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Le Fonti Francescane LEGGENDA PERUGINA - Assisi OFM

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Se vuoi che non gliela dia, è indispensabile che tu faccia regalare una pezza al fratello povero<br />

». Così i frati, incitati da Francesco, donarono a colui un po' di stoffa tolta alle loro vesti.<br />

Talora i frati gl'imprestavano un mantello, quando andava per il mondo a predicare, a<br />

piedi o in groppa a un asino. Bisogna sapere che Francesco, dal momento che cominciò a non<br />

star bene, non riusciva più a fare la strada a piedi, e perciò gli era necessario servirsi di un<br />

asino. Non volle il cavallo, tranne in casi di stretta e grave necessità; e vi si arrese solo poco<br />

innanzi la sua morte, allorché il suo stato di salute ormai precipitava.<br />

Non voleva accettare il mantello, se non a condizione di poterlo regalare a qualche<br />

povero che incontrava o che veniva da lui, e lo Spirito gli faceva capire che del mantello<br />

aveva vero bisogno.<br />

IL MANTELLO Dl EGIDIO<br />

1605 55 Nei primordi dell'Ordine, quando Francesco abitava presso Rivotorto con i due soli<br />

fratelli che aveva allora, un uomo, che sarebbe stato il terzo compagno, abbandonò il mondo<br />

per abbracciare la nuova vita. Restò alcuni giorni in quel luogo, seguitando a indossare i suoi<br />

vestiti consueti .<br />

Si presentò un povero a chiedere l'elemosina a Francesco. Questi si rivolse a colui che<br />

stava per diventare il terzo fratello: « Dona il tuo mantello al fratello povero! ». E lui<br />

all'istante se lo tolse di dosso e glielo diede. Sentì allora che il Signore gli comunicava in cuore<br />

d'improvviso come una nuova grazia, poiché aveva donato con gioia il mantello al povero.<br />

DONA IL NUOVO TESTAMENTO<br />

1606 56. Un'altra volta, mentre dimorava presso la chiesa della Porziuncola, una donna<br />

anziana e poverella che aveva due figli nell'Ordine, venne a quel luogo a chiedere l'elemosina<br />

a Francesco: la poveretta in quell'anno non aveva di che vivere. Il Santo si rivolse a Pietro di<br />

Cattanio, allora ministro generale: « Possiamo avere qualcosa da dare alla nostra madre ».<br />

Francesco affermava che la madre di un frate era madre sua e di tutti gli altri frati.<br />

Gli rispose Pietro: « In casa non abbiamo niente da poterle dare, oltre tutto vorrebbe<br />

una elemosina considerevole da cui trarre il necessario per vivere. In chiesa abbiamo soltanto<br />

un Nuovo Testamento, che ci serve per le letture a mattutino ».<br />

Di fatto, a quel tempo i frati non avevano breviari, e neppure molti salteri.<br />

Francesco riprese: « Da' a nostra madre il Nuovo Testamento, che lo venda per far<br />

fronte alle sue necessità. Credo fermamente che piacerà più al Signore e alla beata Vergine<br />

Madre sua se doniamo questo libro, anziché farci delle letture ». E così glielo regalò.<br />

A proposito di Francesco può essere detto e scritto quel che viene detto e letto di<br />

Giobbe: La bontà è uscita dalI'utero di mia madre, ed è cresciuta con me. Per noi, che siamo vissuti<br />

con lui, sarebbe troppo lungo scrivere e narrare non solo quanto abbiamo appreso da altri<br />

sulla sua carità e comprensione verso i bisognosi, ma anche quello che abbiamo visto con i<br />

nostri occhi.

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