STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone
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nascono come la vera, unica repubblica in forte contrasto con le varie<br />
monarchie europee.<br />
Fin dalle sue origini, l’americano non si sentiva come in Europa e<br />
Canada membro del popolo (se e quando era tanto fortunato da potersi<br />
considerarsi tale!) ma un popolo, il popolo. L’avanzamento, il<br />
miglioramento sono impliciti nell’idea stessa di “American Way”. La<br />
grande forza del paese risiede in questa sua straordinaria egemonia<br />
ideologica. Questo spiega e rivela come sia stato possibile per il popolo<br />
più eterogeneo del pianeta si sia modellato nella più monolitica delle<br />
società e culture moderne.<br />
La visione puritana non è riuscita solo a divenire transetnica ma è<br />
riuscita anche a persistere nel tempo: questo sta a dimostrare un processo<br />
di continuità immaginativa attraverso il mutamento. La cultura, sia alta che<br />
popolare, non sconfessa mai l’universo simbolico immaginato dai puritani.<br />
Se l’accento è sulla positività di quanto è stato realizzato la voce è quella<br />
ufficiale dell’esaltazione dei valori originari; se invece l’enfasi è sul<br />
“tradimento” della visione la voce si pone come auspicio di una rapida<br />
realizzazione delle migliori aspirazioni del paese.<br />
Per quanto isolati ed esiliati gli artisti americani possano essere e sentirsi<br />
sono sempre sostenuti dalla visione puritana e continuano a dar forma a<br />
quella visione per conciliare le aspettative e i bisogni che storicamente la<br />
cultura propone e alimenta. In definitiva, la visione puritana si può dire<br />
sussista come ideale cui aspirare proprio perché non si è mai realizzata di<br />
fatto; sussiste, inoltre, come autorevole fonte culturale cui attingere per<br />
denunciare e/o rinunciare all’America “reale”.<br />
Il canone letterario americano ha ripetutamente attinto all’immagine di<br />
un’America ideale, interiorizzata: “the spirit of America” (sempre presente<br />
nella retorica politica dei presidenti più carismatici), la “sola”, “vera”<br />
America, posta in alternativa all’America reale, ossia a quella che<br />
storicamente si è realizzata. Ciò che risulta attraente non è tanto l’America<br />
ma ciò che essa può e potrà essere. Emblematiche sono le parole di<br />
Langston Hughes, poeta del “Rinascimento di Harlem”, dalle quali<br />
traspare un’immensa fiducia nell’America ideale: “L’America non è mai<br />
stata America per me/ eppure pronuncio questo giuramento/ L’America lo