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STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone

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La musica portata nel Nuovo Mondo dagli schiavi era ovviamente<br />

musica africana e come è stato detto per la musica dei nativi americani,<br />

non avendo quella musica sviluppato un sistema di notazione non esiste<br />

alcun modo diretto di studiarla prima che gli europei iniziassero ad<br />

annotarla con la loro grafia musicale e a registrarla su dischi, rulli e nastri.<br />

Tramandata di generazione in generazione, si è costituita come<br />

tradizione musicale secolare e ininterrotta, sopravvissuta pur tra molte<br />

trasformazioni fino ai giorni nostri. La musica vocale viene cantata da una<br />

voce solista o da un gruppo di cantanti secondo lo schema chiamatarisposta:<br />

una o due voci singole enunciano una frase e le altre voci<br />

rispondono. A volte si sovrappongono le linee solistiche e le risposte<br />

corali. Gli strumenti più diffusi sono i tamburi di diversi tipi. Vi sono<br />

anche strumenti della famiglia dello xilofono, costruiti con barre di legno<br />

di diverse misure ( e quindi di diverse altezze), che vengono colpite con<br />

bacchette di vario genere. Vi sono anche strumenti a corde pizzicate, tipo<br />

liuto e arpa, e strumenti a fiato ad ancia – flauti e fischi. A volte, infine, vi<br />

sono anche delle trombe.<br />

Gli strumenti possono essere usati per accompagnare il canto, oppure<br />

possono essere usati da soli, singolarmente o in gruppo. Il concetto<br />

dell’ostinato – cioè la ripetizione di un determinato inciso ritmico/<br />

melodico – è fondamentale nella musica strumentale africana. Nelle<br />

esecuzioni di gruppo, uno strumento ripete una figurazione ritmica per<br />

tutta la durata del brano. Gli altri esecutori prendono questa figurazione<br />

come punto di riferimento ritmico e coordinano conformemente il proprio<br />

suonare. Ne risulta un intreccio complesso di ritmi simultanei o poliritmi,<br />

ciascuno coordinato con la figurazione ritmica di base, detta anche “linea<br />

del tempo”.<br />

La musica vocale è generalmente accompagnata da uno o più tamburi,<br />

ma i cantanti possono supplire con suoni percussivi prodotti con il corpo –<br />

ad esempio battendo le mani o i piedi. Come per la maggioranza delle<br />

musiche di tradizione orale, anche la musica africana, sia strumentale che<br />

vocale, è costruita sulla ripetizione di figurazioni ritmiche e melodiche,<br />

piuttosto che su contrasti di melodie e ritmi o su melodie estese e tecniche<br />

di sviluppo. L’effetto è spesso cumulativo, con l’aggiunta di fonti sonore

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