Apclai - Festival del Cinema Latino Americano a Trieste
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LE MIE RADICI<br />
CHE VOLANO<br />
Ritratto senza accenti<br />
di Juan Octavio Prenz<br />
ITALIA<br />
CONTEMPORANEA<br />
70<br />
LA TIERRA SIN MAL<br />
PARAGUAY - FRANCIA - ITALIA<br />
Regia: Ana Recalde Miranda<br />
Sceneggiatura: Ana Recalde Miranda<br />
Fotografia: Ana Recalde Miranda<br />
Montaggio: Andrea Gandolfo e Ana Recalde Miranda<br />
Produttore: Cristina Rajola<br />
Produzione: Troubled Production (Francia), in coproduzione con<br />
Suttvuess (Italia) e Kinemultimedia (Paraguay)<br />
Anno di produzione: 2008<br />
Durata: 80 min.<br />
Dopo 35 anni di dittatura di Stroessner e 17 sotto il potere e la corruzione<br />
<strong>del</strong> partido Colorado, unico partito al governo dopo la "transizione<br />
democratica", Fernando Lugo, ex vescovo che si candida alla<br />
presidenza, rappresenta la speranza per la costruzione di un futuro<br />
migliore.<br />
Martín Almada, attivista per i diritti umani internazionalmente<br />
riconosciuto e scopritore <strong>del</strong>l'Archivio <strong>del</strong> Terrore, porta avanti una<br />
guerra solitaria contro i mulini a vento per denunciare i rapporti<br />
esistenti fra il vecchio sistema dittatoriale e la corruzione <strong>del</strong>l'attuale<br />
democrazia.<br />
Guillermina Kanonnikoff, valente attivista e Segretaria Generale <strong>del</strong><br />
Movimento Tekojoja, accompagna Fernando Lugo nel suo cammino<br />
verso le elezioni <strong>del</strong> 20 Aprile. Attraverso le vite di questi personaggi,<br />
scopriamo una parte <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong> Paraguay, una storia tragica e<br />
sconosciuta, che ora sembra avere le carte in regola per cambiare la propria<br />
direzione.<br />
Regia: Massimiliano Cocozza<br />
Sceneggiatura: Massimiliano Cocozza<br />
Fotografia: Luca Coassin<br />
Montaggio: Mario Chavarria e Massimiliano<br />
Cocozza<br />
Musica: Marco Schiavoni<br />
Interpreti: Juan Octavio Prenz<br />
Produttore: Massimiliano Cocozza<br />
Produzione: FCM in associazione con Imago<br />
Orbis, Bologna<br />
Anno di produzione: 2009<br />
Durata: 40 min.<br />
Questo ritratto di Juan Octavio Prenz<br />
prende spunto dall'analisi <strong>del</strong>l'opera "La<br />
favola di Innocenzo Onesto, il decapitato"<br />
per approfondire, insieme al suo autore, gli<br />
aspetti meno conosciuti ed i restroscena, al<br />
fine di tracciare lo stile cinico e poetico <strong>del</strong><br />
romanzo.<br />
Nell'opera originale si racconta di una tranquilla<br />
città <strong>del</strong> Sudamerica dove viene<br />
imposto il divieto alla risata, principale<br />
nemico <strong>del</strong> perbenismo piccolo-borghese.<br />
Per dare l'esempio, il buon Innocenzo si fa<br />
decapitare e innestare sul corpo la testa di<br />
un mostro, che dovrà divenire il nuovo<br />
mo<strong>del</strong>lo etico ed estetico a cui ispirarsi; ma<br />
il Potere non ha previsto che anche nella faccia<br />
inespressiva di un mostro, può nascere<br />
un ghigno o una smorfia, se non un riso, e<br />
Innocenzo riscoprirà a poco a poco la sua<br />
umanità, anche se ciò significa l'infamia e la<br />
morte.<br />
Il filmato propone, in un intrecciarsi di<br />
immagini e atmosfere, la genesi <strong>del</strong> romanzo,<br />
come in un gigantesco puzzle di<br />
emozioni e sfaccettature, spaziando nella<br />
vita reale <strong>del</strong>l'autore per poco a poco entrare<br />
nel suo mondo.<br />
Attraverso un articolato gioco visivo con<br />
l'uso dei colori si interpretano mondi<br />
immaginari quanto reali. Un autore davanti<br />
al foglio bianco da riempire, limpido e<br />
lucente come la sua mente; un tavolo da<br />
lavoro nero, sul quale prendono forma le<br />
visioni che diventano archetipi. La<br />
ricostruzione <strong>del</strong>la favola in un immaginario<br />
teatrino di marionette che rimanda<br />
all'infanzia si alterna al racconto <strong>del</strong>l'autore<br />
offrendo una visione possibile <strong>del</strong> percorso<br />
narrativo.<br />
CONCORSO