposte. Numericamente questo portava<br />

il 2% della popolazione italiana alle urne.<br />

Nel Granducato di Toscana permaneva il<br />

limite di censo, ma potevano votare anche<br />

le donne. Arriva il 1872. La sinistra<br />

parlamentare abbassa la soglia della maturità<br />

elettorale da 25 a 21 anni. Ammette<br />

inoltre al voto tutti i cittadini in grado di<br />

leggere e scrivere, ma in una situazione<br />

di analfabetismo come quella italiana, la<br />

percentuale di elettori sulla popolazione<br />

si alza in maniera poco significativa. <strong>Il</strong><br />

1882 segna il suffragio allargato con la<br />

legge Zanardelli del 24 settembre. Viene<br />

riconosciuto il diritto di voto ai maschi<br />

maggiorenni alfabeti, e inoltre a coloro<br />

Giuseppe Zanardelli<br />

che versano imposte dirette per una cifra<br />

annua di 19,8 lire. <strong>Il</strong> corpo elettorale viene<br />

più che triplicato. Ecco il 1912. La legge<br />

promulgata da Giovanni Giolitti stabilisce<br />

un suffragio quasi universale per<br />

gli uomini: si prevede infatti che tutti gli<br />

uomini capaci di leggere e scrivere con<br />

almeno 21 anni possano votare, mentre<br />

gli analfabeti possono votare a partire dai<br />

30 anni. Inoltre il voto viene esteso a tutti<br />

i cittadini che abbiano già prestato servizio<br />

militare. Nel 1919 viene modificata<br />

la legge precedente: possono votare tutti i<br />

cittadini maschi di almeno 21 anni di età,<br />

viene quindi abolita la distinzione per gli<br />

analfabeti. Possono inoltre votare anche<br />

tutti i minorenni che abbiano prestato servizio<br />

militare nei corpi mobilitati. <strong>Il</strong> sistema<br />

proporzionale sostituisce quello maggioritario<br />

a due turni. <strong>Il</strong> corpo elettorale<br />

viene portato a 11 milioni. Siamo al 1946<br />

, il voto é universale per uomini e donne,<br />

che abbiano compiuto la maggiore età:<br />

inizialmente i 21 anni e successivamente<br />

i 18 anni. La prima occasione di voto<br />

sono le elezioni del 2 giugno 1946, per il<br />

referendum istituzionale tra Monarchia o<br />

Repubblica e per l’elezione dell’Assemblea<br />

costituente. Contro la proposta dei<br />

democratici, che chiedevano di elaborare<br />

una nuova Costituzione studiata sulle<br />

esigenze del Paese, la maggioranza del<br />

Parlamento decise di estendere a tutta<br />

Italia lo Statuto Albertino e, di conseguenza,<br />

la sua legge elettorale. Secondo<br />

quest’ultima potevano votare tutti i maschi<br />

maggiorenni che sapevano leggere e<br />

scrivere, che possedevano un certo patrimonio<br />

e che versavano una certa quota di<br />

tasse. Rimasero così esclusi i contadini e<br />

gran parte dei ceti urbani ed ebbe diritto<br />

al voto solo il 7 per cento della popolazione<br />

maschile adulta. <strong>Il</strong> nuovo governo,<br />

formato dai rappresentanti della corrente<br />

liberale che si rifaceva a Cavour, si chiamò<br />

Destra storica. Oltre alla Questione<br />

meridionale, lo Stato italiano doveva affrontare<br />

i problemi dell’unificazione amministrativa<br />

della penisola, della incompiuta<br />

unità e della ostilità del Papa, sostenuto<br />

dalla Francia, che aveva dato luogo<br />

ad una vera e propria Questione romana.<br />

Nel 1861 morì Cavour, il governo appoggiò<br />

segretamente un’impresa militare<br />

di Garibaldi per conquistare Roma, ma<br />

Napoleone III minacciò di intervenire e<br />

questo costrinse lo stesso governo a mandare<br />

le truppe contro Garibaldi che fu fermato<br />

sull’Aspromonte. Nel 1861 Vittorio<br />

Emanuele II è proclamato Re d’Italia<br />

“Per grazia di Dio e volere della Nazione”.<br />

Inizia l’esperienza governativa della<br />

Destra Storica, uno schieramento politico<br />

espressione della borghesia, della classe<br />

aristocratica e della grande proprietà ter-<br />

Agostino De Pretis<br />

riera settentrionale. <strong>Il</strong> suffragio elettorale<br />

è riservato solo al 2% della popolazione<br />

del Regno. Solo con la riforma elettorale<br />

Depretis del 1882, che estende il diritto<br />

di voto, si giungerà al 6% della popolazione.<br />

<strong>Il</strong> 6 giugno muore Camillo Benso<br />

conte di Cavour. Per esercitare il diritto<br />

di voto bisognava avere più di 25 anni,<br />

pagare annualmente le imposte sopra le<br />

40 lire ed appartenere alle seguenti categorie:<br />

procuratori, impiegati, geometri,<br />

medici, professori, farmacisti, notai,<br />

ragionieri, veterinari, ecc. Nel gennaio<br />

1861 si tennero le elezioni per il primo<br />

parlamento unitario. Su quasi 26 milioni<br />

di abitanti, il diritto a votare fu concesso<br />

dai nuovi governanti solo a 419.938<br />

persone (circa l’1,8%), sebbene soltanto<br />

239.583 si recassero a votare; alla fine<br />

i voti validi si ridussero a 170.567, dei<br />

quali oltre 70.000 erano di impiegati statali.<br />

Vengono eletti 85 fra principi, duchi<br />

e marchesi, 28 ufficiali, 72 fra avvocati,<br />

medici ed ingegneri.<br />

L’istituzione del voto alle donne<br />

Generalmente viene considerata la data<br />

del 1893, in cui la Nuova Zelanda introdusse<br />

il suffragio universale, quindi<br />

maschile e femminile, quale primo Stato<br />

al mondo. L’Europa si mosse su questa<br />

strada nel corso dell’Ottocento: da un<br />

suffragio ristretto - per la maggior parte<br />

dei casi attribuito ad una porzione della<br />

popolazione in base a criteri censitari o<br />

relativi all’istruzione - si passò via via<br />

al suffragio universale. La Francia nel<br />

1792, dopo la Rivoluzione francese, introdusse<br />

il suffragio universale anche se<br />

per un periodo di tempo brevissimo. Solo<br />

dal 1946 sarà effettivo e stabile. In particolare,<br />

nella penisola italiana, ma solo<br />

nel Granducato di Toscana nel 1848 si<br />

concesse il suffragio ristretto maschile e<br />

femminile: unico Stato che lo concedeva<br />

allora, quantunque limitato alle classi<br />

abbienti. Giuseppe Mazzini sosteneva il<br />

suffragio universale: tuttavia durante la<br />

breve esperienza della Repubblica Romana<br />

del 1849, benché la Costituzione<br />

non lo prevedesse, il voto restò maschile<br />

per consuetudine. Parlando del suffragio<br />

universale, con una effettiva apertura al<br />

voto femminile, Italia la svolta é abbastanza<br />

recente e risale a pochi mesi prima<br />

della conclusione del secondo conflitto<br />

mondiale, il secondo governo Bonomi<br />

- su proposta di Palmiro Togliatti e<br />

Alcide De Gasperi - introduceva in Italia<br />

il suffragio universale, con la “Estensione<br />

alle donne del diritto di voto”. A<br />

154 anni dalla “Dichiarazione dei diritti<br />

delle donne e delle cittadine” firmata da<br />

Olympe de Gouges che nel 1793 le valse<br />

la ghigliottina, in Italia finalmente le<br />

donne si poterono recare alle urne. Una<br />

prima volta che assunse una valenza ancor<br />

maggiore poiché avvenne in occasione<br />

del Referendum del 2 giugno 1946 in<br />

cui gli italiani furono chiamati a scegliere<br />

fra Monarchia e Repubblica. La partecipazione<br />

della componente femminile alla<br />

competizione elettorale generava non pochi<br />

timori all’interno dei partiti della sinistra,<br />

infatti l’influenza della chiesa sulle<br />

coscienze femminili veniva ritenuta determinante<br />

e in grado di orientare significativamente<br />

le elettrici. A fungere quale<br />

“cerniera di trasmissione tra le posizioni<br />

politiche della Democrazia Cristiana e<br />

quelle più spirituali delle donne di AC”,<br />

era il Centro <strong>Italiano</strong> Femminile, creato<br />

dall’Istituto Cattolico di Attività Sociale<br />

allo scopo di condurre le masse femminili<br />

cattoliche ad esercitare in modo appropriato<br />

il diritto di voto e ad attivare iniziative<br />

assistenziali e formative in grado<br />

anch’esse di produrre effetti in tal senso.<br />

<strong>Il</strong> decreto Bonomi, che introdusse il suffragio<br />

universale nel nostro Paese, conteneva<br />

però una esclusione quanto mai minoritaria<br />

ma significativa: per l’appunto<br />

non fu riconosciuto il diritto di voto alle<br />

prostitute «vaganti» (per usare il linguaggio<br />

della pubblica sicurezza), quelle cioè<br />

che esercitavano in modo visibile e non<br />

già nelle famigerate “case chiuse” (le cui<br />

residenti furono invece incluse). Ben presto,<br />

nel 1947, cadde anche quest’ultima<br />

esclusione, rivelatrice comunque di un<br />

clima culturale profondamente intriso di<br />

antichi perbenismi, facili ipocrisie, timori<br />

ed incertezze. <strong>Il</strong> decreto stesso, certo,<br />

qualche incertezza la causò: se, infatti,<br />

è probabile che si desse per scontato<br />

che l’elettorato attivo implicasse anche<br />

quello passivo (la eleggibilità delle donne,<br />

cioè) e se lo stesso Togliatti parlò già<br />

nel 1945 di entrambi i diritti, così non fu<br />

nella percezione comune e nella stampa<br />

del tempo. Circolò, infatti, l’idea che le<br />

donne avessero sì conquistato il diritto<br />

di essere elettrici, ma non quello di essere<br />

elette. Comunque sia, il successivo<br />

decreto del 10 marzo 1946 dissipò ogni<br />

dubbio, esplicitando all’art. 7 che: «Sono<br />

eleggibili all’assemblea costituente i cittadini<br />

e le cittadine italiane che, al giorno<br />

delle elezioni, abbiano compiuto il 25°<br />

anno di età».<br />

70/2013<br />

Pag. 21


PALAZZO MONTECITORIO E I DEPUTATI<br />

Palazzo Montecitorio è sede la Camera dei<br />

deputati della Repubblica. La storia inizia nel<br />

1653 quando Innocenzo X commissionò a Gian<br />

Lorenzo Bernini di realizzare una residenza<br />

per la famiglia Ludovisi. Con l’Unità d’Italia,<br />

Palazzo Montecitorio fu espropriato dallo Stato<br />

italiano e destinato ad ospitare la Camera dei<br />

deputati (vennero scartati nella scelta Palazzo<br />

Venezia e il Campidoglio). <strong>Il</strong> compito di edificare<br />

l’aula dell’Assemblea fu affidato all’ingegnere<br />

Paolo Comotto, che costruì nel cortile una sala<br />

semicircolare a gradinate su un’intelaiatura di<br />

ferro interamente ricoperta di legno, inaugurata<br />

il 27 novembre 1871. La nuova aula si dimostrò<br />

inadeguata, dotata di una pessima acustica,<br />

freddissima d’inverno e troppo calda d’estate.<br />

Inoltre, a causa di copiose infiltrazioni d’acqua,<br />

fu dichiarata pericolante e chiusa nel 1900. Nel<br />

1918 fu inaugurata la sede definitiva nel Palazzo<br />

Montecitorio. I lavori di ampliamento del palazzo<br />

furono affidati all’architetto palermitano Ernesto<br />

Basile, che mantenne solo la parte frontale<br />

del palazzo berniniano. All’interno del nuovo<br />

corpo di fabbrica caratterizzato da quattro torri<br />

angolari rivestite in mattoni rossi e travertino<br />

collocò l’aula delle sedute, illuminata da uno<br />

straordinario lucernario a ventaglio in stile<br />

liberty, il famoso Velario di Giovanni Beltrami.<br />

Sotto il velario in vetro colorato di Beltrami fu<br />

posto un fregio pittorico, che circonda l’aula in<br />

alto: l’autore era Aristide Sartorio ed il fregio era<br />

dedicato alla storia del popolo italiano. Insieme<br />

a Basile collaborarono anche altri artisti, tra i<br />

quali Leonardo Bistolfi e Domenico Trentacoste,<br />

autori dei gruppi marmorei e della facciata<br />

posteriore. <strong>Il</strong> pannello bronzeo dell’Aula,<br />

posto alle spalle dello scranno del Presidente<br />

è intitolato: “La glorificazione della dinastia<br />

sabauda”, è opera del torinese Davide Calandra<br />

ed è stato fuso a Pistoia. A Basile si deve anche<br />

il grande salone detto “Transatlantico”, lungo<br />

ed imponente, posto sul diametro dell’emiciclo<br />

e centro informale della vita politica italiana,<br />

caratterizzato da un pavimento in marmo<br />

siciliano, che deve la curiosa denominazione<br />

alla presenza di particolari plafoniere tipiche<br />

delle grandi navi d’inizio Novecento. Le più<br />

importanti sale di rappresentanza si trovano al<br />

secondo piano, insieme agli uffici del Presidente<br />

