STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone
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convinzione che il “modo usuale” fosse il modo migliore. In effetti le<br />
nuove versioni dei salmi e le nuove melodie della musica inglese della<br />
prima metà del XVIII secolo, caratterizzate da maggiore varietà del<br />
movimento ritmico, stentarono ad affermarsi nelle colonie americane<br />
perché richiedevano maggiori abilità, preparazione ed esperienza.<br />
La controversia tra la “versione vecchia” ( quella orale modificata) e la<br />
“versione nuova” (quella della musica protestante inglese) viene in<br />
qualche modo risolta dall’estrema popolarità di una versione ulteriore dei<br />
salmi, ritmata e metrica, ad opera di Isaac Watts: The Psalms od David<br />
(1719). A mezza strada tra traduzione letterale e parafrasi, il suo grande<br />
richiamo consisteva in un linguaggio più immediato e nel generale<br />
orientamento più contemporaneo.<br />
Si può quindi sostenere che la grande controversia, sorta tra la fine del<br />
Seicento e l’inizio del Settecento, relativa alle modalità di canto dei salmi<br />
– confronto tra gente letterata che preferiva esecuzioni letterali basate sulla<br />
notazione musicale e gente illetterata che preferiva invece la musica<br />
tramandata per tradizione orale – viene tendenzialmente superata da una<br />
versione più accessibile e quindi più popolare. Questo modello di<br />
confronto e di superamento di polarità in apparenza inconciliabili sarà<br />
destinato a ripetersi più volte nel corso della storia della musica americana.<br />
William Billings e Lowell Mason<br />
Di rilevante importanza storica è la pubblicazione a Boston del New<br />
England Psalm Singer: or, American Chorister (1770) che presenta più di<br />
un centinaio di composizioni di William Billings: la composizione di salmi<br />
e inni aveva quindi messo radici in America e nei decenni a venire molti<br />
altri americani avrebbero scritto migliaia di pezzi simili, istituendo così la<br />
prima scuola di composizione indigena.<br />
Una seconda raccolta di Billings, Singing Master’s Assistant (1778),<br />
diviene sicuramente la sua opera più nota e fortunata. Si tratta della prima<br />
raccolta di musiche ad uscire nelle colonie dopo lo scoppio della Guerra