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Ascesso epatico echinococco trauma

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ASCESSO EPATICO PIOGENICO<br />

E DA AMEBA


INCIDENZA<br />

8-15 CASI SU 100.000 ABITANTI NEGLI USA<br />

L’infestazione da ameba è più frequente<br />

Nelle aree tropicali o subtropicali<br />

(Colpisce il 15-30 % della popolazione in<br />

Messico, Africa, Sud America, Sud Est Asiatico)


PATOGENESI ascesso piogenico<br />

MIGRAZIONE DELL’AGENTE<br />

PATOGENO:<br />

•Per via portale (appendicite,<br />

diverticolite, RCU, Crohn)<br />

•Per via ascendente lungo<br />

l’albero biliare (processi<br />

colangitici a seguito di<br />

calcolosi<br />

biliare, stenosi epato-coledoco)<br />

•Per via arteriosa nel corso di<br />

setticemie (stafilococchi,<br />

streptococchi)<br />

•Diffusione diretta da focolai<br />

sottoepatici,subfrenici<br />

(empiema colecisti)<br />

•Trauma


ANATOMIA PATOLOGICA<br />

L’ascesso può variare in numero e dimensioni.<br />

E’ costituito da una raccolta di pus circoscritta da<br />

una parete (membrana piogena) in cui si<br />

riconoscono tre strati:<br />

Strato interno: necrosi e fibrina<br />

Strato intermedio: tessuto di granulazione<br />

Strato esterno: tessuto fibroso che delimita il<br />

processo dal parenchima circostante


SINTOMATOLOGIA<br />

! FEBBRE (intermittente o remittente, , con brivdo)<br />

! MALESSERE<br />

! ANORESSIA, PERDITA DI PESO<br />

! DOLORE ADDOMINALE<br />

Segni fisici non sempre presenti:<br />

! Contrattura ipocondrio destro<br />

! Epatomegalia


DIAGNOSI<br />

! ESAMI DI LABORATORIO<br />

Spiccata leucocitosi neutrofila, aumento VES<br />

Alterazione enzimi epatici<br />

! RX TORACE, ADDOME<br />

Atelettasia basale destra, sollevamento emidiaframma,<br />

versamento pleurico, polmonite, livelli idraerei nella cavità<br />

ascessuale se sostenuta da anaerobi<br />

! ECOGRAFIA, TC<br />

Consentono di identificare e localizzare la lesione e sono<br />

una guida per il drenaggio percutaneo


Ecografia


TRATTAMENTO<br />

Se non trattati sono letali nel 95 – 100% dei casi a causa della<br />

rottura e conseguente shock settico<br />

! Drenaggio<br />

Percutaneo (TC guidato Gold standard)<br />

Aperto<br />

! Terapia antibiotica mirata in base<br />

all’esame colturale


Tecnica di Seldinger nel denaggio percutaneo di un<br />

ascesso <strong>epatico</strong>


ASCESSO AMEBICO<br />

L’ameba è un protozoo endemico nelle regioni<br />

tropicali e subtropicali<br />

ETIOPATOGENESI<br />

L’ascesso è il risultato della necrosi colliquativa<br />

determinata dalla localizzazione epatica<br />

dell’Entamoeba<br />

Histolytica


PATOGENESI<br />

Cisti<br />

(attraverso acqua e cibi contaminati)<br />

Intestino (prevalentemente colon destro determinando lesioni<br />

ulcerative (ascessi a bottone di camicia) e forme<br />

dissenteriche (colite amebica)<br />

Fegato (prevalentemente lobo destro<br />

Fegato<br />

dove si sviluppa un’area di<br />

necrosi colliquativa a causa<br />

dell’azione<br />

necrosante ed<br />

istolitica del parassita e<br />

dell’occlusione dei rami portali<br />

intraepatici ad opera di emboli settici).


