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Le Fonti Francescane LEGGENDA PERUGINA - Assisi OFM

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1653 97. Dal momento della conversione al giorno della morte, Francesco fu molto duro,<br />

sempre, con il suo corpo. Ma il suo più alto e appassionato impegno fu quello di possedere e<br />

conservare in se stesso la gioia spirituale.<br />

Affermava: « Se il servo di Dio si preoccuperà di avere e conservare abitualmente la<br />

gioia interiore ed esteriore, gioia che sgorga da un cuore puro, in nulla gli possono nuocere i<br />

demoni, che diranno: --Dato che questo servo di Dio si mantiene lieto nella tribolazione come<br />

nella prosperità, non troviamo una breccia per entrare in lui e fargli danno--».<br />

Una volta il Santo rimproverò uno dei compagni che aveva un'aria triste e una faccia<br />

mesta: ff Perché mostri così la tristezza e I 'angoscia dei tuoi peccati E una questione privata<br />

tra te e Dio. Pregalo che nella sua misericordia ti cloni la gioia della salvezza. Ma alla<br />

presenza mia e degli altri procura di mantenerti lieto. Non conviene che il servo di Dio si<br />

mostri depresso e con la faccia dolente al suo fratello o ad altra persona».<br />

Diceva altresì: « So che i demoni mi sono invidiosi per i benefici concessimi dal<br />

Signore per sua bontà. E siccome non possono danneggiare me, si sforzano di insidiarmi e<br />

nuocermi attraverso i miei compagni. Se poi non riescono a colpire né me né i compagni,<br />

allora si ritirano scornati. Quando mi trovo in un momento di tentazione e di avvilimento, mi<br />

basta guardare la gioia del mio compagno per riavermi dalla crisi di abbattimento e<br />

riconquistare la gioia interiore ».<br />

PREDICE LA SUA GLORIA<br />

1654 98. Mentre Francesco giaceva infermo nel palazzo vescovile d'<strong>Assisi</strong>, un frate, uomo<br />

spirituale e santo, gli disse un giorno in tono scherzoso: « A che prezzo venderai al Signore i<br />

tuoi cenci Molte stoffe preziose e drappi di seta avvolgeranno questo tuo corpo, ricoperto<br />

adesso di vili panni ».<br />

Francesco portava allora, a motivo della sua malattia, un copricapo di pelle ricoperto<br />

di sacco, e di sacco era la sua veste.<br />

Rispose Francesco, o meglio lo Spirito Santo per bocca di lui, con grande ardore di<br />

spirito e gioia: « Tu dici il vero: sarà proprio così! ».<br />

BENEDIZIONE ALLA CITTA' DI ASSISI<br />

1655 99 Sempre durante la sua dimora in quel palazzo, sentendo Francesco di peggiorare di<br />

giorno in giorno, si fece portare alla Porziuncola in barella, giacché non avrebbe potuto<br />

cavalcare per l'aggravarsi della sua malattia.<br />

Quando i frati, che lo portavano giunsero vicino allo ospedale, disse loro di posare la<br />

barella per terra, ma voltandolo, in modo che tenesse il viso rivolto verso la città di <strong>Assisi</strong>:<br />

egli aveva perduto quasi del tutto la vista, per la gravissima lunga infermità d'occhi. Si drizzò<br />

allora un poco sulla lettiga e benedisse <strong>Assisi</strong> con queste parole: « Signore, credo che questa<br />

città sia stata anticamente rifugio e dimora di malvagi iniqui uomini, malfamati in tutte

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