e dei componenti dell’Ufficio di Presidenza e<br />

del Segretario generale. Attraverso uno scalone<br />

monumentale, si accede al cosiddetto corridoio<br />

dei busti, lungo il quale sono esposti una trentina<br />

di busti in bronzo e marmo di illustri deputati. Un<br />

altro salone è chiamato “della Lupa”, l’ambiente<br />

più ampio dell’ala berniniana, che deve il suo<br />

nome alla presenza di una scultura in bronzo della<br />

lupa capitolina. Qui fu proclamato il risultato<br />

del referendum istituzionale del 2 giugno 1946<br />

e si svolgono ancora oggi riunioni importanti.<br />

A sinistra del salone della Lupa si affaccia la<br />

Biblioteca del Presidente, dove si tengono le<br />

riunioni dell’Ufficio di Presidenza e degli altri<br />

organi della Camera. Sul lato destro è invece<br />

situata la Sala Aldo Moro. La sala, che prima<br />

era soprannominata Sala gialla per il colore della<br />

tappezzeria, è arredata con mobili in stile rococò<br />

provenienti dalla Reggia di Caserta. A Palazzo<br />

Montecitorio si trovano più di mille dipinti e<br />

sculture datati tra il XVI e XX secolo, alcune<br />

migliaia di incisioni e stampe di varie epoche, un<br />

nucleo consistente di reperti archeologici e una<br />

discreta quantità di beni artistici, quali: orologi,<br />

mobili d’epoca, arazzi e busti. Una buona<br />

parte di queste opere è di proprietà delle varie<br />

Soprintendenze e si trova in deposito temporaneo<br />

presso la Camera dei deputati. La rimanente parte<br />

del patrimonio artistico, rappresentata soprattutto<br />

da opere d’arte moderna e contemporanea, è stata<br />

direttamente acquisita in proprietà dalla Camera<br />

a partire dagli anni trenta. Una piccola parte del<br />

patrimonio artistico è inoltre rappresentata da<br />

donazioni fatte sia dagli artisti che dagli eredi.<br />

ELETTORI ED ELEZIONI IN CIFRE<br />

Sono oltre 51 milioni gli italiani (51.026.177<br />

per l’esattezza) che il 24 e il 25 febbraio, in<br />

occasione delle elezioni politiche, saranno<br />

chiamati alle urne. Gli elettori - 24.645.449<br />

uomini e 26.380.728 donne - saranno divisi<br />

in 61.571 sezioni elettorali. Nella stessa<br />

data si voterà anche per le regionali in Lombardia,<br />

dove gli elettori sono 7.782.245 in<br />

9.229 sezioni, nel Lazio (4.784.798 elettori<br />

in 5.268 sezioni) e in Molise, dove sono<br />

chiamati alle urne 334.134 elettori in 393<br />

.Complessivamente, per le regionali, voteranno<br />

12.901.177 persone. <strong>Il</strong> numero dei<br />

deputati è di seicentotrenta, dodici dei quali<br />

eletti nella circoscrizione Estero. <strong>Il</strong> numero<br />

dei senatori elettivi è di trecentoquindici, sei<br />

dei quali eletti nella circoscrizione Estero.<br />

E’ senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia,<br />

chi è stato Presidente della Repubblica.<br />

<strong>Il</strong> Presidente della Repubblica può nominare<br />

senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato<br />

la Patria per altissimi meriti nel campo<br />

sociale, scientifico, artistico e letterario.<br />

Ai fini dell’elezione della Camera dei deputati,<br />

il territorio nazionale è suddiviso in 26<br />

circoscrizioni, oltre alla Valle d’Aosta, che<br />

costituisce circoscrizione a sé ed elegge un<br />

solo deputato a maggioranza dei voti. Salvo<br />

i dodici assegnati alla circoscrizione Estero,<br />

il numero dei seggi spettante a ciascuna<br />

circoscrizione si ottiene dividendo la popolazione<br />

residente secondo i dati dell’ultimo<br />

censimento ufficiale per seicentodiciotto e<br />

distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione<br />

di ogni circoscrizione, sulla base<br />

dei quozienti interi e dei più alti resti. <strong>Il</strong> Senato<br />

della Repubblica è eletto su base regionale.<br />

Nessuna regione può avere un numero<br />

di senatori inferiore a sette; salvo il Molise<br />

che ne ha due e la Valle d’Aosta uno. Votano<br />

per l’elezione della Camera dei deputati e<br />

del Senato della Repubblica gli elettori che<br />

abbiano compiuto, rispettivamente, il diciottesimo<br />

e il venticinquesimo anno di età, entro<br />

il primo giorno della votazione. Possono<br />

essere eletti alla carica di deputato e di senatore<br />

gli elettori che abbiano compiuto, rispettivamente,<br />

il venticinquesimo e il quarantesimo<br />

anno di età, entro il primo giorno delle<br />

elezioni. La Camera dei deputati e il Senato<br />

della Repubblica sono eletti per cinque anni.<br />

Pag. 22 70/2013


PALAZZO MADAMA E I SENATORI<br />

L’aula vera e propria è una saletta molto<br />

più piccola di quanto appaia nelle foto o<br />

in televisione. È tappezzata in rosso, ma in<br />

precedenza era azzurra per varie motivazioni,<br />

tutte ricollegate ai colori del vessillo di casa<br />

Savoia. Dietro la postazione del Presidente del<br />

Senato vi sono due iscrizioni, su due targhe<br />

rettangolari: una cita la forma di governo oggi<br />

vigente in Italia, cioè la Repubblica; l’altra<br />

è invece molto più antica e reca le parole con<br />

cui Vittorio Emanuele II commemorò l’unità<br />

d’Italia. <strong>Il</strong> soffitto a cupoletta è tappezzato con<br />

un panno dipinto, detto il Velario, che contiene<br />

i medaglioni con le effigi di quattro giurisperiti,<br />

delle quattro virtù civiche e delle quattro capitali<br />

dei regni preunitari. Della struttura fanno parte<br />

alcune sale, che permettono lo svolgimento<br />

di riunioni, commissioni, incontri e attività<br />

collaterali parlamentari. Una di queste è la Sala<br />

Maccari, che prende il nome da Cesare Maccari,<br />

il quale la decorò dopo aver vinto un concorso<br />

bandito dal Ministero della Pubblica Istruzione<br />

nel 1880. Le decorazioni interessano il soffitto<br />

nella forma di quattro figure allegoriche che<br />

circondano il motivo centrale raffigurante una<br />

personificazione dell’Italia trionfante. I quattro<br />

medaglioni rappresentano nello specifico il<br />

commercio e l’agricoltura (l’Industria), le Armi,<br />

