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STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone

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cominciò a proporre pezzi di tipo diverso. Questi brani, in seguito<br />

chiamati “inni folcloristici” o “spirituals” bianchi, in apparenza sembrano<br />

identici alle composizioni di Billings e dei suoi contemporanei, ma<br />

esaminati più da vicino emergono importanti differenze. Le melodie, ad<br />

esempio, sono spesso pentatoniche ed assumono le forme delle ballate, dei<br />

canti e dei brani per violino e banjo caratteristiche della tradizione orale<br />

della regione in cui sono nate. Le origini di questo stile non sono chiare.<br />

Forse queste prime raccolte shape-note rispecchiano la polifonia di<br />

tradizione orale presente presso gli americani illetterati di origine angloceltica.<br />

Le scuole di canto oltre cha l’ Ovest e le zone rurali e montagnose degli<br />

Appalachi raggiunsero anche il profondo Sud, che presto produsse le sue<br />

prime raccolte shape-note. La più nota fu The Southern Harmony (1835)<br />

che contiene inni e anthems di compositori del New England ma anche<br />

numerosi “inni folcloristici” basati sulla tradizione melodica della musica<br />

anglo-celtica di tradizione orale. Tipico di quest’ultimo genere è New<br />

Britain, più noto nel tempo come Amazing Grace, le prime due parole del<br />

testo. Continuamente reinterpretato, anche ai nostri giorni, è motivo<br />

pentatonico, mancante del quarto e del settimo grado della scala diatonica,<br />

“armonizzato” a tre voci, tutte pentatoniche per conto loro. Queste raccolte<br />

del Sud e dell’Ovest non solo conservarono, dunque, il repertorio delle<br />

vecchie scuole di canto del New England, ma diedero alla luce e<br />

svilupparono una nuova e ben distinta tradizione di canti sacri a più voci.<br />

Raramente la musica americana rimane stilisticamente “pura” e anche la<br />

musica shape note gradualmente assimilò composizioni di stile diverso. Le<br />

raccolte shape note integrano, infatti, sia inni del Sud sia rurale che<br />

urbano, conservando il loro carattere armonico e triadico, che<br />

composizioni tipiche dei camp meetings dei vari movimenti religiosi,<br />

estatici e populisti, presenti in America nel tardo Settecento e nel primo<br />

Ottocento. I ritornelli di questi canti si basavano spesso su un gioco di<br />

echi, ossia di chiamata e risposta, tra il direttore e la congregazione e tra le<br />

voci maschili e quelle femminili.<br />

Il tardo Ottocento e il primo Novecento videro una grande diffusione di<br />

evangelisti, molti dei quali seguirono l’esempio di Dwight L. Moody<br />

(1837-1899), che fondò la propria chiesa evangelica e si dedicò alla

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