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STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone

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poiché si tratta di uno stile molto congeniale al compositore stesso,<br />

Gershwin lo ha giustamente ritenuto il più efficace nel descrivere le<br />

emozioni dei personaggi semplici e ricchi di sentimento di cui è popolata<br />

l’opera. La musica di Gershwin è radicalmente influenzata dalle<br />

innovazioni ritmiche, timbriche ed espressive della giovane musica afroamericana<br />

di cui condivideva lo spirito vitalistico, di estrema libertà e<br />

dissacrante. A sua volta il jazz ricambierà questo interesse utilizzando<br />

molti dei motivi di Gershwin – e di Tin Pan Alley in generale – per le<br />

invenzioni melodiche di tanti dei suoi capolavori, che oggi si chiamano<br />

standards.<br />

In effetti, le canzoni di Porgy and Bess – “ Summertime”, “It Ain’t<br />

Necessarily So”, “I Got Plenty o’ Nothin’ “ – sono diventate dei classici,<br />

continuamente reinterpretate da musicisti e cantanti ovunque nel mondo.<br />

Si può dire che Gershwin sia arrivato più vicino di qualunque altro<br />

compositore d’opera del ventesimo secolo a gettare un ponte tra la cultura<br />

musicale classica e quella popolare. In effetti Porgy and Bess riesce ad<br />

essere rispettosa sia delle forme tradizionali dello spettacolo teatrale e sia<br />

degli stilemi della musica popolare. Per questo può essere indubbiamente<br />

considerata la più grande opera “nazionale” americana del XX secolo.<br />

Volendo chiarire a una platea di giovani quali fossero i caratteri distintivi<br />

della musica americana rispetto a quella europea Leonard Bernstein era<br />

solito far ascoltare composizioni di Gershwin (An American in Paris,<br />

Rhapsody in Blue). Aveva perfettamente ragione perché la musica di<br />

Gershwin possiede una sonorità, un colore, un’atmosfera tipicamente<br />

americano, di inconfondibile come la pronuncia di una lingua. Nelle sue<br />

opere Gershwin introdusse anche nell’ambito della musica colta<br />

caratteristiche nazionali fino ad allora inedite. Duke Ellington compirà<br />

un’operazione analoga nel campo del jazz, generando un progetto musicale<br />

definitivamente americano all’interno del quale si ritrovano echi africani<br />

ed influssi colti, in particolare dell’espressionismo europeo.<br />

Bernstein, compositore intelligente e sofisticato, ha cercato non solo di<br />

utilizzare le convenzioni popolari ma di creare un musical in grado di<br />

contrastare, se non opporsi, alla spietata concorrenza commerciale di<br />

Broadway. Nato a Lawrence (Massachusetts) nel 1918 è una delle<br />

maggiori figure d’interprete del Novecento. E’ stato direttore d’orchestra

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