le Scienze e le Arti. Le allegorie sono raffigurate<br />

sotto forma di fanciulli e fanciulle nudi. <strong>Il</strong> fregio<br />

che raccorda le pareti con il soffitto è percorso<br />

da due frasi di Machiavelli e Guicciardini. Nelle<br />

pareti sono rappresentati invece cinque celebri<br />

episodi del Senato di Roma antica. <strong>Il</strong> primo<br />

affresco a destra subito l’ingresso, rappresenta<br />

Appio Claudio che viene condotto in Senato per<br />

esortare i romani a non accettare le condizioni<br />

di pace offerte da Cinea, l’ambasciatore di Pirro.<br />

È colta con amore l’espressione di peso e di<br />

stanchezza augusta e severa del vecchio Appio;<br />

la figura dell’ambasciatore si nota in grazia della<br />

giustezza e della nobiltà dell’atteggiamento.<br />

70/2013<br />

I due quadri più piccoli, sulla parete di<br />

fronte all’ingresso, separati da un finestrone<br />

rappresentano l’uno il senatore Papirio Gallo<br />

impassibile davanti ai Celti che invadono<br />

Roma, e l’altro il tentativo di corruzione dei<br />

Sanniti ai danni di Curio Dentato affinché<br />

convinca i romani alla pace. <strong>Il</strong> terzo affresco<br />

rappresenta il Senato di Roma nel momento<br />

in cui Cicerone, indignato, con le braccia stese<br />

verso Catilina, prorompe nel celebre Quousque<br />

tandem. Catilina, abbandonato da tutti, seduto<br />

nel suo stallo al primo piano del quadro, china<br />

la testa e stringe convulsamente la gamba destra<br />

con le mani. L’ultimo affresco rappresenta<br />

Attilio Regolo sul punto di consigliare al<br />

Senato di Roma la resistenza contro Cartagine,<br />

che l’ha mandato, dietro promessa di ritorno,<br />

proponitore e persuasore di pace alla sua<br />

patria. <strong>Il</strong> Senato ascolta, la folla ammira, la<br />

famiglia di Regolo lo scongiura di rompere la<br />

fede data e non tornare a Cartagine, il cielo è<br />

d’un azzurro smagliante, che s’incurva verso<br />

il tramonto, sullo sfondo dei palazzi di Roma<br />

circonfusi dalla luce morente del sole. Poi c’è<br />

la Buvette, un’ampia sala caratterizzata da una<br />

volta decorata con fregi e figurine in stucco<br />

chiaro del 1931. Su una parete dell’ambiente<br />

è posto un arazzo mediceo del secolo XVI,<br />

proveniente dagli Uffizi di Firenze. Di fronte<br />

figura il bancone del bar che reca una piccola<br />

statua che funge da fontanella di Vincenzo<br />

Gemito. Le altre due pareti sono arricchite da<br />

due nature morte di Luciano Ventrone: La Pausa<br />

(2002) e <strong>Il</strong> ritorno di Ulisse (2002). Segue la<br />

Sala Italia, un ampio salone adibito a funzioni<br />

di rappresentanza, creato all’inizio degli anni<br />

trenta dalla demolizione di una parete divisoria<br />

e fornito di un soffitto a cassettoni in stile<br />

moderno. Nella parte del fregio seicentesco che<br />

dà verso la Buvette, predominano figure di putti<br />

e leoni, nell’altra invece sono presenti figure<br />

femminili. La sala è arricchita da sei affreschi<br />

di carattere storico. Nell’agosto del 2003 nella<br />

sala era stata collocata la statua in legno Italia<br />

di Giuliano Vangi alta 2,35 metri e rappresenta<br />

una figura femminile, con treccine e occhi in<br />

avorio; essa fu spostata in palazzo Giustiniani.<br />

Dello stesso anno è il paesaggio marino di Piero<br />

Guccione <strong>Il</strong> nero e l’azzurro situato su una<br />

delle pareti corte della sala. E infine la Sala<br />

dello Struzzo, che si differenzia dalle altre per<br />

non avere il solito fregio mediceo, sostituito,<br />

nel soffitto in legno dorato a cassettoni da uno<br />

struzzo. Probabilmente è stato scelto in onore<br />

di Margherita d’Austria, per il gioco di parole<br />

in francese “Autriche” (Austria) e “autruche”<br />

(struzzo). C’è anche la possibilità che questo<br />

animale sia stato scelto come simbolo araldico<br />

di velocità e di precedenza, ovvero di fermezza<br />

e di forza. È comunque certo che lo struzzo sia<br />

stato scelto da un personaggio della famiglia<br />

medicea che non ricopriva cariche religiose vista<br />

la corona che sormonta la testa dell’animale.<br />

Nelle pareti sono affisse due vedute di Roma<br />

di Mauro Reggio, una del teatro di Marcello,<br />

l’altra le chiese gemelle di Piazza del Popolo.<br />

Sono presenti anche un dipinto del pittore<br />

novecentesco Corrado Cagli raffigurante l’Etna<br />

in eruzione e un arazzo seicentesco raffigurante<br />

una donna con bambino. Nel 2001, Vittorio<br />

Sgarbi, che era da poco diventato Sottosegretario<br />

ai Beni Culturali, visitando tutti gli ambienti di<br />

Palazzo Madama per conto del Presidente del<br />

Senato Marcello Pera ha scoperto a Palazzo<br />

Madama due dipinti falsi.<br />

Palazzo Madama è un edificio di Roma, situato<br />

in Corso Rinascimento, a pochi metri<br />

da piazza Navona. Attualmente è sede del<br />

Senato della Repubblica Italiana. A palazzo<br />

Madama hanno sede l'Aula del Senato, alcuni<br />

Gruppi parlamentari, gli uffici della Presidenza<br />

e del Segretariato generale, e alcuni uffici e<br />

servizi strettamente connessi con l'attività parlamentare.<br />

La storia dell'attuale sede del Senato<br />

inizia sul finire del Quattrocento, sotto il pontificato<br />

di Sisto IV, nei tempi in cui Roma da<br />

borgo medievale si apprestava a divenire una<br />

città moderna. <strong>Il</strong> terreno in cui sorge palazzo<br />

Madama era appartenuto per quasi cinque secoli<br />

ai monaci benedettini dell'abbazia di Farfa.<br />

Questi nel 1478 lo cedettero al monarca<br />

francese che, a sua volta, donò al suo tesoriere,<br />

nonché vescovo di Chiusi, Sinulfo Ottieri di<br />

Castell'Ottieri, parte del terreno compreso fra<br />

la torre dei Crescenzi e le Terme di Alessandro,<br />

sul quale venne fondato il nucleo originario del<br />

palazzo che originariamente avrebbe dovuto<br />

ospitare i pellegrini francesi in visita a Roma.<br />

Pag. 23


<strong>Il</strong> 2013 è un anno politicamente “intenso”, anche perché, oltre alle<br />

