STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone
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numerosissima popolazione irlandese della città. Gli anni ’90<br />
dell’Ottocento videro emergere il primo prodotto di musica popolare<br />
marcatamente newyorchese, la canzone-valzer. Sebbene il ritmo ternario<br />
fosse già stato applicato alle canzoni, brani come The Bowery, The<br />
Sidewalks of New York, She May Have Seen Better Days e My Wild Irish<br />
Rose furono percepiti come rappresentativi di una nuova tendenza. Spesso<br />
i testi facevano in effetti riferimento agli abitanti irlandesi di New York.<br />
Verso la fine dell’Ottocento una serie di fattori contribuì a conferire una<br />
nuova identità etnica alla canzone popolare americana. Il minstrel show era<br />
sempre molto popolare e ora un nuovo linguaggio musicale, il ragtime,<br />
arrivò all’improvviso e fu accolto con entusiasmo dagli autori di New<br />
York. La popolazione nera della città era notevolmente aumentata,<br />
triplicandosi nel giro di un ventennio. Il carattere internazionale della città<br />
la rese più ricettiva agli artisti afro-americani rispetto ad altri centri e<br />
quindi numerosissimi musicisti, attori e scrittori neri vi si trasferirono<br />
dando origine a quella fioritura delle arti nota come “Harlem Renaissance”<br />
e facendo di Harlem “the black capital of America”.<br />
Esistevano ormai compagnie di minstrel neri, ballerini neri<br />
cominciavano ad esibirsi in spettacoli dal cast in passato rigorosamente<br />
bianco, e all’alba del XX secolo cantanti, comici e ballerini neri<br />
cominciarono ad essere ammessi in alcuni teatri di varietà. In Dahomey fu<br />
il primo spettacolo musicale interamente nero ad essere rappresentato in un<br />
importante teatro di Broadway, dove debuttò nel febbraio del 1903.<br />
L’estrema popolarità del ragtime aveva ormai fatto sì che la presenza dei<br />
neri nel panorama musicale di New York si consolidasse e divenisse una<br />
realtà stabile.<br />
Anche un’altra consistente presenza etnica di New York, quella ebraica,<br />
ebbe un impatto profondo sulla canzone popolare americana. Nei decenni<br />
compresi tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, oltre un terzo<br />
degli ebrei dell’Europa orientale lasciarono il loro paese; la stragrande<br />
maggioranza emigrò negli Stati Uniti, stabilendosi perlopiù a New York,<br />
dove la popolazione ebraica aumentò da meno di sessantamila nel 1880 a<br />
circa un milione entro la fine del secolo.