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STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone

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debitori al blues. A partire dai Beatles si attuò quella che sarà definita la<br />

“British Invasion”. E così accadde che mentre l’America sembrava<br />

dimenticare la sua stessa tradizione musicale del blues, gruppi di grande<br />

notorietà presso i giovani bianchi sia europei che americani come i Rolling<br />

Stones, i Kinks, gli Yardbirds e interpreti come John Mayall continuarono<br />

a sottolinearne la rilevanza.<br />

In ogni caso, si può dire che l’America di metà anni ‘60 fosse pronta per<br />

un revival del blues. Il paese viveva una complessa fase di grande<br />

fermento sia sociale che culturale: le ipocrisie e i limiti degli anni ‘50<br />

venivano rispettivamente smascherate e superati. L’insorgere del<br />

movimento per i diritti civili, l’accelerazione della guerra in Vietnam, gli<br />

assassini dei Kennedy, di Martin Luther King e di Malcom X<br />

contribuirono alla crescita di una consapevolezza che le cose non stavano<br />

per niente come apparivano in superficie. I modelli convenzionali<br />

venivano ripudiati e tutto sommato fu quindi più facile, quasi inevitabile,<br />

riavvicinarsi alla cruda realtà rappresentata dal blues. In effetti il blues<br />

trovò una nuova risonanza presso un vasto pubblico che intendeva<br />

finalmente affrontare direttamente le grandi questioni dell’ingiustizia e<br />

della discriminazione, affermando dei sostanziali valori umani ancora<br />

negati a molti nella realtà quotidiana.<br />

Sempre a partire da metà anni ’60, sia a seguito della “British Invasion”<br />

che per via delle ristampe di vecchie incisioni di storici musicisti di blues,<br />

un numero sempre maggiore di musicisti e di band di giovani sia bianchi<br />

che neri, iniziarono ad includere nel loro repertorio varie forme di blues. Il<br />

Blues Project, la Paul Butterfield Blues Band ( che aveva accompagnato<br />

Dylan nelle sue prime performance elettriche), i Lovin’ Spoonful, Janis<br />

Joplin, Taj Mahal, i Grateful Dead, Jimi Hendrix, i Canned Heat, i<br />

Jefferson Airplane: tutti hanno fornito le loro particolari variazioni del<br />

blues tradizionale.<br />

Questi sviluppi del blues hanno comportato mutamenti positivi nella<br />

vita di musicisti come Muddy Waters, Howlin’ Wolf, B.B.King e tanti<br />

altri che finalmente, dopo carriere di vari decenni, hanno ottenuto un<br />

successo e una visibilità del tutto meritati. Negli anni ’60 e ’70 le “glorie”<br />

del passato, anche grazie a gruppi come i Rolling Stones che li invitavano<br />

a partecipare a spettacoli televisivi con loro, iniziarono a suonare di fronte

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