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STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone

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particolarmente attraente da parte di rocker molto noti come gli U2, mentre<br />

la sua vocalità, particolarmente accattivante, è intrisa di gospel e di r’n’b.<br />

Nel 1951 nella piccola sala di registrazione dell’indipendente Sun di<br />

Memphis venne inciso un pezzo di un cantante pressoché sconosciuto, tale<br />

Jackie Brenston. La vocalità è esuberante e si sovrappone ad un ritmo<br />

aggressivo e trascinante, contrappuntato da un sassofono ruvido quanto la<br />

carta vetrata. Il pezzo portava il titolo di “Rocket 88” ed è da molti<br />

considerato il primo vero disco di rock ‘n roll (da non dimenticare,<br />

comunque, “Good Rockin’ Tonight” inciso da Wynonie Harris nel<br />

dicembre del 1947!!) Questo tipo di musica vendeva molto bene presso un<br />

pubblico che continuava però a rimanere nero: non riusciva ancora a<br />

superare la barriera che la separava, la segregava dal più vasto pubblico<br />

bianco.<br />

Nel 1954, però, il fondatore della Sun Records, Sam Phillips, fece<br />

incidere ad Elvis Presley dei pezzi basati sul blues – tra gli altri, “That’s<br />

All Right Mama”, “Mystery Train” e “Hound Dog” – e veramente le cose<br />

cambiarono. Il successo fu strepitoso e quel sound, che fondeva il blues<br />

con gli umori della country music, riuscì a raggiungere la gran massa del<br />

pubblico giovanile bianco: il blues, ovvero una sua ennesima versione, più<br />

edulcorata e appetibile, è così in grado di realizzare il “cross over”.<br />

Anche altri cantanti neri come Chuck Berry, Little Richard e Bo Diddley,<br />

assieme a cantanti bianchi come Jerry Lee Lewis riuscirono a traghettare il<br />

sound e il feeling del blues nel mainstream della musica popolare<br />

americana.<br />

Allo stesso tempo il quoziente blues nella musica popolare americana<br />

cominciò a venir meno o perlomeno a decrescere. Nel periodo compreso<br />

tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’60 fu messa in atto una sorta di<br />

normalizzazione o adeguamento che mise in ombra i grandi nomi della<br />

storia del blues. Ma per una serie di imprevedibili coincidenze, nella prima<br />

metà degli anni ’60 e in particolare poco dopo l’assassinio del presidente<br />

Kennedy (1963), il blues ritornò sulla cresta dell’onda. Il suo ritorno<br />

giunse questa volta da una direzione inaspettata: l’Inghilterra. Come è noto<br />

i Beatles ottenere un ‘incredibile ondata di apprezzamento isterico<br />

semplicemente cantando pezzi ispirati, per non dire fortemente debitori, al<br />

rock ‘n roll di Chuck Berry e Little Richard, a loro volta ovviamente

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