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STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone

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politico, quello democratico di Franklin D. Roosevelt. Memore<br />

dell’impegno della madre Dolly e della dura esperienza di vita ad<br />

Hoboken, fu fortemente coinvolto nel dialogo con i giovani, visitò scuole<br />

e organizzazioni, firmò petizioni e finanziò candidati democratici<br />

impegnati nell’eliminazione dell’intolleranza e del fanatismo.<br />

Il declino – e la rinascita – sono parte essenziale del mito di Sinatra. Il<br />

rapporto con la potentissima lobby di giornalisti che si dedicava al gossip<br />

del mondo di Hollywood si incrina definitivamente quando dagli insulti e<br />

dalle accuse Sinatra passa all’aggressione di Lee Mortimer che per mesi lo<br />

aveva punzecchiato dalle colonne di un giornale della potentissima<br />

famiglia Hearst. Il giornalista viene steso a terra da un pugno e Sinatra<br />

viene arrestato. La questione si risolve con un pagamento per danni di<br />

9000 dollari ma la categoria dei giornalisti diviene assolutamente solidale<br />

con Mortimer, per quanto fosse un collega scorretto e meno che mediocre.<br />

Gli attacchi della stampa si intensificano fino a presentare Sinatra come<br />

un agente della cospirazione comunista: in un’epoca, quella maccartista, di<br />

isterica caccia alle streghe, non importava che le insinuazioni dei giornali<br />

di Hearst fossero pure menzogne. Trovare alleati per distruggere Sinatra<br />

non fu certo difficile. Inizia a prendere corpo nei mass-media l’immagine<br />

di un Sinatra provocatore alla ricerca di guai.<br />

E guai seri, che saranno cruciali per tutto il resto della sua vita, Sinatra<br />

se li procurò all’inizio del 1947 accettando un invito all’Avana e<br />

trovandosi nel mezzo di una riunione ad altissimo livello della malavita<br />

organizzata: tra gli altri erano presenti Charlie Lucky Luciano, Frank<br />

Costello e Joe Adonis. Lucky Luciano in sua autobiografia postuma<br />

dichiarò che uno degli scopi della riunione all’Avana fu di congratularsi<br />

per i grandi successi ottenuti da Sinatra e per permettergli di ringraziare gli<br />

“amici” per l’aiuto prestato, soprattutto nella questione dei termini da<br />

capestro imposti dall’irremovibile Tommy Dorsey al momento della<br />

recisione del contratto.<br />

In realtà, anche i biografi più ostili al cantante considerano la versione<br />

del gangster Lucky Luciano come pura invenzione. Sinatra si sarebbe in<br />

effetti liberato delle durissime condizioni imposte da Dorsey attraverso<br />

una estenuante e costosissima trattativa portata avanti dai suoi agenti della

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