elezioni politiche e a quelle delle regioni Molise e Lombardia, scade<br />

anche il mandato del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,<br />

che a maggio lascia il Colle Quirinale dopo sette anni di reggenza.<br />

A partire da questa fase che trova nelle elezioni la sua espressione<br />

più rilevante e nel rinnovo praticamente totale delle sue istituzioni<br />

la premessa necessaria, l’Italia si inserisce in un percorso<br />

riformista e legislativo che dovrebbe guidarla fuori dalla crisi.<br />

<strong>Il</strong> Presidente della Repubblica Italiana<br />

è il simbolo dell’unità nazionale,<br />

come rappresentanza vivente e giuridica,<br />

secondo la Carta Costituzionale<br />

italiana, in vigore dal 1° gennaio del<br />

1948. <strong>Il</strong> più alto documento di legge<br />

nazionale, stabilisce che può salire<br />

alla carica di Presidente qualsiasi cittadino<br />

italiano che goda dei diritti civili<br />

e politici, purché abbia compiuto<br />

i cinquant’anni d’età. Nella storia d’Italia<br />

tuttavia, non è mai accaduto che<br />

sia stato eletto un presidente fuori dal<br />

Parlamento, preso dalla società civile.<br />

<strong>Il</strong> Presidente della Repubblica è un<br />

organo di “garanzia” costituzionale e<br />

in alcuni casi un organo governante.<br />

L’articolo 87 comma I della Costituzione<br />

dice espressamente che il Presidente<br />

della Repubblica Italiana è “il<br />

Capo dello Stato e il rappresentante<br />

dell’unità nazionale”. Presiede inoltre<br />

il Consiglio Supremo di Difesa e il Consiglio<br />

Superiore della Magistratura. La<br />

residenza ufficiale del Presidente della<br />

Repubblica Italiana è il Palazzo del<br />

Quirinale, che sorge sull’omonimo colle<br />

di Roma. La sua elezione si svolge<br />

in seduta comune del Parlamento, con<br />

l’aggiunta dei rappresentanti di ogni<br />

singola regione. La durata della carica<br />

è di sette anni. La sua elezione è una<br />

“elezione indiretta”. In pratica si tratta<br />

di un processo adottato da molte repubbliche<br />

europee, nel quale i votanti<br />

che prendono parte all’elezione non<br />

scelgono tra i candidati alla carica,<br />

bensì eleggono soggetti che, chiamati<br />

in causa, dovranno scegliere se accedere<br />

o meno, alla carica stessa. Le<br />

elezioni indirette, metodo antico per<br />

la verità, sono spesso usate dai sindacati,<br />

oltre che in certe corporazioni<br />

professionali, civiche o benefiche. Ad<br />

ogni modo, spetta al Presidente della<br />

Lo stendardo del Presidente della Repubblica<br />

...ANCHE LE ELEZIONI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA<br />

Camera convocare, trenta giorni prima<br />

della scadenza effettiva del mandato<br />

del Presidente della Repubblica, tutti<br />

i membri del Parlamento <strong>Italiano</strong>, per<br />

provvedere alle votazioni. Al momento<br />

dell’elezione, dovrà raggiungersi un<br />

quorum elevato, onde evitare, nel rispetto<br />

della democrazia vigente, che il<br />

presidente incaricato sia espressione<br />

della momentanea maggioranza politica<br />

al governo. L’elezione, la quale<br />

avviene a scrutinio segreto, può durare<br />

anche tre scrutini. Nei primi due<br />

pertanto, la maggioranza dovrà essere<br />

pari ai 2/3 dell’Assemblea (si parla in<br />

questo caso di “maggioranza qualificata”).<br />

Qualora non si riesca ad ottenerla,<br />

si procederà al terzo e ultimo<br />

scrutinio, il quale prevede il raggiungimento<br />

della maggioranza assoluta: la<br />

metà dei presenti più uno. L’inizio effettivo<br />

del mandato del Presidente della<br />

Repubblica si ha dal suo Giuramento,<br />

che presta davanti al Parlamento e<br />

dura 7 anni. La fine del mandato presidenziale<br />

può essere determinata, oltre<br />

che dal decorrere naturale dei sette<br />

anni, anche da altri motivi sanciti<br />

dalla Costituzione: dimissioni, morte,<br />

impedimento permanente, decadenza,<br />

destituzione per alto tradimento<br />

sancito dalla Corte Costituzionale. La<br />

Carta fondamentale italiana stabilisce<br />

la sua “irresponsabilità politica”.<br />

<strong>Il</strong> suo ruolo varia col variare del momento<br />

politico nazionale, in base dunque<br />

agli equilibri della maggioranza di<br />

Governo. Per cui, in caso di rapporti<br />

instabili con rischio di crisi imminente,<br />

ha la facoltà di sciogliere le Camere<br />

in vista di una nuova consultazione<br />

elettorale. Lo scioglimento anticipato<br />

si effettua solo in casi gravi e soltanto<br />

dopo aver sentito i Presidenti della<br />

Camera e del Senato, sempre che il<br />

periodo non coincida con gli ultimi sei<br />

mesi del mandato del Presidente della<br />

Repubblica e salvo il caso in cui questi<br />

sei mesi non siano anche gli ultimi sei<br />

del governo. Nei suoi rapporti di Governo,<br />

il Presidente della Repubblica<br />

deve farsi esclusivamente garante del<br />

rispetto dei valori sanciti dalla Costituzione.<br />

<strong>Il</strong> Presidente della Repubblica<br />

ha responsabilità giuridica, all’interno<br />

dell’esercizio delle proprie funzioni,<br />

unicamente per quanto riguarda i reati<br />

di Alto Tradimento e Attentato alla<br />

Costituzione.<br />

Pag. 24 70/2013


I NOSTRI PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA<br />

Enrico De Nicola<br />

1º luglio 1946 - 12 maggio 1948<br />

Partito Liberale <strong>Italiano</strong><br />

Luigi Einaudi<br />

12 maggio 1948 - 11 maggio 1955<br />

Partito Liberale <strong>Italiano</strong><br />

Giovanni Gronchi<br />

11 maggio 1955 - 11 maggio 1962<br />

Democrazia Cristiana<br />

Antonio Segni<br />

11 maggio 1962 - 6 dicembre 1964<br />

Democrazia Cristiana<br />

Giuseppe Saragat<br />

29 dicembre 1964 - 29 dicembre 1971<br />

Partito Socialista Democratico <strong>Italiano</strong><br />

Giovanni Leone<br />

29 dicembre 1971 - 15 giugno 1978<br />

Democrazia Cristiana<br />

Sandro Pertini<br />

9 luglio 1978 - 29 giugno 1985<br />

Partito Socialista <strong>Italiano</strong><br />

Francesco Cossiga<br />

3 luglio 1985 - 28 aprile 1992<br />

Democrazia Cristiana<br />

I partiti indicati sono quelli a<br />

cui il presidente apparteneva<br />

prima del suo insediamento<br />

Oscar Luigi Scalfaro<br />

28 maggio 1992 - 15 maggio 1999<br />

Democrazia Cristiana<br />

Carlo Azeglio Ciampi<br />

18 maggio 1999 - 15 maggio 2006<br />

Indipendente<br />

Giorgio Napolitano<br />

15 maggio 2006 - in carica<br />

Democratici di Sinistra<br />

70/2013<br />

Pag. 25


Presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana<br />

Fino ad oggi la Repubblica Italiana ha avuto 25 presidenti del Consiglio per un totale di 62 governi. Alcide<br />

De Gasperi è il politico che ha presieduto per più volte un governo (8 governi, dei quali il primo insediatosi<br />

ancora in epoca monarchica e quindi repubblicano solo nella seconda parte del mandato, cioè dopo la<br />

proclamazione della Repubblica) seguito da Giulio Andreotti (7 governi) e Amintore Fanfani (6 governi).<br />

La Democrazia Cristiana è il partito che ha annoverato la maggior parte dei Presidenti del Consiglio (16)<br />

