STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone
STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone
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Howlin’ Wolf ed Elmore James. Si tratta di una sonorità di chitarre<br />
elettriche su note allungate, di armoniche a bocca amplificate dai<br />
microfoni e un ritmo pulsante di basso elettrico e batteria, sul quale si<br />
intrecciano i suoni di un pianoforte boogie e voci profonde e cavernose.<br />
Chicago ha definitivamente trasformato il blues in una musica capace di<br />
arrivare a pubblici diversi, alle grandi platee de-segregate del mercato di<br />
massa, influenzando intere generazioni di musicisti americani ed europei.<br />
A partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, Chicago si è trovata al<br />
centro di una forte immigrazione di neri. Dopo aver partecipato alla<br />
guerra, molti neri non accettarono più di tornare nel Sud povero ed<br />
oppressivo. La prospettiva di trovare un lavoro ben remunerato e di vivere<br />
in una grande città, ossia in un mondo più complicato ma allo stesso tempo<br />
più ricco di opportunità, appariva di gran lunga preferibile all’ipotesi di<br />
tornare al durissimo e mal pagato lavoro nei campi.<br />
Con l’incremento della popolazione nera nacquero le prime etichette<br />
discografiche rivolte alla loro musica e al loro mercato: prima fra tutte la<br />
leggendaria Chess Records, aperta da due fratelli ebrei, Leonard e Phil<br />
Chess, arrivati in America dalla Polonia nel 1928. In una città<br />
particolarmente segregata, i due fratelli Chess e i musicisti trovarono una<br />
“racial confort zone” basata sulla mutua necessità e sul mutuo rispetto.<br />
L’epicentro dell’esplosione del Chicago Blues è stata Maxwell Street, nel<br />
South Side della città: una sorta di palcoscenico all’aperto per chiunque<br />
volesse suonare, conquistare un pubblico, affermare la propria musica. Per<br />
Maxwell Street, nel cuore di Jewtown, sono passati tutti i grandi del blues<br />
ma chiunque poteva arrivare, da solo o con il suo gruppo, e cercare di farsi<br />
ascoltare e raccogliere qualche soldo con la musica. Si andava lì per<br />
ascoltare e farsi ascoltare, per condividere la propria musica con chiunque<br />
volesse farlo, in una sorta di laboratorio all’aperto che ristabiliva la<br />
dinamica tipica della dimensione collettiva della musica popolare.<br />
Difficile ricordare tutti i musicisti che hanno dato il loro contributo al<br />
nuovo stile di blues urbano. Sonny Boy Williamson ha trasformato<br />
l’armonica a bocca in un elemento solista determinante. Muddy Waters,<br />
venuto direttamente dal Mississippi, ha creato un suono mai ascoltato<br />
prima e ha scalato rapidamente le classifiche, ottenendo anche grande<br />
favore da parte del pubblico nei suoi concerti. Cantava poco, si limitava a