STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone
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congregazione piuttosto che nell’idioma dei colti traduttori dei salteri<br />
inglesi.<br />
Ricco di informazioni sul canto dei salmi nel New England del Seicento<br />
è il saggio di John Cotton Singing of Psalmes: a Gospel Ordinance (1647).<br />
Si tratta di una difesa del canto dei salmi, basata su citazioni bibliche, ed<br />
anche un’affermazione della dottrina calvinista in merito. Nella pratica<br />
religiosa, la musica è giustificata soltanto in quanto veicolo per le parole;<br />
deve essere semplice, in modo da non distrarre dall’essenzialità del<br />
messaggio del testo ed inoltre deve avere un carattere diverso da quella<br />
profana. Cotton tratta anche questioni pratiche relative al canto salmodico,<br />
compresa la prassi del lining out, una sorta di canto responsoriale o a<br />
“chiamata e risposta” in cui il celebrante canta un verso alla volta e la<br />
congregazione ripete ogni verso in coro. Il lining out era un espediente<br />
adottato perché la maggioranza dei coloni era letteralmente analfabeta, non<br />
solo musicalmente.<br />
Tantissimi sono i documenti che attestano le modalità di canto: la<br />
congregazione non si limitava ad echeggiare ogni frase musicale ma vi era<br />
la tendenza a modificare la musica , adattandola ai propri gusti e alle<br />
proprie capacità. Il risultato era spesso l’eterofonia – diverse voci che<br />
cantavano lo stesso motivo, variato però secondo criteri adottati dai singoli<br />
individui – o forse una sorta di polifonia: voci diverse che cantavano note<br />
diverse pur tentando di creare in qualche modo l’effetto di un accordo.<br />
Inoltre, poiché gli stessi precettori si affidavano sempre più alla<br />
trasmissione orale della musica, le melodie stesse cominciarono a deviare<br />
dalle versioni annotate. La tradizione della salmodia, nata come tradizione<br />
scritta, subisce quindi una trasformazione in tradizione orale e questo fa<br />
assumere al canto dei salmi un carattere diverso, mettendo in moto un<br />
processo di diversificazione rispetto alla tradizione inglese: plasmata dalla<br />
diversa realtà del Nuovo Mondo, stava diventando musica americana.<br />
Le scuole di canto costituivano l’istituzione mediante la quale veniva<br />
promosso l’alfabetismo musicale. La crociata contro l’analfabetismo<br />
musicale, guidata dalla chiesa, portò a notevoli miglioramenti del canto in<br />
alcune chiese, soprattutto quelle battiste ed episcopali. Molta gente,<br />
soprattutto nei centri più piccoli e nelle zone rurali, persisteva però nella