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San Casciano, pronta la torre del Chianti - Il Reporter

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<strong>Il</strong> Giornale nel tuo Comune<br />

Barberino, Tavarnelle, <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong><br />

1105984<br />

Giochi e scomesse<br />

Agenzia Ippica<br />

Slot machine<br />

APERTO TUTTI I GIORNI<br />

S.<strong>Casciano</strong> - Via P.zza Matteotti,3<br />

Tel 055 82.94.669<br />

ServiZi Tavarnelle<br />

<strong>la</strong> Viaggio saNitÀ tra FuNzioNa i camper<br />

Pregi, <strong>Il</strong> comparto difetti, ha eccellenze risentito molto <strong>del</strong><strong>la</strong> crisi,<br />

e ma novità tra le aziende <strong>del</strong><strong>la</strong> più in grande difficoltà ce n’è una<br />

azienda che continua toscana a <strong>la</strong>vorare PAGG.14-15 PAG.5<br />

Barberino<br />

Dopo il successo <strong>del</strong> 2009,<br />

a maggio torna <strong>la</strong> festa medievale<br />

con balli, suoni e maschere PAG.4<br />

SPorT<br />

gi<strong>la</strong>rDiNo iNNamorato<br />

<strong>Il</strong> bomber, pur al centro di alcune voci<br />

di mercato, giura amore a Firenze. “Qui<br />

sto bene, credo nel progetto” PAG.36<br />

<strong>San</strong> donato-tavarnelle<br />

“Continuo a giocare”: il capitano<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> squadra par<strong>la</strong> di vizi e virtù<br />

<strong>del</strong> campionato PAG.40<br />

Periodico d’informazione locale. Anno IV n.40 <strong>del</strong> 1 maggio 2010.<br />

N° reg 5579 <strong>del</strong> 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10<br />

PRIMO PIANO<br />

<strong>San</strong> <strong>Casciano</strong>, <strong>pronta</strong><br />

<strong>la</strong> <strong>torre</strong> <strong>del</strong> <strong>Chianti</strong><br />

La mafia abita anche qui<br />

Ed è sorvegliata speciale<br />

di Luca Serranò<br />

Era una notte di maggio di diciassette<br />

anni fa quando <strong>la</strong> <strong>la</strong>ma<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> ma<strong>la</strong> siciliana si piantò dritta<br />

nel cuore di Firenze, aprendo una<br />

ferita che ancora oggi brucia forte.<br />

La strage dei Georgofili, con tutto il<br />

suo dolore e <strong>la</strong> cortina di nebbie e<br />

punti oscuri che si è trascinata dietro,<br />

pesa ancora come un macigno.<br />

Come pure pesa lo spettro <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

mafia, che nel<strong>la</strong> nostra terra è meno<br />

presente che altrove, ma che – paro<strong>la</strong><br />

di Pier Luigi Vigna, ex procuratore<br />

nazionale antimafia – c’è. E<br />

c’è nelle sue forme più odiose. Cosa<br />

Nostra, ad esempio. Una presenza<br />

quatta e temibile che agisce in silenzio.<br />

E contro <strong>la</strong> quale va tenuta<br />

alta <strong>la</strong> guardia, anche se nel<strong>la</strong> nostra<br />

terra, spiega Vigna, “ci salva<br />

<strong>la</strong> mancanza di collusioni politicoamministrative”.<br />

All’ex magistrato<br />

fa eco Salvatore Calleri, presidente<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> Fondazione Caponnetto, che<br />

racconta perché <strong>la</strong> Toscana fa tanta<br />

go<strong>la</strong> al<strong>la</strong> mafia… PAGG.16-17<br />

fuori servizi porta<br />

PAG.7<br />

Con La sanità <strong>la</strong> bel<strong>la</strong> stagione<br />

torna funziona <strong>la</strong> voglia di gite<br />

PAGG.14-15 PAG.6<br />

MAGGIO 2010<br />

In 3D è tutta<br />

un’altra cosa<br />

Andrea Muzzi*<br />

<strong>Il</strong> mondo si divide sempre<br />

più fra anziani e<br />

giovani. Una forbice<br />

alle cui estremità stanno<br />

due categorie di persone che non hanno quasi<br />

niente in comune. I nostri anziani hanno<br />

votato per <strong>la</strong> Repubblica mandando il re in<br />

esilio. I nostri giovani vivono in una Repubblica<br />

dove non solo i Savoia sono tornati,<br />

ma si mettono pure a cantare! Io da bambino<br />

il principe azzurro me lo immaginavo<br />

un uomo intelligente, generoso, coraggioso!<br />

Guardando Emanuele Filiberto ho capito<br />

una cosa: gli hanno fatto un incantesimo!<br />

Gli anziani <strong>la</strong> mattina si alzavano presto ed<br />

andavano a <strong>la</strong>vorare. Oggi i giovani si alzano<br />

e basta! <strong>Il</strong> <strong>la</strong>voro non c’è. I nostri anziani<br />

vedevano i film in bianco e nero. I nostri<br />

giovani al cinema vedono i film in 3D. Gli<br />

occhiali 3D sono un’invenzione fantastica:<br />

io per esempio li faccio indossare sempre a<br />

mia moglie. Nudo non sono un gran che …<br />

ma in tridimensionale faccio anch’io <strong>la</strong> mia<br />

bel<strong>la</strong> figura! I nostri anziani vivevano in un<br />

mondo pulito. Oggi invece i mari sono così<br />

sporchi che Gesù non dovrebbe camminarci<br />

sopra: con il catrame che c’è sono buoni tutti.<br />

Dovrebbe nuotarci dentro! Quel<strong>la</strong> sarebbe<br />

un’impresa! I nostri anziani vivevano in<br />

un mondo dove i rapporti umani erano fondamentali.<br />

I nostri giovani vivono nell’era<br />

<strong>del</strong> computer; il grande amico che fa tutto<br />

al posto nostro! Molti giovani per fare sesso<br />

usano le chat. Ho un cugino che ha una connessione<br />

così lenta che quando si collega ad<br />

un sito a luci rosse vede solo un uomo e una<br />

donna che si fumano una sigarettina! Oggi<br />

molti anziani fanno di tutto per sembrare<br />

giovani. Mia suocera s’è rifatta tutta ed infatti<br />

quando va a riprendere mio figlio a scuo<strong>la</strong><br />

un bimbo <strong>del</strong><strong>la</strong> materna <strong>la</strong> molesta sempre!<br />

*Comico<br />

societÀ. istruzione. Molte <strong>Il</strong> le cruccio giovani promesse di tutti è rappresentato fiorentine che stanno dai tagli “spiccando al personale il volo”<br />

Quelli Scuo<strong>la</strong>, che è zitti tempo zitti di ce preiscrizioni<br />

l’hanno fatta<br />

SM i direbbe aggio, che è tempo <strong>la</strong> nostra di preiscrizioni. sia una terra<br />

piuttosto Si comincia feconda. a E par<strong>la</strong>re non solo di nuovo di olive,<br />

bistecche sco<strong>la</strong>stico e vigneti, quando ma pure ancora di talenti. non<br />

anno<br />

si Artisti. sono Musicisti, chiusi quaderni cantautori, e sussidiari. fotografi,<br />

Anche ma anche il <strong>Chianti</strong> attori, imprenditori, non fa eccezione sportivi<br />

e già politici. da questo Giovani, mese giovanissimi. cominciano Che a<br />

farsi da Firenze sentire hanno i primi preso numeri il volo e a hanno proposito<br />

cominciato di c<strong>la</strong>ssi a fare strada. formare È il caso, e tagli ad<br />

da esempio, subire. <strong>del</strong><strong>la</strong> Facendo cantante alcune Diana semplici<br />

(fiorentinissima, osservazioni a dispetto sui dati <strong>del</strong> provvisori cognome)<br />

Winter<br />

che c<strong>la</strong>sse riguardano ’85 e un curriculum gli iscritti che vanta all’anno anche<br />

una tournèe emergono con Giorgia. differenze Ma <strong>la</strong> gio-<br />

2010-2011, e<br />

similitudini vane Winter è fra in ottima le situazioni compagnia: <strong>del</strong>le da una Stel<strong>la</strong> sezione (1984) e Vittoria quest’anno Puccini il rischio (1981). E è<br />

scuole citare anche di <strong>San</strong> il duo <strong>Casciano</strong> <strong>del</strong>le sorelle e <strong>del</strong>l’Istituto<br />

<strong>la</strong> violista comprensivo Giulia Nuti, in gestione lo speaker associata di Rasciano<br />

cittadino, <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse preoccupazione 1975, e altra principale gioventù<br />

Bazzana, che poi ciò sono accada i politici: di nuovo. fa scuo<strong>la</strong> A <strong>San</strong> il primo Ca-<br />

fra dio Tavarnelle Deejay Federico e Barberino. Russo. E <strong>Il</strong> poi cruccio c’è <strong>la</strong> riguarda con sede a invece Pa<strong>la</strong>zzo <strong>la</strong> Vecchio richiesta (come di Cecilia<br />

Pezza, di nata supporto, nel 1986) al<strong>la</strong> o quale con scranno dovrà<br />

insegnanti<br />

comune società di di ventenni queste fiorentini realtà sco<strong>la</strong>stiche che aiuta le<br />

è aziende rappresentato ad investire dai nel tagli sociale personale e fattura provvedere in Provincia, per vedi gran Tommaso parte Vil<strong>la</strong> l’amministrazione.<br />

1974). Ma a quanto Diverso, pare invece, anche i “senior” il dato<br />

(Pdl,<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> cifre interessanti. riforma Gelmini. Tutto questo A Tavarnellmenticare<br />

e Barberino altre giovanissime il problema eccellenze: è anche sul<strong>la</strong> non se presenza <strong>la</strong> passano di male. studenti L’Istat ci stranieri: raccon-<br />

senza di-<br />

numerico: vedi al<strong>la</strong> voce al<strong>la</strong> Emiliano scuo<strong>la</strong> Viviano, <strong>del</strong>l’infanzia, portiere <strong>la</strong> ta infatti crescita che <strong>del</strong> siamo numero una terra di di alunni gente longeva,<br />

e che si <strong>la</strong> è arrestata Toscana si a piazza Tavarnelle seconda e<br />

immigrati<br />

per <strong>del</strong> Bologna citare una cresciuto <strong>del</strong>le nel molte Firenze questioni Ovest.<br />

aperte Oppure per il capitolo l’anno spettacolo, a venire, dove il ministervano<br />

volti già e l’anno nomi come scorso quelli non di finanziò Martina scuole pelli bianchi. di <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong>. PAGG.28-29<br />

si tro-<br />

Barberino, nel<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica mentre <strong>del</strong>le regioni continua più nelle ca-<br />

PAGG.2-3<br />

“Qualunque cosa tu possa fare,<br />

sogno tu possa sognare COMINCIA.<br />

L’audacia reca in se genialità,<br />

magia e forza.<br />

COMINCIA OrA”<br />

J.W. Goethe<br />

www.coamcostruzioni.it t.055 8348879<br />

Edizione <strong>del</strong> <strong>Chianti</strong> F.no • 13.050 copie distribuite da


2 Maggio 2010<br />

l’inchiesta. Viaggio negli istituti sparsi sul territorio<br />

Scuo<strong>la</strong>: rischi e promesse<br />

per il prossimo anno<br />

Dai tagli al personale alle sezioni che scompaiono di colpo,<br />

un salto nel<strong>la</strong> situazione didattica <strong>del</strong> <strong>Chianti</strong> fiorentino<br />

I<strong>la</strong>ria Esposito<br />

Tavarnelle, Barberino e <strong>San</strong> casciano: a settembre,<br />

<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> ricomincerà per i bambini<br />

di tutti e tre i comuni. Alcuni di loro<br />

vivranno il loro primo giorno di scuo<strong>la</strong>,<br />

altri <strong>la</strong>sceranno i loro compagni per passare a un<br />

ciclo superiore di studi e siamo in periodo di prescrizioni.<br />

Facendo alcune semplici osservazioni sui<br />

dati provvisori che riguardano gli iscritti all’anno<br />

2010-2011, emergono differenze e similitudini fra<br />

le situazioni <strong>del</strong>le scuole di <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong> e <strong>del</strong>l’istituto<br />

comprensivo in gestione associata fra Tavarnelle<br />

e Barberino. <strong>Il</strong> cruccio comune di queste realtà<br />

sco<strong>la</strong>stiche è rappresentato dai tagli al personale<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> riforma Gelmini. A Tavarnelle e Barberino il<br />

problema è anche numerico: al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> <strong>del</strong>l’infanzia,<br />

per citare una <strong>del</strong>le molte questioni aperte per<br />

l’anno a venire, il ministero già l’anno scorso non<br />

finanziò una sezione e quest’anno il rischio è che<br />

ciò accada di nuovo. A <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong> <strong>la</strong> preoccupazione<br />

principale riguarda invece <strong>la</strong> richiesta di<br />

insegnanti di supporto, al<strong>la</strong> quale dovrà provvedere<br />

per gran parte l’amministrazione. Diverso, invece, il<br />

dato sul<strong>la</strong> presenza di studenti stranieri: <strong>la</strong> crescita<br />

<strong>del</strong> numero di alunni immigrati si è arrestata a Tavarnelle<br />

e Barberino, mentre continua nelle scuole<br />

di <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong>.<br />

<strong>San</strong> casciano. I numeri degli iscritti non sono cambiati rispetto al 2009<br />

Tagli al personale: il Comune<br />

paga gli insegnanti di sostegno<br />

L<br />

’anno sco<strong>la</strong>stico 2010-2011 a <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong>, secondo<br />

quanto emerge dai dati sulle prime iscrizioni ad<br />

oggi disponibili, non sarà molto diverso da quello passato.<br />

“Da alcuni anni – spiegano congiuntamente il sindaco<br />

Massimiliano Pescini e l’assessore al<strong>la</strong> pubblica istruzione<br />

Chiara Molducci - <strong>la</strong> situazione è stabile: non registriamo<br />

alcun aumento o calo nel numero degli allievi<br />

presenti nei plessi sco<strong>la</strong>stici <strong>del</strong> territorio comunale”.<br />

Secondo i dati <strong>del</strong>le iscrizioni al<strong>la</strong> refezione sco<strong>la</strong>stica,<br />

all’anno prossimo sono segnati 1305 alunni fra primarie<br />

e infanzia. Attualmente, escludendo le scuole medie<br />

(per le quali i dati non sono ancora disponibili) nei plessi<br />

sco<strong>la</strong>stici <strong>del</strong> comune studiano 1250 alunni. Cinquanta<br />

Viviamo nell’incertezza<br />

e questo è un dato<br />

che non conforta affatto<br />

bambini in più, ma probabilmente questa rappresenta<br />

un’oscil<strong>la</strong>zione normale per le possibilità di assorbimento<br />

degli istituti <strong>del</strong> territorio. Per quanto riguarda <strong>la</strong> presenza<br />

di stranieri, nel corrente anno sco<strong>la</strong>stico gli alunni<br />

non italiani sono in totale 148. Per il momento, fra i nuovi<br />

ingressi a settembre vi saranno per le scuole <strong>del</strong>l’infanzia<br />

15 bambini stranieri, per le primarie 13 e ancora 15 per<br />

l’istituto secondario inferiore. A <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong>, come in<br />

molte altre parti di Italia, i disagi nel settore scuo<strong>la</strong> si<br />

sentono eccome. Ad esempio, i tagli al personale sco<strong>la</strong>stico<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> riforma Gelmini costringeranno l’amministrazione<br />

comunale di <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong> a provvedere al<strong>la</strong><br />

maggior parte <strong>del</strong>le spese per gli insegnanti di sostegno,<br />

che naturalmente continuano a servire come, se non più<br />

di prima. La situazione viene illustrata ancora da sindaco<br />

e assessore al<strong>la</strong> Pubblica istruzione: “Ci preme evidenziare<br />

i gravi problemi causati dai tagli e dalle riduzioni<br />

di personale determinati dal Governo; un vero e proprio<br />

rischio per l’efficienza e il mantenimento dei servizi comunali<br />

che con grandi sforzi i nostri bi<strong>la</strong>nci contribuiscono<br />

a tenere in piedi. Come nel caso <strong>del</strong>le monosezioni<br />

<strong>del</strong>le scuole per l’infanzia di Bargino, Monteridolfi e <strong>San</strong><br />

Pancrazio. Ogni anno purtroppo equivale a un punto interrogativo:<br />

sul<strong>la</strong> base <strong>del</strong> numero <strong>del</strong>le c<strong>la</strong>ssi, il governo<br />

decide o no di riconfermare il personale sco<strong>la</strong>stico. <strong>Il</strong><br />

rischio è quello di cadere sotto <strong>la</strong> scure come è capitato<br />

ai nostri vicini di casa, Barberino e Tavarnelle, ai quali<br />

era stato tagliato il personale di un’intera sezione <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

scuo<strong>la</strong> per l’infanzia. Insomma, viviamo nell’incertezza<br />

e questo è certo un dato di fatto che non conforta. Da<br />

parte nostra e con l’impiego di tutti i mezzi possibili cercheremo<br />

tuttavia di continuare a sostenere e favorire le<br />

nostre priorità: i servizi legati al mondo <strong>del</strong>l’educazione<br />

e <strong>del</strong>l’edilizia sco<strong>la</strong>stica”.<br />

/I.E.<br />

focus<br />

<strong>Il</strong> quadro realizzato dai bambini con Giuliano Ghelli<br />

Se gli artisti sono under 5<br />

La consegna <strong>del</strong> quadro<br />

colori e <strong>la</strong> fantasia <strong>del</strong> pittore<br />

I Giuliano Ghelli si uniscono al<strong>la</strong><br />

creatività dei bambini. Ne nasce<br />

un quadro corale di straordinaria<br />

armonia cromatica ed espressività.<br />

E’ il sindaco Massimiliano<br />

Pescini ad esporlo all’interno <strong>del</strong><br />

proprio ufficio dopo averlo ricevuto<br />

a titolo di dono dalle mani<br />

<strong>del</strong>lo stesso Ghelli. L’opera porta<br />

il segno e <strong>la</strong> firma <strong>del</strong>l’artista toscano<br />

e dei suoi piccoli settanta<br />

coautori. Questo è infatti il numero<br />

dei bambini provenienti<br />

dalle tre scuole <strong>del</strong>l’infanzia di<br />

Montefiridolfi, Bargino e <strong>San</strong><br />

Pancrazio, che hanno contribuito<br />

al<strong>la</strong> creazione <strong>del</strong> quadro avvenuta<br />

in maniera collettiva lo scorso<br />

novembre all’interno <strong>del</strong>l’atelier<br />

di Ghelli. L’iniziativa, promossa<br />

dal Comune in col<strong>la</strong>borazione<br />

con Fondazione Ghelli curata<br />

da <strong>San</strong>dra Stanghellini, ha visto<br />

<strong>la</strong> partecipazione di tre diverse<br />

c<strong>la</strong>ssi accompagnate dai rispettivi<br />

insegnanti. “Un sentito ringraziamento<br />

- dichiara l’artista Giuliano<br />

Ghelli - al personale didattico e<br />

soprattutto ai bambini che con <strong>la</strong><br />

loro gioiosa curiosità hanno reso<br />

quel<strong>la</strong> giornata davvero memorabile<br />

trasformando <strong>la</strong> mia prova<br />

colore in un’opera viva che, sul<strong>la</strong><br />

base di un tema a me caro, le migrazioni,<br />

par<strong>la</strong> con segni-disegni<br />

il linguaggio dei piccoli pittori”.<br />

“L’arte contemporanea vicina ai<br />

bambini; - commenta il primo<br />

cittadino Massimiliano Pescini<br />

- con questa iniziativa e grazie<br />

al<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione di Giuliano<br />

Ghelli e <strong>del</strong>le scuole <strong>del</strong> territorio,<br />

abbiamo inteso trasmettere<br />

una diversa modalità di approccio<br />

all’arte da parte <strong>del</strong> mondo<br />

<strong>del</strong>l’infanzia. Un rapporto basato<br />

sul contatto diretto e sugli aspetti<br />

più concreti <strong>del</strong>l’arte”. /<strong>Il</strong>.Bia.<br />

Copia in abbonamento postale<br />

il reporter<br />

è un periodico di 10 edizioni<br />

che mensilmente<br />

viene distribuito da<br />

in 218.902 copie<br />

<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> <strong>del</strong> <strong>Chianti</strong> F.no raggiunge 13.050 famiglie<br />

nei Comuni di Barberino, Tavarnelle, <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong><br />

Editore e Concessionaria Pubblicitaria:<br />

Web&press edizioni s.r.l.<br />

Direzione ed amministrazione:<br />

via Kassel 17- 50126 Firenze<br />

tel. 848.80.88.68<br />

Direttore Responsabile: Matteo Francini<br />

Service editoriale e grafico:<br />

tabloid soc.coop., Firenze (FI)<br />

scrivimi@ilreporter.it<br />

Stampato da Rotopress International, Loreto (AN)<br />

Anno Periodico IV n.40 d’informazione <strong>del</strong> 1 maggio 2010 locale<br />

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<strong>Il</strong> caso. Confermata <strong>la</strong> ditta che distribuisce i pasti<br />

Alle mense torna <strong>la</strong> Dussmann<br />

3<br />

Anche per l’anno sco<strong>la</strong>stico 2010-<br />

2011 sarà <strong>la</strong> società Dussmann a<br />

fornire il servizio di mensa nelle<br />

scuole di Tavarnelle e Barberino.<br />

La ditta aveva già iniziato ad occuparsi<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> refezione sco<strong>la</strong>stica<br />

a settembre 2009. Tuttavia, fino<br />

a maggio <strong>del</strong>lo stesso anno il Tar<br />

sospese in via caute<strong>la</strong>tiva l’aggiudicazione<br />

<strong>del</strong>l’appalto per via <strong>del</strong><br />

Sono emerse<br />

opinioni positive<br />

sul servizio erogato<br />

lo scorso anno<br />

ricorso mosso da parte <strong>del</strong><strong>la</strong> società<br />

Sir-Eudania, che aveva partecipato<br />

al<strong>la</strong> gara in associazione con <strong>la</strong><br />

Cir-Food, già fornitrice <strong>del</strong> servizio<br />

mensa negli anni precedenti. Venuta<br />

meno <strong>la</strong> sospensione, da settembre<br />

il servizio refezione passò<br />

rego<strong>la</strong>rmente al<strong>la</strong> Dussmann, ma<br />

<strong>la</strong> Sir-Eudania impugnò <strong>la</strong> sentenza<br />

di respingimento <strong>del</strong> Tar davanti al<br />

Consiglio di Stato. A giugno 2009<br />

anche il Consiglio di Stato respinse<br />

<strong>la</strong> richiesta avanzata dal<strong>la</strong> Sir-Eudania<br />

di sospensione caute<strong>la</strong>re <strong>del</strong>l’affidamento<br />

<strong>del</strong> servizio al<strong>la</strong> nuova<br />

società. A marzo 2010, <strong>la</strong> vicenda<br />

si è chiusa definitivamente, con il<br />

respingimento anche <strong>del</strong><strong>la</strong> richiesta<br />

di annul<strong>la</strong>mento degli atti re<strong>la</strong>tivi<br />

all’affidamento <strong>del</strong>l’appalto al<strong>la</strong><br />

Dussmann. Nel frattempo, sembra<br />

che <strong>la</strong> società attualmente fornitrice<br />

abbia instaurato una buona col<strong>la</strong>borazione<br />

con le scuole che serve:<br />

“Da due incontri con <strong>la</strong> commissione<br />

mensa – spiega Marina Baretta,<br />

assessore al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> di Tavarnelle<br />

- sono emerse opinioni positive<br />

sul servizio erogato in quest’ultimo<br />

anno. La valutazione dei prodotti<br />

e <strong>del</strong>le modalità di erogazione <strong>del</strong><br />

servizio sono state soddisfacenti e<br />

<strong>la</strong> ditta si è dimostrata disponibile<br />

ad assecondare per quanto possibile<br />

le nostre esigenze, oltre ai partico<strong>la</strong>ri<br />

bisogni alimentari di alcuni ragazzi”.<br />

/I.E.<br />

Tavarnelle e Barberino/1. È il secondo anno consecutivo di stop al<strong>la</strong> crescita di presenze non italiane<br />

Extracomunitari, nel 2010 nessun nuovo iscritto<br />

I tagli hanno colpito anche gli istituti di Tavarnelle e<br />

Barberino, tra cui <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> <strong>del</strong>l’infanzia di Bustecca,<br />

dove <strong>la</strong> Regione si accollò il mancato finanziamento<br />

di una c<strong>la</strong>sse da parte <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Istruzione<br />

istituto comprensivo di Tavarnelle e Barberino<br />

si compone di quattro scuole <strong>del</strong>l’in-<br />

L’<br />

fanzia, tre primarie e una scuo<strong>la</strong> secondaria. Una<br />

realtà in cui studiano e crescono, attualmente,<br />

1143 ragazzi. Maggio è tempo di prescrizioni e<br />

da alcuni dati provvisori sulle prime richieste di<br />

inserimento giunte all’ufficio scuo<strong>la</strong>, è già possibile<br />

fare alcune osservazioni. Per adesso le domande<br />

di iscrizione per i tre livelli di compresi<br />

nell’istituto sono in totale 285. L’anno passato i<br />

nuovi iscritti a settembre erano 372, un centinaio<br />

di più, ma come già affermato mancano alcuni<br />

mesi all’inizio <strong>del</strong> nuovo anno sco<strong>la</strong>stico e <strong>la</strong><br />

cifra è destinata a salire. Al totale <strong>del</strong>le domande<br />

pervenute finora devono esserne aggiunte 19<br />

che riguardano le scuole materne, i cosiddetti<br />

“anticipi”. Si tratta dei bambini nati fra gennaio<br />

e aprile e per i quali i genitori spesso preferiscono<br />

che <strong>la</strong> carriera sco<strong>la</strong>stica inizi un anno prima.<br />

Le richieste in questo senso non sempre possono<br />

essere soddisfatte e probabilmente <strong>la</strong> questione<br />

si presenterà anche l’anno prossimo. Non sembra,<br />

invece, che debba aumentare <strong>la</strong> cifra degli<br />

studenti non italiani. Infatti, l’anno passato <strong>la</strong><br />

presenza di alunni stranieri extracomunitari e<br />

comunitari ammontava a 123 unità, quindi poco<br />

più <strong>del</strong> 10% <strong>del</strong> totale. Di questi, nessuno era<br />

un nuovo iscritto. Quest’anno, almeno per il<br />

momento, sembra che non se ne siano aggiunti<br />

altri e che, anzi, due se ne siano andati. La direzione<br />

<strong>del</strong>l’istituto comprensivo spiega l’arresto<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> crescita di presenze non italiane con l’ormai<br />

avvenuto ricongiungimento familiare dei<br />

nuclei immigrati, che come fenomeno ha avuto<br />

il suo picco fra 4 e 6 anni fa. Interessante soffermarsi<br />

sulle provenienze dei ragazzi attualmente<br />

studenti <strong>del</strong>l’istituto comprensivo: in ordine di<br />

consistenza numerica si hanno albanesi, romeni,<br />

indiani, tunisini e marocchini, brasiliani e<br />

argentini. Tuttavia, non manca qualche inglese,<br />

svizzero, o<strong>la</strong>ndese e americano. Al di là di quelli<br />

che saranno i dati definitivi sulle iscrizioni, alcuni<br />

problemi dovranno essere affrontati prima<br />

di settembre. Prima fra tutti, <strong>la</strong> questione che già<br />

l’anno scorso ha riguardato <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> <strong>del</strong>l’infanzia<br />

di Bustecca, dove il mancato finanziamento<br />

da parte <strong>del</strong> ministero di una sezione a fronte<br />

di un alto numero di richieste, fece sì che <strong>la</strong><br />

Regione si accol<strong>la</strong>sse <strong>la</strong> spesa <strong>del</strong> servizio formando<br />

una c<strong>la</strong>sse aggiuntiva di 28 bambini.<br />

Quest’anno, il problema si potrebbe riproporre,<br />

se il Ministero non dovesse accogliere un’altra<br />

volta le richieste di amministrazione, Regione e<br />

genitori.<br />

/I.E.<br />

Tavarnelle e barberino/2. La vicepreside <strong>del</strong>l’istituto comprensivo Bruna Cobau racconta cosa e come è cambiato<br />

Laboratori didattici per bambini stranieri<br />

La gestione di un istituto comprensivo<br />

come quello di Tavarnelle e Barberino,<br />

con i suoi 1200 iscritti, richiede <strong>la</strong><br />

risoluzione di una lunga serie di problemi<br />

che ogni anno si rinnovano,cambiano e<br />

allo stesso tempo permettono di avere un punto<br />

di vista privilegiato su molti dei fenomeni<br />

sociali che caratterizzano il nostro tempo. Lo<br />

sa bene Bruna Cobau, vicepreside <strong>del</strong>l’istituto<br />

comprensivo, che in prossimità <strong>del</strong><strong>la</strong> conclusione<br />

<strong>del</strong>l’anno sco<strong>la</strong>stico corrente e in epoca<br />

di preiscrizioni al prossimo ha risposto ad alcune<br />

nostre domande.<br />

Quali problemi dovranno essere affrontati<br />

prima di settembre<br />

Probabilmente alle scuole <strong>del</strong>l’infanzia ci sarà<br />

una lista d’attesa, per i due plessi di Barberino<br />

e Vico. Rimarranno alcuni posti a Sambuca<br />

Con <strong>la</strong> riforma Moratti<br />

gli insegnanti facevano<br />

<strong>la</strong>boratori il pomeriggio,<br />

invece con <strong>la</strong> riforma<br />

Gelmini sono stati<br />

tagliati, togliendo<br />

ai ragazzi l’opportunità<br />

di partecipare<br />

e Marcialle, quindi porebbe essere chiesto ai<br />

bambini che rimarranno nel<strong>la</strong> lista di andare<br />

lì. Questo dipende dal fatto che nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong><br />

nuova di Barberino le richieste sono molte e ci<br />

sarebbe bisogno di una sezione in più, che si<br />

spera il ministero finanzi. Anche con <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong><br />

primaria di Tavarnelle c’è un problema, perché<br />

secondo gli iscritti, ogni anno, si assegnano al<strong>la</strong><br />

scuo<strong>la</strong> stessa 2 o 3 sezioni. L’anno scorso se<br />

ne sono potute fare soltanto 2, ma molto numerose.<br />

Inoltre, sarà difficile garantire tutti gli<br />

anticipi chiesti alle scuole <strong>del</strong>l’infanzia e le domande<br />

di tempo pieno alle primarie.<br />

Qual è stato l’impatto <strong>del</strong><strong>la</strong> riforma Gelmini<br />

sull’istituto<br />

<strong>Il</strong> cambiamento è stato avvertito a livello organizzativo,<br />

soprattutto nelle scuole medie. Con<br />

<strong>la</strong> riforma Moratti gli insegnanti facevano i <strong>la</strong>boratori<br />

di pomeriggio, che adesso sono stati<br />

tagliati. Alle scuole <strong>del</strong>l’infanzia 3 insegnanti<br />

<strong>la</strong>voravano su 2 c<strong>la</strong>ssi, mentre adesso un insegnante<br />

ha molte più ore di altri, con una conseguente<br />

difficoltà di gestire <strong>la</strong> didattica in modo<br />

equo.<br />

Cosa è stato fatto e cosa si farà per favorire<br />

l’integrazione dei bambini immigrati o figli<br />

di immigrati<br />

Si continuerà con le attività che abbiamo portato<br />

avanti quest’anno. I bambini al loro arrivo<br />

saranno assistiti da un mediatore linguistico per<br />

6 ore <strong>la</strong> settimana, oltre a partecipare a lezioni<br />

integrative di lingua italiana. Con i fondi dei<br />

servizi sociali abbiamo attivato dei <strong>la</strong>boratori<br />

didattici in orari aggiuntivi. Spesso i ragazzi<br />

partecipano a varie attività di integrazione e socializzazione<br />

e anche le mamme, da quest’anno,<br />

hanno potuto partecipare a lezioni a tema in<br />

cui veniva loro insegnato l’italiano. Sono troppo<br />

frequenti, infatti, i casi in cui i bambini riescono<br />

a imparare <strong>la</strong> nostra lingua e divengono<br />

l’unico tramite fra noi e i loro genitori. /I.E.


4 Maggio 2010<br />

Barberino. Torna l’appuntamento con <strong>la</strong> festa che l’anno scorso ha coinvolto tutto il paese<br />

Ritorno al Medioevo... per due giorni<br />

Dopo il successo <strong>del</strong><strong>la</strong> prima edizione Barberino fa il bis,<br />

proponendo spettacoli in costume e facendo <strong>del</strong> bene<br />

I<strong>la</strong>ria Esposito<br />

Un momento <strong>del</strong><strong>la</strong> festa<br />

La onlus Happy<br />

Days raccoglie<br />

fondi per lo Zambia<br />

E’ passato soltanto un<br />

anno dal<strong>la</strong> prima Festa<br />

Medievale, ma l’attesa<br />

per <strong>la</strong> seconda edizione<br />

è paragonabile a quel<strong>la</strong> che si percepisce<br />

all’avvicinarsi <strong>del</strong>le grandi<br />

ricorrenze. Sabato 29 e 30 maggio<br />

Barberino tornerà indietro di mille<br />

anni, grazie al<strong>la</strong> partecipazione di<br />

tante associazioni e allo sforzo organizzativo<br />

<strong>del</strong>l’amministrazione<br />

comunale e <strong>del</strong><strong>la</strong> Happy Days onlus,<br />

che nel 2009 ha iniziato questa<br />

tradizione in maniera <strong>del</strong> tutto<br />

spontanea. “Happy Days – spiega<br />

Anna Brancaccio, presidente<br />

<strong>del</strong>l’associazione - si occupa di<br />

reperimento di fondi per <strong>la</strong> formazione<br />

e lo sviluppo, in partico<strong>la</strong>re<br />

a favore <strong>del</strong>lo Zambia. Paralle<strong>la</strong>mente,<br />

portiamo avanti dei progetti<br />

formativi nelle scuole locali, che<br />

principalmente hanno lo scopo di<br />

mettere in contatto i nostri bambini<br />

con quelli <strong>del</strong><strong>la</strong> difficile realtà<br />

zambiana. <strong>Il</strong> progetto “compagni di<br />

banco” prevede che i ragazzi preparino<br />

degli e<strong>la</strong>borati su dei quaderni,<br />

che quando possibile vengono portati<br />

in Zambia dai volontari perché<br />

i bambini che vi vivono possano<br />

vederli e rispondere con i propri <strong>la</strong>vori”.<br />

<strong>Il</strong> tentativo è quello di creare<br />

un contatto il più frequente e continuativo<br />

possibile. “L’anno passato<br />

– continua Brancaccio - proprio<br />

nell’ambito di “compagni di banco”,<br />

ai bambini fu chiesto di fare<br />

un <strong>la</strong>voro sul<strong>la</strong> favo<strong>la</strong> e sul castello<br />

di Barberino, quindi riguardante il<br />

tema <strong>del</strong> medioevo. In questo modo<br />

nacque l’idea di una vera e propria<br />

festa, che avrebbe permesso ai nostri<br />

bambini di divertirsi insieme e<br />

poi spedire le foto e le testimonianze<br />

di questa esperienza ai loro amici<br />

in Zambia”. Dal momento che <strong>la</strong><br />

prima edizione <strong>del</strong>l’evento ha finito<br />

per coinvolgere tutti gli abitanti<br />

di Barberino, non si è potuto far a<br />

meno di rendere <strong>la</strong> festa un appuntamento<br />

fisso. Per di più, quest’anno<br />

parteciperanno molte frazioni,<br />

come Prugnano, <strong>San</strong> Donato in<br />

Poggio e <strong>San</strong>t’Appiano. Dalle 17<br />

di sabato 29, per le vie <strong>del</strong> paese<br />

saranno allestiti i banchi <strong>del</strong> mercato.<br />

Moltissime associazioni locali<br />

saranno presenti coi loro prodotti<br />

e il ricavato <strong>del</strong><strong>la</strong> vendita di questi<br />

sarà impiegato nel finanziamento<br />

di diversi progetti di beneficenza.<br />

Fino a mezzanotte si alterneranno<br />

spettacoli di diverso tipo, dal teatro<br />

ai cortei medievali. Dal<strong>la</strong> Sicilia<br />

sarà presente <strong>la</strong> Castel<strong>la</strong>na d’Italia,<br />

ospite d’onore con tutto il gruppo<br />

di Caccamo, in provincia di Palermo.<br />

Dal pomeriggio di domenica<br />

30 ricomincerà il mercato e si potrà<br />

assistere al<strong>la</strong> sfi<strong>la</strong>ta <strong>del</strong> corteo storico<br />

fiorentino. I 30 bambini iscritti<br />

a Happy Days Onlus saranno coinvolti<br />

in maniera attiva con una danza<br />

medievale e saranno presenti anche<br />

i ragazzi <strong>del</strong><strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> di musica<br />

di Tavarnelle.<br />

<strong>la</strong> sentenza. <strong>Il</strong> Tar ha deciso per l’abbattimento<br />

Bovini ma<strong>la</strong>ti, vent’anni per decidere<br />

Dopo vent’anni di attesa il lungo<br />

contenzioso tra l’amministrazione<br />

e un allevamento di <strong>San</strong>t’Appiano<br />

in merito all’abbattimento di<br />

un gruppo di capi di bestiame non<br />

tracciati può considerarsi legalmente<br />

concluso. Ma per l’amministrazione<br />

eseguire l’ordinanza di abbattimento<br />

degli animali, che non essendo stata<br />

impugnata nei tempi previsti dal<strong>la</strong><br />

legge da parte <strong>del</strong>l’allevatore non<br />

può essere oggetto di ricorso, non<br />

è impresa facile: “Quegli animali –<br />

spiega il sindaco Maurizio Semplicinon<br />

devono assolutamente finire nel<br />

mercato alimentare. Abbiamo lottato<br />

anni per questo motivo. <strong>Il</strong> rischio è<br />

<strong>la</strong> trasmissione di ma<strong>la</strong>ttie e <strong>la</strong> contaminazione<br />

di altri animali. Adesso<br />

il problema non è più legale. Tuttavia,<br />

per abbattere questi capi come è<br />

giusto che avvenga, bisogna entrare<br />

nell’allevamento. A farlo, per di più,<br />

devono essere persone qualificate e<br />

autorizzate. A questo punto, stiamo<br />

pensando a quali possono essere le<br />

vie da percorrere affinché <strong>la</strong> vicenda<br />

si concluda velocemente. Una strada<br />

potrebbe essere quel<strong>la</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong> protezione<br />

civile, a cui sto valutando di rivolgermi.<br />

Ad ogni modo, cercheremo di<br />

intervenire nel<strong>la</strong> maniera più rapida<br />

possibile”.Per chi non avesse seguito<br />

<strong>la</strong> vicenda, <strong>la</strong> battaglia legale fra il<br />

comune di Barberino e l’allevamento<br />

in questione iniziò molto tempo<br />

fa. Alcuni controlli sanitari di quel<strong>la</strong><br />

che all’epoca si chiamava ancora Usl<br />

segna<strong>la</strong>rono <strong>la</strong> presenza di capi non<br />

tracciabili - difficile stabilirne il numero<br />

attuale dopo tanti anni, ma allora<br />

erano una quindicina - e quindi<br />

non idonei a essere macel<strong>la</strong>ti e immessi<br />

nel mercato. L’amministrazione<br />

emanò un’ordinanza di chiusura<br />

<strong>del</strong>l’allevamento, comunque dopo<br />

aver sollecitato il proprietario a risolvere<br />

<strong>la</strong> situazione in maniera, per così<br />

dire, spontanea. <strong>Il</strong> tito<strong>la</strong>re <strong>del</strong>l’azienda<br />

impugnò il provvedimento. Trascorsi<br />

molti anni, soltanto al<strong>la</strong> fine<br />

di marzo di quest’anno il Tar ha dato<br />

ragione all’allevatore, poiché vizi<br />

procedurali impedivano di considerare<br />

valida l’ordinanza stessa. Tuttavia,<br />

già prima <strong>del</strong><strong>la</strong> decisione <strong>del</strong> tribunale<br />

di prima istanza e poco dopo aver<br />

ordinato <strong>la</strong> chiusura <strong>del</strong>l’allevamento,<br />

l’amministrazione si era resa conto<br />

<strong>del</strong> probabile esito <strong>del</strong><strong>la</strong> vicenda presso<br />

il Tar. <strong>Il</strong> caso “mucca pazza” spinse<br />

il comune ad emettere un ulteriore<br />

provvedimento prima che giungesse<br />

Rischio ma<strong>la</strong>ttie<br />

e contaminazioni<br />

di altri animali<br />

<strong>la</strong> sentenza conclusiva su quello già<br />

emesso e impugnato di fronte al tribunale<br />

amministrativo. Si dispose così<br />

l’abbattimento degli animali, provvedimento<br />

che ormai è soltanto in attesa<br />

di essere eseguito.<br />

/I.E.<br />

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Tavarnelle. Tutte le aziende produttrici, tranne Laika, hanno risentito <strong>del</strong>le difficoltà economiche<br />

Camper, segnali di ripresa dopo <strong>la</strong> crisi<br />

In Val<strong>del</strong>sa, florido avamposto <strong>del</strong><strong>la</strong> produzione di questi<br />

mezzi, sono molte le aziende che hanno sofferto <strong>la</strong> crisi.<br />

Ma una di loro è riuscita a bypassare le difficoltà<br />

5<br />

I<strong>la</strong>ria Esposito<br />

La crisi colpisce tutti, anche le molte<br />

aziende che in Val<strong>del</strong>sa producono<br />

camper. A Tavarnelle <strong>la</strong> situazione<br />

non è diversa, nonostante sembri<br />

che fra le aziende <strong>del</strong> settore si stia facendo<br />

strada un cauto, generalizzato ottimismo per i<br />

mesi a venire. Giampiero Naldini, uno dei tito<strong>la</strong>ri<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> ditta Naldini Camper, spiega: “Da<br />

due anni a questa parte <strong>la</strong> crisi ha fatto crol<strong>la</strong>re<br />

<strong>del</strong> 40% circa le immatrico<strong>la</strong>zioni. La produzione<br />

si è adattata, si sono dovuti fare tagli al<br />

personale o ricorrere a dei prepensionamenti.<br />

Realtà per realtà, naturalmente, si trovano <strong>del</strong>le<br />

differenze. Sempre par<strong>la</strong>ndo in generale,<br />

l’anno scorso sul<strong>la</strong> piazza c’erano molti mezzi<br />

già pronti, quindi il numero già basso di immatrico<strong>la</strong>zioni<br />

effettuate non corrispondono a<br />

altrettante nuove unità di prodotto immesse sul<br />

mercato. Adesso non ci sono più mezzi fermi<br />

nei piazzali, perciò tutto quanto sarà richiesto<br />

dal mercato dovrà essere prodotto da zero. Insomma,<br />

sembra che il fondo sia stato toccato e<br />

si spera in una risalita, anche considerato che<br />

i mesi estivi, come ovvio hanno un’influenza<br />

positiva sul settore”. A conferma di quanto descritto,<br />

l’eccezione a un generalizzato panorama<br />

di crisi è rappresentata dal<strong>la</strong> Laika, che sta<br />

preparando il nuovo impianto di <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong><br />

(adesso l’azienda si trova a Tavarnelle) e che,<br />

secondo il sindaco Sestilio Dirin<strong>del</strong>li, può essere<br />

definita “una mosca bianca fra molte aziende<br />

che vivono un momento di difficoltà, ma il cui<br />

insieme rappresenta ancora uno dei settori trainanti<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> nostra economia”. Effettivamente,<br />

l’analisi che l’azienda fornisce di questo momento<br />

di crisi non è drammatica: “Già nel 2008<br />

è iniziata una battuta di arresto consistente, che<br />

nel 2009 è culminata con un crollo <strong>del</strong>le immatrico<strong>la</strong>zioni.<br />

Laika ha certamente risentito<br />

di quello che si potrebbe definire uno tsunami,<br />

ma l’impatto per noi è stato meno forte che per<br />

altri. Ci hanno salvato cinque fattori: <strong>la</strong> forza<br />

L’ingresso <strong>del</strong><strong>la</strong> Laika a Tavarnelle<br />

<strong>del</strong> marchio, il fatto che abbiamo continuato ad<br />

innovare, una politica commerciale seria, l’attenzione<br />

ad una produzione che negli anni non<br />

ha creato surplus produttivi e, non ultimo, l’impegno<br />

dei dipendenti. Qualche miglioramento<br />

all’orizzonte lo si intravede, ma il mercato non<br />

dà segnali univoci ed omogenei, né costanti.<br />

Ad ogni modo, Laika gioca in attacco e non<br />

in difesa: <strong>la</strong>voriamo a nuovi prodotti e all’ampliamento<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> rete vendita in export, oltre<br />

all’apertura dei nuovi mercati in Scandinavia e<br />

nell’Europa <strong>del</strong>l’Est”.<br />

L’iniziativa. Prosegue con successo “Disimballiamoci”, che vede gli abitanti di Tavarnelle abolire gli imbal<strong>la</strong>ggi superflui<br />

<strong>Il</strong> progetto ambientalista riscuote successo anche all’estero<br />

Dopo <strong>la</strong> sperimentazione <strong>del</strong>l’anno 2009 e l’entrata in<br />

fase stabile avvenuta in questa prima parte <strong>del</strong> 2010, il<br />

progetto “Disimballiamoci” suscita l’interesse di altre amministrazioni,<br />

non solo <strong>del</strong><strong>la</strong> Toscana, ma di tutta Italia. Insomma,<br />

un mo<strong>del</strong>lo di consumo virtuoso che probabilmente<br />

farà il giro <strong>del</strong> Paese. <strong>Il</strong> 12 maggio, infatti, il comune di Tavarnelle,<br />

con Barberino e <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong>, presenterà risultati<br />

e modalità <strong>del</strong> progetto portato avanti lo scorso anno presso<br />

l’ecosportello di Verona. <strong>Il</strong> 2 gennaio, peraltro, l’iniziativa<br />

è stata illustrata al convegno internazionale “Compreresti<br />

rifiuti” tenutosi a Firenze e in altri luoghi. E’ ormai quasi<br />

scontato che tutti si siano accorti, da un anno a questa parte,<br />

<strong>del</strong> fatto che sui banconi di molti bar sono scomparse<br />

le bustine <strong>del</strong>lo zucchero, così come le bottiglie di p<strong>la</strong>stica<br />

dai tavoli dei ristoranti e qualsiasi tipo di imbal<strong>la</strong>ggio. Al<br />

loro posto, sono comparsi contenitori sostitutivi col logo<br />

“disimballiamoci”, l’utilizzo dei quali ha permesso una<br />

riduzione <strong>del</strong><strong>la</strong> produzione di rifiuti. Gli esercizi commerciali<br />

coinvolti nell’iniziativa sono quelli che rientrano nei<br />

generi alimentari, ma anche di elettronica, telefonia e molto<br />

altro, passando per <strong>la</strong> pasticceria per arrivare all’illuminotecnica.<br />

Moltissime piccole o medie attività commerciali<br />

hanno potuto e voluto sottoscrivere il protocollo di intesa<br />

“Negozio sostenibile <strong>del</strong> <strong>Chianti</strong> fiorentino”. Tavarnelle e i<br />

due comuni partner <strong>del</strong> progetto hanno provato a “disimbal<strong>la</strong>rsi”<br />

per un anno e hanno verificato che farlo abitualmente<br />

conveniva. Infatti, il primo vantaggio si ha da un punto di<br />

vista ambientale, su un duplice fronte: gli acquirenti vengono<br />

sensibilizzati ad un consumo sostenibile, gli esercenti<br />

contribuiscono a una consistente riduzione dei rifiuti. <strong>Il</strong><br />

secondo vantaggio è noto al centinaio di esercizi che nei 3<br />

comuni hanno aderito all’iniziativa, ricevendo una riduzione<br />

<strong>del</strong> 10% <strong>del</strong><strong>la</strong> TARSU, o <strong>del</strong><strong>la</strong> TIA per il comune di <strong>San</strong><br />

<strong>Casciano</strong>. Anche ai clienti virtuosi tocca un “premio”, dal<br />

momento che chi si presenta con buste di stoffa per trasportare<br />

i propri acquisti in un negozio riceve un bollino su una<br />

scheda, il completamento <strong>del</strong><strong>la</strong> quale permette di ricevere<br />

prodotti in omaggio. Questa iniziativa, come l’instal<strong>la</strong>zione<br />

dei fontanelli, gli investimenti nel fotovoltaico e <strong>la</strong> creazione<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> centrale a biomasse attualmente in realizzazione, fa<br />

parte di un progetto più ampio di creazione di una cultura<br />

<strong>del</strong> rispetto <strong>del</strong>l’ambiente.<br />

/I.E.<br />

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6 Maggio 2010<br />

<strong>San</strong> casciano/1. A Mercatale e Cerbaia sorgeranno appartamenti a canone calmierato<br />

Scuo<strong>la</strong> e supermarket diventano case<br />

Nei locali <strong>del</strong>l’ex supermercato Coop di Mercatale e nell’edificio<br />

che ospitava <strong>la</strong> vecchia scuo<strong>la</strong> elementare di Cerbaia verranno<br />

realizzati 16 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica grazie<br />

a un finanziamento regionale che supera 1 milione e 200mi<strong>la</strong> euro<br />

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I<strong>la</strong>ria Bianca<strong>la</strong>ni<br />

Con l’arrivo dei finanziamenti<br />

regionali, presto<br />

nelle frazioni di Mercatale<br />

e Cerbaia, sorgeranno<br />

sedici nuovi alloggi di edilizia<br />

residenziale pubblica. Per le realizzazioni<br />

saranno utilizzati i locali<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> ex Coop di Mercatale ed altrettanti<br />

<strong>del</strong>l’edificio che ospitava<br />

<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> elementare di Cerbaia.<br />

Con questo ulteriore incremento<br />

<strong>del</strong> patrimonio Erp, si concretizza<br />

sempre più uno degli impegni<br />

focus<br />

Progetto fai da te<br />

Bargino, giardino<br />

autofinanziato<br />

Spesso <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione tra<br />

pubblico e privato si traduce<br />

in un vantaggio per <strong>la</strong> collettività.<br />

E’ il caso dei giardini pubblici<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> frazione <strong>del</strong> Bargino, dove<br />

i cittadini hanno presentato un<br />

proprio progetto di risistemazione<br />

che <strong>la</strong> giunta Pescini ha approvato,<br />

<strong>del</strong>iberandone il sostegno<br />

economico. In realtà gli ideatori<br />

<strong>del</strong> piano sono i membri de “La<br />

Ciurma”, l’associazione no profit<br />

composta da cittadini che vivono<br />

il territorio attivamente e che,<br />

ogni anno, attraverso l’impegno<br />

collettivo <strong>del</strong>le risorse volontarie<br />

<strong>del</strong> paese, organizzano una festa<br />

che richiama migliaia di visitatori<br />

e, grazie al<strong>la</strong> quale, l’associazione<br />

può reinvestire il ricavato in opere<br />

per <strong>la</strong> comunità. L’amministrazione<br />

comunale ha deciso di supportare<br />

il progetto <strong>del</strong><strong>la</strong> Ciurma,<br />

e<strong>la</strong>borato dall’architetto Gabriele<br />

Cocci, contribuendo finanziariamente<br />

con un investimento pari<br />

a circa 30 mi<strong>la</strong> euro. Così, uno<br />

spazio verde di quasi mille metri<br />

quadri verrà rimo<strong>del</strong><strong>la</strong>to, attrezzato,<br />

illuminato e reso accessibile<br />

ai cittadini diversamente abili. I<br />

<strong>la</strong>vori verranno presumibilmente<br />

conclusi entro il mese di giugno.<br />

“L’ennesimo caso - dichiara l’assessore<br />

ai <strong>la</strong>vori pubblici, Roberto<br />

Ciappi – a testimonianza <strong>del</strong><br />

valore che il Comune attribuisce<br />

al rapporto diretto con <strong>la</strong> comunità<br />

e al<strong>la</strong> partecipazione, reale e<br />

concreta, che i cittadini possono<br />

esprimere nel<strong>la</strong> gestione amministrativa<br />

<strong>del</strong> territorio”. Numerose<br />

le opere previste che vanno dal<strong>la</strong><br />

rimo<strong>del</strong><strong>la</strong>zione <strong>del</strong> terreno, al<strong>la</strong><br />

creazione di un’area da gioco;<br />

dall’instal<strong>la</strong>zione di dispositivi a<br />

salvaguardia <strong>del</strong><strong>la</strong> sicurezza, al<strong>la</strong><br />

creazione di un vialetto pedonale,<br />

fruibile dai portatori di handicap.<br />

E’ infine prevista <strong>la</strong> realizzazione<br />

di un nuovo impianto di illuminazione<br />

pubblica a basso consumo,<br />

caratterizzato da tre <strong>la</strong>mpioni e<br />

svariati punti luce lungo il vialetto.<br />

/I.B.<br />

maggiori <strong>del</strong>l’attuale amministrazione<br />

comunale, che è quello di<br />

dare risposte tangibili al problema<br />

casa. A questo proposito, qualche<br />

tempo fa, il Comune di <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong>,<br />

aveva partecipato ad un<br />

bando regionale (“Misura straordinaria<br />

e urgente B sullo sviluppo<br />

e sul<strong>la</strong> qualificazione <strong>del</strong>l’edilizia<br />

residenziale pubblica in locazione<br />

a canone sociale”). E’ stata proprio<br />

l’aggiudicazione <strong>del</strong> bando a far<br />

si che <strong>la</strong> Regione Toscana possa<br />

sostenere integralmente il finanziamento<br />

di un milione e duecentomi<strong>la</strong><br />

euro, in favore <strong>del</strong> Comune<br />

chiantigiano. <strong>Il</strong> contributo ottenuto<br />

verrà così ripartito fra i due fabbricati:<br />

allo stabile situato in piazza<br />

<strong>del</strong> Popolo a Mercatale andranno<br />

esattamente circa 497 mi<strong>la</strong> euro;<br />

all’ex scuo<strong>la</strong> di via Empolese a<br />

Cerbaia saranno indirizzati quasi<br />

688 mi<strong>la</strong> euro. “Sono molto soddisfatto<br />

– dichiara il sindaco Massimiliano<br />

Pescini – di poter fornire<br />

questa risposta volta a soddisfare<br />

i bisogni e le esigenze <strong>del</strong><strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione<br />

e che ci permetterà di<br />

aumentare il patrimonio Erp di<br />

circa il 20%”. In effetti, con questi<br />

interventi, il numero degli alloggi<br />

di edilizia residenziale pubblica<br />

presenti sul nostro territorio salirà<br />

a 172. “In netta controtendenza<br />

rispetto a quanto attuato dal<br />

Governo centrale, - aggiunge il<br />

vicesindaco nonché assessore alle<br />

politiche sociali, Luciano Bencini<br />

- <strong>la</strong> Regione Toscana si è mossa<br />

concretamente stanziando cospicui<br />

finanziamenti in favore dei<br />

nostri progetti. E per questo devo<br />

ringraziare anche i nostri uffici che<br />

hanno redatto in tempi brevi progetti<br />

di qualità”. Progetti che, per<br />

quanto attiene a Mercatale, prevedono<br />

<strong>la</strong> realizzazione di otto mini<br />

alloggi per anziani autosufficienti,<br />

uno spazio comune al primo piano<br />

ed un altro che fungerà da <strong>la</strong>vanderia<br />

condominiale. Gli appartamenti<br />

saranno composti da cucina,<br />

bagno e camera da notte. Per ciascun<br />

piano troveranno posto quattro<br />

alloggi, con accesso da piazza<br />

<strong>del</strong> Popolo. Nello spazio comune<br />

alle abitazioni potranno essere collocati<br />

divani e tavoli per vari tipi di<br />

socializzazioni ed attività. A Cerbaia<br />

invece i destinatari, oltre agli<br />

anziani, saranno le giovani coppie.<br />

Le opere di recupero. Saranno tali<br />

da ricavare cinque alloggi per anziani<br />

con un taglio medio di 25<br />

metri quadri circa e tre alloggi per<br />

giovani coppie di taglio medio di<br />

60 metri quadri circa. Anche in<br />

questo caso sono previsti spazi comuni<br />

che serviranno da luoghi di<br />

ritrovo ed aggregazione.<br />

Stavolta <strong>la</strong> Regione<br />

si è mossa<br />

concretamente


<strong>San</strong> <strong>Casciano</strong>/2. Verrà inaugurata entro l’estate <strong>la</strong> Torre <strong>del</strong>l’acqua, antico piezometro ripensato<br />

Archeologia industriale con vista sul <strong>Chianti</strong><br />

7<br />

Un punto di vista privilegiato<br />

sul territorio. La Torre<br />

<strong>del</strong>l’acqua, costruita<br />

nel secondo dopoguerra,<br />

è stata trasformata in luogo<br />

panoramico, attrazione<br />

turistica e sede di mostre<br />

temporanee. Per guardare<br />

al futuro senza scordare<br />

il passato più recente<br />

I<strong>la</strong>ria Bianca<strong>la</strong>ni<br />

Entro l’estate quel<strong>la</strong> che, per dimensioni, tipicità<br />

e caratteristiche uniche, può essere definita <strong>la</strong><br />

“Tour Eiffel <strong>del</strong> <strong>Chianti</strong>”, sarà inaugurata e fruibile<br />

da cittadini e turisti. La <strong>torre</strong> <strong>del</strong>l’acqua di<br />

<strong>San</strong> <strong>Casciano</strong>, l’antico piezometro che, pur risalendo al<br />

secondo dopoguerra, mantiene tuttora intatta <strong>la</strong> funzione<br />

di deposito, è stata sottoposta ad un capil<strong>la</strong>re e complesso<br />

intervento mirato ad accentuarne le caratteristiche di promozione<br />

<strong>del</strong> territorio e dei prodotti tipici locali. All’interno<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>torre</strong>, dal<strong>la</strong> suggestiva forma cilindrica ed alta<br />

33 metri, già da alcuni anni esiste uno spazio espositivo<br />

per un’opera di arte contemporanea permanente di Antony<br />

Gormley. Le opere che porteranno all’inaugurazione<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>torre</strong>, stanno volgendo al termine; nello specifico<br />

è attualmente in fase di completamento <strong>la</strong> realizzazione<br />

di una terrazza panoramica sopra il piano di copertura<br />

che, per <strong>la</strong> sicurezza dei visitatori, sarà <strong>del</strong>imitata da una<br />

vetrata parapetto sostenuta da montanti in acciaio. Per<br />

accedere al punto panoramico, una vera e propria finestra<br />

sul <strong>Chianti</strong>, si utilizzerà un vano ascensore che, esterno<br />

al<strong>la</strong> <strong>torre</strong> e trasparente, consentirà anch’esso di godere<br />

una vista mozzafiato <strong>del</strong>le colline circostanti. L’intervento<br />

è sostenuto dal Comune e al 50% dai fondi ministeriali<br />

CIPE, per un importo complessivo di 735 mi<strong>la</strong><br />

euro. Quanto ai contenuti promozionali è l’assessore al<br />

turismo, Renzo Masi, ad annunciarli: “Abbiamo intenzione<br />

– afferma - di conferire al<strong>la</strong> Torre <strong>del</strong>l’Acqua una<br />

nuova veste turistica legata al<strong>la</strong> valorizzazione <strong>del</strong><strong>la</strong> nostra<br />

area e al<strong>la</strong> creazione di uno spazio che possa contribuire<br />

all’esposizione e al<strong>la</strong> diffusione dei prodotti tipici<br />

e <strong>del</strong>le attività artigianali <strong>del</strong> territorio. Stiamo valutando<br />

– conclude Masi - <strong>la</strong> possibilità di instal<strong>la</strong>re una webcam<br />

per consentire <strong>la</strong> visione <strong>del</strong> territorio anche attraverso<br />

strumenti on line”. Al<strong>la</strong> stesura dei progetti riguardanti<br />

<strong>la</strong> ristrutturazione, hanno contribuito i tecnici di Publiacqua;<br />

quest’ultima gestisce infatti sotto il profilo tecnico<br />

<strong>la</strong> <strong>torre</strong>, che è invece di proprietà comunale.<br />

zoom<br />

Fioccano le multe a chi non sposta l’auto<br />

Pulizia strade, troppi trasgressori<br />

Duro monito <strong>del</strong><strong>la</strong> polizia municipale,<br />

nei confronti degli<br />

automobilisti che non rispettano il<br />

divieto di sosta, in occasione <strong>del</strong><br />

servizio di spazzamento meccanizzato<br />

<strong>del</strong>le strade. E’ lo stesso vicecomandante,<br />

Antonio Falli, a ricordare<br />

ai cittadini, l’importanza <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

loro col<strong>la</strong>borazione, per <strong>la</strong> corretta<br />

esecuzione <strong>del</strong> servizio. “Chi <strong>la</strong>scia<br />

l’auto – puntualizza Falli - nel<strong>la</strong><br />

sede stradale dove è previsto il<br />

passaggio <strong>del</strong><strong>la</strong> macchina spazzatrice,<br />

non solo crea un disagio ma<br />

costringe <strong>la</strong> polizia municipale ad<br />

elevare verbali. Spesso – aggiunge<br />

- arriviamo a contare fino a 50<br />

multe a spazzamento”. <strong>Il</strong> problema,<br />

evidenziato da Falli, è che, nonostante<br />

<strong>la</strong> campagna di informazione<br />

<strong>la</strong>nciata più volte e <strong>la</strong> presenza<br />

dei cartelli che indicano i divieti, le<br />

multe continuano a fioccare e sono<br />

<strong>la</strong> spiacevole conseguenza di una<br />

vio<strong>la</strong>zione che si ripete sin dall’attivazione<br />

<strong>del</strong>lo spazzamento. <strong>Il</strong> servizio<br />

è infatti in funzione da un paio<br />

di anni; i cittadini dovrebbero conoscerlo<br />

bene ed invece, una parte di<br />

loro, ne impedisce il rego<strong>la</strong>re svolgimento<br />

<strong>del</strong> servizio ignorando il<br />

divieto nelle fasce orarie prestabilite”.<br />

In caso di vio<strong>la</strong>zione, come previsto<br />

dal Codice <strong>del</strong><strong>la</strong> Strada, sarà<br />

applicata una sanzione di 36 euro<br />

cui si aggiunge il costo accessorio<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> rimozione <strong>del</strong> veicolo. Lo<br />

spazzamento stradale è promosso<br />

dal Comune di <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong> e gestito<br />

da Safi, <strong>la</strong> società che effettua<br />

i servizi ambientali per il territorio<br />

comunale. Si tratta di una importante<br />

funzione che mira a rendere<br />

strade e piazze più pulite e vivibili<br />

in aree sempre più estese. Dopo il<br />

capoluogo, Cerbaia e Mercatale, <strong>la</strong><br />

pulizia meccanica sarà attivata anche<br />

nelle località di Montefiridolfi<br />

e Chiesanuova.<br />

/I.B.<br />

SAPEVATE CHE IL COMUNE di Impruneta...<br />

AI SENSI <strong>del</strong>l'art. 124 <strong>del</strong> D. Lgs. 152/2006, <strong>del</strong><strong>la</strong> L.R. 20/2006 e <strong>del</strong> D.P.G.R. n. 46/R <strong>del</strong> 8/09/2008 Tutti gli SCARICHI DI ACQUE REFLUE<br />

DOMESTICHE (o assimi<strong>la</strong>te ad esse) AL DI FUORI DELLA PUBBLICA FOGNATURA devono essere AUTORIZZATI DAL COMUNE. La normativa<br />

prevede inoltre che i tito<strong>la</strong>ri di scarichi esistenti NON CONFORMI alle prescrizioni regionali DEVONO ESSERE ADEGUATI al<strong>la</strong> normativa vigente<br />

ENTRO IL 16 MARZO 2011.<br />

Si tratta prevalentemente degli scarichi derivanti da abitazioni o nuclei abitativi iso<strong>la</strong>ti, ove non risulta possibile eseguire l'al<strong>la</strong>cciamento<br />

al<strong>la</strong> pubblica fognatura. SI INVITANO pertanto TUTTI I CITTADINI tito<strong>la</strong>ri di scarichi di acque reflue domestiche fuori fognatura<br />

che non sono in possesso <strong>del</strong><strong>la</strong> necessaria autorizzazione A PRESENTARE DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO ED<br />

EVENTUALE ADEGUAMENTO ENTRO IL 15 OTTOBRE 2010.<br />

IN TUTTO QUESTO Torresi Scavi partecipa attivamente come azienda riconosciuta nell'esecuzione di tali <strong>la</strong>vori<br />

e vi rimanda ai prossimi numeri per ulteriori informazioni su preventivi di impianto tipo.<br />

TORRESI SCAVI di Simone Torresi - movimento terra - trasporto inerti - demolizioni<br />

1112463<br />

Via di riboia 9 Impruneta TEL E FAX 055 2373788 CELL. 333 9441483


8 Maggio 2010<br />

Barberino<br />

La gara<br />

Premi e tanto verde per<br />

<strong>la</strong> maratona di 8 chilometri<br />

A fine maggio torna “Barberino Scendi<br />

e Sali”, <strong>la</strong> gara di 8 km che per l’ottavo<br />

anno riunirà gli appassionati di atletica<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> Val d’Elsa. <strong>Il</strong> 28 maggio, quindi, tutti<br />

coloro che fino a mezz’ora prima <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

partenza, prevista per le 20,30, vorranno<br />

partecipare, potranno iscriversi presentando<br />

una tessera UISP/FIDAL oppure il<br />

certificato medico e versando una quota<br />

di 3 Euro. Le prime edizioni seguivano<br />

un percorso più tortuoso di quello attuale,<br />

che già dall’anno scorso parte da piazza<br />

Barberini e si sposta verso Tavarnelle,<br />

quindi lungo una strada prevalentemente<br />

pianeggiante. Al termine <strong>del</strong><strong>la</strong> gara per i<br />

primi trenta arrivati ci saranno ricchi premi.<br />

Info 055 453633 o al 328 6027715.<br />

Festa dei fiori<br />

Strade multicolori<br />

nel weekend più profumato<br />

<strong>Il</strong> secondo fine settimana di maggio le<br />

strade di Barberino si coloreranno di fiori.<br />

Sabato 8, infatti, dalle 16 molti stand<br />

di fiori e piante si troveranno lungo le<br />

vie e ravviveranno l’atmosfera <strong>del</strong> paese<br />

in attesa di una serata di festa, durante <strong>la</strong><br />

quale, alle 21,30, si potrà assistere ad uno<br />

spettacolo di stornelli fiorentini. Domenica<br />

10 continuerà <strong>la</strong> mostra dei fiori, che<br />

avrà come oggetto di interesse principale<br />

le rose. Sarà possibile anche acquistare<br />

prodotti gastronomici e di artigianato.<br />

<strong>Il</strong> progetto<br />

Protocollo d’intesa<br />

per le aziende <strong>del</strong> territorio<br />

E’ in fase di avvio il progetto scaturito<br />

dall’accordo concluso a marzo fa i comuni<br />

di Barberino, Poggibonsi e <strong>San</strong> Gimignano,<br />

che hanno firmato un protocollo<br />

di intesa affinché, attraverso studi finanziati<br />

dal Monte dei Paschi, si comprenda<br />

quali aziende saranno in grado di superare<br />

<strong>la</strong> crisi. Le ditte che sopravviveranno<br />

al<strong>la</strong> “selezione naturale” potranno godere<br />

di fondi da investire in formazione e<br />

conversione degli impianti. “A breve un<br />

altro incontro fra noi sindaci” assicura il<br />

sindaco di Barberino Maurizio Semplici.<br />

“<strong>Il</strong> protocollo- continua- è un tentativo di<br />

noi comuni di fare quanto in nostro potere<br />

per le aziende <strong>del</strong> territorio”<br />

<strong>San</strong> <strong>Casciano</strong><br />

I <strong>la</strong>vori cominceranno in estate<br />

Bargino, due nuovi distributori di gpl sull’autopalio<br />

Entro l’estate il Comune di <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong> ri<strong>la</strong>scerà l’autorizzazione per <strong>la</strong> costruzione<br />

di due impianti sul<strong>la</strong> Siena-Firenze, nei pressi di Bargino.“Vista <strong>la</strong> diffusione sempre<br />

maggiore - spiega l’assessore al<strong>la</strong> mobilità, Renzo Masi - di veicoli che utilizzano<br />

come carburante il gpl ed il metano, abbiamo avvertito <strong>la</strong> necessità di attivare nel<br />

nostro territorio e mettere al servizio degli automobilisti alcuni impianti di questo<br />

tipo”. La disposizione degli impianti sull’Autopalio sarà tale da interessare entrambi<br />

i sensi di marcia. Al momento sono in corso le procedure tecnico-amministrative per<br />

il ri<strong>la</strong>scio <strong>del</strong>l’autorizzazione e potrebbero concludersi entro il prossimo luglio. “Di<br />

questo intervento - aggiunge Masi - consideriamo sia l’utilità in termini di servizio<br />

al cittadino-automobilista sia il vantaggio ambientale derivato da un utilizzo che ci<br />

auspichiamo sempre più ricorrente di autoveicoli alimentati a gas e dunque rispettosi<br />

<strong>del</strong>l’ambiente”.La costruzione di nuove aree di servizio che erogano gas, è legata al<br />

piano degli impianti di distribuzione <strong>del</strong> territorio comunale contenuto nel rego<strong>la</strong>mento<br />

urbanistico, il documento programmatico di governo <strong>del</strong> territorio attualmente in<br />

fase di redazione.<br />

Concorso musicale <strong>del</strong> chianti<br />

<strong>Il</strong> 6 giugno il concerto che incoronerà i vincitori<br />

Nel <strong>Chianti</strong> si eleggono le nuove leve <strong>del</strong><strong>la</strong> musica internazionale. Allievi di scuole<br />

medie ad indirizzo musicale, giovani promesse <strong>del</strong> piano, <strong>del</strong><strong>la</strong> chitarra, <strong>del</strong> f<strong>la</strong>uto,<br />

degli strumenti ad arco e <strong>del</strong><strong>la</strong> musica d’insieme: <strong>la</strong> seconda edizione <strong>del</strong> Concorso<br />

musicale <strong>del</strong> <strong>Chianti</strong>, presieduto dal maestro Riccardo Risaliti, è pronto ad offrire loro<br />

un’opportunità e un banco di prova di livello internazionale. L’iniziativa, che ha preso<br />

il via il 18 aprile, si concluderà il 6 giugno, con un concerto eseguito dai vincitori,<br />

al Teatro Niccolini di <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong>. Dopo il successo <strong>del</strong>lo scorso anno, <strong>la</strong> manifestazione<br />

estende i propri orizzonti. Potranno arrivare da tutto il mondo i partecipanti<br />

ammessi al concorso: bambini (di età non inferiore agli 8 anni), adolescenti, giovani<br />

e adulti interessati ad iscriversi ad una <strong>del</strong>le quattro categorie proposte dall’iniziativa.<br />

I giovani saranno valutati da una giuria composta da musicisti di fama internazionale.<br />

Per le categorie di pianoforte, chitarra ed archi sono previsti premi fino a mille euro.<br />

Le quote di adesione, che variano in base all’età, vanno da 20 a 60 euro. Per maggiori<br />

informazioni: www.concorsochianti.com.<br />

531mi<strong>la</strong> euro per i servizi e 77mi<strong>la</strong> per i cittadini<br />

sanzioni: il ricavato si reinveste in sicurezza<br />

Supera il mezzo milione di euro l’importo che l’amministrazione comunale destinerà<br />

al<strong>la</strong> realizzazione di un pacchetto di interventi finalizzati al miglioramento <strong>del</strong><strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione<br />

e al<strong>la</strong> sicurezza stradale. L’entrata deriva dalle sanzioni amministrative per<br />

vio<strong>la</strong>zioni al codice <strong>del</strong><strong>la</strong> strada e sarà reinvestita in infrastrutture e servizi per <strong>la</strong> comunità.<br />

E’ esattamente 531 mi<strong>la</strong> euro <strong>la</strong> somma che sarà indirizzata al raggiungimento<br />

di obiettivi specifici volti al potenziamento e al miglioramento <strong>del</strong><strong>la</strong> segnaletica stradale,<br />

al<strong>la</strong> fornitura di varie attrezzature, finalizzate al potenziamento <strong>del</strong><strong>la</strong> sicurezza<br />

ed all’educazione stradale. Invece, con i soli proventi <strong>del</strong>le multe, una quota che supera<br />

i 77 mi<strong>la</strong> euro, ovvero il 14%, sarà destinata all’attuazione di opere in materia di<br />

sicurezza stradale ed in partico<strong>la</strong>re a quelli che mirano al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> di bambini, anziani,<br />

disabili, pedoni, e ciclisti.<br />

Tavarnelle<br />

SOLIDARIETà<br />

in pole position<br />

al<strong>la</strong> marcia <strong>del</strong><strong>la</strong> pace<br />

Domenica 16 maggio al<strong>la</strong> marcia per <strong>la</strong><br />

pace ci sarà anche Tavarnelle. E camminerà<br />

insieme a Barberino. Gli interessati<br />

all’evento potranno usufruire di un<br />

pullman che li porterà a Perugia. Sarà<br />

possibile partecipare anche ai due giorni<br />

di seminari e conferenze che sono previsti<br />

nel capoluogo umbro fra venerdì 14<br />

e sabato 15 maggio. Tavarnelle, come<br />

Comune, fa parte <strong>del</strong> Tavolo <strong>del</strong><strong>la</strong> Pace,<br />

che organizzerà un grande forum nei<br />

due giorni precedenti <strong>la</strong> marcia Perugia-<br />

Assisi. Per qualsiasi informazione, sarà<br />

possibile rivolgersi all’URP <strong>del</strong> Comune<br />

di Tavarnelle.<br />

L’evento<br />

<strong>Il</strong> 9 maggio va in scena<br />

l’artigianato locale<br />

“Tavarnelle si mette in mostra”…con<br />

una novità. <strong>Il</strong> ben noto appuntamento di<br />

ogni seconda domenica <strong>del</strong> mese, al quale<br />

si può partecipare dal<strong>la</strong> mattina alle<br />

tarde ore <strong>del</strong> pomeriggio, a maggio cade<br />

nel fine settimana che Barberino dedica<br />

al<strong>la</strong> festa dei fiori. L’invito per domenica<br />

9 maggio, quindi, è quello di utilizzare il<br />

percorso a piedi che da Tavarnelle porta<br />

al comune limitrofo, per godere di una<br />

bel<strong>la</strong> passeggiata che accontenterà tutti i<br />

gusti, portando da una fiera in cui il protagonista<br />

è l’artigianato locale, alle strade<br />

di Barberino colorate di petali e profumi.<br />

Per entrambi gli eventi sono previsti<br />

momenti di animazione e spettacolo.<br />

in calendario<br />

ritorna il palcoscenico<br />

<strong>del</strong> festival <strong>del</strong><strong>la</strong> musica<br />

Sabato 8 e domenica 9 maggio saranno<br />

due giorni ricchissimi di eventi. Anche<br />

quest’anno Tavarnelle farà da palcoscenico<br />

al<strong>la</strong> festa <strong>del</strong><strong>la</strong> musica. L’appuntamento<br />

giunto al<strong>la</strong> settima edizione, come<br />

gli anni scorsi avrà luogo anche a Barberino.<br />

Sabato sera alle 21 sarà possibile<br />

assistere ai concerti di “RockIn’Tava”,<br />

appuntamento al quale parteciperanno<br />

i gruppi rock emergenti <strong>del</strong><strong>la</strong> zona. Domenica<br />

9, invece, sarà <strong>la</strong> volta dei solisti<br />

e orchestre. Come sempre, l’appuntamento<br />

è stato organizzato dal<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> di<br />

Musica di Tavarnelle.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> informa. Di seguito sono<br />

riportati i principali cantieri stradali nei<br />

quali <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione di <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong>,<br />

Tavarnelle e Barberino si imbatterà<br />

nell’arco <strong>del</strong> prossimo mese. Sia nei<br />

capoluoghi che nelle frazioni. Per sapere<br />

in anticipo se cambiare strada.<br />

san casciano<br />

via cassia<br />

E’ stata effettuata <strong>la</strong> messa in sicurezza<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> scarpata lungo via Cassia e si sono<br />

conclusi alcuni <strong>la</strong>vori di sistemazione<br />

<strong>del</strong>l’area <strong>del</strong> Poggione. L’intervento<br />

ha previsto in partico<strong>la</strong>r modo <strong>la</strong><br />

realizzazione <strong>del</strong> muro antistante il<br />

cantiere comunale e di una staccionata<br />

in legno. L’opera ha comportato una<br />

spesa di 40 mi<strong>la</strong> euro<br />

via san vito e via <strong>del</strong> mulino<br />

Altri <strong>la</strong>vori in economia sono quelli<br />

che lo staff tecnico <strong>del</strong>l’ufficio Lavori<br />

Pubblici sta eseguendo in via <strong>San</strong> Vito e<br />

via <strong>del</strong> Mulino. Si tratta di un intervento<br />

di manutenzione e ripristino <strong>del</strong>le<br />

strade bianche. Inoltre sono in corso i<br />

<strong>la</strong>vori di sfalcio <strong>del</strong>l’erba dei giardini <strong>del</strong><br />

capoluogo, di Mercatale e <strong>del</strong>le Quattro<br />

strade<br />

Finita <strong>la</strong> potatura<br />

Con il proprio personale il Comune ha<br />

portato a termine i <strong>la</strong>vori di potatura<br />

degli alberi ad alto fusto, posti lungo<br />

le strade e in prossimità di alcune<br />

aree a verde pubblico. Per un importo<br />

complessivo di 15 mi<strong>la</strong> euro sono stati<br />

sfoltiti gli alberi di via Cassia (Bargino),<br />

Via Volterrana e Empolese (Cerbaia),<br />

Via Allende e Via Leonardo da Vinci<br />

(capoluogo), <strong>del</strong> parco di via Montopolo<br />

e presso <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> media e <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong><br />

materna <strong>del</strong> capoluogo<br />

Barberino<br />

Zambra<br />

Entro maggio verranno instal<strong>la</strong>ti nuovi<br />

autovelox. <strong>Il</strong> tratto di strada interessato è<br />

quello denominato SR nr. 429 .<br />

Tingano<br />

entro <strong>la</strong> fine <strong>del</strong> mese sarà sistemata<br />

l’area di verde pubblico <strong>del</strong> nuovo<br />

parcheggio<br />

Marcial<strong>la</strong><br />

A breve saranno ultimati i <strong>la</strong>vori iniziati<br />

per l’area verde <strong>del</strong><strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> materna.<br />

La scadenza è prevista anche in questo<br />

caso per il mese di maggio<br />

Tavarnelle<br />

<strong>San</strong> Donato<br />

continuano i <strong>la</strong>vori a pa<strong>la</strong>zzo Ma<strong>la</strong>spina,<br />

iniziati ad aprile. La fine <strong>del</strong>l’intervento è<br />

prevista per l’estate 2011<br />

Centrale termica<br />

Ancora in realizzazione <strong>la</strong> centrale<br />

termica a biomasse. I <strong>la</strong>vori termineranno<br />

a fine 2010. L’impianto si trova nei locali<br />

<strong>del</strong>l’ex scuo<strong>la</strong> materna e risc<strong>la</strong>derà <strong>la</strong><br />

scuo<strong>la</strong> media e <strong>la</strong> palestra Biagi.


10 Maggio 2010<br />

ecoNomia/1. <strong>Il</strong> 9,4 per cento <strong>del</strong><strong>la</strong> forza <strong>la</strong>voro non è italiano. E non si tratta solo di braccianti<br />

La carica dei 145mi<strong>la</strong> indispensabili<br />

È il settore <strong>del</strong>le costruzioni quello più multietnico, seguito dall’agricoltura.<br />

Ma è il “basso terziario” (dall’assistenza domestica ai trasporti<br />

e fi no al turismo) ad assorbire <strong>la</strong> maggior parte degli extracomunitari<br />

dossier<br />

Francesca Puliti<br />

culture a coNFroNto<br />

Le immagini dei telegiornali ce li mostrano<br />

soprattutto come braccianti, occupati<br />

principalmente nel settore agricolo, ma<br />

non è così. Non in Toscana. Qui da noi il<br />

quadro <strong>del</strong>l’occupazione di origine straniera è ben<br />

più complesso e sfaccettato. E rappresenta il 9,4%<br />

<strong>del</strong> totale <strong>del</strong><strong>la</strong> forza <strong>la</strong>voro. Nel 2008 gli immigrati<br />

al <strong>la</strong>voro in terre toscane erano oltre 145mi<strong>la</strong>,<br />

di cui quasi <strong>la</strong> metà (il 46%) occupati nel comparto<br />

dei servizi <strong>del</strong> cosiddetto “basso terziario”, che<br />

va dall’assistenza al<strong>la</strong> persona e <strong>la</strong>voro domestico,<br />

ai trasporti, fino a turismo e ristorazione. <strong>Il</strong> settore<br />

in cui si concentra <strong>la</strong> più alta percentuale di <strong>la</strong>voratori<br />

stranieri è invece quello <strong>del</strong>le costruzioni,<br />

in cui gli immigrati rappresentano il 20%, seguito<br />

dall’agricoltura (13%). Si tratta di dati che par<strong>la</strong>no<br />

chiaro sul “peso” degli stranieri nell’economia<br />

regionale. Che si tratti ormai di una componente<br />

essenziale è un concetto acquisito e numero e tipo<br />

di contratti ne sono una riprova: basti pensare che<br />

il 57% degli stranieri può contare su un’assunzione<br />

a tempo indeterminato, una cifra che si colloca<br />

soltanto un paio di punti al di sotto di quel<strong>la</strong> dei<br />

toscani doc. Non solo impieghi stagionali, dunque,<br />

anche se questi continuano ad andare forte.<br />

E per fortuna. “In agricoltura – sottolinea Tullio<br />

Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana – gli<br />

immigrati sono diventati indispensabili. Senza di<br />

loro – continua – il 10% <strong>del</strong>le nostre colture sarebbe<br />

a rischio”. Per l’anno in corso <strong>la</strong> Toscana<br />

ha calco<strong>la</strong>to in circa 5mi<strong>la</strong> persone il fabbisogno<br />

di <strong>la</strong>voratori provenienti dall’estero. In attesa <strong>del</strong><br />

decreto flussi, che rego<strong>la</strong>menta gli ingressi dei<br />

cittadini extracomunitari nel paese, i differenti<br />

comparti <strong>del</strong>l’economia stanno già facendo l’appello.<br />

Duemi<strong>la</strong> le richieste provenienti dal mondo<br />

agricolo, mentre il resto si distribuisce tra edilizia,<br />

nel<strong>la</strong> maggior parte, e turismo. Se Africa e<br />

Asia vedono crescere costantemente ma di poco<br />

<strong>la</strong> propria fetta di torta sui grafici, sono i paesi<br />

La sanatoria ha fatto<br />

emergere 16mi<strong>la</strong> badanti,<br />

ma si stima che altre<br />

10mi<strong>la</strong> siano ancora in nero<br />

BaDaNti cercasi<br />

<strong>del</strong>l’Europa <strong>del</strong>l’Est a contribuire per una buona<br />

percentuale sull’aumento <strong>del</strong>le presenze straniere.<br />

La crisi però ha colpito duramente anche loro. Nel<br />

2009 il tasso di disoccupazione è salito al 10%. “È<br />

per questo – spiega l’assessore regionale all’istruzione<br />

formazione e <strong>la</strong>voro Gianfranco Simoncini<br />

– che dobbiamo proseguire e rafforzare l’impegno<br />

per l’integrazione, perché non possiamo, specialmente<br />

in una fase come questa, rinunciare a un<br />

apporto che appare sempre più indispensabile per<br />

assicurare l’alto livello di benessere sociale <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

nostra società”. Un contributo irrinunciabile anche<br />

dal punto di vista <strong>del</strong><strong>la</strong> previdenza sociale,<br />

“perché – continua Simoncini - serve anche il loro<br />

concorso per garantire un futuro a tutti i <strong>la</strong>voratori”.<br />

C’è poi <strong>la</strong> questione dolente <strong>del</strong> <strong>la</strong>voro in nero.<br />

Se <strong>la</strong> sanatoria pensata ad hoc per colf e badanti<br />

ha fatto “emergere” in Toscana circa 16mi<strong>la</strong> <strong>la</strong>voratrici,<br />

si stima che altre 10mi<strong>la</strong> continuino a svolgere<br />

<strong>la</strong> professione nell’illegalità, mentre per gli<br />

altri settori si par<strong>la</strong> di 20mi<strong>la</strong> persone impiegate in<br />

maniera irrego<strong>la</strong>re. Ma si tratta di ipotesi, sti<strong>la</strong>te<br />

per descrivere un mondo in cui risulta ancora difficile<br />

andare a fondo.<br />

tutti i Numeri<br />

Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sull’integrazione<br />

e non avete mai osato chiedere (o non sapevate<br />

a chi chiedere) è racchiuso nel cuore <strong>del</strong> quartiere 5,<br />

in via <strong>del</strong>le Panche 26. Anzi, racchiuso non è esattamente<br />

il termine giusto, perché il Laboratorio permanente<br />

per <strong>la</strong> pace è aperto a tutti i cittadini, di tutti i colori e le<br />

provenienze. Nato dal<strong>la</strong> Cooperativa Sociale “L’Abbaino”,<br />

il Laboratorio è radicato nel territorio da oltre 10 anni.<br />

E’ qui che ha sede <strong>la</strong> biblioteca più aggiornata in materia.<br />

Qui si può trovare tutto ciò che si cerca in tema<br />

di educazione interculturale, letteratura di diversi paesi<br />

<strong>del</strong> mondo, nonché testi didattici su temi generali come<br />

i diritti umani, l’infanzia, il rapporto tra Nord e Sud <strong>del</strong><br />

mondo.<br />

Siamo o non siamo una <strong>del</strong>le regioni a più alto tasso di invecchiamento<br />

Lo siamo. E allora ecco che <strong>la</strong> domanda di badanti si fa<br />

sempre più insistente dalle nostre parti. Ma non sempre si tratta<br />

di una ricerca facile. In soccorso a famiglie e persone di una certa<br />

età arriva Saf, che sta per “Sostegno anziani fragili”. <strong>Il</strong> progetto,<br />

<strong>la</strong>nciato da Co&So Firenze, consorzio di cooperative impegnate<br />

in ambito sociale, prevede <strong>la</strong> selezione, <strong>la</strong> formazione e l’inserimento<br />

familiare <strong>del</strong><strong>la</strong> badante. E, aspetto non meno importante,<br />

<strong>la</strong> gestione <strong>del</strong> contratto, con re<strong>la</strong>tiva opera di consulenza per<br />

contributi, agevo<strong>la</strong>zioni e pratiche amministrative. Tre le cooperative<br />

coinvolte: Silver (per Fiesole, Calenzano e Sesto), Alveare<br />

(Mugello) e Girasole (Firenze e Scandicci). Per informazioni è attivo<br />

il numero verde 800 773522, il sito internet www.sostegnoanziani.it<br />

e una mail apposita, info@sostegnoanziani.it.<br />

La nostra regione è quinta in c<strong>la</strong>ssifica per incidenza degli<br />

stranieri sul<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione, dopo Emilia Romagna, Umbria,<br />

Veneto e Lombardia. Quasi 310mi<strong>la</strong> gli immigrati iscritti<br />

all’anagrafe, a cui si deve aggiungere una quota di almeno<br />

altri 50mi<strong>la</strong> che non risultano residenti, ma sono comunque<br />

rego<strong>la</strong>ri. Un quinto di loro sono minori (di cui ben 6 su 10<br />

nati in Italia) e per il 52% donne. Per quel che riguarda le<br />

nazionalità, <strong>la</strong> Romania continua a detenere lo scettro come<br />

comunità più numerosa (64mi<strong>la</strong> residenti), seguita a ruota<br />

dall’Albania (a quota 62mi<strong>la</strong>). In terza posizione <strong>la</strong> Cina,<br />

che annovera proprio in Toscana, a Prato, <strong>la</strong> Chinatown più<br />

estesa d’Italia, seguita da Marocco e Filippine (ma a debita<br />

distanza). Tra le 5 e le 10mi<strong>la</strong> presenze a testa anche per Polonia,<br />

Ucraina, Macedonia, Senegal, Perù e Germania.<br />

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dossier<br />

ecoNomia/2. Dodici imprese individuali su cento hanno come tito<strong>la</strong>re un immigrato: è il primato italiano<br />

L’imprenditoria toscana par<strong>la</strong> straniero<br />

<strong>Il</strong> 18% di chi avvia un’attività autonoma arriva dal<strong>la</strong> Cina,<br />

seguita da Albania e Romania. Va forte anche l’Africa con<br />

Marocco, senegal e Tunisia. I più intraprendenti Gli iraniani<br />

11<br />

Annalisa Cecionesi<br />

L’INTERVIsTA<br />

<strong>Il</strong> popolo <strong>del</strong>le partite Iva in Toscana par<strong>la</strong> sempre<br />

più straniero. <strong>Il</strong> 12 per cento <strong>del</strong>le imprese individuali<br />

toscane, primato italiano, ha come tito<strong>la</strong>re un<br />

immigrato da un paese al di fuori <strong>del</strong><strong>la</strong> UE. A dirlo<br />

è <strong>la</strong> rilevazione Movimprese al 30 giugno 2009, condotta<br />

da Unioncamere-InfoCamere. Al<strong>la</strong>rgando l’indagine a<br />

tutte le aziende, non solo quelle individuali, <strong>la</strong> percentuale<br />

di imprese straniere si abbassa all’8 per cento, restando<br />

comunque ben al di sopra <strong>del</strong><strong>la</strong> media nazionale. Lo si<br />

legge nel rapporto <strong>del</strong>l’Irpet “L’imprenditoria straniera<br />

in Toscana”, realizzato da Federica Pacini, con il coordinamento<br />

di Teresa Savino. L’istituto regionale dimostra<br />

che in otto anni in Toscana il numero degli imprenditori<br />

immigrati è raddoppiato, passando dai 23mi<strong>la</strong> <strong>del</strong> 2000<br />

agli oltre 48mi<strong>la</strong> <strong>del</strong> 2008. Quasi un terzo <strong>del</strong>le aziende si<br />

concentra nel<strong>la</strong> provincia di Firenze. Segue Prato, con il<br />

14 per cento. A mettersi in proprio, solitamente in imprese<br />

di piccole dimensioni (per due terzi ditte individuali),<br />

sono in prevalenza giovani e adulti dai 30 ai 49 anni. Si<br />

tratta in genere di aziende più vo<strong>la</strong>tili rispetto a quelle<br />

italiane: sebbene nascano più imprese immigrate, queste<br />

hanno minori possibilità di sopravvivenza. E sbaglia chi<br />

pensa in prima battuta ai ristoranti etnici e alle aziende<br />

tessili. <strong>Il</strong> settore più toccato dal business etnico è l’edilizia.<br />

Se nel 2000 le imprese di costruzioni con tito<strong>la</strong>re immigrato<br />

erano il 12 per cento, nel 2008 sono diventate il<br />

29 per cento. Tengono, nonostante una flessione, il commercio<br />

(26 per cento) e le attività manifatturiere (21 per<br />

cento). Da quali paesi provengono gli imprenditori immigrati<br />

<strong>Il</strong> 18 per cento di loro arriva dal<strong>la</strong> Cina, seguita da<br />

