STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone
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di farla diventare un’industria di notevoli dimensioni. La tattica centrale è<br />
stata quella di creare una nuova immagine di coloro che la interpretavano e<br />
la cantavano ed anche del pubblico che l’ascoltava : un’immagine che<br />
avvicinasse di più questa musica alla corrente principale della cultura<br />
musicale americana.<br />
Questa tendenza all’ “urbanizzazione” della musica country-western si è<br />
intensicata negli anni ’70 e ’80 ed è stata amplificata da un film di enorme<br />
successo – Nashville (1975) di Robert Altman – che presenta molte scene<br />
filmate della nuova sede della Grand Ole Opry. Un altro film – Urban<br />
Cowboy (1979) con John Travolta – ha dato vita a una tendenza, il<br />
cosiddetto “country chic”: ostentazione di un abbigliamento stile western<br />
da parte di abitanti delle città e la popolarità, sempre nelle città, di bar<br />
arredati in stile western, dove si suona la musica country-western. Sono<br />
emersi nuovi interpreti che cantano e suonano in uno stile a mezza strada<br />
tra la musica popolare urbana e quella country-western.<br />
Si può quindi dire che se nei decenni precedenti la musica countrywestern<br />
riuniva elementi della cultura tradizionale e popolare continuava<br />
però a conservare un suo stile caratteristico; invece, il country urbano, noto<br />
anche come country pop, ha acquisito in modo talmente forte il sapore<br />
degli elementi musicali ed espressivi dell’ultimo periodo di Tin Pan Alley<br />
da diventare una musica popolare urbana, con poche tracce degli stili<br />
musicali tradizionali. Questo a dispetto del fatto che un vasto pubblico<br />
delle aree che hanno dato alla luce la musica hillbilly continua a preferire<br />
una tradizione e un conservatorismo musicale che è parte di un’identità<br />
culturale regionale ben definita.