Le Fonti Francescane LEGGENDA PERUGINA - Assisi OFM
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preceduto, e fosse felice di non possedere che me solo. E il Padre rispose al suo Figlio diletto:-<br />
-Figlio ciò che hai chiesto, è fatto--».<br />
Aggiungeva quindi Francesco che il Signore ha voluto che i frati si chiamassero "<br />
Minori », perché appunto questo è il popolo chiesto dal Figlio di Dio al Padre suo, e di esso si<br />
dice nel Vangelo: Non vogliate temere, o piccolo gregge, poiché è piaciuto al Padre vostro di concedere<br />
a voi il Regno; e ancora: Quello che avete fatto a uno dei miei fratelli più piccoli (minori), lo avete<br />
fatto a me.<br />
Sebbene qui il Signore parli di tutti quelli che sono poveri in spirito, tuttavia egli<br />
intendeva riferirsi in modo particolare all'Ordine dei frati minori, che sarebbe fiorito nella sua<br />
Chiesa.<br />
1618 Fu rivelato a Francesco che il suo movimento doveva chiamarsi dei frati minori, e così<br />
fece scrivere nella prima Regola, che portò a Innocenzo III, e il Papa gliela approvò e<br />
concesse; e in seguito il Papa annunciò questa sua decisione a tutti nel Concilio.<br />
Il Signore rivelò a Francesco anche il saluto che i frati dovevano dare, come ricorda nel<br />
suo Testamento: « Il Signore mi rivelo che dicessi questo saluto: Il Signore ti dia pace ! » .<br />
1619 Nei primordi dell'Ordine, mentre Francesco era in cammino con uno dei primi dodici<br />
frati, questi salutava uomini e donne che incontrava lungo la strada o vedeva nei campi con<br />
le parole: « Il Signore vi dia pace! ». La gente, che finallora non aveva mai udito un religioso<br />
salutare con quella formula, si mostrava stupita. C'erano anzi di quelli che ribattevano<br />
indispettiti: « Cosa vorrebbe dire questo nuovo genere di saluto ». Il frate ci rimase male e<br />
disse a Francesco: « Fratello, permettimi di usare un altro saluto». Ma il Santo osservò: