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Le Fonti Francescane LEGGENDA PERUGINA - Assisi OFM

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impegnato davanti a Dio e ai fratelli di render conto a lui, se uno dei fratelli si perde a causa<br />

del mio malesempio ».<br />

Se talvolta un frate lo esortava a occuparsi della guida dell'Ordine, Francesco faceva<br />

questa considerazione: « I frati hanno la loro Regola, e hanno giurato di osservarla. Affinché<br />

non si appiglino a scuse, quando al Signore piacque di costituirmi loro prelato, I'ho giurata<br />

anch'io, e intendo osservarla fino alla mia morte. Dal momento che i frati sanno benissimo<br />

cosa è loro dovere fare e cosa evitare, a me non resta che ammaestrarli con il comportamento.<br />

Per questo sono stato dato loro mentre vivrò e dopo che sarò morto ».<br />

INCONTRO CON UNO PIU' POVERO<br />

1644 88. Mentre Francesco girava predicando una regione, gli accadde di incontrare un<br />

povero. Notandone la estrema indigenza, disse al suo compagno: « La povertà di quest'uomo<br />

è umiliante per noi; è un rimprovero per la nostra povertà ».<br />

Il compagno rifletté: « In che maniera, fratello ». E Francesco: « Quando trovo uno<br />

più povero di me, mi sento arrossire. Io ho scelto la santa povertà come mia signora, come la<br />

mia felicità spirituale e corporale. E gira in tutto il mondo questa fama, che io cioè ho fatto<br />

professione di povertà davanti a Dio e agli uomini. Quindi non posso che sentirmi pieno di<br />

vergogna allorché trovo qualcuno più povero di me ».<br />

IL FRATELLO CHE DISPREZZO' UN POVERO<br />

1645 89. Essendo andato Francesco in un eremo presso Rocca di Brizio, allo scopo di<br />

predicare agli abitanti della zona, un giorno che doveva tenere il sermone, ecco venire a lui<br />

un poverello in cattiva salute. Al vederlo, indugiò nel considerare l'indigenza e la infermità<br />

di lui e, mosso a compassione, prese a parlare accoratamente al suo compagno di quella<br />

nudità e malattia.<br />

Gli rispose il compagno: « Fratello, è vero che costui è assai povero, ma in tutta la<br />

contrada non c'è forse un uomo più ricco di lui nel desiderio ». Francesco lo rimproverò di<br />

aver parlato male, e il compagno confessò la sua colpa. E il Santo: « Vuoi fare la penitenza<br />

che ti dirò ». Rispose: « Volentieri ».<br />

Disse Francesco: « Va', spogliati della tonaca e presentati nudo dinanzi a quel<br />

mendico, gettati ai suoi piedi e digli che hai peccato contro di lui, disprezzandolo. Gli dirai<br />

che preghi per te affinché il Signore ti perdoni ».<br />

Andò il compagno ed eseguì quanto gli era stato ordinato. Ciò fatto, si rimise la veste<br />

e tornò dal Santo. Gli disse Francesco: « Vuoi che ti dica come hai peccato contro di lui o<br />

meglio contro Cristo Ecco: quando vedi un povero, devi considerare colui in nome del quale<br />

viene, Cristo cioè, fattosi uomo per prendere la nostra povertà e infermità. Nella povertà e<br />

nella malattia di questo mendicante dobbiamo scorgere con amore la povertà e infermità del<br />

Signore nostro Gesù Cristo, le quali egli portò nel suo corpo per la salvezza del genere<br />

umano ».

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