Albania (12 per cento) e Romania (10 per cento). Anche<br />

l’Africa fa sentire <strong>la</strong> sua voce, con Marocco, Senegal e<br />

Tunisia. Ma gli immigrati più intraprendenti, in rapporto<br />

al peso <strong>del</strong><strong>la</strong> loro popo<strong>la</strong>zione residente in Toscana, sono<br />

di gran lunga gli iraniani, da più tempo radicati sul territorio<br />

e specializzati nel commercio. Settore che attira<br />

anche molti imprenditori marocchini e senegalesi, mentre<br />

i cinesi si concentrano nel manifatturiero. Dietro al successo<br />

<strong>del</strong>le imprese edili straniere stanno invece braccia<br />

(e menti) albanesi e romene. Ma cosa spinge gli stranieri<br />

a intraprendere <strong>la</strong> strada <strong>del</strong> <strong>la</strong>voro autonomo In alcuni<br />

casi può essere una strategia contro <strong>la</strong> disoccupazione o<br />

un’opportunità di inserimento sociale. È probabile che <strong>la</strong><br />

sofferenza di alcuni settori, “snobbati” dalle nuove generazioni<br />

italiane, come l’edilizia, <strong>la</strong> ristorazione e il facchinaggio,<br />

abbia aperto dei varchi all’iniziativa imprenditoriale<br />

straniera che in Toscana, terra di artigiani e piccoli<br />

imprenditori, ha trovato facilmente terreno fertile.<br />

Par<strong>la</strong> Hidetaka Fukaya, artigiano nipponico conosciuto come “giovane genio” che ha un negozio in via de’ Federighi<br />

“Calzo<strong>la</strong>i Siamo rimasti in quattro. Due fiorentini, due arrivati da lontano”<br />

Hidetaka Fukaya è giapponese, ha 34 anni e ha scelto di mettersi<br />

in proprio a Firenze. In un settore tipicamente fiorentino e<br />

tutt’altro che tecnologico: l’artigianato. Lo chiamano il “giovane genio”,<br />

è una via di mezzo tra un calzo<strong>la</strong>io e un fashion designer. Le sue<br />

scarpe fatte su misura costano dai 3mi<strong>la</strong> euro in su e <strong>la</strong> sua cliente<strong>la</strong> è<br />

internazionale, con tanto di nomi noti. Diplomato al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> di moda<br />

in Giappone, nel 1997 è giunto in Toscana per imparare l’arte <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

calzatura. Nel 1999 ha fondato il marchio “<strong>Il</strong> micio”, ideando <strong>la</strong> sua<br />

linea pret-à-porter, e nel 2005 ha aperto l’elegante negozio di via de’<br />

Federighi.<br />

Perché ha scelto di avviare <strong>la</strong> sua attività proprio a Firenze<br />

Perché è <strong>la</strong> città ideale dove <strong>la</strong>vorare, a misura d’uomo. E’ facile reperire<br />

il materiale, non è molto grande e i ritmi sono ri<strong>la</strong>ssati, al contrario<br />

di Tokyo, dove sarebbe impossibile portare avanti un’attività<br />

come <strong>la</strong> mia. Però non c’è nessun fiorentino tra i miei clienti. Molti<br />

acquirenti, da tutto il mondo, passano di qui per motivi di <strong>la</strong>voro.<br />

E’ difficile per uno straniero avviare un’attività imprenditoriale<br />

a Firenze<br />

Sì, ci sono molti ostacoli, a cominciare dall’ottenere il permesso di<br />

soggiorno, fino al<strong>la</strong> burocrazia necessaria per avviare un’impresa. Le<br />

paure sono tante, anche lo scoglio <strong>del</strong><strong>la</strong> lingua non è facile da superare.<br />

Come l’hanno accolta i colleghi fiorentini<br />

Chi bene, chi male. Ma ormai a Firenze noi calzo<strong>la</strong>i siamo rimasti<br />

quattro, due italiani e due stranieri. Sono mestieri che non attirano più<br />

i giovani <strong>del</strong> luogo, succede così anche in Giappone, dove molti artigiani<br />

arrivano da fuori.<br />

La crisi si è fatta sentire<br />

Sì, non tanto per le scarpe su misura quanto per <strong>la</strong> linea prodotta in<br />

calzaturificio. Ma cominciano segnali di ripresa, anche se per uscirne<br />

ci vorranno ancora uno o due anni.<br />

/A.C.<br />

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12 Maggio 2010<br />

società<br />

geNtil sesso/1. Per aiutare i genitori a destreggiarsi meglio adesso ci sono anche le “Pagine Baby”<br />

Vita da mamme nel<strong>la</strong> città <strong>del</strong> giglio<br />

I servizi a misura di bambino, a firenze, sembrano essere tanti (e fantasiosi): si va<br />

dai corsi di acquaticità al<strong>la</strong> biblioteca “morbida” e alle ludoteche. Diverso il discorso<br />

per le esigenze di base: a volte anche trovare un fasciatoio può diventare un’impresa<br />

Serena Wiedenstritt<br />

Musica, acquaticità, biblioteca,<br />

ludoteche,<br />

ma i fasciatoi La vita<br />

da mamma a Firenze<br />

è un po’ così. Gode di una vasta rete<br />

di servizi specializzati, ma a volte si<br />

complica sulle esigenze di base: un<br />

fasciatoio per cambiare il piccolo se<br />

si decide di passare una giornata fuori<br />

casa, lo spazio per il passeggino se ci<br />

si ferma a prendere un caffè, per non<br />

par<strong>la</strong>re <strong>del</strong><strong>la</strong> difficoltà di muoversi con<br />

quattro ruote fra i marciapiedi pieni di<br />

escrementi di cani e le auto tranquil<strong>la</strong>mente<br />

parcheggiate sugli scivoli per le<br />

strisce. Ad ogni modo, superate le difficoltà<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> quotidianità, <strong>la</strong> città offre<br />

diversi spazi e altrettante attività a misura<br />

di piccoli e piccolissimi. Si inizia<br />

dalle ludoteche: sono 16 disseminate<br />

nei diversi quartieri. Ognuna ha <strong>la</strong> sua<br />

specificità e le sue attività. Poi c’è <strong>la</strong><br />

Biblioteca <strong>del</strong>le Ob<strong>la</strong>te (http://www.<br />

biblioteca<strong>del</strong>leob<strong>la</strong>te.it/ragazzibambini/)<br />

con lo “spazio morbido” dedicato<br />

ad accogliere chi non arriva all’anno di<br />

età e tutti i libri per i genitori in cerca di<br />

soluzioni e i bambini in cerca di fiabe.<br />

Per quanto riguarda lo sport, quasi tutte<br />

le piscine comunali e private hanno in<br />

programma corsi di acquaticità mamma-bambino.<br />

Sul versante musica,<br />

ci sono associazioni che organizzano<br />

corsi di introduzione anche per neonati,<br />

mentre <strong>Il</strong> Trillo (www.il-trillo.com)<br />

propone “Baby Show”, centro ricreativo<br />

per i più piccoli basato su una speciale<br />

formu<strong>la</strong> di intrattenimento musicale.<br />

I centri commerciali più grandi<br />

(quindi non rigorosamente nel comune<br />

di Firenze), hanno un occhio partico<strong>la</strong>re<br />

per le mamme, cioè per le consumatrici.<br />

Così I Gigli hanno da poco<br />

inaugurato <strong>la</strong> nuova nursery con spazio<br />

dedicato all’al<strong>la</strong>ttamento, mentre Ikea<br />

fra piscina di palline, menù speciali<br />

per i più piccoli e toilette con fasciatoio<br />

è molto apprezzata da mamme e<br />

papà. Nel campo alimentare fa tendenza<br />

l’esempio <strong>del</strong><strong>la</strong> Pizzeria Zero Zero<br />

(www.00pizzeria.com), che accanto<br />

alle toilette per uomini e per donne ha<br />

servizi igienici per bambini. Anche se<br />

a Firenze non ha ancora preso piede <strong>la</strong><br />

moda <strong>del</strong> “teatro con babysitting” che<br />

stimo<strong>la</strong> le uscite serali dei genitori, non<br />

ci saranno problemi per chi a fine maggio<br />

vorrà visitare Terra Futura e approfittare<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> Terra dei Piccoli, lo spazio<br />

con fasciatoio e scaldabiberon per le<br />

mamme in al<strong>la</strong>ttamento e servizio di<br />

babysitting per bambini dai 3 agli 11<br />

Da noi non è<br />

ancora decol<strong>la</strong>to<br />

il “teatro con<br />

babysitting”<br />

1110735<br />

anni. Infine, per chi vuole sapere tutti<br />

gli indirizzi per il bebè e anche per i<br />

più grandicelli, sono arrivate da poco<br />

le Pagine Baby, con indirizzi “per genitori<br />

e figli” <strong>del</strong><strong>la</strong> città di Firenze: un<br />

database vasto, artico<strong>la</strong>to, approfondito,<br />

verificato, composto da migliaia di<br />

indirizzi <strong>del</strong><strong>la</strong> città, divisi per argomento<br />

e aree territoriali e rintracciabili gratuitamente<br />

sul web, sul portale www.<br />

paginebaby.it.<br />

foCus<br />

Circolini più attrezzati<br />

L’Arci ri<strong>la</strong>ncia<br />

il baby “bollino”<br />

Un’altra iniziativa, targata<br />

Arci Firenze, è il bollino<br />

“Bambini in circolo”, promosso<br />

per creare nei circoli un ambiente<br />

favorevole per le famiglie<br />

e per le future generazioni<br />

“cercando di stimo<strong>la</strong>re in loro<br />

un senso di partecipazione attiva<br />

e responsabile nei confronti<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> struttura”. In pratica si<br />

consiglia di allestire in ogni<br />

circolo aree dedicate ai più<br />

piccoli, ai piccolissimi, e alle<br />

mamme, con tanto di fasciatoi,<br />

giochi, animazioni. <strong>Il</strong> concetto<br />

è che spesso basta molto poco:<br />

matite e carta da disegno piuttosto<br />

che un tappeto e qualche<br />

cuscino o un seggiolino da tavolo<br />

per <strong>la</strong> pizzeria per rendere<br />

un ambiente adulto a misura di<br />

bambino. Poco anche economicamente,<br />

vista l’abbondanza<br />

di negozi di usato per piccoli e<br />

di attrezzature low cost. Francesca<br />

Chiavacci, presidente<br />

di Arci Firenze e responsabile<br />

<strong>del</strong>le politiche per l’infanzia,<br />

<strong>del</strong>le politiche educative e<br />

nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> spiega così l’idea<br />

<strong>del</strong> bollino: “<strong>Il</strong> concetto che ci<br />

muove è quello di tornare alle<br />

origini <strong>del</strong>l’Arci. <strong>Il</strong> senso di<br />

accoglienza torna così ad essere<br />

fondamentale e va nel<strong>la</strong><br />

direzione dei più deboli, che<br />

oggi sono da un <strong>la</strong>to i migranti,<br />

dall’altro i più piccoli e con<br />

loro le famiglie. Con iniziative<br />

di questo tipo vogliamo tornare<br />

a rivolgerci ai fruitori c<strong>la</strong>ssici<br />

dei circoli: quel<strong>la</strong> fascia generazionale<br />

che non sono né gli<br />

anziani né i giovanissimi. E per<br />

fare questo basta poco”. Chiavacci<br />

chiarisce, infatti, che non<br />

si sta par<strong>la</strong>ndo di progetti ambiziosi,<br />

ma di ciò che altrove è<br />

normalità: “Ci sono già le ludoteche<br />

Arci (info: http://www.<br />

arcifirenze.it/attivita/ludoteche.asp),<br />

qui stiamo par<strong>la</strong>ndo<br />

di predisporre un fasciatoio<br />

piuttosto che un seggiolone e<br />

di pensare a un menù per i più<br />

piccoli. Perché uscire tutti insieme<br />

non diventi un percorso<br />

ad ostacoli”.<br />

/S.W.


società<br />

geNtil sesso/2. L’assessore Elisa Simoni annuncia una novità rispondendo a un lettore de <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />

e per il <strong>la</strong>voro “rosa” arriva un sostegno<br />

13<br />

<strong>la</strong> lettera<br />

<strong>la</strong> crisi e i servizi<br />

dei centri per l’impiego<br />

Mi rivolgo al Vostro giornale che considero una voce<br />

autorevole dei problemi inerenti al nostro quartiere.<br />

Sembra che entro <strong>la</strong> fine di aprile <strong>la</strong> Provincia di Firenze<br />

voglia eliminare dei servizi erogati dal Centro per<br />

l’Impiego sito in via <strong>del</strong> Pratellino, che vengono utilizzati<br />

oltre che dai residenti <strong>del</strong> nostro quartiere anche da<br />

quelli <strong>del</strong> Comune di Fiesole. Credo che in un periodo<br />

di crisi, in cui è un compito arduo trovare un posto di<br />

<strong>la</strong>voro, non dare più <strong>la</strong> possibilità ai disoccupati di avere<br />

un minimo sostegno dalle istituzioni renda ancora più<br />

deboli le poche speranze ancora a loro rimaste.<br />

<strong>la</strong> risposta<br />

“in via <strong>del</strong> pratellino<br />

verrà posizionato<br />

lo sportello donna”<br />

Dr. Giovanni Bigazzi<br />

Gentilissimo dr. Francini,<br />

in merito al<strong>la</strong> segna<strong>la</strong>zione <strong>del</strong> dr. Bigazzi, ci teniamo<br />

a precisare che <strong>la</strong> volontà <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

Provinciale è quel<strong>la</strong> di riorganizzare i servizi dei Centri<br />

per l’Impiego per renderli ancora più funzionali alle<br />

esigenze dei cittadini. All’interno <strong>del</strong><strong>la</strong> sede di Via <strong>del</strong><br />

Pratellino verrà posizionato lo Sportello donna che<br />

fino a oggi ha svolto importanti servizi a supporto di<br />

questa fascia <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong> <strong>la</strong>voro come ad esempio:<br />

• accoglienza e informazioni sulle opportunità di<br />

<strong>la</strong>voro e formazione al femminile;<br />

• rilevamento dei bisogni orientativi e formativi<br />

<strong>del</strong>le donne in cerca di <strong>la</strong>voro;<br />

• eventuale invio ad un’attività di consulenza<br />

individuale (counseling orientativo);<br />

• consulenza specifica per donne <strong>la</strong>ureate o con<br />

alta sco<strong>la</strong>rizzazione;<br />

• corsi di orientamento formativo per <strong>la</strong> stesura di<br />

un progetto professionale;<br />

• workshop tematici sulle trasformazioni <strong>del</strong><br />

mercato <strong>del</strong> <strong>la</strong>voro al femminile;<br />

• incontri seminariali sull’autoimprenditoria<br />

femminile (progetto net-work);<br />

• accompagnamento al <strong>la</strong>voro per donne in<br />

partico<strong>la</strong>ri difficoltà;<br />

• rinvio al<strong>la</strong> preselezione per <strong>la</strong>voro domestico (ABC<br />

per <strong>la</strong> famiglia).<br />

Per le difficoltà che normalmente incontrano le<br />

donne nel<strong>la</strong> ricerca di <strong>la</strong>voro e per i dati che abbiamo<br />

a disposizione tramite l’Osservatorio <strong>del</strong> Mercato<br />

<strong>del</strong> Lavoro ci sembra importante dare un sostegno<br />

a questa categoria perché, specialmente con <strong>la</strong> crisi<br />

che siamo affrontando, sono proprio le donne a<br />

risultare partico<strong>la</strong>rmente vulnerabili e, anche <strong>la</strong>ddove<br />

si osservano aumenti percentuali di <strong>la</strong>voro femminile,<br />

si nota facilmente come si tratti di occupazioni<br />

scarsamente stabili e di breve durata. Pensiamo quindi<br />

che <strong>la</strong> nostra possa essere una scelta utile.<br />

Restiamo comunque a piena disposizione per qualsiasi<br />

ulteriore chiarimento.<br />

Cordiali saluti.<br />

L’assessore Provinciale al Lavoro,<br />

al<strong>la</strong> Formazione e ai Centri per l’Impiego<br />

Elisa Simoni<br />

Leon B<strong>la</strong>nc, unico ed elegante<br />

INAUGURAZIONE BAR PASTICCERIA IN PIAZZA PAOLO UCCELLO<br />

L’attesa non è stata <strong>del</strong>usa, dopo un anno<br />

di <strong>la</strong>vori, lo scorso 29 aprile si è accesa<br />

una luminosa stel<strong>la</strong> nel panorama fiorentino<br />

<strong>del</strong> gusto con l’inaugurazione<br />

<strong>del</strong> nuovo bar pasticceria “Leon B<strong>la</strong>nc”<br />

in Piazza Paolo Uccello a Firenze. Nessun<br />

nome avrebbe potuto rispecchiare<br />

meglio le caratteristiche di questo locale<br />

che in comune con l’animale da cui<br />

prende il nome ha eleganza e rarità. Un<br />

binomio vincente che insieme all’eccellenza<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> produzione ne farà un punto<br />

di riferimento per i più golosi. Leon<br />

B<strong>la</strong>nc, collocandosi in un punto strategico<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> città, si propone di diventare<br />

<strong>la</strong> pasticceria <strong>del</strong><strong>la</strong> città di Firenze. Un<br />

locale nuovo che per le sue caratteristiche<br />

d’arredo assomiglia più ad un locale<br />

<strong>del</strong> centro storico. L’arredamento<br />

prestigioso è un giusto complemento<br />

al<strong>la</strong> qualità dei prodotti e <strong>del</strong> servizio<br />

offerto. Un servizio caratterizzato da<br />

elevata professionalità e cordialità <strong>del</strong><br />

personale, concepito nel<strong>la</strong> stessa ottica<br />

in cui un sarto realizza su misura l’abito<br />

al proprio cliente; un servizio capace di<br />

soddisfare desideri e bisogni dei clienti.<br />

I fortunati che hanno potuto partecipare<br />

all’evento sono rimasti piacevolmente<br />

stupiti, felici di aver <strong>la</strong> possibilità di conoscere<br />

prima di tutti una vera e propria<br />

per<strong>la</strong>. Accolti fin dal parcheggio a loro<br />

riservato, sono arrivati all’entrata <strong>del</strong><br />

locale percorrendo <strong>la</strong> nuova passerel<strong>la</strong><br />

appositamente illuminata su un vero e<br />

proprio red carpet. La guida rossa stesa<br />

all’entrata <strong>del</strong> locale ha introdotto gli<br />

invitati in un ambiente finemente arredato<br />

dove domina il bianco. Un lungo<br />

bancone bar si snoda lungo tutto il locale,<br />

il piano di marmo e <strong>la</strong> decorazione<br />

capitonnè, imbottitura prevalentemente<br />

utilizzata nel Settecento e nell’Ottocento,<br />

conferiscono al locale un’atmosfera<br />

elegante e retrò. La macchina da caffè<br />

Elektra Belle Epoque con il suo fascino<br />

domina <strong>la</strong> saletta riservata, arredata con<br />

eleganti poltrone in stile inglese, dove è<br />

possibile <strong>del</strong>iziarsi con profumati e cremosi<br />

espressi. La serata è iniziata con<br />

un aperitivo da gustare conversando con<br />

gli altri ospiti, tutti coinvolti nell’atmosfera<br />

frizzante ed elegante <strong>del</strong> locale, atmosfera<br />

resa ancora più intrigante dalle<br />

variazioni di colore <strong>del</strong>l’illuminazione<br />

che si sono susseguite durante tutta <strong>la</strong><br />

serata. Agli invitati all’inaugurazione è<br />

stata offerta una cena durante <strong>la</strong> quale<br />

hanno potuto apprezzare in anteprima<br />

l’alta qualità <strong>del</strong><strong>la</strong> ristorazione che Leon<br />

B<strong>la</strong>nc offrirà ai propri clienti. Appetitosi<br />

antipasti e un susseguirsi di primi e secondi<br />

hanno accompagnato gli ospiti in<br />

un viaggio nel mondo <strong>del</strong><strong>la</strong> gastronomia<br />

di alto livello. Infine, e non poteva essere<br />

altrimenti considerata <strong>la</strong> vocazione<br />

di questo locale, i commensali sono stati<br />

rapiti da un trionfo di dolci, con una ricca<br />

degustazione <strong>del</strong>le specialità prodotte<br />

dai maestri pasticceri. Per i più golosi<br />

un’ulteriore occasione di peccato è stata<br />

fornita dall’abbinamento in coppia di<br />

rum e ciocco<strong>la</strong>ta, un c<strong>la</strong>ssico che ha fatto<br />

vivere un’esperienza di vero piacere ai<br />

pa<strong>la</strong>ti più fini, grazie agli ottimi distil<strong>la</strong>ti<br />

e ai pregiati cacai selezionati. Un’ulteriore<br />

sorpresa è stata riservata agli ospiti<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> serata, ai quali è stata servita in<br />

anteprima <strong>la</strong> nuova misce<strong>la</strong> “Lavazza<br />

Gran Riserva” un caffè che fa tornare<br />

al<strong>la</strong> mente le parole di Giuseppe Verdi<br />

“<strong>Il</strong> caffè è il balsamo <strong>del</strong> cuore e <strong>del</strong>lo<br />

spirito.”


14 Maggio 2010<br />

star bene<br />

saNitÀ/1. Con un bi<strong>la</strong>ncio da 7 miliardi l’anno è <strong>la</strong> più grande azienda toscana. Con pregi e difetti, quasi endemici<br />

Salute, chi è soddisfatto e chi è rimborsato<br />

siamo una <strong>del</strong>le poche regioni virtuose in ambito sanitario.<br />

Ma come <strong>la</strong> pensa chi usufruisce dei servizi un viaggio<br />

tra liste d’attesa, analisi e interventi. In un saliscendi di indici<br />

di gradimento, comunque al di sopra <strong>del</strong><strong>la</strong> media nazionale<br />

IL DENTISTA RISPONDE<br />

QUESTO MESE: LA PULIZIA DEI DENTI, A CASA E DAL DENTISTA.<br />

A cura <strong>del</strong><br />

Dott. Giuseppe Garrubba<br />

Amici lettori, questa rubrica mensile<br />

dura ormai quasi da due anni nei<br />

quali altre volte vi ho par<strong>la</strong>to di igiene,<br />

ho trattato l’argomento anche su<br />

altri giornali... La mia esperienza di<br />

dentista mi dice però che si deve<br />

ancora par<strong>la</strong>rne perché non tutti<br />

sanno bene cosa fare.<br />

In Italia (rispetto ad altri Paesi) purtroppo,<br />

abbiamo dovuto recuperare un ritardo culturale<br />

perché, fino ad una trentina di anni fa, non gli si attribuiva<br />

<strong>la</strong> giusta importanza.<br />

Proviamo a fare un po’ di ordine, in modo che ogni<br />

cosa vi sia chiara: qualche minuto dopo il pasto si<br />

forma una p<strong>la</strong>cca gial<strong>la</strong>stra sui denti (p<strong>la</strong>cca batterica),<br />

che si compone di resti di cibo e batteri. Per eliminare<br />

questo composto serve l’azione meccanica <strong>del</strong>lo<br />

spazzolino (sia esso manuale o elettrico), se non viene<br />

fatto, i batteri <strong>del</strong><strong>la</strong> p<strong>la</strong>cca producono acido che attacca<br />

il dente cariandolo. Oltre a ciò porta (al<strong>la</strong> lunga)<br />

grossi problemi anche alle gengive, insinuandosi fra<br />

esse e il dente, creando infiammazione (gengivite). <strong>Il</strong><br />

fenomeno, se si protrae nel tempo, può portare ad un<br />

ritiro <strong>del</strong><strong>la</strong> gengiva con, anche, ampie zone di radice<br />

che restano scoperte. I casi più gravi possono evolvere<br />

anche in piorrea (formazione di pus nelle gengive)<br />

con ritiro graduale <strong>del</strong>l’osso e, se non vengono presi<br />

provvedimenti in tempo, conseguente<br />

vacil<strong>la</strong>mento e perdita dei denti.<br />

Quindi serve uno spazzolino di piccole<br />

dimensioni, usandolo: per i<br />

superiori dall’alto verso il basso, si<br />

stacca tornando su e ripetendo l’azione;<br />

per gli inferiori, viceversa, dal<br />

basso verso l’alto, con un movimento<br />

sempre dal<strong>la</strong> gengiva verso il<br />

dente. Solo questo è il movimento<br />

corretto che permette di massaggiare<br />

<strong>la</strong> gengiva e portare via lo sporco dal<br />

dente. <strong>Il</strong> movimento contrario scol<strong>la</strong> <strong>la</strong> gengiva e ci<br />

spinge dentro <strong>la</strong> p<strong>la</strong>cca.<br />

<strong>Il</strong> filo interdentale va inserito tra due denti, spinto fino<br />

ad entrare un po’ fra gengiva e dente e poi tirato su,<br />

ripetendo l’operazione sul<strong>la</strong> parete <strong>del</strong> dente vicino.<br />

Importante anche <strong>la</strong> pulizia fatta dal dentista. Non è un<br />

doppione <strong>del</strong><strong>la</strong> pulizia giornaliera e quindi non è<br />

sostituibile con essa. Sarebbe bene presentarsi a questo<br />

appuntamento almeno una volta all’anno abbinandolo<br />

ad un controllo generale di denti e gengive<br />

(anche in odontoiatria <strong>la</strong> prevenzione è fondamentale).<br />

Serve a togliere il tartaro (sostanza calcarea) che si<br />

deposita sui denti, ciò dà benefici importanti per <strong>la</strong><br />

salute di denti e gengive e per l’estetica, oltre che per<br />

l’odore <strong>del</strong>l’alito. Così si fa tanto per <strong>la</strong> salute <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

nostra bocca.<br />

È importante avere cura di se stessi.<br />

Salute a tutti.<br />

DOTT. GIUSEPPE GARRUBBA Via Lungo L’Affrico, 42 - Firenze - Tel. 055 660225<br />

Dal lunedì al venerdì 9.00 - 12.30 • 15.00 - 20.00 <strong>Il</strong> sabato 9.00 - 12.30<br />

www.curailtuosorriso.it<br />

1066430<br />

Francesca Puliti<br />

Un bi<strong>la</strong>ncio (in pareggio)<br />

da circa 7 miliardi di euro<br />

l’anno, pari al 75% <strong>del</strong>le<br />

spese regionali. E un’invidiabile<br />

posizione nel<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica italiana,<br />

che colloca <strong>la</strong> Toscana tra gli esempi<br />

virtuosi. Ma per conoscere lo stato di<br />

salute vero e proprio <strong>del</strong> sistema sanitario<br />

di casa nostra bisogna chiederlo a<br />

chi effettivamente ne usufruisce, primi<br />

foCus/1<br />

Rivoluzione Cto<br />

Sale operatorie<br />

attive 7 giorni su 7<br />

Cto, rivoluzione parte prima.<br />

Aumenta il personale<br />

e si riducono i tempi di attesa<br />

per gli interventi. <strong>Il</strong> piano di<br />

riorganizzazione <strong>del</strong><strong>la</strong> struttura<br />

è stato presentato lo scorso<br />

aprile ed è già entrato nel<br />

vivo, per mettere ordine in<br />

quello che ormai da più parti<br />

era additato come un caso di<br />

disorganizzazione più che di<br />

efficienza. Sette gli infermieri<br />

e quattro gli operatori sanitari<br />

assunti per rimpinguare l’organico,<br />

assieme a quattro ortopedici<br />

e cinque medici specialisti<br />

in medicina interna e geriatria<br />

in arrivo. <strong>Il</strong> tutto per assicurare<br />

un funzionamento prolungato<br />

<strong>del</strong>le sale operatorie e di conseguenza<br />

il taglio <strong>del</strong>le liste<br />

d’attesa. L’obiettivo è quello<br />

di ridurre a 36 ore al massimo i<br />

tempi per quel che riguarda gli<br />

interventi urgenti, mentre per<br />

gli altri vale anche qui <strong>la</strong> norma<br />

dei 90 giorni, dopodiché<br />

entra in vigore <strong>la</strong> rego<strong>la</strong> “operati<br />

o rimborsati”, ovunque a<br />

spese <strong>del</strong><strong>la</strong> Regione. Per quanto<br />

riguarda invece i pazienti<br />

oncologici l’attesa non potrà<br />

superare i 30 giorni. Un giro di<br />

vite messo in pratica grazie a<br />

una nuova organizzazione dei<br />

turni (grazie al<strong>la</strong> quale due ortopedici<br />

saranno sempre presenti<br />

al pronto soccorso per far<br />

fronte alle emergenze) e al<strong>la</strong><br />

decisione di rendere le sale<br />

operatorie attive sette giorni<br />

su sette e 12 ore su 24. Ma <strong>la</strong><br />

rivoluzione non finisce qui. <strong>Il</strong><br />

cambiamento coinvolgerà anche<br />

<strong>la</strong> struttura architettonica<br />

<strong>del</strong>l’ospedale. L’area medica<br />

sarà modificata in modo da accorpare<br />

i posti letto in un unico<br />

settore e guadagnare in termini<br />

di razionalizzazione <strong>del</strong>lo<br />

spazio. E non solo: per usare<br />

le parole <strong>del</strong> direttore sanitario<br />

<strong>del</strong>l’Azienda ospedaliera di<br />

Careggi, Valter Giovannini, il<br />

Cto diventerà “un <strong>la</strong>boratorio<br />

di ricerca dove applicare i metodi<br />

più innovativi nel campo<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> traumatologia”.<br />

/F.P.<br />

tra tutti i cittadini/pazienti e gli operatori<br />

sanitari, insomma chi ci ha a che<br />

fare più spesso. Secondo i dati raccolti<br />

dall’Università Cattolica di Roma, che<br />

ogni anno si occupa di monitorare <strong>la</strong> situazione<br />

a livello nazionale, il 39% dei<br />

toscani assegna ai servizi un punteggio<br />

alto (da 7 al massimo dei voti, cioè 10),<br />

quasi il 45% li dichiara comunque al di<br />

sopra <strong>del</strong><strong>la</strong> sufficienza, mentre solo per<br />

il 10,6% sono al di sotto <strong>del</strong> 6. Valori in<br />

linea con quelli rive<strong>la</strong>ti dal Laboratorio<br />

Management e <strong>San</strong>ità <strong>del</strong> <strong>San</strong>t’Anna<br />

di Pisa, che dal 2007 al 2009 di interviste<br />

ne ha realizzate quasi 60mi<strong>la</strong>.<br />

Portando a casa valutazioni ottimiste,<br />

ben al di sopra di quelle nazionali. Dal<br />

primo anno di analisi allo scorso, <strong>la</strong><br />

percentuale di coloro che si dichiarano<br />

soddisfatti è cresciuta in ogni campo,<br />

dal comfort in sa<strong>la</strong> d’attesa (dal 56%<br />

<strong>del</strong> 2007 al 70% <strong>del</strong> 2009), all’assistenza<br />

e alle cure ricevute durante i<br />

ricoveri ospedalieri, che aggradano<br />

quasi il 90% degli intervistati. Eppure,<br />

segna<strong>la</strong> d’altro canto l’Istat, in linea generale<br />

<strong>la</strong> percezione <strong>del</strong> sistema sanitario<br />

ha subito un vero e proprio crollo<br />

di consensi dal 2008 al 2009, passando<br />

dal 43,5% di cittadini molto soddisfatti<br />

a un ben più contenuto 36,75%. Molto<br />

probabile che <strong>la</strong> verità si collochi a<br />

metà strada. A metà tra le eccellenze<br />

toscane e i fastidiosi disservizi che<br />

appaiono spesso e volentieri come<br />

un male endemico per <strong>la</strong> più grande<br />

azienda toscana, “l’industria sanità”.<br />

A partire dal<strong>la</strong> di<strong>la</strong>tazione dei tempi di<br />

attesa, a cui <strong>la</strong> Regione ha cercato di<br />

ovviare dando vita - con una <strong>del</strong>ibera<br />

datata luglio 2009 - a un’unica lista per<br />

gli interventi intramoenia e in regime<br />

ordinario. Un provvedimento grazie<br />

al quale l’attesa dovrebbe essere ridotta<br />

a un massimo di tre mesi. Novanta<br />

giorni, non uno di più, altrimenti ci si<br />

può rivolgere a un numero verde appositamente<br />

creato (attivo dallo scorso<br />

1° febbraio). E se neanche gli operatori<br />

<strong>del</strong> numero verde fossero in grado di<br />

trovare una soluzione, il paziente può<br />

decidere di operarsi dove vuole, a spese<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> Regione, secondo una formu<strong>la</strong><br />

che suona più o meno “operati o rimborsati”.<br />

Un’iniziativa che non ha mai<br />

convinto l’opposizione in Consiglio<br />

regionale, come <strong>la</strong>menta <strong>la</strong> consigliera<br />

uscente Annamaria Celesti (Pdl): “<strong>Il</strong><br />

successo contabile altro non è che una<br />

raffinata operazione di tagli dietro cui<br />

si nascondono una serie di disfunzioni<br />

e disservizi. Serve una riorganizzazione<br />

<strong>del</strong>l’intera filiera assistenziale - prosegue<br />

- che, nel caso degli interventi<br />

chirurgici, deve comportare l’apertura<br />

<strong>del</strong>le sale operatorie per almeno 12 ore<br />

al giorno e garantire un numero di posti<br />

letto e di personale congruo alle reali<br />

esigenze, con incremento <strong>del</strong>le risorse<br />

umane in quantità e qualità”. “Si può<br />

sempre migliorare – le risponde Enrico<br />

Rossi, neopresidente <strong>del</strong><strong>la</strong> Regione,<br />

nonché ex assessore al Diritto al<strong>la</strong><br />

salute per un decennio – ma il sistema<br />

sanitario sta bene. E per ogni weekend<br />

i toscani guadagnano un weekend in<br />

più di vita”. Sperando di non doverlo<br />

trascorrere in fi<strong>la</strong> per farsi le analisi.


star bene<br />

saNitÀ/2. Si tratta <strong>del</strong><strong>la</strong> quarta esperienza avviata nel Paese e <strong>del</strong><strong>la</strong> prima <strong>del</strong> centro Italia<br />

E a Firenze arriva il bisturi cibernetico<br />

15<br />

Benedetta Strappi<br />

Dire “robot” non necessariamente<br />

equivale a<br />

par<strong>la</strong>re di un giocattolino<br />

curioso e dal sapore<br />

nipponico. Le tecnologie dei nostri<br />

tempi applicate al<strong>la</strong> medicina sono<br />

capaci di grandi risultati. Un esempio.<br />

A Firenze è stato presentato recentemente<br />

il sistema CyberKnife®,<br />

un bisturi cibernetico, un “gioiellino<br />

tecnologico” in grado di colpire tumori<br />

ed altre lesioni in ogni parte<br />

<strong>del</strong> corpo con estrema precisione. <strong>Il</strong><br />

sistema viene utilizzato nel<strong>la</strong> casa di<br />

cura Ulivel<strong>la</strong> e Glicini (gruppo Giomi)<br />

di Firenze. Si tratta <strong>del</strong><strong>la</strong> quarta<br />

esperienza italiana, e <strong>del</strong><strong>la</strong> prima nel<br />

centro Italia. Come funziona Questa<br />

tecnologia viene già impiegata<br />

<strong>la</strong>rgamente per il trattamento non<br />

invasivo di patologie tumorali <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

spina dorsale, <strong>del</strong>l’encefalo, dei<br />

polmoni, <strong>del</strong> fegato, <strong>del</strong> pancreas<br />

e <strong>del</strong><strong>la</strong> prostata. <strong>Il</strong> trattamento con<br />

CyberKnife® avviene in regime<br />

ambu<strong>la</strong>toriale, non necessità cioè di<br />

ricovero ospedaliero, ed è indolore.<br />

Si tratta, in sostanza, di un sistema<br />

di radiochirurgia non invasiva che,<br />

sfruttando <strong>la</strong> robotica e un sistema<br />

di guida mediante immagini combinate<br />

(tac – risonanza magnetica),<br />

rende possibili interventi radiochirurgici.<br />

È un’alternativa al<strong>la</strong> chirurgia<br />

tradizionale per il trattamento di<br />

patologie maligne, malformative o<br />

funzionali praticamente in tutte le<br />

sedi anatomiche. Questo tipo di trattamento,<br />

spiegano da Vil<strong>la</strong> Ulivel<strong>la</strong>,<br />

offre nuove opportunità ai pazienti<br />

con tumori inoperabili e a chi, a<br />

causa di altre ma<strong>la</strong>ttie concomitanti,<br />

non può sottoporsi all’interventochirurgico.<br />

“<strong>Il</strong> Centro di Radioterapia<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> Casa di Cura <strong>San</strong>ta Chiara<br />

ha sempre avuto una vocazione<br />

verso i trattamenti di tipo stereotassico<br />

ad alta precisione”, spiega<br />

il professor Franco Casamassima,<br />

ordinario di Radioterapia presso<br />

l’Università di Firenze e Responsabile<br />

<strong>del</strong>l’U.O. di Radiobiologia<br />

Clinica <strong>del</strong>l’Università di Firenze,<br />

che ha sede presso <strong>la</strong> Casa di Cura<br />

<strong>Il</strong> sistema CyberKnife® a Vil<strong>la</strong> Ulivel<strong>la</strong> e Glicini<br />

Al<strong>la</strong> casa di cura ulivel<strong>la</strong> e Glicini<br />

è in funzione un sistema che permette<br />

di colpire tumori e altre lesioni con un<br />

sistema radiochirurgico ad alta precisione<br />

foCus/2<br />

È nato il primo gruppo Avis di donatori is<strong>la</strong>mici<br />

<strong>San</strong>gue, le donazioni crescono<br />

Ma non sono mai abbastanza<br />

Diciamo pure che è sempre<br />

il momento giusto per donare<br />

il sangue, anche se ancora<br />

non siamo nel periodo estivo,<br />

tradizionalmente contrassegnato<br />

dal bollino rosso e da ripetuti<br />

appelli alle donazioni. I gruppi<br />

più “richiesti” (in quanto più<br />

rari) restano tendenzialmente<br />

i negativi. Ma i dati fanno ben<br />

sperare, e par<strong>la</strong>no di un incremento<br />

dei donatori: in Toscana<br />

nel 2009 sono aumentati soci e<br />

donazioni. Rispetto al 2008 c’è<br />

stato un incremento <strong>del</strong> 4.8 per<br />

cento, con 7.558 nuovi soci, il<br />

valore più alto degli ultimi 10<br />

anni, con una netta prevalenza<br />

di giovani tra i 18 e i 35 anni<br />

(57 per cento). Le donazioni<br />

Avis sono cresciute su tutto il<br />

territorio regionale, con alcuni<br />

picchi. Tra le province più virtuose<br />

c’è quel<strong>la</strong> empolese (+9.8<br />

per cento), seguita da Pistoia e<br />

Livorno (rispettivamente +7.8<br />

e +7.3 per cento). Firenze rientra<br />

invece nel<strong>la</strong> fascia mezzana,<br />

con un aumento contenuto: in<br />

totale nel 2009 ci sono state<br />

10.772 donazioni. Ma proprio<br />

dal capoluogo è partita un’iniziativa<br />

decisamente innovativa:<br />

è nato il primo gruppo di<br />

donatori Avis <strong>del</strong><strong>la</strong> Comunità<br />

Is<strong>la</strong>mica di Firenze e Toscana.<br />

Si è trattato <strong>del</strong><strong>la</strong> prima<br />

iniziativa <strong>del</strong> genere a livello<br />

nazionale, nata dall’impulso<br />

di alcuni donatori “avisini” di<br />

Firenze appartenenti al<strong>la</strong> comunità<br />

is<strong>la</strong>mica, che hanno<br />

deciso di costituirsi in associazione<br />

e di aderire all’Avis<br />

fiorentina. L’associazione, che<br />

all’attivo ha già 30 tra uomini<br />

e donne, ha adottato in toto lo<br />

statuto <strong>del</strong>l’Avis ed è aperta a<br />

tutti. “Per <strong>la</strong> prima volta - spiega<br />

Luciano Franchi, presidente<br />

di Avis Toscana - assistiamo<br />

al<strong>la</strong> nascita di un gruppo organizzato<br />

di donatori periodici<br />

dove i membri di una comunità<br />

diventano promotori <strong>del</strong><strong>la</strong> loro<br />

stessa integrazione, compiendo<br />

un gesto di altruismo e solidarietà<br />

verso <strong>la</strong> comunità nel<strong>la</strong><br />

quale hanno deciso di vivere e<br />

<strong>la</strong>vorare“.<br />

/B.S.<br />

<strong>San</strong>ta Chiara. “Dal 1998 il Centro<br />

ha iniziato i trattamenti stereotassici<br />

per lesioni encefaliche e dal 2002,<br />

primo in Italia, ha cominciato ad applicare<br />

i trattamenti stereotassici anche<br />

in sedi extracraniche – prosegue<br />

– dal 2005 è stata implementata una<br />

nuova macchina radioterapica con<br />

avanzate tecniche di visualizzazione<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> sede <strong>del</strong><strong>la</strong> neop<strong>la</strong>sia da trattare,<br />

di ricostruzione tridimensionale<br />

durante il trattamento <strong>del</strong> set-up <strong>del</strong><br />

paziente e di correzione <strong>del</strong>l’internal<br />

margin <strong>del</strong> paziente, grazie a<br />

tecniche IGRT (Imaged Guided Radiotherapy).<br />

Con questa macchina,<br />

dal 2006 ad oggi, abbiamo trattato<br />

oltre 750 pazienti con trattamenti di<br />

stereotassi, sia in sedi craniche che<br />

extra-craniche”. I primi trattamenti<br />

fatti a Firenze hanno riguardato<br />

cinque pazienti: tra questi, due con<br />

recidiva di lesione neop<strong>la</strong>stica cerebrale<br />

già operata e irradiata e altri<br />

due con recidiva in sede vertebrale<br />

di neop<strong>la</strong>sia già precedentemente irradiata<br />

con tecnica tradizionale.<br />

CENTRO SOCIALE SORGANE - CIRCOLO ARCI<br />

Via Tagliamento, 2 - 50126 FIRENZE (CAPOLINEA BUS 23a)<br />

Ristorante - Pizzeria<br />

• ven sab dom dalle 19.30 in poi<br />

SERVIZIO RISTORAZIONE<br />

• dal lun al ven dalle 12 alle 14.00<br />

si organizzano pranzi e cene a tema<br />

per eventi partico<strong>la</strong>ri, compleanni, battesimi, comunioni...<br />

menu fisso<br />

9 euro<br />

TUTTI I LUNEDI’ Balli di gruppo - folkloristici dalle ore 21<br />

BALLO LISCIO tutti i venerdi - ingresso libero e gratuito<br />

TUTTI I GIOVEDI’ “TANGO ARGENTINO”<br />

con i seguenti interpreti: 7/5 Simona e Simone - 14/5 Luly e Zelo<br />

21/5 Berry - 28/5 Nuove emozioni<br />

TOMBOLA TUTTI I MARTEDI’<br />

dalle ore 21,00 alle 24,00<br />

MERCATINO DEL COLLEZIONISTA, <strong>del</strong> “FAI DA TE”,<br />

di BENEFICENZA - Domenica 23 MAGGIO<br />

(e per i prossimi appuntamenti, ogni 4^ domenica <strong>del</strong> mese) dalle ore 10,00.<br />

Per informazioni sulle attivita’ sopraelencate telefonare nel pomeriggio<br />

dalle ore 15.00 alle ore 18.00 al n. Tel. 055.6820200<br />

INIZIATIVE RIVOLTE ESCLUSIVAMENTE AI SOCI ARCI<br />

1047870


16 Maggio 2010<br />

zoom/1. Par<strong>la</strong> Salvatore Calleri, presidente <strong>del</strong><strong>la</strong> fondazione Antonino Caponnetto<br />

inchiesta<br />

“La Toscana, così ricca, fa go<strong>la</strong> al<strong>la</strong> mafia”<br />

Tra i campanelli<br />

foCus<br />

d’al<strong>la</strong>rme ci sono<br />

alcuni passaggi<br />

di proprietà di alberghi<br />

e agriturismi, accertati<br />

tentativi di inserirsi negli<br />

appalti e movimenti<br />

sospetti di capitali<br />

Luca Serranò<br />

“La mafia c’è e fa buoni affari.<br />

Fortuna che il nostro territorio<br />

ha gli anticorpi necessari”. Salvatore<br />

Calleri, presidente <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

fondazione Antonino Caponnetto, si mostra<br />

cautamente ottimista sul<strong>la</strong> battaglia che le nostre<br />

amministrazioni stanno conducendo contro<br />

Cosa Nostra e le altre organizzazioni criminali.<br />

“E’ fondamentale studiare e analizzare il fenomeno<br />

- continua Calleri, già fe<strong>del</strong>e col<strong>la</strong>boratore<br />

<strong>del</strong> giudice siciliano che a Firenze trovò seconda<br />

casa - altrimenti rischiamo serie e incontrovertibili<br />

infiltrazioni nel nostro tessuto economico”.<br />

E’ dal 2003 che <strong>la</strong> fondazione monitora i movimenti<br />

sospetti di persone e capitali nel nostro<br />

territorio. Un’attività che dovrebbe consolidarsi<br />

con <strong>la</strong> nascita di un osservatorio antimafia in<br />

col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> Provincia di Firenze, uno<br />

strumento istituzionale volto a contrastare le<br />

mire espansionistiche <strong>del</strong><strong>la</strong> criminalità organizzata.<br />

