STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone
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insistite e mantenute (proprio su quest’aspetto, dall’America dominante<br />
considerato, al meglio, “pittoresco”, le pagine di Puzo sono memorabili).<br />
Sinatra si trovò a un bivio, di fronte ad una scelta tra un vecchio modello<br />
di vita ancorato al Vecchio Continente e una via nuova, ricca di libertà e<br />
opportunità rappresentate dalla cultura e dalla mentalità della vita urbana<br />
americana. Per molti aspetti, rimase fedele alla vecchia via: sospettoso, se<br />
non ostile, ad ogni forma di autorità, bisognoso di appartenere e possedere<br />
una famiglia, possessivo con le donne. Allo stesso tempo divenne un tipico<br />
prodotto della nuova via: animato da un ottimismo paziente ma<br />
incrollabile, colse tutte le opportunità per la propria affermazione nel<br />
mondo musicale, liberandosi di pregiudizi e comportamenti che potessero<br />
in qualche modo ostacolarlo.<br />
Per milioni di immigranti italiani e per i loro figli, la tecnologia svolgerà<br />
un ruolo determinate nel promuovere e accelerare il processo di<br />
americanizzazione. Il rapido sviluppo del cinema contribuirà a fornire una<br />
qualche forma di unità nazionale fondata su esperienze emotive che<br />
tenderanno a divenire parte della mitologia nazionale. Ma per la<br />
generazione di Frank Sinatra un ruolo forse più importante lo giocheranno<br />
sia la radio che il fonografo. Quando quest’ultimi entreranno nelle case<br />
degli immigranti – tra il primo e il secondo decennio del Novecento – la<br />
loro vita cominciò a cambiare in modo sostanziale.<br />
Ricordando che veramente pochi erano in grado di leggere e scrivere, la<br />
quantità di informazioni cui potevano accedere semplicemente attraverso<br />
l’ascolto, sia in inglese che nella lingua madre, aumentò<br />
considerevolmente. Assieme alle informazioni, la radio trasmetteva anche<br />
musica, che per la prima volta entrava a far parte della loro vita. Esclusi<br />
dai teatri del Vecchio Mondo, ora la musica di Verdi e Puccini non era più<br />
inavvicinabile e la voce di Caruso entrava a far parte virtualmente di ogni<br />
casa di italo-americani. Ma la radio trasmetteva anche musica americana e<br />
questo si rivelerà decisivo per la formazione professionale di Sinatra, la cui<br />
voce, a partire dagli anni ’40 entrerà a sua volta nelle loro case, per non<br />
lasciarle più.<br />
Sinatra, fin dalla prima adolescenza, ascoltò moltissimo la radio e la<br />
musica di Bing Crosby lo affascinò. In piena maturità confesserà: “The