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Le Fonti Francescane LEGGENDA PERUGINA - Assisi OFM

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1567 20. Francesco percorreva una volta la provincia della Marca predicando. Un giorno,<br />

dopo la predica alla gente di un villaggio, un uomo venne da lui e gli disse: «Fratello voglio<br />

lasciare il mondo ed entrare nella tua fraternità ». Rispose Francesco: « Fratello, se vuoi<br />

entrare nella nostra famiglia, è necessario per prima cosa che tu distribuisca ai poveri tutti i<br />

tuoi beni, secondo la perfezione consigliata dal santo Vangelo, e poi che tu rinunzi<br />

completamente alla tua volontà ».<br />

A queste parole, colui partì in fretta, ma ispirato da amore carnale e non spirituale,<br />

donò i suoi beni ai consanguinei. Tornò poi da Francesco e gli disse: « Fratello, ecco, mi sono<br />

privato di tutti i miei averi! ». E Francesco: « Come hai fatto ». Rispose quello: « Fratello, ho<br />

donato tutto il mio ad alcuni parenti, che erano nella necessità ».<br />

Conobbe Francesco, per mezzo dello Spirito Santo, che quello era un uomo carnale, e<br />

subito lo accomiatò: « Vai per la tua strada, frate Mosca, poiché hai dato il tuo ai<br />

consanguinei, e ora vorresti vivere di elemosine tra i frati ». E colui se ne andò per la sua<br />

strada, ricusando di distribuire i suoi averi ad altri poveri.<br />

TENTAZIONE E SERENITA'<br />

1568 21. In quello stesso torno di tempo, mentre Francesco dimorava nel luogo della<br />

Porziuncola, fu assalito per il bene del suo spirito da una gravissima tentazione.<br />

Interiormente ed esteriormente ne era duramente turbato, tanto che alle volte sfuggiva la<br />

compagnia dei fratelli perché, sopraffatto da quella tortura, non riusciva a mostrarsi loro<br />

nella sua abituale serenità.<br />

Si mortificava, si asteneva dal cibo e dalla conversazione. Spesso si internava a pregare<br />

nella selva che si stendeva vicino alla chiesa, per dare liberamente sfogo all'angoscia e al<br />

pianto in presenza del Signore, affinché Dio, che può tutto, si degnasse d'inviargli dal cielo la<br />

sua medicina in quella così violenta tribolazione. E per oltre due anni fu tormentato giorno e<br />

notte dalla tentazione.<br />

Accadde che un giorno, mentre stava pregando nella chiesa di Santa Maria, gli fu<br />

detta in spirito quella parola del Vangelo: « Se tu avessi una fede grande come un granello di<br />

senape, e dicessi a quel monte di trasportarsi da quello a un altro posto, avverrebbe così.<br />

Francesco domandò: " E quale è quel monte ". Gli fu risposto: " Il monte è la tua<br />

tentazione ". Rispose Francesco " Allora, Signore, sia fatto a me secondo che hai detto ". E<br />

all'istante fu liberato, così che gli parve di non avere mai sofferto quella tentazione».<br />

A MENSA CON IL LEBBROSO<br />

1569 22. Altra volta, essendo tornato un giorno Francesco alla Porziuncola, vi incontrò frate<br />

Giacomo il semplice, in compagnia di un lebbroso sfigurato dalle ulceri, capitato colà lo<br />

stesso giorno. Il Santo aveva raccomandato a frate Giacomo con insistenza quel lebbroso e

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