La SINTOMATOLOGIA è subdola e sovrapponibile<br />

a quella dei comuni ascessi piogenici.<br />

La DIAGNOSI si basa sul dato anamnestico di una<br />

concomitante o pregressa colite amebica.<br />

L’esame<br />

parassitologico delle feci rivela la<br />

presenza di ameba solo nel 15-20 % dei casi.<br />

L’ameba può essere ricercata nel materiale<br />

ricavato dal cavo <strong>epatico</strong> con puntura eco o TC<br />

guidata


TRATTAMENTO<br />

! Ad eccezione di rottura o sovrainfezione<br />

sono sufficienti farmaci amebicidi<br />

(metronidazolo<br />

750mg X3 per 7-14 giorni)<br />

Se la sintomatologia non migliora nelle 24<br />

ore dall’inizio della terapia si deve<br />

sospettare una sovrainfezione ed è<br />

necessario un drenaggio aperto o chiuso.


<strong>Ascesso</strong> amebico


CISTI DA ECHINOCOCCO<br />

! INCIDENZA<br />

L’ Echinococcus granulosus è la cusa più<br />

frequente al mondo di cisti epatiche


PATOGENESI<br />

E’una larva che risiede nell’intestino<br />

del cane. Le uova vengono eliminate<br />

con le feci e mangiate dall’ospite<br />

intermedio (pecore, uomo e altri<br />

animali). Gli embrioni attraversano<br />

la parete intestinale e raggiungono<br />

la circolazione portale e vengono<br />

filtrati dal FEGATO e talvolta dai<br />

POLMONI.<br />

L’80% delle cisti sono localizzate<br />

Nel lobo destro


Le cisti sono formate da due strati:<br />

•PERICISTI: è lo strato più esterno<br />

•ENDOCISTI: è lo strato più interno<br />

costituito da una membrana germinativa<br />

che contiene gli scoleci e le cisti figlie<br />

che possono fluttuare liberamente nel<br />

fluido chiaro della cisti


DIAGNOSI<br />

! Eosinofilia<br />

! Aumento delle transaminasi (modesto)<br />

! Intradermoreazione di Casoni e tests<br />

sierologici (sensibilità dell’85%)<br />

! Ecografia<br />

! TC


Ecografia


TRATTAMENTO<br />

! Resezione epatica<br />

! Pericistectomia<br />

Per ridurre il rischio di anafilassi in caso di rottura<br />

della cisti durante il trattamento si iniettano nella<br />

cavità cistica soluzioni saline ipertoniche,<br />

clorexidina, , alcol all’80% o cetrimide allo 0,5%


TRAUMI EPATICI


CLASSIFICAZIONE DEL TRAUMA<br />

! GRADO 1<br />

Ematoma Sottocapsulare (


GRADO 1<br />

Ematoma Sottocapsulare (


GRADO 2<br />

Ematoma Sottocapsulare (10-50% della superficie)<br />

Intraparenchimale (diametro


GRADO 3<br />

Ematoma Sottocapsulare (>50% della superficie)<br />

Intraparenchimale (diamtro >10cm)<br />

Lacerazione >3cm di profondità<br />

Colpo da arma da fuoco


GRADO 4<br />

Lacerazione con coinvolgimento di un lobo


GRADO 5<br />

Lacerazione con coinvolgimento di un lobo >75%<br />

Lacerazione epatica con lacerazione vena cava retroepatica e vena epatica destra


Avulsione epatica<br />

GRADO 6


DIAGNOSI<br />

! Segni clinici<br />

! Lavaggio peritoneale<br />

! Ecografia<br />

! TC


ATTUALI SCHEMI<br />

TERAPEUTICI<br />

! APPROCCIO CHIRURGICO (se paziente con<br />

instabilità emodinamica)<br />

MANOVRA DI PRINGLE<br />

PACKING<br />

! TRATTAMENTO CONSERVATIVO (se<br />

paziente emodinamicamente stabile, stato di coscienza<br />

conservato, richiesta di meno di 2 UEC, lesioni di I, II o<br />

III grado)

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