Apclai - Festival del Cinema Latino Americano a Trieste
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LOCOS DE LA BANDERA<br />
ARGENTINA<br />
Regia: Julio Cardoso<br />
Sceneggiatura: Julio Cardoso<br />
Fotografia: Ada Frontini e Fernando Cevallos<br />
Montaggio: Miguel Schverdfinger<br />
Musica: Nicolás Varchawski<br />
Suono: Eduardo Sánchez<br />
Produttore: Marcelo Schapces<br />
Produzione: Barakacine<br />
Anno di produzione: 2004<br />
Durata: 95 min.<br />
Il documentario vede la presenza di un personaggio di<br />
fantasia: Juan. È un ragazzo di vent'anni che non differisce<br />
in nulla da qualsiasi giovane contemporaneo.<br />
Lo vediamo mentre naviga sopra un'imbarcazione che<br />
trasporta un carico, il cui contenuto verrà rivelato solo<br />
nel finale <strong>del</strong>la storia. È evidente che per Juan questo<br />
carico ha un significato molto speciale. E risulta altresì<br />
chiaro che si è preso l'onere di "custodirlo" fino all'arrivo<br />
a destinazione.<br />
Durante il viaggio, Juan scrive una lettera che sarà il<br />
racconto in off sul quale si articolerà l'intera storia. Dai<br />
suoi ricordi d'infanzia, fino alla desolazione <strong>del</strong>la<br />
guerra, Juan accompagnerà il suo racconto intercalando<br />
immagini <strong>del</strong> passato, colpi di scalpello sul marmo<br />
mentre vengono intagliati i nomi dei compagni caduti,<br />
ricordi dei familiari dei soldati: elementi questi che,<br />
attraverso interviste e drammatizzazioni, ci permetteranno<br />
di riconoscere la nostra stessa storia, la nostra<br />
posizione di fronte ad un fatto che ci riconcilia con la<br />
storia. Juan sbarca alle Malvinas con il carico che sta<br />
proteggendo. Si tratta dei pezzi che faranno parte <strong>del</strong><br />
monumento che verrà costruito nel cimitero argentino<br />
di Darwin. Ogni pezzo porta l'iscrizione dei nomi,<br />
ogni nome ha una propria storia. La costruzione <strong>del</strong><br />
monumento sarà registrata e accompagnata dal racconto<br />
di Juan, che simbolizza ciascuno dei caduti nelle<br />
isole, per scoprire, alla fine, che è uno di loro.<br />
Julio Cardoso<br />
Nato a Buenos Aires nel 1956. Diplomato in Messa in<br />
Scena presso la Scuola Municipale di Arte Drammatica<br />
con il titolo di Regista Teatrale. È stato giornalista<br />
radiofonico per varie emittenti, fra cui Radio Provincia e<br />
Radio Rivadavia e giornalista grafico in varie<br />
pubblicazioni, fra cui Página/12, El Porteño e Brecha. È<br />
stato docente <strong>del</strong>la IUNA nella cattedra di Regia e nella<br />
“Escuela Panamericana de Arte en Dirección de<br />
Actores”. Ha co-sceneggiato Un día de suerte di Sandra<br />
Gugliotta (2000), Breccia x Cuatro (1986) di Marcelo<br />
Schapces e La Felicidad es un Revólver Caliente (1983).<br />
Ha montato, diretto, prodotto e sceneggiato programmi<br />
televisivi, fra i quali Picadero (2001), programma<br />
<strong>del</strong>l’Istituto Nazionale <strong>del</strong> Teatro messo in onda da Canal<br />
7. Autore e regista teatrale, ha lavorato anche in<br />
pubblicità per “Agencia Imaginaria S.A. Producciones<br />
Gráficas y Audiovisuales” (1993-1999), “Departamento<br />
Audiovisual de AB Producciones S.A”. e “Agencia<br />
Marcos Lohlé & Asoc.”, (1989). Fra gli incarichi<br />
istituzionali assunti, quelli di Coordinatore <strong>del</strong>la stampa<br />
esterna <strong>del</strong>la Segreteria di Stampa <strong>del</strong> Ministero<br />
<strong>del</strong>l’Economia nazionale e Capo di gabinetto <strong>del</strong>la<br />
Sottosegreteria <strong>del</strong>la Comunicazione Sociale <strong>del</strong>la<br />
Segreteria dei Media <strong>del</strong>la Nazione (1991, 1993).<br />
ARGENTINA<br />
PREMIO MALVINAS<br />
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