“Cosa Nostra, ‘ndrangheta, camorra. Mafie<br />

straniere. La Toscana è una terra ricca e fa go<strong>la</strong><br />

a tanti. Anche per questo continuiamo i nostri<br />

incontri nelle scuole - spiega ancora Salvatore<br />

Calleri - è importante che le nuove generazioni<br />

conoscano i <strong>la</strong>ti oscuri di questa società”. Nel<br />

rapporto 2009, <strong>la</strong> fondazione (che ha come presidente<br />

onorario Elisabetta Caponnetto, vedova<br />

<strong>del</strong> magistrato) sottolinea infatti l’incombenza<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> ma<strong>la</strong>vita sulle zone più floride <strong>del</strong><strong>la</strong> regione<br />

e <strong>del</strong><strong>la</strong> provincia, evidenziando in partico<strong>la</strong>re<br />

i molti passaggi di proprietà che hanno interessato<br />

alberghi e agriturismi. Si par<strong>la</strong>, tra le altre<br />

cose, di donne russe che alloggiano in alberghi<br />

di media levatura sospettate di essere le teste di<br />

ponte <strong>del</strong><strong>la</strong> criminalità <strong>del</strong>l’est in vista di massicci<br />

investimenti immobiliari. “Per fortuna dalle<br />

nostre parti <strong>la</strong> mafia non ha il controllo <strong>del</strong><br />

territorio - prosegue Calleri - un elemento che<br />

contraddistingue le aree più colpite. Ma i segnali<br />

negativi non mancano, come gli accertati tentativi<br />

di inserirsi negli appalti e alcuni movimenti<br />

di capitali che fanno pensare al ricic<strong>la</strong>ggio”. Nel<br />

frattempo, a livello nazionale, continua <strong>la</strong> “moria”<br />

di <strong>la</strong>titanti più o meno eccellenti: “Credo che<br />

il ministro Maroni stia <strong>la</strong>vorando molto bene, è<br />

un periodo di grande efficacia nel<strong>la</strong> lotta al<strong>la</strong><br />

mafia”. Una lotta che dovrà per forza di cose affinarsi<br />

sempre più, seguendo se non anticipando<br />

<strong>la</strong> trasformazione in senso intellettuale <strong>del</strong>le elite<br />

criminali. “Quel che abbiamo sotto gli occhi<br />

è davvero interessante - commenta Calleri - gli<br />

ultimi arresti dimostrano che le mafie dei colletti<br />

bianchi sono ormai una realtà consolidata.<br />

Occorre vigi<strong>la</strong>re”. Nel<strong>la</strong> speranza che le scelte di<br />

uomini come Antonino Caponnetto facciano da<br />

stel<strong>la</strong> po<strong>la</strong>re all’azione di governo, magistratura<br />

e forze di polizia. “Decise di occuparsi di mafia<br />

dopo <strong>la</strong> morte di Rocco Chinnici - ricorda Salvatore<br />

Calleri - ormai anziano, mise anima e corpo<br />

in questa battaglia di civiltà. È soprattutto grazie<br />

a lui che arrivarono le prime condanne definitive<br />

ad appartenenti a Cosa Nostra”.<br />

Sul<strong>la</strong> vicenda restano ombre<br />

georgofili, una ferita<br />

che brucia ancora<br />

<strong>Il</strong> ventisette maggio <strong>la</strong> strage dei Georgofili<br />

“compirà” 17 anni. Una ferita<br />

ancora aperta nel cuore <strong>del</strong><strong>la</strong> città,<br />

il primo autentico attacco frontale al<strong>la</strong><br />

democrazia nel<strong>la</strong> Firenze post-fascista.<br />

L’autobomba (una Fiat Fiorino imbottita<br />

con 250 chili di esplosivo) sistemata<br />

ai piedi <strong>del</strong><strong>la</strong> Torre dei Pulci costò infatti<br />

<strong>la</strong> vita all’intera famiglia Nencioni<br />

(moglie, marito e i due figli) e allo studente<br />

di architettura Dario Capolicchio.<br />

Incalco<strong>la</strong>bili, poi, i danni al patrimonio<br />

artistico, con <strong>la</strong> storica accademia dei<br />

Georgofili sventrata dal<strong>la</strong> def<strong>la</strong>grazione.<br />

Un attentato su cui restano molte zone<br />

d’ombra, nonostante gli ultimi sviluppi<br />

<strong>del</strong>l’inchiesta suggeriscano nuovi, più<br />

inquietanti, scenari. Lo scorso 17 marzo,<br />

dopo oltre due anni di <strong>la</strong>voro, gli uomini<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> Dia di Firenze hanno notificato in<br />

carcere un’ordinanza di arresto a Francesco<br />

Tagliavia, mafioso già condannato<br />

per l’omicidio Borsellino e ora accusato<br />

d’aver messo a disposizione i suoi uomini<br />

per le stragi di Roma, Mi<strong>la</strong>no e Firenze.<br />

Le dichiarazioni di Gaspare Spatuzza,<br />

il pentito che nel processo a Marcello<br />

Dell’Utri ha chiamato direttamente in<br />

causa il Presidente <strong>del</strong> Consiglio, stanno<br />

dunque indirizzando il <strong>la</strong>voro dei magistrati<br />

fiorentini. Sarà <strong>la</strong> strada giusta In<br />

attesa di conoscere le sorti processuali<br />

di Francesco Tagliavia, gli autori accertati<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> campagna stragista continuano<br />

nel frattempo a riempire le pagine dei<br />

giornali. I fratelli Giuseppe e Filippo<br />

Graviano, Giovanni Brusca, Matteo<br />

Messina Denaro, Bernando Provenzano,<br />

Salvatore Riina, Vittorio Tutino e Leoluca<br />

Bagarel<strong>la</strong>. Nomi eccellenti <strong>del</strong><strong>la</strong> ma<strong>la</strong><br />

siciliana che ha marchiato col sangue<br />

il passaggio dal<strong>la</strong> prima al<strong>la</strong> seconda<br />

repubblica. E che una notte di maggio,<br />

senza batter ciglio, ha colpito a freddo il<br />

cuore di Firenze.<br />

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inchiesta<br />

zoom/2. L’ex procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna fa il punto sul<strong>la</strong> situazione locale<br />

17<br />

“Cosa nostra Agisce in silenzio ma c’è”<br />

Dalle nostre parti le cose vanno comunque meglio che altrove:<br />

“Ci salva <strong>la</strong> mancanza di collusioni politico-amministrative, ma<br />

occorre tener conto <strong>del</strong>l’espansività di ogni fenomeno mafioso”<br />

Luca Serranò<br />

ricic<strong>la</strong>ggio, prostituzione.<br />

Le mafie s’infiltrano in ogni crepa<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> nostra società. Mai abbassare<br />

“Appalti,<br />

<strong>la</strong> guardia”. L’ex procuratore nazionale<br />

antimafia Pier Luigi Vigna, da qualche tempo<br />

consulente <strong>del</strong> Comune in materia di sicurezza,<br />

punta il dito contro le zone d’ombra che silenziosamente<br />

s’addensano sul nostro territorio. “Anche se<br />

le istituzioni locali hanno fatto una grande opera di<br />

analisi e prevenzione – spiega – <strong>la</strong> criminalità organizzata<br />

ha messo radici già da tempo. I Casalesi,<br />

per esempio, a metà degli anni Ottanta fecero ottimi<br />

affari con investimenti nel settore agricolo e niente<br />

esclude che abbiano ancor oggi interessi nel<strong>la</strong> zona”.<br />

Se le province di Lucca e Pistoia sono state “colpite”<br />

dall’avanzata camorrista, <strong>la</strong> ‘ndrangheta ha scelto le<br />

coste <strong>del</strong><strong>la</strong> Versilia per praticare prestiti a tassi di<br />

usura ed estorsioni. Nell’hinter<strong>la</strong>nd fiorentino, poi,<br />

ci sono anche le mafie straniere a tessere <strong>la</strong> propria<br />

ragnate<strong>la</strong> criminale, attraverso il racket <strong>del</strong><strong>la</strong> prostituzione<br />

e, in minor misura, lo spaccio di stupefacenti.<br />

“Ma Cosa Nostra non è da meno – racconta Pier<br />

Luigi Vigna – agisce in silenzio ma c’è”. Nonostante<br />

<strong>la</strong> Toscana se <strong>la</strong> passi meglio rispetto alle altre regioni<br />

<strong>del</strong> centro-nord, e all’Emilia Romagna in partico<strong>la</strong>re,<br />

anche il nostro territorio rappresenta dunque<br />

un boccone appetitoso per le varie declinazioni <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

ma<strong>la</strong>vita organizzata. “Ci salva <strong>la</strong> mancanza di collusioni<br />

politico-amministrative – spiega – ma occorre<br />

tener conto <strong>del</strong>l’espansività connaturata ad ogni<br />

Nell’hinter<strong>la</strong>nd fiorentino<br />

ci sono anche le mafie straniere<br />

a tessere <strong>la</strong> propria ragnate<strong>la</strong><br />

fenomeno mafioso. Oggi che <strong>la</strong> criminalità ha assunto<br />

un profilo globale, all’attività di prevenzione deve<br />

accompagnarsi una forte azione di contrasto”. L’ex<br />

procuratore nazionale antimafia invita dunque a non<br />

sottovalutare i segnali negativi e, in partico<strong>la</strong>re, a<br />

non commettere gli sbagli <strong>del</strong> passato. “Un danno di<br />

cui paghiamo ancor oggi il prezzo è quello provocato<br />

dal vecchio istituto dei confini – dice – si credeva<br />

che strappando i boss dal loro ambiente se ne potesse<br />

sterilizzare <strong>la</strong> carica eversiva. Errore grave. In<br />

molti presero il potere con <strong>la</strong> forza nelle piccole comunità<br />

che li ospitavano”. Un fenomeno che inquinò<br />

<strong>la</strong> vita democratica di molti comuni toscani, e che<br />

complicò <strong>la</strong> vita ai molti magistrati che se ne occuparono.<br />

“La lotta al<strong>la</strong> mafia è cambiata con l’arrivo<br />

di Antonino Caponnetto – racconta Vigna – un uomo<br />

di grande cultura giuridica e senso civico. Ricordo<br />

quando durante l’inchiesta sull’alluvione <strong>del</strong> ‘66 lo<br />

andavo a trovare tutte le sere in ospedale. Seguiva le<br />

indagini anche da ricoverato e s’informava su tutto.<br />

Al<strong>la</strong> procura di Firenze – conclude – era un punto di<br />

riferimento essenziale”.<br />

Pier Luigi Vigna


18 Maggio 2010<br />

speciale<br />

l’iNiziatiVa. Va avanti l’impegno de <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> a fianco <strong>del</strong><strong>la</strong> Fondazione Francesca Rava Onlus<br />

emergenza haiti, anche i Vip si mobilitano<br />

Un piccolo haitiano ospite <strong>del</strong>l’ospedale pediatrico N.P.H. Saint Damien <strong>del</strong><strong>la</strong> Fondazione Rava<br />

Sono quattro, ormai, i mesi<br />

trascorsi dal terremoto che<br />

il 12 gennaio scorso ha<br />

devastato Haiti. Mesi che<br />

sull’iso<strong>la</strong> caraibica, in uno dei Paesi<br />

più poveri <strong>del</strong><strong>la</strong> Terra – e uno degli<br />

ultimi nel ranking mondiale per<br />

quanto riguarda le condizioni <strong>del</strong>l’infanzia<br />

– sono trascorsi tra continue<br />

emergenze, nel tentativo di riportare<br />

<strong>la</strong> situazione al<strong>la</strong> normalità, una<br />

“normalità” già molto difficile prima<br />

<strong>del</strong> violentissimo sisma. Tra coloro<br />

che da subito si sono rimboccati<br />

le maniche e si son messi al <strong>la</strong>voro<br />

c’è <strong>la</strong> Fondazione Francesca Rava –<br />

N.P.H. Onlus, già operativa ad Haiti<br />

da 22 anni, che non ha perso tempo<br />

nell’affrontare l’emergenza. Perché<br />

di tempo, tra persone rimaste senza<br />

casa, cibo, acqua e assistenza medica,<br />

bambini muti<strong>la</strong>ti o rimasti orfani,<br />

non ce n’era da perdere. Così, dal momento<br />

<strong>del</strong> terremoto, <strong>la</strong> Fondazione<br />

non ha mai smesso di inviare medici,<br />

infermieri specializzati e fisioterapisti<br />

volontari al Saint Damien, l’ospedale<br />

pediatrico che assiste 25mi<strong>la</strong><br />

bambini l’anno. Tra i tanti drammi<br />

con cui <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione si è trovata a<br />

dover fare i conti, uno dei più tremendi<br />

è stato senz’altro quello dei piccoli<br />

rimasti senza gambe, braccia o mani<br />

a causa <strong>del</strong> terremoto: ma 80 di loro,<br />

grazie al programma di applicazione<br />

di protesi temporanee iniziato al<strong>la</strong><br />

Casa dei Piccoli Angeli, sono ora di<br />

nuovo in grado di camminare. E tra<br />

i nuovi progetti <strong>del</strong><strong>la</strong> Fondazione c’è<br />

quello <strong>del</strong><strong>la</strong> costruzione di una nuova<br />

a<strong>la</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong> Casa dei Piccoli Angeli, che<br />

sarà interamente dedicata ai bambini<br />

amputati, che avranno continua<br />

necessità di assistenza, con una fab-<br />

Quattro mesi dopo il terremoto che ha devastato l’iso<strong>la</strong>, <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione continua<br />

ad aver bisogno di aiuto. Appelli da personaggi come fiorello e Martina Colombari,<br />

e anche Hollywood ha mostrato il suo volto migliore: tanti gli attori giunti sul posto<br />

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Nell’ottica <strong>del</strong> ritorno al<strong>la</strong> normalità,<br />

poi, l’obiettivo – per cui sull’iso<strong>la</strong> si è<br />

già al <strong>la</strong>voro – è quello <strong>del</strong><strong>la</strong> ricostruzione,<br />

al più presto, <strong>del</strong>le scuole crol<strong>la</strong>te,<br />

oltre al<strong>la</strong> realizzazione di nuove.<br />

Perché qui, anche prima <strong>del</strong> sisma, le<br />

18 scuole di strada N.P.H. non servivano<br />

soltanto a fornire istruzione a<br />

circa seimi<strong>la</strong> bambini dai 2 ai 16 anni<br />

nei quartieri più degradati di Port au<br />

Prince, ma anche (e soprattutto) ad<br />

assicurare loro cibo, acqua, cure mediche<br />

e vaccinazioni, oltre a proteggerli<br />

da droga, prostituzione e ma<strong>la</strong>vita.<br />

E in quattro di queste strutture<br />

l’attività sco<strong>la</strong>stica è ripresa all’inizio<br />

di aprile. Tra i nuovi progetti, inoltre,<br />

ci sono <strong>la</strong> costruzione di un nuovo<br />

ospedale per adulti, di una casa per<br />

bambini disabili e di due orfanotrofi.<br />

Progetti importanti, per cui <strong>la</strong> Fondazione<br />

ha bisogno <strong>del</strong>l’aiuto di tutti. E<br />

che hanno spinto personaggi famosi<br />

come Martina Colombari, Andrea<br />

Bocelli, Pao<strong>la</strong> Turci e Fiorello a <strong>la</strong>nciare<br />

appelli e realizzare spot per aiutare<br />

<strong>la</strong> Fondazione Francesca Rava.<br />

Ma non solo, perché anche Hollywood,<br />

per l’occasione, ha mostrato il<br />

suo volto migliore, con diversi aiuti<br />

e con l’arrivo sull’iso<strong>la</strong> di Paul Haggis,<br />

Sean Penn, Demi Moore, Susan<br />

Sarandon, Ben Stiller e altri ancora.<br />

Perché tutti – attori famosi o semplici<br />

cittadini – sono chiamati a dare il<br />

proprio contributo: ad Haiti, infatti,<br />

l’emergenza continua.


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per l’infanzia,<br />

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sotto<br />

<strong>la</strong><br />

Hermanos,<br />

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guida di Padre<br />

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Richard<br />

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Frechette<br />

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quarto<br />

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mondo<br />

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in prima<br />

di Haiti<br />

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linea.<br />

con numerosi progetti per l’infanzia, sotto<br />

<strong>la</strong> guida di Padre Richard Frechette sacerdote e medico in prima linea. con numerosi progetti per l’infanzia, sotto<br />

<strong>la</strong> guida di Padre Richard Frechette sacerdote e medico in prima linea.<br />

FONDAZIONE FRANCESCA RAVA - N.P.H. ITALIA ONLUS V.LE E. CALDARA, 43 - 20122 MILANO - TEL. 02/54122917 FAX 02/55194958<br />

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Ringraziamo<br />

info@nphitalia.org www.nphitalia.org<br />

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per <strong>la</strong> pubblicazione di questa pagina


20 Maggio 2010<br />

politica<br />

regioNe/1. È <strong>la</strong> giunta più “rosa” <strong>del</strong><strong>la</strong> storia, con cinque esponenti <strong>del</strong> gentil sesso ai posti di comando<br />

Dieci in squadra, con Rossi capitano<br />

Tre assessori confermati (Bramerini,<br />

salvadori e simoncini), un tecnico al<strong>la</strong> sanità<br />

e una docente veneta all’urbanistica.<br />

<strong>Il</strong> Pd porta a casa cinque <strong>del</strong>eghe,<br />

l’Idv due e <strong>la</strong> federazione di sinistra una<br />

Pao<strong>la</strong> Ferri<br />

Rossi c’è, <strong>la</strong> squadra pure. A scendere in campo a questo giro sono<br />

in dieci, una Giunta più agile rispetto allo scorso mandato e per<br />

metà composta da donne, il che compensa almeno in parte <strong>la</strong><br />

scarna rappresentanza femminile in Consiglio regionale. “E’ <strong>la</strong><br />

Giunta più ‘rosa’ <strong>del</strong><strong>la</strong> storia”, sottolinea lo stesso neopresidente. Tre gli<br />

assessori confermati rispetto al<strong>la</strong> scorsa legis<strong>la</strong>tura, qualche volto noto e<br />

un paio di sorprese nel<strong>la</strong> formazione che guiderà Pa<strong>la</strong>zzo Panciatichi per<br />

i prossimi cinque anni. Se appariva quasi scontata <strong>la</strong> nomina di Riccardo<br />

Nencini, segretario nazionale <strong>del</strong> Psi a cui è toccato in sorte il Bi<strong>la</strong>ncio,<br />

<strong>la</strong> vera sorpresa è stata <strong>la</strong> scelta <strong>del</strong>l’erede di Rossi al<strong>la</strong> <strong>San</strong>ità. E’ Danie<strong>la</strong><br />

Scaramuccia, 37 anni, una <strong>la</strong>urea in Ingegneria nucleare e un passato da<br />

manager al<strong>la</strong> Mckinsey, società di controllo e gestione <strong>del</strong>le aziende. Un tecnico,<br />

dunque, esterno al mondo partitico, così come era stato preannunciato<br />

dal neopresidente. <strong>Il</strong> Pd invece porta a casa cinque <strong>del</strong>eghe, a partire dal<strong>la</strong><br />

new entry Stel<strong>la</strong> Targetti, selezionata come vicepresidente <strong>del</strong><strong>la</strong> Regione già<br />

in corso di campagna elettorale. Figlia di Paolo Targetti, big <strong>del</strong>l’imprenditoria<br />

fiorentina recentemente venuto a mancare, <strong>la</strong> nuova vicepresidente è<br />

una donna d’impresa, ma anche una mamma di due bambini. A lei toccherà<br />

gestire Università e scuo<strong>la</strong>. Ripescato invece dal<strong>la</strong> scorsa Giunta Gianni<br />

Salvadori, unico rappresentante <strong>del</strong> Pd fiorentino, che passa dalle Politiche<br />

sociali all’Agricoltura. Confermata anche <strong>la</strong> grossetana Anna Rita Brame-<br />

IL CoNsIGLIo CHE sARÀ<br />

Enrico Rossi, presidente <strong>del</strong><strong>la</strong> Regione<br />

rini, che mantiene saldamente il comando<br />

<strong>del</strong>l’Ambiente. Altro volto<br />

noto quello di Gianfranco Simoncini,<br />

che non dovrà fare altro che<br />

riprendere il filo <strong>del</strong> discorso su <strong>la</strong>voro<br />

e istruzione. Di nuovo, invece,<br />

c’è Luca Ceccobao, primo cittadino<br />

di Chiusi, dove è stato rieletto al secondo<br />

mandato con una percentuale<br />

a dir poco schiacciante, superiore<br />

al 78%. Quarantenne, dipendente<br />

<strong>del</strong>le Ferrovie, vanta una certa<br />

esperienza in ambito di trasporti e<br />

un discreto curriculum in fatto di<br />

battaglie su questo tema. Va da sé<br />

che sia stato scelto per l’assessorato<br />

a Infrastrutture e trasporti, uno dei<br />

più scottanti. L’ottima performance<br />

elettorale rega<strong>la</strong> all’Idv ben due poltrone<br />

in Giunta. E tra le più ambite.<br />

L’urbanistica tocca in sorte ad Anna<br />

Marson, che ha ricoperto lo stesso<br />

incarico per <strong>la</strong> Provincia di Venezia,<br />

dove insegna all’università; mentre<br />

cultura e turismo finiscono nelle<br />

mani di Cristina Scaletti, già nota<br />

come assessore all’ambiente in Pa<strong>la</strong>zzo<br />

Vecchio. Un assessorato tocca<br />

infine anche al<strong>la</strong> Federazione di sinistra<br />

(Rfc, Pdci) con Salvatore Allocca,<br />

altro grossetano <strong>del</strong><strong>la</strong> squadra.<br />

Rifondarolo, prende le redini<br />

di Welfare e casa. Pronta <strong>la</strong> squadra,<br />

non resta che uscire dallo spogliatoio<br />

e affrontare le prime sfide.<br />

Età media oltre i 49 anni, diversi fiorentini tra le new entry. E c’è anche un italobrasiliano<br />

Molti uomini, poche donne. E una decina di poltrone in meno<br />

Molti uomini, poche donne, un’età media che si aggira attorno<br />

ai 49 anni. Ecco come si presenta a grandi linee il nuovo Consiglio<br />

regionale. Ma partiamo dalle basi. A succedere a Riccardo<br />

Nencini sul<strong>la</strong> poltrona di presidente <strong>del</strong>l’assemblea è Alberto<br />

Monaci (Pd), eletto a maggioranza quasi assoluta (52 voti) al<strong>la</strong><br />

prima riunione. Sessantanove primavere sulle spalle, è anche il<br />

più anziano <strong>del</strong> gruppo. Lo scettro <strong>del</strong> più giovane invece lo detiene<br />

Matteo Tortolini (Pd), c<strong>la</strong>sse 1977, in vantaggio di qualche<br />

mese su Giovanni Donzelli (Pdl). Solo cinque le donne elette, di<br />

cui una, Monica Faenzi, ha già ceduto il posto a un altro uomo,<br />

l’avvocato aretino Dario Locci, una new entry a Pa<strong>la</strong>zzo Panciatichi.<br />

Per quanto riguarda <strong>la</strong> provenienza dei neoeletti Firenze batte<br />

Lucca 7 a 4, anche se andando a scavare negli alberi genealogici si<br />

sve<strong>la</strong>no storie addirittura intercontinentali. Padre brasiliano e madre<br />

pistoiese per il leghista Antonio Gambetta Vianna, che ha vissuto<br />

a Rio de Janeiro fino al<strong>la</strong> maggiore età. Ha origini per metà<br />

statunitensi, invece, Marco Taradash (Pdl). Sono in tanti coloro<br />

che vantano un passato nelle amministrazioni locali. Se Giuliano<br />

Fe<strong>del</strong>i e Alessia Ballini hanno abbandonato i loro incarichi da assessore<br />

in Provincia, rispettivamente a Pari opportunità e sport e<br />

Trasporti e infrastrutture, per seguire <strong>la</strong> strada in Regione, Paolo<br />

Bambagioni, prima di diventare presidente <strong>del</strong><strong>la</strong> Mukki, è stato<br />

sindaco di Lastra a Signa, mentre Francesco Bosi è tuttora primo<br />

cittadino di Rio Marina, in quel <strong>del</strong>l’Elba. Insomma le competenze<br />

non mancano nel gruppo, folto, seppur ridimensionato di una<br />

decina di consiglieri rispetto al<strong>la</strong> scorsa legis<strong>la</strong>tura. Meno poltrone<br />

(55 anziché 65), meno spese. È già un buon inizio. /P.F.<br />

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politica<br />

regioNe/2. Giovanni Donzelli “trasloca” a Pa<strong>la</strong>zzo Panciatichi<br />

“Renzi non tiri un sospiro di sollievo.<br />

Continuerò a vigi<strong>la</strong>re sul Comune”<br />

Francesca Puliti<br />

Mi batterò prima di tutto per<br />

cambiare i criteri di assegnazione<br />

<strong>del</strong>le case popo<strong>la</strong>ri<br />

Giovanni Donzelli<br />

Dal<strong>la</strong> notte di “occupazione” <strong>del</strong> Salone dei Duecento<br />

allo sganassone preso da un commerciante<br />

che accusava di vendita illegale di canapa, fino<br />

al<strong>la</strong> battaglia per lo scandalo Quadra: di battaglie<br />

ne ha <strong>la</strong>nciate e portate avanti tante Giovanni Donzelli,<br />

dagli scranni <strong>del</strong> Consiglio comunale. Cresciuto nel Fuan e<br />

poi passato ad An, dopo quasi sei anni passati in Pa<strong>la</strong>zzo<br />

Vecchio si apre adesso per lui <strong>la</strong> nuova avventura in Regione,<br />

ma è normale che un po’ di nostalgia rimanga.<br />

Le dispiace <strong>la</strong>sciare il Comune<br />

Assolutamente sì, anche se sono molto soddisfatto per essere<br />

stato eletto in Consiglio regionale. Avrei potuto mantenere<br />

entrambi i ruoli, <strong>la</strong> legge lo permette, ma per correttezza e<br />

coerenza con ciò che ho sempre detto ho scelto di <strong>la</strong>sciare<br />

l’incarico a Pa<strong>la</strong>zzo Vecchio.<br />

A chi <strong>la</strong>scia lo scettro <strong>del</strong>le interrogazioni e <strong>del</strong>le sue battaglie<br />

in Consiglio comunale<br />

Ognuno ha il suo stile di condurre l’opposizione, i consiglieri<br />

sono tutti competenti, ma è <strong>la</strong> squadra che fa <strong>la</strong> differenza.<br />

In Regione è stato eletto con i voti <strong>del</strong><strong>la</strong> circoscrizione pisana:<br />

continuerà ad occuparsi <strong>del</strong>le vicende fiorentine<br />

Certo, Firenze è <strong>la</strong> città dove sono nato e cresciuto. Continuo<br />

a incontrare le persone che abitano nelle case popo<strong>la</strong>ri<br />

di via Accademia <strong>del</strong> Cimento, a interessarmi <strong>del</strong>le questioni<br />

urbanistiche cittadine, a dare ascolto agli operai <strong>del</strong><strong>la</strong> Seves.<br />

Porterò avanti gli interessi di tutta <strong>la</strong> regione, con un occhio<br />

di riguardo per il territorio dove sono stato eletto, ma Pa<strong>la</strong>zzo<br />

Panciatichi non è lontano da Pa<strong>la</strong>zzo Vecchio.<br />

Quali questioni <strong>la</strong>scia in sospeso<br />

Purtroppo sono tante, a partire da quel<strong>la</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong> gestione urbanistica,<br />

fino al<strong>la</strong> vicenda <strong>del</strong><strong>la</strong> Quadra e al destino <strong>del</strong><br />

Multiplex di Novoli. Non solo, proprio adesso il sindaco ha<br />

riaperto il percorso <strong>del</strong> Piano strutturale e, avendo fatto fermamente<br />

opposizione all’approvazione <strong>del</strong> precedente documento,<br />

mi sarebbe piaciuto seguire il procedimento da vicino<br />

per vedere che cosa effettivamente Renzi ha intenzione di<br />

cambiare. <strong>Il</strong> mio timore è che si tratti nuovamente di un annuncio<br />

vuoto, di quelli che non portano a niente di concreto.<br />

Continuerà a monitorare su questo<br />

Sì, Renzi non può tirare un sospiro di sollievo, perché continuerò<br />

a stargli con il fiato sul collo. Tante scelte cittadine<br />

passano attraverso decisioni regionali, basti pensare al<strong>la</strong><br />

possibilità di costruire nuovi centri commerciali, ambito che<br />

riguarda da vicino <strong>la</strong> realizzazione <strong>del</strong><strong>la</strong> tanto sospirata Citta<strong>del</strong><strong>la</strong><br />

vio<strong>la</strong>.<br />

Per cosa si batterà in Regione<br />

Innanzitutto per <strong>la</strong> modifica <strong>del</strong> criterio di attribuzione <strong>del</strong><br />

punteggio per l’assegnazione <strong>del</strong>le case popo<strong>la</strong>ri. Al momento<br />

non è previsto nessun vantaggio per chi è in lista d’attesa<br />

da più tempo, non viene valutata <strong>la</strong> storicità <strong>del</strong><strong>la</strong> richiesta.<br />

Così capita che alcune famiglie passino <strong>la</strong> vita ai primi posti<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> graduatoria senza però riuscire a ottenere un alloggio,<br />

poiché ogni volta vengono sorpassati da qualcuno che ha<br />

una situazione peggiore. Anche l’anzianità <strong>del</strong><strong>la</strong> richiesta<br />

dovrebbe costituire punteggio, si tratta di un criterio basi<strong>la</strong>re,<br />

eppure non contemp<strong>la</strong>to.<br />

A proposito di case popo<strong>la</strong>ri, cosa ne pensa <strong>del</strong><strong>la</strong> proposta<br />

formu<strong>la</strong>ta da Enrico Rossi secondo <strong>la</strong> quale gli stranieri<br />

potranno accedere alle graduatorie soltanto dopo<br />

cinque anni di residenza in Toscana<br />

Sono d’accordo, ma Rossi dovrebbe mettersi d’accordo con<br />

se stesso e con il proprio partito. Ricordiamoci che nel<strong>la</strong><br />

scorsa legis<strong>la</strong>tura regionale è stata approvata una legge secondo<br />

<strong>la</strong> quale anche gli extracomunitari c<strong>la</strong>ndestini hanno<br />

gli stessi diritti degli italiani, il che mi sembra in contraddizione<br />

con questa proposta.<br />

regioNe/3. Cristina Scaletti, assessore<br />

“Cultura e turismo<br />

in sinergia per ripartire”<br />

Una carriera fulminante<br />

quel<strong>la</strong> di Cristina Scaletti,<br />

astro nascente <strong>del</strong>l’Italia dei Valori.<br />

Da assessore all’ambiente<br />

in Pa<strong>la</strong>zzo Vecchio ad assessore<br />

a cultura e turismo in Pa<strong>la</strong>zzo<br />

Panciatichi in meno di un anno.<br />

I fiorentini hanno cominciato a<br />

conoscer<strong>la</strong> <strong>la</strong> scorsa primavera,<br />

quando in città hanno fatto <strong>la</strong><br />

loro comparsa i suoi manifesti,<br />

conditi da uno slogan piuttosto<br />

insolito per elezioni comunali,<br />

che riprendeva il suo impegno,<br />

come medico, nel<strong>la</strong> battaglia<br />

alle ma<strong>la</strong>ttie rare. Adesso però,<br />

di fronte a questa nuova sfida in<br />

Regione, il medico Scaletti non<br />

nasconde una forte emozione.<br />

Assessore, le è dispiaciuto <strong>la</strong>sciare<br />

l’incarico in Comune<br />

Naturalmente mi è dispiaciuto<br />

molto abbandonare un percorso<br />

Questa <strong>del</strong>ega<br />

rende merito<br />

al risultato elettorale<br />

<strong>del</strong>l’Italia dei Valori<br />

che avevo intrapreso con entusiasmo<br />

e a cui mi ero appassionata.<br />

Ma sono molto soddisfatta per<br />

questa nuova sfida, sia personalmente<br />

che a livello di partito. Si<br />

tratta di una <strong>del</strong>ega di spessore,<br />

soprattutto in una regione come<br />

<strong>la</strong> nostra, che vanta un patrimonio<br />

tanto ricco. Questo incarico,<br />

assieme all’assessorato all’urbanistica,<br />

rende merito a un risultato<br />

elettorale di tutto rispetto. E lo<br />

intraprendo con grande umiltà.<br />

Se dovesse fare un bi<strong>la</strong>ncio di<br />

questo anno a Pa<strong>la</strong>zzo Vecchio<br />

E’ stata dura, una bellissima<br />

esperienza non priva di ostacoli.<br />

<strong>Il</strong> mio approccio è sempre stato<br />

Cristina Scaletti<br />

21<br />

quello di fare in modo che a ogni<br />

problema corrispondesse una soluzione<br />

concreta, ma non è certo<br />

stato facile. Un esempio per tutti<br />

il piano antismog, per cui mi<br />

sono battuta incontrando notevoli<br />

difficoltà. Rimango convinta<br />

che per Firenze sia indispensabile<br />

formu<strong>la</strong>re una strategia<br />

strutturata, anziché prendere<br />

provvedimenti legati alle singole<br />

emergenze.<br />

Quale sarà il primo impegno in<br />

ambito culturale<br />

La nostra regione può contare su<br />

un’enorme eredità culturale, <strong>la</strong><br />

vera sfida è quel<strong>la</strong> di non sedersi<br />

sugli allori, ma saper<strong>la</strong> traghettare<br />

nel presente e nel futuro. E c’è<br />

molto da <strong>la</strong>vorare su questo piano.<br />

A partire proprio da una sinergia<br />

con il settore <strong>del</strong> turismo.<br />

Come si ri<strong>la</strong>ncia il turismo in<br />

un periodo di crisi come questo<br />

Quello che manca è coordinamento<br />

e programmazione in<br />

questo settore. E’ su questo che<br />

<strong>la</strong>voreremo. Molto si può e si<br />

deve fare anche in ambito di infrastrutture<br />

per rendere <strong>la</strong> Toscana<br />

più attraente e accessibile, a<br />

prova di turista, ma anche e soprattutto<br />

di toscano. /F.P.<br />

1109790


22 Maggio 2010<br />

il Dato. Ca<strong>la</strong>no i reati e <strong>la</strong> percezione di pericolo da parte dei cittadini <strong>del</strong> granducato<br />

I fiorentini si sentono più sicuri<br />

I numeri par<strong>la</strong>no chiaro: sono aumentati solo i furti<br />

in abitazione, e per questo sono state prese misure<br />

d’accordo con gli amministratori di condominio<br />

attualità<br />

Giuditta Boeti<br />

Per qualcuno è un grande bluff creato<br />

dai mass media. Per altri è uno dei<br />

problemi più reali <strong>del</strong> nostro tempo.<br />

La paura di aggressioni o rapine e<br />

<strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva percezione <strong>del</strong><strong>la</strong> sicurezza sociale<br />

oscil<strong>la</strong>no drasticamente, tra atteggiamenti di<br />

psicosi collettiva e una certa serenità nel rincasare<br />

da soli (o da sole) tardi <strong>la</strong> sera. E Firenze,<br />

in questa logica, non fa eccezione. Dati al<strong>la</strong><br />

mano, pare che i fiorentini in questo momento<br />

si sentano più sicuri rispetto a qualche anno<br />

fa. “A un calo complessivo dei reati <strong>del</strong>l’1,2<br />

per cento nel raffronto tra il 2008 e il 2009 –<br />

spiega il prefetto Andrea De Martino – è corrisposta<br />

una crescita significativa <strong>del</strong> senso di<br />

sicurezza dei cittadini: nel 2002 erano il 74,6<br />

per cento i toscani che uscivano di casa <strong>la</strong> sera<br />

senza timore, oggi questa percentuale è salita<br />

all’82,1”. Da un quadro più generale sul<strong>la</strong><br />

criminalità in Toscana i dati indicano una confortante<br />

flessione di tutti i reati tranne i furti<br />

in abitazione, che risultano in crescita: +10,8<br />

per cento rispetto al 2008, con un aumento<br />

<strong>del</strong> 17,8 per cento di arresti e denunce. Non<br />

a caso, per fronteggiare il fenomeno, oltre al<br />

potenziamento <strong>del</strong>l’attività di prevenzione e<br />

di investigazione, è stata avviata per <strong>la</strong> prima<br />

volta un’inedita forma di col<strong>la</strong>borazione con<br />

le associazioni degli amministratori di condominio<br />

per sensibilizzare gli inquilini ad adottare<br />

piccole cautele per proteggere meglio il<br />

proprio appartamento. Più in generale, sono<br />

state quattro le aree di intervento, individuate<br />

nel 2009 come prioritarie: spaccio di stupefacenti,<br />

criminalità economica, reati contro<br />

il patrimonio e i nuovi reati come stalking e<br />

alloggio a c<strong>la</strong>ndestini. Ma per quelli che “<strong>la</strong><br />

sicurezza non è mai troppa” ecco che arriva<br />

una nuova figura: l’addetto ai controlli negli<br />

esercizi pubblici e nei luoghi di intrattenimento,<br />

che avrà compiti di assistenza al<strong>la</strong> cliente<strong>la</strong><br />

e anche di osservazione per segna<strong>la</strong>re alle<br />

forze di polizia comportamenti che possono<br />

essere premonitori di reati. Una sorta di evoluzione<br />

<strong>del</strong> “buttafuori” che dovrà seguire uno<br />

speciale corso di formazione di 90 giorni promosso<br />

dal<strong>la</strong> Regione Toscana e poi iscriversi<br />

in un registro tenuto dal<strong>la</strong> prefettura. E per chi<br />

continua a non sentirsi sicuro, in città arrivano<br />

rinforzi nel sistema di videosorveglianza con<br />

sette nuove telecamere. Gli occhi elettronici<br />

saranno collocati in via Pa<strong>la</strong>zzuolo e a <strong>San</strong><br />

Bartolo a Cintoia, attraverso un progetto <strong>del</strong><br />

Comune di Firenze <strong>del</strong>l’importo di 150mi<strong>la</strong><br />

euro, finanziato dal ministero <strong>del</strong>l’Interno.<br />

Uno scorcio di via Pa<strong>la</strong>zzuolo<br />

<strong>la</strong> NoVitÀ. Partita (con successo) <strong>la</strong> sperimentazione in alcune aree di sosta cittadine<br />

Bus gratis per chi <strong>la</strong>scia l’auto nel parcheggio<br />

Lasci l’auto al parcheggio e sali gratis sul bus.<br />

È l’ultima trovata in casa Ataf a sostegno di<br />

una mobilità ‘sostenibile’. Grazie ad un accordo<br />

stipu<strong>la</strong>to tra l’azienda di trasporto pubblico<br />

e Firenze Parcheggi è possibile posteggiare <strong>la</strong><br />

macchina e viaggiare sull’autobus con un solo<br />

biglietto. <strong>Il</strong> funzionamento è semplice: i fiorentini<br />

che <strong>la</strong>sciano <strong>la</strong> macchina nei parcheggi Alberti,<br />

Pieraccini, Oltrarno, Fortezza Fiera, Porta<br />

al Prato, Parterre, <strong>San</strong>t’Ambrogio, binario 16 di<br />

<strong>San</strong>ta Maria Novel<strong>la</strong>, Europa e Beccaria gestiti<br />

da Firenze Parcheggi, si sposteranno gratis sui<br />

bus <strong>del</strong><strong>la</strong> rete metropolitana Ataf e sul<strong>la</strong> tramvia<br />

per un’ora e mezzo. Infatti, basta portarsi dietro<br />

il biglietto emesso dalle macchinette dei parcheggi<br />

per prendere il bus: il tagliando sarà valido<br />

90 minuti dall’emissione e sostituirà a tutti gli<br />

effetti il titolo di viaggio Ataf (a richiesta, dovrà<br />

essere esibito al controllore). L’idea nasce dal<strong>la</strong><br />

volontà (ma anche dall’esigenza) di liberare le<br />

strade cittadine dal traffico privato, integrando il<br />

sistema <strong>del</strong><strong>la</strong> sosta con <strong>la</strong> rete <strong>del</strong> trasporto pubblico.<br />

La formu<strong>la</strong> “park più bus” è una novità<br />

assoluta per Firenze ed avrà <strong>la</strong> durata sperimentale<br />

di tre mesi (il progetto è partito ad aprile).<br />

Dopo <strong>la</strong> fase iniziale (che sta riscuotendo molto<br />

successo), si valuterà <strong>la</strong> possibilità di estendere<br />

l’iniziativa ad altri parcheggi e di offrire anche<br />

l’opportunità di abbonamenti integrati sosta e<br />

bus. Ma è partita anche un’altra novità: ogni<br />

giorno dal parcheggio di piazza Alberti c’è una<br />

navetta Ataf, gratuita per gli abbonati <strong>del</strong> parcheggio,<br />

che va al<strong>la</strong> struttura di Montedomini di<br />

via Malcontenti con una so<strong>la</strong> fermata intermedia<br />

al<strong>la</strong> Biblioteca Nazionale, per garantire un<br />

collegamento rapido con due punti di attrazione<br />

importanti per <strong>la</strong> città. E nel frattempo funzionano<br />

a pieno regime i disp<strong>la</strong>y luminosi posti ai<br />

varchi ztl di via Romana, piazza Tasso, Borgo<br />

<strong>San</strong> Frediano e Corso dei Tintori. Ogni giorno,<br />

alle 19.30, scatta <strong>la</strong> luce verde che segna<strong>la</strong> agli<br />

automobilisti <strong>la</strong> possibilità di entrare “impunemente”<br />

nelle zone che di giorno sono invece offlimits<br />

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02<br />

i n c o m u n e maggio 2010<br />

periodico <strong>del</strong>l’Amministrazione Comunale di tAvarnelle vAl di Pesa<br />

A cura <strong>del</strong>l’Amministrazione Comunale di tAvarnelle - Coordinamento editoriale: Ufficio Stampa associato<br />

Editoriale<br />

<strong>Il</strong> primo bi<strong>la</strong>ncio <strong>del</strong><strong>la</strong> nuova legis<strong>la</strong>tura cade in un<br />

periodo molto partico<strong>la</strong>re per <strong>la</strong> vita <strong>del</strong> paese. La crisi<br />

economica che stiamo attraversando, purtroppo lungi<br />

dall’essere terminata, porta con sé gravi problemi di<br />

carattere economico, sociale e politico. Basti pensare<br />

al vertiginoso aumento <strong>del</strong><strong>la</strong> richiesta di aiuto sociale,<br />

all’urgenza di infrastrutture che non facciano perdere<br />

competitività alle imprese, al drastico calo <strong>del</strong>le<br />

risorse a disposizione dei Comuni.<br />

Questo, mentre le scelte <strong>del</strong> Governo nazionale penalizzano<br />

fortemente gli enti locali. In primo luogo con<br />

<strong>la</strong> riduzione dei trasferimenti statali (per Tavarnelle<br />

oltre 150.000 euro negli ultimi due anni) e con il<br />

rimborso solo parziale <strong>del</strong>l’ICI sul<strong>la</strong> prima casa (circa<br />

80.000 euro). A questo vanno aggiunti i drastici tagli<br />

al Fondo Sociale Nazionale al<strong>la</strong> sanità e al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>.<br />

Al tempo stesso dobbiamo fare i conti con <strong>la</strong> forte<br />

limitazione all’autonomia impositiva e con <strong>la</strong> limitazione<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> spesa per investimenti che deriva dal<br />

Patto di Stabilità.<br />

Eppure, i Comuni si sono dimostrati i più virtuosi<br />

nel contenimento <strong>del</strong><strong>la</strong> spesa pubblica nazionale, se<br />

si considera che vi contribuiscono, oramai, solo per<br />

l’8%. Purtroppo il Federalismo, almeno per ora, altro<br />

non è che uno slogan da usare nelle varie campagne<br />

elettorali.<br />

In questo quadro generale, <strong>la</strong> nostra manovra di<br />

bi<strong>la</strong>ncio ha individuato <strong>del</strong>le priorità in linea con il<br />

programma di legis<strong>la</strong>tura.<br />

Innanzitutto, abbiamo scelto di mantenere alto il già<br />

notevole impegno di risorse economiche ed umane<br />

nei settori <strong>del</strong> sociale e <strong>del</strong><strong>la</strong> pubblica istruzione.<br />

Abbiamo deciso, inoltre, di estendere a tutti i servizi<br />

lo strumento <strong>del</strong>l’ISEE che consente di proporzionare<br />

il contributo a carico <strong>del</strong>le famiglie al<strong>la</strong> reale capacità<br />

di reddito, infatti “non c’è cosa più ingiusta <strong>del</strong> fare<br />

parti uguali fra disuguali”.<br />

Altra scelta è stata quel<strong>la</strong> di mantenere inalterati tutti<br />

i tributi (ICI, Tarsu, occupazione suolo pubblico e<br />

pubblicità restano invariate per legge) e di aumentare,<br />

in un solo caso, le tariffe comunali. Si tratta <strong>del</strong><strong>la</strong> retta<br />

<strong>del</strong>l’asilo nido che a fronte di un aumento dei costi<br />

complessivi pari a circa il 10%, aumenterà, per alcune<br />

fasce di famiglie e soltanto a partire dal prossimo anno<br />

sco<strong>la</strong>stico, <strong>del</strong> 4%.<br />

Sempre nel campo sco<strong>la</strong>stico, da rilevare un importante<br />

risultato politico: per <strong>la</strong> prima volta, a partire<br />

dall’anno sco<strong>la</strong>stico 2010-2011, tutte le tariffe a carico<br />

<strong>del</strong>le famiglie di Tavarnelle e Barberino saranno<br />

uguali.<br />

Abbiamo ben presente che molte <strong>del</strong>le sfide che ci<br />

aspettano non possiamo affrontarle da soli, per questo<br />

continueremo ed implementeremo <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />

col Comune di Barberino Val d’Elsa.<br />

In sostanza, il bi<strong>la</strong>ncio <strong>del</strong> nostro Comune è ancora<br />

sano, grazie soprattutto all’ocu<strong>la</strong>ta amministrazione<br />

dei nostri predecessori, ma urgono riforme strutturali<br />

che permettano agli enti locali di continuare a dare<br />

risposte ai bisogni dei cittadini e <strong>del</strong> territorio.<br />

<strong>Il</strong> Sindaco Sestilio Dirin<strong>del</strong>li<br />

PER SCRIVERE A “TAVARNELLE IN COMUNE” potete<br />

inviare fax o lettere all’Ufficio Re<strong>la</strong>zioni con il Pubblico<br />

(tel. 055/8050824 fax 055/8076657) ed e-mail<br />

all’indirizzo di posta elettronica uff.stampabarberinotavarnelle@gmail.com.<br />

Iniziati i <strong>la</strong>vori di restauro di Pa<strong>la</strong>zzo Ma<strong>la</strong>spina<br />

Una grande opportunità per il territorio<br />

<strong>Il</strong> 7 aprile hanno preso il via i <strong>la</strong>vori di restauro e di riqualificazione<br />

di Pa<strong>la</strong>zzo Ma<strong>la</strong>spina nello splendido borgo<br />

medioevale di <strong>San</strong> Donato in Poggio. Tutto l’edificio è stato<br />

cantierizzato e le previsioni sono che l’intervento di restauro<br />

termini entro 18 mesi.<br />

Pa<strong>la</strong>zzo Ma<strong>la</strong>spina, acquistato dal Comune di Tavarnelle per<br />

700.000 euro, è un edificio di notevole pregio architettonico,<br />

con una facciata tardo rinascimentale, con tre piani esterni<br />

ed un piano interrato: complessivamente sono circa 460<br />

metri quadri.<br />

<strong>Il</strong> progetto di restauro, assegnato con bando di gara all’impresa<br />

di Costruzioni Mannucci Vinicio di Firenze, comprende<br />

il rifacimento <strong>del</strong><strong>la</strong> facciata, degli impianti e <strong>del</strong><strong>la</strong> pavimentazione,<br />

l’abbattimento <strong>del</strong>le barriere architettoniche, <strong>la</strong><br />

realizzazione di nuovi servizi igienici.<br />

L’intervento di restauro permetterà di conservare totalmente<br />

l’impianto architettonico originale ma saranno adottate anche<br />

misure che favoriscono l’iso<strong>la</strong>mento termico <strong>del</strong>l’edificio e<br />

<strong>la</strong> riduzione dei consumi energetici.<br />

L’importo complessivo dei <strong>la</strong>vori è di 1 milione e 100.000<br />

euro, di cui il 60% è finanziato dal<strong>la</strong> Regione Toscana.<br />

Completati i <strong>la</strong>vori, Pa<strong>la</strong>zzo Ma<strong>la</strong>spina tornerà a disposizione<br />

di tutta <strong>la</strong> comunità come centro per esposizioni temporanee,<br />

convegni, mostre mercato, <strong>la</strong>boratori culturali, feste ed altre<br />

manifestazioni che ben si sposano con <strong>la</strong> natura rinascimentale<br />

<strong>del</strong>l’edificio. <strong>Il</strong> pa<strong>la</strong>zzo sarà anche sede di una serie di<br />

attività che impegneranno i Comuni <strong>del</strong> <strong>Chianti</strong>, <strong>la</strong> Pro Loco<br />

di <strong>San</strong> Donato in Poggio e l’Università di Firenze.


