STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone
STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone
138 realtà. Questa fatto ha la sua controparte nel trattamento drammaticomusicale del soggetto. La potenza distruttiva della vita della banda viene splendidamente espressa sia nella musica dei Jets che in quella degli Sharks. La struttura, avvicinandosi a quella del jazz contemporaneo, è spoglia e dura nella musica dei Jets con molte quarte e quinte parallele e un minimo di armonia. I motivi sono frammentari e i ritmi sono nervosamente agitati. Lo spostamento persistente degli accenti è sia fisico (come camminano e danzano) che emotivo, la tendenza al bitonalismo – o meglio alla scrittura a due parti in cui una parte costituisce l’appoggiatura non risolta dell’altra – fa pensare al loro atteggiamento noncurante, disinvolto, insensibile. Le parole del Jet Song affermano che sebbene i ragazzi non appartengano alla società, appartengono però l’uno all’altro e possono così ostentare un atteggiamento di sfida verso il mondo che li circonda. La musica dei portoricani, che affonda le sue radici nella tradizione latino-americana, presenta una maggiore vitalità e una maggiore forza armonica, benché anch’essa, a contatto con la metropoli, sia diventata nervosa, spasmodica e disorientata: “secca e leggera”, come disidratata. America è una demistificazione ironica, che contrappone Portorico come isola di sogno ma anche di malattie e miseria, a Manhattan, paradiso degli strumenti tecnologici e del potere onnivoro e devastatore del business. Anche in questo caso, la musica sembra aver perduto direzione e intensità. Lo svuotamento, voluto, della tradizione musicale, il fallimento dell’amore testimoniano, come anche la musica di Gershwin aveva dimostrato, che l’America sta ancora “aspettando” di realizzare il suo sogno: ovvero la Terra Promessa non è ancora comparsa. E’ di un certo rilievo notare come la musica popolare che contraddistinguerà la nuova generazione – ossia quei giovani per i quali Bernstein ha potenzialmente scritto il suo capolavoro – troverà impulso e linfa vitale in una forma antica e lontana dalla corrente principale della cultura americana. In effetti il rock ‘n’ roll attingerà ampiamente alla musica di un popolo schiavizzato e spossessato – in particolare al country blues – che aveva espresso in musica un’inalienabile aspirazione alla libertà: aspirazione che una nuova generazione disorientata e inquieta farà propri, rimodellandola in accordo alle proprie esigenze. La consapevolezza
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