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STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone

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percussive. L’ideale è una musica che prescinda un linguaggio<br />

predeterminato e logico, ma nasca nel momento in cui accade e viene<br />

modellata dall’esecutore. L’esatto contrario dei presupposti su cui si fonda<br />

tutta la storia della musica occidentale, anche di quella dell’avanguardia,<br />

derivata dagli insegnamenti di Webern e Schonberg, basata pur sempre sul<br />

processo di scrittura e sull’architettura della composizione.<br />

Cage sprime così un elemento essenziale del suo “credo” musicale: “Il<br />

suono ha quattro caratteristiche: altezza, timbro, intensità e durata. Il<br />

contrario del suono, e il suo necessario coesistente, è il silenzio. Delle<br />

quattro caratteristiche del suono, soltanto la durata interessa sia il suono<br />

che il silenzio. Pertanto una struttura basata sulle durate (frase ritmica,<br />

durate temporali) è corretta (corrisponde alla natura del materiale).<br />

Dopo una permanenza a Los Angeles e a Chicago, Cage si trasferì a New<br />

York nel 1942 e poco dopo vide la luce una sua composizione che può<br />

essere ritenuta la più fortunata e straordinaria dell’intero secolo: Sonatas<br />

and Interludes (1946), per pianoforte preparato. Cage si era impegnato a<br />

fondo nello studio del pensiero e della filosofia orientali e la sua opera è<br />

stato un tentativo di esprimere in musica le “emozioni permanenti” della<br />

tradizione indiana, ossia l’eroico, l’erotico, il meraviglioso, l’allegro, il<br />

dolore, la paura, la collera, l’odioso e la tendenza alla tranquillità.<br />

Il suono del pianoforte preparato risulta dolce, di una nobile eleganza e<br />

permette di realizzare affascinanti combinazioni di suoni senza pari nella<br />

musica occidentale. Nonostante le complesse operazioni richieste per la<br />

“preparazione” del pianoforte, queste opere a lungo andare furono eseguite<br />

da un numero sempre crescente di pianisti, tanto è vero che oggi sono le<br />

composizioni più sentite di Cage: vengono in effetti eseguite con una<br />

frequenza pari a quella di qualunque altra opera del Novecento.<br />

Fino a questo punto, la musica di Cage era stata annotata in grafia<br />

musicale convenzionale, ma le cose erano destinate a cambiare. E’ Cage<br />

che chiarisce molto bene la trasformazione del suo atteggiamento nei<br />

confronti del suono: “ Ci troviamo nella vita di fronte alle qualità e alle<br />

caratteristiche uniche di ciascun’occasione. Il pianoforte preparato,<br />

impressioni che avevo tratto dal lavoro di amici artisti , lo studio del<br />

buddismo zen, le passeggiate per campi e foreste alla ricerca di funghi,

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