2<br />

<strong>Il</strong> bi<strong>la</strong>ncio di previsione di Tavarnelle<br />

Situazione difficile ma non ci saranno tagli nei servizi<br />

e le tasse non aumenteranno<br />

<strong>Il</strong> bi<strong>la</strong>ncio di previsione di Tavarnelle.<br />

Situazione difficile ma non ci saranno tagli<br />

nei servizi e le tasse non aumenteranno<br />

IN BREVE<br />

“Un bi<strong>la</strong>ncio sano, ma occorrono riforme<br />

strutturali a livello nazionale che permettano<br />

agli enti locali di continuare a dare risposte ai<br />

bisogni dei cittadini e <strong>del</strong> territorio, per evitare<br />

di peggiorare una situazione già difficile”.<br />

Così il Sindaco Sestilio Dirin<strong>del</strong>li ha definito<br />

il bi<strong>la</strong>ncio di previsione <strong>del</strong> Comune di Tavarnelle,<br />

che nei giorni scorsi è stato approvato<br />

dal Consiglio Comunale.<br />

Ecco in breve gli aspetti principali <strong>del</strong><strong>la</strong> manovra<br />

per il 2010:<br />

MANOVRA TARIFFARIA<br />

• Restano invariate per legge ICI, addizionale<br />

IRPEF e imposta di pubblicità;<br />

• Nonostante le difficoltà incontrate, nessun<br />

aumento neanche per <strong>la</strong> TARSU<br />

(rifiuti) e per l’occupazione <strong>del</strong> suolo<br />

pubblico.<br />

• Per tutti i servizi a domanda individuale<br />

verrà esteso lo strumento <strong>del</strong>l’ISEE, in<br />

modo da garantire una maggiore equità<br />

per i cittadini. Nel<strong>la</strong> stessa direzione va<br />

<strong>la</strong> decisione di uniformare le tariffe tra i<br />

cittadini di Tavarnelle e Barberino.<br />

• A partire dall’anno sco<strong>la</strong>stico 2010-2011<br />

aumenterà <strong>del</strong> 4% <strong>la</strong> tariffa per l’asilo<br />

nido, a fronte di un aumento <strong>del</strong> costo <strong>del</strong><br />

servizio pari all’8%.<br />

OPERE PUBBLICHE<br />

Le priorità per il 2010 saranno <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, con<br />

importanti interventi di riqualificazione, e gli<br />

impianti sportivi sia <strong>del</strong> capoluogo che <strong>del</strong>le<br />

frazioni.<br />

Gli interventi principali saranno i seguenti:<br />

• ristrutturazione <strong>del</strong><strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> materna di<br />

Sambuca con <strong>la</strong> rimozione <strong>del</strong> soffitto in<br />

amianto<br />

• completamento dei <strong>la</strong>vori (2° lotto) <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

centrale a biomasse<br />

• Riqualificazione <strong>del</strong><strong>la</strong> palestra “Luigi<br />

Biagi” con <strong>la</strong> rimozione <strong>del</strong>l’amianto ed<br />

il rifacimento ed iso<strong>la</strong>mento termico <strong>del</strong><br />

tetto in modo da ridurre i consumi energetici<br />

• Completamento <strong>del</strong>l’area sportiva di <strong>San</strong><br />

Donato con un campo polivalente per calcio<br />

e tennis ed una struttura per le associazioni.<br />

• Realizzazione, a Sambuca, di un parcheggio<br />

adiacente all’area sportiva<br />

• Completamento <strong>del</strong>l’area sportiva <strong>del</strong> capoluogo<br />

con un campo da calcio a 7 trasformabile<br />

in due campi per calcio a 5 ed<br />

i re<strong>la</strong>tivi spogliatoi, già dimensionati per i<br />

futuri campi da tennis<br />

• Adeguamento <strong>del</strong>l’edificio <strong>del</strong><strong>la</strong> ex-scuo<strong>la</strong><br />

materna per un utilizzo a fini sportivi<br />

SERVIZI<br />

Sociale <strong>Il</strong> nostro obiettivo principale è quello<br />

di mantenere l’attuale e già alto livello dei<br />

servizi, sostenendone l’aumento <strong>del</strong><strong>la</strong> spesa.<br />

Anche per il 2010 attiveremo il Fondo comunale<br />

di Solidarietà di 25mi<strong>la</strong> euro per i cittadini<br />

e le famiglie che si troveranno coinvolti in<br />

processi di crisi occupazionale.<br />

Nel corso <strong>del</strong>l’anno sarà anche avviata <strong>la</strong> progettazione<br />

<strong>del</strong> nuovo Presidio socio-sanitario<br />

<strong>del</strong> Borghetto dove troveranno posto, oltre<br />

agli attuali uffici <strong>del</strong> Comune e <strong>del</strong><strong>la</strong> ASL, gli<br />

ambu<strong>la</strong>tori, una nuova palestra per fisioterapia<br />

ed un nuovo ambu<strong>la</strong>torio veterinario.<br />

In questo anno, dopo <strong>la</strong> fase di sperimentazione,<br />

entrerà definitivamente in funzione <strong>la</strong> Società<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> Salute, che gestirà i servizi sociosanitari<br />

garantendo prestazioni omogenee sul<br />

territorio dei 15 comuni <strong>del</strong>l’area sud-est.<br />

Politiche per <strong>la</strong> casa L’amministrazione<br />

mantiene alto il proprio impegno a favore<br />

di quei cittadini che non possono accedere a<br />

nessun mercato immobiliare attraverso interventi<br />

di edilizia sovvenzionata. Sono in corso<br />

in piazza Pertini a <strong>San</strong> Donato i <strong>la</strong>vori per <strong>la</strong><br />

realizzazione di 12 alloggi di edilizia residenziale<br />

pubblica ed altri 4 alloggi sono in corso<br />

di progettazione in via Biagi a Sambuca. La<br />

Regione Toscana ha già erogato, per questi ultimi,<br />

un finanziamento di circa 400.000 euro.<br />

Cultura <strong>Il</strong> difficile momento di crisi economica<br />

che stiamo vivendo si traduce spesso in<br />

tagli e riduzione di risorse per il settore formativo<br />

e culturale. La scelta <strong>del</strong><strong>la</strong> nostra amministrazione<br />

è stata invece di mantenere invariato<br />

il finanziamento per questo settore, inclusi i<br />

contributi alle associazioni. Uno degli obiettivi<br />

è quello di far diventare <strong>la</strong> biblioteca luogo<br />

di incontro privilegiato per incontri culturali<br />

nel territorio.<br />

Ambiente Obiettivi strategici in materia ambientale<br />

sono <strong>la</strong> promozione <strong>del</strong><strong>la</strong> mobilità sostenibile<br />

e <strong>del</strong>le fonti energetiche alternative.<br />

In questo ambito stiamo <strong>la</strong>vorando insieme ai<br />

comuni di <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong> e Barberino al progetto<br />

“<strong>Chianti</strong> so<strong>la</strong>re” per <strong>la</strong> costituzione di<br />

gruppi di acquisto tra cittadini per i pannelli<br />

fotovoltaici e <strong>la</strong> realizzazione di campi fotovoltaici<br />

in aree pubbliche.<br />

Inoltre, nel corso <strong>del</strong> 2010, sarà instal<strong>la</strong>to anche<br />

a <strong>San</strong> Donato un fontanello di acqua di<br />

alta qualità.<br />

Agricoltura In questo settore l’obiettivo<br />

principale è <strong>la</strong> valorizzazione dei nostri prodotti<br />

d’eccellenza, in partico<strong>la</strong>re vino ed olio,<br />

anche attraverso <strong>la</strong> promozione <strong>del</strong><strong>la</strong> “filiera<br />

corta”. Inoltre <strong>la</strong>voreremo ad un ri<strong>la</strong>ncio<br />

<strong>del</strong>l’agriturismo anche con una attività di assistenza<br />

nell’adeguamento al<strong>la</strong> nuova normativa<br />

regionale.<br />

Commercio Manterremo <strong>la</strong> massima attenzione<br />

su tutta <strong>la</strong> sfera <strong>del</strong> commercio, con partico<strong>la</strong>re<br />

riguardo verso il sostegno <strong>del</strong> Centro<br />

Commerciale Naturale <strong>del</strong> capoluogo, con<br />

una valorizzazione dei negozi storici ed il collegamento<br />

in rete con altri centri commerciali<br />

naturali <strong>del</strong> <strong>Chianti</strong><br />

La Corale di <strong>San</strong>ta Lucia al Borghetto a<br />

Tavarnelle ad aprile ha festeggiato i suoi<br />

dieci anni di attività. Sabato pomeriggio<br />

ha tenuto un concerto nel<strong>la</strong> Chiesa di<br />

<strong>San</strong> Pietro in Bossolo e ha animato <strong>la</strong><br />

<strong>San</strong>ta Messa <strong>del</strong><strong>la</strong> domenica presso <strong>la</strong><br />

Chiesa di <strong>San</strong>ta Lucia al Borghetto. <strong>Il</strong><br />

sindaco ha consegnato al Direttore una<br />

targa come riconoscimento per i 10<br />

anni di attività e un omaggio floreale a<br />

tutti i componenti <strong>la</strong> Corale.<br />

Marcia per <strong>la</strong> Pace. Le Amministrazioni<br />

Comunali di Barberino e Tavarnelle<br />

parteciperanno al<strong>la</strong> “Marcia <strong>del</strong><strong>la</strong> Pace”<br />

<strong>del</strong> 16 maggio da Perugia ad Assisi.<br />

Partecipa anche tu al<strong>la</strong> “Marcia per <strong>la</strong><br />

Pace”: c’è un pullman a disposizione dei<br />

cittadini. Telefona allo 0558050824 per<br />

prenotare il tuo posto.<br />

Liberi Libri. Ultimo appuntamento<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> rassegna: il 13 maggio, “Castelli,<br />

borghi e ponti nel<strong>la</strong> Valdipesa<br />

medievale” a cura <strong>del</strong> professore<br />

Paolo Pirillo <strong>del</strong>l’Università di Bologna.<br />

L’incontro, ad ingresso libero, si svolgerà<br />

presso <strong>la</strong> biblioteca comunale Ernesto<br />

Balducci a partire dalle 21,30.<br />

Sagra <strong>del</strong><strong>la</strong> frittel<strong>la</strong> fior di Cascia. Dal<br />

7 al 16 maggio, organizzata dall’Unione<br />

Sportiva Sambuca Dilettantistica, con<br />

il patrocinio <strong>del</strong> Comune di Tavarnelle,<br />

<strong>la</strong> “25° edizione <strong>del</strong><strong>la</strong> Sagra <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

frittel<strong>la</strong> fior di Cascia” propone un<br />

ricco programma di iniziative presso il<br />

campo sportivo di Sambuca. Tornei di<br />

ping-pong, calcio maschile e femminile,<br />

stand gastronomici, esibizione degli<br />

Arcieri <strong>del</strong><strong>la</strong> Signoria, spettacoli di<br />

magia, sfi<strong>la</strong>ta di moda e sport, gara<br />

di pesca di fondo presso il <strong>la</strong>go “<strong>Il</strong><br />

Cormorano”, karaoke, selezione di Miss<br />

Italia 2010 e divertimento per tutti.<br />

Immancabile lo stand <strong>del</strong><strong>la</strong> “Frittel<strong>la</strong> fior<br />

di Cascia”.<br />

Burattini nei Giardini. <strong>Il</strong> 27 maggio<br />

alle 18,00 nei giardini pubblici <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

Sambuca, spettacolo di burattini per<br />

i bambini a cura di Paolo Valenti. Con<br />

ingresso libero.<br />

Fieruco<strong>la</strong> e Infiorata di <strong>San</strong> Donato.<br />

Lo splendido borgo medioevale di<br />

<strong>San</strong> Donato in Poggio sarà lo scenario<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> “Fieruco<strong>la</strong> e <strong>del</strong>l’Infiorata” che il 30<br />

maggio, dalle 8,00 alle 20,00 proporrà il<br />

mercatino di bancarelle lungo le strade<br />

<strong>del</strong> paese. L’iniziativa è a cura <strong>del</strong><strong>la</strong> Pro<br />

Loco di <strong>San</strong> Donato.


3<br />

Gestioni Associate<br />

Scuo<strong>la</strong> elementare e palestra di Bustecca.<br />

Nello scorso mese di marzo i comuni di Barberino e Tavarnelle hanno<br />

sottoscritto il nuovo Accordo di Programma per il completamento <strong>del</strong> Polo<br />

Sco<strong>la</strong>stico di Bustecca, dove nel corso <strong>del</strong>l’anno inizieranno i <strong>la</strong>vori per <strong>la</strong><br />

realizzazione <strong>del</strong><strong>la</strong> nuova scuo<strong>la</strong> elementare e <strong>del</strong> punto mensa a servizio<br />

<strong>del</strong>le scuole dei due Comuni.<br />

L’intervento avrà un costo complessivo di circa 4 milioni e 800.000 euro e sarà<br />

finanziato per 3 milioni e 500.000 euro dai due Comuni (3 milioni a carico<br />

di Barberino e 500.000 euro circa a carico di Tavarnelle) e per 1 milione e<br />

300.000 euro con contributi esterni.<br />

Al centro <strong>del</strong> nuovo accordo di programma, oltre al<strong>la</strong> parte sco<strong>la</strong>stica, è<br />

previsto anche il completamento <strong>del</strong><strong>la</strong> parte sportiva con <strong>la</strong> nuova palestra.<br />

Oltre a ciò si prevedono il completamento <strong>del</strong> Centro Giovani di Tavarnelle<br />

attraverso <strong>la</strong> dotazione di sale prove e spazi per le attività espressive giovanili<br />

ed il completamento <strong>del</strong>l’osservatorio polifunzionale di Montecorboli. Tale<br />

struttura, realizzata dai due Comuni in accordo con l’Università degli Studi<br />

di Firenze e con le scuole <strong>del</strong> comprensorio fiorentino e senese prevede una<br />

serie di attività importanti quali osservatorio astronomico, geologico, meteorologico<br />

ed ambientale.<br />

Iscrizioni asilo nido<br />

C’è tempo fino al 15 maggio per iscrivere i propri figli agli asili nido dei<br />

Comuni di Barberino e Tavarnelle: “<strong>Il</strong> Me<strong>la</strong>rancio” di Barberino Val d’Elsa,<br />

“<strong>Il</strong> Melograno” di Sambuca Val di Pesa e “La Ludoteca” di Vico d’Elsa<br />

(quest’ultimo è un asilo privato con tre posti a disposizione convenzionati<br />

con i Comuni). Possono essere iscritti i bambini nel<strong>la</strong> fascia di età compresa<br />

tra i 12 mesi (compiuti al 30 settembre 2010) ed i 36 mesi. È possibile<br />

presentare domanda anche per i bambini che compiranno i 12 mesi entro il<br />

31 dicembre 2010 che saranno ammessi a frequentare il nido, se ci saranno<br />

posti disponibili, a partire da gennaio 2011.<br />

La domanda di iscrizione, disponibile sui siti internet dei Comuni e all’Ufficio<br />

Re<strong>la</strong>zioni con il Pubblico, dovrà essere riconsegnata all’URP insieme<br />

al<strong>la</strong> fotocopia <strong>del</strong> libretto sanitario o autocertificazione per le vaccinazioni<br />

obbligatorie effettuate dal bambino e al<strong>la</strong> fotocopia <strong>del</strong> documento di identità<br />

<strong>del</strong> genitore dichiarante. Nel<strong>la</strong> domanda dovrà essere specificata anche <strong>la</strong><br />

struttura e il tipo di frequenza scelto, tra: tempo corto (8-14 con pranzo), tempo<br />

lungo (8-16 con pranzo), part time (3 giorni a settimana 8-14 con pranzo).<br />

Le tariffe sono stabilite in base all’attestazione ISEE che dovrà essere<br />

presentata entro il 31 luglio 2010, altrimenti, automaticamente scatterà <strong>la</strong><br />

tariffa massima.<br />

Per confermare l’iscrizione di bambini che già frequentano l’asilo nido è<br />

sufficiente compi<strong>la</strong>re un modulo consegnato dalle educatrici.<br />

Iscrizioni centri estivi<br />

Anche quest’anno, per i bambini <strong>del</strong>le scuole <strong>del</strong>l’infanzia, il Comune<br />

organizzerà i Centri Estivi “I Girasoli” che si terranno nel mese di luglio<br />

presso <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> materna “La casa <strong>del</strong> Sole” di Bustecca.<br />

Gli studenti <strong>del</strong>le scuole elementari e medie potranno frequentare, come l’anno<br />

scorso, i centri estivi “La Botte”, da metà giugno sino al<strong>la</strong> fine di luglio.


4<br />

I gruppi consiliari<br />

Centro Sinistra per Tavarnelle<br />

In un momento così drammatico in cui ogni mese imprese e famiglie<br />

combattono per far tornare i propri conti e mentre <strong>la</strong><br />

principale occupazione <strong>del</strong> Governo centrale e <strong>del</strong> Presidente<br />

è occuparsi <strong>del</strong>le proprie “faccende”, gli enti locali si trovano<br />

nello sti<strong>la</strong>re i propri bi<strong>la</strong>nci di fronte a preoccupanti e<br />

sempre più aspre difficoltà. Dopo le promesse di riduzione<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> pressione fiscale per famiglie e imprese, le dichiarate<br />

semplificazioni e mil<strong>la</strong>ntate riduzioni <strong>del</strong><strong>la</strong> spesa pubblica,<br />

nul<strong>la</strong> hanno fatto se non ridurre i servizi per i cittadini e abbandonare<br />

al proprio destino imprese ed enti locali. Le spese dei<br />

ministeri sono cresciute, le provincie da abolire sono stranamente aumentate,<br />

nessun nuovo condono è stato fatto se non lo scudo fiscale, non è stata mantenuta<br />

<strong>la</strong> promessa <strong>del</strong> sostegno al mancato introito <strong>del</strong>l’ICI sul<strong>la</strong> prima casa.<br />

In questo quadro, nel presentare il primo bi<strong>la</strong>ncio di questa legis<strong>la</strong>tura, vogliamo come<br />

gruppo consiliare Centro-Sinistra per Tavarnelle evidenziare sobrietà e concretezza. Con<br />

tale riduzione <strong>del</strong>le risorse si capisce bene che l’Amministrazione nel redigere il proprio<br />

bi<strong>la</strong>ncio sia costretta a fare <strong>del</strong>le scelte, individuare <strong>del</strong>le priorità, oggi più di sempre, cercando<br />

di <strong>la</strong>vorare al meglio per rispettare gli impegni presi nel nostro programma.<br />

Prioritario è l’impegno verso i più deboli, verso chi è meno fortunato attraverso politiche<br />

di sostegno alle famiglie in difficoltà e ai <strong>la</strong>voratori che hanno perso o vedono messo in<br />

discussione il proprio posto di <strong>la</strong>voro. L’attuazione di strumenti come il fondo per i <strong>la</strong>voratori<br />

in difficoltà, progetti per l’integrazione e il sostegno alle diverse abilità, l’attenzione<br />

al mondo <strong>del</strong><strong>la</strong> terza età e all’infanzia sono punti qualificanti <strong>del</strong><strong>la</strong> nostra azione politica e<br />

amministrativa. Di sicura importanza è l’estensione <strong>del</strong> metodo <strong>del</strong>l’ISEE a tutti i servizi<br />

fondamentali erogati dall’Amministrazione in modo che ogni famiglia contribuisca realmente<br />

secondo un principio di solidarietà sociale e di contribuzione al<strong>la</strong> cosa pubblica, in<br />

funzione <strong>del</strong><strong>la</strong> propria capacità di reddito.<br />

L’importante scelta di integrazione dei servizi tra il nostro Comune e quello di Barberino<br />

Val d’Elsa ha consentito di razionalizzare <strong>la</strong> spesa <strong>del</strong>le due Amministrazioni e realizzare<br />

importanti progetti e opere per tutti i cittadini. In quest’ottica, d’accordo con il Comune di<br />

Barberino Val d’Elsa, abbiamo deciso di allineare e unificare le tariffe sco<strong>la</strong>stiche dei due<br />

Comuni. Vogliamo perseguire con maggiore decisione <strong>la</strong> strada <strong>del</strong>le gestioni associate tra<br />

i due Comuni e un passaggio fondamentale sarà dunque <strong>la</strong>vorare per creare l’Unione dei<br />

Comuni, strumento importante per ampliare <strong>la</strong> progettualità e mettere insieme risorse per<br />

meglio rispondere alle esigenze <strong>del</strong>le nostre comunità.<br />

Riteniamo importante porre attenzione al mondo <strong>del</strong><strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> e <strong>del</strong>lo sport attraverso il<br />

completamento <strong>del</strong> polo sco<strong>la</strong>stico di Bustecca, <strong>la</strong> realizzazione di nuovi impianti sportivi<br />

nel capoluogo e a <strong>San</strong> Donato, porre al centro di un importante piano di riqualificazione<br />

ambientale e strutturale <strong>la</strong> palestra Luigi Biagi a Tavarnelle tenendo <strong>la</strong> barra ferma nel<br />

cercare assieme al Comune di Barberino di reperire risorse per <strong>la</strong> realizzazione di un Pa<strong>la</strong>zzetto<br />

<strong>del</strong>lo Sport nell’area di Bustecca. In questo bi<strong>la</strong>ncio abbiamo fatto scelte ambientali<br />

nel campo <strong>del</strong>le energie alternative e <strong>del</strong> risparmio energetico come <strong>la</strong> centrale a biomasse<br />

<strong>del</strong> polo sco<strong>la</strong>stico di Tavarnelle o <strong>la</strong> promozione di impianti fotovoltaici sul territorio.<br />

Siamo convinti che nel confronto con i cittadini risieda <strong>la</strong> forza e <strong>la</strong> bontà di queste azioni<br />

promosse e finanziate nel bi<strong>la</strong>ncio: un percorso che qui inizia e che vuole essere un metodo<br />

di <strong>la</strong>voro per questa legis<strong>la</strong>tura.<br />

Scriveteci a centrosinistrapertavarnelle@hotmail.it.<br />

Gruppo consiliare Centro Sinistra per Tavarnelle<br />

Lista Civica “Insieme per Tavarnelle”<br />

LA SOLITA STORIA<br />

25 aprile ricorrenza sbiadita, ripetitiva come tutte le feste comandate.<br />

La stanchezza sta nel monopolio operato dal partito comunista e dai<br />

suoi anemici successori: corone, discorsi, libri di qualche sedicente<br />

storiografo e poi a desinare. Altra causa <strong>del</strong><strong>la</strong> mummificazione<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> “resistenza” è dovuta a coloro che si “sporcarono le mani” (e i<br />

cervelli) con il regime e corsero poi in aiuto dei vincitori. Tavarnelle<br />

ripete lo “schemino”. Si era suggerito al sindaco di “aprire” l’asfittica<br />

“resistenza” a 800.000 (ottocentomi<strong>la</strong>!) soldati italiani <strong>del</strong> Regio Esercito<br />

crocifissi in un limbo di oblio e di falso per omissione: I.M.I. – Internati<br />

Militari Italiani – che i tedeschi dopo lo sfascio <strong>del</strong>l’8 settembre 1943 concentrarono nei <strong>la</strong>ger. La<br />

Germania pose un ultimatum: o gli italiani giuravano per Hitler e Mussolini o sarebbero stati trattati<br />

da traditori. Soldati e sottufficiali furono usati come bestie da <strong>la</strong>voro, gli ufficiali no, dovevano<br />

chiedere di andare a <strong>la</strong>vorare: pochissimi accettarono, oltre il 98% rimase a patire fame, freddo ed ingiurie.<br />

Fonte ufficiale: il volume <strong>del</strong>lo Stato maggiore italiano: “Gerhard Schreiber. I Militari italiani<br />

internati nei campi di concentramento <strong>del</strong> terzo Reich 1943 – 1945. Roma 1997”. Autore il capitano<br />

di Fregata <strong>del</strong><strong>la</strong> Bundesmarine Dr. Gerhard Schreiber. Sottotitolo: “traditi, disprezzati, dimenticati”.<br />

Ovviamente il sindaco ha rifiutato. Né memoria né riconoscenza per 800.000 soldati. Hanno già<br />

vinto contro i tedeschi per 20 mesi di inferno. La loro dignità è oltre il sindaco di Tavarnelle. Con una<br />

firma avrebbero potuto tornare in Italia.<br />

Riconoscenza e orgoglioso per i vivi come il M. Piero Semplici ed il M. Otello Zambon: un abbraccio<br />

a chi non conosco. Meminisse juvabit.<br />

L’arte di sopravvivere essendo inutile –<br />

Durante l’epoca (felice!) lorenese esisteva un ufficio “dei fiumi e dei fossi” che sovraintendeva al<strong>la</strong><br />

regimazione dei corsi d’acqua. Ora c’è il consorzio di bonifica che si affianca al<strong>la</strong> Provincia, al<strong>la</strong><br />

Regione, al Comune e tutti insieme fanno… che fanno<br />

Competenze si aggrovigliano, si “avvolticcio<strong>la</strong>no”, vivono di “combinati disposti”, di interpretazioni,<br />

di conferenze di servizi, etc etc. Chi paga Voi, noi, tutti! Ecco il consorzio. Gli amministratori sono<br />

politici di nicchia.<br />

Diritto:<br />

i consorzi derivano dal R.D. n. 215/1933;<br />

presupposto <strong>del</strong><strong>la</strong> imposizione è il “beneficio <strong>del</strong><strong>la</strong> bonifica” (art. 10 R.D. citato);<br />

Cassazione S.U. (12/6/2007 n. 16428): “il beneficio di bonifica è ex art. 23 Cost. costitutivo <strong>del</strong>l’obbligo<br />

contributivo e criterio di ripartizione <strong>del</strong>l’onere. Gli atti amministrativi di <strong>del</strong>imitazione <strong>del</strong><br />

comprensorio e di individuazione degli oneri devono attenersi a questi principi”. “L’applicazione <strong>del</strong><br />

contributo di bonifica necessita una razionale individuazione <strong>del</strong>l’area dei beneficiari e <strong>del</strong><strong>la</strong> maggiore<br />

o minore incidenza dei benefici: talune opere producono riflessi positivi solo su una parte dei consorziati<br />

e su essi soli debbono ricadere i re<strong>la</strong>tivi oneri”. Come si fa a difendersi da questi carrozzoni<br />

La difesa è un comitato di cittadini per ottenere l’accertamento <strong>del</strong>l’inesistenza <strong>del</strong> diritto <strong>del</strong>l’ente<br />

inutile al contributo da chi non riceve beneficio dal consorzio.<br />

Lo faremo.<br />

Fabio Toccafondi<br />

Per <strong>la</strong> lista civica<br />

Lotta alle zanzare<br />

Siamo in primavera, l’estate (almeno sul calendario) è<br />

quasi alle porte, arrivano i primi caldi e precise, come una<br />

cambiale in scadenza, anche le zanzare. Quest’anno, però,<br />

l’Amministrazione Comunale ha intensificato <strong>la</strong> lotta al<strong>la</strong><br />

diffusione di questo noioso insetto con appositi e mirati<br />

trattamenti <strong>la</strong>rvicidi per contrastare <strong>la</strong> riproduzione <strong>del</strong>le<br />

zanzare.<br />

Per rendere più efficace l’opera <strong>del</strong> Comune è necessario<br />

che tutti i cittadini siano responsabilizzati ed adottino comportamenti<br />

corretti per evitare il proliferare <strong>del</strong>le zanzare.<br />

Basta poco!<br />

Allora vediamo un “decalogo” di comportamenti adeguati<br />

per contrastare <strong>la</strong> nascita e <strong>la</strong> diffusione <strong>del</strong>le zanzare.<br />

Innanzitutto, evitare <strong>la</strong> formazione di acqua stagnante, luogo<br />

privilegiato per <strong>la</strong> deposizione <strong>del</strong>le uova e <strong>la</strong> proliferazione<br />

<strong>del</strong>le <strong>la</strong>rve. Quindi, attenzione all’acqua stagnante al termine<br />

di un temporale o <strong>del</strong>l’irrigazione <strong>del</strong> giardino o <strong>del</strong>l’orto.<br />

Eliminare i sottovasi e proteggere (meglio sarebbe eliminarli)<br />

i contenitori <strong>del</strong>l’acqua piovana con reti a maglie<br />

molto fitte. Le <strong>la</strong>rve si possono annidare anche nei pozzetti<br />

grigliati: svuotarli e ripulirli da fango e foglie.<br />

L’acqua può depositarsi all’interno di copertoni abbandonati,<br />

vasche e fontane ornamentali, nei vasi dei fiori nei cimiteri,<br />

nelle gronde ostruite<br />

dei tetti.<br />

È possibile utilizzare<br />

prodotti chimici<br />

(come il Temephos)<br />

o biologici (a base<br />

di spore <strong>del</strong> bacillus<br />

thuringiensis<br />

varietà israeliensis) specifici per <strong>la</strong> lotta<br />

<strong>la</strong>rvicida ed il trattamento dovrà essere ripetuto<br />

periodicamente come da istruzioni indicate<br />

sul<strong>la</strong> confezione. Ottimo sarebbe da maggio ad ottobre.<br />

Se in determinate zone è necessario intervenire sul<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione<br />

adulta <strong>del</strong>le zanzare, partico<strong>la</strong>rmente presenti, farlo<br />

con <strong>la</strong> massima caute<strong>la</strong>, utilizzando prodotti specifici che<br />

devono essere nebulizzati. Consigliati sono quelli a base di<br />

principi attivi con bassa tossicità e breve persistenza attiva<br />

nell’ambiente: ad esempio, il principio attivo d-phenothrin<br />

(insetticida a base di piretro). Evitare di effettuare questi<br />

trattamenti in aree con <strong>la</strong> presenza di coltivazioni di ortaggi<br />

e frutta. In caso contrario, non consumare questi prodotti<br />

prima di una settimana e, comunque, dopo un accurato<br />

<strong>la</strong>vaggio.


l’appuntamento<br />

il FestiVal. Prima edizione <strong>del</strong><strong>la</strong> manifestazione che porta in città il top <strong>del</strong> made in Italy<br />

ge<strong>la</strong>to Qui ce n’è per tutti i gusti<br />

27<br />

Barbara Biondi<br />

I<br />

più fe<strong>del</strong>i al<strong>la</strong> tradizione sostengono che è proprio tra le<br />

mura <strong>del</strong><strong>la</strong> città <strong>del</strong> giglio che è nata una <strong>del</strong>le specialità<br />

made in Italy più amate nei cinque continenti. E in effetti,<br />

in quanto a ge<strong>la</strong>to i fiorentini hanno talento da vendere,<br />

a cominciare da Bernardo Buontalenti, famosissimo scultore,<br />

nonché artefice <strong>del</strong>l’ice cream. Per non perdere l’occasione di<br />

far divertire fiorentini e gente di passaggio, nasce il “Firenze<br />

Ge<strong>la</strong>to Festival” in programma dal 28 al 31 maggio nelle più<br />

belle piazze fiorentine. L’idea è quel<strong>la</strong> di trasformare <strong>la</strong> città<br />

<strong>del</strong> giglio in un parco tematico che accompagni i visitatori in<br />

location spettaco<strong>la</strong>ri per scoprire i segreti <strong>del</strong> ge<strong>la</strong>to in tutte le<br />

sue forme. Piazza <strong>San</strong>tissima Annunziata sarà trasformata nel<br />

“Vil<strong>la</strong>ggio <strong>del</strong> Ge<strong>la</strong>to Artigianale” con i migliori maestri ge<strong>la</strong>tai<br />

in arrivo da tutta Italia, protagonisti soprattutto i bambini<br />

con attività ludico-didattiche in col<strong>la</strong>borazione con l’Istituto<br />

degli Innocenti, il Salone de’ Cinquecento in Pa<strong>la</strong>zzo Vecchio<br />

ospiterà il convegno inaugurale <strong>del</strong><strong>la</strong> manifestazione, piazza<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> Repubblica diventerà il Vil<strong>la</strong>ggio <strong>del</strong> Ge<strong>la</strong>to Industriale.<br />

Ulteriori tappe <strong>del</strong> Firenze Ge<strong>la</strong>to Festival saranno le ge<strong>la</strong>terie<br />

<strong>del</strong> centro storico fiorentino, in partico<strong>la</strong>re alcune di esse si<br />

trasformeranno in corner colorati e freschi dove divertirsi e<br />

stare in allegria. Per accedere all’area degustazioni e diventare<br />

protagonisti <strong>del</strong> percorso <strong>del</strong> gusto si potrà acquistare <strong>la</strong> card<br />

elettronica multifunzione <strong>del</strong>l’evento. Ad arricchire le giornate<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> manifestazione un ciclo di incontri e workshop dedicati<br />

al ge<strong>la</strong>to. Per gli amanti dei segreti culinari è in fase di progettazione<br />

anche una mostra in piazza <strong>San</strong>tissima Annunziata che<br />

avrà come tema <strong>la</strong> storia <strong>del</strong> ge<strong>la</strong>to, l’evoluzione <strong>del</strong>le tecniche<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> produzione <strong>del</strong> “dolce ghiacciato”, <strong>la</strong> diffusione <strong>del</strong>l’alimento<br />

dall’antichità ad oggi. 300mi<strong>la</strong> i visitatori attesi al “Firenze<br />

Ge<strong>la</strong>to Festival”, il primo happening italiano <strong>del</strong> gusto<br />

per il consumer, dedicato ad un alimento che, come <strong>la</strong> pasta e<br />

<strong>la</strong> pizza, rappresenta un basic food <strong>del</strong><strong>la</strong> dieta mediterranea.<br />

Un prodotto per tutte le stagioni e per tutte le età consigliato<br />

da medici e dietologi non solo per le proprietà organolettiche e<br />

<strong>la</strong> completezza degli ingredienti, ma soprattutto per “l’effetto<br />

felicità” che scaturisce.<br />

Dal 28 al 31 maggio le più belle piazze fiorentine si trasformeranno,<br />

per l’occasione, in “vil<strong>la</strong>ggi” a tema. In arrivo i migliori maestri ge<strong>la</strong>tai<br />

da tutto lo stivale. E un esercito di 300mi<strong>la</strong> golosi


28 Maggio 2010<br />

primo piano<br />

gioVaNi... Tantissime le promesse che hanno “spiccato il volo” partendo proprio dal capoluogo<br />

Piccoli fiorentini crescono...<br />

in città un esercito di talenti<br />

Riccardo Bianchi<br />

Un giovane fiorentino di talento Matteo<br />

Renzi, lo dicono tutti. Eppure, oltre al<br />

sindaco, ci sono molte altre possibili risposte:<br />

ragazzi magari poco conosciuti<br />

al grande pubblico, ma non nei propri settori. Nel<strong>la</strong><br />

musica, per esempio, Lorenza Borrani è considerata<br />

una fuoric<strong>la</strong>sse. Violinista c<strong>la</strong>sse 1983, ha suonato<br />

con le migliori orchestre e ora fa parte <strong>del</strong><strong>la</strong> Mozart,<br />

diretta da C<strong>la</strong>udio Abbado. Fiorentina e giovanissima<br />

è anche Diana Winter, c<strong>la</strong>sse 1985 e curriculum<br />

di tutto rispetto: all’attivo ha un disco (Escapizm),<br />

una riuscita tournèe con Giorgia e un cd in preparazione.<br />

Da citare anche il duo <strong>del</strong>le sorelle Gazzana<br />

e <strong>la</strong> violista Giulia Nuti. Poi ci sono i ventenni<br />

Street Clerks, tra i gruppi più attivi sul<strong>la</strong> scena musicale<br />

cittadina o i Martinicca Boison, con il loro<br />

folk “elegante”, vincitori <strong>del</strong> Pe<strong>la</strong>go on the Road<br />

Festival rispettivamente nel 2008 e nel 2009. Poco<br />

conosciuto a Firenze, ma famosissimo a Londra e<br />

Amsterdam, è il ventiquattrenne Michele Balduzzi,<br />

in arte Phonat, <strong>la</strong> cui musica (un misto tra elettro e<br />

disco) è amatissima dai dj <strong>del</strong><strong>la</strong> Bbc. E rimanendo<br />

in tema, impossibile non ricordare l’ex studente <strong>del</strong><br />

liceo Dante, Federico Russo, speaker radiofonico di<br />

Radio Deejay. Passando all’arte visiva, ecco Francesco<br />

D’Isa. Trent’anni, pioniere in Italia <strong>del</strong>l’arte<br />

digitale, ha esposto in tutto il mondo. Altro nome<br />

è quello di Riccardo Paci, c<strong>la</strong>sse 1974, pittore, fotografo,<br />

amante tanto <strong>del</strong> digitale quanto di metafore<br />

e figure retoriche. Per quanto riguarda l’economia,<br />

<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> ha intervistato proprio il mese<br />

scorso Gabriele Poli, neopresidente dei giovani di<br />

Confindustria a soli ventisei anni. Da non dimenticare<br />

il quarantenne Andrea Ceccherini, presidente<br />

<strong>del</strong>l’Osservatorio Giovani Editori, o Lama, società<br />

di soli ventenni che aiuta le aziende a investire in<br />

progetti socialmente utili. Dai 38mi<strong>la</strong> euro di fatturato<br />

<strong>del</strong> 2008 quest’anno punta ai 300mi<strong>la</strong>. Anche<br />

nello spettacolo Firenze si difende bene, dall’imprunetina<br />

Martina Stel<strong>la</strong> (1984) all’attore di fiction<br />

e teatro Francesco Grifoni (1983), fino a Vittoria<br />

Puccini (1981), nota come protagonista <strong>del</strong><strong>la</strong> serie<br />

Elisa di Rivombrosa. La città non demerita neppure<br />

nel suo campo storico, <strong>la</strong> moda, dove le nuove leve<br />

non mancano, come l’eclettico stilista ventottenne<br />

Lorenzo Bechi, ma si fanno riconoscere soprattutto<br />

i figli d’arte. Tra questi l’innovativo Matteo Pecchioli,<br />

nipote di Marisa Lastraioli, guida storica<br />

<strong>del</strong>l’omonimo marchio. Impossibile non citare lo<br />

sport, con <strong>la</strong> centometrista <strong>del</strong><strong>la</strong> nazionale, fiorentina<br />

di adozione, Audrey Alloh, e Emiliano Viviano,<br />

portiere <strong>del</strong> Bologna. Cresciuto nel Firenze Ovest, il<br />

suo sogno sarebbe <strong>la</strong> Fiorentina (ha un giglio tatuato<br />

sul petto). Infine <strong>la</strong> politica. Oltre a Renzi, infatti,<br />

ci sono Tommaso Vil<strong>la</strong> (1974) <strong>del</strong> PdL, eletto l’anno<br />

scorso in Provincia, e Cecilia Pezza (1986), consigliere<br />

comunale <strong>del</strong> Pd. Di loro si è sentito par<strong>la</strong>re<br />

poco, si sa che uno è vicino a Denis Verdini e l’altra<br />

<strong>la</strong>vora per l’ex assessore regionale Riccardo Conti.<br />

Ma se son rose fioriranno.<br />

Alcuni sono poco conosciuti al grande pubblico ma famosissimi nei loro settori,<br />

dal<strong>la</strong> musica al<strong>la</strong> pittura e al<strong>la</strong> fotografia, passando per <strong>la</strong> radio e <strong>la</strong> politica.<br />

Come Diana Winter, c<strong>la</strong>sse 1985: all’attivo ha già un cd e una riuscita tournèe con Giorgia<br />

Diana Winter sul palco con Giorgia<br />

eliSaBeTTa<br />

studentessa, 25 anni<br />

MarCo<br />

Ass. sociale, 33 anni<br />

neri<br />

Disoccupato, 26 anni<br />

“Nessuno ti<br />

aiuta a farti<br />

le ossa”<br />

“Io sono<br />

stato molto<br />

fortunato”<br />

“Ai colloqui<br />

non segue<br />

mai niente”<br />

“Adoro Firenze, ma non offre molto. I giovani possono<br />

scordarsi un <strong>la</strong>voro ‘serio’, nessuna azienda aiuta a ‘farsi<br />

le ossa’. In Spagna, dove sono in Erasmus, hanno tante opportunità.<br />

Inoltre città storiche come Sa<strong>la</strong>manca richiamano<br />

i ragazzi, non reprimono <strong>la</strong> vita notturna e offrono ostelli<br />

economici. Firenze no”<br />

“Da genovese di nascita, penso che Firenze offra molte opportunità<br />

per socializzare e divertirsi. A livello <strong>la</strong>vorativo<br />

sono stato fortunato, <strong>la</strong>voro come bi<strong>del</strong>lo e ora anche come<br />

assistente sociale per l’Asl. Come giovane padre ancora non<br />

mi esprimo: i servizi ci sono e sembrano molto buoni, ma<br />

devo ancora provarli”<br />

“Ci sono molti locali per <strong>la</strong> sera, ma tutti uguali, <strong>la</strong> fantasia è<br />

poca. Per l’occupazione giovanile, Firenze è tra le più colpite<br />

dal<strong>la</strong> crisi, è difficile uscirne perché per certi ruoli ci sono<br />

troppe raccomandazioni. Ho perso il <strong>la</strong>voro a novembre e,<br />

nonostante abbia una discreta esperienza, ai colloqui non<br />

segue mai niente”<br />

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primo piano<br />

...e meNo gioVaNi. Secondo l’Istat il Granducato è al secondo posto nel<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica <strong>del</strong>le più “vecchie” d’Italia<br />

