Le Fonti Francescane LEGGENDA PERUGINA - Assisi OFM
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dividendola, e parte donando, parte tenendo per sé. Infatti non indossava e non voleva avere<br />
a disposizione che una tonaca sola.<br />
DONA LA TONACA A DUE FRATI FRANCESI<br />
1603 53. Una volta che percorreva una regione predicando, accadde che due frati francesi<br />
gli si fecero incontro, traendone una profonda consolazione. Al momento del commiato, gli<br />
chiesero, spinti da devozione, la sua tonaca per amore di Dio. E Francesco, appena ebbe udito<br />
invocare l'amore di Dio, si tolse il saio, e rimase nudo per qualche ora.<br />
Era infatti suo costume, quando gli si diceva: « Per amore di Dio, dammi la tonaca o la<br />
corda » o altro ch'egli portava, di donarlo immediatamente per riverenza a quel Signore che è<br />
chiamato: "carità". Ma gli dispiaceva tanto, e ne faceva rimprovero ai frati allorché udiva<br />
nominare l'amor di Dio per ogni sciocchezza. Diceva: « Così sublime è l'amor di Dio, che solo<br />
raramente e in caso di gran necessità deve esser nominato, e sempre con molta venerazione ».<br />
Quella volta, uno dei frati presenti, si spogliò della propria tonaca e la diede al Santo.<br />
Molto spesso si trovava a sopportare disagio e imbarazzo, quando regalava la sua<br />
tonaca per intero o in parte. Non era infatti facile trovare, da un momento all'altro, un'altra<br />
tonaca o farsela confezionare, soprattutto perché voleva avere e indossare sempre una misera<br />
tonaca, fatta di pezze cucite insieme, e talvolta rappezzata dentro e fuori. Solo raramente o<br />
mai si adattava a ricevere e portare un saio di panno nuovo. Preferiva procurarsi da qualche<br />
fratello una tonaca già logora per l'uso; e alle volte ricevere parte della tonaca da uno, parte<br />
da un altro. All'interno del saio, a cagione delle sue molte infermità e perché soffriva tanto il<br />
freddo, cuciva talora una pezza di panno nuovo.<br />
Egli osservò questa pratica di povertà nelle vesti fino all'anno in cui migrò al Signore.<br />
Pochi giorni prima della morte, com'era sofferente di idropisia e ridotto a pelle e ossa, oltre<br />
che tormentato da altre infermità, i frati gli confezionarono più tonache, per potergliele<br />
mutare notte e giorno secondo ne avesse bisogno.<br />
ALTRI ESEMPI DI GENEROSITA'<br />
1604 54. Un'altra volta un mendicante miseramente vestito giunse ad un eremo di frati, e<br />
chiese loro per amor di Dio qualche pezza. Francesco disse a un fratello di cercare nella casa<br />
qualche panno o stoffa da regalare a quel povero. Quello perlustrò la dimora e tornò dicendo<br />
di non aver trovato nulla.<br />
Affinché il mendico non dovesse ripartire a mani vuote, Francesco si recò in disparte,<br />
cercando di non farsi notare nel timore che il guardiano glielo proibisse, prese un coltello, si<br />
mise seduto e cominciò a tagliare una pezza che stava cucita all'interno della tonaca, con<br />
l'intenzione di darla segretamente al povero. Ma il guardiano, che aveva intuito in un baleno<br />
cosa stava per fare il Santo, venne da lui e gli vietò di staccare quel panno, soprattutto perché<br />
il tempo era assai rigido e Francesco era malato e molto sensibile al freddo. Rispose il Santo: «