STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone
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profeti. Tale ambivalenza è mantenuta nella visione puritana in America:<br />
è il luogo in cui il cristiano è in pericolo di perdersi perché è terra desolata<br />
e solitaria e quindi l’uomo è esposto alla confusione e al disordine<br />
interiore. E’ il luogo dove manca la “via”, non vi sono “sentieri” battuti,<br />
“indicazioni” che possano fornire orientamento. E’ spazio assolutamente<br />
“aperto”, privo di protezione e quindi potenzialmente molto pericoloso, sia<br />
per il corpo che per l’anima. E’ particolarmente indicativo che la psiche<br />
puritana abbia percepito l’intero continente in termini di “wilderness”,<br />
quindi di spazio nel quale si sono sentiti investiti di compiere la loro<br />
missione “redentrice” e “civilizzatrice”. La visione puritana presupponeva<br />
una fioritura simbolica ed effettiva della “wilderness”: questo era<br />
l’obiettivo della missione: missione che trova posto in uno spazio<br />
specifico, l’America appunto e trova anche un nome, New England Way<br />
che poi, con il tempo, diverrà più genericamente American Way.<br />
“Wilderness” è termine fondamentale entrato a far parte della tradizione<br />
culturale americana mantenendo sempre il significato di luogo selvaggio,<br />
privo di segni lasciati dall’uomo ma con il tempo ha però assunto anche<br />
connotati positivi, ovvero di forza e vitalità naturale della terra in<br />
opposizione alla corruzione e alla decadenza dell’insediamento coloniale o<br />
plantation, divenuto nel frattempo agglomerato urbano sempre più esteso.<br />
Nella recente visione ecologica, la “wilderness”, o meglio quel che rimane<br />
della condizione primigenia del continente, è spazio da conservare e<br />
preservare.<br />
Come è intuibile, non mancano certo grosse problematiche legate allo<br />
sradicamento e alla rapida e continua trasformazione che pone sfide<br />
(“challenge”) continue all’integrità dell’individuo e della comunità. Si è<br />
infatti sostenuto che le affermazioni retoriche dei puritani tradivano sensi<br />
di colpa e nostalgia per tutto quello che si erano lasciti alle spalle.<br />
Sensazioni che sicuramente esistono ma che vengono abilmente<br />
trasformate in inquietudini positive circa il proprio futuro e il futuro del<br />
paese nel suo insieme, ossia trasformate in incentivo verso tutto quello<br />
che c’era da realizzare. Questo tratto culturale nazionale – detto in altri<br />
termini, trasformare situazioni in apparenza negative in qualcosa di<br />
positivo – è rilevabile in molti testi canonici della letteratura americana, di<br />
cui anzi ne costituisce una sorta di prologo: penso ad esempio a due opere