Alcide De Gasperi<br />

Democrazia Cristiana<br />

10 luglio 1946 - 2 febbraio 1947<br />

2 febbraio 1947 - 31 maggio 1947<br />

31 maggio 1947 - 23 maggio 1948<br />

23 maggio 1948 - 27 febbraio 1950<br />

27 gennaio 1950 - 26 luglio 1951<br />

26 luglio 1951 - 16 luglio 1953<br />

16 luglio 1953 - 17 agosto 1953<br />

Antonio Segni<br />

Democrazia Cristiana<br />

6 luglio 1955 - 15 maggio 1957<br />

15 febbraio 1959 - 23 marzo 1960<br />

Giuseppe Pella<br />

Democrazia Cristiana<br />

17 agosto 1953 - 12 gennaio 1954<br />

Adone Zoli<br />

Democrazia Cristiana<br />

19 maggio 1957 - 1 luglio 1958<br />

Amintore Fanfani<br />

Democrazia Cristiana<br />

18 gennaio 1954 - 8 febbraio 1954<br />

1 luglio 1958 - 15 febbraio 1959<br />

26 luglio 1960 - 21 gennaio 1962<br />

21 febbraio 1962 - 21 giugno 1963<br />

1 dicembre 1982 - 4 agosto 1983<br />

17 aprile 1987 - 28 luglio 1987<br />

Fernando Tambroni<br />

Democrazia Cristiana<br />

25 marzo 1960 - 26 luglio 1960<br />

Mario Scelba<br />

Democrazia Cristiana<br />

10 febbraio 1954 - 6 luglio 1955<br />

Giovanni Leone<br />

Democrazia Cristiana<br />

21 giugno 1963 - 4 dicembre 1963<br />

24 giugno 1968 - 12 dicembre 1968<br />

70/2013<br />

Pag. 27


Aldo Moro<br />

Democrazia Cristiana<br />

4 dicembre 1963 - 22 luglio 1964<br />

22 luglio 1964 - 23 febbraio 1966<br />

23 febbraio 1966 - 24 giugno 1968<br />

23 novembre 1974 - 12 febbraio 1976<br />

12 febbraio 1976 - 29 luglio 1976<br />

Arnaldo Forlani<br />

Democrazia Cristiana<br />

18 ottobre 1980 - 28 giugno 1981<br />

Mariano Rumor<br />

Democrazia Cristiana<br />

12 dicembre 1968 - 5 agosto 1969<br />

5 agosto 1969 - 27 marzo 1970<br />

27 marzo 1970 - 6 agosto 1970<br />

26 luglio 1973 - 14 marzo 1974<br />

14 marzo 1974 - 23 novembre 1974<br />

Giovanni Spadolini<br />

Partito Repubblicano <strong>Italiano</strong><br />

28 giugno 1981 - 23 agosto 1982<br />

23 agosto 1982 - 1 dicembre 1982<br />

Emilio Colombo<br />

Democrazia Cristiana<br />

6 agosto 1970 - 17 febbraio 1972<br />

Bettino Craxi<br />

Partito Socialista <strong>Italiano</strong><br />

4 agosto 1983 - 1 agosto 1986<br />

1 agosto 1986 - 17 aprile 1987<br />

Giulio Andreotti<br />

Democrazia Cristiana<br />

17 febbraio 1972 - 26 giugno 1972<br />

26 giugno 1972 - 7 luglio 1973<br />

29 luglio 1976 - 11 marzo 1978<br />

11 marzo 1978 - 20 marzo 1979<br />

20 marzo 1979 - 4 agosto 1979<br />

22 luglio 1989 - 12 aprile 1991<br />

12 aprile 1991 - 24 giugno 1992<br />

Giovanni Goria<br />

Democrazia Cristiana<br />

28 luglio 1987 - 13 aprile 1988<br />

Francesco Cossiga<br />

Democrazia Cristiana<br />

4 agosto 1979 - 4 aprile 1980<br />

4 aprile 1980 - 18 ottobre 1980<br />

Ciriaco De Mita<br />

Democrazia Cristiana<br />

13 aprile 1988 - 22 luglio 1989<br />

Pag. 28 70/2013


Giuliano Amato<br />

Partito Socialista <strong>Italiano</strong><br />

28 giugno 1992 - 28 aprile 1993<br />

Indipendente, L’Ulivo<br />

25 aprile 2000 - 11 giugno 2001<br />

Lamberto Dini<br />

Indipendente<br />

17 gennaio 1995 - 17 maggio 1996<br />

Carlo Azeglio Ciampi<br />

Indipendente<br />

28 aprile 1993 - 10 maggio 1994<br />

Romano Prodi<br />

Indipendente, L'Ulivo<br />

17 maggio 1996 - 21 ottobre 1998<br />

L’Ulivo, Partito Democratico<br />

17 maggio 2006 - 8 maggio 2008<br />

Silvio Berlusconi<br />

Forza Italia<br />

10 maggio 1994 - 17 gennaio 1995<br />

11 giugno 2001 - 23 aprile 2005<br />

23 aprile 2005 - 17 maggio 2006<br />

<strong>Il</strong> Popolo della Libertà<br />

8 maggio 2008 - 16 novembre 2011<br />

Mario Monti<br />

Indipendente<br />

16 novembre 2011 - 21 dicembre 2012<br />

Massimo D'Alema<br />

Democratici di Sinistra<br />

21 ottobre 1998 - 22 dicembre 1999<br />

22 dicembre 1999 - 25 aprile 2000<br />

<strong>Il</strong> Consiglio dei ministri è uno degli organi di cui si compone il governo<br />