29<br />

Toscana, una regione<br />

dai capelli bianchi<br />

Barbara Biondi<br />

Non è un Paese per vecchi Mai sentito<br />

niente di più falso. L’Italia, e <strong>la</strong> Toscana<br />

in partico<strong>la</strong>re, sembrano essere diventate<br />

un paradiso per ultrasettantenni, e a<br />

dimostrarlo è una recente ricerca che posiziona il<br />

granducato al secondo posto nel<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica <strong>del</strong>le regioni<br />

più “vecchie” d’Italia, subito dopo <strong>la</strong> Liguria.<br />

Se il belpaese si posiziona al secondo posto, subito<br />

dopo <strong>la</strong> Germania, nel<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica <strong>del</strong>le nazioni con<br />

un maggior numero di anziani, <strong>la</strong> Toscana, nel suo<br />

piccolo, vanta un ulteriore record. Infatti, se l’indice<br />

di vecchiaia (il rapporto tra chi ha più di 65 anni e<br />

chi ne ha meno di 15) in Italia è di 1,45, in Toscana<br />

arriva a sfiorare quota 1,86. Sono questi i dati<br />

re<strong>la</strong>tivi all’anno 2009, che l’Istat ha recentemente<br />

diffuso. Ma cosa vuol dire in soldoni essere una<br />

<strong>del</strong>le regioni con più capelli bianchi Vuol dire che,<br />

per fortuna, abbiamo una popo<strong>la</strong>zione longeva e che<br />

gode di buona salute. Abbiamo anziani che vivono<br />

a lungo grazie alle nuove tecnologie e agli sviluppi<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> scienza. Ma vuol dire, allo stesso tempo, che <strong>la</strong><br />

regione con le colline più belle <strong>del</strong> mondo ha anche<br />

una natalità bassa e le coppie, giovani e meno giovani,<br />

fanno meno figli rispetto ad altre zone d’Italia.<br />

Una crescita zero dovuta al<strong>la</strong> crisi, al<strong>la</strong> difficoltà di<br />

trovare <strong>la</strong>voro e all’età in cui si decide di mettere su<br />

famiglia, che si sposta sempre più oltre <strong>la</strong> soglia dei<br />

trent’anni. Ma <strong>la</strong> cosa più curiosa è che, udite udite,<br />

l’indice di vecchiaia <strong>del</strong><strong>la</strong> Toscana si è ridotto di diversi<br />

punti percentuali rispetto all’ultimo censimento<br />

(che risaliva al 2002). In confronto all’indice registrato<br />

lo scorso anno pari a 1,85, sette anni prima lo<br />

stesso conteggio dava come risultato addirittura1,91<br />

e vedeva in pole position nel<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica <strong>del</strong>le più<br />

longeve le donne toscane, che arrivavano ad avere<br />

un indice di 2,31 contro l’1,54 degli uomini. Quindi<br />

si può quasi essere soddisfatti dei risultati ottenuti<br />

tra un’indagine e l’altra: questo significa, infatti,<br />

che anche nel<strong>la</strong> nostra regione i bambini hanno ricominciato<br />

a nascere più numerosi. E le regioni <strong>del</strong><br />

sud, che fino a qualche tempo fa portavano a casa<br />

i risultati migliori e contribuivano a non far cadere<br />

l’Italia nel baratro <strong>del</strong>le nazioni con meno neonati e<br />

più anziani, adesso stanno invece invertendo <strong>la</strong> rotta<br />

e cominciando a mettere un segno meno davanti al<strong>la</strong><br />

percentuali di nati ogni anno. Ma <strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica non<br />

finisce qui. Se <strong>la</strong> Toscana si piazza al secondo posto<br />

tra le regioni italiane, qual è <strong>la</strong> provincia in assoluto<br />

più vecchia <strong>del</strong> granducato Questo primato se lo<br />

aggiudica Siena, seguita a ruota da Grosseto. Medaglia<br />

di bronzo al<strong>la</strong> città <strong>del</strong> giglio, che si aggiudica<br />

il terzo posto con il 7% <strong>del</strong><strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione ultraottuagenaria.<br />

Giovanni<br />

Pensionato, 76 anni<br />

FranCo<br />

Pensionato, 81 anni<br />

linda<br />

Pensionata, 65 anni<br />

“Molti<br />

anziani sono<br />

ancora attivi”<br />

“I servizi in<br />

periferia sono<br />

trascurati”<br />

“Le Rsa<br />

costano<br />

troppo”<br />

“<strong>Il</strong> Comune ha sempre fatto tanto per gli anziani, ci sono<br />

tante opportunità e aiuti per chi ha bisogno. Però tanti anziani<br />

sono ancora attivi. Sono presidente <strong>del</strong><strong>la</strong> Casa <strong>del</strong> Popolo<br />

di <strong>San</strong> Quirico: sono proprio loro che reggono queste realtà,<br />

ma hanno anche aperto ai giovani, ora ce ne sono molti di<br />

più”<br />

“A Firenze i servizi sono buoni, anche se credo che <strong>la</strong> periferia<br />

sia un po’ trascurata. È pur vero che i fiorentini hanno<br />

sempre paura dei cambiamenti e gli anziani sono, per natura,<br />

più conservatori. Ho un amico che non voleva il supermercato<br />

a Gavinana, e ora ci va tutte le mattine a fare<br />

co<strong>la</strong>zione”<br />

“Di opportunità per gli anziani ce ne sono tante, dai corsi<br />

per il tempo libero alle decine di associazioni di volontariato.<br />

<strong>Il</strong> rischio di restare soli non c’è, ma dipende anche<br />

dal carattere. Però bisognerebbe dare più attenzione a chi<br />

sta peggio, le poche residenze sanitarie che ci sono costano<br />

troppo”<br />

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30 Maggio 2010<br />

in c<strong>la</strong>sse<br />

istruzioNe/1. La riforma Gelmini ha rivoluzionato il panorama didattico e ridisegnato gli indirizzi<br />

Scuo<strong>la</strong>, cambia tutto: ecco le novità<br />

I licei saranno sei e con una vocazione meno umanistica, con <strong>la</strong><br />

possibilità di non fare <strong>la</strong>tino allo scientifico e <strong>la</strong> riduzione <strong>del</strong>le ore<br />

di storia a vantaggio di quelle di matematica, fisica e scienze<br />

Ginevra Donnici<br />

Rivoluzione o distruzione I pareri sono contrastanti,<br />

di certo c’è che le novità introdotte<br />

dal ministro Mariastel<strong>la</strong> Gelmini hanno<br />

stravolto il panorama <strong>del</strong><strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> superiore<br />

italiana. Tra polemiche, confusioni e ritardi gli 8.500<br />

quattordicenni fiorentini hanno comunque fatto <strong>la</strong> loro<br />

scelta. Nomi nuovi, indirizzi incerti, programmi ancora<br />

da stabilire, eppure si sono chiuse ufficialmente le preiscrizioni<br />

alle scuole superiori che da settembre prossimo<br />

partiranno sotto il segno <strong>del</strong> rinnovamento <strong>del</strong>l’ultima<br />

riforma sco<strong>la</strong>stica. Ma ecco come cambierà l’istruzione<br />

superiore a Firenze. I licei saranno sei: liceo artistico<br />

(con sei indirizzi: arti figurative, architettura e ambiente,<br />

design, audiovisivo e multimediale, grafica, scenografia);<br />

liceo c<strong>la</strong>ssico; liceo linguistico; liceo musicale e coreutico;<br />

liceo scientifico, con l’opzione scienze applicate<br />

(non ci sarà il <strong>la</strong>tino ma più ore di informatica); e liceo<br />

<strong>del</strong>le scienze umane, con l’opzione economico sociale.<br />

Anche in questo caso non è previsto l’insegnamento <strong>del</strong><br />

<strong>la</strong>tino ma quello di diritto, economia e sociologia. Ci<br />

saranno nuovi istituti professionali: servizi per l’agricoltura<br />

e lo sviluppo rurale; servizi socio-sanitari; servizi<br />

per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera e servizi<br />

commerciali. Del settore industria e artigianato fanno<br />

parte i percorsi in: produzioni artigianali e industriali e<br />

manutenzione e assistenza tecnica. I nuovi istituti tecnici<br />

saranno due: settore economico (con al suo interno<br />

due indirizzi: amministrazione finanza e marketing e turismo)<br />

e settore industria e artigianato (artico<strong>la</strong>to in nove<br />

curricu<strong>la</strong>: meccanica, meccatronica ed energia; trasporti<br />

e logistica; elettronica ed elettrotecnica; informatica e<br />

telecomunicazioni; grafica e comunicazione; chimica,<br />

materiali e biotecnologie; sistema moda; agraria, agroalimentare<br />

e agroindustria, costruzioni, ambiente e territorio).<br />

Nel complesso le ore di lezione subiranno una<br />

riduzione. Nei licei, dalle 31 ore settimanali si passerà<br />

alle 26 per il biennio e trenta al triennio. Chi sceglie il<br />

c<strong>la</strong>ssico studierà meno italiano e storia ma più lingua<br />

straniera, matematica, fisica e storia <strong>del</strong>l’arte. Quello<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> Gelmini è un liceo decisamente “meno umanistico”,<br />

con l’abolizione <strong>del</strong> <strong>la</strong>tino al liceo scientifico e <strong>la</strong><br />

riduzione <strong>del</strong>l’insegnamento <strong>del</strong><strong>la</strong> storia a vantaggio di<br />

Stando ai dati <strong>del</strong>le preiscrizioni<br />

gli studenti di casa nostra hanno<br />

preferito i licei ai professionali<br />

più ore di matematica, fisica e scienze. I licei artistici<br />

saranno quelli dove si studierà di più: 34 ore settimanali<br />

al biennio e 35 al triennio. Una mezza novità per l’ordinamento<br />

sco<strong>la</strong>stico è rappresentato dal liceo linguistico.<br />

Finora attivato come sperimentazione nei socio-psicopedagogici,<br />

da adesso avrà una sua autonomia e dignità.<br />

Si riducono le ore di <strong>la</strong>tino e si incrementano quelle di<br />

lingua straniera. E, stando ai dati <strong>del</strong>le preiscrizioni, gli<br />

studenti fiorentini hanno preferito scegliere proprio i licei<br />

a svantaggio degli istituti professionali.<br />

IL CAso<br />

Non è escluso il ricorso ai test d’ingresso<br />

Boom per il liceo musicale<br />

Inizio col botto per il liceo<br />

musicale di Firenze. Dopo<br />

il lungo “tira e mol<strong>la</strong>” tra le<br />

istituzioni locali e il Ministero<br />

<strong>del</strong>l’istruzione, il nuovo indirizzo<br />

di studi è stato attivato nel<strong>la</strong><br />

sede <strong>del</strong> liceo c<strong>la</strong>ssico Dante.<br />

“È una vittoria – dice l’assessore<br />

provinciale all’istruzione<br />

Giovanni Di Fede – che arriva<br />

dopo una lettera scritta, insieme<br />

al presidente <strong>del</strong><strong>la</strong> Provincia<br />

Andrea Barducci, al ministro<br />

Gelmini, perché rivedesse <strong>la</strong><br />

geografia dei licei musicali coreutici<br />

sul territorio nazionale”.<br />

Al nuovo liceo – che sarà convenzionato<br />

con il conservatorio<br />

Cherubini – si sono preiscritti<br />

una cinquantina di studenti che<br />

nelle medie inferiori hanno già<br />

fatto percorsi musicali. Se il<br />

dato resterà confermato dalle<br />

iscrizioni ufficiali sarà necessario<br />

attivare due sezioni. Laddove<br />

l’avvio di due c<strong>la</strong>ssi non sarà<br />

possibile, “l’accesso sarà assegnato<br />

ad una selezione, tramite<br />

un test d’ingresso”, ipotizza<br />

l’assessore Giovanni Di Fede.<br />

<strong>Il</strong> liceo musicale coreutico è<br />

stata <strong>la</strong> vera novità <strong>del</strong><strong>la</strong> riforma<br />

Gelmini che ha pareggiato<br />

questo percorso di studi – che<br />

già esisteva – agli altri licei<br />

tradizionali. Ma l’attivazione<br />

è stata fatta con il contagocce:<br />

soltanto 40 le sezioni di liceo<br />

musicale il prossimo anno in<br />

Italia. E appena dieci quelle di<br />

liceo coreutico. In tutti e cinque<br />

gli anni si studierà per 32 ore a<br />

settimana. Ma i due indirizzi, al<br />

primo anno, avranno in comune<br />

soltanto 18 ore: quattro di<br />

italiano, tre di lingua straniera,<br />

tre di matematica, due di scienze,<br />

due di storia <strong>del</strong>l’arte e una<br />

di religione. La restante parte<br />

<strong>del</strong>l’orario sarà destinato a materie<br />

di indirizzo. /G.D


in c<strong>la</strong>sse<br />

istruzioNe/2. In fatto di congreghe l’ateneo fiorentino batte (quasi) tutti in Italia<br />

31<br />

Studiare sì, ma con spirito goliardico<br />

si entra da matricole, dopo aver superato qualche prova<br />

tutta da ridere, e con gli anni e l’esperienza si sale di grado.<br />

ogni facoltà ha il suo “ordine” e le sue usanze. Ecco quali<br />

Francesca Puliti<br />

Se per caso un giorno camminando per<br />

strada vi imbatteste in un ragazzo in<br />

mutande che corre per strada non saltate<br />

al<strong>la</strong> conclusione che gli manchi<br />

qualche venerdì, potrebbe trattarsi semplicemente<br />

di una matrico<strong>la</strong> universitaria messa al<strong>la</strong><br />

prova dal<strong>la</strong> propria congrega. Sono cose che<br />

succedono, prima e durante e dopo l’ingresso<br />

in una simile “società”. Chi ha frequentato<br />

l’ateneo negli anni ’60 porterà ancora memoria<br />

<strong>del</strong>le famose feste <strong>del</strong>le matricole, tre giorni di<br />

pura follia burlesca nel centro di Firenze. Ebbene,<br />

quei momenti, seppur un po’ più in sordina,<br />

sopravvivono ancora nell’universo accademico<br />

fiorentino. Niente a che vedere con le<br />

serate organizzate a Novoli, con <strong>la</strong>ttine di birra<br />

a 3 euro e vicini di casa che si <strong>la</strong>mentano per<br />

gli schiamazzi, qui ci sono regole da rispettare.<br />

Non a caso si chiamano ordini goliardici. C’è<br />

una gerarchia e ogni membro ha un titolo (oltre<br />

che un soprannome ridanciano) e compiti diversi<br />

all’interno <strong>del</strong> gruppo. L’ateneo <strong>del</strong><strong>la</strong> nostra<br />

città è uno dei più fiorenti in Italia come numero<br />

di ordini, anche se diversi sono “in sonno”,<br />

foCus<br />

<strong>Il</strong> gruppo teatrale goliardico in “libera uscita”<br />

ovvero possono contare su pochi componenti.<br />

I Cerusici di Medicina, <strong>la</strong> Lira di Economia, <strong>la</strong><br />

Cazzuo<strong>la</strong> per Ingegneria, Architettura e Belle<br />

arti, il P<strong>la</strong>cido Ordine <strong>del</strong><strong>la</strong> Vacca Stupefatta<br />

per Giurisprudenza e via dicendo fino all’ordine<br />

“capo”, quello di <strong>San</strong> Salvi. Ogni facoltà<br />

(o quasi) ha il suo, caratterizzato da un proprio<br />

colore di riferimento, usi, costumi e inno rappresentativo.<br />

E, naturalmente, ogni membro<br />

ha i suoi “accessori”: l’immancabile feluca, un<br />

cappellino al<strong>la</strong> Robin Hood, il cordone <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

vita e i vari ammennicoli da appenderci sopra.<br />

Poi, con l’anzianità, si può acquisire anche il<br />

mantello. Ecco come funziona: si entra appena<br />

iscritti all’università, in genere si viene a sapere<br />

<strong>del</strong>l’ordine per passaparo<strong>la</strong>, e via via, con gli<br />

anni e con l’esperienza, si salgono i gradini <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

“sca<strong>la</strong> nobiliare”. Chi ha capacità dialettica e<br />

inventiva ha più possibilità di “far carriera” in<br />

questa sorta di gioco di ruolo. Al<strong>la</strong> base <strong>del</strong> tutto<br />

<strong>la</strong> goliardia, <strong>la</strong> capacità di prendere e soprattutto<br />

prendersi in giro. E dunque serate passate a<br />

discutere cercando di avere <strong>la</strong> meglio sugli altri<br />

componenti <strong>del</strong> gruppo per estorcere un ammennicolo<br />

in più (o una bevuta), architettare<br />

scherzi e darsi battaglia con gli altri ordini cittadini<br />

e non. Un esempio “Una volta, per pagare<br />

pegno di una sconfitta – racconta Marco, da<br />

11 anni nel<strong>la</strong> Cazzuo<strong>la</strong> - dovevamo offrire una<br />

cena a base di porchetta a un altro ordine: gli<br />

liberammo all’interno <strong>del</strong><strong>la</strong> sede <strong>del</strong><strong>la</strong> facoltà,<br />

in via Laura, un maiale vero”. Non saranno le<br />

congreghe dei campus americani, ma anche qui<br />

non si scherza. Anzi, si scherza eccome.<br />

Hanno dai 30 ai 50 anni gli attori e sceneggiatori <strong>del</strong>l’Operetta più divertente nel panorama <strong>del</strong> Verdi<br />

E chi si è già <strong>la</strong>ureato continua a scherzare in teatro. Per beneficenza<br />

Conclusi gli studi, c’è chi non si arrende e continua a organizzarsi<br />

il tempo libero con spirito goliardico. Nonostante<br />

il <strong>la</strong>voro, gli impegni, <strong>la</strong> famiglia. Certo le attività un po’<br />

cambiano, ma i toni son sempre quelli scanzonati dei tempi<br />

<strong>del</strong>l’università. E’ così che nasce il Dopo<strong>la</strong>voro Goliardico<br />

“Alvaro Vannini”, che riunisce un gruppo di uomini dai 30<br />

ai 50 anni. La principale attività, quel<strong>la</strong> che occupa 11 mesi<br />

l’anno, è l’Operetta goliardica, tradizione che affonda le radici<br />

negli anni ‘50. Ogni anno, dal 2003 ad oggi, hanno portato<br />

un migliaio e passa di persone al Verdi per assistere a uno<br />

spettacolo tutto da ridere, giocato sul<strong>la</strong> riedizione in chiave<br />

ironica di celebri spettacoli, sul<strong>la</strong> parodia di canzoni famose<br />

e balletti di danza c<strong>la</strong>ssica. Sempre con un riferimento ai fatti<br />

di attualità o agli avvenimenti cittadini più dibattuti <strong>del</strong> momento,<br />

dall’ovonda al<strong>la</strong> tramvia. “I preparativi ci occupano<br />

molto, sia in ordine di tempo che di denaro – racconta Alessandro<br />

– perché si tratta di uno spettacolo vero, con costumi di<br />

scena degni di questo nome, un’orchestra, un corpo di ballo”.<br />

Ma <strong>la</strong> passione c’è e <strong>la</strong> buona causa anche: il ricavato <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

serata, infatti, viene donato all’associazione “Daniele Mariano”<br />

per <strong>la</strong> lotta ai tumori infantili. D’altronde anche il motivo<br />

per cui il gruppo ha deciso di riunirsi merita lo sforzo. “Ci<br />

siamo conosciuti all’università – continua Alessandro – e abbiamo<br />

mantenuto i contatti. Sette anni fa uno di noi è venuto<br />

a mancare e abbiamo deciso di celebrarlo tornando a calcare<br />

le scene”. E portando con loro il figlio <strong>del</strong>l’amico scomparso<br />

come mascotte. Quest’anno anche lui è grande abbastanza per<br />

debuttare come attore. Anche i giovani goliardi son cresciuti,<br />

ma dietro le quinte continuano a prendersi in giro come ai<br />

vecchi tempi.<br />

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32 Maggio 2010<br />

tempi moderni<br />

curiositÀ. Nei secoli <strong>la</strong> fisionomia tipica degli abitanti <strong>del</strong> capoluogo è molto cambiata<br />

<strong>Il</strong> fiorentino doc Alto un metro e mezzo<br />

Simele Kruklidis<br />

foCus<br />

Dante Alighieri<br />

<strong>Il</strong> mesco<strong>la</strong>rsi di popoli ed etnie, dai<br />

longobardi agli arabi, ha diversificato<br />

l’aspetto fisico dei cittadini gigliati, che<br />

oggi sono meno bassi e meno biondi.<br />

sbaglia però chi pensa che il naso<br />

di Dante fosse davvero quello e chi<br />

s’illude che un tempo le donne fossero<br />

tutte belle come simonetta Vespucci,<br />

l’incantevole musa <strong>del</strong> Botticelli…<br />

La conoscete tutti Simonetta<br />

Vespucci,<br />

e di certo l’avete<br />

ammirata decine<br />

di volte senza neppure farci<br />

caso. Forse il nome non dice<br />

un granché, è vero, ma sappiate<br />

che dopo di lei i canoni<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> bellezza fiorentina sono<br />

cambiati per sempre. Aiutino:<br />

non si tratta di una show girl<br />

e neppure di un’attrice o di<br />

una ballerina. È di una musa<br />

che stiamo par<strong>la</strong>ndo, l’incantevole<br />

ispirazione di <strong>San</strong>dro<br />

Botticelli e di molti altri pittori<br />

<strong>del</strong>l’epoca. Gli occhi celesti<br />

e <strong>la</strong> pelle di porcel<strong>la</strong>na<br />

incorniciati da una cascata di<br />

riccioli biondi: un’immagine<br />

angelica e senza eguali, che<br />

nei secoli è divenuta simbolo<br />

<strong>del</strong>le donne di Firenze e <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

loro femminilità. Eppure, di<br />

fronte a tale mo<strong>del</strong>lo di dama<br />

<strong>del</strong>icata e sensuale, a volte<br />

un po’ austera e diffidente,<br />

ma pur sempre impeccabile,<br />

sorge un dubbio: “Al giorno<br />

d’oggi saremo mica peggiorate”.<br />

Niente affatto. La<br />

verità è che anche gli artisti<br />

<strong>del</strong> Rinascimento, da bravi<br />

adu<strong>la</strong>tori, sapevano modificare<br />

le imperfezioni <strong>del</strong> corpo<br />

con qualche ritocchino<br />

di pennello, come una sorta<br />

“photoshop” <strong>del</strong>l’epoca. Per<br />

le strade <strong>del</strong><strong>la</strong> città, dunque,<br />

non giravano solo visini armoniosi<br />

e corpi leggiadri, ma<br />

di tanto in tanto si scorgevano<br />

anche sguardi incavati e brutti<br />

nasoni curvi: come quello<br />

di Dante, ad esempio. D’altronde<br />

nessun altro uomo<br />

meglio <strong>del</strong> Sommo Poeta ha<br />

incarnato l’aspetto severo e<br />

dotto <strong>del</strong> fiorentino. Una figura<br />

a dire il vero piuttosto<br />

sgraziata, divenuta celebre<br />

soprattutto per il naso aquilino<br />

(di recente smentito) e <strong>la</strong><br />

mascel<strong>la</strong> prominente: niente<br />

a che vedere con il David<br />

di Miche<strong>la</strong>ngelo. Ma al di là<br />

<strong>del</strong>l’esser belli o brutti, una<br />

cosa è certa: rispetto al passato<br />

oggi siamo profondamente<br />

diversi. In media più<br />

alti, meno biondi ma meglio<br />

proporzionati nei lineamenti:<br />

il mesco<strong>la</strong>rsi continuo di popoli<br />

ed etnie, dai longobardi<br />

agli arabi, ha infatti modificato<br />

e diversificato anche il nostro<br />

aspetto. Oltre ai pittori,<br />

nell’immediato dopoguerra,<br />

fu lo scrittore Vasco Pratolini<br />

a portare avanti un’ampia<br />

ricerca sull’identità fiorentina,<br />

studiando non solo i<br />

volti, ma anche le movenze<br />

e le abitudini <strong>del</strong><strong>la</strong> gente:<br />

un <strong>la</strong>voro meticoloso, in cui<br />

morfologia e fisiognomica si<br />

sono completate a vicenda,<br />

unendo lo studio <strong>del</strong>l’aspetto<br />

fisico a quello <strong>del</strong>le componenti<br />

psicologiche. In anni<br />

più recenti, l’erede assoluto<br />

di quest’arte è stato senza<br />

dubbio Oliviero Toscani, che<br />

attraverso l’obiettivo <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

sua macchina fotografica ha<br />

immorta<strong>la</strong>to decine di donne<br />

e di uomini fiorentini, riuscendo<br />

a “guardare dentro” e<br />

catturandone ogni partico<strong>la</strong>re,<br />

ogni specificità. Alcune di<br />

queste fotografie confluiscono<br />

in un progetto più ampio<br />

chiamato “Razza Umana”,<br />

che ha come obiettivo quello<br />

di individuare le diversità<br />

e le somiglianze degli italiani,<br />

creando in ultimo un filo<br />

comune, un’identità indissolubile.<br />

Oltre il velo <strong>del</strong>le apparenze<br />

fisiche.<br />

ALTEZZA MEZZA BELLEZZA<br />

Se ancora oggi non siamo di certo dei colossi di statura, nel<br />

passato in media eravamo anche dieci centimetri più bassi<br />

<strong>del</strong> solito. Le donne, se andava bene, si aggiravano intorno<br />

al metro e mezzo, mentre l’altezza degli uomini raggiungeva<br />

in genere 1,60. D’altronde basta guardare i vestiti indossati<br />

dalle dame di corte o le armature di guerra degli uomini, per<br />

rendersi conto che quei corpicini non erano soltanto piccoli in<br />

statura, ma anche piuttosto minuti e gracili nelle forme. Al<br />

giorno d’oggi, invece, l’altezza media maschile è di 1,75 mentre<br />

quel<strong>la</strong> femminile si attesta all’ 1, 65. Cresceremo ancora<br />

NASO GROSSO FA BUON BRODO<br />

Per quanto si possa sostenere il contrario, il naso prominente<br />

piace o quanto meno non dispiace affatto: dà personalità al<br />

volto e soprattutto negli uomini è considerato un emblema<br />

di virilità. <strong>Il</strong> sommo poeta Dante Alighieri fu rappresentato<br />

da Boccaccio come un uomo “pensoso e malinconico” dal<br />

naso aquilino. Di recente, l’ironia <strong>del</strong> destino ha voluto che<br />

tale descrizione venisse <strong>del</strong> tutto confutata da un gruppo<br />

di ricercatori universitari: Dante insomma non era forse un<br />

bell’uomo, ma <strong>del</strong> naso all’ingiù che ha conquistato <strong>la</strong> letteratura<br />

e l’immaginario fiorentino non c’è neanche l’ombra. E<br />

quasi quasi, ci dispiace.<br />

LABBRA CARNOSE, ANZI NO<br />

Senza alcun dubbio <strong>la</strong> bocca rappresenta l’elemento che<br />

maggiormente ci differenzia dagli individui <strong>del</strong> passato. I<br />

canoni di bellezza perseguiti da Leonardo sulle donne fiorentine<br />

si basavano per esempio su <strong>la</strong>bbra sottili, ampia fronte<br />

e grandi occhi. La bocca carnosa non era contemp<strong>la</strong>ta come<br />

simbolo di sensualità, poteva anzi essere considerata un elemento<br />

disturbante nell’equilibrio <strong>del</strong> volto. Neanche a dirlo,<br />

mai come oggi le <strong>la</strong>bbra carnose esprimono un’intensa carica<br />

erotica, tanto da indurci a ricorrere al trucco o addirittura al silicone<br />

per ottenere ciò che madre natura non ci ha concesso.<br />

LATO B, UOMINI E DONNE SI SOMIGLIANO<br />

V<strong>la</strong>dimir Swarovsky è il fondatore <strong>del</strong><strong>la</strong> Pigheologia, una<br />

scienza che interpreta le forme <strong>del</strong> fondoschiena in re<strong>la</strong>zione<br />

al<strong>la</strong> capacità di attrarre e veico<strong>la</strong>re significati. Se infatti <strong>la</strong><br />

comunicazione verbale è affidata al volto, quel<strong>la</strong> non verbale<br />

risiede – secondo lo studioso – nel <strong>la</strong>to B, nelle movenze e<br />

nell’aspetto. Nei secoli il fondoschiena femminile è profondamente<br />

cambiato, per assecondare i gusti e le preferenze<br />

emozionali <strong>del</strong> sesso opposto. Oggi, secondo Swarovsky, le<br />

donne hanno assottigliato le proprie forme rendendole più<br />

simili a quelle <strong>del</strong>l’uomo, anche se a livello subliminale continuano<br />

ad esprimere gli stessi significati.<br />

1106321


POR FSE<br />

2007-2013<br />

Fondo Sociale Europeo<br />

Programma Operativo<br />

Regione Toscana<br />

CENTRI PER<br />

L’IMPIEGO<br />

PROVINCIA<br />

DI FIRENZE<br />

centri per l’impiego<br />

un servizio pubblico,<br />

gratuito e di qualità<br />

cdev@cdev.it<br />

cdev@cdev.it<br />

cdev@cdev.it<br />

Cosa sono<br />

i Centri per l’impiego<br />

I Centri per l’impiego <strong>del</strong><strong>la</strong> Provincia di Firenze sono<br />

strutture pubbliche che offrono servizi gratuiti e di<br />

qualità a chi cerca <strong>la</strong>voro e alle imprese che<br />

necessitano di personale, per agevo<strong>la</strong>re un efficace<br />

incontro tra domanda e offerta di <strong>la</strong>voro.<br />

A chi si rivolgono<br />

Chi cerca <strong>la</strong>voro può<br />

• trovare risposte ai propri bisogni di informazione,<br />

orientamento e sostegno al<strong>la</strong> scelta di un percorso<br />

formativo e/o <strong>la</strong>vorativo<br />

• autocandidarsi alle offerte di <strong>la</strong>voro e/o di tirocinio<br />

Le imprese possono<br />

• trovare risposte ai fabbisogni aziendali di ricerca,<br />

preselezione e formazione <strong>del</strong> personale o di tirocinanti<br />

• evadere le pratiche amministrative.<br />

numero verde <strong>la</strong>voro<br />

800 855855<br />

Sito internet<br />

www.provincia.fi.it/<strong>la</strong>voro<br />

Cosa offrono<br />

Accoglienza e informazioni<br />

su <strong>la</strong>voro, formazione e istruzione<br />

Autoconsultazione<br />

su banche dati, internet, materiale cartaceo<br />

Incontro domanda-offerta di <strong>la</strong>voro/tirocinio<br />

• avviamento a selezione nel<strong>la</strong> pubblica amministrazione<br />

• inserimento nel<strong>la</strong> banca dati <strong>del</strong> Centro per l’impiego<br />

• prenotazioni offerte di <strong>la</strong>voro per disabili<br />

• prenotazioni offerte di <strong>la</strong>voro/tirocinio on line<br />

• ricerca e preselezione <strong>del</strong> personale/tirocinanti<br />

• servizio ABC per <strong>la</strong> famiglia<br />

• servizio EURES<br />

Preiscrizioni ai corsi<br />

• formazione a distanza TRIO<br />

• formazione professionale FSE<br />

Procedure amministrative<br />

• certificazione stato di disoccupazione<br />

• certificazioni posizioni <strong>la</strong>vorative<br />

• iscrizione collocamento disabili<br />

• iscrizione liste di mobilità<br />

Servizi specialistici di orientamento<br />

• colloqui per disabili<br />

• colloqui per il diritto-dovere all’istruzione/formazione<br />

• consulenza orientativa individuale<br />

• consulenza per <strong>la</strong> formazione individuale-voucher<br />

• consulenza per tirocini<br />

• reinserimento <strong>la</strong>voratori in mobilità<br />

• sportello donna<br />

• sportello immigrati<br />

Centri per l’impiego<br />

a Firenze<br />

Territorio di competenza:<br />

Bagno a Ripoli, Fiesole, Firenze<br />

• Via Cavour 19 rosso - 50129 Firenze<br />

tel. 055 2761320 - fax 055 2761321<br />

e-mail ci.q1@provincia.fi.it<br />

• Via Gran Bretagna 48 - 50126<br />

Firenze<br />

tel. 055 685521 - fax 055 6815000<br />

e-mail ci.q3@provincia.fi.it<br />

• Via <strong>del</strong>le Torri 23 - 50142 Firenze<br />

tel. 055 2767142 - fax 055 2767146<br />

e-mail ci.q4@provincia.fi.it<br />

• Viale Guidoni 156 - 50127 Firenze<br />

tel. 055 4476043 - fax 055 4476052<br />

e-mail ci.q5@provincia.fi.it<br />

Parterre Servizi alle imprese<br />

• Piazza <strong>del</strong><strong>la</strong> Libertà 12 -<br />

50129 Firenze<br />

tel. 055 2760120 - fax 055 2760119<br />

e-mail ci.parterre@provincia.fi.it<br />

preselezione@provincia.fi.it<br />

reinsmobilita@provincia.fi.it<br />

tirociniaziende@provincia.fi.it<br />

Centri per l’impiego<br />

in ProvinCiA di<br />

Firenze<br />

BorGo SAn Lorenzo<br />

Territorio di competenza:<br />

Barberino di Mugello,<br />

Borgo <strong>San</strong> Lorenzo, Firenzuo<strong>la</strong>,<br />

Marradi, Pa<strong>la</strong>zzuolo sul Senio,<br />

<strong>San</strong> Piero a Sieve, Scarperia, Vaglia,<br />

Vicchio<br />

• Viale P. Giraldi 57<br />

50032 Borgo <strong>San</strong> Lorenzo<br />

tel. 055 8459127 - fax 055 8496931<br />

e-mail ci.borgo@provincia.fi.it<br />

• Sportello di Barberino di Mugello<br />

Viale <strong>del</strong><strong>la</strong> Repubblica 24<br />

50031 Barberino di Mugello<br />

tel. 055 8477200<br />

• Sportello di Firenzuo<strong>la</strong><br />

Via SS. Annunziata 2<br />

50033 Firenzuo<strong>la</strong><br />

tel. 055 819024 - fax 055 8199319<br />

e-mail ci.firenzuo<strong>la</strong>@provincia.fi.it<br />

• Sportello di Marradi<br />

Vicolo <strong>del</strong><strong>la</strong> Torre 4<br />

50034 Marradi<br />

tel. e fax 055 8045090<br />

e-mail ci.marradi@provincia.fi.it<br />

• Sportello di Pa<strong>la</strong>zzuolo sul Senio<br />

Piazza E. Alpi 1<br />

50035 Pa<strong>la</strong>zzuolo sul Senio<br />

tel. 055 8046008<br />

FiGLine vALdArno<br />

Territorio di competenza:<br />

Figline Valdarno, Incisa Valdarno,<br />

Reggello, Rignano sull’Arno<br />

• Via Garibaldi 21<br />

50063 Figline Valdarno<br />

tel. 055 953027 - fax 055 9154200<br />

e-mail ci.figline@provincia.fi.it<br />

PonTASSieve<br />

Territorio di competenza:<br />

Dicomano, Londa, Pe<strong>la</strong>go, Pontassieve,<br />

Rufina, <strong>San</strong> Godenzo<br />

• Piazza Mosca 9<br />

50065 Pontassieve<br />

tel. 055 8368077 - fax 055 8325386<br />

e-mail ci.pontassieve@provincia.fi.it<br />

• Sportello di Dicomano<br />

Piazza <strong>del</strong><strong>la</strong> Repubblica 3<br />

50062 Dicomano<br />

tel. 055 838541<br />

SAn CASCiAno<br />

vAL di PeSA<br />

Territorio di competenza:<br />

Barberino Val d’Elsa, Greve in <strong>Chianti</strong>,<br />

Impruneta, <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong> Val di Pesa,<br />

Tavarnelle Val di Pesa<br />

• Viale Corsini 23<br />

50026 <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong> Val di Pesa<br />

tel. 055 820098 - fax 055 8290236<br />

e-mail ci.scasciano@provincia.fi.it<br />

• Sportello di Greve in <strong>Chianti</strong><br />

Via L. Cini 1<br />

50022 Greve in <strong>Chianti</strong><br />

tel. 055 853093 - fax 055 8544705<br />

e.mail ci.greve@provincia.fi.it<br />

SCAndiCCi<br />

Territorio di competenza:<br />

Lastra a Signa, Scandicci, Signa<br />

• Via Pantin 20<br />

50018 Scandicci<br />

tel. 055 755713 - fax 055 7351155<br />

e-mail ci.scandicci@provincia.fi.it<br />

• Sportello di Lastra a Signa<br />

Via D. Alighieri 1<br />

50055 Lastra a Signa<br />

tel. 055 8743221 - fax 055 8722946<br />

e.mail sol@comune.<strong>la</strong>stra-a-signa.fi.it<br />

SeSTo FiorenTino<br />

Territorio di competenza:<br />

Calenzano, Campi Bisenzio,<br />

Sesto Fiorentino<br />

• Viale Pratese 91<br />

50019 Sesto Fiorentino<br />

tel. 055 4252026 - fax 055 4206110<br />

e-mail ci.sesto@provincia.fi.it<br />

• Sportello di Campi Bisenzio<br />

Via Verdi 4/6<br />

50013 Campi Bisenzio<br />

tel. 055 890215 - fax 055 8979750<br />

e-mail ci.campi@provincia.fi.it<br />

POR FSE<br />

FSE Investiamo nel vostro futuro 2007-2013<br />

Fondo Sociale Europeo<br />

Programma Operativo<br />

Regione Toscana


<strong>la</strong> kermesse. Dal 6 al 9 maggio si rinnova a Boboli l’appuntamento con le essenze e gli oli essenziali<br />

Tra i profumi <strong>del</strong> parco fiorentino<br />

Dopo il grande successo <strong>del</strong>lo scorso anno, torna negli spazi <strong>del</strong>l’orto<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> botanica inferiore <strong>la</strong> manifestazione che nel 2009 ha visto partecipare più<br />

di 18mi<strong>la</strong> persone. una vetrina di qualità durante <strong>la</strong> quale profumieri e prestigiose<br />

aziende che utilizzano metodi di produzione naturale espongono i loro prodotti<br />

Caterina Gentileschi<br />

Firenze fa rima con design. Dal 24 al 29 maggio <strong>la</strong> città si vestirà a festa<br />

per fare spazio al<strong>la</strong> Florence Design Week, settimana dedicata al design<br />

di qualità e rigorosamente me in Tuscany. L’inaugurazione si svolgerà a<br />

Pa<strong>la</strong>zzo Medici Riccardi e in tutto saranno una trentina gli eventi col<strong>la</strong>terali<br />

distribuiti in 38 luoghi diversi <strong>del</strong><strong>la</strong> città (dalle gallerie-showroom<br />

in via <strong>del</strong>le oche al<strong>la</strong> Biblioteca <strong>del</strong>le Ob<strong>la</strong>te, dal<strong>la</strong> Casa <strong>del</strong><strong>la</strong> Creatività<br />

fino al museo <strong>del</strong> Design di Calenzano, da Pa<strong>la</strong>zzo Pitti e Pa<strong>la</strong>zzo Medici<br />

Riccardi,dall’Ex-3 al Bar Argentina, Slowly) dove gli artisti metteranno in<br />

Espirare e ispirare. Guardarsi intorno e scoprire<br />

che il giardino di Boboli non è solo<br />

una tappa obbligata <strong>del</strong><strong>la</strong> visita a Firenze<br />

ma anche un luogo dove rifugiarsi per<br />

prendere parte a manifestazioni speciali. E’ il caso<br />

de “I profumi di Boboli”, dal 6 al 9 maggio, che con<br />

i 18mi<strong>la</strong> visitatori <strong>del</strong><strong>la</strong> passata edizione confermano<br />

<strong>la</strong> validità culturale e turistica <strong>del</strong><strong>la</strong> kermesse,<br />

l’unica manifestazione nel<strong>la</strong> storia che permette<br />

agli artigiani profumieri di esporre e vendere le<br />

proprie creazioni all’interno <strong>del</strong> giardino di Boboli.<br />

Valore aggiunto che l’edizione 2009 ha messo partico<strong>la</strong>rmente<br />

in rilievo: all’aspetto ludico si conferma<br />

quello economico per cui <strong>la</strong> manifestazione si<br />

evidenzia anche come opportunità preziosa di sinergia<br />

produttore/distributore/fruitore. Tre giorni di<br />

kermesse, di fragranze e di stili che ripercorrono attraverso<br />

gli spazi storici e artistici <strong>del</strong> giardino reale<br />

i momenti fondamentali di una produzione senza<br />

tempo. In mostra profumi, saponi, can<strong>del</strong>e, profuma<br />

ambienti, olii essenziali, cosmetici, estratti da<br />

erbe aromatiche, fiori e piante profumate, accessori<br />

e complementi che dall’universo olfattivo e sensoriale<br />

traggono e offrono piacere e benessere. E non<br />

è un caso che <strong>la</strong> presenza nell’orto <strong>del</strong><strong>la</strong> botanica<br />

inferiore di un edificio adibito a spezieria, distrutto<br />

sul finire <strong>del</strong> Settecento, induca a pensare che<br />

proprio in quel locale i fiori <strong>del</strong> giardino potevano<br />

essere trattati dagli antichi profumieri e dagli erboristi<br />

che distil<strong>la</strong>vano dalle corolle profumi e balsami<br />

medicamentosi associando così allo scopo estetico<br />

una ben più importante finalità etica e scientifica al<br />

servizio <strong>del</strong><strong>la</strong> comunità. Obiettivi che mantengono<br />

<strong>la</strong> loro attualità ancora oggi attraverso <strong>la</strong> manifestazione<br />

Un giardino nel Giardino: l’orto e <strong>la</strong> serra<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> botanica inferiore, rappresentano gli spazi<br />

espositivi volutamente <strong>la</strong>sciati nel<strong>la</strong> configurazione<br />

originaria proprio per conservare e trasmettere ai<br />

visitatori lo spirito <strong>del</strong> luogo, senza alcun intervento<br />

di manipo<strong>la</strong>zione che ne modificherebbe l’atmosfera.<br />

Non solo una mostra mercato, ma una vetrina sul<br />

mondo. In occasione <strong>del</strong><strong>la</strong> manifestazione rimarrà<br />

aperto il passaggio tra Boboli e La Speco<strong>la</strong>.<br />

FloreNce DesigN Week. Una settimana dedicata a eventi, mostre e workshop<br />

La città <strong>del</strong> giglio apre le porte al design<br />

mostra ogni giorno le loro opere, suddivise in quattro categorie: Visual e<br />

Graphic design, Product and Interior design, Fashion design, Food and Music<br />

design.ra Tra gli eventi più curiosi, <strong>la</strong> Mostra Alma Martis di Stefanonari,<br />

a Pa<strong>la</strong>zzo Pitti a partire dal 24 maggio 2010, che vedrà sposti 12 acquari<br />

dal design innovativo, 12 specie diverse di pesci e 12 gioielli per una prestigiosa<br />

linea di alta oreficeria; inoltre, il programma comprende workshops,<br />

esposizioni quotidiane di giovani designers, tavole rotonde, aperidesign e<br />

molto altro ancora. Info: www.florencedesignweek.com<br />

/B.B.<br />

il FestiVal. Dodicesima edizione <strong>del</strong>l’iniziativa che porta in città <strong>la</strong> cultura internazionale<br />

La Leopolda si veste di Fabbrica Europa<br />

Torna puntuale l’appuntamento con il teatro, <strong>la</strong> danza e l’arte sperimentale<br />

nel maggio di Fabbrica Europa (dal 6 al 25 di questo mese).<br />

<strong>Il</strong> festival conosciuto e riconosciuto a livello internazionale per le sue<br />

performance di grande qualità. quest’anno chiude un ciclo durato tre<br />

anni, quello dedicato all’indagine sui rapporti artistici e culturali tra Europa<br />

e altri continenti con “Europa-Mediterraneo-Oriente”, un artico<strong>la</strong>to<br />

programma di eventi di danza, teatro, musica, instal<strong>la</strong>zioni, <strong>la</strong>boratori e<br />

incontri. La dodicesima edizione <strong>del</strong> festival è così dedicata all’indagine,<br />

attuata attraverso gli strumenti <strong>del</strong><strong>la</strong> creazione artistica contemporanea,<br />

dei percorsi, dei nessi, <strong>del</strong>le suggestioni, ma anche <strong>del</strong>le differenze, tra<br />

Occidente e Oriente. Muovendoci idealmente verso Est, dall’Europa e<br />

dal Mediterraneo per giungere fino in Cina. Un’altra direttrice è quel<strong>la</strong><br />

<strong>del</strong>l’indagine <strong>del</strong> rapporto arte e scienza. Sempre di più, coreografi,<br />

registi, musicisti, artisti e studiosi conducono insieme ricerche a livello<br />

internazionale che uniscono al<strong>la</strong> prassi puramente artistica scienza e<br />

nuove tecnologie, contribuendo al<strong>la</strong> definizione di nuovi paradigmi estetici<br />

e superando il concetto c<strong>la</strong>ssico di discipline artistiche. Proseguendo<br />

l’indagine sulle procedure artistiche più innovative e originali, Fabbrica<br />

Europa dà così spazio a quegli artisti che più di altri oggi si confrontano<br />

con <strong>la</strong> pratica sperimentale e <strong>la</strong> ricerca tecnologica indagando i meccanismi<br />

“segreti” <strong>del</strong><strong>la</strong> conoscenza e facendo proprio il potenziale offerto<br />

da nuove teorie e metodologie. Come sempre lo spazio principe sarà <strong>la</strong><br />

Stazione Leopolda, dove pèer l’occasione verrà instal<strong>la</strong>ta un’opera di<br />

Mario Merz, guru <strong>del</strong>l’arte povera, al quale giusto venti anni fa era stata<br />

dedicata una personale dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci<br />

di Prato. Tra gli spettacoli più interessanti sicuramente c’è in prima nazionale<br />

e in col<strong>la</strong>borazione con il 73° Maggio Musicale Fiorentino, La<br />

verité 25 x par seconde, <strong>la</strong> nuova creazione <strong>del</strong> coreografo belga Frédéric<br />

F<strong>la</strong>mand con il Ballet National de Marseille. Da tener presenti anche The<br />

table of earth, performance <strong>del</strong>l’americano David Moss, Albero senza<br />

ombra di Cesar Brie e <strong>Il</strong> ponte di pietra <strong>del</strong><strong>la</strong> compagnia Krypton guidata<br />

da Giancarlo Cauteruccio, Info: www.fabbricaeuropa.net /C.G.<br />

<strong>la</strong> mostra<br />

Artigiani ed eccellenze<br />

nel giardino Corsini<br />

Da venerdì 14 a domenica 16 maggio<br />

2010 si terrà presso il Giardino seicentesco<br />

di Pa<strong>la</strong>zzo Corsini <strong>la</strong> XVI edizione<br />

di “ Artigianato e pa<strong>la</strong>zzo”, mostra<br />

unica nel suo genere , vetrina <strong>del</strong>le eccellemze<br />

<strong>del</strong>l’artigianato mondiale nata<br />

nel 1995 da un’idea di Neri Torrigiani<br />

e promossa da Giorgiana Corsini. Fin<br />

dal<strong>la</strong> prima edizione sono stati ospitati<br />

brand conosciuti internazionalmente, da<br />

Gucci a Vacheron Constantin,da Roberto<br />

Capucci al<strong>la</strong> maison Bulgari, tutti nati<br />

come botteghe artigiane che ancora oggi<br />

preservano <strong>la</strong> caratteristica <strong>del</strong> “fatto a<br />

mano”, dove <strong>la</strong> cura dei dettagli è affidata<br />

a mani esperte di artigiani, garanzia<br />

<strong>del</strong> made in Italy. Sabato e domenica<br />

dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18 il Museo<br />

Horne, in col<strong>la</strong>borazione con Oma,<br />

Osservatorio dei mestieri d’arte, svolgerà<br />

all’interno di Pa<strong>la</strong>zzo Corsini alcuni <strong>la</strong>boratori<br />

realizzati per l’iniziativa “Artigiani<br />

in famiglia”, arrivata al<strong>la</strong> V edizione,<br />

dedicati principalmente ai bambini.<br />

Genitori e figli potranno sperimentare<br />

diverse tecniche artistiche come <strong>la</strong> doratura<br />

con l’uso <strong>del</strong><strong>la</strong> foglia, <strong>la</strong> <strong>la</strong>vorazione<br />

