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Le Fonti Francescane LEGGENDA PERUGINA - Assisi OFM

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IL PRANZO OFFERTO AL MEDICO<br />

1573 26. Sempre in quel periodo, Francesco soggiornò per curare il suo male d'occhi nel<br />

romitorio dei frati di Fonte Colombo, presso Rieti.<br />

Un giorno l'oculista della città era venuto a visitarlo. Si era trattenuto con lui, come<br />

d'abitudine, per qualche ora. Mentre si disponeva a partire, Francesco disse a uno dei<br />

compagni: « Andate, e servite al medico un buon pranzo ». Il compagno rispose: « Padre, te<br />

lo confessiamo con vergogna: siamo così poveri adesso, che non osiamo invitarlo e offrirgli<br />

da mangiare ». Francesco si rivolse ai compagni: « Uomini di poca fede, non mi fate ripetere<br />

l'ordine ». Intervenne il medico e disse a Francesco e ai compagni: « Fratello, proprio perché<br />

sono tanto poveri, più volentieri mangerò insieme a loro ». Quel sanitario era molto ricco, e,<br />

sebbene il Santo e i compagni lo avessero invitato a mensa sovente, mai aveva accettato .<br />

Andarono dunque i frati a preparare la tavola, e con vergogna vi disposero quel poco<br />

di pane e di vino che avevano e gli scarsi legumi che si erano cucinati. Sedutisi a mensa,<br />

avevano appena cominciato a mangiare, quando qualcuno bussò alla porta. Un frate si alzò e<br />

corse ad aprire: c'era una donna che recava un gran canestro pieno di bel pane, pesci,<br />

pasticcio di gamberi, miele e grappoli di uva colti di fresco. Era un dono inviato a Francesco<br />

dalla signora di un castello che distava dal romitaggio quasi sette miglia.<br />

A quella sorpresa, i frati e il medico rimasero trasecolati, riflettendo alla santità di<br />

Francesco. E disse il medico agli ospiti: « Fratelli miei, né voi, come dovreste, né noi<br />

conosciamo la santità di quest'uomo ».<br />

PREDICE LA CONVERSIONE DI UN MARITO<br />

1574 27. Andava un giorno Francesco alle Celle di Cortona, seguendo la strada che scorre<br />

ai piedi della cittadina di Lisciano, presso il luogo dei frati di Preggio. E accadde che una<br />

nobildonna di quella città scese in fretta per parlare al Santo. Uno dei frati, vedendo la<br />

signora che si avvicinava, stanca per il viaggio, disse a Francesco: « Padre, per amore di Dio,<br />

aspettiamo quella signora che ci segue per parlare con te, ed è così affaticata ».<br />

Francesco, da uomo pieno di carità e di compassione, si fermò ad attenderla. E nel<br />

vederla appressarsi trafelata e animata da fervore e devozione grande, le disse: « Cosa posso<br />

fare per te, signora ». Rispose la donna: « Padre, ti prego di darmi la tua benedizione ».<br />

Riprese Francesco: « Sei maritata o sei nubile ». E lei: « Padre, è molto tempo che il Signore<br />

mi ha dato la volontà di servirgli, ho avuto e ho ancora un desiderio grande di salvare<br />

l'anima mia. Ma ho un marito assai crudele e nemico a se stesso e a me per quanto riguarda il<br />

servizio di Cristo. Così un vivo dolore e un'angoscia mi affliggono l'anima fino a morirne ».<br />

Francesco, considerando lo spirito fervoroso di lei, soprattutto vedendola così giovane<br />

e di fisico fragile, fu mosso a pietà di lei, la benedisse e l'accomiatò con queste parole: « Va'<br />

pure; troverai tuo marito in casa, e gli dirai da parte mia che prego lui e te, per amore di quel<br />

Signore che soffrì la passione di croce per noi, di salvare le vostre anime vivendo a casa<br />

vostra ».<br />

La donna se ne andò. Entrata in casa, vi trovò il marito, come le aveva detto Francesco.<br />

Questi le domandò: « Da dove vieni ». E lei: « Vengo da un incontro con Francesco. Mi ha

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