italiano; è un organo collegiale costituito dai ministri riuniti sotto<br />

la presidenza del Presidente del Consiglio dei ministri. L'origine del<br />

Consiglio dei ministri italiano risale al 1848, anno di emanazione dello<br />

Statuto Albertino nell'ordinamento del Regno di Sardegna. In realtà la<br />

lettera di questa carta costituzionale, che sarebbe in seguito diventata la<br />

Costituzione del Regno d'Italia, non prevedeva la riunione collegiale dei<br />

singoli ministri, ma semplicemente l'esistenza di questi ultimi come capi<br />

di dicastero, responsabili del loro operato. <strong>Il</strong> Consiglio dei ministri si è<br />

quindi formato in modo consuetudinario, data la necessità di incontro<br />

e di progettazione politica del Governo; allo stesso modo la figura del<br />

Presidente del Consiglio è emersa nell'esigenza di coordinare l'attività di<br />

ogni ministro. Attualmente il Consiglio dei ministri è disciplinato dalla<br />

Costituzione e si compone: del Presidente del Consiglio dei ministri, nominato<br />

dal Presidente della Repubblica in seguito di consultazioni e tenuto<br />

conto della maggioranza parlamentare; dei ministri, nominati dal Presidente<br />

della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio. Tutti<br />

i componenti del Consiglio dei ministri, prima di assumere le funzioni,<br />

prestano giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica. I presidenti<br />

delle regioni statuto speciale hanno diritto di partecipare alle sedute<br />

del Consiglio dei ministri in cui si trattano questioni riguardanti interessi<br />

che si distaccano da quelli generali e comuni a tutte le regioni o ad una<br />

categoria di esse, sì da configurarsi come propri delle rispettive regioni.<br />

Tuttavia, mentre i presidenti di Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Valle<br />

d'Aosta e Trentino Alto Adige hanno solo voto consultivo, al presidente<br />

della Sicilia è riconosciuto diritto di voto deliberativo e rango di ministro.<br />

70/2013<br />

Pag. 29


Seguo la<br />

tradizione<br />

cilentana, ma la<br />

interpreto e la<br />

modifico seguendo<br />

l’istinto e la<br />

creatività<br />

- CONFETTURA DI PERE E CAROTE ALLO ZENZERO<br />

- COMPOSTA DI CORBEZZOLI E PEPE ROSA<br />

- COMPOSTA DI PESCHE E ZENZERO<br />

- CONFETTURA DI MELANZANE AI PISTACCHI<br />

- CONFETTURA DI MELE E POMODORI VERDI<br />

- CONFETTURA DI POMODORI VERDI E AGRUMI<br />

- CONFETTURA DI ZUCCA E ALBICOCCHE<br />

- COMPOSTA DI ZUCCA<br />

- COMPOSTA DI PERE E ANGURIA<br />

- COMPOSTA DI CACHI, ZENZERO FRESCO E SEMI PAPAVERO<br />

- COMPOSTA DI MELE E PERE AI FIORI DI LAVANDA<br />

- LEMON CURD<br />

- COMPOSTA DI CACHI AI SEMI DI CORIANDOLO<br />

- COMPOSTA DI AMARENE AI FIORI DI BIANCOSPINO<br />

- CILIEGE AL MARSALA<br />

- COMPOSTA DI CORBEZZOLI E SEMI DI PAPAVERO<br />

- COMPOSTA DI VINO ROSSO E PERCOCA<br />

- CONFETTURA DI ZUCCA AL CILANTRO<br />

- FICHI BIANCHI INTERI ALLA CANNELLA<br />

- CONFETTURA DI MELONE AL VIN DOLCE<br />

- COMPOSTA DI FICHI E MANDORLE<br />

- CONFETTURA DI CAFFE’<br />

- CONFETTURA AL CARAMELLO<br />

- CONFETTURA AL CIOCCOLATO E NOCCIOLE<br />

- GELATINA DI UVA BIANCA ALLO ZAFFERANO<br />

- COMPOSTA DI PRUGNE AL THE’ VERDE<br />

- COMPOSTA DI PRUGNE AI FIORI D’ARANCIO<br />

- COMPOSTA DI PRUGNE AL CARDAMOMO<br />

- COMPOSTA DI PRUGNE ALLA LIQUERIZIA<br />

- CONFETTURA DI PERE ALLA VANIGLIA<br />

- CONFETTURA DI PERE E SAMBUCO


È l’unico giornale italiano pubblicato in Spagna, mensile, gratuito, con una tiratura di 50 mila<br />

esemplari distribuiti a livello nazionale. Parla della Spagna agli Italiani, degli Italiani in Spagna e<br />

dell’Italia agli Italiani in Spagna, che sono circa 300 mila, in maggior parte imprenditori, professionisti,<br />

dirigenti e artigiani. <strong>Il</strong> giornale offre un vasto panorama di notizie delle Istituzioni italiane di Madrid (Ambasciata, Consolato Generale, Camera di<br />

