27.01.2015 Views

STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone

STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone

STORIA CULTURALE DELLA MUSICA AMERICANA - Paola Carbone

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

118<br />

Guerra Fredda tendono a normalizzare, tranquillizzare e appiattire tutto.<br />

Ancor prima del rock’n’roll, che arriverà verso la seconda metà degli anni<br />

’50, è il cool jazz ad offrire una musica nella quale i giovani – creati dal<br />

mercato come “classe consumatrice a sé stante – potessero identificarsi. Si<br />

tratta di giovani che tentano di non “conformarsi”, di non accettare regole<br />

e ruoli che la società vuole confezionare per loro. Sono anni in cui essere<br />

cool significa aderire ad una forma “pacifica” di ribellione, incarnata nel<br />

cinema dai visi di Marlon Brando e James Dean e nella letteratura da Jack<br />

Kerouac, che indica la “disaffiliazione” come ultima risorsa dell’individuo<br />

per non soccombere nei valori e nel modello di vita della classe media.<br />

La coppia di artisti bianchi che ha meglio interpretato tutto quanto era<br />

implicito nella definizione di cool jazz è quella costituita da Gerry<br />

Mulligan (sax baritono) e Chet Baker (tromba). Il loro quartetto dei primi<br />

anni ’50 – con contrabbasso e batteria, senza piano – mette in luce la<br />

forza espressiva di Mulligan e il lirismo, profondo e intimo, di Baker, il<br />

“bello e dannato” per antonomasia del jazz bianco, vittima predestinata dei<br />

suoi stessi eccessi: scompare tragicamente nel 1988.<br />

Sul fronte del cool afro-americano è sicuramente da ricordare il “Modern<br />

Jazz Quartet”, con John Lewis al piano, Milt Jacson al vibrafono, Percy<br />

Heat al contrabbasso e Conie Kay alla batteria. Il quartetto propone una<br />

musica rilassata, impegnata mettendo a confronto la storia musicale afroamericana,<br />

ossia il piacere dell’improvvisazione e il confronto con il blues,<br />

con la musica classica, scoprendo sorprendenti affinità formali tra il<br />

contrappunto (arte della sovrapposizione di due o più linee melodiche) e<br />

l’improvvisazione jazzistica. Con il “Modern Jazz Quartet” la musica froamericana<br />

entra nelle sale da concerto, sapendo preservare artisticità e<br />

assenza di compromessi commerciali. Lo stile di questi musicisti era<br />

quello dei professori d’orchestra, allontanandosi molto dall’immagine del<br />

“nero da spettacolo”, accostandosi al mondo dei musicisti classici senza<br />

timori e senza reverenze.<br />

Gli anni ’50 sono decisivi per lo sviluppo e l’affermazione del jazz, sia<br />

per la molteplicità delle strade intraprese, molto diversificate e innovative,<br />

sia perché in questo decennio si compie la definitiva maturazione della<br />

cultura jazzistica. E’ il periodo in cui si forma la percezione definitiva del<br />

jazz come di un genere musicale acquisito nello scenario del Novecento,

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!