<strong>del</strong>l’argento, <strong>la</strong> tecnica <strong>del</strong>l’incisione,<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> stampa, l’oreficeria realizzando<br />

un piccolo gioiello. I circa ottanta maestri<br />

artigiani, provenienti da tutta Italia e<br />

dall’estero, si contenderanno il “Premio<br />

Perseo”, ambito riconoscimento che <strong>la</strong><br />

Cassa di risparmio di Firenze donerà<br />

all’artigiano più votato dal pubblico. Nei<br />

tre giorni i maestri artigiani esibiranno i<br />

loro manufatti, <strong>la</strong>vorando il vetro, i gioielli<br />

di foggia antica e moderna, intaglieranno<br />

il legno, sbalzeranno l’argento,<br />

forgeranno il ferro, eseguiranno <strong>la</strong> complicata<br />

e affascinante procedura per realizzare<br />

<strong>la</strong> plissatura di un prezioso vestito<br />

da sera. Durante <strong>la</strong> manifestazione sono<br />

previste visite guidate gratuite al Giardino<br />

Corsini a cura degli storici <strong>del</strong>l’arte<br />

<strong>del</strong>l’Associazione Città Nascoste. Ospite<br />

d’eccezione di questa XVI edizione sarà<br />

Wanni di Filippo con <strong>la</strong> sua storica azienda<br />

artigiana fiorentina <strong>Il</strong> Bisonte, conosciuta<br />

nel mondo per le sue collezioni di<br />

borse e di articoli in pelle. In occasione<br />

dei festeggiamenti per il 40esimo anno di<br />

attività de <strong>Il</strong> Bisonte, <strong>la</strong> sera <strong>del</strong> 13 maggio,<br />

solo su invito, si inaugurerà <strong>la</strong> “mostra<br />

principe”, con alcuni pezzi storici e<br />

saranno sve<strong>la</strong>ti in esclusiva le creazioni<br />

in vera pelle di bisonte.<br />

/V.G.


cultura<br />

il coNcerto. <strong>Il</strong> compositore sbarca a Firenze per rega<strong>la</strong>re ai suoi ammiratori due date al Verdi<br />

una vita vissuta sul<strong>la</strong> punta <strong>del</strong>le dita<br />

35<br />

Barbara Biondi<br />

Un mago <strong>del</strong> pianoforte, un compositore<br />

ispirato che non <strong>la</strong>scia<br />

niente al caso. Giovanni Allevi,<br />

il giovane pianista che si è fatto<br />

ascoltare nei cinque contenti arriva a Firenze<br />

il 17 e 18 maggio al Teatro Verdi. E’ stato<br />

definito “l’artista che ha fatto riavvicinare <strong>la</strong><br />

gente al<strong>la</strong> musica strumentale” e ha <strong>la</strong>sciato<br />

a bocca aperta fior di compositori contemporanei.<br />

<strong>Il</strong> giovane riccioluto arrivato dalle<br />

marche con un sogno nel cassetto è riuscito a<br />

sfondare dopo tanti sacrifici e adesso, con tre<br />

album all’attivo, <strong>la</strong> consacrazione al grande<br />

pubblico è diventata una certezza. Lo ascoltano<br />

grandi e piccini, senza differenze, e ognuno<br />

lo apprezza per motivi diversi. Chi per le<br />

sonorità, chi per il ritmo, chi per <strong>la</strong> grazia <strong>del</strong>le<br />

composizioni. <strong>Il</strong> tour è partito il19 marzo<br />

dal<strong>la</strong> Queen Elizabeth Hall di Londra e ha<br />

già toccato alcuni dei principali teatri italiani,<br />

sarà <strong>la</strong> prima occasione per i fan <strong>del</strong> compositore<br />

italiano di riascoltare dal vivo in piano<br />

solo Allevi dopo <strong>la</strong> lunga esperienza come<br />

direttore d’orchestra iniziata con <strong>la</strong> pubblicazione<br />

<strong>del</strong> disco “Evolution” e proseguita<br />

con il grande concerto all’Arena di Verona il<br />

1 settembre 2009 con <strong>la</strong> All Stars Orchestra<br />

(a cui è seguita <strong>la</strong> pubblicazione <strong>del</strong> cd e <strong>del</strong><br />

dvd “Allevi & All Stars Orchestra - Arena di<br />

Verona”). La carriera artistica di Giovanni<br />

Allevi è costel<strong>la</strong>ta da successi di pubblico e<br />

discografici con oltre 500.000 copie vendute<br />

dei suoi ultimi album “No concept” e “Joy”<br />

di pianoforte solo e “Evolution” con orchestra<br />

sinfonica. A completare queste pubblicazioni<br />

il disco “Allevilive” (dal 2007 oltre 80.000<br />

copie vendute), registrato dal vivo durante i<br />

500mi<strong>la</strong> copie vendute<br />

e un tour che ha portato<br />

il musicista in Europa<br />

concerti <strong>del</strong> tour 2007 e “Alleviall” (2008),<br />

cofanetto che comprende gli album in studio<br />

e il dvd live di Giovanni Allevi. Tutti gli album<br />

sono pubblicati su etichetta Rca e distribuiti<br />

da Sony Music (su licenza di Bollettino<br />

Edizioni Musicali). Dopo il grande concerto<br />

<strong>del</strong>l’Arena di Verona, il 6 novembre 2009<br />

Giovanni Allevi ha pubblicato il cd “Allevi &<br />

All Stars Orchestra - Arena di Verona”, il racconto<br />

di una notte indimenticabile, di musica<br />

Giovanni Allevi<br />

ed emozioni, di un concerto che è riuscito a<br />

restituire appieno <strong>la</strong> dimensione poliedrica<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> sua figura artistica: compositore, pianista<br />

e direttore d’orchestra. <strong>Il</strong> compositore e<br />

pianista marchigiano, al <strong>la</strong>voro sul suo nuovo<br />

disco che verrà pubblicato il prossimo autunno,<br />

proporrà al suo pubblico alcune <strong>del</strong>le<br />

composizioni che lo hanno reso celebre in<br />

questi anni, rendendolo uno dei compositori<br />

più conosciuti e amati dal pubblico<br />

Luca Conti<br />

il persoNaggio. <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> è stato a far visita a un professionista <strong>del</strong><strong>la</strong> traduzione<br />

Luca Conti, gomito a gomito con il noir<br />

In un certo senso il suo era un destino già scritto,<br />

perché fin da bambino riscriveva per gioco<br />

cose scritte da altri. E al<strong>la</strong> fine il tempo gli ha<br />

dato ragione. “Quando leggevo libri tradotti<br />

in italiano pensavo a come li avrei tradotti<br />

io”. Oggi Luca Conti, fiorentino purosangue,<br />

si procura da vivere traducendo romanzi, soprattutto<br />

noir (e soprattutto dall’inglese, anche<br />

se ha avuto <strong>del</strong>le esperienze anche con testi in<br />

lingua francese) per conto di importanti case<br />

editrici. “Non ho nessuna velleità da scrittore<br />

improprio - spiega Conti -, al contrario, il mio<br />

<strong>la</strong>voro mi piace molto. Mi diverto a tradurre i<br />

libri degli altri”. Lo studio di Luca è ordinato<br />

e preciso. Nessuna mania, nessun vizio, “come<br />

molti <strong>la</strong>voro meglio quando ho una consegna<br />

imminente - racconta - ma il mio modo di <strong>la</strong>vorare<br />

è abbastanza semplice, stravagante nel<strong>la</strong><br />

sua normalità”. Dopo anni passati a <strong>la</strong>vorare<br />

gomito a gomito col genere noir, Luca Conti<br />

ha ormai all’attivo una seria di autori di cui è il<br />

traduttore ufficiale per <strong>la</strong> lingua italiana (nel<strong>la</strong><br />

gran parte si tratta di autori americani). “E’ una<br />

professione divertente, perché mi trasforma in<br />

5, 6 a volte 7 scrittori contemporaneamente rimanendo<br />

me stesso”. Con molti degli autori con<br />

cui si interfaccia costantemente ha un rapporto<br />

di confidenza e confronto. “Un briciolo di fortuna<br />

insieme a un pizzico di abilità personale mi<br />

hanno consentito di intraprendere questa carriera”.<br />

Un <strong>la</strong>voro fino a qualche tempo fa bistrattato<br />

e non considerato creativo come <strong>la</strong> scrittura.<br />

“Per fortuna adesso sono gli stessi lettori che<br />

si interessano a chi traduce i romanzi di un determinato<br />

autore. E questo per <strong>la</strong> mia categoria<br />

è molto importante”. Importante soprattutto per<br />

rivendicare diritti nei confronti <strong>del</strong>le istituzioni.<br />

“In pochi sanno che ogni traduttore in Italia<br />

cede tutti i diritti sul<strong>la</strong> traduzione per 20 anni e<br />

che non ci sono percentuali sulle vendite. Bisognerebbe<br />

cominciare a considerare il traduttore<br />

come un co-autore”.<br />

/L.V.Z.


FioreNtiNa. Alberto Gi<strong>la</strong>rdino giura amore al<strong>la</strong> città. “Ho tre anni di contratto e qui sto bene”<br />

<strong>Il</strong> violino continuerà<br />

a suonare a Firenze<br />

Le voci di mercato non hanno risparmiato nemmeno<br />

lui (c’è chi lo dava in partenza per Torino, sponda<br />

bianconera), ma l’attaccante le ha sempre smentite.<br />

“Voglio rimanere perché credo nel progetto -<br />

assicura - e per giocare ancora <strong>la</strong> Champions”<br />

Cristina Guerri<br />

Alberto Gi<strong>la</strong>rdino<br />

Le ultime partite di campionato le giocherà<br />

con <strong>la</strong> maglia a maniche corte<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> Fiorentina, ma sotto potremo<br />

intravedere quel<strong>la</strong> azzurra <strong>del</strong><strong>la</strong> Nazionale.<br />

Già, perché Alberto Gi<strong>la</strong>rdino, al termine<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> stagione, non seguirà l’entourage<br />

vio<strong>la</strong> nel<strong>la</strong> tournée in Canada, ma salirà fino<br />

al Sestriere (forse in compagnia <strong>del</strong> compagno<br />

di squadra Riccardo Montolivo) con <strong>la</strong><br />

Nazionale <strong>del</strong> commissario tecnico Marcello<br />

Lippi, dove sosterrà <strong>la</strong> preparazione premondiale<br />

prima di partire al<strong>la</strong> volta <strong>del</strong> Sudafrica.<br />

L’obiettivo è quello di ritentare l’impresa<br />

già compiuta quattro anni fa, nell’indimenticabile<br />

avventura di Germania 2006. Intanto,<br />

il bomber di Biel<strong>la</strong> proverà a chiudere <strong>la</strong><br />

seconda stagione a Firenze nel migliore dei<br />

modi possibili. Un’annata costel<strong>la</strong>ta da alti e<br />

bassi. Dal successo nel girone eliminatorio di<br />

Champions League fino al<strong>la</strong> finale di Coppa<br />

Italia sfumata a un passo dal traguardo, nel<br />

doppio confronto perso con l’Inter. Ma è stato<br />

in campionato che i tifosi hanno visto <strong>la</strong><br />

Fiorentina più <strong>del</strong>udente. Quel<strong>la</strong> capace, suo<br />

malgrado, di battere tutti i record negativi<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> gestione Del<strong>la</strong> Valle-Corvino-Pran<strong>del</strong>li.<br />

Tra le concause che hanno contribuito a una<br />

seconda parte di stagione tutt’altro che positiva,<br />

da citare soprattutto l’assenza di Mutu e<br />

i tanti infortuni con cui il tecnico vio<strong>la</strong> ha dovuto<br />

fare i conti. E, perché no, anche le chiacchiere<br />

sul futuro <strong>del</strong>lo stesso allenatore e il<br />

passo indietro <strong>del</strong> patron vio<strong>la</strong> Diego Del<strong>la</strong><br />

Valle, che possono aver creato qualche malumore<br />

nell’ambiente. “E’ normale che vicende<br />

<strong>del</strong> genere possano intaccare il morale di una<br />

squadra, ma per fortuna noi siamo un gruppo<br />

forte e unito, che non ha mai mol<strong>la</strong>to neppure<br />

nei momenti più difficili – ha recentemente<br />

dichiarato Alberto Gi<strong>la</strong>rdino - fra l’altro i<br />

Del<strong>la</strong> Valle non sono andati via, e da quanto si<br />

è capito i programmi non cambieranno: l’augurio<br />

è che si possa continuare a lottare per<br />

obiettivi importanti come in questi anni”. Le<br />

voci di mercato non hanno risparmiato nemmeno<br />

il numero 11 vio<strong>la</strong>. A Torino qualcuno<br />

lo voleva con <strong>la</strong> maglia <strong>del</strong><strong>la</strong> Juventus insieme<br />

a Pran<strong>del</strong>li. Situazione, questa, più volte<br />

smentita dallo stesso giocatore: “Ho ancora<br />

tre anni di contratto e a Firenze sto bene”,<br />

ha assicurato l’attaccante. In riva all’Arno,<br />

infatti, Alberto è stimatissimo e vive senza<br />

problemi di concorrenza. Ha saputo confermare<br />

l’obiettivo principale, cioè <strong>la</strong> maglia da<br />

tito<strong>la</strong>re in Nazionale (esattamente quello che<br />

gli era mancato a Mi<strong>la</strong>no nel<strong>la</strong> sua esperienza<br />

in rossonero). Nelle successive dichiarazioni,<br />

il centravanti ha ri<strong>la</strong>nciato anche il progetto<br />

Fiorentina. “Sto bene al<strong>la</strong> Fiorentina e voglio<br />

rimanere perché credo ancora nel progetto<br />

per un futuro ambizioso. E per giocare ancora<br />

<strong>la</strong> Champions”. Champions che l’anno prossimo<br />

verrà seguita in televisione, nonostante<br />

quanto di buono fatto in questa stagione proprio<br />

in quel<strong>la</strong> competizione, dai giocatori <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

Fiorentina. Che ripartirà proprio dai gol <strong>del</strong><br />

suo bomber per cercare di dare una scossa al<br />

famoso progetto.<br />

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il caso. <strong>Il</strong> bomber rumeno, trovato positivo al<strong>la</strong> sibutramina, è stato squalificato per 9 mesi<br />

Mutu in campo a ottobre. Con quale maglia<br />

37<br />

sul futuro <strong>del</strong><strong>la</strong> punta si aprono diversi scenari,<br />

anche se il suo valore di mercato si è (molto)<br />

abbassato rispetto a due anni fa<br />

Cristina Guerri<br />

LA TouRNÈE<br />

Partenza al termine <strong>del</strong> campionato. Una gara con <strong>la</strong> Juventus<br />

E i vio<strong>la</strong> vo<strong>la</strong>no in Canada<br />

Aveva avuto già a che fare<br />

con diversi tribunali, Adrian<br />

Mutu. Quello di Losanna<br />

(Tas), dove il Fenomeno aveva<br />

fatto ricorso dopo <strong>la</strong> mega-multa di<br />

17.173.990 euro da pagare come risarcimento<br />

al Chelsea, club che lo licenziò<br />

dopo averlo trovato positivo al<strong>la</strong> cocaina.<br />

Allora il ricorso fu respinto (era il 31<br />

luglio 2009), e il pool di avvocati procedette<br />

con il ricorso al Tribunale Federale<br />

Svizzero. La multa gli venne conge<strong>la</strong>ta.<br />

Poi, per Mutu, tanti problemi, soprattutto<br />

di natura fisica. Prima l’operazione<br />

al ginocchio sinistro (eseguita a Roma<br />

dal dottor Mariani), poi l’intervento di<br />

stabilizzazione chirurgica al gomito lussatosi<br />

nell’agosto 2008, quando era in<br />

ritiro con <strong>la</strong> Nazionale rumena. Infine,<br />

l’ultimo ko, questa volta per un problema<br />

al menisco <strong>del</strong> ginocchio destro, che<br />

lo tiene fuori dal campo per tre mesi. A<br />

inizio 2010 il Fenomeno torna al<strong>la</strong> ribalta<br />

sui campi, dove in cinque partite mette<br />

a segno ben sette reti. Tutto bello, tutto<br />

perfetto. Fino al 28 gennaio, quando arriva<br />

l’ennesima tego<strong>la</strong> sul<strong>la</strong> carriera <strong>del</strong><br />

giocatore. Nel test disposto dal<strong>la</strong> commissione<br />

antidoping <strong>del</strong> Coni, effettuato<br />

al termine di Fiorentina-Bari, Mutu viene<br />

trovato positivo al<strong>la</strong> sibutramina, uno<br />

stimo<strong>la</strong>nte che annul<strong>la</strong> gli effetti <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

fame. La medesima positività viene riscontrata<br />

anche dieci giorni dopo, nel<strong>la</strong><br />

gara di Coppa Italia con <strong>la</strong> Lazio. Per lui<br />

scatta <strong>la</strong> sospensione. La Procura chiede<br />

un anno di stop per il rumeno (che<br />

sarebbe appel<strong>la</strong>bile al Tas). <strong>Il</strong> 19 aprile<br />

scorso, intorno alle 14.15, <strong>la</strong> sentenza:<br />

nove mesi di squalifica. <strong>Il</strong> Fenomeno <strong>la</strong>scia<br />

il Tribunale <strong>del</strong> Coni scuro in volto:<br />

si aspettava una riduzione cospicua <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

pena. E adesso Mutu, che in questi<br />

mesi si è sempre allenato con <strong>la</strong> squadra,<br />

tornerà a disposizione il 28 ottobre prossimo.<br />

Salterà quindi le prime otto/nove<br />

giornate <strong>del</strong> campionato 2010/2011 di<br />

serie A. Per <strong>la</strong> Fiorentina <strong>la</strong> speranza è<br />

quel<strong>la</strong> di averlo in campo almeno per le<br />

partite non ufficiali che si svolgeranno<br />

dopo <strong>la</strong> fine <strong>del</strong> campionato, in attesa di<br />

capire cosa ne sarà <strong>del</strong> futuro <strong>del</strong> giocatore.<br />

L’ipotesi di una cessione è quel<strong>la</strong><br />

che ad alcuni sembra <strong>la</strong> più vicina al<strong>la</strong><br />

realtà, anche se, al momento, non ci sono<br />

offerte registrate per il Fenomeno. Soltanto<br />

due anni fa, quando era in procinto<br />

di passare al<strong>la</strong> Roma, il suo cartellino<br />

valeva ben 20 milioni. Ora il suo valore<br />

si è senz’altro abbassato.<br />

Al termine di un campionato che <strong>la</strong>scerà<br />

un po’ tutti con l’amaro in bocca, <strong>la</strong><br />

Fiorentina, orfana dei suoi nazionali, volerà<br />

in Canada per una tournée. Una settimana<br />

e due amichevoli per <strong>la</strong> squadra vio<strong>la</strong>.<br />

La prima è in programma il 23 maggio a<br />

Montréal contro <strong>la</strong> formazione locale Impact<br />

(i biglietti sono già in vendita da metà<br />

aprile) che milita nel campionato Ussf Second<br />

Division <strong>del</strong> Nord America, al Saputo<br />

Stadium. La seconda, invece, si giocherà<br />

due giorni dopo, il 25 maggio, al Rogers<br />

Center di Toronto contro <strong>la</strong> Juventus, rivale<br />

storica <strong>del</strong><strong>la</strong> Fiorentina. Tanta <strong>la</strong> soddisfazione<br />

per l’ad <strong>San</strong>dro Mencucci, promotore<br />

<strong>del</strong>l’iniziativa: “Lavoravo già da tempo<br />

a questa cosa. Mi ero accorto che nel Nord<br />

America, ma anche in Canada, il calcio è in<br />

continua crescita ed espansione. C’è molto<br />

interesse. A fine campionato, prima dei<br />

mondiali, non era facile organizzare una<br />

cosa <strong>del</strong> genere. Abbiamo avuto <strong>la</strong> fortuna<br />

– spiega <strong>San</strong>dro Mencucci - e l’occasione<br />

di conoscere <strong>la</strong> famiglia Saputo, proprietari<br />

di questa squadra di Montreal che milita<br />

in seconda divisione, e abbiamo organizzato<br />

questa tournée che prevede una gara<br />

a Montreal e una a Toronto. Per tenere in<br />

attività i ragazzi fino a maggio, primi di<br />

giugno”. Poi, per giocatori e tecnico sarà<br />

tempo di vacanze. Fino a metà luglio,<br />

quando <strong>la</strong> Fiorentina si ritroverà per <strong>la</strong> prima<br />

fase <strong>del</strong> ritiro. La location sarà, per il<br />

secondo anno consecutivo, quel<strong>la</strong> esclusiva<br />

di Cortina. In seguito, il trasferimento nel<br />

Mugello, a <strong>San</strong> Piero a Sieve, per <strong>la</strong> seconda<br />

e ultima parte <strong>del</strong><strong>la</strong> preparazione in vista<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> nuova stagione.<br />

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38 Maggio 2010<br />

sport nel <strong>Chianti</strong><br />

Pal<strong>la</strong>volo. L’Azzurra Volley e <strong>la</strong> Pal<strong>la</strong>volo Tavarnelle unite per creare un settore giovanile competitivo<br />

<strong>Chianti</strong> Project, l’unione fa <strong>la</strong> forza<br />

Lorenzo Mossani<br />

Due grandi società di pal<strong>la</strong>volo,<br />

due realtà sportive <strong>del</strong> panorama<br />

fiorentino finalmente insieme. La<br />

società Azzurra Volley e <strong>la</strong> Pal<strong>la</strong>volo<br />

Tavarnelle iniziano così il loro percorso.<br />

<strong>Il</strong> risultato non è una col<strong>la</strong>borazione qualunque<br />

ma un progetto che risponde al nome di<br />

“<strong>Chianti</strong> Volley Project”. Obiettivo Semplice<br />

e chiaro, unire le forze <strong>del</strong>le due società<br />

dei comuni di Tavarnelle e <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong> per<br />

formare un unico grande settore giovanile di<br />

pal<strong>la</strong>volo. Affiliate al progetto “<strong>Chianti</strong> Volley<br />

Project” anche le società Galluzzo Volley,<br />

Pal<strong>la</strong>volo Greve e Truck Montesport. <strong>Il</strong><br />

binomio che ne viene fuori è esplosivo. Le<br />

due società iniziano a col<strong>la</strong>borare nell’aprile<br />

<strong>del</strong> 2009, tre gli aggettivi che racchiudono<br />

il progetto: qualità, serietà, territorialità. Per<br />

quanto riguarda l’organizzazione va chiarito<br />

che le giovanili preagonistiche restano all’interno<br />

di ogni società mentre le altre faranno<br />

parte <strong>del</strong> nuovo progetto divise in fasce d’età.<br />

Le giovanili coinvolte saranno quelle <strong>del</strong>l’under<br />

13, <strong>del</strong>l’under 14, parte <strong>del</strong>l’under 16 e<br />

due squadre <strong>del</strong>l’under 18, mentre <strong>la</strong> prima<br />

squadra disputerà <strong>la</strong> terza divisone. Entrambe<br />

le società rimarranno con <strong>la</strong> propria identità,<br />

Azzurra Volley e pal<strong>la</strong>volo Tavarnelle rimarranno<br />

le stesse, ma <strong>la</strong> nuova strategia le porterà<br />

a migliorarsi ad adeguarsi tramite <strong>la</strong> nuova<br />

struttura organizzativa alle nuove esigenze<br />

e necessità. Due le fasi di <strong>la</strong>voro che fanno<br />

parte di questo nuovo team. La prima fase<br />

riguarderà l’ambito sociale e educativo tramite<br />

l’aumento <strong>del</strong> numero di praticanti che<br />

scelgono di investire il proprio tempo in un<br />

Le due società, che hanno cominciato a col<strong>la</strong>borare dall’aprile <strong>del</strong> 2009, sono<br />

accomunate da qualità, radicamento sul territorio e serietà. Un progetto condiviso<br />

per portare avanti con forza e ambizione <strong>la</strong> tradizione <strong>del</strong><strong>la</strong> pal<strong>la</strong>volo nel <strong>Chianti</strong><br />

ambiente sicuro e formativo come <strong>la</strong> palestra,<br />

abituando gli atleti a una sana attività sportiva<br />

divulgando<strong>la</strong> in maniera uniforme sul territorio.<br />

La seconda fase sarà di natura sportiva, si<br />

servirà di un programma tecnico che ha come<br />

scopo l’insegnamento, il miglioramento e il<br />

perfezionamento dei fondamentali <strong>del</strong><strong>la</strong> pal<strong>la</strong>volo<br />

e l’identificazione dei ruoli di ogni<br />

singolo atleta. Al<strong>la</strong> guida tecnica <strong>del</strong> <strong>Chianti</strong><br />

Volley Project, Pietro Giacomo Buoncristiani<br />

tecnico federale fiorentino e promotore<br />

<strong>del</strong> progetto con i due presidenti Elio Sità e<br />

Ro<strong>la</strong>ndo Stefani. Le palestre interessate sono<br />

quelle di <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong>, Mercatale, Bar<strong>del</strong><strong>la</strong>,<br />

Tavarnelle Val di Pesa. In evidenza il ruolo<br />

sociale svolto dall’associazione Auser di Tavarnelle<br />

e <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong> che permetterà lo<br />

spostamento <strong>del</strong>le atlete tramite i loro mezzi<br />

su tutto il territorio grazie anche alle partnership<br />

con l’amministrazione comunale di<br />

Tavarnelle , Barberino, <strong>San</strong> Caciano insieme<br />

al contributo <strong>del</strong><strong>la</strong> Banca <strong>del</strong> <strong>Chianti</strong> Fiorentino.<br />

Le atlete sono pronte, il progetto prende<br />

forma, il <strong>Chianti</strong> Volley Project si propone<br />

come alternativa a tutte quelle società che<br />

e<strong>la</strong>rgiscono alle proprie atlete stipendi onerosi,<br />

<strong>la</strong> politica <strong>del</strong><strong>la</strong> neo polisportiva è diversa,<br />

affida i risultai alle risorse che vengono fuori<br />

dal proprio territorio volendo dimostrare che<br />

si può fare pal<strong>la</strong>volo senza cercare lontano<br />

ma crescendo ed educando il proprio settore<br />

giovanile.


40 Maggio 2010<br />

sport nel <strong>Chianti</strong><br />

Calcio. Quattro chiacchiere con Luca Carrai, numero 10 <strong>del</strong> <strong>San</strong> Donato-Tavarnelle<br />

“Non appenderò le scarpe al chiodo”<br />

Lorenzo Mossani<br />

Un’annata strana quel<strong>la</strong> <strong>del</strong> <strong>San</strong> Donato<br />

– Tavarnelle, fatta di vittorie<br />

importanti e lunghe serie di risultati<br />

scadenti. La competizione nel girone<br />

B d’Eccellenza è stata molto agguerrita ma a<br />

nove mesi di distanza dall’inizio <strong>del</strong> campionato<br />

ci si chiede come sarebbe andata se <strong>la</strong> macchina<br />

avesse cominciato a girare a pieno ritmo da<br />

subito: senza aver bisogno di quel lungo ed estenuante<br />

rodaggio che le ha fatto raccogliere solo<br />

un punto nelle prime quattro giornate. Abbiamo<br />

chiesto al capitano e anima <strong>del</strong><strong>la</strong> squadra, Luca<br />

Carrai come sia stata vista da dentro il campo,<br />

<strong>la</strong> stagione.<br />

Partiamo da settembre, con quale obiettivo<br />

siete partiti<br />

Senza dubbio <strong>la</strong> salvezza! Anche se visti i giocatori<br />

che sono stati integrati nel mercato estivo<br />

potevamo puntare a qualcosa di più.<br />

Come mai non ci siete riusciti<br />

L’inizio <strong>del</strong> campionato non è stato facile. Certo<br />

<strong>la</strong> qualità dei nuovi era molto alta ma non è stato<br />

facile incorporarli in quello che era stato il nostro<br />

gioco fino l’anno prima. Quando tutti i meccanismi<br />

sono andati a pieni giri, però si è vista <strong>la</strong> differenza<br />

e i risultati sono cominciati ad arrivare.<br />

Poi cos’è successo<br />

Poi sono arrivati gli infortuni. Tra fine gennaio<br />

e febbraio siamo stati martoriati, peccato perché<br />

era un buon periodo; dovevamo solo <strong>la</strong>vorare sui<br />

dettagli e sul<strong>la</strong> tenuta psicologica e tutto sarebbe<br />

andato più tranquil<strong>la</strong>mente. Peccato.<br />

Se ti chiedessi di usare una so<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> per descrivere<br />

<strong>la</strong> stagione<br />

Sceglierei: altalenante. Così come per <strong>la</strong> mia: ho<br />

iniziato in affanno per i postumi di un infortunio<br />

Basket. La Tavarnelle-Barberino cresce di anno in anno, sotto <strong>la</strong> guida di C<strong>la</strong>udio Rosi<br />

Vivaio di piccoli (e grandi) cestisti<br />

<strong>Il</strong> Basket Tavarnelle - Barberino è il risultato<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> passione verso questo sport di alcuni<br />

ragazzi che avevano militato in squadre di paesi<br />

limitrofi. La loro esperienza fu breve ma<br />

venne ripresa dopo alcuni anni nel 2004 dal<strong>la</strong><br />

Polisportiva Tavarnelle spinta dal<strong>la</strong> voglia di<br />

un certo numero di genitori che volevano far<br />

praticare questo sport ai loro figli. Due i corsi<br />

di avviamento al basket: il primo comprendeva<br />

i ragazzi <strong>del</strong>le scuole elementari, il secondo<br />

quelli <strong>del</strong>le scuole medie entrambi diretti dal<strong>la</strong><br />

giovane istruttrice Elisa Nesi. Con il passare<br />

degli anni il numero dei piccoli iscritti aumenta,<br />

nel<strong>la</strong> stagione 07-08 si tocca quota 20, <strong>la</strong><br />

al ginocchio <strong>del</strong>l’anno precedente, quando mi sono ristabilito, ho avuto <strong>la</strong> possibilità<br />

di giocare ad alti livelli per tre/quattro mesi poi un problema musco<strong>la</strong>re<br />

mi ha costretto a fermarmi a febbraio per un mesetto. Adesso sto bene ma a<br />

quest’età recuperare non è facile come a vent’anni<br />

A trentatré anni molti tuoi coetanei hanno il fiatone anche a salire le scale.<br />

Per adesso il mio fisico regge, certo qualche problemino in più c’è ma per adesso<br />

non penso ad appendere le scarpette al chiodo...<br />

Ormai sei di casa a <strong>San</strong> Donato, ci puoi dire in esclusiva che continuerai a<br />

indossare <strong>la</strong> divisa giallo/verde anche nel 2011<br />

“Mi dispiace ma non posso, non lo so neanche io.Vista <strong>la</strong> stagione al quanto<br />

emozionante fino al<strong>la</strong> conclusione ancora devo discutere con <strong>la</strong> società <strong>del</strong> mio<br />

futuro.<br />

Dopo sette anni non hai voglia di cambiare<br />

E perché Sono arrivato a <strong>San</strong> Donato dopo aver giocato a Certaldo, Impruneta,<br />

Monterggioni e Colle val d’Elsa e mi sono trovato da subito bene. Con i dirigenti<br />

non ci sono problemi, ho voglia di continuare a giocare e vincere con questa<br />

squadra.<br />

suddivisione dei corsi è <strong>la</strong> medesima ma come<br />

coach arriva un tesserato di categoria superiore,<br />

C<strong>la</strong>udio Rosi. L’anno successivo consacra<br />

<strong>la</strong> crescita di questa società che stabilisce un<br />

accordo con <strong>la</strong> polisportiva secondo il quale i<br />

ragazzi potevano allenarsi nel campo rego<strong>la</strong>mentare<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> palestra Luigi Biagi, il numero<br />

degli iscritti arriva a 29. La stagione attuale<br />

vede <strong>la</strong> conferma di atleti divisi in under 13<br />

e under 17 con a capo sempre C<strong>la</strong>udio Rosi<br />

e l’introduzione <strong>del</strong> minibasket. <strong>Il</strong> Basket Tavarnelle<br />

- Barberino diventa una realtà sportiva<br />

che si fa <strong>la</strong>rgo tra le altre con il sogno di formare<br />

piccoli - grandi cestisti.<br />

/L.M.<br />

1065399


sport nel <strong>Chianti</strong><br />

sancascianese. <strong>Il</strong> presidente racconta i problemi <strong>del</strong> passato<br />

Percorso a zigzag tra le difficoltà<br />

Carlo Marrone<br />

Risale agli anni ‘50 <strong>la</strong> fondazione<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>San</strong>cascianese calcio. Durante<br />

il corso dei campionati <strong>la</strong><br />

massima categoria raggiunta è<br />

stata <strong>la</strong> promozione. Negli ultimi sei anni<br />

<strong>la</strong> <strong>San</strong>cascianese dopo grandi difficoltà di<br />

natura economica si è riorganizzata con<br />

una nuova struttura societaria formata da<br />

un gruppo di genitori che tramite una nuova<br />

politica territoriale sono riusciti ad arginare<br />

e colmare quasi completamente il debito<br />

societario accumu<strong>la</strong>to negli anni dal<strong>la</strong> precedente<br />

amministrazione. A capo di questa<br />

grande famiglia troviamo il presidente Aldemaro<br />

Becattini.<br />

Presidente partiamo dal<strong>la</strong> situazione gravosa<br />

in cui si trovava <strong>la</strong> <strong>San</strong>cascianese pochi<br />

anni fa...<br />

La nostra amministrazione si è insediata nel<br />

2002 allora ricoprivo il ruolo di amministratore,<br />

<strong>la</strong> situazione in cui navigava <strong>la</strong> società<br />

era peggio di quanto potessimo immaginare.<br />

Cosa vuol dire<br />

Semplicemente che eravamo a conoscenza di<br />

un debito societario di natura fiscale ma non<br />

immaginavamo potesse essere così oneroso.<br />

Perché avete deciso di rischiare così tanto<br />

Eravamo un gruppo di genitori motivati e lo<br />

siamo ancora, il debito originale risaliva agli<br />

anni ‘90 si aggirava intorno ai 200 milioni di<br />

vecchie lire, <strong>la</strong> vecchia società non è riuscita<br />

a porvi rimedio anzi ha contribuito ad aumentare<br />

il buco che si era creato<br />

Nel 2002 il debito a quanto ammontava<br />

Poco più di un milione di euro, una cifra che<br />

abbiamo scoperto solo dopo.<br />

Qual è stato il piano per venire fuori da<br />

questa vicenda<br />

La <strong>San</strong>cascianese<br />

C’è stato un piano di risanamento societario<br />

che ha fatto forza su due punti: <strong>la</strong> ricerca di<br />

nuove risorse e lo sviluppo <strong>del</strong><strong>la</strong> territorialità,<br />

a coadiuvare il tutto l’unione di tutti i soci.<br />

Ci spiega in maniera dettagliata dove avete<br />

trovato i soldi<br />

300mi<strong>la</strong> euro sono state abbattute tramite i finanziamenti<br />

avuti dalle banche e tramite<br />

il piano consolidato con <strong>la</strong> Cerit, ulteriori<br />

300 mi<strong>la</strong> euro sono state estinte sfruttando<br />

il condono nel 1995, altre 300mi<strong>la</strong> tramite<br />

le sponsorizzazioni, oggi rimane un debito societario<br />

di 200mi<strong>la</strong> euro che si conta di estinguere<br />

entro <strong>la</strong> fine <strong>del</strong>l’anno.<br />

Un’impresa...<br />

<strong>Il</strong> risultato ottenuto è straordinario, ma non<br />

saremmo riusciti a fare nul<strong>la</strong> se non avessimo<br />

avuto il grande aiuto <strong>del</strong>l’amministrazione<br />

comunale di <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong> e <strong>del</strong><strong>la</strong> Banca <strong>del</strong><br />

<strong>Chianti</strong> Fiorentino”.<br />

La prima squadra che posizione occupa in<br />

c<strong>la</strong>ssifica<br />

Stiamo disputando il campionato di seconda<br />

categoria l’obiettivo è quello di salvarsi, speriamo<br />

di riuscirci<br />

<strong>Il</strong> settore giovanile<br />

<strong>Il</strong> nostro fiore all’occhiello, appena è partito<br />

il piano di risanamento abbiamo deciso di<br />

diminuire l’impegno verso <strong>la</strong> prima squadra<br />

e abbiamo destinato gran parte <strong>del</strong>le nostre<br />

risorse al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> calcio ed al settore giovanile.<br />

pillole<br />

tavarnelle<br />

escursioni e raduni per gli amanti <strong>del</strong> trekking<br />

<strong>Il</strong> gruppo Trekking di Tavarnelle, attivo da molti anni nel<strong>la</strong> zona,<br />

organizza due interessanti escursioni tra fine maggio e giugno.<br />

<strong>Il</strong> 23 maggio si svolgerà il consueto raduno Toscano degli escursionisti a<br />

Pontassieve mentre il 20 giugno il gruppo si recherà a Monte Morello (Sesto<br />

Fiorentino), per scoprire il panorama mozzafiato a 952 metri d’altezza.<br />

Entrambe le camminate avranno una quota di partecipazione sui venti<br />

euro e solo quando sarà definitivo il numero dei partecipanti verrà decisa<br />

<strong>la</strong> modalità <strong>del</strong> trasporto sul luogo: auto private o pullman collettivo.<br />

Per maggiori informazioni contattare Giulio <strong>San</strong>esi presso <strong>la</strong> Polisportiva<br />

Tavarnelle: 0558050038..<br />

<strong>San</strong> casciano<br />

Prima edizione <strong>del</strong><strong>la</strong> gara di ciclismo<br />

<strong>Il</strong> 9 maggio presso il parco La Botte a <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong> Val di Pesa, prenderà<br />

il via <strong>la</strong> prima edizione <strong>del</strong> “Memorial Silvano e C<strong>la</strong>udio Giachetti”.<br />

L’evento è organizzato dal Gruppo Sportivo Campi ma senza il prezioso<br />

supporto <strong>del</strong>l’Unione Sportiva “Pedale Montigiano non potrebbe avere<br />

luogo. I centocinquanta atleti <strong>del</strong><strong>la</strong> categoria Juniores (anni 89/91)<br />

provenienti da tutta <strong>la</strong> Toscana, si daranno battaglia su un tracciato di<br />

novanta chilometri che attraverserà buona parte <strong>del</strong><strong>la</strong> zona intorno a <strong>San</strong><br />

<strong>Casciano</strong>. Si parte alle 14:30 in zona Calzaiolo per arrivare dopo circa<br />

due ore e trenta ad un chilometro di distanza, gli organizzatori sono<br />

certi che <strong>la</strong> selezione definitiva avverrà nel<strong>la</strong> rampa nello strappo di<br />

700 metri con pendenze fino al dieci percento in prossimità <strong>del</strong>l’arrivo.<br />

Greve in chianti<br />

Corsi di nuoto per i più piccini<br />

<strong>Il</strong> comune di Greve in <strong>Chianti</strong>, vista l’esperienza positiva degli anni<br />

precedenti, organizza un corso di nuoto riservato ai minori <strong>del</strong>le scuole<br />

elementari e medie. <strong>Il</strong> corso avrà <strong>la</strong> durata di trenta lezioni che si svolgeranno<br />

nelle ore mattutine tra il 14 giugno e il 23 luglio presso “Le<br />

piscine di Greve” in Via Montebeni. Le lezioni coordinate da personale<br />

specializzato, avranno <strong>la</strong> durata di quarantacinque minuti e saranno interamente<br />

svolte in acqua. La spesa a carico dei partecipanti è di trentacinque<br />

euro e comprende: iscrizione, assicurazione e assistenza. I bambini<br />

una volta prelevati dai punti di raccolta saranno aiutati a spogliarsi e<br />

rivestirsi da personale specializzato. Chi volesse usufruire <strong>del</strong> trasporto<br />

dovrà versare altri dieci euro. I genitori dei minori interessati possono<br />

presentare <strong>la</strong> domanda d’iscrizione, scaricabile presso il sito <strong>del</strong> comune,<br />

compi<strong>la</strong>ndo il modulo e consegnandolo presso l’ufficio Urp dal 15<br />

maggio; al<strong>la</strong> domanda dovrà essere allegata <strong>la</strong> ricevuta di pagamento.<br />

41<br />

Ginnastica artistica. Una squadra affiatata<br />

Grandi risultati per le atlete<br />

Le vincitrici sul podio<br />

Si comincia quasi per gioco<br />

spinti magari dai genitori che<br />

riconoscono in questa disciplina<br />

lo sport formativo per eccellenza.<br />

Stiamo par<strong>la</strong>ndo <strong>del</strong><strong>la</strong> ginnastica<br />

artistica che a Tavarnelle dal<br />

1980 ad oggi è diventata punto<br />

di riferimento per molte ragazze.<br />

I primi passi sin dal<strong>la</strong> giovane<br />

età: capriole, salti, corse, puro<br />

divertimento sono gli ingredienti.<br />

Con il passare degli anni crescono<br />

le capacità fisiche ed arrivano<br />

i contatti con i vari attrezzi. A<br />

Tavarnelle in questi ultimi anni<br />

c’è stato un vero e proprio boom<br />

di iscrizioni e risultati, tanto che<br />

qualcuno ha paragonato questo<br />

periodo a quel decennio magico<br />

tra il 1987 e il 1997 in cui dopo<br />

<strong>la</strong> nascita “l’Artistica Tavarnelle”<br />

ha avuto il suo apice. Grande,<br />

passionale e costante l’impegno<br />

<strong>del</strong>le sei istruttrici Miche<strong>la</strong>, Martina,<br />

Valentina, Elisa, Cinzia, di<br />

nuovo Martina e Debora una giovane<br />

ragazza che nonostante le<br />

gare e gli allenamenti si approccia<br />

con le prime pratiche d’insegnamento.<br />

L’artistica rosa sforna<br />

magnifici successi tra i migliori<br />

risultati ottenuti dal<strong>la</strong> prima prova<br />

<strong>del</strong> campionato regionale 2010: il<br />

secondo posto <strong>del</strong><strong>la</strong> Campionessa<br />

Regionale 2009 Sara Ermini<br />

nel<strong>la</strong> categoria Mini Prima 4 Attrezzi<br />

Senior, <strong>la</strong> prima posizione<br />

conquistata da Maria Chiara Corti<br />

nel<strong>la</strong> ‘Prima Categoria Senior’.<br />

Uno dei migliori piazzamenti <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

seconda prova <strong>del</strong> campionato regionale<br />

2010 è stato il terzo posto<br />

di Debora Ermini nel<strong>la</strong> seconda categoria.<br />

Mentre tra le più piccole<br />

va ricordato il terzo posto di Giulia<br />

Bufa<strong>la</strong>ri nel<strong>la</strong> categoria “Mini<br />

Prima 4 Attrezzi Junior”. Insomma<br />

come direbbe un noto telecronista<br />

sportivo: “L’Artistica Tavarnelle<br />

c’è” piena di motivazioni<br />

e di entusiasmo, dirottata verso<br />

nuovi successi.<br />

/C.M.<br />

Circolo Ricreativo<br />

Culturale “Enrico Rigacci”<br />

Via F. Baracca, 56 - Firenze Tel. 055.417297<br />

Gioco a quiz a squadre dal vivo, un'emozionante sfida contro tutti "Chi vuol<br />

GIOVEDÌ 6 MAGGIO ORE 22.00<br />

esser SARABANDA" - partecipazione gratuita. Dalle ore 21.00 al bar<br />

potrete trovare ... qualcosa da mangiare.<br />

SABATO 8 MAGGIO ORE 20.30<br />

dimenticati"<br />

SABATO 15 MAGGIO ORE 20.30<br />

GIOVEDÌ 20 MAGGIO ORE 22.00<br />

trovare ... qualcosa da mangiare.<br />

SABATO 22 MAGGIO ORE 21.00<br />

SABATO 29 MAGGIO ORE 20.30<br />

Teatro a tavo<strong>la</strong> con <strong>la</strong> "Compagnia <strong>del</strong>le seggiole" per <strong>la</strong> serie Invito a cena<br />

con <strong>del</strong>itto il radiogiallo di Ellery Queen "L'avventura degli uomini<br />

Teatro a tavo<strong>la</strong> con <strong>la</strong> Compagnia "CousCousC<strong>la</strong>n" in "C'eravamo tamponati<br />

3 ..."<br />

Gioco a quiz a squadre dal vivo, un'emozionante sfida contro tutti "Chi vuol<br />

esser SARABANDA" - partecipazione gratuita. Dalle ore 21.00 al bar potrete<br />

Serata di musica Beat con brani suonati e cantati dal vivo che ricordano gli<br />

anni sessanta.<br />

Teatro a tavo<strong>la</strong> con <strong>la</strong> Compagnia "CousCousC<strong>la</strong>n" in "C'eravamo tamponati<br />

3 ..."<br />

Tutti i venerdì alle 16 tombo<strong>la</strong> ed alle 21 torneo di burraco<br />

Ogni sabato alle 15,30 ballo liscio con musica dal vivo<br />

Tutti i giorni feriali ristorazione a pranzo<br />

Tutti i Lunedì e Mercoledì (su appuntamento) sportello di counseling gratuito<br />