Commercio, Istituto <strong>Italiano</strong> di Cultura, Scuola Italiana, Società Italiana di Beneficienza, Ente Nazionale <strong>Italiano</strong> Turismo); di Barcellona (Consolato Generale,<br />

Casa degli Italiani, Istituto <strong>Italiano</strong> di Cultura, Camera di Commercio, Scuola Italiana); delle località spagnole dove esiste una significativa presenza italiana<br />

e delle città in cui hanno sede i 22 consolati e viceconsolati italiani. È leggibile anche on-line su www.ilgiornaleitaliano.net<br />

Settimanale On-line di notizie, interviste di italiani all’estero. Notizie politiche, economiche,<br />

culturali e turistiche. “MONDOITALIANO NEL MONDO” pubblica anche notizie provenienti<br />

da Istituzioni, Enti, Associazioni italiane, Associazioni di categoria, Partiti politici e Sindacati<br />

provenienti dall’Italia e dall’estero. Riserva spazio alla pubblicità attraverso i banner di prima pagina e gli articoli interni. www.mondoitaliano.net<br />

Settimanale On-line in lingua spagnola. Per la prima volta un notiziario redatto da giornalisti italiani<br />

residenti in Spagna dedicato alla divulgazione, a livello nazionale ed ai paesi ispano-parlanti, di tutte<br />

le notizie riguardanti Regioni, Province, Comuni, Enti e Associazioni, Camere di Commercio della<br />

Spagna. “Noticias de España” dà spazio soprattutto ai temi della politica e dell’economia. Pubblica<br />

interviste a personaggi e a personalità spagnole. Permette di far conoscere ai lettori di lingua spagnola le cronache, le immagini, le attualità e le<br />

curiosità delle realtà locali della Spagna. www.politicaespanola.es<br />

Settimanale On-line per la diffusione di notizie provenienti dall’Estero, sui<br />

temi politici, economici e sociali riguardanti città e paesi di tutto il mondo.<br />

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Sodalizio a carattere nazionale degli Italiani residenti in Spagna, fondato nel 1997.<br />

Nel suo Comitato d’Onore, presieduto dall’allora Ambasciatore d’Italia, S.E. Paolo<br />

Pucci di Benisichi, figurano il Prefetto di Malaga, Carlos Rubio Basabe, il Dirigente<br />

Superiore della Polizia Nazionale, Victor Olmo Barrios, il Presidente dell’ENIT, Amedeo<br />

Ottaviani, il Presidente della Unicaja, Braulio Medel, il Console Generale, Maurizio Frattini, il Sindaco di Malaga, Francisco de la Torre e i signori Bauli.<br />

Collabora con i Comuni spagnoli nelle manifestazioni locali e nazionali organizzate dalle e per le Comunità straniere, progetta e organizza iniziative promozionali,<br />

viaggi per le scuole italiane che vogliono venire in Spagna con visite alle nostre aziende italiane, incontri di studio specializzati presso istituti<br />

spagnoli. Partecipa attivamente alle manifestazioni indette dalle Istituzioni italiane in occasione delle ricorrenze ufficiali. Come Associazione abbiamo costituito<br />

i “Circoli Regionali” che riuniscono gli italiani di una stessa regione che non sono ancora rappresentati da altri sodalizi. www.italianinspagna.org<br />

<strong>Il</strong> Partito Nazionale Italiani Spagna (PNIE) è il primo partito politico in Europa di italiani e<br />

per gli italiani. È iscritto nel Registro de Partidos del Ministerio de Interior. È indipendente,<br />

non rappresenta nessun partito politico italiano ed è di ispirazione liberal-democratica. È<br />

presieduto dalla giornalista Paola Pacifici e si propone di rappresentare tutti gli italiani che<br />

vivono e lavorano in Spagna: imprenditori, impresari, professionisti, dipendenti, impiegati,<br />

pensionati, la famiglia e i giovani. Gli italiani in Spagna sono 300 mila. Promuove le aziende<br />

italiane in Spagna e la “MARCA ITALIA”, con eventi e manifestazioni. <strong>Il</strong> PNIE appoggerà<br />

in occasione delle elezioni italiane nazionali ed europee, quel partito e quel candidato che abbiano le stesse idee liberal-democratiche, ma potrà<br />

presentare un suo candidato italiano per le elezioni nei differenti comuni spagnoli. Inoltre collaborerà con il partito e il candidato spagnolo che abbiano<br />

le stesse finalità politiche liberal-democratiche. <strong>Il</strong> PNIE partecipa e collabora alla vita politica e sociale spagnola. Lo scopo del PNIE non è solo “quello<br />

di fare politica, la politica per gli italiani in Spagna”, ma di farci sentire uniti, poiché la nostra cultura e le tradizioni non le abbiamo lasciate venendo<br />

in Spagna, continuiamo a tenerle dentro di noi. “Sono dentro di noi”, non si dimenticano e non ci abbandonano. Quindi dobbiamo difenderle, tutelarle<br />

e diffonderle. www.pnie.es<br />

Associazione Giovani Italiani in Spagna è la prima associazione che riunisce i giovani italiani che risiedono in Spagna. È a carattere culturale,<br />

sociale e sportivo. <strong>Il</strong> suo scopo è anche quello di aiutare il loro inserimento nel mondo studentesco universitario e nel mondo lavorativo. Saranno<br />

consigliati e appoggiati nelle loro scelte. Inoltre abbiamo si è costituita la Federazione delle Associazione dei Giovani Italiani nel Mondo.<br />

giovanitalianispagna@gmail.com • Tel. +34 952.469.403 • +34 660.219.478 • +34 610.897.901<br />

La Federazione Associazioni Italiane nel Mondo riunisce le Associazioni Italiane nel mondo. Le sue finalità sono a carattere culturale e sociale.<br />

Promuove l'interscambio, l'organizzazione di mostre, convegni, viaggi nelle loro sedi nel mondo. federitalianimondo@gmail.com • Tel. +34<br />

952.469.403 • +34 660.219.478 • +34 610.897.901

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