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Le Fonti Francescane LEGGENDA PERUGINA - Assisi OFM

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La sua preoccupazione dominante fu, in ogni tempo, soprattutto quando i frati<br />

presero a moltiplicarsi ed egli lasciò il governo della fraternità, quella di ammaestrare più con<br />

i fatti che a parole i frati su ciò che dovevano fare e ciò che dovevano evitare.<br />

« Tl HO SCELTO<br />

PERCHÉ ERI SPROVVEDUTO »<br />

1642 86. Ci fu un momento in cui Francesco, osservando o sentendo dire che i frati davano<br />

malesempio nell'Ordine e che stavano scadendo dall'altezza del loro ideale di perfezione,<br />

angosciosamente ferito nel profondo del cuore, disse durante la preghiera: « Signore, riaffido a te<br />

la famiglia che mi hai dato »<br />

E gli fu detto dal Signore: « Dimmi, perché ti affliggi così, quando un frate abbandona<br />

l'Ordine e vedi che altri non camminano per la strada che ti ho indicato Dimmi ancora: chi<br />

ha piantato questa comunità fraterna Chi converte l'uomo e lo sospinge a entrarvi per fare<br />

penitenza Chi dona la grazia di perseverare Non sono io forse ».<br />

E la voce incalzava: « Io non ti ho scelto per dirigere questa mia famiglia perché eri<br />

letterato ed eloquente, al contrario perché eri sprovveduto, in maniera che sappiate, tu e gli<br />

altri, che sono io a vigilare sul mio gregge. Ti ho innalzato in mezzo ai fratelli a guisa<br />

d'insegna, allo scopo che vedano e compiano a loro volta le opere che io realizzo in te. Coloro<br />

che camminano la mia strada, possiedono me e mi possederanno sempre più. Quelli che si<br />

rifiutano di camminare la mia strada, si vedranno togliere anche i doni che sembrano avere.<br />

Pertanto ti dico di non avvilirti, ma di fare bene quello che fai e badare a compiere il tuo<br />

dovere, sapendo che ho piantato l'Ordine dei frati in uno slancio di amore che mai verrà<br />

meno.<br />

Sappi che amo talmente questa famiglia che, se qualche frate ritorna a malfare e<br />

muore fuori della fraternità, in suo luogo ne invierò un altro a prendere la corona perduta da<br />

quello; e se non fosse nato, lo farò nascere. Affinché tu sia convinto quanto profondamente io<br />

amo questa fraternità, anche se in tutto l'Ordine non restassero che tre frati, non li<br />

abbandonerò in eterno ».<br />

ESEMPIO E STIMOLO PER I FRATELLI<br />

1643 87. Francesco fu molto confortato da queste parole, poiché molto era desolato al<br />

sentire di qualche mal comportamento dei fratelli. Sebbene non potesse non provare un<br />

senso di amarezza nel conoscere qualche miseria, tuttavia, dopo che ebbe ricevuto dal<br />

Signore questa consolazione, la richiamava alla memoria e ne parlava con i suoi compagni .<br />

Ripeteva spesso ai frati, sia nei Capitoli che nei trattenimenti intimi: « Io ho giurato e<br />

risoluto di osservare la Regola, e allo stesso impegno si sono obbligati tutti i frati. E dunque,<br />

da quando lasciai il governo della fraternità a causa delle mie malattie, per il maggior bene<br />

dell'anima mia e dei fratelli, verso di loro non ho che l'obbligo del buon esempio .<br />

Infatti, ho imparato dal Signore e so con certezza che, anche se la malattia non<br />

giustificasse il mio ritiro, il più grande aiuto ch'io possa dare alla fraternità è di pregare ogni<br />

giorno il Signore per essa, affinché la governi, conservi, protegga e difenda. Mi sono

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