- Bar & Caffetteria - Corsi di Teatro - Mostre di Pittura<br />

- Scuo<strong>la</strong> di Ballo - Corsi di Fotografia - Cultura<br />

- Sale Riunioni - Attività Motoria per Adulti e G.A.G.<br />

1104908


42 Maggio 2010<br />

lettere<br />

Inviaci le tue lettere a<br />

redazione@<br />

ilreporter.it<br />

Lettere e segna<strong>la</strong>zioni:<br />

tutto su www.ilreporter.it<br />

Lettere, segna<strong>la</strong>zioni, proposte, ma anche<br />

veri e propri articoli scritti dai lettori.<br />

Tutto questo ed altro ancora sul portale<br />

www.ilreporter.it. Tutte le lettere che non<br />

trovano spazio in queste pagine saranno<br />

pubblicate sul sito. E poi spazio ai<br />

commenti e alle vostre opinioni<br />

Bus in sosta col motore<br />

acceso, un appello<br />

Egregia redazione di <strong>Reporter</strong>,<br />

desidero conoscere e aiutare <strong>la</strong> signora<br />

“indignata” che sul vostro giornale di<br />

novembre 2009 scriveva degli autobus<br />

turistici, con solo l’autista a bordo, che<br />

sostano a Campo di Marte con il motore<br />

acceso e l’aria condizionata nel bus<br />

inquinando l’aria circostante, e ancora<br />

il sig. Francesco Rui Sacco e il sig. Costantino<br />

Giaquinto che hanno vicino a<br />

casa loro problemi simili. Questo succede<br />

anche sul lungarno Pecori Giraldi.<br />

Prego di mettermi in contatto con tutti<br />

questi signori per poter insieme affrontare<br />

questi problemi.<br />

Mariange<strong>la</strong> Paterno<br />

Pubblichiamo <strong>la</strong> lettera che ci ha inviato<br />

in modo che gli altri lettori a cui lei si<br />

riferisce, e che in precedenza ci avevano<br />

scritto per segna<strong>la</strong>re <strong>la</strong> loro situazione,<br />

possano farci sapere se essere messi in<br />

contatto con lei, nel caso in cui siano<br />

interessati.<br />

Quando <strong>la</strong> sanitÀ FunZiona<br />

Spettabile redazione de “<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>”,<br />

vi scrivo perché, per una volta, mi sono<br />

trovata a constatare che <strong>la</strong> sanità fiorentina<br />

può anche funzionare molto<br />

bene. I primi di aprile sono stata ricoverata<br />

per quattro giorni al reparto di<br />

medicina interna di Careggi “Moggi<br />

Pignone” per problemi respiratori. E<br />

devo ammettere che sono rimasta stupita<br />

dal<strong>la</strong> gentilezza e dal<strong>la</strong> professionalità<br />

dei medici che mi hanno curata:<br />

da quel<strong>la</strong> <strong>del</strong> professor Moggi Pignone<br />

innanzitutto. Ma anche dal<strong>la</strong> serietà<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> sua équipe di medici e di giovani<br />

specializzandi, che al<strong>la</strong> freschezza <strong>del</strong>le<br />

loro competenze a all’attenzione clinica<br />

al paziente sanno aggiungere sorrisi<br />

e cordialità.<br />

Bravi tutti!<br />

G. Gabrielli<br />

via Baracca<br />

e <strong>la</strong> sicureZZa stradale<br />

Buongiorno,<br />

volevo dire <strong>la</strong> mia su un vostro articolo,<br />

precisamente quello <strong>del</strong><strong>la</strong> signora Fannì<br />

Beconcini di Marzo pag.4 sotto <strong>la</strong> voce<br />

L’inchiesta –Via Baracca continua a far<br />

vittime ecc. ecc; sono d’accordo con<br />

quanto esprimono le persone intervistate<br />

dal giornale ed anch’io dico che<br />

c’è tanto da fare ancora… il problema<br />

sono anche le persone che guidano<br />

maldestramente senza tra<strong>la</strong>sciare l’operato<br />

dei vigili i quali dovrebbero essere<br />

più “attivi” dove si verificano parcheggi<br />

selvaggi ed auto o autobus in sosta<br />

dove vietato ecc, ma ultimamente sono<br />

tutti in centro a tute<strong>la</strong>re solo quel<strong>la</strong><br />

parte <strong>del</strong><strong>la</strong> città, <strong>la</strong>sciamo perdere<br />

……; ritorno all’articolo; vorrei invitare<br />

<strong>la</strong> signora a “vivere” un po’ via Baracca<br />

(non vorrei che fossimo vicini di casa…)<br />

perché così si capirebbe cosa significa<br />

questa strada; ho già scritto a riguardo<br />

al vostro giornale e grazie per aver pubblicato<br />

le mie mail, ma probabilmente<br />

chi deve decidere o ascoltare i cittadini<br />

fa le cosiddette “orecchie da mercante”<br />

e vi spiego il perché:<br />

1)ho chiesto più volte di mettere in sicurezza<br />

le strisce davanti al<strong>la</strong> Opel ma<br />

nessuno si è visto o fatto sentire (mi è<br />

stato detto che su dette strisce sono<br />

morte diverse persone, basterebbe farsi<br />

dare dai vigili i numeri, ma così non avviene<br />

…), vi dico ciò perché mi è andata<br />

bene due volte, una <strong>del</strong>le quali con un<br />

autobus che non ricordo di quale azienda<br />

fosse ma era blu e l’autista forse per<br />

l’orario o chissà se forse era al telefonino<br />

sembrava assente al<strong>la</strong> guida tanto che<br />

non ha nemmeno rallentato o si è soffermato<br />

ai miei colpi dati sul<strong>la</strong> carrozzeria<br />

di sinistra <strong>del</strong> mezzo, quindi pensate<br />

come mi è andata bene; queste strisce<br />

vengono attraversate da molte persone<br />

ed anche bambini che si recano al giardino,<br />

altro punto dolente, ma restiamo<br />

su via Baracca;<br />

2)le soste selvagge impediscono ai pedoni<br />

di usufruire <strong>del</strong> marciapiede e devono<br />

in alcuni casi scendere in strada rischiando<br />

molto, questo perché in detto<br />

pezzo, ma anche in altri punti di detta<br />

via, ci sono divieti di sosta ma gli autobus,<br />

che portano i turisti e di conseguenza<br />

i soldini a quelle categorie che<br />

si <strong>la</strong>mentano di continuo perché danno<br />

<strong>la</strong> colpa al<strong>la</strong> crisi e a sentir loro non <strong>la</strong>vorano<br />

mai, sostano sul marciapiede (ho<br />

foto che documentano quanto dico …)<br />

come se no bastasse anche con i motori<br />

accesi inquinando a “bestia” come<br />

si usa dire, facendo anche incazz….. i<br />

residenti anche perché detti automezzi<br />

sostano davanti ai passi carrabili impedendo<br />

in certi casi l’uscita o l’ingresso<br />

e i vigili non intervengono; sappiamo<br />

tutti che per il passo carrabile si paga<br />

al “pa<strong>la</strong>zzo” una certa cifra (al momento<br />

non so quantificare…) ma nessuno<br />

fa niente; vorrei che venisse fatto come<br />

dal Lidl in poi fino al Barco dove c’è il<br />

pezzo di marciapiede per i pedoni e il<br />

pezzo riservato alle auto per parcheggiare;<br />

inoltre anche i cassonetti fanno <strong>la</strong><br />

loro parte; in altre strade il marciapiede<br />

è stato al<strong>la</strong>rgato verso <strong>la</strong> strada di quel<br />

tanto per permettere ai pedoni di transitarvi<br />

tranquil<strong>la</strong>mente, venga a vedere<br />

il marciapiede <strong>la</strong>to Asnu (anche di questo<br />

pezzo ho foto per ciò che dico ….)<br />

3) per ritornare alle strisce… sono state<br />

fatte altre su sfondo azzurro in prossimità<br />

<strong>del</strong> sottopassaggio <strong>del</strong><strong>la</strong> ferrovia,<br />

chiedo a voi, al<strong>la</strong> signora che sa di via<br />

Baracca (non è polemica sia ben chiaro…)<br />

a cosa servono... hanno messo<br />

un <strong>la</strong>mpione con una buona luce, inoltre<br />

detto <strong>la</strong>mpione ha due <strong>la</strong>mpade<br />

tipo semaforo di colore arancione che<br />

si accendono di sera alternandosi ma<br />

non sono sempre accese e quando<br />

sono in funzione non vengono viste<br />

da nessuno; ho chiesto dei rallentatori<br />

ma dicono che non possono metterli<br />

non saprei dirvi il perché; in altre parti<br />

di Firenze ci sono, vedi via Canova, via<br />

<strong>del</strong>l’Argingrosso, per far presente sul<strong>la</strong><br />

stessa via Baracca angolo via Miccinesi<br />

all’incirca perché lì è stato messo un<br />

rallentatore e allora dove sta l’inghippo<br />

Tornando a via Canova all’altezza <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

nuova biblioteca e <strong>del</strong><strong>la</strong> casa di cura il<br />

rallentatore ha <strong>del</strong>le lucine led che si<br />

attivano di sera (anche in questo caso<br />

ho le re<strong>la</strong>tive foto di ciò che dico ..); non<br />

so se questo accorgimento è anche in<br />

via <strong>del</strong>l’Argingrosso per i rallentatori instal<strong>la</strong>ti;<br />

4) chiedo il perché di queste discriminazioni;<br />

so che ci sono <strong>del</strong>le vernici fluorescenti,<br />

perché non utilizzarle Manca<br />

il personale, se vogliono mi propongo<br />

io……<br />

Come vede signora Fannì di problemi<br />

ce ne sono, e le chiedo se ha <strong>del</strong> tempo<br />

mi contatti sarò a sua disposizione<br />

per un sopralluogo perché <strong>la</strong> vita è importante<br />

per tutti e non si deve piangere<br />

purtroppo solo quando muoiono<br />

dei ragazzi giovani vedi via Pistoiese….<br />

Penso che occorre <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione di<br />

tutti a attuare quelle migliorie per salvaguardare<br />

l’incolumità <strong>del</strong><strong>la</strong> vita dei cittadini,<br />

altrimenti c’è da pensare a quelli di<br />

seria a b c ecc, se vale questo principio<br />

allora deve essercene uno anche per le<br />

“gabelle” che si pagano al “pa<strong>la</strong>zzo”, che<br />

devono essere diversificate (è una provocazione….).<br />

Costia<br />

piste cic<strong>la</strong>Bili, “istituiamo<br />

una guardia volontaria”<br />

Spett. redazione de <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>,<br />

propongo al Comune di Firenze e alle<br />

associazioni di tute<strong>la</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong> mobilità cic<strong>la</strong>bile<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> città di attivarsi per arrivare<br />

all’istituzione di una Guardia volontaria<br />

<strong>del</strong>le piste cic<strong>la</strong>bili, analogamente al<strong>la</strong><br />

Guardia ecologica volontaria <strong>del</strong> WWF<br />

o alle Guardie zoofile volontarie <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

Protezione Animali. Guardie volontarie<br />

<strong>del</strong>le piste cic<strong>la</strong>bili che potrebbero control<strong>la</strong>re<br />

<strong>la</strong> manutenzione, le soste vietate,<br />

l’educazione dei ciclisti alle norme<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione. Tanto per fare degli<br />

esempi di urgenze: di notte a Firenze<br />

tutti, ma proprio tutti, vanno in bicicletta<br />

a luci spente con grave pericolo di<br />

scontro con <strong>la</strong> bici proveniente dall’altro<br />

senso nelle strette piste cic<strong>la</strong>bili.<br />

Quando è buio le piste cic<strong>la</strong>bili diventano<br />

quindi realmente pericolose per<br />

<strong>la</strong> possibilità molto concreta di scontro<br />

con chi viene di fronte, sempre completamente<br />

a luci spente, dato che le<br />

piste sono strette e <strong>la</strong> visione <strong>del</strong><strong>la</strong> bici<br />

di contro al buio avviene all’ultimo momento,<br />

specie se poi piove..... Io che uso<br />

costantemente <strong>la</strong> bicicletta per andare<br />

a <strong>la</strong>voro sono giunto al punto di non<br />

andare più con <strong>la</strong> bici sulle cic<strong>la</strong>bili di<br />

notte, perché preferisco le auto da dietro<br />

sul<strong>la</strong> strada alle bici al buio di fronte<br />

su pista...... Ovviamente all’indisciplina di<br />

questo tipo si aggiungono tutte le altre<br />

tipiche indiscipline italiche: sorpassi e<br />

scambi da tutte le parti, a destra e a sinistra,<br />

senza alcuna rego<strong>la</strong>, persone con<br />

il cellu<strong>la</strong>re che non ti sente sorpassare,<br />

mamme con <strong>la</strong> carrozzina, gente con<br />

il cane al guinzaglio che (il guinzaglio)<br />

specie di notte non si vede, ecc ecc. Poi<br />

quando c’è <strong>la</strong> pulizia notturna da molte<br />

parti le piste diventano il parcheggio<br />

<strong>del</strong>le auto <strong>del</strong><strong>la</strong> zona, ovviamente tollerato<br />

dai vigili e non multato, ecc ecc.<br />

Poi ci sono le buche non riparate, gli<br />

scalini dei marciapiedi a fine pista non<br />

corretti da discesa all’immissione nel<strong>la</strong><br />

strada, ecc ecc. Mai visto in tutta <strong>la</strong> mia<br />

vita (sono come ho detto sulle cic<strong>la</strong>bili<br />

tutti i giorni per andare a <strong>la</strong>voro) un vigile<br />

ciclista, anche se so che esistono....<br />

Insomma una guardia volontaria avrebbe<br />

molto da fare...... <strong>Il</strong> problema è però<br />

come fare per disporre di tale servizio....<br />

e non solo a Firenze, ma penso anche<br />

in altre città...<br />

Cordiali saluti<br />

Marco Panti<br />

il gatto “mascotte”<br />

di gavinana Ha trovato casa:<br />

un ringraZiamento<br />

Finalmente, Gedeone ha passato <strong>la</strong> Pasqua<br />

in un bell’appartamento, caldo e<br />

luminoso, sempre nel<strong>la</strong> zona <strong>del</strong> viale<br />

Europa. Ebbene sì, ce l’abbiamo fatta.<br />

Grazie all’appello pubblicato sul vostro<br />

giornale, Gedeone è stato adottato,<br />

sììììììì!!!!. Moltissime persone hanno letto<br />

l’articolo, veramente tante tante, anche<br />

se solo in due casi al<strong>la</strong> lettura è seguita...<br />

l’azione. <strong>Il</strong> primo è stato Alessio, <strong>la</strong><br />

seconda <strong>la</strong> bimba Margherita. E’ stato<br />

difficile decidere; in realtà non siamo<br />

state noi a farlo, ma un insieme di fattori.<br />

La giusta pausa di riflessione <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

famiglia di Margherita, dopo una prima<br />

visita al micione, ha reso ancor più determinato<br />

Alessio a non <strong>la</strong>sciare il gatto<br />

un giorno in più nel<strong>la</strong> picco<strong>la</strong> veranda<br />

sul terrazzo. Alessio si è “innamorato”<br />

subito di Gede e, nonostante una lieve<br />

allergia, ha deciso di prenderlo con sé<br />

e di iniziare un nuovo percorso insieme.


lettere<br />

Gede deve ancora orientarsi ed abituarsi<br />

al suo nuovo ambiente, una vera<br />

casa. L’amore e <strong>la</strong> pazienza di Alessio gli<br />

daranno modo di adattarsi e di godere<br />

al meglio di tutto quello che, a questo<br />

punto, <strong>la</strong> vita gli può offrire. E’ stato difficile<br />

e molto commuovente per noi<br />

<strong>la</strong>sciarlo, dopo 3 mesi di amorevole<br />

accudimento. In realtà non lo <strong>la</strong>sceremo<br />

mai, per qualsiasi bisogno Gede e<br />

Alessio potranno contare su di noi. Già<br />

in questi giorni siamo andate a trovarlo<br />

per favorire il suo inserimento nel<strong>la</strong><br />

nuova famiglia. Un pensiero partico<strong>la</strong>re<br />

a Margherita, ai suoi fratellini, ai loro<br />

genitori. Una famiglia <strong>del</strong>iziosa, con un<br />

grande cuore che abbiamo avuto <strong>la</strong> fortuna,<br />

in questa partico<strong>la</strong>re occasione, di<br />

conoscere e di apprezzare. Un grazie di<br />

l’eX meYer<br />

e i disagi per i residenti<br />

Spettabile Redazione,<br />

abitando in via Buonvicini proprio di<br />

fronte alle pa<strong>la</strong>zzine storiche <strong>del</strong>l’ex<br />

Meyer devo fare un appunto per l’inesattezza<br />

riportata dal vs. cronista, signor<br />

Riccardo Bianchi, nell’articolo in oggetto.<br />

L’ex Meyer è stato occupato con<br />

l’aiuto di movimenti per <strong>la</strong> casa in data<br />

3 gennaio <strong>del</strong> 2009 non, come si dice<br />

sull’articolo, da rifugiati politici bensì da<br />

un gran bel numero di extracomunitari,<br />

rumeni, albanesi ed ultimamente anche<br />

zingari. Al<strong>la</strong> faccia <strong>del</strong> tanto decantato<br />

decoro, provate a passare da via Buoninvia<br />

<strong>la</strong> tua segna<strong>la</strong>zione<br />

al<strong>la</strong> nostra redazione<br />

redazione@ilreporter.it<br />

Biciclette, se il proBlema sono le rastrelliere<br />

Egregio Direttore,<br />

leggo ancora una volta sul Suo giornale di Aprile il problema sollevato da vari cittadini<br />

per le piste cic<strong>la</strong>bili e/o a singhiozzo, e sono completamente d’accordo con<br />

quanto scritto, ma mi pare che si sia dimenticata <strong>la</strong> promessa fatta e non mantenuta<br />

dal<strong>la</strong> precedente Giunta e, forse, promessa anche dall’attuale. Chiarisco: <strong>la</strong> precedente<br />

Giunta, qualche anno fa, fece le piste cic<strong>la</strong>bili e ne fece una grande pubblicità.<br />

Fece anche pubblicità (se così si vuol chiamare...) sul<strong>la</strong> posa in opera di rastrelliere<br />

per le biciclette e.... promise che sarebbero state tenute in perfetto ordine. Io ho già<br />

scritto a Lei per questo problema tempo fa. Quale Tutte le rastrelliere sono piene<br />

e stracolme di rottami di biciclette e sono lì da mesi e mesi senza che nessuno se ne<br />

curi......... tanto ci sono ancora tanti pali, inferriate ed altro dove metterle con grande<br />

disagio per i pedoni, non vedenti, carrozzelle etc.etc. Non credo di doverLe inviare<br />

decine di foto di dette rastrelliere, penso che anche Lei, magari davanti a casa, le abbia<br />

viste. Lo so che è una cosa difficile ma almeno proviamoci!!!!! Ci sarebbero tanti<br />

materiali da recuperare! Non è certo un bello spettacolo per una Firenze pulita come<br />

il Sindaco vorrebbe!!!!!! Può dire due paroline al Sindaco Renzi!! Delle buche di via<br />

Bronzetti, viale Duse etc.etc. ne parleremo un’altra volta!!!<br />

Grazie <strong>del</strong><strong>la</strong> Sua attenzione e La saluto cordialmente.<br />

Albano<br />

Caro signor Albano,<br />

<strong>la</strong> sua lettera mi dà lo spunto per tornare a par<strong>la</strong>re, ancora una volta, <strong>del</strong> tema <strong>del</strong>le<br />

biciclette, evidentemente molto caro ai nostri lettori, a giudicare dal gran numero<br />

di lettere e segna<strong>la</strong>zioni che ci arriva ogni mese in redazione sull’argomento. E lo<br />

spunto, anche, per ripetere quello che già in passato avevo scritto: in una città che<br />

– come d’altronde tutte le medie e grandi città – deve fare i conti con l’aumento <strong>del</strong><br />

traffico sulle strade, e dove il problema <strong>del</strong>lo smog non è certo irrilevante, l’utilizzo<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> bicicletta dovrebbe essere incentivato il più possibile. Questo significa che<br />

una grande attenzione, da parte <strong>del</strong>le istituzioni, dovrebbe essere data non solo<br />

alle piste cic<strong>la</strong>bili, ovvero le “strade” di chi si sposta in bici, ma anche a tutto quello<br />

che ruota loro intorno e che è ugualmente importante per i ciclisti, a partire proprio<br />

dalle rastrelliere, spesso insufficienti o – come dice lei – piene di mezzi vecchi, inutilizzati<br />

e molto spesso, date le loro condizioni, inutilizzabili. Che, oltre a costituire<br />

un problema per chi vorrebbe parcheggiare <strong>la</strong> propria bici senza riuscire a trovare<br />

uno spazio libero, non sono in effetti nemmeno un bello spettacolo per <strong>la</strong> vista.<br />

Dalle inchieste che, nei mesi scorsi, abbiamo fatto sullo stato <strong>del</strong>le piste cic<strong>la</strong>bili nei<br />

vari quartieri fiorentini è emerso che, su questo fronte – nonostante in alcuni casi<br />

qualcosa sia effettivamente stato fatto – resta ancora molto da <strong>la</strong>vorare. Per questo<br />

motivo penso che <strong>la</strong> sua segna<strong>la</strong>zione, così come quelle di tutti i cittadini che<br />

ci hanno scritto e ci scrivono sull’argomento, possa essere importante per chi deve<br />

decidere sullo sviluppo futuro <strong>del</strong><strong>la</strong> città, anche perché tanta attenzione su questo<br />

tema – segno evidente che sono molti i fiorentini che scelgono, o sceglierebbero se<br />

le condizioni fossero migliori, di muoversi in bicicletta - non può che essere considerata<br />

come un fattore positivo. E, più che “due paroline” da parte mia, penso che<br />

importante, per il sindaco e non solo, siano le parole vostre, dei cittadini. Continuate,<br />

quindi, a inviarci le vostre segna<strong>la</strong>zioni, le vostre <strong>la</strong>mentele e le vostre proposte<br />

sull’argomento: noi continueremo a darvi voce.<br />

Matteo Francini<br />

cuore a tutti voi, ancora una volta.<br />

Sonia e Mara<br />

vicini. I rifugiati politici sono viceversa<br />

alloggiati nei vecchi magazzini di via<br />

Luca Giordano, giusto sotto il cavalcavia<br />

<strong>del</strong>le Cure. Nelle giornate di sole<br />

vedrete i loro bucati stesi sul marciapiede.<br />

Trattasi comunque in tutto di circa<br />

200/250 persone che stanno letteralmente<br />

distruggendo un quartiere. Qui<br />

non si tratta di razzismo o pregiudizio<br />

nei confronti di persone “altre”, ma di<br />

una ben precisa denuncia nei confronti<br />

di autorità che permettono queste soluzioni,<br />

in barba a quelli che sono i diritti<br />

dei cittadini fiorentini che chiedono di<br />

essere rispettati.<br />

Grazie per l’attenzione,<br />

Silvia Ciampi<br />

via <strong>del</strong>lo statuto-via <strong>del</strong>le<br />

cinQue giornate,<br />

“pericolo continuo”<br />

Incrocio tra via <strong>del</strong>lo Statuto e via <strong>del</strong>le<br />

Cinque Giornate. Nonostante il divieto<br />

di un cartello stradale per <strong>la</strong> svolta diretta<br />

su via <strong>del</strong>le Cinque Giornate, tutti se<br />

ne disinteressano. <strong>Il</strong> pericolo è continuo.<br />

Lettera firmata<br />

napoleone e l’intito<strong>la</strong>Zione<br />

<strong>del</strong>le strade<br />

Gent. ma Direzione,<br />

ho visto in questi giorni, in angolo con<br />

via G. D’Annunzio, una nuova via, intito<strong>la</strong>ta<br />

a Napoleone Bonaparte. <strong>Il</strong> complesso<br />

edilizio è molto bello, ma non si poteva<br />

chiamare col nome di un italiano<br />

Abbiamo tanti nostri eroi, anche attuali,<br />

e poi Napoleone ci ha sottratto centinaia<br />

di opere d’arte. Per noi non rappresenta<br />

niente. Distinti saluti.<br />

43<br />

“degrado e inviviBilitÀ<br />

nel<strong>la</strong> Zona <strong>del</strong><strong>la</strong> staZione<br />

di campo di marte”<br />

Vi scrivo per evidenziare <strong>la</strong> situazione di<br />

degrado e di invivibilità <strong>del</strong><strong>la</strong> zona antistante<br />

<strong>la</strong> stazione di Campo di Marte,<br />

per intenderci via Mannelli fra via Varchi<br />

e viale Mazzini. <strong>Il</strong> traffico, il rumore, <strong>la</strong><br />

impossibilità di parcheggio, lo sporco<br />

ormai sono realtà quotidiane.<br />

IL TRAFFICO - Ormai fra autobus taxi e<br />

pullman <strong>la</strong> situazione è diventata insostenibile.<br />

Via Mannelli poi è una strada<br />

stretta e quindi basta poco per intasar<strong>la</strong><br />

con il risultato di automobilisti spazientiti<br />

che si attaccano al c<strong>la</strong>cson <strong>del</strong>le<br />

loro auto. Quando poi è in arrivo o in<br />

partenza un treno (e ora con il freccia<br />

rossa i problemi sono aumentati) il <strong>del</strong>irio<br />

diventa totale: <strong>la</strong> gente parcheggia<br />

dove vuole davanti alle macchine posteggiate<br />

a spina di pesce, di fronte ai<br />

passi carrabili, nelle zone dedicate agli<br />

handicappati e via dicendo.<br />

IL RUMORE - <strong>Il</strong> rumore è una conseguenza<br />

<strong>del</strong> caos, senza considerare che<br />

il traffico in stazione è aumentato in<br />

maniera esponenziale e quindi il rumore<br />

dei treni è ora veramente insopportabile<br />

(ma perché alcuni treni all’una di<br />

notte quando entrano suonano <strong>la</strong> sirena<br />

facendoti sobbalzare sul letto mentre<br />

altri no C’è una rego<strong>la</strong> o il tutto è a<br />

discrezione <strong>del</strong> macchinista)<br />

IL PARCHEGGIO - Questa è <strong>la</strong> conseguenza<br />

<strong>del</strong> traffico ma ora parcheggiare<br />

è veramente impossibile. Poi hanno<br />

fatto <strong>del</strong>le strisce gialle ma a chi servono<br />

Non c’è scritto nul<strong>la</strong> e <strong>la</strong> gente<br />

continua a parcheggiarci sopra. I motorini<br />

parcheggiano nel posto <strong>del</strong>le auto.<br />

Insomma non ci sono regole e non c’è<br />

nessuno (vigile o simile) che faccia rispettare<br />

<strong>la</strong> minima rego<strong>la</strong>. Quando poi<br />

c’è <strong>la</strong> partita a Firenze è veramente ma<br />

veramente il caos, specie nelle partite<br />

infrasettimanali, che poi di solito sono<br />

di mercoledì, quando nel<strong>la</strong> parte limitrofa<br />

di via Mannelli c’è il <strong>la</strong>vaggio strada.<br />

SPORCO - La stazione è una zona di passaggio<br />

e ci passa di tutto, e purtroppo<br />

nessuno ha rispetto <strong>del</strong><strong>la</strong> cosa pubblica<br />

e così <strong>la</strong> strada diventa il megacestino<br />

dei rifiuti. Non parlo dei bisogni dei<br />

cani che ci costringono a fare lo s<strong>la</strong>lom<br />

sul marciapiede. Ognuno pensa che <strong>la</strong><br />

strada sia il corretto ricettore dei loro rifiuti.<br />

E’ veramente una cosa indecente.<br />

I cassonetti poi sono usati in maniera<br />

non corretta e così troviamo scatole di<br />

cartone fra i rifiuti indifferenziati e roba<br />

<strong>del</strong> genere.<br />

C’è una soluzione Secondo me si. Prima<br />

di tutto una presenza continua <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

polizia municipale (basta <strong>la</strong> presenza<br />

di uno o due vigili) e poi cominciare a<br />

pensare di realizzare il progetto di rifacimento<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> stazione in modo di realizzare<br />

un parcheggio dal<strong>la</strong> parte di Campo<br />

di Marte (ci sono spazi immensi) e<br />

realizzare <strong>la</strong> stazione a ponte demolendo<br />

i fabbricati esistenti e aumentando<br />

gli spazi di fronte all’attuale stazione,<br />

e coprire l’attuale stazione magari con<br />

una copertura verde che possa diventare<br />

un parco gioco collegato con i giardini<br />

di Campo di Marte. Forse questo è<br />

fantascienza, ma io <strong>la</strong> proposta l’ho fatta<br />

(comunque io il progetto l’ho fatto).<br />

Ringrazio e saluto,<br />

Francesco Casalotti<br />

apparenZa e sostanZa<br />

sulle strade<br />

L’altra settimana ho visto nel viale Volta<br />

e strade adiacenti <strong>la</strong>voratori che bloccavano<br />

parte <strong>del</strong>le strade. Ho ingenuamente<br />

pensato che il Comune si fosse<br />

deciso a riasfaltare le strade piene di<br />

“crateri” pericolosi, e invece no! Stavano<br />

semplicemente ridipingendo strisce<br />

pedonali e strisce in mezzo al<strong>la</strong> strada.<br />

Ora è tutto più bello, sembrano quasi<br />

strade vere, invece <strong>del</strong>le “mu<strong>la</strong>ttiere”<br />

che in effetti sono. Complimenti! E’ proprio<br />

il caso di dire che in questa città<br />

l’apparenza conta più <strong>del</strong><strong>la</strong> sostanza!!!!<br />

Danie<strong>la</strong> Luporini


segna<strong>la</strong>zioni a redazione@ilreporter.it<br />

<strong>San</strong> <strong>Casciano</strong><br />

Piazza <strong>Chianti</strong> in fierai<br />

15 maggio<br />

Piazza <strong>del</strong><strong>la</strong> Repubblica<br />

Appuntamento con <strong>la</strong> mostra<br />

mercato dei prodotti tipici <strong>del</strong><br />

territorio<br />

Eccole di nuovot<br />

16 maggio<br />

Piazza <strong>del</strong><strong>la</strong> Repubblica<br />

Raduno di auto d’epoca<br />

dedicato a curiosi e amanti <strong>del</strong><br />

genere.<br />

Itinerari vocali nel<br />

<strong>Chianti</strong><br />

12 giugno<br />

Auditorium Banca <strong>del</strong><br />

<strong>Chianti</strong><br />

Decimo anno consecutivo per<br />

<strong>la</strong> rassegna musicale che porta<br />

<strong>la</strong> tradiozione <strong>del</strong> bel canto in<br />

giro per i paesi <strong>del</strong> <strong>Chianti</strong><br />

Tavarnelle<br />

Sagra <strong>del</strong><strong>la</strong> frittelle di<br />

cascia<br />

Terza settimana<br />

Sambuca<br />

Torna il consueto<br />

appuntamento con <strong>la</strong><br />

curiosissima sagra durante <strong>la</strong><br />

quale vengono fritti dalle abili<br />

mani degli abitanti di Sambuca,<br />

i fiori dolcissimi degli alberi di<br />

Acacia, diffusissimi nel<strong>la</strong> zona.<br />

Barberino<br />

Itinerari vocali nel<br />

<strong>Chianti</strong><br />

13 giugno<br />

Centro storico<br />

Decimo anno consecutivo per<br />

<strong>la</strong> rassegna musicale che porta<br />

<strong>la</strong> tradiozione <strong>del</strong> bel canto in<br />

giro per i paesi <strong>del</strong> <strong>Chianti</strong>.<br />

Concerti<br />

Gianluca Grignani<br />

5 maggio<br />

Saschall<br />

“Sei sempre stata mia”, è <strong>la</strong><br />

traccia che anticipa il nuovo<br />

album, “Romantico Rock<br />

Show”, uscito il 2 febbraio su<br />

etichetta Sony Music. Questo è<br />

il decimo album <strong>del</strong> cantautore<br />

mi<strong>la</strong>nese che torna, in grande<br />

forma artistica, a due anni di<br />

distanza dall’ultimo cd, con un<br />

disco totalmente inedito: 11<br />

brani, interamente scritti, parole<br />

e musica, da Gianluca Grignani,<br />

uno dei più prolifici autori<br />

italiani. 60 minuti di rock, di<br />

grande energia, di ritmi intensi<br />

e di amore celebrato e raccontato<br />

in ogni sua sfaccettatura.<br />

Per aprire <strong>la</strong> strada a questo<br />

suo ultimo <strong>la</strong>voro discografico<br />

Gianluca ha scelto “Sei sempre<br />

stata mia”, un’intensa bal<strong>la</strong>ta<br />

rock.<br />

Marco Mengoni<br />

10 maggio<br />

Saschall<br />

Dopo una so<strong>la</strong> settimana<br />

dall’uscita, il cd ep “Re Matto”<br />

ha raggiunto il primo posto<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica degli album più<br />

venduti con oltre 40 mi<strong>la</strong> copie,<br />

sbaragliando <strong>la</strong> concorrenza<br />

italiana e internazionale. Un<br />

successo straordinario per<br />

Marco Mengoni, il nuovo talento<br />

protagonista <strong>del</strong><strong>la</strong> scena<br />

musicale italiana: una vera<br />

rarità che un artista pressoché<br />

esordiente entri direttamente<br />

al primo posto <strong>del</strong><strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica<br />

ufficiale Gfk degli album più<br />

venduti <strong>del</strong><strong>la</strong> settimana. All’interno<br />

di “Re matto” il brano<br />

“Credimi ancora”, brano che<br />

Marco Mengoni ha presentato<br />

al<strong>la</strong> Sessantesima Edizione<br />

<strong>del</strong> Festival di <strong>San</strong>remo nel<strong>la</strong><br />

categoria “Artisti”, balzando<br />

immediatamente al primo<br />

posto <strong>del</strong><strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica di iTunes.<br />

Irene Grandi<br />

15 maggio<br />

Teatro Verdi<br />

Nel 2010 Irene torna a <strong>San</strong>remo<br />

dopo 10 anni. Porta una<br />

canzone, “La cometa di Halley”,<br />

scritta da Francesco Bianconi,<br />

riproponendo così quel<strong>la</strong><br />

fortunata col<strong>la</strong>borazione già<br />

intrapresa con “Bruci <strong>la</strong> città” .<br />

<strong>Il</strong> brano anticipa il nuovo album,<br />

“Alle porte <strong>del</strong> sogno”, il primo<br />

di inediti in quasi 5 anni. Irene<br />

è ora coproduttrice artistica<br />

assieme a Pio Stefanini, e<br />

coautrice di quasi tutti i brani.<br />

<strong>Il</strong> disco si chiude con un’altra<br />

col<strong>la</strong>borazione, questa volta<br />

con un autore “storico” di Irene,<br />

Gaetano Curreri, che scrive<br />

“Stai ferma”.<br />

Fiorel<strong>la</strong> Mannoia<br />

16 maggio<br />

Teatro Verdi<br />

Accompagnata da una band<br />

che vede <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />

di alcuni nuovi musicisti e di<br />

un quartetto d’archi arrangiato<br />

da Marcello Sirignano.<br />

Fiorel<strong>la</strong> oltre al suo repertorio<br />

ci riserverà molte sorprese con<br />

interpretazioni inedite.<strong>Il</strong> tour<br />

proseguirà ad aprile e maggio<br />

portando Fiorel<strong>la</strong> e <strong>la</strong> sua band<br />

Lele Melotti (batteria), Carlo Di<br />

Francesco (percussioni), Nico<strong>la</strong><br />

Costa (chitarre), Fabio Valdemarin<br />

(pianoforte), Alfredo Paixao<br />

(basso), nei più importanti<br />

Teatri d’Italia.<br />

l’appuntamento<br />

“Rose, pane e vino”<br />

Torna il fiore <strong>del</strong> <strong>Chianti</strong><br />

Sabato 22 e domenica 23 maggio, <strong>la</strong><br />

regina dei fiori, <strong>la</strong> rosa <strong>del</strong> <strong>Chianti</strong>,<br />

tornerà ad essere <strong>la</strong> protagonista , nel coloratissimo<br />

giardino <strong>del</strong> centro storico di<br />

<strong>San</strong> <strong>Casciano</strong>. Si svolgerà infatti l’ottava<br />

edizione di “Rose, pane e vino”, <strong>la</strong> mostra<br />

floro-vivaistica dedicata al<strong>la</strong> rosa e<br />

al vino, prodotti nel cuore <strong>del</strong><strong>la</strong> Toscana.<br />

La rosa <strong>del</strong> <strong>Chianti</strong>, di colore rosa intenso,<br />

resistente alle basse temperature, rigorosamente<br />

coltivata a <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong>, si mette<br />

di nuovo in mostra, per farsi ammirare in<br />

una <strong>del</strong>le più prestigiose manifestazioni su<br />

sca<strong>la</strong> nazionale. La rassegna, evento principe<br />

per <strong>San</strong> <strong>Casciano</strong>, è organizzata dal<strong>la</strong><br />

pro loco con il patrocinio <strong>del</strong> Comune, il<br />

contributo di Banca <strong>del</strong> <strong>Chianti</strong> Fiorentino,<br />

in col<strong>la</strong>borazione con l’azienda agrico<strong>la</strong><br />

La Costa ed i commercianti <strong>del</strong> centro<br />

commerciale naturale. Si snoderà in una<br />

due giorni intensa e ricca di appuntamenti,<br />

che vuole stupire con eventi speciali le<br />

migliaia di visitatori che ogni anno (circa<br />

15 mi<strong>la</strong>) prendono d’assalto il centro<br />

storico, inebriati dai colori e dai profumi<br />

<strong>del</strong>l’aristocratico fiore prodotto nel comune<br />

chiantigiano. La rosa detta <strong>del</strong> <strong>Chianti</strong><br />

(bengalensis o chinensis semper fiorens)<br />

lega anche <strong>la</strong> propria fama al vino e all’utilizzo<br />

nel mondo agricolo, come strumento<br />

naturale in grado di segna<strong>la</strong>re preventivamente<br />

le ma<strong>la</strong>ttie che colpiscono i vigneti.<br />

Per l’occasione i gazebo ed i negozi <strong>del</strong><br />

centro storico, rimarranno aperti sabato 22<br />

dalle 15 alle 20, mentre domenica 23 dalle<br />

8 alle 21<br />

/I<strong>la</strong>ria Bianca<strong>la</strong>ni<br />

Elisa<br />

20 maggio<br />

Mande<strong>la</strong> Forum<br />

Un tour che porterà Elisa in giro<br />

nei maggiori pa<strong>la</strong>zzetti di tutta<br />

Italia a partire dal 6 aprile, 14<br />

date per far ascoltare ai suoi<br />

fan le canzoni di Heart, ma anche<br />

i successi di oltre dieci anni<br />

di carriera. Sul palco accanto a<br />

lei sarà presente <strong>la</strong> band che<br />

da oltre 10 anni accompagna<br />

Elisa dal vivo: Max Gelsi al basso,<br />

Andrea Rigonat alle chitarre,<br />

Andrea Fontana al<strong>la</strong> batteria e<br />

Gianluca Bal<strong>la</strong>rin alle tastiere.<br />

Lo spettacolo<br />

Enrico Brignano<br />

20 maggio<br />

Saschall<br />

Nei suoi esi<strong>la</strong>ranti monologhi,<br />

Brignano mette al<strong>la</strong> berlina<br />

vizi e virtù degli uomini di oggi,<br />

dalle paure alle manie che<br />

ciascuno serba in cuore: un<br />

viaggio tra le piccole e grandi<br />

nevrosi degli italiani. Ma in questo<br />

viaggio fortunatamente viene<br />

in soccorso, anzi in ‘’Pronto<br />

soccorso’’ <strong>la</strong> risata come un<br />

sorso d’acqua fresca, capace di<br />

mandar giù e per un attimo far<br />

dimenticare qualsiasi boccone<br />

amaro. Una pausa di serenità,<br />

una pausa di buonumore.<br />

<strong>Il</strong> festival<br />

FirenzeNoir<br />

Festival 2010<br />

Dal 21 al 23 maggio<br />

Pa<strong>la</strong>zzo Vecchio e<br />

auditorium Cassa di<br />

Risparmio<br />

Tre giorni noir per <strong>la</strong> città di Firenze,<br />

a maggio in Pa<strong>la</strong>zzo Vecchio,<br />

nel salone dei duecento e<br />

nell’auditorium <strong>del</strong><strong>la</strong> CRF in Via<br />

Folco Portinai, a due passi da<br />

Piazza Duomo. Una rassegna<br />

che promuove uno strumento<br />

interpretativo <strong>del</strong><strong>la</strong> società di<br />

oggi e <strong>del</strong><strong>la</strong> sua complessità,<br />

aprendo al pubblico incontri<br />

con noti scrittori, sceneggiatori,<br />

magistrati, polizia scientifica e<br />

medici legali. Un’ opportunità<br />

per rileggere grandi fatti di<br />

cronaca e scoprire misteri<br />

irrisolti. Un programma fitto,<br />

sviluppato nell’ultimo weekend<br />

di maggio, utile per analizzare e<br />

interpretare letteratura, fiction e<br />

fatti di cronaca nera.<br />

Le visite guidate<br />

La luce <strong>del</strong><strong>la</strong> grazia<br />

5-12-19-26 maggio<br />

Luoghi vari<br />

Quattro incontri per conoscere<br />

<strong>la</strong> città e i suoi percorsi<br />

meno conosciuti. Cominciano<br />

mercoledì 5 maggio le visite<br />

guidate al<strong>la</strong> scoperta dei più bei<br />

tabernacoli fiorentini insieme<br />

al<strong>la</strong> associazione Firenze Fede<br />

Arte. La prima giornata (il 5)<br />

accompagnerà nel<strong>la</strong> visita dei<br />

tabernacoli intorno al Duomo,<br />

<strong>la</strong> seconda (il 12) sarà <strong>la</strong> volta<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> zona di <strong>San</strong>ta Croce e il<br />

Bargello e ancora il 19 l’Oltrarno<br />

e il 26 Ognissanti e via <strong>San</strong><br />

Zanobi. Ogni visita dura circa<br />

1 ora e 20 e costa 10 euro a<br />

persona. Info: www.firenzefedearte.it<br />

oppure 055.2302477<br />

Le mostre<br />

Caravaggio e i<br />

caravaggeschi a Firenze<br />

Dal 22 maggio al 10<br />

ottobre<br />

Galleria Pa<strong>la</strong>tina e<br />

Galleria degli Uffizi<br />

Grazie dunque al cospicuo<br />

patrimonio fiorentino di opere<br />

<strong>del</strong> Caravaggio e al nucleo di<br />

pittura caravaggesca e grazie<br />

ai numerosi prestiti accordati,<br />

due dei massimi musei <strong>del</strong> Polo<br />

Museale Fiorentino, <strong>la</strong> Galleria<br />

degli Uffizi e <strong>la</strong> Galleria Pa<strong>la</strong>tina,<br />

ospiteranno, in occasione <strong>del</strong>le<br />

celebrazioni per il IV centenario<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> morte <strong>del</strong> Caravaggio, <strong>la</strong><br />

mostra Caravaggio e caravaggeschi<br />

a Firenze. A quarant’anni<br />

dal<strong>la</strong> pionieristica mostra<br />

curata da Evelina Borea, l’evento<br />

consentirà di presentare<br />

oltre cento quadri, noti e meno<br />

noti, al<strong>la</strong> luce dei dati emersi in<br />

seguito a ricerche, documenti<br />

e nuove attribuzioni che hanno<br />

modificato il panorama critico e<br />

l’apprezzamento <strong>del</strong> pubblico.<br />

Pregio e bellezza<br />

Fino al 27 giugno<br />

Museo degli argenti<br />

Attraverso un selezionato<br />

numero di pezzi di eccezionale<br />

qualità provenienti dai<br />

più importanti musei italiani<br />

e stranieri, <strong>la</strong> mostra illustra<br />

<strong>la</strong> complessa storia di questo<br />

tesoro, a partire dal<strong>la</strong> sua costituzione<br />

ad opera di Cosimo,<br />

Piero e soprattutto Lorenzo de’<br />

Medici, che ai cammei e agli<br />

intagli riservò un posto di rilievo<br />

all’interno <strong>del</strong>le sue collezioni<br />

d’arte e al quale si deve l’acquisto<br />

di esemp<strong>la</strong>ri prestigiosi<br />

come il cosiddetto Sigillo di<br />

Nerone, <strong>la</strong> splendida cornio<strong>la</strong><br />

con Apollo e Marsia celebrata e<br />

ammirata da un folta schiera di<br />

letterati e artisti.<br />

Uno sguardo<br />

nell’invisibile<br />

Fino al 18 luglio<br />

Pa<strong>la</strong>zzo Strozzi<br />

In esclusiva per <strong>la</strong> Fondazione<br />

Pa<strong>la</strong>zzo Strozzi sono arrivati<br />

dai quattro angoli <strong>del</strong> mondo<br />

una serie bellissima di quadri<br />

che racchiudono l’estro e <strong>la</strong><br />

maestria non solo <strong>del</strong> maestro<br />

De Chirico, ma anche degli altri<br />

artisti <strong>del</strong> suo tempo.


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SI RINGRAZIA L’EDITORE PER LO SPAZIO CONCESSO<br />

Dona il tuo 5Xmille al<strong>la</strong> LAV e salverai <strong>la</strong> vita a milioni di animali.<br />

Un piccolo gesto che non costa nul<strong>la</strong>, ma vuol dire molto.<br />

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Nei moduli 730, Unico e CUD cerca il riquadro dedicato alle associazioni non lucrative<br />

di utilità sociale, inserisci il codice fiscale <strong>del</strong><strong>la</strong> LAV 80426840585 e poi firma.<br />

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sono molto silenziosi. La struttura, interamente antisismica, è<br />

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